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Soft verdict (wim mertens)
struggle for pleasure
lpm [edizione] nuovo stereo eu 1983 music on vinyl
punk new wave
punk new wave
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina lucida pressocche' identica a quella della prima rara tiratura uscita per la belga Les Disques Du Crépuscule nel 1983. Minialbum di stupefacente bellezza, il cui fascino resta inalterato con il passare degli anni, fu pubblicato a nome Soft Verdict dopo il 12" "At Home / Not At Home", l' album "For Amusement Only – The Sound of Pinball Machines", il mini "Vergessen" ed il 7" "Close Cover", e prima del 12" giapponese "A Visiting Card" e di una serie di realizzazioni che, dal 1985, saranno coaccreditate a Soft Verdict e Wim Metens, prima che l' artista belga optasse definitivamente per continuare a pubblicare le sue opere semplicemente a proprio nome. Attraverso i suoi sei magnifici brani strumentali, il riassunto perfetto di uno straordinario percorso artistico, ancora con la traccia delle sperimentazioni dei primi lavori e l' influenza di Philip Glass in "Gentleman of Leisure" e "Salernes", che pero' portano chiaro il segno di un linguaggio poetico personalissimo, e gia' la tendenza ad affidarsi ad un approccio piu' vicino a quello della musica da camera, con un' eleganza un po' austera e composta, e la capacita' di un' intensita' commovente con la sola forza delle note (memorabili) del piano in "Close Cover" e "Struggle For Pleasure", col tempo divenute famosissime anche al grande pubblico, la desolazione rabbrividente di "Bresque" e "Tourtour". Il fiammingo Wim Mertens nel 1982 diede inizio al suo personale percorso artistico, una personalissima elaborazione di influenze classiche, elettronica, musica da camera, contemporanea, un mondo incantato e oscuro, pieno di emozionanti variazioni in musica sperimentali targate Soft Verdict, suo progetto. "Il mio scopo - racconta - e' comunicare le emozioni attraverso la musica: eccitazione, nostalgia, conflitto, passione. Utilizzo prevalentemente la melodia perche' credo sia il miglior mezzo per esprimerle". Il film del regista inglese Peter Greenaway ''Il Ventre Dell'Architetto'' fu musicato con una struggente colonna sonora da Wim Mertens. Ma il compositore belga non ha prestato le sue sonorita' solo al grande schermo, sono sue, ad esempio, le musiche di alcune rappresentazioni teatrali di Jan Fabre e dei progetti multimediali di Louise Delluc e Harold Shaw, ed e' sua anche la colonna sonora dell' ultima Expo di Lisbona. Soft Verdict e' il nome con cui il compositore belga inizio' a suonare all'eta' di 28 anni, ma piu' che una vera band era un gruppo di musicisti sotto la guida di Mertens. Di certo, Mertens e' sempre stato molto prolifico, basti pensare che nel 1991 ha fatto uscire sette album, nel 1994 dieci. In quasi vent'anni di carriera, Mertens e' sempre andato dritto per la sua strada, rifiutando le etichette come quella di minimalista, da piu' parti attribuitagli, il minimalismo e' solo il punto di partenza del suo lavoro. Il minimalismo e' il movimento musicale nato negli anni Settanta sotto il segno di Philip Glass, le sue intuizioni lasciarono un'impronta sulla scena europea fin dal suo primo tour nel vecchio continente e fu soprattutto una new wave di compositori: Michael Nyman, Lost Jockey, Regular Music, Soft Verdict e altri raccolti sotto etichette come la Factory e la belga Disques du Crepuscule che ne raccolsero gli insegnamenti. Nella musica di Mertens e' facilmente percepibile uno dei tratti dominanti dell'opera di Glass: la ripetizione. Uno stile che risponde a due funzioni: ricavare uno spazio per l'ascolto nel fiume della musica e dell'emozione; rappresentare la sensazione di piacere. In Mertens, pero', la tecnica della ripetizione, pur restando dominante, acquista un significato diverso, la sua musica e' concepita in modo tradizionale e composta di conseguenza, impossibile immaginarla al di fuori della tradizione minimalista, ma anche limitarla alle intuizioni di Glass. Nelle sue composizioni melodie crepuscolari, suoni barocchi e intuizioni minimalistiche si intrecciano in eteree partiture, dominate dal suo pianoforte, si avverte l'influsso della musica classica, da camera, e tra le note si percepisce un forte senso di spiritualita'.
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