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Sonic youth
Bad moon rising
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1985 goofin
punk new wave
punk new wave
ristampa ufficiale, copertina pressocche' identica a quella della prima rara tiratura, completa dell' inserto testi. Il secondo album in studio (senza contare il mini d'esordio), uscito nel marzo del 1985 su Homestead negli USA e su Blast First in Gran Bretagna, dove giunse al 14esimo posto nella classifica indipendente, pubblicato dopo ''Confusion is sex'' e prima di ''Evol''. E' questo il disco in cui "la furia dissacrante degli inizi inizia ad assumere forme tecnicamente piu' evolute" e "le tendenze sinistramente melodiche trovano degenerata esposizione in brani ambigui e terrificanti, figli del vizio e della paranoia" (da Velvet), frutto ormai maturo di una band che ha ormai maturato la propria personalita', e che irrimediabilmente inizia a cambiare il volto dell' alternative rock americano (e non solo). Un disco fondamentale della loro ricca discografia, tra i loro piu' complessi e densi, con alcuni dei loro brani piu' rappresentativi come "Society is a Hole" e soprattutto la magnifica "Death valley '69'', cantata da una Lydia Lunch mai cosi' sensuale e perversa insieme. Qualche illuminato inizio' a capire sin da questo album che questi newyorkesi sarebbero stati un giorno riconosciuti come uno dei gruppi piu' influenti ed innovativi della storia del rock, ma i riconoscimenti verranno soprattutto negli anni a venire.
Sonic youth
Confusion is sex
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1983 goofin
punk new wave
punk new wave
ristampa ufficiale, copertina pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura, con apertura per il disco in alto. Pubblicato nel 1983 dalla Neutral negli USA, lo storico primo album del fondamentale gruppo newyorchese, successivo all'eponimo mini d'esordio. "Confusion is Sex" segna una maturazione gia' straordinaria verso un suono che, pur mantenendo forti legami con Theoretical Girls e Static (le prime "creature" di Glen Branca), con certa no wave newyorkese piu' estrema ed altri "agitatori" musicali della stregua di Red Transistor o i mai troppo valutati MX 80 Sound, e' sempre piu' personale ed ha ormai delineato molte delle coordinate che hanno reso la band una delle piu' influenti del rock negli ultimi decenni. Una musica oscura ed abrasiva, tra litanie ipnotiche e malate ("Protect Me You" restera' uno dei loro massimi capolavori) e vilente esplosioni dove le chitarre corteggiano il rumorismo (da segnalare la brutale cover della Stoogesiana "I Wanna Be Your Dog"). Un disco che ha rappresentato un vero e proprio giro di boa per l' underground americano che, ormai archiviata la furia devastatrice dell' hardcore, si lecca le sue ferite in una musica in cui la violenza e' piu' implosiva che esplosiva e, ripiegandosi su se stesso, trova le energie per risorgere a nuova vita.
Sonic youth
Daydream nation (+poster)
lp2 [edizione] nuovo stereo usa 1988 goofin
punk new wave
punk new wave
Doppio album, ristampa rimasterizzata, corredata di riproduzione dell' originario poster apribile in due parti. Il quinto album della fondamentale noise band newyorkese, uscito nell'ottobre del 1988 su Enigma/Blast First negli USA e su Blast First in Gran Bretagna, dove giunse al primo posto della classifica indipendente. Uscito dopo ''Sister'' (1987) e prima di ''Goo'' (1990), e' considerato un capolavoro straordinario in cui atmosfere apparentemente vellutate ma assai torbide si alternano a furiose esplosioni chitarristiche, in un vero tour de force creativo che convinse della grandezza della band anche i piu' scettici, ormai pochi, considerando che gia' il precedente "Sister" aveva non poco consolidato il ruolo della band alla guida dell' alternative rock americano piu' creativo. "Daydream Nation" e' il sunto ideale di quanto la band aveva proposto fino a quel momento, la no wave che li aveva inizialmente ispirati, l' irruenza aggressiva del punk, gli slanci visionari della psichedelia, la complessita' della musica degli anni settanta, lo slancio celebrale della musica contemporanea e il solito muro di suono noise che li aveva sempre caratterizzati; ma finalmente la band mette anche del tutto a fuoco la sua capacita' di concepire dei brani di grande bellezza ed intensita', come solo occasionalmente in passato era riuscita a fare, dando vita al suo capolavoro forse definitivo. Il consenso ricevuto da parte della critica ed il successo "underground" del disco furono enormi, tanto da convincere la Geffen a metterli sotto contratto, dando il via ad una nuova era della nostra musica, con risultati che saranno ancora straordinari, nonostante il relativo e momentaneo "ammorbidimento" della proposta musicale del gruppo. Verso la fine degli anni '70 la scena del rock indipendente ha, sparse per il mondo, tre capitali ideali: la Londra dove scorrazzano sui palchi i furori punk di Clash e Sex Pistols e i germi dark di Birthday Party, Joy Division, Cure e Siouxsie and the Banshees; la Berlino dell'elettronica di Kraftwerk, Brian Eno e David Bowie e del rumore industriale degli Einsturzende Neubauten; e New York. Proprio nella grande mela, attraversata da migliaia di gruppi punk, nasce la piu' importante rivoluzione musicale degli ultimi vent'anni, quella rivoluzione che prendera' il nome di "Noise Rock" e che vedra' salire alla ribalta nell'arco di pochissimi anni i Sonic Youth. I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che gia' aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il primo concerto lo tengono al "Noise Festival" del 1981 con Ann DeMarinis alla seconda chitarra, ma il gruppo avra' bisogno di tempo prima di assestarsi: nel corso dello stesso anno viene preso come prima chitarra Lee Ranaldo (che gia' aveva suonato con Glenn Branca, produttore e factotum del gruppo). Proprio grazie a Glenn Branca e alla sua "Neutral" vengono prodotti i primi due lavori della band, l'omonimo EP esordio "Sonic Youth" e il conturbante e fragoroso "Confusion is Sex", con Jim Sclavounos (futuro membro dei Bad Seeds di Nick Cave) alla batteria. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 e' la volta di "Bad Moon Rising", il batterista e' e sara' d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento. Nonostante contatti con case discografiche come la Warner Bros. il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag, monumenti del punk americano. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a se stesso, anzi acquista anche maggior profondit… grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorita' della band, che puo' cosi' concentrarsi sull'opera/summa, sul capolavoro, che arrivera' di li' a pochi mesi: "Daydream Nation", e' l'album definitivo, quello che pone la parola fine su qualsiasi paragone fra i Sonic Youth e le altre band indipendenti. Entrati ormai nell'ottica delle major, Moore & Co. si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per portare nelle case della gente gruppi satelliti come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Nel 1992 e' la volta dell'esplosione commerciale del suono "sonico", grazie all'album "Dirty", apparentemente di piu' facile accesso, e al singolo "Drunken Butterfly", cantato da Kim Gordon e trasformato presto in inno dalla nuova generazione indie rock. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine", Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead dei gemelli Pace. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago.
