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Roots
Undun
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2012 def jam
hip-hop
hip-hop
Copertina apribile completa di inner sleeves, etichette grigie con scritte nere, doppio Lp pubblicato dalla Def Jam Recordings nel marzo 2012 dopo "How I got over" (10), l'undicesimo album, il primp dopo l'annunciato ritiro. Il contenuto e' parecchio contiguo al suo precedessore, con un impianto melodico soul, con stili che accavallano via via l'hip pop, r'n'b e rock, con arrangiamenti orchestrali, e riferimenti a A Tribe Called West e Outkast. Trattasi, inoltre, di un concept album sulla storia di un personaggio immaginario, Redford Stevens (gia' cantato da Sufjan Stevens nel suo "Michigan"), la cui storia e' uno spaccato di vita criminale. Formatisi nel 1989 a Philadelphia, i rappers americani Roots sono una delle formazioni hip hop piu' apprezzate dal vivo; contraddistinti dal livello notevole dei testi e dal preponderante utilizzo di strumenti suonati, piuttosto inconsueto in questo genere musicale, sono rimasti un gruppo a livello di culto, il cui successo commerciale non ha eguagliato la stime di critici ed appassionati. Il loro hip hop, arricchito da buone dosi di jazz e funk, e' stato particolarmente apprezzato in album come "Things fall apart" (1999) e "Phrenology" (2002).
Rootsman meets muslimgauze
Amahar (ltd. 2nd pressing
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 2019 via parigi
punk new wave
punk new wave
La seconda stampa del 2022 su Via Parigi, pressoché identica alla prima tiratura dell'anno precedente e come quella pressata in edizione limitata a 500 copie, vinile doppio, completa di inserto, label custom. Originariamente pubblicato solo in cd dalla label russa Aquarelist nel 2019, questo album riporta alla luce ulteriori collaborazioni fra Muslimgauze e The Rootsman, musicista e DJ inglese già attivo giovanissimo con la sua punk band State Oppression (suonarono dal vivo con gli Angelic Upstarts), a cavallo fra i tardi anni '70 ed i primi '80, ma presto fuoriuscito per immergersi nella scena reggae di Bradford, diventandone un promotore e mettendo da parte la carriera di strumentista, ma non quella di musicista in senso più largo, occupandosi anche di dub e di elettronica; ha fondato la label Third Eye Music, dedita soprattutto al dub. Le registrazioni contenute in questo album furono effettuate fra il 1997 ed il 1998 in Inghilterra, nello studio della Third Eye Music diretta da The Rootsman. Si tratta d sperimentazioni dub-troniche minimali ed ancor grezze nelle loro rifiniture, ammantate da echi mediorientali come quasi tutte le opere di Muslimgauze, sovente sotto forma di campionamenti cuciti sull'elettronica. Questa la scaletta: "Amahar", "Mecca Ballroom", "The Islamic Conquests", "Cairo Brothel", "Izlamalayzia", "Tehran Basement", "Bradisqatsi", "Al Aqsa Intifada", "Jebel Abu Ghoneim", "Abyss-in-yah", "Cairo Hookah", "Tehran Bass Dub", "Harama", "Jebel Abu Dub", "Mecca Dub Room". Muslimgauze fu il progetto del musicista di Manchester Bryn Jones, avviato nel 1982 per protesta contro l'invasione del Libano da parte di Israele. Autore di una musica strumentale dai toni misteriosi e talvolta esotici, accostata alla scena industrial come alla ambient piu' sperimentale, Muslimgauze pubblica i primi dei suoi numerosi dischi nel 1983; le sue uscite, spesso in tirature assai limitate, lo relegheranno allo status di culto, fino a che la morte di Jones (1999) per malattia non porra' fine al progetto.
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