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Sanders pharoah
Africa (+2 tracks, ltd. orange and black marbled)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1987 music on vinyl
jazz
jazz
Doppio album in vinile 180 grammi per audiofili, EDIZIONE LIMITATA IN 1000 COPIE, NUMERATE SUL RETRO, IN VINILE ARANCIONE E NERO CON EFFETTO MARMORIZZATO, copertina "textured" fronte retro, pressoché identica alla rara prima tiratura, ma con i brani distribuiti su due vinili invece che su uno solo, e con due bonus tracks ("Heart to heart" e "Duo", poste sulla quarta facciata). Originariamente pubblicato nel 1987 dalla Timeless in Olanda, questo album fu inciso allo Studio 44 nella cittadina olandese di Monster, l'11 marzo dello stesso anno, da Pharoah Sanders (sax tenore), John Hicks (pianoforte), Curtis Lundy (contrabbasso) ed Idris Muhammad (batteria). Con "Africa", Sanders fece un sentito tributo al suo mentore, il grande John Coltrane, la cui influenza è evidente nei lunghi brani di questo lp: un'atmosfera intensa, carica di tensione spirituale, un sound sassofonistico che sa farsi sia squarciante e dirompente che morbido ed avvolgente, talora a pochi passaggi di distanza, legato ancora ad un approccio melodico ma non alieno ad esplosioni dissonanti. Lo spirito di Trane aleggia sicuramente in queste tracce. Questa la scaletta: "You've got to have freedom", "Naima", "Origin", "Speak low", "After the morning", "Africa". Il sassofonista Pharoah Sanders, proveniente dallo Arkansas, è uno dei nomi più apprezzati fra quelli degli eroi jazz ancora in attività nel XXI secolo. Sanders si fece notare negli anni '60, collaborando con il grande John Coltrane negli ultimi e sperimentali lavori di quest'ultimo, ed indubbiamente risentì dell'influenza di Trane, oltre che mostrare affinità con un altro grande del free jazz, Albert Ayler.
Sanders pharoah
Karma
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 impulse abc / private
jazz
jazz
Ristampa private press, in vinile pesante, copertina apribile senza barcode, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura, etichetta Impulse Abc nera con fascia esterna rossa. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla Impulse, inciso a New York in due sessioni, il 14 febbraio del 1969 con formazione composta da Pharoah Sanders (sax tenore), Julius Watkins (corno francese), James Spaulding (flauto), Lonnie Liston Smith (pianoforte), Richard Davis (contrabbasso), Reggie Workman (contrabbasso), Billy Hart (batteria), Nat Bettis (percussioni) e Leon Thomas (percussioni, voce), ed il 19 febbraio del 1969 con formazione composta da Pharoah Sanders (sax tenore), Julius Watkins (corno francese), Lonnie Liston Smith (pianoforte), Reggie Workman (contrabbasso), Ron Carter (contrabbasso), Freddie Waits (batteria) e Leon Thomas (percussioni, voce). Considerato dalla critica come uno dei capolavori e dei dischi piu' rappresentativi di Sanders, questo ''Karma'' vede il sassofonista proseguire in modo originale e con efficacia lungo la strada tracciata dal jazz intriso di spiritualita' dell'ultimo Coltrane, la cui influenza e' evidente su questa opera, che parte dal post bop, dal free e dal jazz modale per raggiungere territori musicali in cui le definizioni di genere finiscono per perdere senso, in un crescendo di lirismo e di misticismo. Merito anche di una formazione composta da notevolissimi strumentisti, che si cimentano con due lunghissimi brani: ''The creator has a master plan'' e ''Colors''. Il sassofonista Pharoah Sanders, proveniente dallo Arkansas, e' uno dei nomi piu' apprezzati fra quelli degli eroi jazz ancora in vita. Sanders si fece notare negli anni '60, collaborando con il grande John Coltrane negli ultimi e sperimentali lavori di quest'ultimo, ed indubbiamente risenti' dell'influenza di Trane, oltre che mostrare affinita' con un altro grande del free jazz, Albert Ayler.
