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13th floor elevators elevator tracks
Lp [edizione] originale  mono  usa  1966  texas archive recordings 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
prima rara stampa realizzata in poche centinaia di copie nel 1987 dalla priccola etichetta texana Texas Archive Recordings (ultima pubblicazione di questa label), copia con qualche segno di invecchiamento sulla copertina e sul vinile (nel primo brano della prima facciata), copertina cartonata senza barcode, etichetta bianca e azzurra, catalogo TAR7. A distanza di due anni da "Fire in My Bones", la stessa Texas Archive Recordings da' vita ad un altro imperdibile disco postumo dedicato alla immensa band texana, che contiene straordinarie registrazioni dei 13th Floor Elevators effettuate nel 1966 e nel 1967, con la prima facciata che presenta sette brani registrati in studio, con l' inedita "I Don't Ever Want To Come Down", proveniente da un acetato rimasto inedito, e versioni inedite di "Before You Accuse Me", "Make That Girl Your Own", "You Can't Hurt Me Anymore", "Splash One", "Tried To Hide" e "You're Gonna Miss Me"; la seconda facciata, invece, contiene cinque brani registrati dal vivo nell' estate del 1966 (all' epoca insomma dell' uscita del primo leggendario singolo "You're Gonna Miss Me") presso La Maison Ballroom di Houston: la registrazione e' grezza ma comunque efficace, nelle belle versioni di "Everybody Needs Somebody To Love", "Satisfaction", "I'm Down", "Roller Coaster" e "I Feel Good".
Euro
36,00
codice 263863
scheda
13th floor elevators headstone - the contact sessions
Lp [edizione] nuovo  mono  eu  1966  private 
rock 60-70
Copertina lucida senza barcode, etichetta nera con scritte rosse e bianche, catalogo IA 16-3. Dopo l' uscita in cd a cura della Charly Records nel 2010, viene realizzato in forma privata anche in vinile questo album che con i suoi undici brani registrati in mono rappresenta nientemeno che, sostanzialmente, la prima versione totalmente inedita dell' immenso primo album "The Psychedelic Sounds of 13th Floor Elevators", con registrazioni effettuate il 3 gennaio del 1966 (i primi due brani "You're Gonna Miss Me" e "Tried To Hide") e nel febbraio 1966 agli Andrus Studio di Houston, Texas, ben prima quindi delle sessions che produrranno gran parte del suddetto album, che vedranno la band tornare in studio a piu' riprese in aprile, settembre ed ottobre, per l' uscita del disco infine avvenuta nel novembre dello stesso anno. Ben quattro brani qui' presenti ("Everybody Needs Somebody To Love", "Take That Girl", "You Can't Hurt Me Anymore" e "I'm Gonna Love You Too") non saranno poi inclusi in quell' album d'esordio, gli altri sono qui' presenti in versioni diverse, che rivelano un approccio gia' certamente assai psichedelico, ma ancora parecchio "garagey". Questa la lista completa dei brani: You’re Gonna Miss Me / Tried To Hide / Everybody Needs Somebody To Love / Take That Girl / You Can’t Hurt Me Anymore / I’m Gonna Love You Too / Monkey Island / Roller Coaster / Now I’m Home (Splash 1) / Where Am I ? (Thru The Rhythm) / Fire Engine. Nati dalla fusione di due gruppi di Austin, Texas, tra cui gli Spades di Rocky Erickson che avevano gia' in repertorio quella "You' re gonna miss me" che restera' negli anni il loro cavallo di battaglia, gli Elevators non possono che essere considerati, per il peso artistico dei loro primi due albums e l' influenza esercitata attraverso gli anni su tante generazioni di musicisti, il gruppo fondamentale della psichedelia americana. Caratterizzati dalle chitarre acidissime di Sutherland ed Erickson (peraltro cantante dalla visceralita' non comune), dal suono inconfondibile della "electric jug" di Hall e da una serie di composizioni perfettamente indicative dello stato di perenne allucinazione psichedelica in cui vivevano, come ben testimoniano anche i testi delle canzoni, i 13th Floor Elevators arrivarono pero' presto a subire gravemente il peso di quegli eccessi: Hall ed Erickson rivelavano irrimediabili turbe psichiche, e quest' ultimo, dopo un ricovero in ospedale con relativa fuga, fu rinchiuso per anni in un manicomio criminale; Sutherland fu invece arrestato per droga (com' era gia' successo al gruppo al completo gia' nel '66). La storia della band continua con un paio di speculazioni perpetrate da Lelan Rogers, proprietario della International Artists. Erickson pare continui a tutt' oggi a frequentare gli ospedali psichiatrici, ma non smette neppure di suonare grande musica, e di cantare di zombie e marziani.
Euro
25,00
codice 2133858
scheda
13th floor elevators headstone - the contact sessions (pik and green sleeve)
Lp [edizione] nuovo  mono  uk  1966  private 
rock 60-70
Ristampa del 2025, con copertina esclusiva, che riprende quella del primo storico album "The Psychedelic Sounds of...." ma in tinta rosa e verde, senza barcode. Uscito in cd a cura della Charly Records nel 2010, questo album fece la sua prima apparizione in vinile nel raro box "Music of the Spheres", pubblicato dalla Charly nel 2011, poi stampato privatamente in vinile nel 2013. Di straordinario interesse storico musicale, contiene undici brani registrati in mono e rappresenta nientemeno che, sostanzialmente, la prima versione totalmente inedita dell' immenso primo album "The Psychedelic Sounds of 13th Floor Elevators"; le registrazioni sono state effettuate il 3 gennaio del 1966 (i primi due brani "You're Gonna Miss Me" e "Tried To Hide") e nel febbraio 1966 agli Andrus Studio di Houston, Texas, ben prima quindi delle sessions che produrranno gran parte del suddetto album, che vedranno la band tornare in studio a piu' riprese in aprile, settembre ed ottobre, per l' uscita del disco infine avvenuta nel novembre dello stesso anno. Ben quattro brani qui' presenti ("Everybody Needs Somebody To Love", "Take That Girl", "You Can't Hurt Me Anymore" e "I'm Gonna Love You Too") non saranno poi inclusi in quell' album d'esordio, gli altri sono qui' presenti in versioni diverse, che rivelano un approccio gia' certamente assai psichedelico, ma ancora parecchio "garagey". Questa la lista completa dei brani: You’re Gonna Miss Me / Tried To Hide / Everybody Needs Somebody To Love / Take That Girl / You Can’t Hurt Me Anymore / I’m Gonna Love You Too / Monkey Island / Roller Coaster / Now I’m Home (Splash 1) / Where Am I ? (Thru The Rhythm) / Fire Engine. Nati dalla fusione di due gruppi di Austin, Texas, tra cui gli Spades di Rocky Erickson che avevano gia' in repertorio quella "You' re gonna miss me" che restera' negli anni il loro cavallo di battaglia, gli Elevators non possono che essere considerati, per il peso artistico dei loro primi due albums e l' influenza esercitata attraverso gli anni su tante generazioni di musicisti, il gruppo fondamentale della psichedelia americana. Caratterizzati dalle chitarre acidissime di Sutherland ed Erickson (peraltro cantante dalla visceralita' non comune), dal suono inconfondibile della "electric jug" di Hall e da una serie di composizioni perfettamente indicative dello stato di perenne allucinazione psichedelica in cui vivevano, come ben testimoniano anche i testi delle canzoni, i 13th Floor Elevators arrivarono pero' presto a subire gravemente il peso di quegli eccessi: Hall ed Erickson rivelavano irrimediabili turbe psichiche, e quest' ultimo, dopo un ricovero in ospedale con relativa fuga, fu rinchiuso per anni in un manicomio criminale; Sutherland fu invece arrestato per droga (com' era gia' successo al gruppo al completo gia' nel '66). La storia della band continua con un paio di speculazioni perpetrate da Lelan Rogers, proprietario della International Artists. Erickson pare continui a tutt' oggi a frequentare gli ospedali psichiatrici, ma non smette neppure di suonare grande musica, e di cantare di zombie e marziani.
