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Ridgway stan (wall of voodoo)
End of the line
12'' [edizione] originale stereo fra 1987 carrere
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
l' originale stampa pressata, in questa versione in formato 12", esclusivamente dalla Carrere in Francia, copertina (con diversi comunque non gravi segni di invecchiamento) con barcode, diversa da quella del formato 7", etichetta rosa, catalogo 8727. Dopo l' album d'esordio, il bellissimo "The Big Heat", ed i tre singoli che ne furono tratti, l' ex Wall Of Voodoo ritorna a collaborare con il cinema come gia' aveva fatto nel 1983 interpretando la celeberrima "Don't Box Me In" per il film di Coppola "Rumblefish". Qui regala al film prodotto in Francia "Terminus" di Pierre William Glenn un bellissimo episodio a meta' tra quelli di "The Big Heat" e certi episodi vagamente morriconiani dei Wall of Voodoo (la versione qui contenuta e' piu' lunga di quella del 7") ed un brano strumentale ("Love Theme Terminus") suggestivo anche se certo non imprescindibile. "End of the Line", comunque, conferma una volta di piu' la possibilita' di Ridgway di confermarsi come solista sugli stessi livelli del gruppo che aveva dato vita a due albums capolavoro come "Dark Continent" e "Call of The West", mettendo a frutto le sue personalissime e straordinarie qualita' interpretative, atrraverso una musica certo meno ostica e cupa, ma altrettanto stimolante, capace di metabolizzare le influenze musicali piu' svariate: il post punk, Morricone, il country, decenni di storia della canzone popolare.
Ridgway stan (wall of voodoo)
End of the line
12'' [edizione] originale stereo fra 1987 carrere
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa pressata, in questa versione in formato 12", esclusivamente dalla Carrere in Francia, copertina con barcode, diversa da quella del formato 7", etichetta rosa, catalogo 8727. Dopo l' album d'esordio, il bellissimo "The Big Heat", ed i tre singoli che ne furono tratti, l' ex Wall Of Voodoo ritorna a collaborare con il cinema come gia' aveva fatto nel 1983 interpretando la celeberrima "Don't Box Me In" per il film di Coppola "Rumblefish". Qui regala al film prodotto in Francia "Terminus" di Pierre William Glenn un bellissimo episodio a meta' tra quelli di "The Big Heat" e certi episodi vagamente morriconiani dei Wall of Voodoo (la versione qui contenuta e' piu' lunga di quella del 7") ed un brano strumentale ("Love Theme Terminus") suggestivo anche se certo non imprescindibile. "End of the Line", comunque, conferma una volta di piu' la possibilita' di Ridgway di confermarsi come solista sugli stessi livelli del gruppo che aveva dato vita a due albums capolavoro come "Dark Continent" e "Call of The West", mettendo a frutto le sue personalissime e straordinarie qualita' interpretative, atrraverso una musica certo meno ostica e cupa, ma altrettanto stimolante, capace di metabolizzare le influenze musicali piu' svariate: il post punk, Morricone, il country, decenni di storia della canzone popolare.
Ridgway stan (wall of voodoo)
partyball
Lp [edizione] originale stereo ita 1991 irs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa italiana, copertina in cartoncino liscio con barcode, inner sleeve con note e testi, etichetta grigio chiara con scritte e logo neri, il terzo album solista del grande ex Wall of Voodoo, dopo gli splendidi "The Big Heat" (1986) e "Mosquitos" (1989), e prima del successivo "Black Diamond" (1995) oltre che del primo degli albums accreditati ai Drywall. Sebbene forse non all' altezza dei primi dua lavori, "Partyball" e' comunque un altro gioiello di moderno songwriting, caratterizzato dai soliti testi di stupefacente bellezza, di cui Ridgway e' interprete personalissimo e straordinario, e da atmosfere cangianti ed evocative, frutto di un immaginario musicale dove le influenze musicali piu' svariate (il post punk, Morricone, il country, decenni di storia della canzone popolare) sono assimilate e riproposte in un disco di grandissimo spessore musicale e letterario (e' il caso di dirlo), dove non mancano brani di grande bellezza, spesso introdotti da brevi suggerstivi episodi strumentali, come l' inziale incalzante "Jack Talked (Like a Man on the Fire)", la magnifica "Snaketrain", di limpida bellezza, la ballata agrodolce e romantica "Right Through You" o l' esotica, solenne ed oscura "Overlords". Tra i musicisti i soliti Pietra Wexstun (compagna di Ridgway e presto con lui nel progetto Drywall) e Joe Ramirez (gia' tra i protagonisti della prima scena punk losangelina, con gli Eyes e Black Randy & the Metrosquad), oltre a Joe Berardi (ex Fibonaccis).
