Hai cercato: Soft Machine --- Titoli trovati: : 16
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Lp [edizione] seconda stampa stereo usa 1971 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
copia ancora incellophanata, seconda stampa americana, copertina senza barcode, non piu' in rilievo, etichetta rossa con logos Columbia arancioni lungo la circonferenza, catalogo C30754. Pubblicato in Inghilterra nel febbraio del 1971 dopo ''Third'' e prima di ''Fifth'' giunto al numero 32 delle classifiche Uk e non entrato in quelle Usa. Il quarto album. L' ultimo lavoro che vede la partecipazione di Robert Wyatt, registrato nell' autunno del 1970 a Londra, con Robert Wyatt, Hugh Hopper, e Mike Ratledge, aiutati da Elton Dean, Mike Charig, Nick Evans, Jimmy Hastings, Alan Skidmore e Ray Babbington. E' un lavoro ''ibrido'', dove le pulsioni jazz si fanno evidenti ma l' amore per le invenzioni e la patafisica e' ancora evidente; album chiave per comprendere l'evoluzione del gruppo, unisce la prima fase, quella piena di invenzioni e sperimentazioni, alla seconda, sempre piu' vicina al jazz, direzione che apparira' evidente dopo questo lavoro, vero spartiacque tra le due distinte fasi della storia della band di Canterbury.
Soft Machine
5 ( Fifth )
lp [edizione] originale stereo uk 1972 cbs
[vinile] Very good [copertina] Good rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Good rock 60-70
Prima davvero rara stampa Inglese, copia con diversi (comunque non gravi) segni di invecchiamento sulla copertina e piu' lievi sel vinile, copertina in cartoncino con '' 5 '' in rilievo "embossed" sul fronte e retro liscio, pressata da "Shorewood Packaging", etichetta arancio con logo centrale e scritte nere, catalogo S64806; in questa primissima versione del disco, la settima traccia del disco, alla fine della seconda facciata, "Bone", non e' presente nella lista dei brani ne' sull' etichetta ne' sul retrocopertina. Pubblicato in Inghilterra nel luglio del 1972 dopo "Fourth'' e prima di ''Six'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa, il quinto album. Registrato da Elton Dean, Hugh Hopper, Mike Ratledge, Phil Howard, John Marshall e Rot Babbington agli Advision Studios di Londra tra il novembre ed il dicembre del 1971, prodotto dai Soft Machine. Registrato senza Robert Wyatt che forma i Matching Mole, e' un' opera non piu' jazz-rock ma veramente vicina al jazz; il sostituto di Wyatt, Phil Howard, non soddisfece la band che lo estromise prima della fine delle registrazioni, nonostante il suo contributo in brani quili "All White" e Drop" sia notevolissimo. In grande spolvero il sax di Elton Dean e l'organo distorto di Ratledge. "5'' e' in definitiva un album di jazz progressive, basato piu' sugli interludi e sulle variazioni strumentali che sulle composizioni. Certamente album importantissimo nella evoluzione del suono della terza stagione del gruppo, che da qui in poi continuera' per lungo tempo a sperimentare su tessiture Jazz, segna anche allo stesso tempo un allontanamento a tempo indeterminato dalla musica rock.