Euro
25,00
codice 3036442
scheda
13Th floor elevators Live - i've seen your face before
lp [edizione] originale  stereo  ger  1967  big beat 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
l' originale rara stampa, realizzata dalla inglese Big Beat nel 1988, ma stampata come tutte le copie in Germania Ovest, copertina lucida, etichetta grigia con logo bianco, catalogo WIK 82. Pubblicato dalla Big Beat nel 1988, questo album contiene parte delle registrazioni del concerto effettuato il 18 febbraio del 1967 al Music Theater di Houston, nonostante le note non precisino la data di registrazione ed indichino una diversa location (il New Orleans Club di Houston), straordinaria testimonianza, impreziosita da una piu' che buona qualita' di registrazione, con brani, che solo una manciata avevano visto ufficialmente la luce prima di questo disco, e solo pochissimi in vinile (nel raro album "Fire in My Bones" uscito nel 1985 per la Texas Archive). Pochi mesi dopo l' uscita del primo a dir poco storico e seminale album "The Psychedelic Sound of 13th Floor Elevators" (novembre del 1966 la prima versione mono, gennaio 1967 la versione stereo e la seconda tiratura mono), la band texana inizia il concerto con un approccio che evidenzia l' estrazione garage punk e le influenze r'n'b della sua musica, ma procede con versioni dei suoi brani sempre piu' dilatate, psichedeliche, visionarie ed improvvisate, in un vero "viaggio al centro della psiche(delia)" davvero straordinario. Questa la lista dei brani: "Fire Engine", "Tried to hide", "Levitation", "Don' t Fall Down", "Kingdom of Heaven", "You're Gonna Miss Me", "Reverberation (Doubt)", "Monkey island", "Roller Coaster", "Splash 1", "She lives in a time of her own".
Euro
30,00
codice 263880
scheda
13th floor elevators Psychedelic sounds of
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1966  international artists / private 
rock 60-70
Ristampa private press, copertina lucida senza barcode pressoche' identica alla prima rarissima tiratura del 1966, etichetta verde petrolio con logo e scritte grigie. Pubblicato dalla International Artists negli Stati Uniti nel novembre del 1966, "The psychedelic sounds of" e' il primo storico album del gruppo texano di Rocky Erickson. Uscito prima di "Easter everywhere" (1967), e' considerato quasi unanimemente uno dei massimi capolavori della psichedelia americana. La voce selvaggia ed eccezionalmente ispirata di Rocky Erickson si staglia su classici brani come il tellurico inno garage psych "You're gonna miss me" (da lui composta quando ancora militava negli Spades), gli incubi lisergici di "Rollercoaster" e "Kingdom of heaven" ed i tiratissimi garage di "Fire engine" e "Tried to hide", ma Rocky da' prova anche del suo lato piu' lirico e delicato nella trasognata ballata "Splash 1" e nella litania misticheggiante "Don't fall down". La bizzarra anfora elettrificata di Tommy Hall conferisce un tono straniante ed ipnotico ai brani ed il gruppo, alimentato da un massiccio uso di sostanze allucinogene, realizza uno stupefacente caleidoscopio sonoro che oscilla fra il sogno e l'incubo, fra fisicita' quasi tribale e misticismo. Nati dalla fusione di due gruppi di Austin, Texas, tra cui gli Spades di Rocky Erickson che avevano gia' in repertorio quella "You' re gonna miss me" che restera' negli anni il loro cavallo di battaglia, gli Elevators non possono che essere considerati, per il peso artistico dei loro primi due albums e l' influenza esercitata attraverso gli anni su tante generazioni di musicisti, il gruppo fondamentale della psichedelia americana. Caratterizzati dalle chitarre acidissime di Sutherland ed Erickson (peraltro cantante dalla visceralita' non comune), dal suono inconfondibile della "electric jug" di Hall e da una serie di composizioni perfettamente indicative dello stato di perenne allucinazione psichedelica in cui vivevano, come ben testimoniano anche i testi delle canzoni, i 13th Floor Elevators arrivarono pero' presto a subire gravemente il peso di quegli eccessi: Hall ed Erickson rivelavano irrimediabili turbe psichiche, e quest' ultimo, dopo un ricovero in ospedale con relativa fuga, fu rinchiuso per anni in un manicomio criminale; Sutherland fu invece arrestato per droga (com' era gia' successo al gruppo al completo gia' nel '66).
Euro
19,00
codice 3036434
scheda
2Pac (tupac shakur) me against the world
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1995  interscope / universal / amaru 
hip-hop
Doppio album in vinile 180 grammi, ristampa realizzata in occasione del 25esimo anniversario dall' uscita originaria, copertina pressoche' identica a quella della originaria molto rara tiratura. Pubblicato nel marzo del 1995, dopo "Strictly 4 My N.I.G.G.A.Z." e prima di "All Eyez on Me", giunto al primo posto delle classifiche americane, il terzo album. Lavoro frutto di un periodo travagliato, "Me against the world" fu inciso dopo che il rapper era rimasto vittima di una sparatoria a New York, nella quale fu seriamente ferito, ed uscì poi quando Shakur era detenuto in prigione; è un lavoro considerato da toni più introspettivi rispetto ai precedenti lp, come se il rapper stesse facendo i conti con sé stesso dopo aver raggiunto la fama, attraversando nel frattempo acque molto pericolose. Canzoni dai toni amari, dalla perdita di amici in vortici di violenza alla paranoia, dalla nostalgia per l'innocenza fino alla ricerca della serenità in una vita carica di tensioni negative. L'onestà dei testi, le atmosfere cupe e nichiliste che intrecciano durezza e tenerezza, le sonorità elgantemente oscure ed avvolgenti, ne fanno uno dei lavori più amati di Shakur. Uno dei più celebri e discussi rappers del genere gangsta, la cui fama forse si ancor più allargata dopo la prematura morte, Tupac Amaru Shakur (1971-1996, noto anche come 2Pac) nacque a New York in una famiglia fortemente legata al movimento delle Pantere Nere, ma si trasferì nella tarda adolescenza in California, dove cominciò a farsi strada nel mondo dello hip hop. Dopo aver collaborato con i Digital Underground, Shakur si affermò prepotentemente con il suo acclamato album d'esordio, ''2pacalypse now'' (1991), avviando contemporaneamente anche una promettente carriera cinematografica, che lo avrebbe visto recitare in alcuni film nella prima metà degli anni '90. La sua immagine di rapper fuorilegge ed i suoi testi duri, incentrati sulla violenza della vita di strada nei ghetti afroamericani, erano uno dei più spettacolari ritratti della figura del gangsta rapper. La sua reputazione fu cementata dal terzo e dal quarto album, ''Me against the world'' (1995) e ''All eyez on me'' (1996), entrambi giunti in vetta alle classifiche americane, ma la sua giovane vita fu stroncata in una sparatoria a Las Vegas nel 1996, al culmine di un periodo di tensione all'interno della inquieta scena gangsta, che lo aveva visto scontrarsi pubblicamente con il rapper rivale The Notorious B.I.G.
Euro
35,00
codice 2134835
scheda
50 Cent Get rich or die tryin'
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2003  shady 
hip-hop
Doppio album, ristampa pressoché identica alla rara prima tiratura, e corredata di inserto. Originariamente pubblicato nel febbraio del 2003 dalla Shady, giunto al secondo posto in classifica nel Regno Unito ed alla prima posizione nella billboard 200 statunitense, il primo album, precedente "The massacre" (2005). Attesissimo esordio e grandissimo successo commerciale, "Get rich or die tryin'" è ricordato come un debutto degno di nota dalla critica, anche se non fu facile rispondere alle enormi aspettative che esso aveva generato. L'album proiettò 50 Cent fra i più importanti esponenti dello hip hop della sua generazione, peraltro all'epoca non proprio un novellino. Eminem, che duetta con 50 Cent in "Patiently wainting", è anche il produttore esecutivo dell'album, un lavoro abilmente costruito che tocca molti aspetti (o luoghi comuni) cardinali dello hip hop, dal dramma del ghetto ai toni da duro di strada, per arrivare al pezzo più rassicurante e leggero per le classifiche generaliste ("In da club"). Quattro brani in scaletta sono prodotti da Dr. Dre. Nato nel Queens nel 1975, il rapper newyorchese 50 Cent emerge con prepotenza sulla scena hip hop eastcoastiana nei primi anni del XXI secolo, esprimendosi con un linguaggio ed uno stile assimilabili allo hardcore rap ed al gangsta, ispirato dalla propria esperienza di vita all'interno di un ambiente urbano degradato dalla povertà, dalla violenza e dalla droga. Con la sua musica 50 Cent ha anche saputo sintetizzare elementi pop nel proprio rap che, se hanno allontanato alcuni puristi, gli hanno aperto la strada verso un pubblico più vasto. Dopo anni di gavetta ed episodi cruenti (nel 2000 rimase vittima di un tentativo di omicidio, in cui fu ferito gravemente da più proiettili), il rapper fu scoperto e valorizzato dal già noto Eminem, che lo accolse nella propria label Shady nel 2002; nel 2003 uscì il suo primo album "Get rich or die tryin'", enorme successo commerciale in patria, dove giunse al primo posto della classifica billboard 200, ma anche a livello internazionale. Anche gli album successivi venderanno moltissimo, piazzandosi sempre nella top 5 della sopracitata classifica.
