Hai cercato:  Ackamoor idris and the pyramids (pyramids) --- Titoli trovati: : 2
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LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2023  strut 
jazz
Vinile doppio, copertina apribile, label custom marroncina rossiccia con scritte bianche e logo Strut marroncino e bianco in alto sulla prima e terza facciata, con particolari dello artwork di copertina a colori, diversi per ciascuno dei due vinili, sulla seconda e quarta facciata, catalogo STRUT312LP. Pubblicato nel settembre del 2023 dalla Strut, l'ottavo album dei Pyramids, successivo ad ''Shaman'' (2020) e come quello co-accreditato al leader Idris Ackamoor. Inciso fra San Francisco e Londra ed assemblato dal produttore Malcolm Catto nel suo studio analogico Quatermass, "Afro futuristic dreams" ci offre una musica fluida ed avvolgente in cui afro-beat, highlife, jazz funk fusion, spiritual jazz e moderna psichedelia si amalgamano armoniosamente, creando un suono fluttuante, soave, ora cullante, ora ipnotico, ma squarciato anche da animosi assoli di sax di grande intensità emotiva (che richiama quella di John Coltrane e Pharoah Sanders), in una danza per il corpo e per la mente che si protrae per oltre settantacinque minuti. C'è un costante senso di coralità e di armonia nelle trame vocali e strumentali, che rende l'ascolto di "Afro futuristic dreams" quasi una terapia musicale per lo spirito. Gruppo afroamericano dedito ad un incrocio fra il free jazz e la musica percussiva africana, i Pyramids prendono forma in Europa su impulso di alcuni musicisti originari dell' Ohio nel 1971; del gruppo fa parte il sassofonista Idris Ackamoor (alias Bruce Baker), autore di gran parte delle loro composizioni. Tornati in patria intorno al 1973, i Pyramids incidono e pubblicano in quello stesso anno il loro primo album ''Lalibela'', disco caratterizzato da una furiosa vena creativa che lo avvicina al free piu' esuberante. L'anno successivo pubblicano ''King of kings'', dai toni piu' spirituali e con i legami africani ancor piu' in evidenza, quindi tornano nel 1976 con ''Birth/Speed/Merging''. Si sciolsero nel 1977, per poi riformarsi circa trent'anni dopo, e pubblicare due nuovi lp: nel 2011 ''Otherworldly'', e nel 2016 ''We be all africans'', quest'ultimo a nome Idris Ackamoor & the Pyramids.
Euro
34,00
codice 2134280
scheda
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2020  strut 
jazz
Vinile doppio, copertina apribile, label grigio/celeste con scritte nere, logo Strut a sinistra, catalogo STRUT214LP. Pubblicato nell'agosto del 2020 dalla Strut, il settimo album dei Pyramids, successivo ad ''An angel fell'' (2018) e come quello co-accreditato al leader Idris Ackamoor. Ancora una volta inciso ai Quatermass Studios di Londra e prodotto da Malcolm Catto degli Heliocentrics, ''Shaman!'' è stato inciso con una formazione rinnovata che però include anche un membro originale della formazione dei Pyramids degli anni '70, Margaux Simmons (flauto), oltre a Bobby Cobb (chitarra), Sandra Poindexter (violino), Ruben Ramos (basso), Gioele Pagliaccia (batteria) e Jack Yglesias (percussioni). E' un album dai temi più introspettivi e meno politici rispetto ad "An angel fell": qui Ackamoor si concentra su argomenti come la mortalità, la famiglia, la spiritualità, l'amore e la perdita. Il disco è costituito da nove lunghi brani, nei quali lo afro-funk più dilatato si fonde con il jazz dalle spinte spirituali, caratterizzato da ritmiche complesse ed eleganti, belle armonie vocali, elementi caratteristici di molta musica africana tradizionale e moderna, assoli di sassofono da parte di Ackamoor più morbidi rispetto al precedente lp, cullanti melodie di violino elettrificato e di flauto. Gruppo afroamericano dedito ad un incrocio fra il free jazz e la musica percussiva africana, i Pyramids prendono forma in Europa su impulso di alcuni musicisti originari dell' Ohio nel 1971; del gruppo fa parte il sassofonista Idris Ackamoor (alias Bruce Baker), autore di gran parte delle loro composizioni. Tornati in patria intorno al 1973, i Pyramids incidono e pubblicano in quello stesso anno il loro primo album ''Lalibela'', disco caratterizzato da una furiosa vena creativa che lo avvicina al free piu' esuberante. L'anno successivo pubblicano ''King of kings'', dai toni piu' spirituali e con i legami africani ancor piu' in evidenza, quindi tornano nel 1976 con ''Birth/Speed/Merging''. Si sciolsero nel 1977, per poi riformarsi circa trent'anni dopo, e pubblicare due nuovi lp: nel 2011 ''Otherworldly'', e nel 2016 ''We be all africans'', quest'ultimo a nome Idris Ackamoor & the Pyramids.
Euro
34,00
codice 2129132
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