Hai cercato: Wall of voodoo --- Titoli trovati: : 7
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Wall of voodoo
Happy planet
Lp [edizione] originale stereo hol 1987 i.r.s.
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa europea, pressata in Olanda, copertina semilucida con codice a barre, etichetta argento con scritte e logo amaranto, catalogo ILP450874 1, del quarto album ed ultimo album in studio della band originaria di Los Angeles. Pubblicato a quasi due anni di distanza dal precedente "Seven Days In Sammystown", conferma il nuovo assetto di una formazione che aveva visto dopo i primi due splendidi albums "Dark Continent" e "Call Of The West" l' abbandono del batterista Joe Nanini e soprattutto del cantante Stan Ridgway, quest' ultimo rimpiazzato da Andy Prieboy, ritornato nel frattempo nel gruppo il bassista originario Bruce Moreland. Nonostante le similitudini vocali del nuovo cantante, il gruppo (dopo l'incoraggiante "Seven Days In Sammystown") non riesce a rinnovare gli antichi fasti: snobbato dalla critica e dai vecchi sostenitori "Happy Planet" (che si apre con una cover di "Do It Again dei Beach Boys") rimane comunque un piacevole album, ed anche se certo distante dai canoni abituali del gruppo, riesce ad alternare momenti dance pop alla calda vena morriconiana che ha contraddistinto il personalissimo stile degli Wall Of Woodoo, rendendoli interpreti tra i progetti piu' originali degli anni ottanta. Il gruppo si forma a Los Angeles in California nel 1977 per volonta' di Stan Ridgway e dei fratelli Marc e Bruce Moreland , inizialmente dediti alla ideazione di colonne sonore; completeranno l'organico Joe Nanini e Chas T.Gray. Bruce Moreland abbandonera' momentaneamente il progetto dopo la realizzazione del primo album, successivamente nel 1983 all'apice del successo Stan Ridgway abbandona il gruppo dedicandosi ad una carriera solista che regalera' ancora una manciata di albums di grande bellezza. Presto anche Joe Nanini si distacchera' dal gruppo che ormai vedeva la formazione ridotta nel solo duo Marc Moreland e Chas T. Gray, che riusciranno a reclutare Ned Leukhardt ed Andy Prieboy per la pubblicazione di un singolo uscito nel 1984. Occorrera' aspettare ancora qualche tempo ed il ritorno nel gruppo di Bruce Moreland per la pubblicazione del primo album della nuovo corso della formazione.
Wall of voodoo
live (ltd. rsd 2024)
lp [edizione] nuovo stereo usa 1979 jackpot
punk new wave
punk new wave
EDIZIONE LIMITATA, REALIZZATA IN 2000 COPIE IN VINILE "BLACK ICE" (colorazione che diremmo ambrata) IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2024, adesivo di presentazione sul cellophane, copertina senza barcode, etichetta custom in bianco e nero. Pubblicato per la prima volta in questa occasione, questo straordinario album contiene la registrazione di un concerto eseguito il 22 novembre del 1979 (ben prima di esordire discograficamente con il loro primo minialbum "Wall of Voodoo" datato settembre 1980) al Barn di Riverside, California. L' immenso gruppo formato nel '78 dal cantante Stan Ridgway, a cui presto si aggiunse il chitarrista Marc Moreland (che aveva gia' militato nei punks Skulls), inizialmente dedito a "soundtrack music", completata la formazione con il batterista Joe Nanini (figura importante della prima scena punk di Los Angeles, in innumerevoli bands leggendarie di quella citta'), Chas Gray al synth e Bruce Moreland al basso (anche loro ex Skulls), era qui gia' pervenuto alla sua piena maturita', avendo elaborato un sound di grande originalita', glaciale ed impenetrabile, dai connotati quasi dark, con influenze morriconiane (all' epoca decisamente inaudite) ed il lirismo unico di Ridgway, cantante dalla timbrica immediatamente riconoscibile. Questo live contiene due brani poi nel gia' citato mini ("Longarm" e "The Passenger"), quattro brani poi nel primo album "Dark Continent" del 1981 ("Animal Day", "Red Light", "Back in Flesh" e "Call Box"), una "Tomorrow" che nel 1982 aprira' addirittura il loro secondo album "Call of the West", uno splendido omaggio a Morricone, rappresentato da "The Good, The Bad & the Ugly" e "Hang' Em High" unite insieme inuna traccia gia' uscita, in questa stessa registrazione, come retro del singolo "Ring of Fire", e due preziosissime tracce inedite: "End of an Era" e "Invisible Man". Brani di rara ed inquietante bellezza, capaci ancor oggi di sorprendere ed emozionare. Dopo il secondo album la band proseguira' senza piu' la guida di Ridgway, con risultati non eclatanti, molto meglio i lavori solisti di Ridgway stesso.