Soft Machine
5 ( Fifth )
lp [edizione] originale stereo uk 1972 cbs
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Prima davvero rara stampa Inglese, copertina (con lievi segni di invecchiamento) in cartoncino con '' 5 '' in rilievo "embossed" sul fronte e retro liscio, pressata da "Shorewood Packaging", etichetta arancio con logo centrale e scritte nere, catalogo S64806, copia corredata della originaria inner sleeve con pubblicita' di altri albums della Cbs; in questa primissima versione del disco, la settima traccia del disco, alla fine della seconda facciata, "Bone", non e' presente nella lista dei brani ne' sull' etichetta ne' sul retrocopertina. Pubblicato in Inghilterra nel luglio del 1972 dopo "Fourth'' e prima di ''Six'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa, il quinto album. Registrato da Elton Dean, Hugh Hopper, Mike Ratledge, Phil Howard, John Marshall e Rot Babbington agli Advision Studios di Londra tra il novembre ed il dicembre del 1971, prodotto dai Soft Machine. Registrato senza Robert Wyatt che forma i Matching Mole, e' un' opera non piu' jazz-rock ma veramente vicina al jazz; il sostituto di Wyatt, Phil Howard, non soddisfece la band che lo estromise prima della fine delle registrazioni, nonostante il suo contributo in brani quili "All White" e Drop" sia notevolissimo. In grande spolvero il sax di Elton Dean e l'organo distorto di Ratledge. "5'' e' in definitiva un album di jazz progressive, basato piu' sugli interludi e sulle variazioni strumentali che sulle composizioni. Certamente album importantissimo nella evoluzione del suono della terza stagione del gruppo, che da qui in poi continuera' per lungo tempo a sperimentare su tessiture Jazz, segna anche allo stesso tempo un allontanamento a tempo indeterminato dalla musica rock.
Soft Machine
5 ( Fifth )
lp [edizione] seconda stampa stereo ita 1972 cbs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
seconda stampa italiana, copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento) flipback sul retro su due lati e ancora con parti in rilievo "embossed" sul fronte, etichetta arancio con logo nero centrale, con "Stereomono" a sinistra e "S.I.A.E.-DR" riquadrato a destra, nella seconda versione, con "Made in Italy" non piu' in basso ma lungo la circonferenza in alto, catalogo S64806, copia distribuita nella meta' del decennio, con timbro Siae del secondo tipo, in uso dal 1975 al 1978/79, con diametro di circa 15 mm. e marchio Siae che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale, data sul trail off "6/6/72". Pubblicato in Inghilterra nel luglio del 1972 dopo "Fourth'' e prima di ''Six'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa, il quinto album. Registrato da Elton Dean, Hugh Hopper, Mike Ratledge, Phil Howard, John Marshall e Rot Babbington agli Advision Studios di Londra tra il novembre ed il dicembre del 1971, prodotto dai Soft Machine. Registrato senza Robert Wyatt che forma i Matching Mole, e' un' opera non piu' jazz-rock ma veramente vicina al jazz; il sostituto di Wyatt, Phil Howard, non soddisfece la band che lo estromise prima della fine delle registrazioni, nonostante il suo contributo in brani quili "All White" e Drop" sia notevolissimo. In grande spolvero il sax di Elton Dean e l'organo distorto di Ratledge. "5'' e' in definitiva un album di jazz progressive, basato piu' sugli interludi e sulle variazioni strumentali che sulle composizioni. Certamente album importantissimo nella evoluzione del suono della terza stagione del gruppo, che da qui in poi continuera' per lungo tempo a sperimentare su tessiture Jazz, segna anche allo stesso tempo un allontanamento a tempo indeterminato dalla musica rock.
Soft Machine
alive and well - recorded in paris
lp [edizione] originale stereo uk 1978 harvest
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
l' originale stampa inglese, copertina (con qualche segno di invecchiamento) pressata da Garrod & Lofthouse, etichetta verde chiaro e verde scuro, con scritta lungo la circonferenza che inizia con ''Emi records'', catalogo SHSP 4083. Pubblicato in Inghilterra nel marzo del 1978 dopo Softs'' e prima di ' The land of cockayne''. Il decimo album (e primo dal vivo), successivo a ''Softs'' (1976) e precedente ''Land of cockayne'' (1981). Registrato dal vivo a Parigi il 6, 7, 8 e 9 luglio del 1977 con una formazione che vedeva all'opera John Marshall (batteria, percussioni), Karl Jenkins (pianoforte, synth, tastiere elettriche), John Etheridge (chitarre), Rick Sanders (violino) e Steve Cook (basso), quindi ormai orfana di tutti i membri originari; l'ultimo rimasto, Mike Ratledge, se n'era andato nel 1976. L'album comprende i seguenti brani, strumentali, ''White Kite'', ''Eos'', ''Odds Bullets and Blades, Pt. 1'', ''Odds Bullets and Blades, Pt. 2'', ''Song of the Sunbird'', ''Puffin'', ''Huffin'', ''Number Three'', ''The Nodder'', ''Surrounding Silence'', ''Soft Space'', suonati con un approccio fra jazz rock e progressive che pero' quasi nulla ha ormai in comune con i primi visionari lavori del gruppo (1968-1971), mentre il lungo brano finale ''Soft space'', con la sua andatura ritmica circolare, rimanda sia alla disco music che al krautrock.
