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Smith elliott
From a basement on the hill
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2004 kill rock stars
indie 90
indie 90
Ristampa. Album postumo, ad un anno dalla scomparsa, del cantautore texano, pubblicato con il consenso della famiglia, con brani che risalgono al 2000, epoca della tournee di "figure 8", suo quinto ed ultimo album, tutte canzoni rimaste in fase di premissaggio dopo il suicidio di Smith, sono infine state prodotte con mano leggera, per non snaturare le registrazioni originali, dal produttore e amico Rob Schnapf e da Joanna Bolme, la ragazza storica di Elliot Smith, oggi bassista nei Jicks di Stephen Malkmus. Elliott Smith (1969-2003), grande e sfortunato cantautore americano, ha regalato negli anni '90 alcune delle piu' belle pagine acustiche della musica indipendente d'oltre atlantico. Dopo un'infanzia assai infelice, che segnera' profondamente la sua vita e la sua musica, Smith canta nei primi anni '90 negli Heatmiser, gruppo post hardcore di Portland; il gruppo si scioglie a meta' del decennio, quando Smith si sta gia' dedicando alla sua carriera solista. Negli anni successivi il cantautore cattura l'interesse della critica e del pubblico alternativo con i suoi primi album, fino ad ottenere un contratto con la Dreamworks nel 1998, con la quale pubblichera' fino alla prematura morte avvenuta nel 2003, di cui non e' stato del tutto chiarita la causa (suicidio od omicidio). Lo stile di Smith, dichiaratamente un grande fan dei Beatles, e' basato sulle liriche e sulla sua chitarra acustica e si incarna in spettrali ballate contraddistinte dalla sua voce sommessa ed espressiva, che ricorda in certi punti anche Jerry Garcia nei momenti piu' acustici dei Grateful Dead; in altri momenti e' possibile avvertire somiglianze con Nick Drake ed anche con il low fi americano degli anni '90. La delicatezza della musica contrasta con l'attitudine diretta e quasi brutale mostrata da Smith come autore, spesso vicina al punk.
Smith elliott
New moon
lp2 [edizione] originale stereo uk 2007 domino
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
COPIA ANCORA INCELLOPHANATA, doppio album, in vinile pesante, coupon per download, inner sleeves in cartoncino con foto e note, etichette custom, catalogo WIGLP198, trail off con le incisioni sui rispettivi lati "WIGLP-198-A SAE MASTERING", "WIGLP-198-B SAE MASTERING", "WIGLP-198-C SAE MASTERING" e "WIGLP-198-D SAE MASTERING". Pubblicato dalla Domino nel 2007, questo album doppio contiene ventiquattro brani, ventuno dei quali inediti e tre usciti su rare pubblicazioni, vale a dire ''Angel in the snow'', da un cd uscito con la rivista ''Yeti'' nel 2000, ''Big decision'', dalla compilation ''A slice of lemon'' del 1995 ad opera della Kill Rock Stars, ''See you later'', uscita su una cassetta della Jelous Butcher nel 1999. Tutti i brani (tra cui una bella cover di "Thirteen" dei Big Star) furono registrati fra il 1994 ed il 1997, periodo in cui Smith dette alle stampe capolavori come ''Elliott Smith'' (1995) e ''Either/or'' (1997). Quasi tutte le canzoni vedono il solo Smith alla voce ed alla chitarra cimentarsi con spettrali e malinconiche ballate acustiche. Un album che fara' felici gli appassionati del grande cantautore, specialmente quelli che apprezzano il suo primo periodo. Elliott Smith (1969-2003), grande e sfortunato cantautore americano, ha regalato negli anni '90 alcune delle piu' belle pagine acustiche della musica indipendente d'oltre atlantico. Dopo un'infanzia assai infelice, che segnera' profondamente la sua vita e la sua musica, Smith canta nei primi anni '90 negli Heatmiser, gruppo post hardcore di Portland; il gruppo si scioglie a meta' del decennio, quando Smith si sta gia' dedicando alla sua carriera solista. Negli anni successivi il cantautore cattura l'interesse della critica e del pubblico alternativo con i suoi primi album, fino ad ottenere un contratto con la Dreamworks nel 1998, con la quale pubblichera' fino alla prematura morte avvenuta nel 2003, di cui non e' stato del tutto chiarita la causa (suicidio od omicidio). Lo stile di Smith, dichiaratamente un grande fan dei Beatles, e' basato sulle liriche e sulla sua chitarra acustica e si incarna in spettrali ballate contraddistinte dalla sua voce sommessa ed espressiva, che ricorda in certi punti anche Jerry Garcia nei momenti piu' acustici dei Grateful Dead; in altri momenti e' possibile avvertire somiglianze con Nick Drake ed anche con il low fi americano degli anni '90. La delicatezza della musica contrasta con l'attitudine diretta e quasi brutale mostrata da Smith come autore, spesso vicina al punk.