Sonic youth
Destroyed room: b-sides and rarities
Lp2 [edizione] nuovo stereo usa 2007 geffen
punk new wave
punk new wave
copertina apribile, ricca all' interno di note dettagliate per ciascun brano, etichette bianche con parti colorate (su due etichette in color grigio/argento, sulle ltre due in colore rispettivamente verde e marrone), questo doppio album contiene 13 brani (due in piu' che nella versione in Cd, confermando il legame della band con il vecchio vinile), provenienti da rari singoli od assolutamente inediti, registrati in un arco temporale che va dal 1991 al 2003. Ecco nel dettaglio il contenuto: 1. Fire Engine Dream (notevole outtake strumentale dalle sessions di "Sonic Nurse", precedentemente inedita, del 2003); 2. Fauxhemians (gia' sulla raccolta "All Tomorrows Parties 1.1", del 2001); 3. Is It My Body? (cover parecchio gustosa di un vecchio brano di Alice Cooper, gia' comparsa su un raro doppio 7" di tributo al personaggio curato dalla Sub Pop e poi sull' ep "Sugar Kane", del 1991); 4. Doctor's Orders (T-vox version) (la bella b-side dell' ep "Bull in The Heather", del 1994); 5. Razor Blade (dallo stesso ep); 6. Blink (conturbante, dalla colonna sonora del film di Leos Carax "Pola X", del 1999); 7. Campfire (dalla raccolta "At Home with Groovebox", del 1999); 8. Loop Cat (dalla raccolta "You Can Never Go Fast Enough"); Kim's Chords (outtake dalle session di "Sonic Nurse", ed inclusa nella versione giapponese dell' album, 2003); 10. Beautiful Plateau (anch'essa nella versione giapponese di "Sonic Nurse"); 11. 3-Part Sectional Love Seat (registrata nel 2001 e precedentemente inedita); 12. Queen Anne Chair (anch'essa inedita, e registrata nelle stese sessions); 13. The Diamond Sea (in una versione diversa e piu' lunga rispetto a quella comparsa sull' album "The Washing Machine", del 1995).
Sonic youth
Dirty
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1992 geffen/universal
punk new wave
punk new wave
ristampa del 2015 in vinile (doppio) pesante 180 grammi, corredata di due inserti, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura. Il settimo album della fondamentale band newyorkese, con un brano in piu' rispetto alla versione compact disc. Uscito nel luglio del '92 e giunto al sesto posto della classifica in Inghilterra ed all' 83esimo di quella americana (nemo profeta in patria....). I dischi fino a "Daydream Nation", partendo dalla no wave e dal noise, avevano rivoluzionato l' alternative rock americano; "Goo" e questo "Dirty" aprirono per la band un nuovo esaltante capitolo: quello del successo su piu' vasta scala, ottenuto con una musica forse piu' accessibile ma altrettanto brillante che in passato, ed almeno altrettanto influente sulle nuove generazioni di musicisti. Ne vennero tratti i singoli "100%", "Youth Against Fascism" e "Sugar Kane". Verso la fine degli anni '70 la scena del rock indipendente ha, sparse per il mondo, tre capitali ideali: la Londra dove scorrazzano sui palchi i furori punk di Clash e Sex Pistols e i germi dark di Birthday Party, Joy Division, Cure e Siouxsie and the Banshees; la Berlino dell'elettronica di Kraftwerk, Brian Eno e David Bowie e del rumore industriale degli Einsturzende Neubauten; e New York. Proprio nella grande mela, attraversata da migliaia di gruppi punk, nasce la piu' importante rivoluzione musicale degli ultimi vent'anni, quella rivoluzione che prendera' il nome di "Noise Rock" e che vedra' salire alla ribalta nell'arco di pochissimi anni i Sonic Youth. I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che gia' aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il primo concerto lo tengono al "Noise Festival" del 1981 con Ann DeMarinis alla seconda chitarra, ma il gruppo avra' bisogno di tempo prima di assestarsi: nel corso dello stesso anno viene preso come prima chitarra Lee Ranaldo (che gia' aveva suonato con Glenn Branca, produttore e factotum del gruppo). Proprio grazie a Glenn Branca e alla sua "Neutral" vengono prodotti i primi due lavori della band, l'omonimo EP esordio "Sonic Youth" e il conturbante e fragoroso "Confusion is Sex", con Jim Sclavounos (futuro membro dei Bad Seeds di Nick Cave) alla batteria. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 e' la volta di "Bad Moon Rising", il batterista e' e sara' d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento. Nonostante contatti con case discografiche come la Warner Bros. il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag, monumenti del punk americano. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a se stesso, anzi acquista anche maggior profondit… grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorita' della band, che puo' cosi' concentrarsi sull'opera/summa, sul capolavoro, che arrivera' di li' a pochi mesi: "Daydream Nation", registrato per la Geffen, e' l'album definitivo, quello che pone la parola fine su qualsiasi paragone fra i Sonic Youth e le altre band indipendenti. Entrati ormai nell'ottica delle major, Moore & Co. si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per portare nelle case della gente gruppi satelliti come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Nel 1992 e' la volta dell'esplosione commerciale del suono "sonico", grazie all'album "Dirty", apparentemente di piu' facile accesso, e al singolo "Drunken Butterfly", cantato da Kim Gordon e trasformato presto in inno dalla nuova generazione indie rock. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine", Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead dei gemelli Pace. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago. E l'ultimo album "N.Y. Ghost and Flowers" con la seguente tournee europea che ha toccato anche l'Italia sono la conferma che a quasi cinquant'anni i Sonic Youth sono ancora in grado di regalare emozioni e pura follia.
Sonic youth
Evol
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1986 goofin
punk new wave
punk new wave
ristampa ufficiale del 2015, copertina pressocche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Usa su SST ed in Uk su Blast First, corredata di inserto e di codice per il download digitale (il download include una traccia in piu'). Il terzo album in studio, uscito nel maggio del 1986 dopo ''Bad moon rising'' e prima di ''Sister'', giunto al secondo posto delle classifiche indie inglesi, tappa fondamentale della maturazione della musica della band; uno sconcertante viaggio nelle pieghe piu' oscure della modernita' metropolitana ed uno straordinario tour de force creativo, con brani grezzi e dissonanti ed altri raffinati e complessi, registrato con le tecniche piu' diverse, dal due piste analogico al multitraccia ipertecnologico, ma soprattutto con l' apporto di un suono chitarristico che certo e' stato il piu' influente del decennio e con la capacita' di trasformare le influenze piu' diverse (no wave, post punk e psichedelia) in un suono unico ed immediatamente riconoscibile, per quanto imitatissimo. Verso la fine degli anni '70 la scena del rock indipendente ha, sparse per il mondo, tre capitali ideali: la Londra dove scorrazzano sui palchi i furori punk di Clash e Sex Pistols e i germi dark di Birthday Party, Joy Division, Cure e Siouxsie and the Banshees; la Berlino dell'elettronica di Kraftwerk, Brian Eno e David Bowie e del rumore industriale degli Einsturzende Neubauten; e New York. Proprio nella grande mela, attraversata da migliaia di gruppi punk, nasce la piu' importante rivoluzione musicale degli ultimi vent'anni, quella rivoluzione che prendera' il nome di "Noise Rock" e che vedra' salire alla ribalta nell'arco di pochissimi anni i Sonic Youth. I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che gia' aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il primo concerto lo tengono al "Noise Festival" del 1981 con Ann DeMarinis alla seconda chitarra, ma il gruppo avra' bisogno di tempo prima di assestarsi: nel corso dello stesso anno viene preso come prima chitarra Lee Ranaldo (che gia' aveva suonato con Glenn Branca, produttore e factotum del gruppo). Proprio grazie a Glenn Branca e alla sua "Neutral" vengono prodotti i primi due lavori della band, l'omonimo EP esordio "Sonic Youth" e il conturbante e fragoroso "Confusion is Sex", con Jim Sclavounos (futuro membro dei Bad Seeds di Nick Cave) alla batteria. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 e' la volta di "Bad Moon Rising", il batterista e' e sara' d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento. Nonostante contatti con case discografiche come la Warner Bros. il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag, monumenti del punk americano. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a se stesso, anzi acquista anche maggior profondita' grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorita' della band, che puo' cosi' concentrarsi sull'opera/summa, sul capolavoro, che arrivera' di li' a pochi mesi: "Daydream Nation", e' l'album definitivo, quello che pone la parola fine su qualsiasi paragone fra i Sonic Youth e le altre band indipendenti. Entrati ormai nell'ottica delle major, Moore & Co. si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per portare nelle case della gente gruppi satelliti come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Nel 1992 e' la volta dell'esplosione commerciale del suono "sonico", grazie all'album "Dirty", apparentemente di piu' facile accesso, e al singolo "Drunken Butterfly", cantato da Kim Gordon e trasformato presto in inno dalla nuova generazione indie rock. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine", Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead dei gemelli Pace. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago.