Euro
26,00
codice 3036514
scheda
8Th wonders of the world 8Th wonders of the world (orange vinyl)
Lp [edizione] nuovo  mono  usa  1964  beatrocket 
rock 60-70
Vinile di colore arancio, copertina senza codice a barre, label nera con scritte bianche e logo Beatrocket color magenta, catalogo BR169. Pubblicato nel 2022 dalla Beatrocket, questo album compila i brani dei rari singoli e tracce inedite degli 8th Wonders Of The World, gruppo garage psych americano dell'area newyorchese, autori negli anni '60 di un paio di 7" (usciti nel 1964 e nel 1968 ma, pare, solo il secondo circolato in forma commerciale) e di un leggendario acetato risalente al 1967 circa. Corredata da lunghe note a cura di Jim Allen, questa antologia fa luce su questo oscuro e dimenticato gruppo, che suonava un interessante blend di influenze beatlesiane (soprattutto pre-1967), urgenza ed aggressività garage, psichedelia e persino surf music: in questi solchi troviamo canzoni che spaziano dalla psichedelia "space age pop" di "Must have your love" (il loro unico singolo pubblicato in forma commerciale) alle inclinazioni surf dagli echi Ventures di "You yiu yeah" ed al garage distorto e sovraccarico di fuzz di "Give me a try". Questa la scaletta completa: "Must Have Your Love", "Summer Dreamin'", "You You Yeah (You Got What I Like)", "Who Cares", "If You Knew What I Had", "Say Whaddaya Say", "Must Have Your Love (Alternate Version)", "Give Me A Try", "Summer Dreamin' (Alternate Version)", "Susie Got The Word", "Every Time I See You Baby".
Euro
31,00
codice 3516430
scheda
A certain ratio graveyard and the ballroom (ltd. white vinyl)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1979  mute 
punk new wave
bella ristampa limitata in sole 1000 copie, in vinile bianco, del raro album su cassetta pubblicato dalla Factory nel 1980, con una sovraccopertina plastificata esterna trasparente opaca con logo del gruppo nero sul fronte, adesivo di presentazione sulla stessa sovraccopertina, inserto in cartoncino con discografia del gruppo su Mute, inner sleeve con foto, e con adesivo su di essa con codice per il download digitale. La facciata A contiene sette tracce, studio demos registrati tra il 15 ed il 16 settembre del 1979, la seconda side contiene altri sette brani registrati dal vivo all' Electric Ballroom di Londra il 26 ottobre 1979, occasione nella quale la post punk band di Manchester apri' per i concittadini e compagni di etichetta Joy Division. Sono gli A Certain ratio piu' oscuri, spigolosi ed intensi; guadagneranno con gli anni in originalita', forse, perdendo in intensita' espressiva e, coraggiosamente, allontanandosi dalle loro radici post punk. Gli A Certain Ratio, prodotti da Martin Hannett, sono stati una delle piu' importanti band di Manchester nate sulla imprescindibile spinta dei Joy Division. Il loro post punk dalle tinte oscure ma non opprimenti, sempre piu' con gli anni caratterizzato dall'utilizzo di una sezione ritmica fortemente e atipicamente "funky" e da occasionali influenze jazz, e' stato indubbiamente uno dei piu' originali ed influenti dei primi anni ottanta. Gli A Certain Ratio si formano a Manchester nel 1977 ad opera di Jeremy Kerr, Peeter Terrel, Simon Topping e Martin Moscrop; formazione tra le piu' originali della scuderia Factory, i loro esordi sono strettamente legati alla nascente scena post punk, con brani caratterizzati da sonorita' oscure interpretate attraverso un personalissimo linguaggio musicale che li vide accostare sonorita' funky a quelle wave creando un sound tra i piu' seminali del periodo. La storia del combo corre contigua a quella della Factory Records, l'indie label nata nel 1979 dalle menti di Martin Hannet, Tony Wilson e Peter Faville; i Ratio vi trovano casa, andando ad arricchire un roster nel quale si affiancano a Durutti Column e Joy Division, dei quali gli A Certain Ratio rappresentano una sorta di controparte funk. I punti in comune non sono pochi: stessa citta', stessa label e stesso produttore (Martin Hannet, che mette mano a qualsiasi produzione musicale targata Factory), quindi identico suono, cavernoso e opaco. Mentre pero' Curtis e compagni guardano alla tradizione maledetta del rock (Velvet Underground, Stooges), i Ratio rivolgono le loro attenzioni alla scena caratterizzata da Stax e Motown, Parliament e Funkadelic.
Euro
37,00
codice 3037045
scheda
A tribe called quest Midnight marauders
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1993  jive / private press 
hip-hop
Ristampa private press, in vinile pesante, copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima molto rara tiratura, del terzo album degli A Tribe Called Quest, originariamente pubblicato dalla Jive nel novembre 1993, uscito dopo ''The low end theory'' (1991) e prima di ''Beats, rhymes & life'' (1996). Un altro grande successo di critica e di vendite dopo i due apprezzati lp precedenti, ''Midnight marauders'' presenta uno spostamento verso sonorita' funk morbide e fluide rispetto ai maggiori influssi jazz di ''The low end theory''. L'album e' contraddistinto da toni riflessivi sia dal punto di vista vocale che strumentale, senza trascurare l'ironia ed i taglienti commenti sociali; venature jazz ancora presenti si intrecciano con sonorita' ipnotiche e cerebrali. Formatisi nel 1988 a New York, nel Queens, gli A Tribe Called Quest sono stati insieme ai De La Soul fra i principali esponenti dello hip hop alternativo al gangsta negli anni '90. Spiritosi e portatori di messaggi alternativi allo hip hop mainstream, con una predilezione per il campionamento di melodie jazz, esordirono su lp nel 1990 con ''People's instinctive travels...'', seguito poi da due lavori ancora piu' apprezzati, ''The low end theory'' (1991) e ''Midnight marauders'' (1993). Il successo critico e commerciale li porto' anche a girare in tour con il Lollapalooza 1994, prima dello scioglimento, poi rivelatosi solo momentaneo, avvenuto nel 1998.