Ridgway stan (wall of voodoo)
the big heat
Lp [edizione] originale stereo jap 1986 i.r.s.
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa giapponese, completa dell' originario inserto da compilare e rispedire e dell' esclusivo inserto apribile con foto, note e testi in giapponese e testi in inglese (l' obi, consueto nelle stampe giappjesi, non accompagno' invece l' uscita nipponica di questo disco), copertina con barcode, con prezzo indicato di 2800 Yen sul retro, etichetta grigia con logo amaranto in basso, catalogo 28AP3227. Il magnifico primo album solista dell' ex Wall of Voodoo. Uscito nel 1986 e giunto al 131esimo posto delle classifiche americane, dopo quasi quattro anni dall' ultimo album di Ridgway con i Wall of Voodoo ("Call of the West") e prima del secondo album solista "Mosquitos" del 1989, "The Big Heat" e' un lavoro di rara perfezione formale, risultato di un lunghissimo lavoro con svariati produttori (Hugh Jones, Mitchell Froom, Joe Chiccarelli e Louis Van Den Berg) ed innumerevoli musicisti, senza peraltro che questo infici la grande omogeneita' dell' opera ne' la intensita' dei nove brani che contiene, uno piu' bello dell' altro, e caratterizzati da testi di stupefacente bellezza, di cui Ridgway e' interprete come sempre straordinario ed unico. Le influenze musicali piu' svariate; il post punk, Morricone, il country, decenni di storia della canzone popolare, tutte assimilate e riproposte un disco di tale spessore musicale e letterario, e' il caso di dirlo, da essere inevitabilmente eletto da molte riviste specializzate migliore album del 1986. Brani come la malinconica e desolata "Walkin' Home Alone", l' epica "Camouflage" (che in molti paesi europei fu un sorprendente hit) e la cinica "Drive, She Said" (uno dei brani preferiti di tutti i tempi dal sottoscritto) hanno decisamente la statura del classico, ma tutti andrebbero davvero citati, come le amare e talora cupe "The Big Heat" e "Pick it up and Put It In Your Pocket", l' evocativa "Twisted". Tra i musicisti K.K.Barrett (ex Screamers), Hugo Burham (ex Gang Of Four), Bruce Fowler (gia' con Zappa e Captain Beefheart), Mitchel Froom (ex Gamma e produttore importante), Richard Gibbs (ex Oingo Boingo, poi autore di colonne sonore e numerose collaborazioni, tra cui con Tom Waits), Roger Kleier (tra gli esponenti dell' avanguardia newyorkese), Cliff Martinez (ex Weirdos, Red Hot Chili Peppers, e con Lydia Lunch e Captain Beefheart, presto anche nei Dickies ed autore di colonne sonore...), Steve Reid (gia' con Miles Davis, Ornette Coleman, James Brown, Fela Kuti, Sun Ra e session drummer per la Motown), Mike Watt (ex Minutemen, all' epoca nei Firehose), Pietra Wexstun (compagna di Ridgway e presente anche nei suoi dischi successivi), Tom Recchion (storico cofondatore della Los Angeles Free Music Society - LAFMS), Joe Ramirez (ex Eyes, storica punk band californiana), Bruce Zelesnick (ex Wazmo Nariz) e Bill Noland (anche lui gia' attivo nell' ambito della scena LAMFS e poi negli Human Hands e nei Wall of Voodoo).
Ridgway stan (wall of voodoo)
the big heat
Lp [edizione] originale stereo can 1986 i.r.s.