Wall of voodoo
Seven days in sammystown
Lp [edizione] originale stereo hol 1986 i.r.s.
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa europea di pressaggio olandese, copertina (con giusto lievi segni di invecchiamento) semilucida fronte retro senza barcode e senza accredito del brano ''Faded Love'' sul retro, label argento con scritte e logo I.R.S. Amaranto, catalogo ILP26685. Pubblicato nel maggio del 1986 dalla I.R.S. In Europa e negli USA, il terzo album della magnifica band californiana, uscito dopo ''Call of the west'' (1982) e prima di ''Happy planet'' (1987). Realizzato senza piu' Stan Ridgway, sostituito da Andy Prieboy che riesce ad imitarne la particolarissima voce a tal punto da rendere talvolta difficile la distinzione, e' un disco decisamente sottovalutato e meritevole di riscoperta, che in parte recupera insieme le atmosfere cupe ed ossessive di "Dark Continent", con piu' che mai forti influenze morriconiane, e la capacita' di tirar fuori ancora alcuni magnifici brani, come la maestosa "Big City", degna dei migliori vecchi brani della band, e che da sola vale l' acquisto del disco, o l' efficacissima "Far Side Of Crazy", ed ancora "Blackboard Sky", mentre
Wall of voodoo
Seven days in sammystown
Lp [edizione] originale stereo hol 1986 i.r.s.
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa europea di pressaggio olandese, copertina semilucida fronte retro senza barcode e senza accredito del brano ''Faded Love'' sul retro, label argento con scritte e logo I.R.S. Amaranto, catalogo ILP26685. Pubblicato nel maggio del 1986 dalla I.R.S. In Europa e negli USA, il terzo album della magnifica band californiana, uscito dopo ''Call of the west'' (1982) e prima di ''Happy planet'' (1987). Realizzato senza piu' Stan Ridgway, sostituito da Andy Prieboy che riesce ad imitarne la particolarissima voce a tal punto da rendere talvolta difficile la distinzione, e' un disco decisamente sottovalutato e meritevole di riscoperta, che in parte recupera insieme le atmosfere cupe ed ossessive di "Dark Continent", con piu' che mai forti influenze morriconiane, e la capacita' di tirar fuori ancora alcuni magnifici brani, come la maestosa "Big City", degna dei migliori vecchi brani della band, e che da sola vale l' acquisto del disco, o l' efficacissima "Far Side Of Crazy", ed ancora "Blackboard Sky", mentre
Wall of voodoo
Seven days in sammystown
Lp [edizione] originale stereo usa 1985 irs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
corredata di fotocopia della recensione del disco scritta in italiano da Daniele Ghisoni, la originale stampa americana, copertina senza accredito del brano "Faded Love" sul retro, con barcode, con etichetta dorata e scritte nere, logo IRS a destra e logo della band (un cane) a sinistra, catalogo IRS5662. Pubblicato nel maggio del 1986 dalla I.R.S. In Europa e negli USA, il terzo album della magnifica band californiana, uscito dopo ''Call of the west'' (1982) e prima di ''Happy planet'' (1987). Realizzato senza piu' Stan Ridgway, sostituito da Andy Prieboy che riesce ad imitarne la particolarissima voce a tal punto da rendere talvolta difficile