Hai cercato: Rose of avalanche --- Titoli trovati: : 14
- 1
Pag.:
oggetti:
Rose of avalanche
Always there
Lp [edizione] originale stereo hol 1985 emergo
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Prima stampa europea di pressaggio olandese su Emergo, uscita l'anno successivo a quella inglese su Fire, copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida fronte retro senza barcode, label in azzurro e bianco a sfumare con bordo nero, con logo in basso, catalogo EM9633. Pubblicata nel settembre del 1986 dalla Fire in Gran Bretagna, non uscita all'epoca negli USA, questa parziale raccolta dei Rose Of Avalanche e' successiva al primo lp ''First avalanche'' (1986) e precedente il secondo ''In rock'' (1988). Il disco, che contiene nove brani tratti principalmente da singoli, fra cui la title track all'epoca inedita ed uscita nel gennaio del 1987, fornisce una panoramica sul loro peculiare intreccio fra le sonorita' gotiche dei Sisters Of Mercy, la tensione dei Bauhaus, squarci di hard rock ed influenze di Iggy Pop, attraverso brani in cui si alternano potenza ed abrasivita' con momenti piu' delicati e fluttuanti; fra i brani troviamo una cover di ''Waiting for the sun'' dei Doors, reinterpretata in chiave goth rock ma con echi psichedelici ancora presenti. Questa la scaletta: ''Always there'' (singolo, 1/87, inedito su album), ''Waiting for the sun'' (b-side di ''Always there, 1/87, inedita su album), ''Majesty'' (b-side della versione a 12'' del singolo ''Always there'', 1/87, inedita su album), ''L.A. Rain'' (il primo singolo, 5/85, poi inserito nel primo album), ''Stick in the works'' (dal primo album, 3/86), ''Goddess'' (dal 12'' omonimo, 1/86, poi inserita nel primo album), ''Velveteen'' (singolo, 9/86, inedito su album), ''Rise to the groove'' (dal primo album, 3/86), ''Too many castles in the sky'' (singolo, 5/86, inedito su album). Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
Always there
Lp [edizione] originale stereo hol 1985 emergo
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa europea di pressaggio olandese su Emergo, uscita l'anno successivo a quella inglese su Fire, copertina lucida fronte retro senza barcode, inner sleeve in carta ruvida sagomata sugli angoli, con foto in bianco e nero e note, label in azzurro sfumato con bordo nero, scritte azzurre lungo il bordo e nere al centro, logo Emergo bianco, azzurro e nero in riquadro in basso, catalogo EM9633. Pubblicata nel settembre del 1986 dalla Fire in Gran Bretagna, non uscita all'epoca negli USA, questa parziale raccolta dei Rose Of Avalanche e' successiva al primo lp ''First avalanche'' (1986) e precedente il secondo ''In rock'' (1988). Il disco, che contiene nove brani tratti principalmente da singoli, fra cui la title track all'epoca inedita ed uscita nel gennaio del 1987, fornisce una panoramica sul loro peculiare intreccio fra le sonorita' gotiche dei Sisters Of Mercy, la tensione dei Bauhaus, squarci di hard rock ed influenze di Iggy Pop, attraverso brani in cui si alternano potenza ed abrasivita' con momenti piu' delicati e fluttuanti; fra i brani troviamo una cover di ''Waiting for the sun'' dei Doors, reinterpretata in chiave goth rock ma con echi psichedelici ancora presenti. Questa la scaletta: ''Always there'' (singolo, 1/87, inedito su album), ''Waiting for the sun'' (b-side di ''Always there, 1/87, inedita su album), ''Majesty'' (b-side della versione a 12'' del singolo ''Always there'', 1/87, inedita su album), ''L.A. Rain'' (il primo singolo, 5/85, poi inserito nel primo album), ''Stick in the works'' (dal primo album, 3/86), ''Goddess'' (dal 12'' omonimo, 1/86, poi inserita nel primo album), ''Velveteen'' (singolo, 9/86, inedito su album), ''Rise to the groove'' (dal primo album, 3/86), ''Too many castles in the sky'' (singolo, 5/86, inedito su album). Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
always there + 2
12" [edizione] originale stereo uk 1986 fire
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina (con apertura di circa 4 cm. lungo la costola in alto) lucida senza barcode, etichetta custom nera, bianca e rossa da un lato e nera con scritte rosse e bianche dall' altro, catalogo BLAZE 18T; l' edizione "regolare" del dodici pollici uscito nel 1986, quinto ep della band, contenente tre brani all' epoca inediti, presto tutti inseriti nella raccolta "Always There" (uscita sempre su Fire sul finire del 1986): la bella "Always There", ballata dove il ritmo serrato della chitarra acustica si coniuga con la base ritmica e con la seconda chitarra elettrica che rimane in sottofondo, la personale cover di "Waiting For The Sun" dei Doors, che conferma le matrici rock del gruppo, seguita dalla conclusiva notevole "Majesty". I Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche; chiude questo ibrido la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, in alcuni episodi, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamnete la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
Goddess + 2
12'' [edizione] originale stereo uk 1985 L.I.L.
