Hai cercato: Yellow magic orchestra --- Titoli trovati: : 5
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lp [edizione] nuovo stereo eu 1981 music on vinyl
punk new wave
punk new wave
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica a quella della originaria tiratura uscita su etichetta Alfa in Giappone e su A&M in Inghilterra ed America. Pubblicato nel marzo del 1981, dopo "Xoo Multiplies" e prima di "Technodelic", il quarto album in studio dei nipponici Yellow Magic Orchestra. Primo dei loro album incisi con l'utilizzo della Roland TR-808 Rhythm Composer, una delle prime drum machines programmabili, contiene dieci riuscitissimi episodi (tra cui i singoli "Cue" e "Mass") di quello che solitamente viene definito synth pop o electropop, con venature romantiche e decadenti (come in "Ballet" o "Cue"), un respiro piu' pop ("Music Plans") ma anche da musica dominata da paesaggi astratti elettronici non distanti dalle sperimentazioni ambient ("Happy End", "Loom"). La Yellow Magic Orchestra e' stata a lungo una vera istituzione della musica giapponese ed e' stata una delle poche band del sol levante capace di imporsi sul mercato inglese ed internazionale. Si formano nel 1978 ad opera di Haruomi Hosono (bassista degli Happy End e dei Tin Pan Alley, e autore di quattro dischi solisti), di Yukihiro Takahashi (batterista della Sadistic Mika Band) e dell'allora sconosciuto Ryuichi Sakamoto, tastierista di formazione classica che stava registrando il suo primo album, One Thousand Knives. La Yellow Magic Orchestra si ispirava liberamente ai Kraftwerk con i quali condividono il pregio di essere stati tra i pionieri della musica elettronica, il loro contributo e' realmente rilevante tanto da condizionare le future generazioni con un sound che anticipava il synth-pop britannico, autori ed inventori di una nuova musica elettronica tecno-pop la cui influenza sara' fortissima su moltissima musica europea della prima meta' degli '80.
Yellow magic orchestra
Service
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1983 music on vinyl
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata a mille copie numerate sul retro copertina, vinile trasparente da 180 grammi, grande inserto apribile con foto e testi, inserto piu' piccolo, anch'esso apribile, con discografia commentata del gruppo, copertina lucida, busta di plastica trasparente con chiusura adesiva. Originariamente pubblicato nel dicembre del 1983 dalla Alfa in Giappone e dalla Pick Up in Europa, il settimo album in studio, successivo a ''Naugty boys'' (5/1983) e precedente ''Technodon'' (1993). Similmente a ''Xoo multiplies'' (1980), ''Service'' contiene canzoni del gruppo, basate su di un fluido, avvolgente e melodico melange fra elettropop e new wave, intercalate con sketch comici interpretati dal Super Eccentric Theater. Purtroppo l'album sarebbe rimasto a lungo l'ultimo in studio per il gruppo, scioltosi l'anno successivo. La Yellow Magic Orchestra e' stata a lungo una vera istituzione della musica giapponese ed e' stata una delle poche band del sol levante capace di imporsi sul mercato inglese ed internazionale. Si formano nel 1978 da Haruomi Hosono (bassista degli Happy End e dei Tin Pan Alley, e autore di quattro dischi solisti), Yukihiro Takahashi (batterista della Sadistic Mika Band) e l'allora sconosciuto Ryuichi Sakamoto, tastierista di formazione classica che stava registrando il suo primo album, One Thousand Knives. La Yellow Magic Orchestra si ispirava liberamente ai Kraftwer con i quali condividono il pregio di essere stati tra i pionieri della musica elettronica, il loro contributo e' realmente rilevante tanto da condizionare le future generazioni con un sound che anticipava il synth-pop britannico, autori ed inventori di una nuova musica elettronica tecno-pop la cui influenza sara' fortissima su moltissima musica europea della prima meta' degli '80.