la distinzione, e' un disco decisamente sottovalutato e meritevole di riscoperta, che in parte recupera insieme le atmosfere cupe ed ossessive di "Dark Continent", con piu' che mai forti influenze morriconiane, e la capacita' di tirar fuori ancora alcuni magnifici brani, come la maestosa "Big City", degna dei migliori vecchi brani della band, e che da sola vale l' acquisto del disco, o l' efficacissima "Far Side Of Crazy", ed ancora "Blackboard Sky", mentre la chitarra di Marc Moreland in "Business of Love" riecheggia i momenti piu' tipici dell' indimenticabile primo album "Dark Continent". L' ispirazione e' ancora forte, anche se certo la mancanza della personalita' carismatica di Ridgway si fa sentire; sara' il successivo "Happy Planet" a rivelare un gruppo dalle idee decisamente piu' confuse. I Wall Of Voodoo si formano a Los Angeles in California nel 1977 da Stan Ridgway e i fratelli Marc e Bruce Moreland insieme a Joe Nanini e Chas T. Gray. Nel 1980 firmeranno per l'etichetta di Miles Copeland la International Record Synducate aka I.R.S. producendo il primo omonimo ep d'esordio, primo tassello di una triologia che vede Stan Ridgway protagonista e portavoce degli Wall Of Voodoo. Dopo il primo album Dark Continent segue questo secondo album Call Of The West che segna la fine della collaborazione di Ridgway che proseguira' una propria carriera solista. Nei garage sottoterranei di Los Angeles, schiacciati sul palco di un club, a suonare la propria visione del mondo. "La mia coscienza mi chiama al telefono. Penso al passato. Al presente. Al futuro. Ed e' sempre lo stesso" proclama Ridgway nell'inedito esordio "End of a Era". No Future! Anche nella citta' degli angeli. Ma qui i muri non si distruggono, si costruiscono, doppi muri nell"appartamento e nel cervello per esorcizzare la paranoia. Wall of Voodoo. Stanze come prigioni, o rifugi, solo segnali a distanza via etere. Zero contatti umani, perche' fuori non c'e' piu' vita e poi va tutto troppo veloce. A Los Angeles, citta' delle corporazioni, dove l'unica cosa che ti viene chiesta e' timbrare il cartellino, simbolo di una metastasi sociale diffusa poi dappertutto. A Los Angeles i cinque voodoo costruiscono un muro feticcio, cinico testimone del proprio malessere. Sotto la guida di Stan Ridgway i Wall Of Voodoo incideranno "Dark Continent" e "Call of the West" due dischi che ancor'oggi sorprendono, ma anche questa terza realizzazione "Seven Days In Sammystown" e' testimone del sound originario della band californiana, fin dagli esordi fine anni '70 alla ricerca di un suono libero da ogni cliche', brani ricchi di un'energia e un'atmosfera unica, synth-pop sovversivo, melodie minime, urgenza punk, frenesie percussive, frustate digitali e tastiere che fanno scuola nella new wave. I Wall Of Voodoo deturparono ritmi ballabili e ne fecero un veicolo estremamente efficace per la trasmissione dell'alienazione. Il gruppo avrebbe continuato per qualche anno sotto la direzione del nuovo cantante Andy Prieboy, ma l'anima, Ridgway, era andata altrove.
Wall of voodoo
Ugly americans in australia
Lp [edizione] originale stereo hol 1988 i.r.s.