Soft machine
bundles (+ insert)
lp [edizione] originale stereo jap 1975 emi
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
L' originale rara stampa giapponese, copia ancora corredata dell' originario obi, ancora intatto, con prezzo indicato di 2500 Yen, copertina con lievi segni di invecchiamento, esclusivo inserto con note in giapponese e foto, etichetta color rame con grande logo rosso a sinistra, catalogo EMS-80222. Pubblicato in Inghilterra nell' aprile del 1975 su Harvest dopo ''Seven'' e prima di Softs'', non entrato nelle classifiche Uk e non pubblicato all' epoca in Usa, l' ottavo album. Fu registrato da Mike Ratledge (tastiere), Karl Jenkins (oboe, piano, sax soprano), John Marshall (batteria), Roy Babbington (basso) e dal nuovo membro Allan Holdsworth (chitarra). Primo ed unico album registrato con Allan Holdsworth ed anche il primo lavoro dei Soft Machine su Harvest, dopo gli anni su Cbs, il disco e' un classico esempio di jazz rock britannico, magistralmente suonato, e assai piacevole, ma che poco ha della sperimentazione trasgressiva del primo periodo.
Soft machine
drop (live in germany, fall 1971)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1971 sireena
rock 60-70
rock 60-70
edizione limitata in vinile colorato rosso, copertina senza barcode, etichetta nera, grigia e bianca; pubblicato nel 2015, la prima versione vinilica del live uscito per la prima volta, con il medesimo titolo, in cd su Moonjune Records nel 2009. Contiene eccellenti registrazioni dal vivo effettuate dalla storica band inglese in Germania durante un tour europeo svolto nell' autunno del 1971 tra il quarto album "Fourth" (febbraio 1971) ed il quinto "Fifth" (giugno 1972), gia' qui', come sara' nel successivo album in studio, senza piu' Robert Wyatt in formazione, sostituito momentaneamente dal batterista Phil Howard (che uscira' dal gruppo durante le registrazioni di "Fifth") ad affiancare Mike Raitledge, Hugh Hopper ed Elton Dean. La testimonianza e' di notevole valore sia storico che artistico, con il gruppo sempre piu' orientato verso il jazz e l' improvvisazione, che esegue quasi per intero l' album non ancora pubblicato ("All White", "Drop", qui' divisa in due parti, "M.C.", "As If" e "Pigling Bland"), oltre a "Slightly all the time" e "Out-Bloody-Rageous" (brani del terzo album "Third") ed alle inedite "Neo Caliban Grides" e "Dark Swing", tra art rock, progressivo, fusion e free jazz, che fanno talvolta pensare ad una incarnazione piu' cerebrale, per certi aspetti in territori vicini alle coeve sperimentazioni di Miles Davis, comunque in possesso di una propria peculiare identita', mostrata dei lavori in studio della band, e qui ancor piu' ''liberata'' dall'ambientazione live.
