solo dischi in vinile

Edizione limitata in doppio vinile color oro, allegata tessera per il download digitale dell'album, copertina apribile, label nera con scritte bianche, catalogo FIRE585. Pubblicato nell'ottobre del 2022 dalla Fire, questo doppio contiene la riedizione dei due album solisti del 2013 del musicista americano di Tucson, Arizona, fondatore dei grandi Giant Sand e dei Band Of Blacky Ranchette, e figura cardine nello sviluppo di una musica rock ''desertica'' statunitense dagli anni '80 in poi: "The coincidentalist" e "Dust bowl", entrambi usciti nel novembre del 2013, il secondo dei quali originariamente solo in cd e disponibile qui per la prima volta in vinile. Sono due lavori intimisti ma anche concepiti in libertà e senza troppi schemi pianificati, nei quali Gelb spazia fra moderno alternative country e malinconico cantautorato alla Leonard Cohen. "The coincidentalist" fu inciso con amici e collaboratori, fra cui Bonnie Prince Billy, Andrew Bird, M. Ward, Steve Shelley e Jason Lytle dei Grandaddy. Un lavoro ispirato dal deserto dell'Arizona, frequente riferimento nella musica gelbiana, musicalmente dilatato e rilassato ed espressione di una moderna e personale Americana, e dai testi molto potenti e poetici. "Dust bowl" nelle parole di Gelb, era un disco fatto per i fan che lo seguivano da tempo, mentre "The coincidentalist" era un disco fatto "per gli amici dei fan"; "Dust bowl" è un lavoro molto personale, basato su bozzetti di canzoni e con un sound più scarno rispetto all'altro disco, e contiene brani come il country blues di "Porch banjo" e "John deere", ballate pianistiche come "The old overrated" e "Reality or not" e canzoni definite da alcuni come "pop desertico decostruito" quali "Forever and a day".

EDIZIONE LIMITATA, IN VINILE MARRONE, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2019, copertina pressoche' identica a quella della prima tiratura, uscita su Restless in Usa e su Houses in Motion in Europa. Pubblicato nel 1991, prima di "Hisser" (1998), il primo album pubblicato a proprio nome dal leggendario fondatore dei Giant Sand, nato in Pennsylvania, tra gli artisti di culto della musica americana degli ultimi 20 anni, in relata' contenente 12 brani registrati tra il 1986 ed il 1991 (alcuni presenti sugli albums del gruppo, ma in versioni diverse) proprio dalla band dell' Arizona da lui guidata. Da aggiungere senza esitazione alla discografia del gruppo, ne riassume nel migliore dei modi le molte "anime", diviso tra dolenti brani segnati da una profonda malinconia di fondo ed improvvise esplosioni di follia che si direbbero "barrettiane" non fosse troppo lontano il "Cappellaio Matto" dall' immaginario polveroso del deserto dell' Arizona a cui inevitabilmente i Giant Sand sono associati, nella vena sempre un po' alcoolica e lunatica di Gelb. Tra i musicisti, Joey Burns e John Convertino dei Calexico, Rainer Ptacek alla slide guitar in "Blanket For Tina" e Victoria Williams ospite alla voce.

