Rock Bottom records
Via de' Giraldi 16r
Firenze tel. 055245220
www.rockbottom.it
autore Velvet underground   Euro
28,00
titolo Velvet underground (3)  
supporto Lp edizione ristampa          stereo  
anno 1969 stampa usa etichetta   4 men with beards   codice 254152

condizioni   [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent  

Copia ancora incellophanata, bella ristampa del 2008, in vinile 180 grammi, copertina cartonata senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura, catalogo 4M156. Il terzo album, e terzo capolavoro, uscito nel Marzo del 1969, dopo ''White Light White Heat'' e prima di ''Loaded'', non entrato nelle classifiche USA ne' in quelle UK dove venne pubblicato nell' Aprile dello stesso anno. Registrato senza piu' John Cale ma con Doug Jule, e' certamente il lavoro piu' chitarristico (e piu' sottovalutato) tra quelli incisi dal gruppo, influente sulla musica a venire quasi quento i primi due lavori del gruppo newyorkese; precede di quasi venti anni i Jesus & Mary Chain di "Darklands" o gli esperimenti di ''calma furente'' che saranno poi messi in cantiere sull' altra parte dell'oceano dagli Spacemen 3 in albums quali ''The Perfet Prescription''. I brani suonano quieti, silenziosi e meditabondi, l'atmosfera e' contemplativa ed assorta, caratteristica dovuta fondamentalmente a tre motivi: la dipartita di John Cale nell' autunno del 1968, l'arrivo del nuovo membro Doug Yule e, soprattutto, il furto degli amplificatori del gruppo proprio prima dell'inizio delle registrazioni. I testi sono i piu' introversi e appassionati che Lou Reed abbia mai scritto, "Candy Says", "Pale Blue Eyes" e "I'm Set Free" sono esempi di questo nuovo stile, mentre "What Goes On" e "Beginning to See the Light" sono furiosi assalti rock & roll memori del passato prossimo, "The Murder Mystery" (il cui testo e' diviso in 4 parti mixate contemporaneamente) e' estremo e poderoso come le pagine piu' incendiarie di "White Light/White Heat". Il terzo disco dei Velvet Underground e' stato per molti anni considerato un ''opera minore'' fino a che sul finire degli anni '80 la sua incredibile e profetica modernita' e' finalmente venuta alla luce. Chi non dovesse essere in confidanza con questo lp ma fosse invece addentro al post ed indie rock, ne rimarra' assolutamente esterrefatto. Stereolab, Spacemen 3, Opal, Sebadoh, Yo La Tengo, solo per citarne alcuni, hanno le loro radici saldamente ancorate a questo terzo disco e non certo ai primi due.    
   
     
   
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