Hai cercato: Aa.vv. (not moving, pankow, victrola, death ss...) --- Titoli trovati: : 2
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Lp [edizione] originale stereo ita 1982 electric eye
[vinile] excellent [copertina] excellent punk new wave
[vinile] excellent [copertina] excellent punk new wave
l' originale rara stampa, copertina senza barcode, etichetta custom in bianco e nero, catalogo EELP001. La molto rara prima tiratura, uscita su etichetta Electic Eye nel 1982 (era stato il primo numero di catalogo di quella label cosi' importante nell' ambito del rock italiano degli anni '80). Inserito dallo staff della rivista Rumore tra i 100 dischi fondamentali nella storia della new wave italiana, uno dei primi e piu' importanti documenti del post punk del nostro paese, insieme alle altre (comunque successive) storiche raccolte "Body Section" e "Catalogue Issue"; prodotto dalla rivista Rockerilla nel 1982, contiene 12 brani altrimenti inediti, appositamente realizzati per questa pubblicazione da altrettante bands selezionate tra quanto di meglio l' underground italico avesse proposto all' attenzione dei critici della all' epoca giovane rivista. Aprono questo piccolo gioiello i VICTROLA di Messina con la suadente "Into His Gloves", acerba ma affascinante anticipazione del magnifico 12" "Maritime Tatami" che la stessa Electric Eye presto pubblichera'; seguono gli STATE OF ART con "Venice" che recupera le sonorita' funk e new wave accostabili ai primi A Certain Ratio; sulla stessa scia gli X-RATED con la bella "Tokyo Alert"; i NOT MOVING lasciano la loro prima testimonianza discografica con la prima versione del conturbante garage punk psichedelico "Baron Samedi", tratta dal loro primo demo del 1981, e poi riregistrata per il loro primo ep (anch'esso uscira' per la Electric Eye); il duo BLAUE REITER con il brano "A Correct Adulation Of Himself" rappresentano una delle sorprese della raccolta, splendida ballata new wave dominata da un basso palpitante (dalle loro ceneri nasceranno i Virisanse), ed aprono le porte al brano "Terror" dei DEATH SS, dall' impronta dark punk, esordio discografico assoluto per la band di Paul Chain che lasciava presagire le future direzioni del gruppo. La ballata elettro-disco "Bandana Boys" dei Dirty Actions, gloriosa formazione le cui tracce registrate in studio impallidiscono rispetto alle leggendarie esibizioni dal vivo, unico brano cantato in italiano, apre il secondo lato; segue la spigolosa "Automaton's" dei B-SIDES, sorprendentemente vicini ai primissimi Cure, che fanno da apripista alla sorprendente "Waving In The Dark" degli STYLE SINDROME capitanati da Anna Di Stefano la cui voce non puo' non ricordare Siouxsie Sioux; "Maimed" dei WAX HEROES cupa e lenta esplode nel suo evolversi in una atipica e singolarissima ballata che trova quiete nella successiva geniale "Haiti Blues" degli EAZY CON, tra la New York di Laurie Anderson, della no-wave e contaminazioni etniche (poi riregistrata anni dopo nel loro unico album); chiudono gli esordienti PANKOW con la bellissima "We Are The Joy", perla stupenda ed impressionante del gruppo fiorentino, con una inedita formazione che li vedeva ancora distanti dalla svolta elettronica, e molto piu' vicina alle sonorita' dei concittadini Neon o Karnak, che accresce ulteriormente il valore di questo vero e proprio reperto.
Lp [edizione] originale stereo ita 1982 electric eye
[vinile] excellent [copertina] excellent punk new wave
[vinile] excellent [copertina] excellent punk new wave
copia ancora incellophanata, sigillata e da noi aperta, coeprtina senza barcode, etichetta "custom" in bianco e nero, catalogo EELP001. La molto rara prima tiratura, uscita su etichetta Electic Eye nel 1982 (era stato il primo numero di catalogo di quella label cosi' importante nell' ambito del rock italiano degli anni '80). Inserito dallo staff della rivista Rumore tra i 100 dischi fondamentali nella storia della new wave italiana, uno dei primi e piu' importanti documenti del post punk del nostro paese, insieme alle altre (comunque successive) storiche raccolte "Body Section" e "Catalogue Issue"; prodotto dalla rivista Rockerilla nel 1982, contiene 12 brani altrimenti inediti, appositamente realizzati per questa pubblicazione da altrettante bands selezionate tra quanto di meglio l' underground italico avesse proposto all' attenzione dei critici della all' epoca giovane rivista. Aprono questo piccolo gioiello i VICTROLA di Messina con la suadente "Into His Gloves", acerba ma affascinante anticipazione del magnifico 12" "Maritime Tatami" che la stessa Electric Eye presto pubblichera'; seguono gli STATE OF ART con "Venice" che recupera le sonorita' funk e new wave accostabili ai primi A Certain Ratio; sulla stessa scia gli X-RATED con la bella "Tokyo Alert"; i NOT MOVING lasciano la loro prima testimonianza discografica con la prima versione del conturbante garage punk psichedelico "Baron Samedi", tratta dal loro primo demo del 1981, e poi riregistrata per il loro primo ep (anch'esso uscira' per la Electric Eye); il duo BLAUE REITER con il brano "A Correct Adulation Of Himself" rappresentano una delle sorprese della raccolta, splendida ballata new wave dominata da un basso palpitante (dalle loro ceneri nasceranno i Virisanse), ed aprono le porte al brano "Terror" dei DEATH SS, dall' impronta dark punk, esordio discografico assoluto per la band di Paul Chain che lasciava presagire le future direzioni del gruppo. La ballata elettro-disco "Bandana Boys" dei Dirty Actions, gloriosa formazione le cui tracce registrate in studio impallidiscono rispetto alle leggendarie esibizioni dal vivo, unico brano cantato in italiano, apre il secondo lato; segue la spigolosa "Automaton's" dei B-SIDES, sorprendentemente vicini ai primissimi Cure, che fanno da apripista alla sorprendente "Waving In The Dark" degli STYLE SINDROME capitanati da Anna Di Stefano la cui voce non puo' non ricordare Siouxsie Sioux; "Maimed" dei WAX HEROES cupa e lenta esplode nel suo evolversi in una atipica e singolarissima ballata che trova quiete nella successiva geniale "Haiti Blues" degli EAZY CON, tra la New York di Laurie Anderson, della no-wave e contaminazioni etniche (poi riregistrata anni dopo nel loro unico album); chiudono gli esordienti PANKOW con la bellissima "We Are The Joy", perla stupenda ed impressionante del gruppo fiorentino, con una inedita formazione che li vedeva ancora distanti dalla svolta elettronica, e molto piu' vicina alle sonorita' dei concittadini Neon o Karnak, che accresce ulteriormente il valore di questo vero e proprio reperto.
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