Hai cercato: Sly and the family stone --- Titoli trovati: : 8
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Sly and the family stone
Anthology (ltd. pink)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1981 music on vinyl
soul funky disco
soul funky disco
doppio album in vinile 180 grammi, ristampa del 2023, edizione limitata in 3000 copie, in vinile rosa, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura su Epic. Uscita nel dicembre del 1981 in Usa e nel maggio 1982 in Uk, non entrata nelle classifiche ne' in Usa ne' in Inghilterra, questa ricca antologia contiene venti brani che ripercorrono la discografia e la storia della seminale funk band americana guidata dal geniale Sly Stone, tre dei quali pubblicati originariamente solo su singolo, anche se gia' inclusi nel "Greatest Hits" del 1970. Questa la lista dei brani:
A1 Dance To The Music (dal secondo album "Dance to the Music", pubblicato nell' aprile 1968 in Usa), A2 M'Lady (dal terzo album "Life", pubblicato nel novembre 1968 in Usa, e nel gennaio 1969 in Uk con titolo "M'Lady"), A3 Life (dal terzo album), A4 Fun (dal terzo album), A5 Sing A Simple Song (dal quarto album "Stand!", pubblicato nell' aprile del 1969 in Usa e nel luglio 1969 in Uk), A6 Everyday People (dal quarto album), B1 Stand! (dal quarto album), B2 I Want To Take You Higher (dal quarto album), B3 Don't You Call Me Nigger, Whitey (dal quarto album), B4 You Can Make It If You Try (dal quarto album), B5 Hot Fun In The Summertime (singolo dell' agosto 1969, inclusa nel 1970 nella raccolta "Greatest Hits"), C1 Thank You (Falettinme Be Mice Elf Agin) (singolo del dicembre 1969, poi incluso nella raccolta "Greatest Hits"), C2 Everybody Is A Star (retro del singolo di cui sopra, anch'essa poi in "Greatest Hits"), C3 Family Affair (dal quinto album "There is a Riot Going On", uscito nel novembre 1971 in Usa e nel gennaio 1972 in Uk), C4 Runnin' Away (dal quinto album), C5 (You Caught Me) Smilin' (dal quinto album), D1 Thank You For Talkin' To Me Africa (dal quinto album), D2 Babies Makin' Babies (dal sesto album "Fresh" del giugno 1963), D3 If You Want Me To Stay (dal sesto album), D4 Que Sera Sera (Whatever Will Be, Will Be) (dal sesto album). Nativo di Dallas, Texas, Slyvester Stewart family si trasferi' presto con la famiglia a San Francisco; li' inizio' a lavorare come DJ ed a suonare sotto varie denominazioni con il fratello Fred, pubblicando un singolo nel '64 come Sly per una piccola ed intraprendente etichetta locale, la Autumn, per la quale fu produttore ed ingegnere del suono di Mojo Men, Beau Brummels e Great Society, tra gli altri. Nel '66 formo' gli Stoners con il fratello e la trombettista Cynthia Robinson, presto assumendo la denominazione definitiva di Sly And The Family Stone, allargata la formazione con l' inserimento di Greg Errico alla batteria, Jerry Martini al sax, Larry Graham al basso e della sorella Rosie alle tastiere. Atipica band interrazziale dedita ad una all' epoca inedita miscela di soul e rock psichedelico, e caratterizzata da una brillante e dinamica sezione ritmica, oltre che da intelligenti testi che, spesso con buona dose di ironia, parlavano di diritti civili dei neri, controcultura e sesso, i Family Stone ottennero subito un notevole riscontro locale, grazie alla pubblicazione di un singolo per la piccola Loadstone e soprattutto alle travolgenti esibizioni dal vivo. Il contratto con la Epic e la scalata alle vette delle classifiche furono consequenziali, ed il successo della band crebbe progressivamente fino a toccare il suo apice con la storica esibizione nel festival di Woodstock e la pubblicazione di "There is a Riot Going On", ultimo loro album di altissimo livello. I gravi problemi di droga di Sly minarono a quel punto la regolarita' degli impegni della band e la stabilita' del gruppo, con il conseguente, gravissimo, abbandono della sezione ritmica (Errico fu sostituito dall' ex Bermuda Jam Andy Newmark e Graham ando' a formare la sua Graham Central Station). I lavori successivi non sono, prevedibilmente, all' altezza dei primi, cosi' come gli occasionali dischi solisti di Sly Stone.
