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Rush tom
Blues, songs, ballads
Lp [edizione] originale stereo usa 1965 prestige
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima rara stampa americana, copertina cartonata, label blu scura con scritte argento, logo a tre punte e "Prestige Stereo" argentato a destra, catalogo PR7374 sulla copertina e PRST7374 sulla label. Pubblicato nel 1965 dalla Prestige negli USA, il terzo album, successivo "Got a mind to ramble" (1964) e precedente "Tom rush" (1965). Prodotto da Samuel Charters, inciso da Rush (voce, chitarra acustica) con Fritz Richmond (bidofono, aka "washtub bass"), l'album tiene fede al suo titolo, offrendo dodici brani quasi tutti tradizionali di blues e folk, le cui atmosfere, accanto al modo di cantare da cantastorie di Rush, ora colloquiale e vicino a Dylan ("Original talking blues") ora dolente e riecheggiante un grande come Hank Williams Senior, e spesso legate a quelle delle vecchie incisioni folk prebelliche, appartengono al più genuino folk revival nordamericano della prima metà degli anni '60. Nato nel 1941 a Merrimack County, localita' di Portsmouth, New Hampshire, Tom Rush fu tra gli esponenti principali della scena folk del Massachussetts, nell' ambito della quale operarono negli stessi primi anni '60 anche Eric Von Schmidt, sua riconosciuta influenza, e la Jim Kweskin Jug Band, della quale faceva parte Fritz Richmond, unico, al basso, ad accompagnarlo nei due eccellenti album su Folklore e Prestige, dopo il primo raro "At the Unicorn", registrato in perfetta solitudine in due serate dal vivo all' inizio del '62. Già in questi primi dischi è evidente la grande capacità di Rush di cimentarsi con personalità con un vasto repertorio di traditionals blues e folk, rivelando non comuni doti di chitarrista e guadagnandosi, con il plauso della critica, un buon contratto con la attenta Elektra. Nei tre dischi successivi fu aiutato da ottimi musicisti, come John Sebastian e Felix Pappalardi (in "Tom Rush") o Al Kooper ed Harvey Brooks (nel suo disco più elettrico e rock, "Take A Little Walk With Me"); con "The Circle Game" arrivò pure un certo successo di pubblico: delicato e poetico, molto più arrangiato e prodotto dei dischi precedenti, l' album contiene i primi due brani firmati da Rush, tra cui il classico "No Regrets", ed alcune belle interpretazioni di giovani autori come Jackson Browne, James Taylor e, soprattutto, l' allora giovanissima Joni Mitchell. Gli anni '70 ed il contratto con la Columbia segnarono l' avvicinamento alla musica country, per alcuni ottimi dischi in cui continuò ad alternare brani altrui (ancora Browne e Taylor, tra gli altri) a composizioni proprie, fino a quel "Ladies Love Outlaws" che, con i suoi forse eccessivi arrangiamenti orchestrali, pur contenendo brani di Guy Clark, Lee Clayton e Bruce Cockburn, segnò il declino della sua relativa popolarità ed il licenziamento dall' etichetta. Rush quindi si ritirò per molti anni dalle scene, riprendendo ad incidere sporadicamente negli '80 con la propria label Night Light.