Sonic youth
Experimental jet set
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1994 geffen / universal
punk new wave
punk new wave
ristampa con copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Geffen, corredata di inserto. Il terzo album degli anni novanta, successore di "Dirty", uscito nel maggio del 1994 e giunto al 34esimo posto delle classifiche americane ed al decimo di quelle inglesi, della fondamentale noise band newyorkese, Sonic Youth. Uno dei capolavori della band ed uno dei loro dischi piu' "psichedelici", il ritorno alla musica spigolosa dei migliori dischi degli anni ottanta, in cui atmosfere apparentemente vellutate ma assai torbide si alternano a furiose esplosioni chitarristiche, in un vero tour de force creativo dai risultati davvero straordinari. Se "Dirty" e' l'album della definitiva consacrazione, con "Experimental Jet Set, Trash and No Star" i Sonic Youth tornano a cercare il suono semplice e diretto degli esordi. Questo cambio di direzione e' dovuto dal fatto che, a detta della stessa band, il risultato finale dell'album precedente, pur sfiorando una perfezione praticamente mai raggiunta in precedenza, aveva deturpato il gruppo della sua essenza primaria: l'odore del live, il fascino del fruscio, del suono sporco ma diretto, magari a volte incomprensibile ma sincero, duro, immediato. Quel fascino che in realta' puo' capire solo chi, come i Sonic Youth, ha vissuto per anni nel sottobosco musicale newyorchese, attraversato in appena venticinque anni dal rock dei Velvet Underground, dalle scosse elettriche del punk e dalla cupa introspezione dissonante della no wave. Inaspettate sonorita' distese sorprendono gia' dall'attacco della bellissima ballata "Winner's Blues", e sono proprio le improvvise pause di riflessione, gli oceani di calma, le buche introspettive la parte migliore di quest'album; le tournee degli anni immediatamente precedenti affrontate insieme ai Sebadoh di Lou Barlow (ex Dinosaur Jr.), ai Royal Trux, ai Pavement di Stephen Malkmus, ai Boredoms hanno sicuramente lasciato nella band l'attaccamento al Lo-Fi, cosi' come il rock distorto dei Nirvana e dei Mudhoney aveva influenzato "Dirty". E proprio qui sta la grandezza dei Sonic Youth: essere consapevoli della propria posizione di dominatori sulla scena indie statunitense eppure essere ancora cosi' umili e semplici da apprendere da band piu' piccole.
Sonic youth
Goo
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1990 geffen/universal
punk new wave
punk new wave
ristampa in vinile 180 grammi, corredata di inserto a colori, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura. Il sesto album della fondamentale band newyorkese, uscito originariamente su etichetta Geffen nel giugno del 1990 e giunto al 32esimo posto della classifica inglese ed al 96esimo di quella americana. Se i dischi dal primo "Sonic Youth" (1982) fino al precedente "Daydream Nation", traendo ispirazione dalla musica più avanguardistica ed underground della scena newyorkese dell' immediato post punk e succhiando linfa vitale alla morente scena no wave, avevano rivoluzionato l' alternative rock americano, questo "Goo", il primo loro lavoro inciso per una major, aprì per la band un nuovo esaltante capitolo: quello del successo su più vasta scala, ottenuto con una musica forse più accessibile ma altrettanto brillante che in passato, ed almeno altrettanto influente nella straordinaria ricchezza e densità di atmosfere che la attraversa. Ebbe riscontri di vendita (spinto anche dal singolo "Kool Thing" che ne venne tratto) impensabili per un gruppo "underground"; presto il successivo "Dirty" giungerà ben più in alto, sino al sesto posto della classifica inglese, ma è questo "Goo" a rappresentare forse il punto creativamente più alto della parabola artistica della band. Un capolavoro. Verso la fine degli anni '70, in quel di New York, attraversata da migliaia di gruppi punk, nasce la più importante rivoluzione musicale dopo il punk, quella rivoluzione che prenderà il nome di "Noise Rock" e che vedrà salire alla ribalta nell'arco di pochissimi anni i Sonic Youth. I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che già aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 esce "Bad Moon Rising": il batterista è d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento; il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a sé stesso, anzi acquista anche maggior profondità grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorità della band, che produrrà poco dopo il suo capolavoro: "Daydream Nation". Entrati ormai nel mirino delle major, i Sonic Youth si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per far conoscere ad un pubblico più vasto gruppi come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Dopo un altro eccezionale album, ''Goo'' (1990), nel 1992 il gruppo ottiene un grande successo commerciale grazie all'album "Dirty", apparentemente di più facile accesso. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine" (1995), Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago, il quale aprirà nuove prospettive per la musica sempre in evoluzione del gruppo di New York.
Sonic youth
goodbye 20th century
lp2 [edizione] originale stereo usa 1999 sonic youth records
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Copia ancora incellophanata, doppio album, l' originale stampa, copertina senza barcode, label viola con scritte e disegni bianchi, catalogo SYR4, 3391 inciso sul trail off. Pubblicato nel novembre del 1999 dalla Sonic Youth Records negli USA, il quarto album pubblicato dalla etichetta personale dei Sonic Youth per la serie "musical perspectives". Uscito tra "A Thousand Leaves" e "NYC Ghosts and Flowers", contiene rifacimenti di brani di musica contemporanea del secolo appena trascorso, influenza fondamentale nella musica della band sin dai suoi esordi, ed e' registrato con la collaborazione di Jim O'Rourke tra gli altri, da qui in pratica membro aggiunto della band. Omaggi a Christian Wolff, John Cage, Pauline Oliveros, Takehisa Kosugi, Yoko Ono, Steve Reich, James Tenney, John Cage, George Maciunas, Nicolas Slonimsky, Cornelius Cardew, per un disco tra i piu' interessanti e stimolanti venuti fuori dalla band negli ultimi anni. Verso la fine degli anni '70 la scena del rock indipendente ha, sparse per il mondo, tre capitali ideali: la Londra dove scorrazzano sui palchi i furori punk di Clash e Sex Pistols e i germi dark di Birthday Party, Joy Division, Cure e Siouxsie and the Banshees; la Berlino dell'elettronica di Kraftwerk, Brian Eno e David Bowie e del rumore industriale degli Einsturzende Neubauten; e New York. Proprio nella grande mela, attraversata da migliaia di gruppi punk, nasce la piu' importante rivoluzione musicale degli ultimi vent'anni, quella rivoluzione che prendera' il nome di "Noise Rock" e che vedra' salire alla ribalta nell'arco di pochissimi anni i Sonic Youth. I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che gia' aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il primo concerto lo tengono al "Noise Festival" del 1981 con Ann DeMarinis alla seconda chitarra, ma il gruppo avra' bisogno di tempo prima di assestarsi: nel corso dello stesso anno viene preso come prima chitarra Lee Ranaldo (che gia' aveva suonato con Glenn Branca, produttore e factotum del gruppo). Proprio grazie a Glenn Branca e alla sua "Neutral" vengono prodotti i primi due lavori della band, l'omonimo EP esordio "Sonic Youth" e il conturbante e fragoroso "Confusion is Sex", con Jim Sclavounos (futuro membro dei Bad Seeds di Nick Cave) alla batteria. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 e' la volta di "Bad Moon Rising", il batterista e' e sara' d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento. Nonostante contatti con case discografiche come la Warner Bros. il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag, monumenti del punk americano. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a se stesso, anzi acquista anche maggior profondit. grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorita' della band, che puo' cosi' concentrarsi sull'opera/summa, sul capolavoro, che arrivera' di li' a pochi mesi: "Daydream Nation", e' l'album definitivo, quello che pone la parola fine su qualsiasi paragone fra i Sonic Youth e le altre band indipendenti. Entrati ormai nell'ottica delle major, Moore & Co. si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per portare nelle case della gente gruppi satelliti come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Nel 1992 e' la volta dell'esplosione commerciale del suono "sonico", grazie all'album "Dirty", apparentemente di piu' facile accesso, e al singolo "Drunken Butterfly", cantato da Kim Gordon e trasformato presto in inno dalla nuova generazione indie rock. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine", Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead dei gemelli Pace. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago.