Sanders pharoah
Moon child (ltd. numbered 180 gr. gold and orange)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1989 music on vinyl
jazz
jazz
Edizione limitata a 1000 copie, numerate sul retro copertina, in vinile da 180 grammi colorato "gold and orange", copertina "textured" fronte retro, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1990 dalla Timeless in Olanda, questo album fu inciso allo Studio 44 Davout di Parigi, il 12 e 13 ottobre del 1989, da Pharoah Sanders (sax tenore, sax soprano), William Henderson (pianoforte), Stafford James (contrabbasso), Eddie Moore (batteria) e Cheikh Tidiane Fall (percussioni). Sanders, in questa fase della sua carriera, è lontano dall'avanguardia di ispirazione free e si concentra invece su di un soave e melodico jazz dai toni poetici e spirituali: dilatata e spaziosa è la lunga title track che apre la scaletta con note gentili ed avvolgenti, seguita da altri cinque episodi dai toni riflessivi e dal sound melodico, fra cui "Moon rays" di Horace Silver, sostenuta da un groove che intreccia jazz e sapori afro-caraibici, "The night has a thousand eyes", leggermente più vivace ed estroversa, che richiama il John Coltrane melodico dei tardi anni '50 / primi anni '60, il notturno, elegante e lento standard "Soon" di Gershwin. Questa la scaletta: "Moon child", "Moon rays", "The night has a thousand eyes", "All or nothing at all", "Soon", "Moniebah". Il sassofonista Pharoah Sanders, proveniente dallo Arkansas, è uno dei nomi più apprezzati fra quelli degli eroi jazz ancora in attività nel XXI secolo. Sanders si fece notare negli anni '60, collaborando con il grande John Coltrane negli ultimi e sperimentali lavori di quest'ultimo, ed indubbiamente risentì dell'influenza di Trane, oltre che mostrare affinità con un altro grande del free jazz, Albert Ayler.
Sanders pharoah
Oh lord, let me do no wrong (ltd. 180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1987 doctor jazz
jazz
jazz
Edizione limitata in vinile da 180 grammi. Ristampa pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1987 dalla Doctor Jazz negli USA, inciso a New York il 13 luglio del 1987 da Pharoah Sanders (sax tenore), Tarik Shah (basso), Greg Banoy (batteria), Donald Smith (piano elettrico), William S. Henderson III (pianoforte) e Leon Thomas (voce), "Oh lord..." fonde il jazz spirituale ereditato da John Coltrane con la fusion elettrica, il post bop (molto suggestiva a riguardo la lunga "Equinox") e perfino con occasionali divagazioni in generi altri (come il ritmo reggae della title track, cantata da Thomas). Lontano dalle sue esplorazioni free degli anni '60, Pharoah propone con questo disco un jazz melodico ed avvolgente, in cui la sua personalità non nasconde l'influenza di Coltrane ma la integra in un sound sassofonistico dalla marcata spiritualità. Questa la scaletta: "Oh Lord, Let Me Do No Wrong", "Equinox", "Polka Dots And Moonbeams", "If It Wasn't For A Woman", "Clear Out Of This World", "Next Time You See Me". Il sassofonista Pharoah Sanders (1940-2022), proveniente dallo Arkansas, è uno dei nomi più apprezzati fra quelli degli eroi jazz ancora in attività nel XXI secolo. Sanders si fece notare negli anni '60, collaborando con il grande John Coltrane negli ultimi e sperimentali lavori di quest'ultimo, ed indubbiamente risentì dell'influenza di Trane, oltre che mostrare affinità con un altro grande del free jazz, Albert Ayler.
