solo dischi in vinile

Etichetta custom a colori da un lato, nera con scritte e logo bianchi dall' altro. Pubblicato dall' etichetta danese Bad Afro nel novembre del 2021, a distanza di ben quindici anni dal precedente "Yesterday Started Tomorrow" (2006, ma in mezzo c'e' uno split con i Lamp Of the Universe realizzato nel 2014), il quinto album del progetto del polistrumentista Fabrizio Cecchi, uno dei talenti piu' genuini ed incontaminati dell' intera scena psichedelica europea, gia' da tempo protagonista delle scena toscana piu' underground con i mitici Stoici, i piu' famosi Barbieri, la meteora Star-T e i rimpianti Heart Crimes, tra gli altri, e sporadicamente impegnato con un altro progetto, i Fractal Mob. Come (quasi) sempre, Cecchi suona tutto da solo, dando vita ad un album riuscitissimo, che metabolizza numerose influenze diverse con la cosueta personalita', tra space rock, psichedelia, musica cosmica tedesca, con qualche occasionale accento stoner. Un piccolo culto, soprattutto fuori dai confini nostrani.

l' originale rara stampa limitata di 500 copie numerate all' interno della copertina (questa e' la numero 494), con coloratissima copertina psichedelica apribile e ruvida, etichetta custom, ormai da tempo introvabile; il primo album, pubblicato nel 1998 prima di "Takes from oblivion" (2000), del progetto del polistrumentista Fabrizio Cecchi, gia' da tempo protagonista delle scena toscana piu' underground con i mitici Stoici, i piu' famosi Barbieri, la meteora Star-T e i rimpianti Heart Crimes, tra gli altri. Qui Cecchi suona tutto da solo, rivelandosi uno dei talenti piu' genuini ed incontaminati dell' intera scena psichedelica europea, e dando vita ad un album profondamente suggestivo, tra ipnotici raga visionari, in gran parte strumentali, che ora rimandano alla psichedelia inglese ora a quella californiana piu' chitarristica, e arricchito da delicati bozzetti barrettiani, un' opera vicino spesso ai primi splendidi dischi di Bevis Frond (chi si ricorda piu' di piccoli capolavori come "Miasma" ed "Inner Marshland"?) ma anche ai Loop o agli Spacemen Three piu' acidi. Una bella sorpresa, confermata poi da altri lavori successivi che alimenteranno attorno a "Trip Hill" un piccolo culto, soprattutto fuori dai confini nostrani.

l' originale stampa, destinata come i precedenti albums a divenire rara e ricercata, limitata anche questo in 500 copie numerate a mano sul retro (questa e' la numero 068), con bella copertina psichedelica apribile e lucida, etichette custom in bianco e nero, catalogo WR008, del terzo album, pubblicato nel 2005 dopo "Takes from oblivion" (2000) e prima di "Yesterday Started Tomorrow" (2006) del progetto del polistrumentista Fabrizio Cecchi, gia' da tempo protagonista delle scena toscana piu' underground con i mitici Stoici, i piu' famosi Barbieri, la meteora Star-T e i rimpianti Heart Crimes, tra gli altri. Ancora una volta Cecchi suona tutto da solo (eccetto la batteria in un brano...), confermandosi uno dei talenti piu' genuini ed incontaminati dell' intera scena psichedelica europea, e dando vita ad un album profondamente suggestivo, tra ipnotici raga visionari, in gran parte strumentali (lo e' tutta la seconda facciata, denominata "Instrumental Psychedelic Jam Side"), che ora rimandano alla psichedelia inglese ora a quella californiana piu' chitarristica, e arricchito da delicati bozzetti barrettiani, un' opera vicino spesso ai primi splendidi dischi di Bevis Frond (chi si ricorda piu' di piccoli capolavori come "Miasma" ed "Inner Marshland"?) ma anche ai Loop o agli Spacemen Three piu' acidi, e che nella prima side (denominata "Space Trip Passport Side") presenta la novita' di inedite influenze teutoniche che non mancheranno di rendere stimolante il percorso artistico di "Trip Hill" negli anni a venire, tra una corsa di taxi ed un' altra. Un piccolo culto, soprattutto fuori dai confini nostrani.

Doppio album in vinile pesante, l' originale rara stampa, pubblicata dalla etichetta Psych Out, in sole 500 copie numerate (questa e' la numero 097), copertina (con moderati segni di invecchiamento sul retro) apribile cartonatissima, davvero molto bella, ed etichetta celeste con scritte argento. Pubblicato nel 2000, dopo l' esordio con "Shoestring" su Wdabliu Records (1998), e prima del successivo "Space trip passport" (2005), il secondo lavoro del progetto di Fabrizio Cecchi, gia' da tempo protagonista delle scena toscana piu' underground con i mitici Stoici, i piu' famosi Barbieri, la meteora Star-T e i rimpianti Heart Crimes, tra gli altri. Nelle 4 facciate, 17 tracce registrate in perfetta solitudine tra il 1995 ed il 2000, ovvero i primi due demo tape di Cecchi ed altro materiale inedito, che confermano il loro autore come uno dei talenti piu' genuini ed incontaminati dell' intera scena psichedelica europea, dando vita ad una musica profondamente suggestiva, tra ipnotici raga visionari, in gran parte strumentali, che ora rimandano alla psichedelia inglese ora a quella californiana piu' chitarristica e distorta, e delicati bozzetti barrettiani (molto bella ed intensa la elettroacustica "The Wide World Over There"); un' opera vicino spesso ai primi splendidi dischi di Bevis Frond (chi si ricorda piu' di piccoli capolavori come "Miasma" ed "Inner Marshland"?) ma anche talora agli Spacemen Three piu' acidi. Un piccolo e meritato culto, soprattutto fuori dai confini nostrani.

L' originale ormai rara stampa, limitata anche questo in 500 copie numerate a mano sul retrocopertina (questa la numero 146), con bellissima copertina psichedelica cartonata, curata dallo stesso artista, etichetta nera con scritte argento, catalogo PO-33019; pubblicato nel 2006, dopo "Space trip passport" (2005) e prima dello split con i Lamp Of The Universe (2014), il quarto album, destinato come i precedenti a divenire sempre piu' raro e ricercato, forse il capolavoro del progetto del polistrumentista Fabrizio Cecchi, gia' da tempo protagonista delle scena toscana piu' underground con i mitici Stoici, i piu' famosi Barbieri, la meteora Star-T e i rimpianti Heart Crimes, tra gli altri. Ancora una volta Cecchi suona tutto da solo, confermandosi uno dei talenti piu' genuini ed incontaminati dell' intera scena psichedelica europea, e dando vita ad un album ricco di profonde suggestioni, autenticamente visionario, dalla vena sovente meno acida e piu' sognante, rispetto ai dischi precedenti, diviso tra evocativi episodi di "acid folk" elettroacustici (la bellissima "Green Magic" e la delicata "2059"), brani strumentali che danno sfogo a velleita' piu' sperimentali (dalla musica cosmica rarefatta di "Distensione" all' oscura e nuovamente acida "Aerosol", che conferma le non infrequenti influenze orientaleggianti sulla musica di Trip Hill, o ai brevi "intermezzi" di cui e' costellato il disco), oppure mettendo insieme tutto questo ed altro ancora nel lungo raga psichedelico "Reflexion" (che piacerebbe ai fans degli Spacemen 3), prima del finale ad altissimo tasso psichedelico dell' inattesa esplosione elettrica di "Morning Sun" e "Colours". Un piccolo culto, soprattutto fuori dai confini nostrani.