Yellow magic orchestra
solid state survivor
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1979 music on vinyl
punk new wave
punk new wave
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina lucida pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Giapppone nel settembre del 1979 su Alfa, corredata di inserto con testi. Pubblicato in Giappone nel settembre del 1979, dopo "Yellow Magic Orchestra" (1978) e prima di "Multiples" (1980), giunto al numero 1 delle classifiche giapponesi, il secondo album della seminale formazione nipponica, disco che negli anni e' stato capace di vendere oltre due milioni di copie, ma che soprattutto ha rafforzato il ruolo della Yellow Magic Orchestra di veri pionieri dell' elettropop, influentissimi su tanta musica, soprattutto europea, degli anni anni a venire, autori di un' elettronica "pop" capace di aggiornare e personalizzare la lezione dei Kraftwerk. Dal disco (che venne all' epoca pubblicato solo in Giappone ed in Australia, usci' in Inghilterra solo nel 1982 e non venne stampato negli Stati Uniti dove pero' la versione del successivo album "Multiples" avrebbe contenuto anche vari brani da questo disco), vennero tratti i singoli "Technopolis" e "Rydeen", e presto anche "Behind The Mask" (originariamente composta nel 1978 dal gruppo per uno spot della Saeko) venne pubblicata su singolo ma non in Giappone bensi' in Usa, Uk ed Italia; episodi, come anche altri dell' album (c'e' anche una cover non distante dai territori esplorati anche dai Devo di "Day Tripper" dei Beatles, e ci piace ricordare anche la splendidamente atmosferica ed evocativa "Castalia" di Ryuichi Sakamoto) che hanno lasciato una traccia profondissima nella storia della musica, alcuni dei quali suonano ancora oggi modernissimi se non avveniristici, e che fanno parte dell' immaginario musicale consolidato di piu' di una generazione. La Yellow Magic Orchestra e' stata a lungo una vera istituzione della musica giapponese ed e' stata una delle poche band del sol levante capace di imporsi sul mercato inglese ed internazionale. Si formano nel 1978 da Haruomi Hosono (bassista degli Happy End e dei Tin Pan Alley, e autore di quattro dischi solisti), Yukihiro Takahashi (batterista della Sadistic Mika Band) e l'allora sconosciuto Ryuichi Sakamoto, tastierista di formazione classica che stava registrando il suo primo album, One Thousand Knives. La Yellow Magic Orchestra si ispirava liberamente ai Kraftwer con i quali condividono il pregio di essere stati tra i pionieri della musica elettronica, il loro contributo e' realmente rilevante tanto da condizionare le future generazioni con un sound che anticipava il synth-pop britannico, autori ed inventori di una nuova musica elettronica tecno-pop la cui influenza sara' fortissima su moltissima musica europea della prima meta' degli '80.
Yellow magic orchestra
Technodelic
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1981 music on vinyl
punk new wave
punk new wave
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina lucida pressoche' identica a quella originariamente uscita in Olanda su Alfa (con stessi brani ma copertina diversa rispetto alla versione giapponese), completa dell' originario libretto di otto pagine. Pubblicato nel 1981, dopo ''BGM'' (1981) e prima di ''Service'' (1983), il quinto album in studio, uno dei migliori del gruppo nipponico. Perfetto, glaciale nella forma, mette insieme i Roxy Music e Bowie piu' decadenti con i Kraftwerk, con un innovativo uso di sintetizzatori di scuola tipicamente giapponese ed un'influenza che sara' fortissima su tantissima musica europea della prima meta' degli '80. Le sonorita' adottate dagli YMO in questo lavoro sono molto raffinate, e la loro pop wave elettronica non cade mai nella banalita', pur mostrando in linea di massima un approccio melodico ed accessibile, sebbene non scevro da originali sperimentazioni fuori dai canoni del mainstream. La Yellow Magic Orchestra e' stata a lungo una vera istituzione della musica giapponese ed e' stata una delle poche band del sol levante capace di imporsi sul mercato inglese ed internazionale. Si formano nel 1978 ad opera di Haruomi Hosono (bassista degli Happy End e dei Tin Pan Alley, e autore di quattro dischi solisti), di Yukihiro Takahashi (batterista della Sadistic Mika Band) e dell'allora sconosciuto Ryuichi Sakamoto, tastierista di formazione classica che stava registrando il suo primo album, One Thousand Knives. La Yellow Magic Orchestra si ispirava liberamente ai Kraftwerk con i quali condividono il pregio di essere stati tra i pionieri della musica elettronica, il loro contributo e' realmente rilevante tanto da condizionare le future generazioni con un sound che anticipava il synth-pop britannico, autori ed inventori di una nuova musica elettronica tecno-pop la cui influenza sara' fortissima su moltissima musica europea della prima meta' degli '80.
