Autore | Green day | Euro 47,00 |
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Titolo | American idiot (20th red&black) |
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supporto | LP2 | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 2004 | stampa | eu | etichetta reprise | codice 2134866![]() |
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versione per stampa |
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ristampa in occasione del ventesimo, limitata in doppio vinile colorato splatter rosso e nero con copertina apribile, pressoche' identica alla prima tiratura. Il settimo album, uscito dopo 'Warning'. Definito dalla critica come ''la versione dei Green Day di un album degli Who, American Idiot e' una sorta di opera rock in 13 brani dalla struttura ciclica, le cui fonti di ispirazione vanno ricercate nei Kinks, gli Husker Du, i Queen ed il Rocky Horror Picture Show, i Clash e l'America anti-Reaganiana delle bands hardcore degli anni '80, queste le complesse e stratificate radici di American Idiot, un lavoro visionario e che ha rappresentato per milioni di Teen Agers Americani la prima presa di posizione contro le istituzioni ed una precisa scelta di campo. musicalmente vi e' una notevole evoluzione dal punk giovanilistico dei primi lavori, anche le composizioni di Billie Joe Armstrong sono ora mature sia negli arrangiamenti che nelle liriche, gli argomenti dei testi sono la paranoia e la paura di chi vive in America dopo l'11 settembre, ma viste dalla perospettiva dell'uomo della strada, dentro alle piccole storie quotidiane che servono da metafora per illustrare la distanza tra chi subisce il sistema e chi lo governa. come tutti i piu' riusciti concept album de passato, American Idiot presenta diversi livelli di lettura, puo' essere visto come una semplice raccolta di grandi canzoni, viscerali e potenti, ma anche come una presa di posizione generazionale, ancora piu' importante perche' proveniente proprio da quella generazione campione del disimpegno che sembrava lontanissima da qualunque tipo di dichiarazione sociale e politica, e proprio questo fa di questo album un disco rivoluzionario e assolutamente senza termini di paragone, anche se alcuni critici hanno accostato l'opera ai Fiery Furnace di Blueberry Boat, almeno dal punto di vista sonoro, forse perche' entrambi si sono ispirati a "A Quick One" degli Who. un album che sia dal punto di vista musicale, politico, dei testi e della maturita' dell'insieme va considerato come un vero capolavoro ed uno dei pochissimi albums realmente rappresentativi della vita in America negli anni 2000. | |||||||
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