Autore | Flux of pink indians | Euro 21,00 |
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Titolo | not so brave (demos and rare tracks) |
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supporto | lp | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 1981 | stampa | uk | etichetta overground | codice 2110035![]() |
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versione per stampa |
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Ristampa completa di inserto di quattro pagine, copertina pressoché identica alla prima tiratura; originariamente pubblicata nel 1997 dalla stessa etichetta, "Not so brave" è una antologia che compila le registrazioni demo del primo album "Strive to survive", effettuate nel 1982, oltre a brani del loro primo demo in assoluto, risalente al 1981, un mix alternativo di "Background of malfunction" e "Tapioca sunrise", tratta dalla storica compilation "Wargasm" del 1982. Queste registrazioni, nella loro veste grezza e spesso low fi, offrono uno spaccato violentemente vitale dei primi passi della band, lanciata in n vortice di punk mutante ed ossessivo che prende spunto dal '77 ma che si fa più feroce e cupamente rabbioso, grooves ed atmosfere che richiamano il punk funk ed i P.I.L. ma con toni più incattiviti e graffianti. Questa la scaletta: "Progress", "Blinded By Science", "The Fun Is Over", "Some Of Us Scream, Some Of Us Shout", "Tapioca Sunrise", "Is There Anybody There?", "Myxomatosis", "Take Heed" (le registrazioni demo di "Strive to survive", effettuate ai Southern Studios l'11 marzo del 1982); "Background Of Malfunction" (mixaggio alternativo, Southern Studios, gennaio 1981); "Tapioca Sunrise" (dalla compilation di autori vari "Wargasm", 1982, inciso ai Southern Studios il 12/12/81); "Tube Disaster", "Sick Butchers", "Left Me To Die", "Background Of Malfunction", "Is There Anybody There?", "Life After Death" (il primo demo del gruppo, registrato dagli Earthole Studios il 24/8/81). I Flux Of Pink Indians erano una abrasiva ed imprevedibile anarcho-punk band nata a Bishops Stortford, Hertfordshire, Inghilterra, per volonta' di Colin Latter e Derek Birkett. La loro collaborazione inizia nel 1978 nel progetto The Epileptics ma in seguito alle proteste della British Epilepsy Association il gruppo si vide costretto a cambiare nome in Licks, con questo pseudonimo nel 1979 saranno autori di un ep, seguito a due anni di distanza da "Last Bus To Debden" realizzato ancora utilizzando la originaria sigla Epileptics. Nel 1981 grazie al supporto dei Crass, esce anche il primo singolo a nome Flux Of Pink Indians, "Neu Smell EP", che raggiunge l'incredibile numero di ben 40.000 copie vendute!!!. L'esempio dei Crass li convincera' queindi a mettere in piedi la propria etichetta Spiderleg, etichetta che pubblichera' nel gennaio del 1983 questo loro primo album, "Strive To Survive Causing The Least Suffering Possible", giunto al primo posto nella classifica indipendente britannica. Il progetto Flux Of Pink Indians vede la partecipazione di Colin Latter (voce), Derek Birkett (basso), il chitarrista Andy e il batterista Sid Attion (che militava anche nelle fila dei Rubella Ballet). Dopo il loro EP di debutto Sid ed Andy abbandonarono la band, Sid si dedico' ai Rubella Ballet e fu sostituito da Dave "Bambi", che contemporaneamente suonava con i Discharge, mentre Andy fu sostituito da Simon. Purtroppo Bambi e Simon, abbandonarono immediatamente il gruppo per tornare a suonare con la loro primogenita band gli Insane, e furono cosi' finalmente sostituiti da Kevin Hunter e da Martin Wilson rispettivamente il vecchio chitarrista e il vecchio batterista della primissima formazione attiva dal 1978. "Strive To Survive", primo album dei Flux Of Pink Indians, confermo' le aspettative create dal primo EP raggiungendo le 20.000 copie vendute; le canzoni erano state composte nel piu' classico stile punk con attacchi molto forti rivolti alla societa' persa nel consumismo e nelle sue illusioni, nelle sue violenze e nel suo bigottismo. Saranno questi gli elementi basici delle composizioni del gruppo che pubblichera' un secondo album "The Fucking Cuints Treat Us Like Pricks", album finale del progetto che abbreviera' il proprio nome in Flux ed effettuera' una svolta decisiva nel suo percorso musicale, deviando verso linguaggi molto piu' vicini agli A Certain Ratio o 23 Skidoo e alle loro sperimentazini che vedevano ricercato pop defluire in sonorita' funk deviate e tribali. | |||||||
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