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa canadese, copia promozionale con timbro dorato promozionale sul retro, copertina lucida senza barcode, completa di inner sleeve con testi e foto, etichetta dorata con scritte e logo neri, catalogo IRS-5637. Il magnifico primo album solista dell' ex Wall of Voodoo. Uscito nel 1986 e giunto al 131esimo posto delle classifiche americane, dopo quasi quattro anni dall' ultimo album di Ridgway con i Wall of Voodoo ("Call of the West") e prima del secondo album solista "Mosquitos" del 1989, "The Big Heat" e' un lavoro di rara perfezione formale, risultato di un lunghissimo lavoro con svariati produttori (Hugh Jones, Mitchell Froom, Joe Chiccarelli e Louis Van Den Berg) ed innumerevoli musicisti, senza peraltro che questo infici la grande omogeneita' dell' opera ne' la intensita' dei nove brani che contiene, uno piu' bello dell' altro, e caratterizzati da testi di stupefacente bellezza, di cui Ridgway e' interprete come sempre straordinario ed unico. Le influenze musicali piu' svariate; il post punk, Morricone, il country, decenni di storia della canzone popolare, tutte assimilate e riproposte un disco di tale spessore musicale e letterario, e' il caso di dirlo, da essere inevitabilmente eletto da molte riviste specializzate migliore album del 1986. Brani come la malinconica e desolata "Walkin' Home Alone", l' epica "Camouflage" (che in molti paesi europei fu un sorprendente hit) e la cinica "Drive, She Said" (uno dei brani preferiti di tutti i tempi dal sottoscritto) hanno decisamente la statura del classico, ma tutti andrebbero davvero citati, come le amare e talora cupe "The Big Heat" e "Pick it up and Put It In Your Pocket", l' evocativa "Twisted". Tra i musicisti K.K.Barrett (ex Screamers), Hugo Burham (ex Gang Of Four), Bruce Fowler (gia' con Zappa e Captain Beefheart), Mitchel Froom (ex Gamma e produttore importante), Richard Gibbs (ex Oingo Boingo, poi autore di colonne sonore e numerose collaborazioni, tra cui con Tom Waits), Roger Kleier (tra gli esponenti dell' avanguardia newyorkese), Cliff Martinez (ex Weirdos, Red Hot Chili Peppers, e con Lydia Lunch e Captain Beefheart, presto anche nei Dickies ed autore di colonne sonore...), Steve Reid (gia' con Miles Davis, Ornette Coleman, James Brown, Fela Kuti, Sun Ra e session drummer per la Motown), Mike Watt (ex Minutemen, all' epoca nei Firehose), Pietra Wexstun (compagna di Ridgway e presente anche nei suoi dischi successivi), Tom Recchion (storico cofondatore della Los Angeles Free Music Society - LAFMS), Joe Ramirez (ex Eyes, storica punk band californiana), Bruce Zelesnick (ex Wazmo Nariz) e Bill Noland (anche lui gia' attivo nell' ambito della scena LAMFS e poi negli Human Hands e nei Wall of Voodoo).
Ridgway stan (wall of voodoo)
the big heat
Lp [edizione] originale stereo hol 1986 irs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
la prima stampa europea, pressata in Olanda, copertina senza barcode, etichetta argento con scritte amaranto e logo IRS in basso, catalogo ILP26874, poi cambiato, completa di inner sleeve con testi, foto e sagomatura sul lato di apertura. Il magnifico primo album solista dell' ex Wall of Voodoo. Uscito nel 1986 e giunto al 131esimo posto delle classifiche americane, dopo quasi quattro anni dall' ultimo album di Ridgway con i Wall of Voodoo ("Call of the West") e prima del secondo album solista "Mosquitos" del 1989, "The Big Heat" e' un lavoro di rara perfezione formale, risultato di un lunghissimo lavoro con svariati produttori (Hugh Jones, Mitchell Froom, Joe Chiccarelli e Louis Van Den Berg) ed innumerevoli musicisti, senza peraltro che questo infici la grande omogeneita' dell' opera ne' la intensita' dei nove brani che contiene, uno piu' bello dell' altro, e caratterizzati da testi di stupefacente bellezza, di cui Ridgway e' interprete come sempre straordinario ed unico. Le influenze musicali piu' svariate; il post punk, Morricone, il country, decenni di storia della canzone popolare, tutte assimilate e riproposte un disco di tale spessore musicale e letterario, e' il caso di dirlo, da essere inevitabilmente eletto da molte riviste specializzate migliore album del 1986. Brani come la malinconica e desolata "Walkin' Home Alone", l' epica "Camouflage" (che in molti paesi europei fu un sorprendente hit) e la cinica "Drive, She Said" (uno dei brani preferiti di tutti i tempi dal sottoscritto) hanno decisamente la statura del classico, ma tutti andrebbero davvero citati, come le amare e talora cupe "The Big Heat" e "Pick it up and Put It In Your Pocket", l' evocativa "Twisted". Tra i musicisti K.K.Barrett (ex Screamers), Hugo Burham (ex Gang Of Four), Bruce Fowler (gia' con Zappa e Captain Beefheart), Mitchel Froom (ex Gamma e produttore importante), Richard Gibbs (ex Oingo Boingo, poi autore di colonne sonore e numerose collaborazioni, tra cui con Tom Waits), Roger Kleier (tra gli esponenti dell' avanguardia newyorkese), Cliff Martinez (ex Weirdos, Red Hot Chili Peppers, e con Lydia Lunch e Captain Beefheart, presto anche nei Dickies ed autore di colonne sonore...), Steve Reid (gia' con Miles Davis, Ornette Coleman, James Brown, Fela Kuti, Sun Ra e session drummer per la Motown), Mike Watt (ex Minutemen, all' epoca nei Firehose), Pietra Wexstun (compagna di Ridgway e presente anche nei suoi dischi successivi), Tom Recchion (storico cofondatore della Los Angeles Free Music Society - LAFMS), Joe Ramirez (ex Eyes, storica punk band californiana), Bruce Zelesnick (ex Wazmo Nariz) e Bill Noland (anche lui gia' attivo nell' ambito della scena LAMFS e poi negli Human Hands e nei Wall of Voodoo).