Sanders pharoah
Welcome to love (ltd. numbered 180 gr. translucent yellow vinyl)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1990 music on vinyl
jazz
jazz
Edizione limitata a mille copie numerate sul retro copertina, in doppio vinile da 180 grammi di colore giallo semitrasparente. Ristampa del 2023 ad opera della Music On Vinyl, con copertina esclusiva, e con scaletta dei brani identica alla prima tiratura vinilica del 2020 (che include quindi "Moonlight in Vermont", assente dalla originaria stampa in cd 1991). Originariamente pubblicato nel 1991 dalla Timeless solo in cd, poi stampato per la prima volta in vinile nel 2020 dalla Tidal Waves, questo album fu inciso allo Studio Gimmick di Yerres, Francia, il 17, 18 e 19 luglio del 1990, da Pharoah Sanders (sax tenore, sax soprano), William Henderson (pianoforte), Stafford Hames (contrabbasso) ed Eccleston W. Wainwright (batteria). Sanders sorprese almeno una parte del pubblico con questo album in cui si cimentava con interpretazioni di celebri ballate melodiche, le quali tuttavia, come alcuni critici hanno notato, erano per la maggior parte state coverizzate anche dal mentore di Sanders, il grande John Coltrane. "Welcome to love" fa emergere con forza e pienezza il lato più romantico, melodico e gentile della musica di Sanders, che si esprime qui con un timbro caldo ed avvolgente, composto e dal grande impatto emotivo. Questa la scaletta: "You Don't Know What Love Is", "The Nearness Of You", "My One And Only Love", "I Want To Talk About You", "Soul Eyes", "Nancy (With The Laughing Face)", "Polka Dots And Moonbeams", "Say It (Over And Over Again)", "Lament", "The Bird Song", "Moonlight In Vermont". Il sassofonista Pharoah Sanders (1940-2022), proveniente dallo Arkansas, è uno dei nomi più apprezzati fra quelli degli eroi jazz ancora in attività nel XXI secolo. Sanders si fece notare negli anni '60, collaborando con il grande John Coltrane negli ultimi e sperimentali lavori di quest'ultimo, ed indubbiamente risentì dell'influenza di Trane, oltre che mostrare affinità con un altro grande del free jazz, Albert Ayler.
Sanders pharoah and norman connors
Beyond a dream (ltd. numbered 180 gr. blue vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1978 music on vinyl
jazz
jazz
Edizione limitata a mille copie numerate sul retro copertina, vinile da 180 grammi di colore blu. Ristampa del 2025 ad opera della Music On Vinyl, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1981 dalla Arista Novus negli USA, questo album contiene registrazioni dal vivo effettuate nel luglio del 1978 presso il Festival Jazz di Montreux di quell'anno. La folta formazione, composta da Pharoah Sanders (sax tenore), Norman Connors (batteria, percussioni), Lawrence Killian (congas), Alex Blake (basso elettrico), Greg Hill (chitarra), Petro Bass (percussioni), Bobby Lyle (piano), Billy McCoy (piano, tastiere), Buzzy Jones (sassofono, flauto) e Duke Jones (tromba), esprime un jazz tutto sommato melodico, per quanto ben lontano dalle soluzioni più scontate e facili, che si colloca solitamente al di fuori delle sperimentazioni free (ma non nel caso della dirompente "Montreux overtoure" o della escursione pianistica "The end of the beginning", due episodi molto più brevi degli altri in scaletta), e si posiziona al confine fra lo spiritual jazz ed il post bop dalle influenze modali e coltraniane. Questa la scaletta: "Babylon", "Beyond A Dream", "Montreux Overture", "The End Of The Beginning", "Casino Latino". Il sassofonista Pharoah Sanders (1940-2022), proveniente dallo Arkansas, è uno dei nomi più apprezzati fra quelli degli eroi jazz ancora in attività nel XXI secolo. Sanders si fece notare negli anni '60, collaborando con il grande John Coltrane negli ultimi e sperimentali lavori di quest'ultimo, ed indubbiamente risentì dell'influenza di Trane, oltre che mostrare affinità con un altro grande del free jazz, Albert Ayler.
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