Soft machine
jet propelled photographs (1st lost album)
Lp [edizione] ristampa stereo ita 1967 get back
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa del 2005 in vinile 180 grammi, copertina lucida non apribile (a differenza dell' edizione realizzata dalla stessa GEt Back qualche anno prima), etichetta custom, catalogo GET560. Gia' realizzato piu' volte, con diverse copertine, con questo titolo "Jet Propelled Photographs", il primo inedito album dei Soft Machine, pubblicato per la prima volta in Francia e Giappone su Byg nel 1972 con titolo "Phaces and Places Vol.7", poi anche in vari paesi come "Soft Machine", "At The Beginnng" e "Memories", contenente registrazioni risalenti all' Aprile del 1967, ovvero antecedenti al primo album del Dicembre 1968 di oltre un anno. Nella formazione militavano in questo periodo, D‘vid Allen / chitarra, Kevin Ayers / basso, voce, Mike Ratledge / piano, organo, Robert Wyatt / batteria. Dopo aver cambiato il manager da Mike Jeffries a Kim Fowley, il gruppo incise il primo singolo, 'Love Makes Sweet Music/Feelin' Reelin' Squealin' ' che, anche se venne passato da Radio London, non ebbe alcun riscontro commerciale. Insieme al lato A ed al lato B del 45, il gruppo produsse anche diversi altri brani, tutti raccolti in questo album, pubblicato oltre che su Charly in Inghilterra anche in Francia come Rock Generation, Volumi 7 ed 8 (Byg 529 707 e 529 708). In questo periodo la musica della band era un puro free-form improvvisato completamente psychedelico, erano infatti basati a Londra e suonavano regolarmente all' UFO club. Apparvero anche al 14-Hour Technicolour Dream, il leggendario festival della psychedelia inglese tenutosi a Londra all' Alexandra Palace il 29 Aprile 1967, ovvero nello stesso mese in cui registrarono questi brani. Dopo il fallimento commerciale del singolo si spostarono in Francia dove divennero parte della produzione multi-mediale tratta da Picasso 'Desire Attrappe Par la Queue'. Quando cercarono di fare rientro in Gran Bretagna, a Dave Allen fu rifiutato l'ingresso, che quindi torno' indietro, a Parigi, dove formo' i Gong. Il gruppo cambio' formazione ed in parte anche musica, avvicinandosi a quello che sarebbe poi divenuto il Canterbury Sound, il primo album uscira' soltanto 20 mesi dopo e questo lp e' l'unica testimonianza del primo periodo, quando i Soft Machine erano una delle meraviglie della psychedelia inglese, con i Pink Floyd, i Tomorrow, i Kaleidoscope...
Soft machine
jet propelled photographs (1st lost album)
Lp [edizione] ristampa stereo eec 1967 decal
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa del 1988, copertina lucida con barcode, etichetta bianca, nera e grigia, nella versione con "Manufactured Through Movieplay Portughesa..." in basso, catalogo LIK36. La prima delle edizioni realizzate con titolo "Jet Propelled Photographs" del primo inedito album dei Soft Machine, pubblicato per la prima volta in Francia e Giappone su Byg nel 1972 con titolo "Phaces and Places Vol.7", poi anche in vari paesi come "Soft Machine", "At The Beginnng" e "Memories", contenente registrazioni risalenti all' Aprile del 1967, ovvero antecedenti al primo album del Dicembre 1968 di oltre un anno. Nella formazione militavano in questo periodo, D‘vid Allen / chitarra, Kevin Ayers / basso, voce, Mike Ratledge / piano, organo, Robert Wyatt / batteria. Dopo aver cambiato il manager da Mike Jeffries a Kim Fowley, il gruppo incise il primo singolo, 'Love Makes Sweet Music/Feelin' Reelin' Squealin' ' che, anche se venne passato da Radio London, non ebbe alcun riscontro commerciale. Insieme al lato A ed al lato B del 45, il gruppo produsse anche diversi altri brani, tutti raccolti in questo album, pubblicato oltre che su Charly in Inghilterra anche in Francia come Rock Generation, Volumi 7 ed 8 (Byg 529 707 e 529 708). In questo periodo la musica della band era un puro free-form improvvisato completamente psychedelico, erano infatti basati a Londra e suonavano regolarmente all' UFO club. Apparvero anche al 14-Hour Technicolour Dream, il leggendario festival della psychedelia inglese tenutosi a Londra all' Alexandra Palace il 29 Aprile 1967, ovvero nello stesso mese in cui registrarono questi brani. Dopo il fallimento commerciale del singolo si spostarono in Francia dove divennero parte della produzione multi-mediale tratta da Picasso 'Desire Attrappe Par la Queue'. Quando cercarono di fare rientro in Gran Bretagna, a Dave Allen fu rifiutato l'ingresso, che quindi torno' indietro, a Parigi, dove formo' i Gong. Il gruppo cambio' formazione ed in parte anche musica, avvicinandosi a quello che sarebbe poi divenuto il Canterbury Sound, il primo album uscira' soltanto 20 mesi dopo e questo lp e' l'unica testimonianza del primo periodo, quando i Soft Machine erano una delle meraviglie della psychedelia inglese, con i Pink Floyd, i Tomorrow, i Kaleidoscope...