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa inglese, copertina senza barcode, label bianca con scritte blu e logo LIL blu in alto, catalogo 12LIL2, scritta ''MPO'' incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nell'ottobre del 1985 dalla Leeds Independent Label (LIL) in Gran Bretagna, dove giunse al sedicesimo posto nella classifica indipendente, il secondo 12'', successivo al primo ''L.A. rain'' (1985) e precedente l'album d'esordio ''First avalanche'' (1986). Contiene tre brani, ''Goddess'', ''A thousand landscapes'' e ''Gimme some lovin''' (sorprendente cover del vecchio successo degli anni '60 dello Spencer Davis Group), poi tutti inseriti nel primo sopracitato album, e caratterizzati da un sound meno che, pur mantenendo i connotati dark del primo 12'', si articola in brani piu' rock, seguendo un percorso che fu negli stessi anni anche dei piu' noti Sisters of Mercy. Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
In rock
Lp [edizione] originale stereo uk 1988 fire
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa inglese, copertina lucida fronte retro senza barcode, label nera con scritte in lettere bianche e rosse, logo Fire Records rosso in alto, catalogo FIRE LP12, scritta ''a porky prime cut'' incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nell'aprile del 1988 dalla Fire in Gran Bretagna, dove giunse al decimo posto nella classifica indipendente, e dalla Restless negli USA, il terzo album, successivo a ''Always there'' (1986) e precedente ''Never another sunset'' (1989). Questa terza realizzazione si discosta dalle prime sonorita' dark wave vicine ai Sisters Of Mercy che avevano caratterizzato il gruppo ai suoi esordi, per avvicinarsi, come lo stesso titolo suggerisce, a sonorita' rock vicine allo hard rock underground ed al protopunk, sebbene di indubbia derivazione post punk: la ronzante ''Height of the clouds – part 2'' richiama i Jesus and Mary Chain, mentre la lunga e dirompente quanto minimalista ''Darkjorian'' sembra figlia dell'unione fra gli Stooges e gli Spacemen 3 di ''Suicide''. In altri episodi si avverte un tono epico ed anthemico che sembra superare ormai le ombre del dark. Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
L.a. rain
12'' [edizione] originale stereo uk 1985 Leeds Independent Label
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina (con moderati segni di invecchiamento) lucida senza barcode, label viola e nera, catalogo 12LIL1, versione con "1-LIT·12-A1 I WISH WE COULD ALL MELT IN L.A. A PORKY PRIME CUT." inciso sul trail off del lato A e "1-LIT-12-AA1 NICE SMELL OF ROSES A PORKY PRIME CUT" su quello del lato B. Pubblicato nel maggio del 1985 dalla Leeds Independent Label (LIL) in Gran Bretagna, dove giunse al decimo posto nella classifica indipendente, il notevolissimo primo 12'', precedente il secondo ''Goddess'' (1986). Contiene la lenta e tenebrosa ''L.A. Rain'', seguita dal ritmo incalzante rock di ''Rise To The Groove'' e la conclusiva tirata di ''Conceal Me'', canzoni dai toni abrasivi ed oscuri che mostrano influssi di band quali Bauhaus e Sisters Of Mercy, tutte e tre poi inserite nella raccolta della band "Rose of Avalanche", uscita in Italia, ed in quella ''First avalanche'' che uscira' dopo qualche mese in Inghilterra (con un brani in piu'). Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
Never another sunset
Lp [edizione] seconda stampa stereo uk 1989 avalantic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Seconda stampa inglese, pressoche' identica alla prima tiratura ma senza piu' la distribuzione Cartel sull'etichetta, copertina lucida apribile con barcode, label nera con scritte bianche e logo Avalantic Records bianco e nero in basso, catalogo AVELP1, groove message ''doctor marcus'' sul lato A, scritta ''db. tape one'' incisa sul trail off del lato A e ''bilbo. tape one'' su quello del lato B. Pubblicato nell'aprile del 1989 dalla Avalantic in Gran Bretagna, dove giunse al decimo posto nella classifica indipendente, non uscito negli USA, il terzo album, successivo a ''In rock'' (1988) e precedente ''strings 'a' beads'' (1990). E' un lavoro che, pur mantenendo le sonorita' gotiche e dark degli esordi, sembra risentire non poco dell'avvento della scena shoegazer britannica, le cui sonorita' psichedeliche ed ottundenti riecheggiano in piu' di un brano di questo ''Never another sunset'' e che si amplificheranno nell'album successivo. Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che assumeranno connotazioni sempre piu' rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