Sonic youth
In / out / in
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2000 three lobed
punk new wave
punk new wave
Vinile da 160 grammi nella versione normale di colore nero (è stato contemporaneamente pressato in due versioni colorate, una argento, limitata pare a 500 copie, l'altra marrone, limitata a 3000 e con copertina di colore differente), allegato coupon per il download digitale dell'album, copertina senza codice a barre, inserto esterno ripiegato attorno alla costola con note di presentazione, inserto formato 11" con crediti, note ed artwork, label custom nera e marroncina chiara con artwork diverso su ciascuna facciata, catalogo TLR-134. Pubblicata nel marzo del 2022 dalla Three Lobed, in commemorazione del ventesimo anniversario dell'etichetta, questa antologia compila cinque brani, quasi tutti di lunga durata, incisi dai Sonic Youth nel corso del loro ultimo decennio di attività e rimasti finora INEDITI. Le sessioni furono effettuate fra il 2000 ed il 2010: la scaletta si apre con "Basement contender" (2008), un'ipnotizzante rocker strumentale dal forte sapore velvettiano, quindi seguono la più rarefatta "In & out" (2010), cantata dalla voce sussurrante di Kim Gordon, "Machine" (2008), un breve strumentale tratto dalle sessioni di "The eternal" dal sound sconquassante e noisy, "Social static" (2000), un flusso di chitarre rumoriste e feedback senza sezione ritmica, brano dalla colonna sonora dell'omonimo film di Chris Habib e Spencer Tunick, ed "Out & in" (2000), un tour de force strumentale di chitarre distorte e psichedeliche e di ritmica che spinge fra insistenze, accelerazioni ed interruzioni; in questi due ultimi brani si unisce alla band anche Jim O'Rourke. Verso la fine degli anni '70, in quel di New York, attraversata da migliaia di gruppi punk, nasce la più importante rivoluzione musicale dopo il punk, quella rivoluzione che prenderà il nome di "Noise Rock" e che vedrà salire alla ribalta nell'arco di pochissimi anni i Sonic Youth. I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che già aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 esce "Bad Moon Rising": il batterista è d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento; il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a sé stesso, anzi acquista anche maggior profondità grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorità della band, che produrrà poco dopo il suo capolavoro: "Daydream Nation". Entrati ormai nel mirino delle major, i Sonic Youth si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per far conoscere ad un pubblico più vasto gruppi come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Dopo un altro eccezionale album, ''Goo'' (1990), nel 1992 il gruppo ottiene un grande successo commerciale grazie all'album "Dirty", apparentemente di più facile accesso. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine" (1995), Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago, il quale aprirà nuove prospettive per la musica sempre in evoluzione del gruppo di New York.
Sonic youth
In / out / in
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2000 three lobed
punk new wave
punk new wave
Vinile da 160 grammi nella versione normale di colore nero (è stato contemporaneamente pressato in due versioni colorate, una argento, limitata pare a 500 copie, l'altra marrone, limitata a 3000 e con copertina di colore differente), allegato coupon per il download digitale dell'album, copertina senza codice a barre, inserto esterno ripiegato attorno alla costola con note di presentazione, inserto formato 11" con crediti, note ed artwork, label custom nera e marroncina chiara con artwork diverso su ciascuna facciata, catalogo TLR-134. Pubblicata nel marzo del 2022 dalla Three Lobed, in commemorazione del ventesimo anniversario dell'etichetta, questa antologia compila cinque brani, quasi tutti di lunga durata, incisi dai Sonic Youth nel corso del loro ultimo decennio di attività e rimasti finora INEDITI. Le sessioni furono effettuate fra il 2000 ed il 2010: la scaletta si apre con "Basement contender" (2008), un'ipnotizzante rocker strumentale dal forte sapore velvettiano, quindi seguono la più rarefatta "In & out" (2010), cantata dalla voce sussurrante di Kim Gordon, "Machine" (2008), un breve strumentale tratto dalle sessioni di "The eternal" dal sound sconquassante e noisy, "Social static" (2000), un flusso di chitarre rumoriste e feedback senza sezione ritmica, brano dalla colonna sonora dell'omonimo film di Chris Habib e Spencer Tunick, ed "Out & in" (2000), un tour de force strumentale di chitarre distorte e psichedeliche e di ritmica che spinge fra insistenze, accelerazioni ed interruzioni; in questi due ultimi brani si unisce alla band anche Jim O'Rourke. Verso la fine degli anni '70, in quel di New York, attraversata da migliaia di gruppi punk, nasce la più importante rivoluzione musicale dopo il punk, quella rivoluzione che prenderà il nome di "Noise Rock" e che vedrà salire alla ribalta nell'arco di pochissimi anni i Sonic Youth. I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che già aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 esce "Bad Moon Rising": il batterista è d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento; il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a sé stesso, anzi acquista anche maggior profondità grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorità della band, che produrrà poco dopo il suo capolavoro: "Daydream Nation". Entrati ormai nel mirino delle major, i Sonic Youth si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per far conoscere ad un pubblico più vasto gruppi come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Dopo un altro eccezionale album, ''Goo'' (1990), nel 1992 il gruppo ottiene un grande successo commerciale grazie all'album "Dirty", apparentemente di più facile accesso. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine" (1995), Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago, il quale aprirà nuove prospettive per la musica sempre in evoluzione del gruppo di New York.
Sonic youth
live in brooklyn 2011
lp2 [edizione] nuovo stereo usa 2011 silver current
punk new wave
punk new wave
Doppio album, edizione limitata in vinile nero, adesivo di presentazione sul cellophane, interno della copertina in cartoncino rosso; per la prima volta pubblicato (nell' agosto del 2018) in un formato non digitale, si tratta del celebre concerto (remixato e rimasterizzato per l' occasione) effettuato dalla seminale band newyorkese il 12 agosto del 2011, ultimo concerto del gruppo suonato negli States, prima del definitivo scioglimento avvenuto di li' a poco. Si tratta di diciassette brani (eccellente la qualita' di registrazione, tesissima ed intensissima la performance dl gruppo), una straordinaria selezione che ripercorre l' intero arco della lunga carriera del gruppo, con molti classici anche del primo periodo, chiusura perfetta di una storia artistica che ha contribuito in maniera fondamentale a plasmare il rock americano dagli anni '80 e '90 fino ai nostri giorni. Questa la lista completa dei brani: "Brave Men Run In My Family", "Death Valley ‘69", "Kotton Krown", "Kill Yr Idols", "Eric’s Trip", "Sacred Trickster", "Calming The Snake", "Starfield Road", "I Love Her All The Time", "Ghost Bitch", "Tom Violence", "What We Know", "Drunken Butterfly", "Flower", "Sugar Kane", "Psychic Hearts", "Inhuman". I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che gia' aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il primo concerto lo tengono al "Noise Festival" del 1981 con Ann DeMarinis alla seconda chitarra, ma il gruppo avra' bisogno di tempo prima di assestarsi: nel corso dello stesso anno viene preso come prima chitarra Lee Ranaldo (che gia' aveva suonato con Glenn Branca, produttore e factotum del gruppo). Proprio grazie a Glenn Branca e alla sua "Neutral" vengono prodotti i primi due lavori della band, l'omonimo EP esordio "Sonic Youth" e il conturbante e fragoroso "Confusion is Sex", con Jim Sclavounos (futuro membro dei Bad Seeds di Nick Cave) alla batteria. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 e' la volta di "Bad Moon Rising", il batterista e' e sara' d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento. Nonostante contatti con case discografiche come la Warner Bros. il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag, monumenti del punk americano. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a se stesso, anzi acquista anche maggior profondità grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorita' della band, che puo' cosi' concentrarsi sull'opera/summa, sul capolavoro, che arrivera' di li' a pochi mesi: "Daydream Nation", registrato per la Geffen, e' l'album definitivo, quello che pone la parola fine su qualsiasi paragone fra i Sonic Youth e le altre band indipendenti. Entrati ormai nell'ottica delle major, Moore & Co. si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per portare nelle case della gente gruppi satelliti come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Nel 1992 e' la volta dell'esplosione commerciale del suono "sonico", grazie all'album "Dirty", apparentemente di piu' facile accesso, e al singolo "Drunken Butterfly", cantato da Kim Gordon e trasformato presto in inno dalla nuova generazione indie rock. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine", Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead dei gemelli Pace. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago. E l'ultimo album "N.Y. Ghost and Flowers" con la seguente tournee europea che ha toccato anche l'Italia sono la conferma che a quasi cinquant'anni i Sonic Youth sono ancora in grado di regalare emozioni e pura follia.