Euro
18,00
codice 3036932
scheda
A tribe called quest People's Instinctive Travels And The Paths Of Rhythm
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1990  jive / private 
hip-hop
Ristampa private press, in vinile pesante, pressoche' identica alla originaria rara versione del disco, uscita come singolo album con undici brani (e solo piu' tardi ampliata a doppio album con tre brani aggiunti). Pubblicato nell'aprile del 1990 dalla Jive, giunto alla 93esima posizione nella classifica Billboard 200 negli USA, questo e' lo storico album d'esordio degli A Tribe Called Quest, precedente ''The low end theory'' (1991). L'innovativo gruppo hip hop americano inizio' la sua avventura discografica con questo album straordinario, vera deflagrazione di creativita', difficilmente eguagliata nella storia dell' hip hop, seguendo in parte la strada tracciata l'anno precedente dall'esordio dei De La Soul, con testi ironici e riflessivi in alternativa al machismo del gangsta e basi musicali fluide che pescano i loro campionamenti dal jazz piuttosto che da James Brown. Tutto cio' contribuisce all'atmosfera rilassata che permea il disco, che tuttavia non nasconde la volonta' del gruppo di lanciare messaggi con il suo rap, senza rinunciare al senso dell'umorismo. Uno dei dischi principali nella prima fioritura dello hip hop alternativo del decennio. Formatisi nel 1988 a New York, nel Queens, gli A Tribe Called Quest sono stati insieme ai De La Soul fra i principali esponenti dello hip hop alternativo al gangsta negli anni '90. Spiritosi e portatori di messaggi alternativi allo hip hop mainstream, con una predilezione per il campionamento di melodie jazz, esordirono su lp nel 1990 con ''People's instinctive travels...'', seguito poi da due lavori ancora piu' apprezzati, ''The low end theory'' (1991) e ''Midnight marauders'' (1993). Il successo critico e commerciale li porto' anche a girare in tour con il Lollapalooza 1994, prima dello scioglimento, poi rivelatosi solo momentaneo, avvenuto nel 1998.
Euro
18,00
codice 3036934
scheda
A tribe called quest the low end theory (2lp version)
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1991  jive / sony 
hip-hop
Doppio vinile, ristampa con copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, ma espansa a doppio album (come gia' una riedizione del 1996), con l' inserimento delle due tracce che originariamente erano incluse solo nella versione in cd del disco, e non in quella vinilica ("Vibes and Stuff" e "Skypager"). Pubblicato nel settembre del 1991 dalla Jive Records "The Low End Theory" e' il secondo album degli A Tribe Called Quest, uscito dopo "People's instinctive travels" e prima di "Midnight Mauraders". Il disco rappresenta secondo la critica una delle migliori testimonianze di fusione tra atmosfere Jazz e Hip Hop, e in assoluto uno dei migliori album nella storia dell' Hip Hop, con una musica incentrata sulla groove su cui i due rappers Q-Tip e Phife Dawg rimano in modo fluido, gli arrangiamenti ne' scheletrici ne' complessi sono costituiti fondamentalmente da linee di basso, pattern ritmici, che suonano come una autentica batteria, con l'aggiunta di qualche campionamento e tastiera. Formatisi nel 1988 a New York, nel Queens, gli A Tribe Called Quest sono stati insieme ai De La Soul fra i principali esponenti dello hip hop alternativo al gangsta negli anni '90. Spiritosi e portatori di messaggi alternativi allo hip hop mainstream, con una predilezione per il campionamento di melodie jazz, esordirono su lp nel 1990 con ''People's instinctive travels...'', seguito poi da due lavori ancora piu' apprezzati, questo ''The low end theory'' (1991) e ''Midnight marauders'' (1993). Il successo critico e commerciale li porto' anche a girare in tour con il Lollapalooza 1994, prima dello scioglimento, poi rivelatosi momentaneo, avvenuto nel 1998.
Euro
39,00
codice 3037136
scheda
Aa.vv. (chesterfield kings...) Battle of the garages (vol.1)
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1981  voxx 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
La prima rara stampa americana, con copertina senza barcode in cartoncino non lucido (a differenza della seconda tiratura), etichetta blu con scritte argento, scritte sul trail off dei rispettivi lati "Sky Saxon Lives" (ahinoi, non e' piu' cosi') e "Moulty Forever", catalogo VXS200.006. Pubblicata nel 1981 dalla Voxx di Greg Shaw, "filiale" dedicata alla riscoperta delle sonorita' 60's della gloriosa Bomp!, il primo storico capitolo di quella che diverra' una vera e propria "serie", che costituira' il bignami ideale per tutti gli appassionati di neopsichedelia e garage degli anni '80. Siamo all' alba degli anni '80, ed dopo l' esplosione del punk rock e la new wave in tutte le sue piu' diverse accezioni, il rock americano si avvia ad una rivitalizzante riscoperta degli anni '60, dal garage punk alla psichedelia, che si estendera' nello spazio di una manciata di anni a centinaia di bands, e che certo power pop aveva in parte anticipato (una etichetta tra tutte, proprio la Bomp! di Greg Shaw). In questa prima di tante "Battle of The arages", alcune bands storiche di quello che si puo' considerare un vero e proprio movimento, per solito qui al loro esordio, ed altre che ne furono delle meteore, non per questo meno degne di menzione, insieme ad una manciata di gruppi diffcilmente inquadrabili in questo prospetto, ma che pure rientrano in qualche modo in un contesto di riscoperta delle melodie e delle sonorita' 60's. Ecco la lista completa dei brani: United States Of Existence - Return To The Psychedelic (tra fuzz psichedelia e Farfisa sound) / Vertebrats - Left In The Dark (splendidamente garage) / Stepmothers - Let Her Dance (tra punk rock e freschissime melodie 60's power pop) / Pete Holly & The Looks - Look Out Below (grezzissima ma imperdibile, tra punk rock e 60's garage) / Eddy Best - Things I Should've Said (delizioso power pop) / Brad Long - Tell Me (inevitabile omaggiare in questo contesto anche i Rolling Stones...) / Deniz Tek - RPM (favoloso brano solista del chitarrista dei Radio Birdman, tornato all' epoca nella natia Detroit, non distante dalla musica dei Birdman) / Dark Side - In The Dark (tra psichedelia e garage) / Embarrassment - Pushin' Too Hard (cover punkizzata del grande inno dei Seeds) / Wombats - The Reason Why (tra garage e power pop) / Crawdaddys - You're Gonna Need My Love Someday (unna delle prime registrazioni della grande band tra garage e r'n'b di Ron Silva e Mike Stax) Unclaimed - Run From Home (gia' nel loro primo 7"ep, splendido plagio di “You're Never Alone” dei Five Canadians) / Chesterfield Kings - Are You Gonna Be There (At The Love-In) (cover quasi pari all' originale di un brano degli Chocolate Watchband) / Slickee Boys - Glendora / Going All The Way (la storica band di Washington attiva dall '76, tra 60's garage, rock'n'roll e punk rock, con "Going all the way" ripresa dagli Squires) / Billy Synth & The Turn-Ups - I Dig Your Mind (demente punk rock in chiave garage) / Plasticland - Office Skills (breve ma intenso trip psichedelico distortissimo ed oscuro per una band che avrebbe presto dimostrato tutto il suo potenziale).
Euro
30,00
codice 263799
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1989  real world 
world
Ristampa "half-speed master" del 2017 ad opera della Real World, in vinile 180 grammi, allegato codice per il download digitale dell'album, copertina pressoché identica alla prima tiratura, corredata di inner sleeve. Originariamente pubblicato nel 1989 dalla Real World, "Passion – sources" è l'affascinante album complementare alla acclamata colonna sonora del film "L'ultima passione di cristo" di Martin Scorsese (1988), che fu composta da Peter Gabriel e pubblicata dalla stessa label. Questo "Passion – sources" è un progetto curato dallo stesso Gabriel, che ha qui compilato musiche da diverse culture del pianeta, alle quali egli si era ispirato per la composizione della colonna sonora del sopracitato film. Si tratta di una selezione di incisioni in studio (alcune delle quali effettuate negli studi Real World), registrazioni effettuate sul posto in varie parti del mondo, ed estratti di opere già pubblicate. La ricchezza, la varietà e la qualità di questa selezione operata da Gabriel vanno ad alimentare un ascolto che ci porta in più luoghi del pianeta, in microcosmi spesso ancora relativamente incontaminati dall'influenza della moderna cultura occidentale, con particolare riguardo al Nord Africa ed al Medio Oriente. Questa la scaletta: "Shamus-Ud-Doha Bader-Ud-Doja" – Nusrat Fateh Ali Khan & Party (Pakistan); "Call to Prayer" – Baaba Maal (Senegal); "Sankarabaranam Pancha Nadai Pallavi" – Shankar and the Epidemics (India); "Ulvi" – Kudsi Erguner (Turchia); "Fallahi" – Hossam Ramzy (Egitto); "Sabahiya" – Banga (Tanta-Suaag) (Egitto); "Tejbeit (Ethiopian Bar Song)" – musicisti etiopi ignoti (Etiopia); "Prelude in Tchahargah" – Mahmoud Tabrizi Zadeh (Iran); "Wedding Song" – musicisti marocchini ignoti (Marocco); "Magdalene's House" – Abdul Aziz el-Sayed (Iran); "Yoky" – Fatala (Guinea); "Ya Sah" – Nass El Ghiwane (Marocco); "Al Nahla Al 'Ali" – Les Musiciens du Nil (Egitto); "Song of Complaint" – Andranik Askarian e Khatchadour Khatchaturian (Armenia).