Yellow magic orchestra
ymo jap+us version
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1978 music on vinyl
punk new wave
punk new wave
doppio album in vinile 180 grammi per audiofili, versione in vinile nero dopo la prima numerata in vinile trasparente del 2015, copertina lucida apribile che presenta la grafica sia della versione originaria giapponese del disco sia di quella successivamente uscita in Europa e Stati Uniti; questa ristampa contiene infatti nei due dischi entrambe le versioni dell' album, che presentano delle sostanziali differenze nel mixaggio e nella scaletta (l' edizione americana elimino' l' ultima traccia di quella giapponese); corredata di un inserto apribile con foto e note (in giapponese) ed un inserto con foto, note (sempre in giapponese) e la numerazione del disco. Pubblicato in Giappone nel novembre del 1978 dopo il quarto album solista di Haruomi Hosono che era stato coaccreditato alla Yellow Magic Band (di fatto una prima versione della Yellow Magic Orchestra), e prima di "Solid State Survivor", il primo storico album, ripubblicato in Europa ed Usa su A&M nel 1979 (con mix diverso e senza il brano "Acrobat". Disco non certo maturo come il successivo, e' altresi' prodigo di straordinarie intuizioni, ed interessantissimo nel mettere insieme ad un' elettronica avveniristica anche elementi musicali della tradizione nipponica o piu' in generale orientale; un caposaldo dell' elettronica di fine anni '70 e del synthpop, con molti elementi innovativi, ai quali fu dondamentale l' uso del Roland MC-8 Microcomposer, che permise l' utilizzo di nuovi suoni elettronici e di samples da computers e videogiochi che caratterizzano parte del disco ("Computer World" dei Kraftwerk arrivera' solo tre anni dopo!). In Giappone (e non solo) ne vennero tratti i singoli "Firecracker" e "Yellow Magic (Tong Poo)", ma anche la celeberrima "Computer Game" e "Cosmic Surfin" furono pubblicate (in altri paesi) su singolo); tra i brani anche la personalissima cover del brano di exotica di Martin Denny "Firecracker". La Yellow Magic Orchestra e' stata a lungo una vera istituzione della musica giapponese ed e' stata una delle poche band del sol levante capace di imporsi sul mercato inglese ed internazionale. Si formano nel 1978 da Haruomi Hosono (bassista degli Happy End e dei Tin Pan Alley, e autore di quattro dischi solisti), Yukihiro Takahashi (batterista della Sadistic Mika Band) e l'allora sconosciuto Ryuichi Sakamoto, tastierista di formazione classica che stava registrando il suo primo album, One Thousand Knives. La Yellow Magic Orchestra si ispirava liberamente ai Kraftwer con i quali condividono il pregio di essere stati tra i pionieri della musica elettronica, il loro contributo e' realmente rilevante tanto da condizionare le future generazioni con un sound che anticipava il synth-pop britannico, autori ed inventori di una nuova musica elettronica tecno-pop la cui influenza sara' fortissima su moltissima musica europea della prima meta' degli '80.
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