Sonic youth
murray street
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2002 geffen / universal
punk new wave
punk new wave
Ristampa con copertina apribile, pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicato nel giugno del 2002 dalla Geffen (ma dalla Goofin' in vinile), il successore di "NYC Ghosts And Flowers", che segue fedelmente il percorso iniziato dalla gioventu' sonica, deviato, ma senza eccessivi colpi di scena, racchiude i geni odierni di Lee Ranaldo e soci: l'ingegno ammaliante nel realizzare brani dove il rumore si fonde alla melodia, il saperlo fare esaltando ogni singolo istante, da quello d'avanguardia a quello meno obliquo, pur restando fedeli alle coordinate che da sempre caratterizzano la formazione newyorchese. Murray Street solidifica la collaborazione di Jim O'Rourke, che ormai non e' piu' un solo collaboratore esterno ma parte integrante della formazione. Verso la fine degli anni '70 la scena del rock indipendente ha, sparse per il mondo, tre capitali ideali: la Londra dove scorrazzano sui palchi i furori punk di Clash e Sex Pistols e i germi dark di Birthday Party, Joy Division, Cure e Siouxsie and the Banshees; la Berlino dell'elettronica di Kraftwerk, Brian Eno e David Bowie e del rumore industriale degli Einsturzende Neubauten; e New York. Proprio nella grande mela, attraversata da migliaia di gruppi punk, nasce la piu' importante rivoluzione musicale degli ultimi vent'anni, quella rivoluzione che prendera' il nome di "Noise Rock" e che vedra' salire alla ribalta nell'arco di pochissimi anni i Sonic Youth. I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che gia' aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il primo concerto lo tengono al "Noise Festival" del 1981 con Ann DeMarinis alla seconda chitarra, ma il gruppo avra' bisogno di tempo prima di assestarsi: nel corso dello stesso anno viene preso come prima chitarra Lee Ranaldo (che gia' aveva suonato con Glenn Branca, produttore e factotum del gruppo). Proprio grazie a Glenn Branca e alla sua "Neutral" vengono prodotti i primi due lavori della band, l'omonimo EP esordio "Sonic Youth" e il conturbante e fragoroso "Confusion is Sex", con Jim Sclavounos (futuro membro dei Bad Seeds di Nick Cave) alla batteria. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 e' la volta di "Bad Moon Rising", il batterista e' e sara' d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento. Nonostante contatti con case discografiche come la Warner Bros. il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag, monumenti del punk americano. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a se stesso, anzi acquista anche maggior profondit… grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorita' della band, che puo' cosi' concentrarsi sull'opera/summa, sul capolavoro, che arrivera' di li' a pochi mesi: "Daydream Nation", registrato per la Geffen, e' l'album definitivo, quello che pone la parola fine su qualsiasi paragone fra i Sonic Youth e le altre band indipendenti. Entrati ormai nell'ottica delle major, Moore & Co. si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per portare nelle case della gente gruppi satelliti come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Nel 1992 e' la volta dell'esplosione commerciale del suono "sonico", grazie all'album "Dirty", apparentemente di piu' facile accesso, e al singolo "Drunken Butterfly", cantato da Kim Gordon e trasformato presto in inno dalla nuova generazione indie rock. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine", Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead dei gemelli Pace. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago. I Successivi "N.Y. Ghost and Flowers" e "Murray Street" con le seguenti tournee mondiali che hanno toccato anche l'Italia sono la conferma che a quasi cinquant'anni i Sonic Youth sono ancora in grado di regalare emozioni e pura follia.
Sonic youth
Nyc ghosts & flowers
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2000 back to black / universal
punk new wave
punk new wave
ristampa del 2016, in vinile 180 grammi, corredata di coupon con codice per il download digitale, opertina pressoche' identica alla rara originaria tiratura su Geffen, e completa di inserto. Il primo album del nuovo millennio per la lunga storia artistica della fondamentale band di New York, uscito nel maggio del 2000 e giunto al 113esimo posto della classifica inglese, a due anni di distanza dal precedente "A Thousand Leaves" e due anni prima di "Murray Street". La loro musica si fa qui se non piu' ostica (si tratta di uno dei dischi meno "rumorosi" della loro ricca discografia, ed inoltre le innumerevoli collaborazioni e progetti laterali, oltre ai dischi usciti a nome Sonic Youth per la loro personale etichetta SYR ci hanno abituato a ben altro), perlomeno piu' impalpabile ed inafferrabile, rifuggendo piu' che mai la forma "canzone", e fornendo delle performances vocali piu' spesso parlate che cantate, alla ricerca di atmosfere che rendano giustizia ai testi, ispirati ai poeti della Beat Generation. Il disco vede anche l' ennesima collaborazione con Jim O'Rourke (che suona in tre brani del disco), da qui in poi sorta di membro aggiunto nella band. Lontani dai riscontri commerciali di albums come "Goo" o "Dirty", i Sonic Youth proseguono imperterriti il loro percorso di ricerca e sperimentazione, e regalandoci ancora alcuni splendidi brani, tra cui certo l' iniziale ipnotica "Free City Rhymes". Verso la fine degli anni '70 la scena del rock indipendente ha, sparse per il mondo, tre capitali ideali: la Londra dove scorrazzano sui palchi i furori punk di Clash e Sex Pistols e i germi dark di Birthday Party, Joy Division, Cure e Siouxsie and the Banshees; la Berlino dell'elettronica di Kraftwerk, Brian Eno e David Bowie e del rumore industriale degli Einsturzende Neubauten; e New York. Proprio nella grande mela, attraversata da migliaia di gruppi punk, nasce la piu' importante rivoluzione musicale degli ultimi vent'anni, quella rivoluzione che prendera' il nome di "Noise Rock" e che vedra' salire alla ribalta nell'arco di pochissimi anni i Sonic Youth. I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che gia' aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il primo concerto lo tengono al "Noise Festival" del 1981 con Ann DeMarinis alla seconda chitarra, ma il gruppo avra' bisogno di tempo prima di assestarsi: nel corso dello stesso anno viene preso come prima chitarra Lee Ranaldo (che gia' aveva suonato con Glenn Branca, produttore e factotum del gruppo). Proprio grazie a Glenn Branca e alla sua "Neutral" vengono prodotti i primi due lavori della band, l'omonimo EP esordio "Sonic Youth" e il conturbante e fragoroso "Confusion is Sex", con Jim Sclavounos (futuro membro dei Bad Seeds di Nick Cave) alla batteria. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 e' la volta di "Bad Moon Rising", il batterista e' e sara' d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento. Nonostante contatti con case discografiche come la Warner Bros. il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag, monumenti del punk americano. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a se stesso, anzi acquista anche maggior profondit. grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorita' della band, che puo' cosi' concentrarsi sull'opera/summa, sul capolavoro, che arrivera' di li' a pochi mesi: "Daydream Nation", e' l'album definitivo, quello che pone la parola fine su qualsiasi paragone fra i Sonic Youth e le altre band indipendenti. Entrati ormai nell'ottica delle major, Moore & Co. si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per portare nelle case della gente gruppi satelliti come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Nel 1992 e' la volta dell'esplosione commerciale del suono "sonico", grazie all'album "Dirty", apparentemente di piu' facile accesso, e al singolo "Drunken Butterfly", cantato da Kim Gordon e trasformato presto in inno dalla nuova generazione indie rock. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine", Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead dei gemelli Pace. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago.