Rush tom
Got a mind to ramble
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1964 prestige
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Ristampa USA degli anni '70, con label e catalogo cambiati, e con il titolo riportato sull'etichetta come "Mind rambling", copertina (con leggeri segni di usura) cartonata, label verde con scritte blu lungo il bordo in basso (che cominciano con "Distributed by Fantasy...") e nere al centro, logo Prestige giallo e blu in alto, catalogo PRT7536. Originariamente pubblicato nel 1964 dalla Prestige Folklore negli USA, il secondo album, successivo a "Tom Rush at the Unicorn" (1962) e precedente "Blues, songs, ballads" (1965). Registrato da Rush (voce, chitarra acustica) con Fritz Richmond (bidofono), questo album è un lavoro di folk blues acustico dagli arrangiamenti scarni ed essenziali, ispirati al folk tradizionale ed al blues di autori come Jesse Fuller ("San Francisco blues"), Leroy Carr ("Mobile-Texas line", ma interpretata da Carr come "Alabama woman blues") e Washboard Sam ("Orphan's blues", in origine "I've been treated wrong"), ma in alcuni casi anche alla musica country ("Nine pound hammer" di Merle Travis). Rush canta con un tono composto, venato di leggera malinconia, che riprende il filo dei grandi interpreti dei decenni precedenti (in alcuni episodi sembra riecheggiare Hank Williams Sr., come in "San Francisco bay blues", ma con un approccio più vicino al nuovo cantautorato), ma capace anche di potente intensità in pezzi come la splendida "Orphan's blues". Nato nel 1941 a Merrimack County, localita' di Portsmouth, New Hampshire, Tom Rush fu tra gli esponenti principali della scena folk del Massachussetts, nell' ambito della quale operarono negli stessi primi anni '60 anche Eric Von Schmidt, sua riconosciuta influenza, e la Jim Kweskin Jug Band, della quale faceva parte Fritz Richmond, unico, al basso, ad accompagnarlo nei due eccellenti album su Folklore e Prestige, dopo il primo raro "At the Unicorn", registrato in perfetta solitudine in due serate dal vivo all' inizio del '62. Già in questi primi dischi è evidente la grande capacità di Rush di cimentarsi con personalità con un vasto repertorio di traditionals blues e folk, rivelando non comuni doti di chitarrista e guadagnandosi, con il plauso della critica, un buon contratto con la attenta Elektra. Nei tre dischi successivi fu aiutato da ottimi musicisti, come John Sebastian e Felix Pappalardi (in "Tom Rush") o Al Kooper ed Harvey Brooks (nel suo disco più elettrico e rock, "Take A Little Walk With Me"); con "The Circle Game" arrivò pure un certo successo di pubblico: delicato e poetico, molto più arrangiato e prodotto dei dischi precedenti, l' album contiene i primi due brani firmati da Rush, tra cui il classico "No Regrets", ed alcune belle interpretazioni di giovani autori come Jackson Browne, James Taylor e, soprattutto, l' allora giovanissima Joni Mitchell. Gli anni '70 ed il contratto con la Columbia segnarono l' avvicinamento alla musica country, per alcuni ottimi dischi in cui continuò ad alternare brani altrui (ancora Browne e Taylor, tra gli altri) a composizioni proprie, fino a quel "Ladies Love Outlaws" che, con i suoi forse eccessivi arrangiamenti orchestrali, pur contenendo brani di Guy Clark, Lee Clayton e Bruce Cockburn, segnò il declino della sua relativa popolarità ed il licenziamento dall' etichetta. Rush quindi si ritirò per molti anni dalle scene, riprendendo ad incidere sporadicamente negli '80 con la propria label Night Light.
