Autore | Whitney marva (james brown) | Euro 25,00 |
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Titolo | Live and lowdown at the apollo |
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supporto | Lp | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 1969 | stampa | usa | etichetta polydor | codice 2127883![]() |
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versione per stampa |
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Copertina senza codice a barre. Ristampa pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla King negli USA, poco dopo il primo album in studio "It's my thing" (1969), e decenni prima del secondo "I am what I am" (2006), questo è il primo album dal vivo della grande cantante. Prodotto da James Brown e registrato in un tempio della musica afroamericana come lo Apollo Theatre con il supporto di una stellare formazione funk e r'n'b composta da storici collaboratori dello stesso Brown, "Live and lowdown" è un esplosivo set di torrido funk e r'n'b ad alta intensità, sostenuto da un groove tipicamente browniano, su cui la voce potente e carismatica della Whitney dà una performance trascinante, con un canto quasi a metà strada fra James Brown ed Aretha Franklin. Questa la scaletta: "Things got to get better (part 1)", "Thing got to get better (part 2)", "Foolish fool", "It's my thing", "I made a mistake (because it's only you) – part 1", "I made a mistake (because it's only you) – part 2", "Respect", "A talk with James Brown / You got to have a job (part 1) / You got to have a job (part 2)". Originaria di Kansas City, la cantante afroamericana Marva Whitney (1944-2012) pubblicò come solista un unico album in studio "It's my thing" (1969), giacché il precedente album "I Sing Soul", approntato nel 1968 non era stato pubblicato, ed il successivo disco sara' registrato dal vivo ("Live and lowdown at the Apollo", anch'esso uscito nel 1969). La Whitney, già voce femminile solista del gruppo dei Revue di James Brown nell'intero arco della sua permanenza nella band del "Godfather of Soul" (il quale produsse "It's my thing", oltre a figurare come compositore in parte degli episodi), tra il 1967 ed il 1969, subito prima che i Revue fossero soppiantati da quelli che divennero i JB's, con Lynn Collins voce solista al suo posto. Grandissimo il suono che la accompagnava, essendo la band di supporto la stessa dei dischi di Brown e la stessa che aveva dato vita ad una autentica rivoluzione copernicana nell' ambito della musica nera creando in sostanza il funky e definendone i canoni per gli anni a venire, grandissima la voce e la statura interpretativa dell Whitney, cantante energica e spesso graffiante non meno di Brown, capace di esaltarsi in episodi indiavolati e torridi ma efficacissima anche in scintillanti r'n'b. Nel 2006 inciderà con un gruppo funk giapponese, gli Osaka Monaurail, un secondo album in studio, "I am what I am". | |||||||
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