Sly and the family stone
dance to the music (group sleeve)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 music on vinyl
soul funky disco
soul funky disco
ristampa in vinile 180 grammi di alta qualita', pressocche' identica alla rara prima tiratura su Epic, con l' originaria copertina con la foto del gruppo a colori, poi cambiata. Il secondo album del gruppo di colore guidato da Sly Stone, uscito nell' aprile del '68 in America e nel settembre dello stesso anno in Inghilterra, e giunto in Usa all' 11esimo posto delle classifiche R'n'B ed al 142esimo di quelle "pop", pubblicato tra il primo "A Whole New Thing" ed il terzo "Life". Se il disco precedente aveva aperto una breccia fondamentale nella musica americana della fine del decennio in corso prospettando commistioni tra musica bianca e musica nera fino a quel momento inedite, "Dance to the Music" e' il primo vero capolavoro del gruppo, un caleidoscopio ricchissimo e straordinario di voci, ritmi e strumenti (con un efficace organo Hammond e fantastiche chitarre fuzz che fanno capolino qua' e la') in 11 brani straordinari che mettendo insieme il James Brown piu' funky ed il rock bianco, persino la psichedelia, talora, prospettarono nuove strade per la musica non solo nera degli anni a venire, punto di riferimento essenziale per Parliament, Funkadelic ed innumerevoli epigoni a venire. La title track, che apre l' album, fu il primo grande hit del gruppo, ma ogni episodio del disco andrebbe citato, , d' obbligo segnalare almeno il fantastico medley che con i suoi oltre 12 minuti chiude la prima side. Un disco di grande valore sia storico che artistico.
Sly and the family stone
fresh
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1973 music on vinyl
soul funky disco
soul funky disco
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina apribile pressocche' identica alla prima tiratura uscita in America su Epic. Il sesto album di Sly e della sua Famiglia, uscito nel giugno del '73 e giunto al settimo posto delle classifiche "pop" americane ed al primo di quelle riservate alla musica nera. L' ultimo grande disco del fondamentale gruppo, cardine nell'evoluzione della musica nera; impossibile ripetere l' impatto del precedente, epocale, "There's a riot goin 'on", registrato dopo l' abbandono della sezione ritmica originaria (il bassista Larry Graham, andato a formare i Graham Central Station, ed il batterista Greg Errico), questo "Fresh" resta comunque un piccolo capolavoro della musica funky della prima meta' dei '70, caratterizzato da ritmi meno irruenti e piu' amichevoli e "catchy", ma assolutamente irresistibili ancora una volta, e capaci di produrre nuovi memorabili classici come i due singoli che ne vennero tratti, la favolosa "If You Want Me To Stay" e "Frisky", o ancora l' iniziale "In Time" e la versione sorprendente di "Que Sera Sera", senza mai scendere al di sotto di un livello di assoluta eccellenza e forte di una ispirazione ancora vivissima. Poco piu' di un anno dopo sara' il turno del successivo "Small Talk". Sylvester "Sly" Stone, originario di Dallas, Texas, si trasferisce con la famiglia in California dove studia teoria, composizione e tromba al Vallejo Junior College, ottenendo un piccolo successo locale con "Long Time Away", appena sedicenne; poi forma insieme al fratello Freddie gli Stewart Brothers e lavora come dj alla KSOL, emittente soul di San Francisco.Verso la meta' dei '60 entra come produttore alla Autumn Records, lavorando con Beau Brummels, Bobby Freeman, Mojo Men e Great Society. Nel '66 forma gli Stoners, con la trombettista Cynthia Robinson ed il fratello. Questo costituira' il nucleo dei futuri Sly & The Family Stone.
