solo dischi in vinile

Prima stampa americana, copertina con barcode, inner sleeve con testi, label marrone con scritte e logo argento, catalogo 13-9005-1, vinile che se posto in controluce assume una colorazione ambrata. Pubblicato nel 1988 dalla Gaia negli USA, il secondo album, uscito dopo ''Prayer for the halcyon fear'' (1987) e prima di ''Hot chocolate massage'' (1990). Disco meno acerbo rispetto all'esordio, questo secondo lp della band americana e' un lavoro capace di spiazzare piacevolmente l'ascoltatore, con una sorprendente alternanza di episodi elettroacustici dai forti connotati folk rock e dalle atmosfere autunnali e brumose (vedi ''Green instead'' e ''Wickerman's dog''), brani elettrici di dinamico rock chitarristico (''The bridge'', ''Colors in the light'') e persino, nella splendida ''Grown-up fish'', di giravolte pop psichedeliche alla Byrds del '66/'67. I Tiny Lights furono una delle piu' interessanti e misconosciute band statunitensi, a cavallo fra gli anni '80 e gli anni '90; la loro musica, con voce femminile, si situava tra post wave, influenze folk e psichedelia californiana, e si caratterizzava per essere raffinata ma non pretenziosa, quasi naif. Il gruppo, formato da cinque elementi a Hoboken, New York, nel 1983, includeva Jane Scarpantoni al violoncello, futura collaboratrice di illustri colleghi come i R.E.M., e produsse sei lp (oltre a uno rimasto inedito), eterei e bellissimi, davvero degni di riscoperta.

Prima stampa americana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) con barcode, inner sleeve (con diversi segni di usura) in carta sagomata sul lato di apertura e con testi, label marrone con scritte argento e logo Gaia Records argento e marrone in alto, catalogo 13-9005-1. Pubblicato nel 1988 dalla Gaia negli USA, il secondo album, uscito dopo ''Prayer for the halcyon fear'' (1987) e prima di ''Hot chocolate massage'' (1990). Disco meno acerbo rispetto all'esordio, questo secondo lp della band americana e' un lavoro capace di spiazzare piacevolmente l'ascoltatore, con una sorprendente alternanza di episodi elettroacustici dai forti connotati folk rock e dalle atmosfere autunnali e brumose (vedi ''Green instead'' e ''Wickerman's dog''), brani elettrici di dinamico rock chitarristico (''The bridge'', ''Colors in the light'') e persino, nella splendida ''Grown-up fish'', di giravolte pop psichedeliche alla Byrds del '66/'67. I Tiny Lights furono una delle piu' interessanti e misconosciute band statunitensi, a cavallo fra gli anni '80 e gli anni '90; la loro musica, con voce femminile, si situava tra post wave, influenze folk e psichedelia californiana, e si caratterizzava per essere raffinata ma non pretenziosa, quasi naif. Il gruppo, formato da cinque elementi a Hoboken, New York, nel 1983, includeva Jane Scarpantoni al violoncello, futura collaboratrice di illustri colleghi come i R.E.M., e produsse sei lp (oltre a uno rimasto inedito), eterei e bellissimi, davvero degni di riscoperta.

l' originale stampa europea, pressata in Olanda dalla inglese Imaginary Records, copertina con diversi segni di invecchiamento), etichetta rosa con scritte blu, catalogo ILLUSION011. Pubblicato nel 1990 dalla Absolute A Go Go negli USA, il terzo album, successivo a ''Hazel's wreath'' (1988) e precedente ''Stop the sun, I want to go home'' (1992). Uno dei loro dischi piu' apprezzati, ''Hot chocolate massage'' contiene anche due brani originariamente incisi per il loro album ''perduto'' ''Know it you love'' (che rimase inedito), qui in nuove versioni. Il disco mostra un gruppo irrobustito dall'alacre attivita' live, che qui presenta un set di brani eclettici, che spaziano da episodi delicati e pastorali a pezzi piu' potenti e sanguigni, seguendo uno stile principalmente fra folk rock e indie rock chitarristico, con occasionali elementi jazz funk (''Closer'') e blues (''Evil''); molto evocativo il lento brano di chiusura ''After all''. I Tiny Lights furono una delle piu' interessanti e misconosciute band statunitensi, a cavallo fra gli anni '80 e gli anni '90; la loro musica, con voce femminile, si situava tra post wave, influenze folk e psichedelia californiana, e si caratterizzava per essere raffinata ma non pretenziosa, quasi naif. Il gruppo, formato da cinque elementi a Hoboken, New York, nel 1983, includeva Jane Scarpantoni al violoncello, futura collaboratrice di illustri colleghi come i R.E.M., e produsse sei lp (oltre a uno rimasto inedito), eterei e bellissimi, davvero degni di riscoperta.