Euro
33,00
codice 3036660
scheda
Aa.vv. (funk congo) Congo funk! sound madness from the shores of the mighty congo river - kinshasa / brazzaville 69-82
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1969  analog africa 
soul funky disco
Vinile doppio, allegato codice per il download digitale dell'album copertina apribile senza codice a barre, corredata da libretto di sedici pagine con note e foto, label custom con particolari dello artwork di copertina, e di colore diverso su ciascuna facciata (rispettivamente verde, marrone scuro, rosso e marroncino chiaro), catalogo AALP098. Pubblicata nel 2024 dalla Analog Africa, questa bella antologia dedicata alla musica sia della Repubblica Democratica del Congo (in passato nota come Zaire) che della Repubblica del Congo (nota anche come Congo-Brazzaville) è frutto di un faticoso lavoro sul campo, che ha condotto i curatori ad effettuare accurate ricerche sia a Kinshasa che a Brazzaville, le capitali dei due paesi africani, selezionando meticolosamente questi quattordici brani fra circa duemila canzoni, con lo scopo di delineare un sintetico ma significativo quadro della musica elettrica influenzata dal funk e dal soul che quella zona dell'Africa ha prodotto fra la fine degli anni '60 e l'inizio degli '80. Entrambe le capitali furono in quel periodo importanti centri di aggregazione e di produzione musicale, mentre i musicisti locali adottavano estesamente la chitarra elettrica ed in alcuni casi anche l'elettronica, ispirati anche dall'impatto avuto dal concerto dato a Kinshasa nel 1974 da James Brown con il suo torrido funk. Gli artisti locali, come spesso accade in Africa, fusero le influenze internazionali e moderne con il ricco patrimonio ritmico, melodico e vocale della musica del proprio paese, generando in questo caso una irresistibile sintesi fra funk, rumba, soul, influenze afrobeat e persino in alcuni casi influssi psichedelici nel sound chitarrstico. Questa la scaletta: Petelo Vicka et son Nzazi, "Sungu Lubuka"; Groupe Minzoto Ya Zaire, "Mfuur Ma"; M.B.T's, "M.B.T's Sound"; Abeti et les Redoutables, "Musique Tshiluba"; Trio Bydoli, "Lalia"; Tabu Ley et l'Orchestre Afrisa, "Adeito"; Les Bantous de la Capitale, "Ngantsie Soul"; Les Freres Soki et l'Orchestre Bella-Bella, "Nganga"; Orchestre Celi Bitishou, "Tembe Na Tembe Ya Nini"; Lolo et l'Orchestre O.K. Jazz, "Lolo Soulfire"; Zaiko Langa Langa, "Femme Ne Pleure Pas"; Orchestre O.K. Jazz, "Kiwita Kumunani"; G.O. Malebo, "Fiancée Laya"; Orchestre National Du Congo, "Ah! Congo".
Euro
31,00
codice 2134224
scheda
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1984  voxx 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent
prima stampa americana, copertina (con artwork realizzato dal grande R.K. Sloane) senza barcode, etichetta argento con scritte e logo neri, catalogo VOXX 200.019, copia priva dell' inserto presente solo in alcune copie, trail off con 18130 e 18131 incisi sui rispettivi lati (a differenza della seconda tiratura; a distanza di tre anni dal primo volume, il bellissimo secondo volume di quelle "Battle of the Garages" che durante gli anni '80, periodicamente, presenteranno in rassegna il meglio del movimento di riscoperta della musica dei 60's, tra garage punk e psichedelia, nato all' inizio del decennio (e battezzato proprio dalla prima "Battle of the Garages" nel 1981), prima in America e poi in tutto il mondo; dopo il primo storico volume del 1981, questo secondo capitolo, ancora piu' bello, giunge nel momento di masssimo splendore della scena neo 60's, e molte delle formazioni presenti sono proprio quelle hanno contribuito in maniera determinante all' esplosione del movimento, con brani perlopiu' altrimenti inediti, almeno in queste versioni. Deliziosi come sempre i newyorkesi VIPERS ("Nothing's from today"), potenti ed irresistibili i MIRACLE WORKERS di Portland ("Flashing red light"), tra garage e psichedelia il brano presentato dai fondamentali newyorkesi FUZZTONES (l' atmosferica "Green slime"), tra garage e power pop i PRIME MOVERS ("Come to where it's at"), bravi i MYSTIC EYES da Buffalo, New York (sempre meravigliosa "Enough of what i need" degli Stoics), acidamente garagey e quasi crampsiani gli oscuri ODDS di Boston, legati ai Lyres ("I' ll make you sorry"), piacevoli ma cononici i TRIP ("Stick like glue"), grezzi ma niente male gli OUTNUMBERED di Jon Ginoli, poi nei Pansy Division ("Boy on a roof", tra armonie 60's e power pop), grandi i PLASTICLAND di Milwaukee ("Sipping the bitterness", tra dosi massicce di acidi e zollette di zucchero...), carini i MAD VIOLETS ("Psilocybe", quasi amatoriale, lascia solo intravedere la maturazione della band negli anni a venire), molto bella la ballata psichedelica dei misconosciuti IMPOSSIBLE YEARS di Philadelphia ("Attraction gear") che presto vedranno il loro unico 7" ep pubblicato in Inghilterra dall' etichetta dei Television Personalities, splendidamente paisley underground i californiani TRUE WEST (l' intensa "And then the rain", uno dei loro classici), effervescenti, tra 60's pop, garage e psichedelia gli YARD TRAUMA di Tuscon, Arizona ("Some people"), poco rappresentativi i SEEN ("Jealous girl"), grezzissimi ma divertenti i FEZMEN ("So easy baby"), acidamente garage punk gli SHARP TURN ("Everybody knows but me").
Euro
28,00
codice 263798
scheda
Aa.vv. (hip hop) Women of def jam
LP3 [edizione] nuovo  stereo  can  1990  def jam 
hip-hop
Vinile triplo, con sovracopertina che contiene tutti e tre gli lp, ciascuno dei quali custodito nella propria copertina con artwork, catalogo B0034796-01. Pubblicata nel 2022 dalla Def Jam, la splendida antologia che documenta l'importante contributo femminile allo hip hop ed al moderno r'n'b americani dagli anni '90 in poi, attraverso una selezione di brani delle migliori artiste della scuderia Def Jam, casa discografica fondamentale per la storia del rap. Un'ambiente tradizionalmente dominato da uomini, e non di rado percorso da una vena misogina, non ha impedito l'affermarsi di numerose rappers e cantanti r'n'b di grande carattere e statura artistica, fra cui Nikki D. Ashanti, Foxy Brown ed Alessia Cara, e la stessa Def Jam ha nel suo staff molti componenti di sesso femminile, anche in ruoli dirigenziali. Questa la scaletta: Boss ft. Papa Juggy, "Deeper"; Foxy Brown ft. Jay Z, "I'll Be"; Foxy Brown ft. Method Man, "Ill Na Na"; Nikki D, "Daddy's Little Girl"; Foxy Brown ft. Dru Hill, "Big Bad Mama"; Ashanti, "Foolish"; Teairra Mari, "Make Her Feel Good"; Shawnna, "Gettin' Some"; Shareefa ft. Ludacris, "Need A Boss"; Ashanti, "Rock Wit U (Awww Baby)"; Amerie ft. Fabolous, "More Than Love"; Chrisette Michele ft. Will I Am, "Be Ok"; Amerie, "Why R U"; Chrisette Michele ft. Ne-Yo, "What You Do"; Saint Bodhi, "Blessed"; Teyana Taylor, "Gonna Love Me"; Alessia Cara, "Scars To Your Beautiful"; Bibi Bourelly, "Ballin"; Teyana Taylor ft. Pusha T & Yo Gotti, "Maybe"; Kaash Paige, "London"; DaniLeigh ft. Chris Brown, "Easy (Remix)"; 070 Shake, "Guilty Conscience"; Rapsody ft. Kendrick Lamar & Lance Skiiiwalker, "Power"; Jhené Aiko ft. H.E.R., "B.S.".