Rose of avalanche
Lp [edizione] originale stereo ita 1985 contempo
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
Prima stampa, realizzata in esclusiva dalla italiana Contempo, copertina (con diversi segni di invecchiamento) lucida fronte retro senza barcode, inner sleeve con testi, label azzurra con scritte bianche, catalogo CONTE104. Pubblicato nel 1985 dalla Contempo in Italia, questo album e' essenzialmente una raccolta dei primi due 12'' del gruppo ''L.A. rain'' e ''Goddess'', piu' il brano ''American girls'', all' epoca noto solo ai pochissimi possessori della compilation "Parkside Shivers". Presto gli stessi brani piu' un' altro saranno pubblicati anche in Inghilterra come ''First avalanche'' (uscito nel marzo 1986, che conteneva anch'esso tutti i brani dei primi due 12''). Reperto quindi "definitivo" della prima fase artistica della eccellente e non abbastanza valutata dark band inglese, l'album da' uno spaccato dell'evoluzione stilistica della band avvenuta fra i primi due 12'', piu' dark e gothico il primo, ancora molto influenzato da gruppi quali Bauhaus e Sisters Of Mercy, piu' rock e meno legato alle atmosfere oscure del dark il secondo. Questi i brani presenti: ''Rise to the groove'' (primo 12'', 5/85), ''A thousand landscapes'' (secondo 12'', 10/85), ''American girls'' (sul primo album ''First avalanche'', 3/86), ''Gimme some lovin''' (secondo 12'', 10/85), ''Goddess'' (secondo 12'', 10/85), ''Conceal me'' (primo 12'', 5/85), ''L.A. rain'' (primo 12'', 5/85). Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
Rose of avalanche
Lp [edizione] originale stereo ita 1985 contempo
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Prima stampa italiana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida fronte retro senza barcode, inner sleeve con testi, label azzurra con scritte bianche, catalogo CONTE104. Pubblicato nel 1985 dalla Contempo in Italia, questo album e' essenzialmente una raccolta dei primi due 12'' del gruppo ''L.A. rain'' e ''Goddess'', piu' il brano ''American girls'', all' epoca noto solo ai pochissimi possessori della compilation "Parkside Shivers". Presto gli stessi brani piu' un' altro saranno pubblicati anche in Inghilterra come ''First avalanche'' (uscito nel marzo 1986, che conteneva anch'esso tutti i brani dei primi due 12''). Reperto quindi "definitivo" della prima fase artistica della eccellente e non abbastanza valutata dark band inglese, l'album da' uno spaccato dell'evoluzione stilistica della band avvenuta fra i primi due 12'', piu' dark e gothico il primo, ancora molto influenzato da gruppi quali Bauhaus e Sisters Of Mercy, piu' rock e meno legato alle atmosfere oscure del dark il secondo. Questi i brani presenti: ''Rise to the groove'' (primo 12'', 5/85), ''A thousand landscapes'' (secondo 12'', 10/85), ''American girls'' (sul primo album ''First avalanche'', 3/86), ''Gimme some lovin''' (secondo 12'', 10/85), ''Goddess'' (secondo 12'', 10/85), ''Conceal me'' (primo 12'', 5/85), ''L.A. rain'' (primo 12'', 5/85). Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
String a beads
Lp [edizione] originale stereo fra 1990 new rose
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa europea di pressaggio francese su New Rose, copertina lucida fronte retro con barcode, label bianca con parti nere e rosa in basso, scritte bianche lungo il bordo in basso e nere altrove, logo New Rose bianco e nero in alto, catalogo ROSE228, scritta ''MPO'' incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nell'ottobre del 1990 dalla Avalantic in Gran Bretagna, dopo ''Never another sunset'' (1989) e prima di ''I.C.E.'' (1991), il quarto album della leggendaria band dello Yorkshire, capitanata da Philip Morris e Paul James Berry. Questa quarta realizzazione vedra' un ulteriore cambiamento nelle melodie del gruppo. Infatti partiti da sonorita' dark wave vicine ai Sisters Of Mercy si avvicineranno a sonorita' piu' rock oriented sino a giungere a questo strano ed intrigante ibrido di rock chitarristico, guitar pop, vaghe influenze psichedeliche e wave, con marcati echi anni '60 in molti brani, seppure non in senso derivativo, atmosfere non piu' oscure, ed addirittura qualche suggestione del suono della scena di ''Madchester'' allora in voga in un paio di episodi (''Your lights on'', ''Be true to your love''). Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
too many castles in the sky + 2
12" [edizione] originale stereo uk 1986 fire