Sly and the family stone
piknik kasteel groeneveld baarn, september 10, 1970
lp [edizione] nuovo stereo eu 1970 whp
soul funky disco
soul funky disco
Pubblicato nel 2022, questo album contiene sei dei sette brani suonati dalla seminale band americana guidata dal grande Sly Stone il 10 settembre del 1970 al Kasteel Groeneveld di Baarn, Olanda, con lo stesso Sly Stone accompagnato da Freddie Stone, Rose Stone, Cynthia Robinson, Jerry Martini e l' incredibile sezione ritmica del bassista Larry Graham e del batterista Gregg Errico. Il gruppo era ad un momento cruciale della propria storia artistica, con il rivoluzionario album "There's A Riot Goin' On" alle porte; e di quell' album viene fornita una folgorante anticipazione, con il concerto aperto da "Thank You (Falettinme Be Mice Elf Agin)", per il resto della scaletta il gruppo propone invece alcuni dei suoi piu' grandi classici, con tre brani tratti dal precedente album "Stand! ("Simple Song", "Stand!" e "I Want To Take You Higher"), ed andando ancor piu' indietro nel recupero di "M'Lady" e "Dance To The Music". Nativo di Dallas, Texas, Slyvester Stewart family si trasferi' presto con la famiglia a San Francisco; li' inizio' a lavorare come DJ ed a suonare sotto varie denominazioni con il fratello Fred, pubblicando un singolo nel '64 come Sly per una piccola ed intraprendente etichetta locale, la Autumn, per la quale fu produttore ed ingegnere del suono di Mojo Men, Beau Brummels e Great Society, tra gli altri. Nel '66 formo' gli Stoners con il fratello e la trombettista Cynthia Robinson, presto assumendo la denominazione definitiva di Sly And The Family Stone, allargata la formazione con l' inserimento di Greg Errico alla batteria, Jerry Martini al sax, Larry Graham al basso e della sorella Rosie alle tastiere. Atipica band interrazziale dedita ad una all' epoca inedita miscela di soul e rock psichedelico, e caratterizzata da una brillante e dinamica sezione ritmica, oltre che da intelligenti testi che, spesso con buona dose di ironia, parlavano di diritti civili dei neri, controcultura e sesso, i Family Stone ottennero subito un notevole riscontro locale, grazie alla pubblicazione di un singolo per la piccola Loadstone e soprattutto alle travolgenti esibizioni dal vivo. Il contratto con la Epic e la scalata alle vette delle classifiche furono consequenziali, ed il successo della band crebbe progressivamente fino a toccare il suo apice con la storica esibizione nel festival di Woodstock e la pubblicazione di "There is a Riot Going On", ultimo loro album di altissimo livello. I gravi problemi di droga di Sly minarono a quel punto la regolarita' degli impegni della band e la stabilita' del gruppo, con il conseguente, gravissimo, abbandono della sezione ritmica (Errico fu sostituito dall' ex Bermuda Jam Andy Newmark e Graham ando' a formare la sua Graham Central Station). I lavori successivi non sono, prevedibilmente, all' altezza dei primi, cosi' come gli occasionali dischi solisti di Sly Stone.
Sly and the family stone
stand!
Lp [edizione] originale stereo usa 1969 epic
[vinile] excellent [copertina] Very good soul funky disco
[vinile] excellent [copertina] Very good soul funky disco
la prima rara stampa americana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) apribile "unipak" con aperura per il disco all' interno, con testi stampati all' interno, etichetta gialla con il logo in un ovale in alto, catalogo BN26456. Il quarto album del gruppo afroamericano guidato da Sly Stone, nato in Texas con il nome di Sylvester Stewart ed attivo gia' dagli anni '50 con innumerevoli denominazioni. Uscito nel luglio del '69 negli Stati Uniti per la Epic, e giunto al terzo posto delle classifiche americane riservate alla musica nera ed al 13esimo di quelle "pop", "Stand!" e' il quarto album del gruppo, pubblicato a pochi mesi dal precedente "Life", e prima del successivo epocale "There's A Riot Going On". Un grandissimo capolavoro di "psychedelic soul" pubblicato dopo l' enorme successo del singolo "Everyday People", giunto sorprendentemente al numero uno della classifica americana, e qui opportunamente ripreso. Straordinariamente capace di fondere come forse mai era stato fatto prima il rock "bianco" (definizione con la quale pero' si e' costretti ad includere anche un tale Jimi Hendrix che proprio bianco non era...) e la musica nera, di piu: impregnato fino al midollo di "negritudine" funk e soul, con l' inevitabile influenza di James Brown che si affaccia prepotente, e' da molti ritenuto il vero masterpiece del gruppo, ed e' il disco in cui in modo deciso vengono per la prima volta affrontate da Sly Stone tematiche sociali delicate e scottanti relative alle problematiche dei neri d' america ("Don't Call Me Nigger, Whitey"), la cui efficacia sara' evidente soprattutto nelle incendiarie esibizioni dal vivo. Un grandissimo disco, che non mostra, episodio dopo episodio, alcun momento di cedimento, assolutamente imperdibile. Il successo fu straordinario, per nulla presagito dai dischi precedenti del gruppo, e l' album da' inizio al momento di massima popolarita' della band, ribadito dal successivo "There is a Riot Goin' Home" che dominera' le classifiche americane.