Euro
28,00
codice 3516438
scheda
Aa.vv. (japan 80s) Somewhere between: mutant pop, electronic minimalism & shadow sounds of japan 80-88 (coloured vinyl)
LP2 [edizione] nuovo  stereo  usa  1980  light in the attic 
punk new wave
Vinile doppio colorato a 45 giri, copertina senza codice a barre, artwork di Koichi Sato, inserto esterno ripiegato sulla costola, inner sleeve con note a cura di Mark "Frosty" McNeill, label custom rosa / magenta, catalogo LITA183; questa edizione vinilica contiene un brano in più rispetto a quella in cd, "Days man" di Yoshio Ojima. Pubblicata nel gennaio del 2021 dalla Light In The Attic, questa innovativa antologia, la prima nel suo genere, compila per il pubblico internazionale quattordici gioiellini di pop e new wave elettronici dal Giappone degli anni '80; curata dagli esperti Yosuke Kitazawa, co-fondatore della Temporal Drift (l'etichetta che ha finalmente stampato e ristampato in forma ufficiale la musica dei leggendari Les Rallizes Denudes) e Mark "Frosty" Mcneill (Adventure Time), questa compilation contiene per la maggior parte brani mai pubblicati finora fuori del Giappone, e documenta la creativà di un'epoca di ottimismo e di espansione economica per il paese asiatico, che insieme a fenomeni come il consumismo portò con sé anche nuovi orizzonti e possibilità nel mondo della musica pop, generando come nel caso di queste canzoni dei gioiellini di pop mutante e di synth wave e minimalismo elettronico, sia quello incline ad atmosfere solari che quello più ombroso: dal minimalismo avanguardista della Mkwaju Ensemble e di Yoshio Ojima, al techno pop anticonvenzionale di Mishio Ogawa e Noriko Miyamoto (con l'ausilio di membri della Yellow Magic Orchestra), oltre a perle tratte dal catalogo della cult label di Osaka, la Vanity Records, l'antologia accende una luce anche sull'iniziativa delle case discografiche indipendenti e sulle autoproduzioni nella nuova musica degli anni '80 giapponesi. Questa la scaletta: Noriko Miyamoto, "Arrows & Eyes"; Mishio Ogawa, "Hikari No Ito Kin No Ito"; Yoshio Ojima, "Days Man"; Mkwaju Ensemble, "Tira-Rin"; R.N.A. Organism, "Weimar 22"; Naoki Asai, "Yakan Hikou"; Takami Hasegawa, "Koneko To Watashi"; Mammy, "Mizu No Naka No Himitsu"; Dip In The Pool, "Hasu No Enishi"; Wha-ha-ha, "Akatere"; D-Day, "Sweet Sultan"; Perfect Mother, "Dark Disco-Da-Da-Da-Da-Run"; Neo Museum, "Area"; Sonoko, "Wedding With God (À Nijinski).
Euro
19,00
codice 3516410
scheda
Aa.vv. (punk new wave) Killed by death (volume 1, white vinyl)
lp [edizione] ristampa  stereo  us  1977  redrum 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
copia ancora incellophanata, e con piccolo adesivo "Color Vinyl" sul cellophane, rara ristampa dei primi anni 2000, in vinile bianco, e completa di inserto con note, copertina lucida senza barcode, etichetta bianca con scritte e disegni in nero, catalogo YNF001, dello stramitico primo volume di quella che sarebbe divenuta una interminabile serie; stampato originariamente nel 1989 (quella ormai introvabile edizione aveva in piu' rispetto a questa i brani del primo ep dei Beastie Boys, qui eliminati), questo disco, aldila' dello straordinario valore musicale e storico dei brani inclusi, tutte gemme inestimabili del primo punk rock, ben difficilmente reperibili altrove a causa della pazzesca rarita' dei singoli da cui sono tratti, possiede un particolare valore storico, avendo dato il via, insieme alla serie che dura a tutt' oggi, anche ad un rinnovato interesse per il piu' oscuro punk rock di fine anni '70, in particolar modo quello della inesauribile scena americana. Ecco allora i brani contenuti, ideale punto di partenza per la conoscenza di un universo musicale assolutamente da scoprire: l' incredibilmente abrasiva "I Hate Music" dal primo dei due singoli dei newyorkesi MAD, tra art punk e proto noise, nel 1979; la favolosa "Hillside Strangler" dall' unico singolo, del '78, dei losangelini HOLLYWOOD SQUARES, ovvero Iggy & The Stooges sotto anfetamina; la imperdibile "Problem Child" dei newyorkesi SLUGS, dal primo dei loro due singoli, del 1979, sorta di versione piu' grezza e "teen punk" di Richard Hell & the Voidoids, con l' ex New York Dolls e Brats Rick Rivets; la omicida "Cab Driver" dei leggendari VOX POP di Los Angeles, dal loro primo singolo del 1980, definito un incrocio tra i Flesh Eaters ed i Real Kids, ma caratterizzato da chitarre sferraglianti di stampo detroitiano assolutamente miciadiali (avevano in formazione l' ex Germs Don Bolles, Jeff Dahl che presto avrebbe formato gli Angry Samoans, l' ex Consumers Paul Cutler, poi nei 45 Grave e nei Dream Syndicate e Dinah Cancer, poi anch'essa nei 45 Grave; il punk rock minimale e noisy, ma travolgente, della classica "(The Original) Neutron Bomb" dei seminali CONTROLLERS di Los Angeles, dal loro primo di due 7", del 1978, con elementi poi confluiti nei Kaos e nei Gears; la devastante "Slash Your Face" dei DOGS di Detroit, attivi dai primi anni '70, dal loro secondo singolo del '78, registrato dopo il loro trasferimento in California, brano a dir poco immenso, tra i vertici compositivi del punk rock di tutti i tempi, capace di raggiungere livelli di tensione fisica ed emotiva rari, devoto agli Iggy & the Stooges con cui avevano condiviso il palco piu' volte ma non per quasto meno straordinario; "Killer Man" dei francesi GASOLINE, dal loro primo storico singolo del '79, davvero efficace e sorprendente, tra i vertici del punk europeo; l' hardcore abrasivo ma anche ben strutturato di "Matinee" dei grandi KRAUT di New York, dal loro primo singolo del 1981; la devastata "(I'm The) Hillside Strangler" dei grezzissimi CHILD MOLESTERS, attivi a Los Angeles tra il '77 e l' 82, dal loro primo bellissimo singolo del 1978; il teen punk di "I Wanna Be Rich" dei detroitiani COLD COCK, dall' unico loro singolo del 1979, che riesce a sfigurare solo in una raccolta di cosi' straordinario livello; "Radiation Masturbation" e "I Hate Cops" sono i due favolosi feroci brani dei misconosciuti ma grandissimi AUTHORITIES, dal loro unico ep del 1982, tra puro punk rock e velocita' hardcore, assolutamente da scoprire; "Decadent Jew" dal primo leggendario singolo dei NUNS DI San Francisco e' semplicemente la storia del punk rock californiano, brano di rara perfidia, grezzissimo nell' esecuzione e nella registrazione, effettuata dal vivo, ma tra i vertici del punk rock di sempre, gemma di inestimabile bellezza, tra le poche testimonianze efficaci della grandezza della band; "Sick Of You" dei grandi USERS, dal loro primo singolo del 1977, e' uno dei brani piu' "americani" del punk rock inglese, micidiale assalto dai connotati ancora una volta fortemente stoogesiani; "I Beat You" degli svedesi VICIOUS VISIONS, dall' unico loro singolo del 1982, chiude benissimo la raccolta, forse non all' altezza di molti dei brani proposti ma comunque splendida testimonianza del punk rock sperimentale e creativo, per quanto grezzo ed essenziale, della band. Assolutamente imperdibile, molto piu' che consigliato, un disco che ha cambiato la vita di molti...Copertina senza codice a barre, etichetta bianca con scritte nere.