Sonic youth
Rather ripped (red sleeve)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2006 geffen / universal
punk new wave
punk new wave
ristampa in vinile 180 grammi, corredata di inserto, copertina pressoche' identica a quella della originaria versione in cd del disco, rossa e nera, e diversa quindi da quella, in bianco e nero, della prima tiratura vinilica su Goofin' Records. Pubblicato nel giugno del 2006 dalla Geffen, il sedicesimo album della fondamentale band newyorkese, per l' occasione ritornata alla classica formazione senza piu' Jim O'Rourke. Come gia' anticipato dal singolo "Helen Lundeberg" (i cui due brani non sono comunque qui inclusi) questo "Rather Ripped", che segue di due anni il precedente "Sonic Nurse" (2004) e precede ''The eternal'' (2009), si propone come un nuovo punto di partenza nella ormai lunga ed articolatissima storia artistica del gruppo, riassumendo molto di quanto la band ha proposto nei suoi migliori anni ed accantonando le sperimentazioni cervellotiche di gran parte della loro produzione piu' recente, in favore di un approccio piu' istintivo, essenziale ed immediato, che fa si' che gia' si parli di questo disco, certamente riuscito, come del loro lavoro piu' "rock'n'roll" o persino piu' "pop" da molto tempo a questa parte. La ricetta musicale dei Sonic Youth non sorprende certo ormai per il suo sapore inedito, ma piuttosto per la freschezza che ancora una volta la contraddistingue, e che molte giovani bands farebbero bene ad invidiare, capace ancora di violentare piacevolmente le nostre orecchie o di sviluppare dimensioni oniriche di rara forza evocativa. Verso la fine degli anni '70 la scena del rock indipendente ha, sparse per il mondo, tre capitali ideali: la Londra dove scorrazzano sui palchi i furori punk di Clash e Sex Pistols e i germi dark di Birthday Party, Joy Division, Cure e Siouxsie and the Banshees; la Berlino dell'elettronica di Kraftwerk, Brian Eno e David Bowie e del rumore industriale degli Einsturzende Neubauten; e New York. Proprio nella grande mela, attraversata da migliaia di gruppi punk, nasce la piu' importante rivoluzione musicale degli ultimi vent'anni, quella rivoluzione che prendera' il nome di "Noise Rock" e che vedra' salire alla ribalta nell'arco di pochissimi anni i Sonic Youth. I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che gia' aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il primo concerto lo tengono al "Noise Festival" del 1981 con Ann DeMarinis alla seconda chitarra, ma il gruppo avra' bisogno di tempo prima di assestarsi: nel corso dello stesso anno viene preso come prima chitarra Lee Ranaldo (che gia' aveva suonato con Glenn Branca, produttore e factotum del gruppo). Proprio grazie a Glenn Branca e alla sua "Neutral" vengono prodotti i primi due lavori della band, l'omonimo EP esordio "Sonic Youth" e il conturbante e fragoroso "Confusion is Sex", con Jim Sclavounos (futuro membro dei Bad Seeds di Nick Cave) alla batteria. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 e' la volta di "Bad Moon Rising", il batterista e' e sara' d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento. Nonostante contatti con case discografiche come la Warner Bros. il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag, monumenti del punk americano. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a se stesso, anzi acquista anche maggior profondita' grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorita' della band, che puo' cosi' concentrarsi sull'opera/summa, sul capolavoro, che arrivera' di li' a pochi mesi: "Daydream Nation", registrato per la Geffen, e' l'album definitivo, quello che pone la parola fine su qualsiasi paragone fra i Sonic Youth e le altre band indipendenti. Entrati ormai nell'ottica delle major, Moore & Co. si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per portare nelle case della gente gruppi satelliti come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Nel 1992 e' la volta dell'esplosione commerciale del suono "sonico", grazie all'album "Dirty", apparentemente di piu' facile accesso, e al singolo "Drunken Butterfly", cantato da Kim Gordon e trasformato presto in inno dalla nuova generazione indie rock. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine", Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead dei gemelli Pace. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago. E l'ultimo album "N.Y. Ghost and Flowers" con la seguente tournee europea che ha toccato anche l'Italia sono la conferma che a quasi cinquant'anni i Sonic Youth sono ancora in grado di regalare emozioni e pura follia.
Sonic youth
Rather ripped (red sleeve)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2006 geffen / universal
punk new wave
punk new wave
ristampa in vinile 180 grammi, corredata di inserto, copertina pressoche' identica a quella della originaria versione in cd del disco, rossa e nera, e diversa quindi da quella, in bianco e nero, della prima tiratura vinilica su Goofin' Records. Pubblicato nel giugno del 2006 dalla Geffen, il sedicesimo album della fondamentale band newyorkese, per l' occasione ritornata alla classica formazione senza piu' Jim O'Rourke. Come gia' anticipato dal singolo "Helen Lundeberg" (i cui due brani non sono comunque qui inclusi) questo "Rather Ripped", che segue di due anni il precedente "Sonic Nurse" (2004) e precede ''The eternal'' (2009), si propone come un nuovo punto di partenza nella ormai lunga ed articolatissima storia artistica del gruppo, riassumendo molto di quanto la band ha proposto nei suoi migliori anni ed accantonando le sperimentazioni cervellotiche di gran parte della loro produzione piu' recente, in favore di un approccio piu' istintivo, essenziale ed immediato, che fa si' che gia' si parli di questo disco, certamente riuscito, come del loro lavoro piu' "rock'n'roll" o persino piu' "pop" da molto tempo a questa parte. La ricetta musicale dei Sonic Youth non sorprende certo ormai per il suo sapore inedito, ma piuttosto per la freschezza che ancora una volta la contraddistingue, e che molte giovani bands farebbero bene ad invidiare, capace ancora di violentare piacevolmente le nostre orecchie o di sviluppare dimensioni oniriche di rara forza evocativa. Verso la fine degli anni '70 la scena del rock indipendente ha, sparse per il mondo, tre capitali ideali: la Londra dove scorrazzano sui palchi i furori punk di Clash e Sex Pistols e i germi dark di Birthday Party, Joy Division, Cure e Siouxsie and the Banshees; la Berlino dell'elettronica di Kraftwerk, Brian Eno e David Bowie e del rumore industriale degli Einsturzende Neubauten; e New York. Proprio nella grande mela, attraversata da migliaia di gruppi punk, nasce la piu' importante rivoluzione musicale degli ultimi vent'anni, quella rivoluzione che prendera' il nome di "Noise Rock" e che vedra' salire alla ribalta nell'arco di pochissimi anni i Sonic Youth. I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che gia' aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il primo concerto lo tengono al "Noise Festival" del 1981 con Ann DeMarinis alla seconda chitarra, ma il gruppo avra' bisogno di tempo prima di assestarsi: nel corso dello stesso anno viene preso come prima chitarra Lee Ranaldo (che gia' aveva suonato con Glenn Branca, produttore e factotum del gruppo). Proprio grazie a Glenn Branca e alla sua "Neutral" vengono prodotti i primi due lavori della band, l'omonimo EP esordio "Sonic Youth" e il conturbante e fragoroso "Confusion is Sex", con Jim Sclavounos (futuro membro dei Bad Seeds di Nick Cave) alla batteria. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 e' la volta di "Bad Moon Rising", il batterista e' e sara' d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento. Nonostante contatti con case discografiche come la Warner Bros. il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag, monumenti del punk americano. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a se stesso, anzi acquista anche maggior profondita' grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorita' della band, che puo' cosi' concentrarsi sull'opera/summa, sul capolavoro, che arrivera' di li' a pochi mesi: "Daydream Nation", registrato per la Geffen, e' l'album definitivo, quello che pone la parola fine su qualsiasi paragone fra i Sonic Youth e le altre band indipendenti. Entrati ormai nell'ottica delle major, Moore & Co. si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per portare nelle case della gente gruppi satelliti come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Nel 1992 e' la volta dell'esplosione commerciale del suono "sonico", grazie all'album "Dirty", apparentemente di piu' facile accesso, e al singolo "Drunken Butterfly", cantato da Kim Gordon e trasformato presto in inno dalla nuova generazione indie rock. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine", Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead dei gemelli Pace. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago. E l'ultimo album "N.Y. Ghost and Flowers" con la seguente tournee europea che ha toccato anche l'Italia sono la conferma che a quasi cinquant'anni i Sonic Youth sono ancora in grado di regalare emozioni e pura follia.