Rush tom
Merrimack County
Lp [edizione] originale stereo usa 1972 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Copia ancora incellophanata, seconda stampa americana, copertina apribile cartonata, etichetta rossa con logos arancioni lungo la circonferenza, catalogo C31306 (senza piu' prefisso KC). Pubblicato in Usa nel maggio del 1972 dopo ''Tom Rush" e prima di ''Ladies Loves Outlaws'', giunto al numero 128 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk, il nono album. Lavoro che porta il titolo che richiama il luogo dove Rush viveva all' epoca, Merrimack County, contiene alcuni dei classici di Tom Rush, come "Mink Julip", "Mother Earth", "Wind on the Water" e "Roll Away the Grey", oltre alla cover di "Jamaica, Say You Will" di Jackson Browne, da poco pubblicata nella versione di Jackson Browne ma gia' nota per la versione presente su "Birdmaniax" dei Byrds. Musicalmente non dissimile dall' album precedente, contiene in gran parte brani originali, fatto piuttosto atipico nella discografia di Tom Rush. Nato a Merrimack County, localita' di Portsmouth, New Hampshire, Tom Rush fu tra gli esponenti principali della scena folk del Massachussetts, nell' ambito della quale operarono negli stessi primi anni '60 anche Eric Von Schmidt, sua riconosciuta influenza, e la Jim Kweskin Jug Band, della quale faceva parte Fritz Richmond, unico, al basso, ad accompagnarlo nei due eccellenti albums su Folklore e Prestige, dopo il primo raro "At the Unicorn", registrato in perfetta solitudine in due serate dal vivo all' inizio del '62. Gia' in questi primi dischi e' evidente la grande capacita' di Rush di cimentarsi con personalita' con un vasto repertorio di traditionals blues e folk, rivelando non comuni doti di chitarrista e guadagnandosi, con il plauso della critica, un buon contratto con la attenta Elektra. Nei tre dischi successivi fu aiutato da ottimi musicisti, come John Sebastian e Felix Pappalardi (in "Tom Rush") o Al Kooper ed Harvey Brooks (nel suo disco piu' elettrico e rock, "Take A Little Walk With Me"); con "The Circle Game" arrivo' pure un certo successo di pubblico: delicato e poetico, molto piu' arrangiato e prodotto dei dischi precedenti, l' album contiene i primi due brani firmati da Rush, tra cui il classico "No Regrets", ed alcune belle interpretazioni di giovani autori come Jackson Browne, James Taylor e, soprattutto, l' allora giovanissima Joni Mitchell. Gli anni '70 ed il contratto con la Columbia segnarono l' avvicinamento alla musica country, per alcuni ottimi dischi in cui continuo' ad alternare brani altrui (ancora Browne e Taylor, tra gli altri) a composizioni proprie, fino a quel "Ladies Love Outlaws" che, con i suoi forse eccessivi arrangiamenti orchestrali, pur contenendo brani di Guy Clark, Lee Clayton e Bruce Cockburn, segno' il declino della sua relativa popolarita' ed il licenziamento dall' etichetta. Rush si ritiro' per molti anni dalle scene, riprendendo ad incidere sporadicamente negli '80 con la propria label Night Light.
Rush tom
Merrimack County
Lp [edizione] originale stereo hol 1972 cbs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima bella stampa olandese, copertina apribile laminata all' esterno, etichetta arancio con logo nero centrale, con frecce a sinistra, "Stemra" riquadrato a destra, catalogo S64887. Pubblicato in Usa nel maggio del 1972 dopo ''Tom Rush" e prima di ''Ladies Loves Outlaws'', giunto al numero 128 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk, il nono album. Lavoro che porta il titolo che richiama il luogo dove Rush viveva all' epoca, Merrimack County, contiene alcuni dei classici di Tom Rush, come "Mink Julip", "Mother Earth", "Wind on the Water" e "Roll Away the Grey", oltre alla cover di "Jamaica, Say You Will" di Jackson Browne, da poco pubblicata nella versione di Jackson Browne ma gia' nota per la versione presente su "Birdmaniax" dei Byrds. Musicalmente non dissimile dall' album precedente, contiene in gran parte brani originali, fatto piuttosto atipico nella discografia di Tom Rush. Nato a Merrimack County, localita' di Portsmouth, New Hampshire, Tom Rush fu tra gli esponenti principali della scena folk del Massachussetts, nell' ambito della quale operarono negli stessi primi anni '60 anche Eric Von Schmidt, sua riconosciuta influenza, e la Jim Kweskin Jug Band, della quale faceva parte Fritz Richmond, unico, al basso, ad accompagnarlo nei due eccellenti albums su Folklore e Prestige, dopo il primo raro "At the Unicorn", registrato in perfetta solitudine in due serate dal vivo all' inizio del '62. Gia' in questi primi dischi e' evidente la grande capacita' di Rush di cimentarsi con personalita' con un vasto repertorio