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina lucida senza barcode, etichetta custom, catalogo BLAZE 9; il terzo dodici pollici uscito nel maggio del 1986, contiene tre brani all' epoca inediti: l' affascinante "Too Many Castles In The Sky" sul lato A e sul retro la cover del classico rock'n'roll "Dizzy Miss Lizzy" e la vellutata ed oscura "Assassin": solo la title track verra' inserita nella raccolta "Always There" uscita su Fire alla fine dello stesso 1986. I Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche; chiude questo ibrido la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, in alcuni episodi, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamnete la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
velveteen + 2
12" [edizione] originale stereo uk 1986 fire
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina lucida senza barcode, etichetta custom, catalogo BLAZE 14T, "Goodbye Jim" inciso sul trail off del lato A; dodici pollici uscito nel settembre del 1986, e giunto al nono posto delle classifiche indipendenti inglesi; contiene tre brani all' epoca inediti: "Velveteen" e "Who Cares", lente ballate affascinanti, tra le migliori realizzazioni del gruppo, dove la voce di Philip si abbandona a sognanti trame, ed infine un terzo brano, "Just Like Yesterday", dove si accentua la matrice rock del gruppo. "Velveteen" sara' inclusa presto nella raccolta "Always There", rimarranno invece altrimenti inediti gli altri due brani. I Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche; chiude questo ibrido la voce spesso loureediana di Philip Morris, non di rado accostabile a quella di Andrew Eldritch dei concittadini Sisters of Mercy, capace pero' anche di assumere personali toni trasognati. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta a Leeds da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra), attorno a cui si sviluppera' una formazione che nel tempo subira' una alcuni avvicendamenti d' organico, prevedendo sempre la presenza di due chitarre. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamnete la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
velveteen + 2
12" [edizione] originale stereo uk 1986 fire
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina (con moderati segni di invecchiamento) lucida senza barcode, etichetta custom, catalogo BLAZE 14T, "Goodbye Jim" inciso sul trail off del lato A; dodici pollici uscito nel settembre del 1986, e giunto al nono posto delle classifiche indipendenti inglesi; contiene tre brani all' epoca inediti: "Velveteen" e "Who Cares", lente ballate affascinanti, tra le migliori realizzazioni del gruppo, dove la voce di Philip si abbandona a sognanti trame, ed infine un terzo brano, "Just Like Yesterday", dove si accentua la matrice rock del gruppo. "Velveteen" sara' inclusa presto nella raccolta "Always There", rimarranno invece altrimenti inediti gli altri due brani. I Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche; chiude questo ibrido la voce spesso loureediana di Philip Morris, non di rado accostabile a quella di Andrew Eldritch dei concittadini Sisters of Mercy, capace pero' anche di assumere personali toni trasognati. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta a Leeds da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra), attorno a cui si sviluppera' una formazione che nel tempo subira' una alcuni avvicendamenti d' organico, prevedendo sempre la presenza di due chitarre. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamnete la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
velveteen + 2
12" [edizione] originale stereo uk 1986 fire
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina (con diversi segni di invecchiamento) lucida senza barcode, etichetta custom, catalogo BLAZE 14T, "Goodbye Jim" inciso sul trail off del lato A; dodici pollici uscito nel settembre del 1986; contiene tre brani all' epoca inediti: "Velveteen" e "Who Cares", lente ballate affascinanti, tra le migliori realizzazioni del gruppo, dove la voce di Philip si abbandona a sognanti trame, ed infine un terzo brano, "Just Like Yesterday", dove si accentua la matrice rock del gruppo. "Velveteen" sara' inclusa presto nella raccolta "Always There", rimarranno invece altrimenti inediti gli altri due brani. I Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche; chiude questo ibrido la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, in alcuni episodi, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamnete la matrice post-punk degli esordi.
Page: 1 of 1
- 1
Pag.: oggetti: