Autore | Silver horace | Euro 30,00 |
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Titolo | Song for my father (180 gr.) |
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supporto | Lp | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 1964 | stampa | eu | etichetta blue note / universal | codice 2131488 |
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versione per stampa |
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ristampa del 2020, in vinile 180 grammi per audiofili, rimasterizzata dai master tapes originali, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Blue Note. Pubblicato dalla Blue Note nel 1964, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Englewood Cliffs, New Jersey, in due sessioni con diverse formazioni a cinque: la prima il 31 ottobre del 1963 con Horace Silver (pianoforte), Blue Mitchell (tromba), Junior Cook (sax tenore), Gene Taylor (contrabbasso), Roy Brooks (batteria); la seconda il 26 ottobre del 1964 con Horace Silver (pianoforte), Carmell Jones (tromba), Joe Henderson (sax tenore), Teddy Smith (contrabbasso) e Roger Humphries (batteria). Considerato da alcuni criticicome uno dei capolavori dello hard bop e della discografia di Silver, ''Song for my father'' fu inciso mentre il pianista stava sciogliendo il suo classico quintetto con Blue Mitchell e Junior Cook per formarne uno nuovo: due dei brani sono ad opera del vecchio quintetto mentre i restanti quattro sono eseguiti da quello nuovo. Il risultato e' considerato un classico dello hard bop, con soluzioni complesse ed intriganti, echi di musica latino americana ed asiatica, ritmi ipnotici in brani come ''Que pasa'' ed una delle piu' celebri composizioni di Silver, ''Song for my father''. Questa la scaletta dei brani: ''Song for my father'', ''The natives are restless tonight'', ''Calcutta cutie'', ''Que pasa'', ''The kicker'', ''Lonely woman (trio)''. Nato nel 1928 a Norwalk nel Connecticut, Horace Silver e' considerato uno dei piu' grandi interpreti dello hard-bop degli anni '50 ed uno dei pianisti piu' influenti sul jazz mainstream dei decenni successivi. Le sue prime influenze musicali sono quelle di Capoverde, trasmesse dal padre di origine portoghese. Dopo aver iniziato a studiare il piano ed il sassofono cade sotto l'influenza di "boppers" come Thelonious Monk e Bud Powell. Nel '50 suona per la prima volta insieme a Stan Getz, con il quale lavorera' anche in seguito. Poi va a New York dove suona con Coleman Hawkins, Lester Young e Oscar Pettiford. Nel '52 incide per la Blue Note insieme a Lou Donaldson. Poi incontra Art Blakey ed incide il suo primo album, "Horace Silver and The Jazz Messengers", uno dei capisaldi dell' hard-bop. Nel corso della sua carriera ha inciso dischi quasi esclusivamente per la Blue Note. | |||||||
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