Allegato codice per il download dell'album da internet, inner sleeve, label custom, catalogo FIRELP466. Pubblicato nel novembre del 2016 dalla Fire, il ventiduesimo album solista, successivo a ''The coincidentalist'' (2013), del prolifico musicista americano di Tucson, Arizona, fondatore dei grandi Giant Sand e dei Band Of Blacky Ranchette, e figura cardine nello sviluppo di una musica rock ''desertica'' statunitense dagli anni '80 in poi. Apparentemente ispirato dal jazz e dal folk, e soprattutto da grandi autori che hanno composto brani ormai classici in quei generi, interpretati da una moltitudine di artisti nel corso dei decenni (''standards'', appunto), come Thelonious Monk, Merle Haggard, Cole Porter o Frank Sinatra, Howe Gelb ci offre qui un set di nuovi brani da lui composti, che vorrebbero forse proporsi come ''standards'' del futuro, magari un giorno interpretati da tanti e diversi artisti con un proprio tocco personale; frattanto, ci accontetiamo di ascoltare le versioni che Gelb da' di queste sue canzoni, ballate sentimentali cantate con una voce da consumato ''crooner'' ed adatte a fumosi jazz clubs o cabaret piu' che alle arene del rock. Il pianoforte e' lo strumento principale di questi lirici ed evocativi brani, accompagnato da una sezione ritmica discreta e sullo sfondo, ed occasionalmente dalla vellutata voce femminile di Lonna Kelley. Musica d'altri tempi, le cui ispirazioni stanno principalmente negli anni '40 e '50, ma rielaborata o reinventata da Gelb con un approccio moderno ed attuale che spazza via tentazioni nostalgiche.

Coperina ruvida, adesivo di presentazione sul cellophane, codice per il download digitale, inner sleeve. Pubblicato nel febbraio del 2019 dalla Fire, il ventitreesimo album solista (ma il conto non è semplice...), successivo all' album del 2017 "Further Standards" (coaccreditato a Lonna Kelly) del prolifico musicista americano di Tucson, Arizona, fondatore dei grandi Giant Sand e dei Band Of Blacky Ranchette, e figura cardine nello sviluppo di una musica rock ''desertica'' statunitense dagli anni '80 in poi. Tra gli ospiti troviamo Kira Skow (Kira And The Kindred Spirits), M.Ward, Pieta Brown e la celebre attrice franco-danese, simbolo della Nouvelle Vague, Anna Karina. "Gathered" riprende il filo di "Future standards" (20169 e del suo lavoro complementare "Further standards", offrendo un set di interpretazioni di brani propri e di qualche cover (una splendida, notturna ed latineggiante "A thousand kisses deep" di Leonard Cohen, lo standard "Moon river" di Henry Mancini / Johnny Mercer, e "Storyteller" del compianto Rainer Ptacek). Brani prevalentemente acustici, incisi in gran parte con accompagnatori diversi ed in luoghi diversi, che però mantengono una omogeneità nelle atmosfere rilassate ed introspettive, e nei toni narrativi e sottilmente malinconici, con la voce di Gelb che assume una veste da crooner dal lirismo laconico ed autunnale.

Coperina ruvida, adesivo di presentazione sul cellophane, codice per il download digitale, inner sleeve. Pubblicato nel febbraio del 2019 dalla Fire, il ventitreesimo album solista (ma il conto non è semplice...), successivo all' album del 2017 "Further Standards" (coaccreditato a Lonna Kelly) del prolifico musicista americano di Tucson, Arizona, fondatore dei grandi Giant Sand e dei Band Of Blacky Ranchette, e figura cardine nello sviluppo di una musica rock ''desertica'' statunitense dagli anni '80 in poi. Tra gli ospiti troviamo Kira Skow (Kira And The Kindred Spirits), M.Ward, Pieta Brown e la celebre attrice franco-danese, simbolo della Nouvelle Vague, Anna Karina. "Gathered" riprende il filo di "Future standards" (20169 e del suo lavoro complementare "Further standards", offrendo un set di interpretazioni di brani propri e di qualche cover (una splendida, notturna ed latineggiante "A thousand kisses deep" di Leonard Cohen, lo standard "Moon river" di Henry Mancini / Johnny Mercer, e "Storyteller" del compianto Rainer Ptacek). Brani prevalentemente acustici, incisi in gran parte con accompagnatori diversi ed in luoghi diversi, che però mantengono una omogeneità nelle atmosfere rilassate ed introspettive, e nei toni narrativi e sottilmente malinconici, con la voce di Gelb che assume una veste da crooner dal lirismo laconico ed autunnale.