Euro
35,00
codice 263904
scheda
Aa.vv. (punk new wave) Killed by death (volume 1)
lp [edizione] nuovo  stereo  ger  1977  redrum 
punk new wave
La ristampa, con inserto, dello stramitico primo volume di quella che sarebbe divenuta una interminabile serie; stampato originariamente nel 1989 (quella ormai introvabile edizione aveva in piu' rispetto a questa i brani del primo ep dei Beastie Boys, qui eliminati), questo disco, aldila' dello straordinario valore musicale e storico dei brani inclusi, tutte gemme inestimabili del primo punk rock, ben difficilmente reperibili altrove a causa della pazzesca rarita' dei singoli da cui sono tratti, possiede un particolare valore storico, avendo dato il via, insieme alla serie che dura a tutt' oggi, anche ad un rinnovato interesse per il piu' oscuro punk rock di fine anni '70, in particolar modo quello della inesauribile scena americana. Ecco allora i brani contenuti, ideale punto di partenza per la conoscenza di un universo musicale assolutamente da scoprire: l' incredibilmente abrasiva "I Hate Music" dal primo dei due singoli dei newyorkesi MAD, tra art punk e proto noise, nel 1979; la favolosa "Hillside Strangler" dall' unico singolo, del '78, dei losangelini HOLLYWOOD SQUARES, ovvero Iggy & The Stooges sotto anfetamina; la imperdibile "Problem Child" dei newyorkesi SLUGS, dal primo dei loro due singoli, del 1979, sorta di versione piu' grezza e "teen punk" di Richard Hell & the Voidoids, con l' ex New York Dolls e Brats Rick Rivets; la omicida "Cab Driver" dei leggendari VOX POP di Los Angeles, dal loro primo singolo del 1980, definito un incrocio tra i Flesh Eaters ed i Real Kids, ma caratterizzato da chitarre sferraglianti di stampo detroitiano assolutamente miciadiali (avevano in formazione l' ex Germs Don Bolles, Jeff Dahl che presto avrebbe formato gli Angry Samoans, l' ex Consumers Paul Cutler, poi nei 45 Grave e nei Dream Syndicate e Dinah Cancer, poi anch'essa nei 45 Grave; il punk rock minimale e noisy, ma travolgente, della classica "(The Original) Neutron Bomb" dei seminali CONTROLLERS di Los Angeles, dal loro primo di due 7", del 1978, con elementi poi confluiti nei Kaos e nei Gears; la devastante "Slash Your Face" dei DOGS di Detroit, attivi dai primi anni '70, dal loro secondo singolo del '78, registrato dopo il loro trasferimento in California, brano a dir poco immenso, tra i vertici compositivi del punk rock di tutti i tempi, capace di raggiungere livelli di tensione fisica ed emotiva rari, devoto agli Iggy & the Stooges con cui avevano condiviso il palco piu' volte ma non per quasto meno straordinario; "Killer Man" dei francesi GASOLINE, dal loro primo storico singolo del '79, davvero efficace e sorprendente, tra i vertici del punk europeo; l' hardcore abrasivo ma anche ben strutturato di "Matinee" dei grandi KRAUT di New York, dal loro primo singolo del 1981; la devastata "(I'm The) Hillside Strangler" dei grezzissimi CHILD MOLESTERS, attivi a Los Angeles tra il '77 e l' 82, dal loro primo bellissimo singolo del 1978; il teen punk di "I Wanna Be Rich" dei detroitiani COLD COCK, dall' unico loro singolo del 1979, che riesce a sfigurare solo in una raccolta di cosi' straordinario livello; "Radiation Masturbation" e "I Hate Cops" sono i due favolosi feroci brani dei misconosciuti ma grandissimi AUTHORITIES, dal loro unico ep del 1982, tra puro punk rock e velocita' hardcore, assolutamente da scoprire; "Decadent Jew" dal primo leggendario singolo dei NUNS DI San Francisco e' semplicemente la storia del punk rock californiano, brano di rara perfidia, grezzissimo nell' esecuzione e nella registrazione, effettuata dal vivo, ma tra i vertici del punk rock di sempre, gemma di inestimabile bellezza, tra le poche testimonianze efficaci della grandezza della band; "Sick Of You" dei grandi USERS, dal loro primo singolo del 1977, e' uno dei brani piu' "americani" del punk rock inglese, micidiale assalto dai connotati ancora una volta fortemente stoogesiani; "I Beat You" degli svedesi VICIOUS VISIONS, dall' unico loro singolo del 1982, chiude benissimo la raccolta, forse non all' altezza di molti dei brani proposti ma comunque splendida testimonianza del punk rock sperimentale e creativo, per quanto grezzo ed essenziale, della band. Assolutamente imperdibile, molto piu' che consigliato, un disco che ha cambiato la vita di molti...Copertina senza codice a barre, etichetta bianca con scritte nere.
Euro
29,00
codice 2133855
scheda
Aa.vv. (punk south africa) Afrika corps - aka k7 afrika corps
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1983  shout it loud 
punk new wave
Catalogo SHOUT1. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2024 ad opera della Shout It Loud, la storica compilation, originariamente uscita nel 1983 solo in Sud Africa e solo su musicassetta, con il titolo di "K7 Afrika Corps", dedicata alla scena punk e hardcore sudafricana, che si muoveva nello underground di un paese ancora stretto nella morsa dello apartheid. Compilata da Rubin "Wildman" Rose, batterista degli Wild Youth e dei Powerage, contiene contributi di gruppi chiave del punk sudafricano dell'epoca come appunto gli Wild Youth, formatisi nel 1978 e considerati il primo gruppo punk del paese, i Leopard ed i Gay Marines, anch'essi fra le primissime punk bands emerse sulla scena locale, oltre ad altri gruppi semisconosciuti e con una discografia pressoché inesistente. "Afrika corps" mette in luce una scena forse piccola ma vitale e grintosa, in cui il punk è spesso ancora legato al rock'n'roll più grezzo e non manca di una inclinazione proto punk che richiama gli Stooges di "Raw power". Questa la scaletta: Wild Youth, "Record Co’s"; Ultra White Lovers, "Girls Who Love Me"; Dead Babies, "Into The Gutter"; Gay Marines, "Your Gen. Make Me Sick"; Wild Justice, "Pratical Solution"; Private File, "All is plastic"; Wild Youth, "Action-Man"; Powerage, "World War 3 (from E.P. W.W.3)"; Gay Marines, "No Return"; Rotors, "Surf Rebels"; Warspike, "Is This Your Own Life"; Leopard, "Boys & Bitches"; Ultra White Lovers, "Cars And Girls"; Warspike, "Terrorist Attack".
Euro
22,00
codice 2133726
scheda
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1986  i.r.s. 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good punk new wave
Copia ancora incellophanata, ma con piegatura nell' angolo in basso a destra, l' originale stampa americana, copertina con barcode, con cut promozionale a sinistra lungo il bordo inferiore, label argento con scritte e logo neri, catalogo IRS-5731. Pubblicata dalla I.R.S. a cura dell' ex Police Stewart Copeland nel 1986, questa compilation venne realizzata a scopo benefico per raccogliere fondi per l'organizzazione no profit AMC, dedita alla ricerca sul cancro. Dieci brani all'epoca inediti, alcuni dei quali in studio e gli altri dal vivo, compongono l'album, con musicisti di differenti ambiti, dai R.E.M. alle Bangles, da Sting a Bob Marley. Questa la scaletta: Stewart Copeland & Derek Holt, ''Love lessons''; Bob Marley & The Wailers featuring The I-Threes, ''Lively up yourself'' (live al Lyceum di Londra, 5 maggio 1981); R.E.M., ''Ages of you'' (registrazione di inizio del 1983), Alarm, ''Howling wind'' (dal vivo allo Orpheum Theatre di Boston); General Public, ''Tenderness'' (live al Channel di Boston); Sting, ''I been down so long'' (live al Greek Theatre di Los Angeles, con Jeff Beck e Branford Marsalis nella formazione); Bangles, ''Hero takes a fall'' (live al Dingwall's di Londra); Oingo Boingo, ''Take your medicine''; Go-Go's, ''We got the beat'' (live al Greek Theatre di Los Angeles); Squeeze, ''Tempted'' (live allo Orpheum Theatre di Boston).
