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Art ensemble of chicago
Les stances a sophie
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1970 pathe marconi / private
jazz
jazz
Ristampa private press, copertina lucida senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura, dell' album originariamente pubblicato nel 1970 dalla Pathe' Marconi in Francia (e dalla Nessa negli USA, ma con retrocopertina diverso). Registrato a Boulogne in Francia il 22 luglio del 1970 con formazione composta da Roscoe Mitchell (sassofoni, flauto, clarinetto, percussioni), Joseph Jarman (sassofoni, flauto, percussioni), Lester Bowie (tromba, flicorno, percussioni), Malachi Flavors (contrabbasso, basso elettrico, percussioni), Don Moye (batteria) e Fontella Bass (voce, pianoforte). Uno dei primi lp dello storico gruppo jazz americano, questo acclamato lavoro venne realizzato quando l'Art Ensemble si era trasferito in Francia; composto come colonna sonora dell'omonimo film della nouvelle vague francese girato da Moshe Misrahi, non venne pero' utilizzato. Il gruppo dette luogo ad una delle sue piu' ammirate perfomance, mostrando il proprio stile eclettico nelle formule espressive e nelle influenze, ed avventuroso negli esperimenti, attraverso un selvaggio caleidoscopio sonoro in cui si incrociano o si inseguono funk, free jazz, suggestioni classiche (Monteverdi), musica etnica e jazz melodico. Questa la scaletta: ''Theme de yoyo'', ''Theme de Celine'', ''Variations sur un theme de Monteverdi (I)'', ''Variations sur un theme de Monteverdi (II)'', ''Proverbes (I)'', ''Theme amour universal'', ''Theme libre'', ''Proverbes (II)''. Gli Art Ensemble Of Chicago sono stati uno dei gruppi jazz d'avanguardia piu' importanti ed originali degli anni '70 ed '80: il gruppo si formo' dal Roscoe Mitchell Sextet, attivo intorno al 1966, trasformandosi in Roscoe Mitchell Art Ensemble l'anno successivo; la formazione di questo ultimo gruppo ruotava attorno al sassofonista Roscoe Mitchell, al trombettista Lester Bowie ed al contrabbassista Malachi Flavors. Nei due anni successivi l'Art Ensemble incise alcuni album, per poi trasferirsi in Europa con l'aggiunta del flautista Joseph Jarman. Un promoter europeo pubblicizzo' il gruppo come Art Ensemble Of Chicago (sebbene il nome fosse Roscoe Mitchell Art Ensemble), che accetto' e fece suo il nuovo nome. Nel 1970, a Parigi, il gruppo accolse nel proprio organico il percussionista Don Moye, e dette inizio al suo periodo d'oro che si protrasse anche dopo il ritorno negli Stati Uniti nel 1972 fino agli anni '80. Il gruppo continua la propria attivita', che si protrae con cambi di formazione oltre il 2000. La musica degli Art Ensemble Of Chicago e' un mirabile amalgama di musica africana, free jazz, avanguardia e di vari stili storici della musica afroamericana del '900.