Sonic youth
Smart bar - chicago 1985
Lp2 [edizione] originale stereo usa 1985 goofin' records
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
copia ancora incellophanata, e con adesivo di presentazione sul cellophane, copertina apribile, completa di coupon a mo' di cartolina per il download digitale, etichette granata con scritte bianche, catalogo GOO016. Doppio Lp pubblicato dalla Goofin' Records nell' ottobre 2012, documenta il concerto dell'agosto 1985 allo Smart Bar di Chicago, con la seguente scaletta: Hallowe'en", "Death valley '69", "Intro/Brave men run (in my family)", "I love her all the time, "Ghost bitch", "I'm insane", "Kat 'n' hat", "Briother James", "Kill Yr idols", "Secret girl", "Flower", "The burning spear", "Expressway to your skull", "Making the nature scene". I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che gia' aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il primo concerto lo tengono al "Noise Festival" del 1981 con Ann DeMarinis alla seconda chitarra, ma il gruppo avra' bisogno di tempo prima di assestarsi: nel corso dello stesso anno viene preso come prima chitarra Lee Ranaldo (che gia' aveva suonato con Glenn Branca, produttore e factotum del gruppo). Proprio grazie a Glenn Branca e alla sua "Neutral" vengono prodotti i primi due lavori della band, l'omonimo EP esordio "Sonic Youth" e il conturbante e fragoroso "Confusion is Sex", con Jim Sclavounos (futuro membro dei Bad Seeds di Nick Cave) alla batteria. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 e' la volta di "Bad Moon Rising", il batterista e' e sara' d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento. Nonostante contatti con case discografiche come la Warner Bros. il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag, monumenti del punk americano. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a se stesso, anzi acquista anche maggior profondità grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorita' della band, che puo' cosi' concentrarsi sull'opera/summa, sul capolavoro, che arrivera' di li' a pochi mesi: "Daydream Nation", registrato per la Geffen, e' l'album definitivo, quello che pone la parola fine su qualsiasi paragone fra i Sonic Youth e le altre band indipendenti. Entrati ormai nell'ottica delle major, Moore & Co. si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per portare nelle case della gente gruppi satelliti come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Nel 1992 e' la volta dell'esplosione commerciale del suono "sonico", grazie all'album "Dirty", apparentemente di piu' facile accesso, e al singolo "Drunken Butterfly", cantato da Kim Gordon e trasformato presto in inno dalla nuova generazione indie rock. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine", Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead dei gemelli Pace. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago. E l'ultimo album "N.Y. Ghost and Flowers" con la seguente tournee europea che ha toccato anche l'Italia sono la conferma che a quasi cinquant'anni i Sonic Youth sono ancora in grado di regalare emozioni e pura follia.
Sonic youth
Sonic nurse
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2004 geffen / universal
punk new wave
punk new wave
doppio album, ristampa con copertina apribile pressoche' identica a quella della prima tiratura su Goofin' Records. Pubblicato nel giugno 2004, giunto al numero 64 delle classifiche americane, il 13esimo vero album in studio (senza condiderare il primo mini "Sonic Youth") della fondamentale band newyorkese, l' ultimo di una serie di lavori che avevano visto inserito nella formazione Jim O'Rourke, che invece non suonera' nel successivo "Rather Ripped". Registrato a New York tra il luglio 2003 ed il febbraio 2004, fu considerato da molti come il piu' convincente e riuscito lavoro del gruppo dai tempi di "Dirty". Ormai nella possibilita' di dar sfogo alle loro piu' estreme velleita' sperimentali in una nutrita serie di dischi autoprodotti per la propria etichetta SYR (Sonic Youth Records) ed in sempre piu' numerose collaborazioni piu' o meno estemporanee, con questo disco i Sonic Youth accennano ad un ritorno ad una musica piu' comunicativa e (relativamente) immediata, con un approccio essenziale e diretto ed un suono come sempre immediatamente riconoscibile che e' particolarmente vicino a quello dei primissimi loro dischi su Geffen, sebbene capace di fare tesoro delle esperienze che nel frattempo avevano arricchito il bagaglio musicale della band. Soprattutto, l' ispirazione che sorregge "Sonic Nurse" e' piu' che mai vitale e palpitante, e certo giova al disco che Kim Gordon torni ad acquisire in fase compositiva ed interpretativa un ruolo ben piu' importante che nei dischi precedenti, arrichendo l' opera di sfumature e fascino, in 10 brani suggestivi, spesso dilatati ed evocativi.
Sonic youth
sonic youth (+ bonus album)
Lp2 [edizione] nuovo stereo usa 1982 goofin' records
punk new wave
punk new wave
Copertina apribile ricca di foto e corredata di inner sleeves ricchissime di note, etichette blu con scritte nere, torna reperibile dopo circa un ventennio (alla meta' degli anni '80 risale la seconda stampa su SST, dopo la prima rarissima su Neutral e quella tedesca su Zensor) il primo disco in assoluto della fondamentale band di New York, considerato dal gruppo, nonostante contenga 5 brani, il loro primo album, a cui viene abbinato in una ricchissima confezione, con UN INTERO BONUS ALBUM contenente sette brani registrati dal vivo il 18 settembre del 1981 a New York ed un inedito in studio ("Where The Red Fern Grows", versione strumentale di quella che poi sarebbe diventata "I Dreamed I Dream", registrato nell' ottobre del 1981, due mesi prima che il gruppo iniziasse a registrare quello che sarebbe stato il suo esordio). Registrato ancora con l' originario batterista Richard Edson, dopo questo disco sostituito da Bob Bert, "Sonic Youth" fu originariamente pubblicato in poche copie dalla Neutral di Glenn Branca nel maggio del 1982, rivelando una band certo ancora acerba ma in cui e' gia' evidente la capacita' di creare una musica di grande originalita' e personalita' che, partendo dalle innegabili influenze della no wave e di sperimentatori newyorkesi come lo stesso Glenn Branca, con cui Lee Renaldo aveva peraltro suonato in piu' di una occasione, oltre che di certo post punk inglese dalle tinte cupe, crea gia' le basi per straordinari sviluppi futuri, che renderanno la band la piu' influente dall' alternative rock americano degli anni '80 ed oltre. Ma il disco e' da ricordare anche per la presenza di un brano di straordinaria bellezza che restera' nel tempo uno dei classici del gruppo: l' ipnotica e perversa "I Dreamed I Dream", che oltre a comparire nel secondo album qui aggiunto in una sua prima versione strumentale registrata in studio, con lo stesso titolo "Where The Red Fern Grows" e' anche tra i brani registrati dal vivo, insieme agli altri quattro di "Sonic Youth" ("Hard Work", ovvero il primo titolo di "I Don't Want To Push It", "The Burning Spear", "Loud and Soft", primo titolo di "The Good and the Bad" e "She is not Alone", in una versione assai piu' aggressiva rispetto a quella del mini) e a due altri apisodi assolutamente inediti: l' aggressiva "Cosmopolitan Girl" e la strumentale "Destroyer". Valeva la pena attendere tanto.