Euro
16,00
codice 263700
scheda
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1987  i.r.s. 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent
Prima rara stampa americana, copertina con barcode, label argento con logo I.R.S. Amaranto in basso e scritte nere al centro, catalogo IRS6185. Pubblicato nel 1987 dalla I.R.S. Negli USA e dalla Illegal Records in Gran Bretagna, questo album contiene la colonna sonora del film documentario sulla vitale scena rock di Athens degli anni '80, diretto da Tony Gayton. Troviamo qui dodici brani registrati dal vivo nel corso del 1986 (di cui due dei R.E.M.), tranne ''Stop it'' dei Pylon che e' tratta dal loro primo album ''Gyrate'' (1980). Questa la scaletta: The Squalls, ''Na, na, na, na'' (3/2/86, gruppo che non avra' alcuna pubblicazione in proprio); Flat Duo Jets, ''Crazy hazy kisses'' (27/1/86, ben prima che esordissero su album); R.E.M., ''All I've got to do is Dream'' (cover del classico brano, registrata il 3/2/86); Love Tractor, ''Pretty'' (3/2/86, uno degli storici gruppi della scena locale degli '80, qui in un efficacissimo episodio strumentale); Kilkenny Cats, ''Nightfall'' (4/2/86, vigoroso esempio del garage rock della band di Sean O'Brien, poi nei come); Time Toy, ''Window sill'' (4/2/86, intrigante gruppo rimasto senza altre pubblicazioni); Pylon, ''Stop it'' (1980, dal primo album "Gyrate" del gruppo che fu tra gli ispiratori dei R.e.m.); Time Toy, ''Hi'' (4/2/86); Bar-B-Q Killers, ''His and hearse'' (4/2/86, la graffiante band pubblichera' nello stesso anno il suo unico album "Comely", poi Arthur Johnson sara' nei Come); Dreams So Real, ''Golden'' (18/1/86, armonioso rock chitarristico per la band autrice di vari albums nella seconda meta' degli '80); R.E.M., ''Swan swan H'' (29/1/86, splendida versione acustica di uno dei loro tanti capolavori); Flat Duo Jets, ''Jet tone boogie'' (27/1/86, sporchi e graffianti); The Squalls, ''Elephant radio'' (3/2/86).
Euro
28,00
codice 263567
scheda
Aa.vv. (rock 60-70) Cool-aid benefit album (ltd. numbered)
LP2 [edizione] nuovo  stereo  usa  1970  regenerator / light in the attic 
rock 60-70
Edizione limitata a mille copie numerate a mano sul retro copertina in basso, vinile doppio, copertina cartonata apribile. Ristampa del 2012 ad opera della Regenerator / Light In The Attic, con copertina apribile ed un intero vinile bonus con nove brani inediti, alcuni dei quali avrebbero dovuto far parte dell'originaria edizione, che pero' usci' solo come singolo lp (i brani bonus sono: ''Borrowed song'' e ''Hastings East'' dei Mock Duck, ''Mountain joy'', ''High memory'' e ''I'' dei Mother Tucker's Yellow Duck, ''Wordplay'' degli Spring, ''No tiem/Got a feeling'' di Nancy, ''Carousel'' dei Black Snake e ''The planet man'' di Greydon Moore e Leo Jung). Originariamente pubblicato nel 1970 su Arthfor in Canada, il leggendario benefit album realizzato per finanziare la Cool Aid House, storico ritrovo della Vancouver Underground; parteciparono al disco con brani in studio gruppi locali quali Mock Duck, Spring, Black Snake, Route Nine, Papa Bear's Medicine Shoe e Hydro Electric Streetcar, dando luogo ad un disco in cui si alternano episodi acid rock, popsike, acid folk e hard rock. Questa la scaletta dell'album originario: Spring, "Bring Yourself Down To Earth Lovin' Blues, Baby"; Route Nine, "Girl Of The Night Suite"; Black Snake, "Catfish", "The Reason"; Mock Duck, "Pointilistic Scherzo", "Do re mi", "As The Bullet Enters Anton"; Papa Bear's Medicine Show, "Golden Girl"; Hydro Electric Streetcar, "I Realise", "Gardens And Flowers".
Euro
19,00
codice 3516436
scheda
Aa.vv. (rock 60-70) Kearney barton: architect of the northwest sound
LP2 [edizione] nuovo  stereo  usa  1960  light in the attic 
rock 60-70
Doppio album, edizione in vinile nero, copertina apribile senza codice a barre, con adesivo di presentazione sul cellophane, libretto di 14 pagine con foto e note, label bianca con scritte nere, catalogo LITA168. Pubblicata nel febbraio del 2020 dalla Light In The Attic, questa antologia compila ventinove brani, alcuni inediti, gli altri tratti da dischi rari e fuori stampa, incisi fra gli anni '60 e '80 da artisti del Nord Ovest degli Stati Uniti, accomunati dalla presenza al mixer dell'ingegnere del suono Kearney Barton, figura ormai leggendaria per la scena musicale di Seattle, fondatore degli studi Audio Recording, meta comune di una miriade di gruppi garage, rock, soul, country, spesso semisconosciuti e rimasti tali, alcuni diventati poi famosi come gli Wailers, Ann Wilson (qui giovanissima e prima degli Heart), Larry Coryell (qui alla sua prima sessione in studio), i Sonics, re del garage punk del Nord Ovest insieme ai sopracitati Wailers, gli Hudson Brothers prima di diventare celebri in TV. Un sound limpido e vivido, che fa sentire l'ascoltatore quasi dentro lo studio di incisione, un mixaggio poco invadente, sono caratteri riconosciuti al lavoro di Barton, che fu peraltro maestro di Dan Trager, ex impiegato della Sub Pop che ha curato questa compilation, tratta dagli sterminati archivi in passato custoditi dallo stesso Barton, scomparso nel 2012. Nello studio di Barton passarono eccellenti talenti della potente scena garage dello Stato di Washington, ma anche molti protagonisti della vivacissima scena soul e r'n'b della Seattle degli anni '60 e '70, così come professionisti e debuttanti che si cimentavano con gospel a cappella e canzoni country folk, suonatori di strumenti esotici come sitar e balalaika. Questa la scaletta: 01. Introduction - Kearney Barton 02. Hey Little One - Woody Carr & The Entertainers 03. Through Eyes And Glass - Ann Wilson & The Daybreaks 04. Bold Soul Sister, Bold Soul Brother - Black On White Affair 05. Occupation Soul - Occupation Soul 06. Sticky - James Henry & The Olympics 07. Dig That Crazy Jam Session – Valamont 08. Two Guitars - Serge Lusgins & His Russian Balalaika Orchestra 09. Ooze – Valamont 10. Flying Bird - Tropical Rainstorm 11. Spanish Harlem - Prabha Devi 12. Happy - Secret Dynamics 13. Introducing A New Concept - Kearney Barton 14. Hold To God's Unchanging Hand - Beacon Hill First Baptist Choir 15. Everybody Knows - Sweet Rolle 16. Wrong Age – MUF 17. With Five Types Of Music - Kearney Barton 18. Qui El Petit – Wilkins, 19. Gold + Mellow – Fox-Brownsmith 20. Sunshine Morning - Keith Kessler 21. Bossa Nada - Chuck Mahaffay & The Individuals 22. For All We Know - Patty Waters 23. MMM MMM MMM - Dave Lewis 24. Don't Ask Me - Tiki & The Fabulons 25. He's Waitin' - The Sonics 26. High Flyer - Magic Fern 27. Blind Love - The Cuidads 28. All My Nights, All My Days - The Wailers 29. Mr. Blue - Fury Four.
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16,00
codice 3037021
scheda

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