Art ensemble of chicago
People in sorrow
Lp [edizione] terza stampa stereo usa 1969 nessa
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Terza rara stampa americana del 1978, copertina cartonata nella versione gialla con scritte e foto in nero, con indirizzo "Nessa Records / 5404 N.Kimball...." sul retro e la distribuzione FLying Fish, label bianca con parte azzurra in alto, scritte nere e logo Nessa bianco e nero in alto, catalogo N-3. Pubblicato dalla Nessa, inciso il 7 luglio del 1969 a Boulogne in Francia, con formazione composta da Roscoe Mitchell (sax soprano, sax alto, sax basso, clarinetto, flauto, percussioni), Joseph Jarman (sax alto, fagotto, oboe, flauto, percussioni), Lester Bowie (tromba, flicorno, percussioni) e Malachi Flavors (contrabbasso, zither, percussioni). Uno dei primissimi album del gruppo afroamericano, frutto della loro permanenza in Francia, questo lp e' composto da un unico brano, quello che da' il titolo all'album, all'insegna di un jazz avanguardista di non facile ascolto, astratto e sfuggente, e non di rado teso ad escursioni nella musica d'avanguardia. Gli Art Ensemble Of Chicago sono stati uno dei gruppi jazz d'avanguardia piu' importanti ed originali degli anni '70 ed '80: il gruppo si formo' dal Roscoe Mitchell Sextet, attivo intorno al 1966, trasformandosi in Roscoe Mitchell Art Ensemble l'anno successivo; la formazione di questo ultimo gruppo ruotava attorno al sassofonista Roscoe Mitchell, al trombettista Lester Bowie ed al contrabbassista Malachi Favors. Nei due anni successivi l'Art Ensemble incise alcuni album, per poi trasferirsi in Europa con l'aggiunta del flautista Joseph Jarman. Un promoter europeo pubblicizzo' il gruppo come Art Ensemble Of Chicago (sebbene il nome fosse Roscoe Mitchell Art Ensemble), che accetto' e fece suo il nuovo nome. Nel 1970, a Parigi, il gruppo accolse nel proprio organico il percussionista Don Moye, e dette inizio al suo periodo d'oro che si protrasse anche dopo il ritorno negli Stati Uniti nel 1972 fino agli anni '80. Il gruppo continua la propria attivita', che si protrae con cambi di formazione oltre il 2000. La musica degli Art Ensemble Of Chicago e' un mirabile amalgama di musica africana, free jazz, avanguardia e di vari stili storici della musica afroamericana del '900.
Art ensemble of chicago
Sixth decade from paris to paris (ltd.)
LP2 [edizione] nuovo stereo ger 2020 rogueart
jazz
jazz
Edizione limitata a mille copie, vinile doppio, copertina apribile, catalogo ROD-0122. Pubblicato nel gennaio del 2023 dalla Rogueart, questo album contiene le registrazioni della acclamata performance dal vivo data dagli Art Ensemble Of Chicago nel febbraio del 2020 presso il festival parigino Sons d'Hiver, e che celebra il sesto decennio di carriera della seminale formazione jazz afroamericana, la quale proprio a Parigi ebbe le sue prime incoraggianti affermazioni, nei tardi anni '60 del XX secolo. Numerosi furono i musicisti saliti sul palco in occasione di questo concerto: Roscoe Mitchell (sax alto, sopranino), Famoudou Don Moye (batteria, percussioni), Moor Mother (spoken word, testi), Roco Córdova (voce baritona), Erina Newkirk (voce soprano), Nicole Mitchell (flauto, ottavino), Hugh Ragin (tromba, flicorno, campane thailandesi), Simon Sieger (trombone, tuba), Jean Cook (violino), Eddy Kwon (viola), Tomeka Reid (violoncello), Brett Carson (pianoforte), Silvia Bolognesi (contrabbasso), Junius Paul (contrabbasso), Jaribu Shahid (contrabbasso, basso elettrico), Dudu Kouaté (percussioni), Enoch Williamson (percussioni), Babu Atiba (percussioni), Doussou Touré (percussioni) e Steed Cowart (direzione). Il gruppo, in questo configurazine allargata come una piccola orchestra, propone brani inediti, brani di recente pubblicazione ed episodi classici del loro repertorio storico, esprimendosi con un linguaggio ricco e cosmopolita, in cui diversi caratteri stilistici africani si incontrano con differenti correnti del jazz, dal free al modale, dalla musica per big band allo spiritual jazz ed al jazz funk, e con la poesia di Moor Mother. Una festa comunicativa in cui radici, transculturalismo, poesia e spiritualità