Soft machine
Seven
Lp [edizione] originale stereo hol 1973 cbs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa olandese, copertina apribile, etichetta arancio con scritte nere e con logo CBS nero centrale, catalogo S65799. Pubblicato nell' ottobre del 1973 in Gran Bretagna dalla CBS, uscito anche negli USA su Columbia ma nel 1974, il settimo album, uscito dopo ''Six'' (1973) e prima di ''Bundles'' (1975). E' un disco che vede il gruppo proseguire sulla strada di un jazz rock elettrico molto cerebrale ma anche essenzialmente melodico, privo delle soluzioni piu' ostiche e sperimentali di ''Third'' e di ''Fourth'' e con i brani che si fanno piu' scorrevoli per quanto siamo ancora lontani dai canoni pop o del jazz rock piu' commerciale, ed in alcunu brevi episodi, rarefatti ed atmosferici, riporta in superficie i periodi precedenti della storia artistica del gruppo (fine anni'60/inizio anni '70). Il sassofonista Karl Kenkins e' ormai membro a pieno titolo del gruppo, ed e' autore di buona parte dei brani, con il membro originario Mike Ratledge che scrive quasi tutti quelli rimanenti. Fu il loro ultimo disco a portare come titolo un numero.
Soft Machine
seven
Lp [edizione] originale stereo jap 1973 epic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
L' originale rara stampa giapponese, copertina cartonata, pressoche' identica sul fronte a quella della versione inglese del disco, ma non apribile, a differenza di quella, etichetta Epic arancione, catalogo ECPL-108; copia priva dell' originario "obi" ma corredata dell' esclusivo inserto con foto e note. Pubblicato nell' ottobre del 1973 in Gran Bretagna dalla CBS, uscito anche negli USA su Columbia ma nel 1974, il settimo album, uscito dopo ''Six'' (1973) e prima di ''Bundles'' (1975). E' un disco che vede il gruppo proseguire sulla strada di un jazz rock elettrico molto cerebrale ma anche essenzialmente melodico, privo delle soluzioni piu' ostiche e sperimentali di ''Third'' e di ''Fourth'' e con i brani che si fanno piu' scorrevoli per quanto siamo ancora lontani dai canoni pop o del jazz rock piu' commerciale, ed in alcunu brevi episodi, rarefatti ed atmosferici, riporta in superficie i periodi precedenti della storia artistica del gruppo (fine anni'60/inizio anni '70). Il sassofonista Karl Kenkins e' ormai membro a pieno titolo del gruppo, ed e' autore di buona parte dei brani, con il membro originario Mike Ratledge che scrive quasi tutti quelli rimanenti. Fu il loro ultimo disco a portare come titolo un numero.
Soft Machine
seven (numbered clear vinyl)
Lp [edizione] ristampa stereo eu 1973 music on vinyl / columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa limitata in 1000 copie numerate sul retrocopertina, questa la copia numero 952, in vinile trasparente, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura, catalogo MOVLP1892. Pubblicato nell' ottobre del 1973 in Gran Bretagna dalla CBS, uscito anche negli USA su Columbia ma nel 1974, il settimo album, uscito dopo ''Six'' (1973) e prima di ''Bundles'' (1975). E' un disco che vede il gruppo proseguire sulla strada di un jazz rock elettrico molto cerebrale ma anche essenzialmente melodico, privo delle soluzioni piu' ostiche e sperimentali di ''Third'' e di ''Fourth'' e con i brani che si fanno piu' scorrevoli per quanto siamo ancora lontani dai canoni pop o del jazz rock piu' commerciale, ed in alcunu brevi episodi, rarefatti ed atmosferici, riporta in superficie i periodi precedenti della storia artistica del gruppo (fine anni'60/inizio anni '70). Il sassofonista Karl Kenkins e' ormai membro a pieno titolo del gruppo, ed e' autore di buona parte dei brani, con il membro originario Mike Ratledge che scrive quasi tutti quelli rimanenti. Fu il loro ultimo disco a portare come titolo un numero.