Sly and the family stone
stand!
Lp [edizione] originale stereo ita 1969 epic
[vinile] excellent [copertina] excellent soul funky disco
[vinile] excellent [copertina] excellent soul funky disco
l' originale rara stampa italiana, copertina (che a differenza dell' edizione americana del disco non e' apribile) laminata sul fronte e flipback sul retro, con costola che va a restringersi presso le estremita', etichetta gialla con il logo in un ovale in alto, con "D.R." (Diritti Riservati) stampato sull' etichetta, e senza marchio ne' timbro SIAE (subentrera' nel '70), con data "3/9/69" incisa sul trail off dei due lati, catalogo BN26456, Il quarto album del gruppo afroamericano guidato da Sly Stone, nato in Texas con il nome di Sylvester Stewart ed attivo gia' dagli anni '50 con innumerevoli denominazioni. Uscito nel luglio del '69 negli Stati Uniti per la Epic, e giunto al terzo posto delle classifiche americane riservate alla musica nera ed al 13esimo di quelle "pop", "Stand!" e' il quarto album del gruppo, pubblicato a pochi mesi dal precedente "Life", e prima del successivo epocale "There's A Riot Going On". Un grandissimo capolavoro di "psychedelic soul" pubblicato dopo l' enorme successo del singolo "Everyday People", giunto sorprendentemente al numero uno della classifica americana, e qui opportunamente ripreso. Straordinariamente capace di fondere come forse mai era stato fatto prima il rock "bianco" (definizione con la quale pero' si e' costretti ad includere anche un tale Jimi Hendrix che proprio bianco non era...) e la musica nera, di piu: impregnato fino al midollo di "negritudine" funk e soul, con l' inevitabile influenza di James Brown che si affaccia prepotente, e' da molti ritenuto il vero masterpiece del gruppo, ed e' il disco in cui in modo deciso vengono per la prima volta affrontate da Sly Stone tematiche sociali delicate e scottanti relative alle problematiche dei neri d' america ("Don't Call Me Nigger, Whitey"), la cui efficacia sara' evidente soprattutto nelle incendiarie esibizioni dal vivo. Un grandissimo disco, che non mostra, episodio dopo episodio, alcun momento di cedimento, assolutamente imperdibile. Il successo fu straordinario, per nulla presagito dai dischi precedenti del gruppo, e l' album da' inizio al momento di massima popolarita' della band, ribadito dal successivo "There is a Riot Goin' Home" che dominera' le classifiche americane.
Sly and the family stone
stand!