convivono dinamicamente. Questa la scaletta: "Leola", "Introduction To Cards", "Cards", "Improvisation One", "Ritual “Great Black Music”", "Kumpa", "Stormy Weather", "New Coming", "Jigiba", "I Feel Like Dancing", "Bulawayo Korokokoko", "We Are On The Edge", "Variations And Sketches From The Bamboo Terrace", "I Greet You With Open Arms", "Funky AECO", "Improvisation Two". Gli Art Ensemble Of Chicago sono stati uno dei gruppi jazz d'avanguardia più importanti ed originali degli anni '70 ed '80: il gruppo si formò dal Roscoe Mitchell Sextet, attivo intorno al 1966, trasformandosi in Roscoe Mitchell Art Ensemble l'anno successivo; la formazione di questo ultimo gruppo ruotava attorno al sassofonista Roscoe Mitchell, al trombettista Lester Bowie ed al contrabbassista Malachi Favors. Nei due anni successivi l'Art Ensemble incise alcuni album, per poi trasferirsi in Europa con l'aggiunta del flautista Joseph Jarman. Un promoter europeo pubblicizzò il gruppo come Art Ensemble Of Chicago (sebbene il nome fosse Roscoe Mitchell Art Ensemble), che accettò e fece suo il nuovo nome. Nel 1970, a Parigi, il gruppo accolse nel proprio organico il percussionista Don Moye, e dette inizio al suo periodo d'oro che si protrasse anche dopo il ritorno negli Stati Uniti nel 1972 fino agli anni '80. Il gruppo continua la propria attività, che si protrae con cambi di formazione oltre il 2000. La musica degli Art Ensemble Of Chicago è un mirabile amalgama di musica africana, free jazz, avanguardia e di vari stili storici della musica afroamericana del '900.
Art ensemble of chicago
Tutankhamun (+2 tracks)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1969 org music
jazz
jazz
Vinile pressato nei prestigiosi stabilimenti della tedesca Pallas. Ristampa del 2018 ad opera della ORG Music, pressoché identica alla prima tiratura, ma con due bonus tracks, ''Tthinitthedalen: part 1'' e ''Tthinitthedalen: part 2'', incise delle stesse sessioni (ciascuno brano è posto alla fine di una delle due facciate del vinile). Originariamente pubblicato nel 1974 dalla Freedom in Europa, inciso ai Polydor Studios di Parigi il 26 giugno del 1969 da Lester Bowie (tromba, flicorno, ottoni, percussioni), Joseph Jarman (sassofoni, flauti, clarinetto, oboe, pianoforte, clavicembalo, chitarra, percussioni), Roscoe Mitchell (sassofoni, flauti, clarinetto, siren, percussioni, campanelli) e Malachi Favors (contrabbasso, basso elettrico Fender, banjo, sitar, percussioni), questo storico album è ricordato dalla critica come un importante documento della sperimentazione jazz più radicale dell'epoca. L'impiego di percussioni atipiche, che in alcuni passaggi del primo dei due lunghi brani rimangono assenti propiziando un sound rarefatto e dilatato, la creatività delle improvvisazioni sassofonistiche di Mithcell e Jarman, fra free jazz e post bop avanzato, modernissime, rendono quest'opera un ascolto entusiasmante per chi è sensibile alle sperimentazioni del jazz più anticonvenzionale. Gli Art Ensemble Of Chicago sono stati uno dei gruppi jazz d'avanguardia più importanti ed originali degli anni '70 ed '80: il gruppo si formò dal Roscoe Mitchell Sextet, attivo intorno al 1966, trasformandosi in Roscoe Mitchell Art Ensemble l'anno successivo; la formazione di questo ultimo gruppo ruotava attorno al sassofonista Roscoe Mitchell, al trombettista Lester Bowie ed al contrabbassista Malachi Favors. Nei due anni successivi l'Art Ensemble incise alcuni album, per poi trasferirsi in Europa con l'aggiunta del flautista Joseph Jarman. Un promoter europeo pubblicizzò il gruppo come Art Ensemble Of Chicago (sebbene il nome fosse Roscoe Mitchell Art Ensemble), che accettò e fece suo il nuovo nome. Nel 1970, a Parigi, il gruppo accolse nel proprio organico il percussionista Don Moye, e dette inizio al suo periodo d'oro che si protrasse anche dopo il ritorno negli Stati Uniti nel 1972 fino agli anni '80. Il gruppo continua la propria attività, che si protrae con cambi di formazione oltre il 2000. La musica degli Art Ensemble Of Chicago è un mirabile amalgama di musica africana, free jazz, avanguardia e di vari stili storici della musica afroamericana del '900.