Soft Machine
Softs (rca Neon label)
lp [edizione] originale stereo ita 1976 rca neon
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima stampa italiana, uscita su etichetta Rca Neon e non su Harvest come in Inghilterra, copertina (con giusto lievissimi segni di invecchiamento) con "Printed in Italy Campi Grafica Foligno 7/76", etichetta nera con logo e scritte bianche da un lato e nera con logo multicolorato della Rca Neon dall' altro, timbro Siae del secondo tipo, in uso tra il 1975 ed il 1978/79, con marchio Siae che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale, catalogo FKAY31186. Pubblicato in Inghilterra nel Giugno del 1976 dopo ''Bundles'' e prima di "Alive and well'', non entrato nelle classifiche Uk , non pubblicato all' epoca in USA. Il nono album. Registrato da Mike Ratledge che suona in "Song of Aeolus" e "Ban-Ban Caliban." Roy Babbington, John Etheridge, John Marshall, Alan Wakeman e Karl Jenkins che entrato all'epoca di Six ha preso oramai le redini della band che compone 7 degli 11 brani presenti , e' un album che vede un mix di minimalismo e musica modale con una groove trippy e trance a base di tastiera e chirtarra freetless di John Etheridge , non mancano gli episodi Canterbury / jazz-rock fusion . Lavoro piuttosto interessante e molto migliore di quanto non si ritenga ed e' da considerarsi uno dei migliori degli ultimi Soft Machine.
Soft Machine
The soft machine (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 elemental
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2023, in vinile 180 grammi, copertina apribile (senza l' originaria "ruota" semovinile, ma con gli originari nudi non censurati). Pubblicato solo in USA e non in Inghilterra, prima di ''Soft Machine 2'' nel dicembre del 1968, non entro' in classifica negli USA. Il primo album, magnifico lavoro d' esordio della band di Canterbury nella prima formazione con Robert Wyatt, Kevin Ayers, Michael Ratledge, e' il loro album piu' contaminato dalla psychedelia, venne piu' volte suonato live all' UFO Club di Londra, capolavoro del pre Canterbury sound, fu registrato negli Stati Uniti dove il gruppo si trovava per un tour con Jimi Hendrix. Il punto piu' alto della contaminazione tra psychedelia e jazz, questo primo album dei Soft Machine riesce nella impresa di fondere brani psychedelici pop con partiture intricatissime e vicine al progressive, Robert Wyatt e Mike Ratledge riescono a costruire un tappeto sonoro epico, con un sound che mai si era ascoltato prima di allora, i brani sembrano scivolare uno nell'altro senza soluzione di continuita', le atmosfere sono quelle patafisiche dei giorni dell' Ufo Club londinese, Wyatt da' una prestazione vocale che rimarra' negli annali e sara' eguagliata solo da "Moon in june'' di '' 3 '' prima della carriera solista. Come per ''The Piper at the Gates of Dawn'' dei Pink Floyd, questo debutto dei Soft Machine riesce a mantenere tutte le promesse della psychedelia portando la musica verso nuovi orizzonti, con una carica di creativita' ed innovazione stilistica poche volte eguagliate. Uno degli albums assolutamente fondamentali per comprendere lo sviluppo del suono degli anni '60 e la sua evoluzione nel decennio successivo.