Sonic youth
spinhead sessions - 1986
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1986 goofin
punk new wave
punk new wave
adesivo di presentazione sul cellophane, cartolina con codice per il download digitale, etichetta bianca con scritte nere e fascia nera lungo la circonferenza. Pubblicato nel giugno del 2016, questo album rende per la prima volta pubbliche ufficialmente il materiale registrato durante le sessions effettuate nel 1986 (tra gli albums "Evol" e "Sister") presso gli Spinhead Studios, di North Hollywood, California, per la colonna sonora del film "Made In Usa", e rimasto fuori dall' album "Made in Usa" pubblicato nel 1995 (una delle gemme "nascoste" della discografia della band newyorkese che, partendo dalla no wave e dal noise, ha rivoluzionato l' alternative rock americano).
Sonic youth
Walls have ears (2lp, remastered)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1986 goofin
punk new wave
punk new wave
Doppio album, ristampa del 2024, copertina apribile senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura, e corredata di inner sleeves. Originariamente uscito nel 1986 (semiufficiale, realizzato dalla Blast First, su una fantomatica etichetta Not, senza autorizzazione da parte della band newyorkese), contiene una prima parte relativa a registrazioni provenienti dal concerto presso l' University of London Union di Londra, il 30 ottobre del 1985, durante il tour inglese che segui' la pubblicazione dell' album "Bad Moon Rising" (ad eccezione del brano "Blood On Brighton Beach", registrato a Brighton Beach l' 8 novembre dello stesso anno), ed una seconda parte con registrazioni provenienti dal concerto presso l' Hammersmith Palais di Londra il 28 aprile del 1985, durantelo stesso tour. Si tratta della testimonianza piu' attendibile della carica corrosiva che la band riusciva ad esprimere sul palco all' epoca del tour di "Bad Moon Rising", quindi all' apice della sua prima fase artistica, con Steve Shelley alla batteria. Questi i brani: C.B. / Green Love / Brother James / Kill Yr. Idols / "Mad" Groove / I Love Her All The Time / Expressway To Yr. Skull / Spahn Ranch Dance / "Blood On Brighton Beach" / Burning Spear / Death Valley '69 / Speed Jamc / Ghost Bitch / World Looks Red / The Word (E.V.O.L.) / Brother Jam-Z / Killed + Kicked Off.
Sonic youth
Walls have ears (london, 30/10/1985)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1986 room on fire
punk new wave
punk new wave
Pubblicato nel 2022, questo album non e' esattamente la ristampa del raro doppio lp uscito nel 1986 (semiufficiale, realizzato dalla Blast First, su una fantomatica etichetta Not, senza autorizzazione da parte della band newyorkese), di cui replica titolo e copertina; si tratta infatti del primo dei due albums di quel doppio, ovvero la parte relativa alle registrazioni provenienti dal concerto presso l' University of London Union di Londra, il 30 ottobre del 1985, durante il tour inglese che segui' la pubblicazione dell' album "Bad Moon Rising". Si tratta della testimonianza piu' attendibile della carica corrosiva che la band riusciva ad esprimere sul palco all' epoca del tour di "Bad Moon Rising", quindi all' apice della sua prima fase artistica, con Steve Shelley alla batteria. Questi i brani: Green Love / Brother James / Kill Yr. Idols / "Mad" Groove / I Love Her All The Time // Expressway To Yr. Skull / Spahn Ranch Dance.
Sonic youth
Washing machine
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1995 geffen/universal
punk new wave
punk new wave
ristampa del 2015, doppio album in vinile 180 grammi, copertina apribile pressoche' identica a quella della prima ormai rara tiratura, e due inserti. L' undicesimo capitolo della lunga storia artistica della fondamentale band di New York, uscito nell' ottobre del 1995 e giunto al 58esimo posto della classifica americana ed al 39esimo di quella inglese, ad oltre un anno di distanza dal bellissimo "Experimental Jet Set Trash and No Star". Il disco precedente aveva ottenuto ancora dei notevolissimi riscontri commerciali, sull' onda lunga di "Dirty", ma aveva gia' chiarito che la ricerca musicale dei Sonic Youth" non si sarebbe certo svolta nella direzione di una maggior fruibilita' della loro musica; conferma l' impressione questo "Washing Machine", il primo disco in cui Kim Gordon suona quasi esclusivamente la chitarra piuttosto che il basso, opera certo tutt'altro che "facile", in cui la musica della band si ripiega su se stessa, dispiegandosi in lunghi brani raramente fragorosi ma implosivi e carichi di sotterranea tensione. Ne vennero tratti i singoli "The Diamond Sea" e "Little Trouble Girl".
Sonic youth (ciccone youth)
the whitey album
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1988 goofin' records
punk new wave
punk new wave
Ristampa identica all' originale ma con aggiunta una seconda versione del brano "Macbeth", completa di inner sleeve, del folle album del progetto dei Sonic Youth in combutta con Mike Watt dei Minutemen e John Mascis dei Dinosaur Jr. Covers di Madonna, Robert Palmer, citazioni Hendrixiane, campionamenti vari e, nel delirio generale, la strabordante genialita' della band newyorkese che non puo' fare a meno di venir fuori qua e la'. Completato prima della uscita del capolavoro dei Sonic Youth "Daydream Nation", ma pubblicato qualche tempo dopo, questo "Whitey Album" aveva avuto un precedente nel singolo pubblicato nel 1986 con due covers di Madonna rilette in chiave quantomeno iconoclasta da quello che appariva essere un progetto estemporaneo: "Burnin' Up" ed "Into the Groovey" (la cui registrazione risale alle sessions di "Evol"), presenti anche in questo album, sebbene la prima in versione diversa. Un disco divertentissimo, stimolante e non privo di interesse anche alla luce del proseguo della storia artistica della band, giacche' certe sonorita' che lo caratterizzano anticipano non poco quelle dei futuri capolavori "Goo" e "Dirty".
Sonic youth / i.c.p. / ex
in the fishtank 9
Lp [edizione] originale stereo eu 2002 atomic recordings / konkurrent
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa europea, con fronte e retro copertina poi reimpaginati e sostanzialmente cambiati, etichetta blu da un lato e senape dall' altro, nella rara primissima versione in cui sull' etichetta del lato A compare il piccolo adesivo "Notice: Side A is B and Side B in A", catalogo FISH9, del nono volume della serie "In the Fishtank", curata dalla etichetta olandese Konkurrent con l' intento di promuovere e quindi testimoniare la collaborazione tra artisti internazionali, in sala di incisione con la massima liberta' d'espressione. Questo minialbum (di circa mezz' ora di durata), in particolare, e' stato registrato nel giugno del 2001 dai Sonic Youth (che avevano suonato all'Holland Festival interpretando musiche di compositori contemporanei, in questo periodo con Jim O' Rourke in formazione ma qui senza Kim Gordon) in collaborazione simbiotica con la gloriosa formazione olandese degli Ex (piu' o meno i Sonic Youth europei) ed alcuni componenti dell'ensemble jazz I.C.P.. Le otto tracce che prendono forma durante l' unico giorno di registrazioni testimoniano una volta di piu' l' interesse di questi musicisti per musiche di confine tra free jazz, noise, e sperimentazione, sulla linea dei controversi prodotti incisi dalla band newyorkese per la autogestita Sonic Youth Records. Un esperimento interessante, ma certo molto ostico e non da consigliare indistintamente a tutti i fans della band.
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