Bella copia con leggeri segni di usura visibili per lo piu' sul retro copertina, prima stampa USA, copertina lucida fronte retro con barcode e fabbricata in Canada, inner sleeve in carta con testi, label marrone con scritte argento e logo Absolute A Go Go Records argentato a destra, catalogo AGO1991, vinile ambrato se posto controluce. Pubblicato nel 1990 dalla Absolute A Go Go negli USA, il terzo album, successivo a ''Hazel's wreath'' (1988) e precedente ''Stop the sun, I want to go home'' (1992). Uno dei loro dischi piu' apprezzati, ''Hot chocolate massage'' contiene anche due brani originariamente incisi per il loro album ''perduto'' ''Know it you love'' (che rimase inedito), qui in nuove versioni. Il disco mostra un gruppo irrobustito dall'alacre attivita' live, che qui presenta un set di brani eclettici, che spaziano da episodi delicati e pastorali a pezzi piu' potenti e sanguigni, seguendo uno stile principalmente fra folk rock e indie rock chitarristico, con occasionali elementi jazz funk (''Closer'') e blues (''Evil''); molto evocativo il lento brano di chiusura ''After all''. I Tiny Lights furono una delle piu' interessanti e misconosciute band statunitensi, a cavallo fra gli anni '80 e gli anni '90; la loro musica, con voce femminile, si situava tra post wave, influenze folk e psichedelia californiana, e si caratterizzava per essere raffinata ma non pretenziosa, quasi naif. Il gruppo, formato da cinque elementi a Hoboken, New York, nel 1983, includeva Jane Scarpantoni al violoncello, futura collaboratrice di illustri colleghi come i R.E.M., e produsse sei lp (oltre a uno rimasto inedito), eterei e bellissimi, davvero degni di riscoperta.

prima davvero rara stampa americana, copertina (con alcuni segni di invecchiamento) senza barcode, inserto testi in carta liscia nera formato lp, label nera con scritte bianche stilizzate su di una facciata ed a colori invertiti sull'altra, catalogo U002 inciso sul trail off. Pubblicato dalla Uriel nel 1985 negli USA, dopo un primo singolo ("Flowers Through the Air"), ristampato dalla Temple Records di Genesis P-Orridge (Psychic Tv) nel 1987 in Uk, questo e' il primo album dei Tiny Lights, precedente ''Hazel's wreath'' (1988). L'inafferrabile stile del gruppo americano e' qui gia' perfettamente esemplificato, attraverso un set di brani elettroacustici in cui si incrociano o si susseguono delicati elementi di 60's pop, influssi folk rock ed imprevedibili derive sperimentali ma mai a-melodiche o pretenziose, svolazzante guitar pop e suggestioni psichedeliche. I Tiny Lights furono una delle piu' interessanti e misconosciute band statunitensi, a cavallo fra gli anni '80 e gli anni '90; la loro musica, con voce femminile, si situava tra post wave, influenze folk e psichedelia californiana, e si caratterizzava per essere raffinata ma non pretenziosa, quasi naif. Il gruppo, formato da cinque elementi a Hoboken, New York, nel 1983, includeva Jane Scarpantoni al violoncello, futura collaboratrice di illustri colleghi come i R.E.M., e produsse sei lp (oltre a uno rimasto inedito), eterei e bellissimi, davvero degni di riscoperta.