di traditionals blues e folk, rivelando non comuni doti di chitarrista e guadagnandosi, con il plauso della critica, un buon contratto con la attenta Elektra. Nei tre dischi successivi fu aiutato da ottimi musicisti, come John Sebastian e Felix Pappalardi (in "Tom Rush") o Al Kooper ed Harvey Brooks (nel suo disco piu' elettrico e rock, "Take A Little Walk With Me"); con "The Circle Game" arrivo' pure un certo successo di pubblico: delicato e poetico, molto piu' arrangiato e prodotto dei dischi precedenti, l' album contiene i primi due brani firmati da Rush, tra cui il classico "No Regrets", ed alcune belle interpretazioni di giovani autori come Jackson Browne, James Taylor e, soprattutto, l' allora giovanissima Joni Mitchell. Gli anni '70 ed il contratto con la Columbia segnarono l' avvicinamento alla musica country, per alcuni ottimi dischi in cui continuo' ad alternare brani altrui (ancora Browne e Taylor, tra gli altri) a composizioni proprie, fino a quel "Ladies Love Outlaws" che, con i suoi forse eccessivi arrangiamenti orchestrali, pur contenendo brani di Guy Clark, Lee Clayton e Bruce Cockburn, segno' il declino della sua relativa popolarita' ed il licenziamento dall' etichetta. Rush si ritiro' per molti anni dalle scene, riprendendo ad incidere sporadicamente negli '80 con la propria label Night Light.
Rush tom
take a little walk with me
Lp [edizione] terza stampa stereo usa 1966 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
terza stampa americana del 1971, copertina cartonata pressocche' identica a quella della prima tiratura, etichetta multicolre con farfalla con indirizzo "15 Columbus Circle", copertina cartonata. Pubblicato in America nel 1966 dopo "Tom Rush" (del 1965) e prima di "The Circle Game" (1968), il quinto album. Si tratta di un disco particolare nella discografia di questo cantautore americano, con una prima facciata elettrica suonata con una vera e propria band, peraltro d' eccezione, con Al Kooper e Bruce Langhorne alle chitarre elettriche, ed Harvey Brooks al basso, tra gli altri, in cinque brani che omaggiano il rock'n'roll con covers pero' assai personali ed efficaci di brani di Willie Dixon, Chuck Berry, Bo Diddley ed i Drifters, ed un originale; sulla seconda facciata trova invece espressione il lato piu' ombroso ed introverso della musica di Rush, quello messo in mostra nei precedenti lavori, con brani (due dei quali di Eric Von Schmidt) tra folk e blues, acustici, suonati con uno scarno accompagnamento, tra gli altri ancora con Bruce Langhorne, alla seconda chitarra. Ci sono in questo disco i primi brani originali scritti da Rush, e si tratta di episodi decisamente riusciti che ne attestano l' ulteriore maturita' artistica. Nato a Merrimack County, localita' di Portsmouth, New Hampshire, Tom Rush fu tra gli esponenti principali della scena folk del Massachussetts, nell' ambito della quale operarono negli stessi primi anni '60 anche Eric Von Schmidt, sua riconosciuta influenza, e la Jim Kweskin Jug Band, della quale faceva parte Fritz Richmond, unico, al basso, ad accompagnarlo nei due eccellenti albums su Folklore e Prestige, dopo il primo raro "At the Unicorn", registrato in perfetta solitudine in due serate dal vivo all' inizio del '62. Gia' in questi primi dischi e' evidente la grande capacita' di Rush di cimentarsi con personalita' con un vasto repertorio di traditionals blues e folk, rivelando non comuni doti di chitarrista e guadagnandosi, con il plauso della critica, un buon contratto con la attenta Elektra. Nei tre dischi successivi fu aiutato da ottimi musicisti, come John Sebastian e Felix Pappalardi (in "Tom Rush") o Al Kooper ed Harvey Brooks (nel suo disco piu' elettrico e rock, "Take A Little Walk With Me"); con "The Circle Game" arrivo' pure un certo successo di pubblico: delicato e poetico, molto piu' arrangiato e prodotto dei dischi precedenti, l' album contiene i primi due brani firmati da Rush, tra cui il classico "No Regrets", ed alcune belle interpretazioni di giovani autori come Jackson Browne, James Taylor e, soprattutto, l' allora giovanissima Joni Mitchell. Gli anni '70 ed il contratto con la Columbia segnarono l' avvicinamento alla musica country, per alcuni ottimi dischi in cui continuo' ad alternare brani altrui (ancora Browne e Taylor, tra gli altri) a composizioni proprie, fino a quel "Ladies Love Outlaws" che, con i suoi forse eccessivi arrangiamenti orchestrali, pur contenendo brani di Guy Clark, Lee Clayton e Bruce Cockburn, segno' il declino della sua relativa popolarita' ed il licenziamento dall' etichetta. Rush si ritiro' per molti anni dalle scene, riprendendo ad incidere sporadicamente negli '80 con la propria label Night Light.