Smith elliott
Roman candle (ltd 180gr)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1994 kill rock star
indie 90
indie 90
edizione limitata in vinile 180 grammi di qualità., Lp ristampa del primo album solista di Elliot Smith, sebbene egli fosse ancora leader e chitarrista degli Heatmiser, pubblicato originariamente dalla Cavity search, nel 1994, prima di "Elliot Smith" (95). Lavoro grezzo con un suono lo fi, registrato a casa con un 4-tracce, in cui Elliot suona tutti gli strumenti, con l'eccezione di Kid Tulsa (Pete Krebs) che suona il rullante e i piatti in "No name #1" e in "Kiwi Maddog 20/20". Elliott Smith (1969-2003), grande e sfortunato cantautore americano, ha regalato negli anni '90 alcune delle piu' belle pagine acustiche della musica indipendente d'oltre atlantico. Dopo un'infanzia assai infelice, che segnera' profondamente la sua vita e la sua musica, Smith canta nei primi anni '90 negli Heatmiser, gruppo post hardcore di Portland; il gruppo si scioglie a meta' del decennio, quando Smith si sta gia' dedicando alla sua carriera solista. Negli anni successivi il cantautore cattura l'interesse della critica e del pubblico alternativo con i suoi primi album, fino ad ottenere un contratto con la Dreamworks nel 1998, con la quale pubblichera' fino alla prematura morte avvenuta nel 2003, di cui non e' stato del tutto chiarita la causa (suicidio od omicidio). Lo stile di Smith, dichiaratamente un grande fan dei Beatles, e' basato sulle liriche e sulla sua chitarra acustica e si incarna in spettrali ballate contraddistinte dalla sua voce sommessa ed espressiva, che ricorda in certi punti anche Jerry Garcia nei momenti piu' acustici dei Grateful Dead; in altri momenti e' possibile avvertire somiglianze con Nick Drake, Paul Simon ed anche con il low fi americano degli anni '90. La delicatezza della musica contrasta con l'attitudine diretta e quasi brutale mostrata da Smith come autore, spesso vicina al punk.
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1998 universal
indie 90
indie 90
Vinile da 180 grammi, originariamente pubblicato dalla Dreamworks nell'agosto del 1998 in Gran Bretagna e negli USA, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, ''Xo'' e' il quarto album di Elliott Smith, uscito dopo ''Either or'' (1997) e prima di ''Figure 8'' (2000). Uno dei lavori piu' apprezzati del cantautore americano, ''Xo'' fu la sua prima uscita su major; l'album e' contraddistinto da arrangiamenti elettrici piu' corposi, che portano le influenze di riconosciuti ispiratori di Smith come i Beatles ma anche di Ray Davies dei Kinks, mentre i suoi testi restano malinconici e cupi, senza concessioni al mainstream. Un disco autunnale, in cui le musiche meno spettrali che in passato aprono qualche piccolo spiraglio di luce, senza comunque perdere lo spirito dei lavori indie di Smith. Elliott Smith (1969-2003), grande e sfortunato cantautore americano, ha regalato negli anni '90 alcune delle piu' belle pagine acustiche della musica indipendente d'oltre atlantico. Dopo un'infanzia assai infelice, che segnera' profondamente la sua vita e la sua musica, Smith canta nei primi anni '90 negli Heatmiser, gruppo post hardcore di Portland; il gruppo si scioglie a meta' del decennio, quando Smith si sta gia' dedicando alla sua carriera solista. Negli anni successivi il cantautore cattura l'interesse della critica e del pubblico alternativo con i suoi primi album, fino ad ottenere un contratto con la Dreamworks nel 1998, con la quale pubblichera' fino alla prematura morte avvenuta nel 2003, di cui non e' stato del tutto chiarita la causa (suicidio od omicidio). Lo stile di Smith, dichiaratamente un grande fan dei Beatles, e' basato sulle liriche e sulla sua chitarra acustica e si incarna in spettrali ballate contraddistinte dalla sua voce sommessa ed espressiva, che ricorda in certi punti anche Jerry Garcia nei momenti piu' acustici dei Grateful Dead; in altri momenti e' possibile avvertire somiglianze con Nick Drake ed anche con il low fi americano degli anni '90. La delicatezza della musica contrasta con l'attitudine diretta e quasi brutale mostrata da Smith come paroliere, spesso vicina al punk.
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