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
L'originale stampa europea, copertina in cartoncino lucido con barcode e con adesivo di presentazione sul fronte, etichetta argento con logo marrone in basso, catalogo ILP460848 1, logo BIEM/STEMRA senza riquadro a destra. Pubblicato nel giugno del 1988 dalla I.R.S., l'ultimo album della band originaria di Los Angeles, registrato dal vivo durante l' estate del 1987 in occasione di un tour australiano, nell' anno dell' uscita del loro quarto ed ultimo album in studio "Happy Planet". Aveva sconcertato non poco i vecchi sostenitori della band "Happy Planet", lontano non solo dai vecchi irripetibili capolavori "Dark Continent" e "Call Of The West", ma anche dal piu' che discreto "Seven Days In Sammystown". Con i soli Chas T.Grey e Marc Moreland della formazione originale, questo "Ugly Americans In Australia" dimostra invece come dal vivo la band proponesse un live act ancora efficacissimo, con Andy Prieboy capace quasi in piu' di una occasione di rievocare l' impareggiabile voce di Stan Ridgway (nel frattempo autore di splendidi dischi solisti), soprattutto nella riproposizione dei vecchi classici del gruppo come "Red Light", "Mexican Radio" o "Ring Of Fire" (la magnifica cover del brano di Johnny Cash che per la prima volta avevano proposto nel minialbum d'esordio del 1980), mentre le versioni di "Blackboard Sky" e "Far Side of Crazy" confermano quanto di buono ci fosse in "Seven Days In Sammystown" e tre brani altrimenti inediti pongono una luce meno sinstra sull' ultimo periodo di attivita' del glorioso gruppo. Il gruppo si forma a Los Angeles in California nel 1977 per volonta' di Stan Ridgway e dei fratelli Marc e Bruce Moreland , inizialmente dediti alla ideazione di colonne sonore; completeranno l'organico Joe Nanini e Chas T.Gray. Bruce Moreland abbandonera' momentaneamente il progetto dopo la realizzazione del primo album, successivamente nel 1983 all'apice del successo Stan Ridgway abbandona il gruppo dedicandosi ad una carriera solista che regalera' ancora una manciata di albums di grande bellezza. Presto anche Joe Nanini si distacchera' dal gruppo che ormai vedeva la formazione ridotta nel solo duo Marc Moreland e Chas T. Gray, che riusciranno a reclutare Ned Leukhardt ed Andy Prieboy per la pubblicazione di un singolo uscito nel 1984. Occorrera' aspettare ancora qualche tempo ed il ritorno nel gruppo di Bruce Moreland per la pubblicazione del primo album della nuovo corso della formazione.
Wall of voodoo
Wall of voodoo
lpm [edizione] seconda stampa stereo usa 1980 index / i.r.s.
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
la seconda stampa americana, di due mesi successiva alla prima tiratura, corredata di inserto con testi e foto, copertina con apertura in alto e senza barcode, etichetta custom in bianco e nero, con distribuzione A&M indicata in basso lungo la circonferenza, catalogo non piu' EP01 ma SP70401 su copertina, inserto ed etichetta, nella versione con "Voodoo Goes to the Races" e "Replace All Parts" incisi sui trail off delle rispettive due facciate; il raro primo disco dell'immenso gruppo formato nel '78 dal cantante Stan Ridgway, a cui presto si aggiunse il chitarrista Marc Moreland (che aveva gia' militato nei punks Skulls), all' epoca dediti a "soundtrack music". Uscito nel settembre del 1980 su Index (due mesi dopo ristampato con una maigliore distribuzione curata dalla I.R.S./A&M) dopo una leggendaria cassetta che era circolata rendendo grande l' attesa per l' esordio del gruppo negli ambienti musicali losangelini, completata la formazione con il batterista Joe Nanini (figura importante della prima scena punk di Los Angeles, in innumerevoli bands leggendarie di quella citta'), Chas Gray al synth e Bruce Moreland al basso (anche loro ex Skulls) "Wall of Voodoo" e' un disco glaciale ed impenetrabile, dai connotati quasi dark, che anticipa meravigliosamente i due album "Dark Continent" e "Call of the West", insieme a questo esordio tra i capolavori assoluti della new wave americana. Contiene 6 brani di rara ed inquietante bellezza, tra cui l' incredibile cover di "Ring of fire", vecchio successo di Johnny Cash, ed indimenticabili gemme come "Long Arm" e forse ancora di piu' "The Passenger", capaci ancor oggi di sorprendere ed emozionare.
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