Soft Machine
Third (180 g)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1970 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa rimasterizzata in doppio vinile 180 grammi per audiofili, copertina apribile, pressoché identica alla prima tiratura su CBS. Pubblicato nel giugno del 1970 dopo ''2'' e prima di "Fourth'', giunto al numero 18 delle classifiche inglesi e non entrato in quelle Usa, il terzo album. Sicuramente i Soft Machine compiono qui il passo post psichedelico che li immerge nel jazz, nel progressive e nella musica contemporanea, ed anche l' elettronica viene ora esplorata; all' epoca della sua uscita l' influentissimo Village Voice lo defini' ''una pietra miliare eterna''. Il disco e' un doppio album registrato in studio, ogni facciata e' dedicata ad una composizione, due sono di Mike Ratledge, una di Hugh Hopper ed una di Robert Wyatt; all' opera collaborano molti tra i maggiori musicisti di Canterbury, tra cui Elton Dean e Jimmy Hastings in maniera consistente. I brani di Ratledge sono quelli piu' vicini al jazz fusion ma anche in questo caso non mancano le sperimentazioni a base di tape loops, effetti e basi di tastiera ipnotiche e ripetitive, quasi modali. Hugh Hopper contribuisce con "Facelift", un brano che ricorda per le atmosfere e le sonorita' "21st Century Schizoid Man" dei King Crimson, ma costruito in maniera assai piu' complessa e con cambi di tempo e melodie che ricordano il free jazz, la base ritmica e' pulsante ed il caotico tappeto di fiati e tastiera dona un atmosfera oscura e vintage al brano, che predata il lavoro solista di Hopper. Robert Wyatt propone uno dei brani piu' belli di tutto il decennio: "Moon in June"; l'idea era gia' contenuta nei demos dei Soft Machine del 1967, quelli prodotti da Giorgio Gomelsky, il brano nasce quindi come un ponte tra il passato acido e le nuove tendenze jazzprogressive, episodio di equilibrio inarrivabile tra esotismo, innovazione, sonorita' esotiche e una performance vocale che anticipa ''Rock bottom''. ''Third'' e' un album che sposta l'attenzione verso territori nuovi ed all' epoca inesplorati ma che allo stesso tempo si allontana dal rock vero e proprio, sicuramente un capolavoro senza tempo e probabilmente il miglior album dei Soft Machine.
Soft Machine
volume two (gatefold sleeve)
Lp [edizione] ristampa stereo ger 1969 big beat
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Rara ristampa europea degli anni '80, pressata in Germania, copertina senza barcode apribile come nell'edizione americana del disco, la copertina inglese invece non era apribile, etichetta bianca e grigia, catalogo WIKA-58. Pubblicato in Inghilterra nell'Aprile del 1969 dopo ''The Soft Machine'' e prima di ''Third'' e non entrato in clasifica ne' in UK ne' in USA. Registrato nei primi mesi del 1969 con formazione a tre da Mike Ratledge, Robert Wyatt ed Hugh Hopper prodotto dall'ex manager degli Animals, fu disco dell'anno in Francia, ed e' il primo in cui compare Elton Dean al sassofono, e' considerato uno degli indiscussi capolavori del Canterbury sound e' questo il lavoro in cui il lato dadaista e patafisico del gruppo sono maggiormente in risalto, il basso, suonato ora da Hugh Hopper dopo l'abbandono di Kevin Ayers, e' carico di effetti e potentissimo, Wyatt e' in grande forma e oltre ad arrangiare tutto il materiale e' la maggiore forza creativa dell'opera, canta in maniera sublime, tra jazz e progressive, per la prima volta vi e' un ricorso ai fiati, suonati da Elton Dean, la tastiera e' ora matura nei suoni e raffinatissima nella esecuzione, tra i brani, ''Dada Was Here'', ''Pig'', ed i due tributi, ''As Long As He Lies Perfect Still'' dedicata al grande Kevin Ayers, felice e rilassato al mare nel paradiso hippie di Ibiza e ''Have You Ever Bean Green'', con la citazione dei nomi della Experience di Jimi Hendrix con cui effettuarono il tour americano. Un album bellissimo, in cui il mix tra avanguardia, pop, jazz, extravaganza, psychedelia e sperimentazione caratteristico della band e' in perfetto equilibrio, un momento magico, prima che negli anni successivi il baricentro si sposti decisamente verso il jazz. Un vero classico dell'underground dei '60.
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