Rush tom
Tom rush
Lp [edizione] originale mono usa 1965 Elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa USA in mono, copertina (con giusto lievi segni di invecchiamento sul retro) cartonata lucida sul fronte e liscia sul retro, ancora corredata della rara inner sleeve della Elektra con pubblicita' di alcuni album dell' etichetta usciti nel periodo, etichetta oro con dentatura lungo la circonferenza e logo bianco in alto con chitarrista, catalogo EKL288, "28-4 12-64" inciso sul trail off del lato A. Pubblicato nel 1965 dalla Elektra, il quarto album, successivo a "Blues, songs, ballads" (1965) e precedente "Take a little walk with me" (1966). Il suo primo album su Elektra, prodotto da Paul Rotchild, è uno splendido lavoro di folk blues acustico per voce, chitarra ed armonica, suddiviso fra composizioni proprie e cover di grandi classici del folk blues americano, cantato con forza ed amarezza ma anche con un impeto figlio di Woody Guthrie, usando un linguaggio più diretto ed accessibile rispetto al Bob Dylan di quegli anni, al quale Rush veniva non di rado paragonato. In alcuni brani Rush è accompagnato da un piccolo gruppo acustico, al quale contribuiscono musicisti quali Ramblin' Jack Elliot, John Sebastian e Felix Pappalardi, fra gli altri. Nato nel 1941 a Merrimack County, localita' di Portsmouth, New Hampshire, Tom Rush fu tra gli esponenti principali della scena folk del Massachussetts, nell' ambito della quale operarono negli stessi primi anni '60 anche Eric Von Schmidt, sua riconosciuta influenza, e la Jim Kweskin Jug Band, della quale faceva parte Fritz Richmond, unico, al basso, ad accompagnarlo nei due eccellenti album su Folklore e Prestige, dopo il primo raro "At the Unicorn", registrato in perfetta solitudine in due serate dal vivo all' inizio del '62. Già in questi primi dischi è evidente la grande capacità di Rush di cimentarsi con personalità con un vasto repertorio di traditionals blues e folk, rivelando non comuni doti di chitarrista e guadagnandosi, con il plauso della critica, un buon contratto con la attenta Elektra. Nei tre dischi successivi fu aiutato da ottimi musicisti, come John Sebastian e Felix Pappalardi (in "Tom Rush") o Al Kooper ed Harvey Brooks (nel suo disco più elettrico e rock, "Take A Little Walk With Me"); con "The Circle Game" arrivò pure un certo successo di pubblico: delicato e poetico, molto più arrangiato e prodotto dei dischi precedenti, l' album contiene i primi due brani firmati da Rush, tra cui il classico "No Regrets", ed alcune belle interpretazioni di giovani autori come Jackson Browne, James Taylor e, soprattutto, l' allora giovanissima Joni Mitchell. Gli anni '70 ed il contratto con la Columbia segnarono l' avvicinamento alla musica country, per alcuni ottimi dischi in cui continuò ad alternare brani altrui (ancora Browne e Taylor, tra gli altri) a composizioni proprie, fino a quel "Ladies Love Outlaws" che, con i suoi forse eccessivi arrangiamenti orchestrali, pur contenendo brani di Guy Clark, Lee Clayton e Bruce Cockburn, segnò il declino della sua relativa popolarità ed il licenziamento dall' etichetta. Rush quindi si ritirò per molti anni dalle scene, riprendendo ad incidere sporadicamente negli '80 con la propria label Night Light.