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 epic
soul funky disco
soul funky disco
Ristampa con copertina apribile pressoche' identica alla prima rara tiratura, sebbene con apertura per il disco a destra e non piu' all' interno. Il quarto album del gruppo afroamericano guidato da Sly Stone, nato in Texas con il nome di Sylvester Stewart ed attivo gia' dagli anni '50 con innumerevoli denominazioni. Uscito nel luglio del '69 negli Stati Uniti per la Epic, e giunto al terzo posto delle classifiche americane riservate alla musica nera ed al 13esimo di quelle "pop", "Stand!" e' il quarto album del gruppo, pubblicato a pochi mesi dal precedente "Life", e prima del successivo epocale "There's A Riot Going On". Un grandissimo capolavoro di "psychedelic soul" pubblicato dopo l' enorme successo del singolo "Everyday People", giunto sorprendentemente al numero uno della classifica americana, e qui opportunamente ripreso. Straordinariamente capace di fondere come forse mai era stato fatto prima il rock "bianco" (definizione con la quale pero' si e' costretti ad includere anche un tale Jimi Hendrix che proprio bianco non era...) e la musica nera, di piu: impregnato fino al midollo di "negritudine" funk e soul, con l' inevitabile influenza di James Brown che si affaccia prepotente, e' da molti ritenuto il vero masterpiece del gruppo, ed e' il disco in cui in modo deciso vengono per la prima volta affrontate da Sly Stone tematiche sociali delicate e scottanti relative alle problematiche dei neri d' america ("Don't Call Me Nigger, Whitey"), la cui efficacia sara' evidente soprattutto nelle incendiarie esibizioni dal vivo. Un grandissimo disco, che non mostra, episodio dopo episodio, alcun momento di cedimento, assolutamente imperdibile. Il successo fu straordinario, per nulla presagito dai dischi precedenti del gruppo, e l' album da' inizio al momento di massima popolarita' della band, ribadito dal successivo "There is a Riot Goin' Home" che dominera' le classifiche americane.
Sly and the family stone
There's a riot goin 'on (original artwork, ltd. red vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1971 epic / legacy
soul funky disco
soul funky disco
Bella ristampa, EDIZIONE LIMITATA IN VINILE ROSSO, copertina apribile pressoche' identica alla prima rara tiratura su Epic, con la famosa bandiera americana sul fronte, poi cambiata, con tanto di adesivo brani sul cellophane che rirpoduce quello originario, ed inner sleeve con testi. Pubblicato in Usa nel novembre del 1971 dopo ''Stand'' e prima di '' Fresh'', giunto al numero 1 delle classifiche Usa ed al umero 31 di quelle Uk dove usci' nel marzo del 1972, il fenomenale quinto album di Sly e della sua Famiglia, capolavoro del gruppo non a caso inserito nella lista dei 600 albums fondamentali di tutti i tempi dalla rivista Blow Up; uno degli albums cardine nell'evoluzione della musica nera, il disco nel quale, abbandonate le tentazioni buoniste e pseudo hippies, Sly ci trascina in un inferno urbano a base di funky durissimo e richiami della madre Africa. Al notevole successo del precedente "Stand!" era seguito un periodo di smarrimento, una caduta negli inferi di un mondo fatto solo di sesso, droga, alcool e violenza, tra le critiche dei militanti neri che ne lamentavano l' apertura al rock ed alla musica bianca in generale e l' indifferenza del pubblico bianco piu' integralista; ne venne fuori realizzando questo album denso, oscuro, potentissimo, fortemente politicizzato come lascia intuire la stessa copertina, che avra' un riscontro clamoroso, in testa sia alle classifiche R'n'B che a quelle "pop", cosi' come il primo dei due singoli che ne vennero tratti, l' autobiografica "Family Affair"; rimarra' una pietra miliare del decennio appena iniziato, influenzando enormemente negli anni a venire la evoluzione della musica non solo nera e regalando una serie di brani memorabili, oltre al singolo gia' citato, come la scarna e delicata "Just Like a Baby", la corale "Africa Talks to You", il "deep funk" micidiale di "Thank You For Talkin' To Me Africa" (rielaborazione del singolo del 1970 "Thank You Falettinme Be Mice Elf Again"). Restera' il punto piu' alto raggiunto dal gruppo, che subito dopo perdera' la sua fenomenale sezione ritmica, con il bassista Larry Graham (che formera' la Graham Central Station) ed il batterista Greg Errico fuori dalla formazione, che realizzera' ancora una manciata di albums, via via piu' deboli. Sylvester "Sly" Stone, originario di Dallas, Texas, si trasferisce con la famiglia in California dove studia teoria, composizione e tromba al Vallejo Junior College, ottenendo un piccolo successo locale con "Long Time Away", appena sedicenne; poi forma insieme al fratello Freddie gli Stewart Brothers e lavora come dj alla KSOL, emittente soul di San Francisco.Verso la meta' dei '60 entra come produttore alla Autumn Records, lavorando con Beau Brummels, Bobby Freeman, Mojo Men e Great Society. Nel '66 forma gli Stoners, con la trombettista Cynthia Robinson ed il fratello. Questo costituira' il nucleo dei futuri Sly & The Family Stone.
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