Ridgway stan (wall of voodoo)
the big heat + 2
12" [edizione] originale stereo fra 1985 illegal
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
ep in formato 12", l' originale stampa inglese (il 12" non fu pubblicato negli Usa), con vinile come in tutte le copie pressato in Francia, con copertina lucida senza costola e senza codice a barre, flipback sul retro, etichetta nera con scritte bianche, catalogo STAN12. La prima delle tre versioni uscite, tutte con copertina (qui con un primo piano di Ridgway che suona l' armonica) e retri diversi, Dopo la leggendaria "Don't Box Me In" che nel 1983 aveva registrato insieme a Stewart Copeland per la colonna sonora del film di Coppola "Rusty Il Selvaggio", questo singolo uscito sul finire del 1985, qui nella versione in formato 12" con tre brani, rappresento' l' esordio solista a tutti gli effetti dell' ex Wall of Voodoo. Aveva entusiasmato, dopo la triste notizia della sua fuoriuscita dal grande gruppo californiano, la gia' citata "Don't Box Me In", con la meravigliosa voce di Ridgway piu' evocativa che mai; questo 12" confermo' le possibilita' di Ridgway di confermarsi come solista sugli stessi livelli del gruppo che aveva dato vita a due albums capolavoro come "Dark Continent" e "Call of The West", mettendo a frutto le sue personalissime e straordinarie qualita' interpretative, atrraverso una musica certo meno ostica e cupa, ma altrettanto stimolante, capace di metabolizzare le influenze musicali piu' svariate: il post punk, Morricone, il country, decenni di storia della canzone popolare, qui attraverso tre episodi che saranno tra i piu' belli, qualche mese dopo, del suo primo splendido album "The Big Heat": la evocativa title track, la magnifica "Drive She Said" (uno dei brani preferiti di tutti i tempi dal sottoscritto, qui in una versione diversa rispetto a quella dell' album) e la incalzante "Salesman". Alla batteria l' ex Screamers KK Barrett e l' ex Wazmo Nariz Bruce Zelesnick, alle tastiere l' ex Human Hands e Wall of Voodoo Bill Noland (gia' tra gli storici esponenti della Los Angeles Free Music Society - LAFMS).
Ridgway stan (wall of voodoo)
the big heat + 2
12" [edizione] originale stereo fra 1985 illegal
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
nella prima delle tre versioni uscite, tutte con copertina (qui con un primo piano di Ridgway che suona l' armonica) e retri diversi, bellissima copia dell' originale stampa, con vinile come in tutte le copie pressato in Francia per i minori costi (mai uscito in America, fu distribuito in Inghilterra proprio in questa versione), con copertina lucida senza costola e senza codice a barre, flipback sul retro, etichetta nera con scritte bianche, catalogo STAN12. Dopo la leggendaria "Don't Box Me In" che nel 1983 aveva registrato insieme a Stewart Copeland per la colonna sonora del film di Coppola "Rusty Il Selvaggio", questo singolo uscito sul finire del 1985, qui nella vesrione in formato 12" con tre brani, rappresento' l' esordio solista a tutti gli effetti dell' ex Wall of Voodoo. Aveva entusiasmato, dopo la triste notizia della sua fuoriuscita dal grande gruppo californiano, la gia' citata "Don't Box Me In", con la meravigliosa voce di Ridgway piu' evocativa che mai; questo 12" confermo' le possibilita' di Ridgway di confermarsi come solista sugli stessi livelli del gruppo che aveva dato vita a due albums capolavoro come "Dark Continent" e "Call of The West", mettendo a frutto le sue personalissime e straordinarie qualita' interpretative, atrraverso una musica certo meno ostica e cupa, ma altrettanto stimolante, capace di metabolizzare le influenze musicali piu' svariate: il post punk, Morricone, il country, decenni di storia della canzone popolare, qui attraverso tre episodi che saranno tra i piu' belli, qualche mese dopo, del suo primo splendido album "The Big Heat": la evocativa title track, la magnifica "Drive She Said" (uno dei brani preferiti di tutti i tempi dal sottoscritto, qui in una versione diversa rispetto a quella dell' album) e la incalzante "Salesman". Alla batteria l' ex Screamers KK Barrett e l' ex Wazmo Nariz Bruce Zelesnick, alle tastiere l' ex Human Hands e Wall of Voodoo Bill Noland (gia' tra gli storici esponenti della Los Angeles Free Music Society - LAFMS).
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