Art ensemble of chicago
We are on the edge
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 2018 erased tapes
jazz
jazz
Vinile doppio, copertina apribile senza codice a barre, label custom rossa e bianca sulla prima e terza facciata, nera e bianca sulla seconda e quarta facciata, catalogo ERATP123LP. Pubblicato dalla Erased Tapes nell'aprile del 2019 in cd e nel luglio successivo in vinile, il nuovo album in studio che commemora i cinquant'anni di attività dello storico gruppo jazz di Chicago. L'album fu inciso fra il 16 ed il 20 ottobre del 2018 al Big Sky Recording di Ann Arbor, Michigan, con una folta formazione che includeva ancora due dei membri storici dello Ensemble, Roscoe Mitchell (sax sopranino, sax soprano, sax alto) e Famoudou Don Moye (batteria, percussioni), insieme a numerosi collaboratori, fra cui una sezione di archi ed una unità di percussionisti; "We are on the edge" è dedicato a tre membri del nucleo del gruppo, Lester Bowie, Shaku Joseph Jarman e Malachi Favors Maghostut, purtroppo ormai scomparsi all'epoca della pubblicazione dell'album (Jarman, l'ultimo dei tre ad andarsene, è morto nel gennaio del 2019). E' il primo album in studio degli AEOC in quindici anni, ed il gruppo non si adagia su allori autocelebrativi, ma si sforza di creare una musica ancora vivacemente proiettata nell'esplorazione, partendo dai classici punti di riferimento del free jazz, della musica africana e delle influenze della musica colta contemporanea, con la propulsione di una vitale e ricchissima sezione ritmica, e con il contributo di una vena poetica espressa nelle parti vocali presenti in alcuni brani. Questa la scaletta: "Bell song", "We are on the edge", "I greet you with open arms", "Chi-congo 50", "Jamaican farewell, part I", "Villa tiamo", "Saturday morning", "Jamaican farewell, part II", "Mama koko", "Fanfare and bell", "Variations and sketches from the bamboo terrace", "Oasis at dusk". Gli Art Ensemble Of Chicago sono stati uno dei gruppi jazz d'avanguardia più importanti ed originali degli anni '70 ed '80: il gruppo si formò dal Roscoe Mitchell Sextet, attivo intorno al 1966, trasformandosi in Roscoe Mitchell Art Ensemble l'anno successivo; la formazione di questo ultimo gruppo ruotava attorno al sassofonista Roscoe Mitchell, al trombettista Lester Bowie ed al contrabbassista Malachi Favors. Nei due anni successivi l'Art Ensemble incise alcuni album, per poi trasferirsi in Europa con l'aggiunta del flautista Joseph Jarman. Un promoter europeo pubblicizzò il gruppo come Art Ensemble Of Chicago (sebbene il nome fosse Roscoe Mitchell Art Ensemble), che accettò e fece suo il nuovo nome. Nel 1970, a Parigi, il gruppo accolse nel proprio organico il percussionista Don Moye, e dette inizio al suo periodo d'oro che si protrasse anche dopo il ritorno negli Stati Uniti nel 1972 fino agli anni '80. Il gruppo continua la propria attività, che si protrae con cambi di formazione oltre il 2000. La musica degli Art Ensemble Of Chicago è un mirabile amalgama di musica africana, free jazz, avanguardia e di vari stili storici della musica afroamericana del '900.
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