Rush tom
tom rush
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1970 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, pressoche' identica alla prima tiratura uscita su Columbia. Pubblicato in Usa nel marzo 1970 dopo ''Circle Game'' e prima di ''Wrong End of the Rainbow'', il settimo album. Registrato con DAVID BROMBERG al dobro in un brano e RON CARTER al contrabasso in "Lullaby", uno dei suoi capitoli piu' solidi e rappresentativi. Disco che si divide tra brani scarni e dolenti ed altri piu' rilassati, talora caratterizzati da atmosfere vagamente country, ed in un paio di casi piu' rock, l' opera continua la raffinata ricerca nel mondo dei compositori folk-rock e vede la presenza di vari brani inediti di importanti giovani cantautori come Jackson Browne ("These Days" e la splendida "Colors of the Sun"), Murray McLauchlan (che registrera' "Old Man's Song" e la bellissima "Child's Song" solo due anni dopo), David Wiffen ("Driving Wheel", tra i brani migliori dell' album, sara' pubblicata dal cantuatore canadese solo un anno dopo), oltre alle covers di "Rainy Day Man" di James Taylor, "Drop Down Mama" di Sleepy John Estes, una intensa "Lullaby" di Jesse Colin Young, "Wild Child" di Fred Neil. Nato a Merrimack County, localita' di Portsmouth, New Hampshire, Tom Rush fu tra gli esponenti principali della scena folk del Massachussetts, nell' ambito della quale operarono negli stessi primi anni '60 anche Eric Von Schmidt, sua riconosciuta influenza, e la Jim Kweskin Jug Band, della quale faceva parte Fritz Richmond, unico, al basso, ad accompagnarlo nei due eccellenti albums su Folklore e Prestige, dopo il primo raro "At the Unicorn", registrato in perfetta solitudine in due serate dal vivo all' inizio del '62. Gia' in questi primi dischi e' evidente la grande capacita' di Rush di cimentarsi con personalita' con un vasto repertorio di traditionals blues e folk, rivelando non comuni doti di chitarrista e guadagnandosi, con il plauso della critica, un buon contratto con la attenta Elektra. Nei tre dischi successivi fu aiutato da ottimi musicisti, come John Sebastian e Felix Pappalardi (in "Tom Rush") o Al Kooper ed Harvey Brooks (nel suo disco piu' elettrico e rock, "Take A Little Walk With Me"); con "The Circle Game" arrivo' pure un certo successo di pubblico: delicato e poetico, molto piu' arrangiato e prodotto dei dischi precedenti, l' album contiene i primi due brani firmati da Rush, tra cui il classico "No Regrets", ed alcune belle interpretazioni di giovani autori come Jackson Browne, James Taylor e, soprattutto, l' allora giovanissima Joni Mitchell. Gli anni '70 ed il contratto con la Columbia segnarono l' avvicinamento alla musica country, per alcuni ottimi dischi in cui continuo' ad alternare brani altrui (ancora Browne e Taylor, tra gli altri) a composizioni proprie, fino a quel "Ladies Love Outlaws" che, con i suoi forse eccessivi arrangiamenti orchestrali, pur contenendo brani di Guy Clark, Lee Clayton e Bruce Cockburn, segno' il declino della sua relativa popolarita' ed il licenziamento dall' etichetta. Rush si ritiro' per molti anni dalle scene, riprendendo ad incidere sporadicamente negli '80 con la propria label Night Light.
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