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Jackson millie
Caught up
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1974 southbound
soul funky disco
soul funky disco
Ristampa del 2018 ad opera della Soundbound, pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1974 dalla Polydor in Gran Bretagna, dove non entro' in classifica, e dalla Spring negli USA, dove giunse al quarto posto nella classifica r'n'b ed alla 21esima posizione nella billboard 200, il quarto album solista, uscito dopo ''I got to try it one time'' (1974) e prima di ''Still caught up'' (1975). L'album e' ricordato come una pietra miliare della carriera della cantante: i temi amari del tradimento e della rottura di relazioni ricorrono, narrati ora dal punto di vista di una moglie, ora da quello di un'amante (fatto che conferisce all'album un carattere concettuale), espressi da un canto diretto ed intercalato da parti discorsive accostate al rap. Un impianto musicale che si muove su ritmi mid tempo o da ballata, con arrangiamenti orchestrali ed un sound funk venato di pop, contrasta con la voce di Millie, potente e graffiante, in alcuni brani al vetriolo, dall'anima sudista, che sembra espressione al femminile di un canto fra Otis Redding e James Brown. Nata nel 1944 a Thomson in Georgia, la cantante afroamericana Millie Jackson crebbe ascoltando Otis Redding, Sam Cooke e gli O'Jays, ma amava anche Gladys Knight, la cui voce sarebbe poi stata paragonata alla sua. Cantante autodidatta, Jackson impiegava anche uno stile discorsivo comunemente chiamato rap nelle sue performance, anche se non si trattava ancora del rap cosi' inteso negli anni '80 e '90. Si fece le ossa cantando nei club fra New York ed il New Jersey, ed i suoi primi singoli di successo arrivarono all'inizio degli anni '70 con ''A child of god (it's hard to believe)'' (1971), ''Ask me what you want'' e ''My man, a sweet man'', giunti entrambi nella top ten r'n'b nel corso del 1972; nel 1973 ''Hurts so good'' arrivo' al terzo posto nella classifica r'n'b ed entro' nella top forty della hot 100. Un capitolo importante della sua carriera fu l'album ''Caught up'' del 1974, nel quale introdusse quel modo di cantare vicino al rap e con un linguaggio forte e diretto, che avrebbe caratterizzato il suo stile.
Jackson millie
Still caught up
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1975 southbound
soul funky disco
soul funky disco
Ristampa del 2018 ad opera della Southbound, pressoché identica alla prima tiratura. Pubblicato nel 1975 dalla Spring negli USA, dove giunse al 27esimo posto nella classifica r'n'b ed alla 112esima posizione nella billboard 200, il quinto album solista, uscito dopo ''Caught up'' (1974) e prima di ''Lovingly yours'' (1976). L'album, come gia' si intende dal titolo, riprende lo stile ed i temi del precedente lp, ricordato come una pietra miliare della carriera della cantante: i temi amari del tradimento e della rottura di relazioni ricorrono anche qui, espressi da un canto diretto ed intercalato da parti discorsive accostate al rap. Un impianto musicale che si muove su ritmi mid tempo o da ballata, con arrangiamenti orchestrali ed un sound funk venato di pop, contrasta con la voce di Millie, potente e graffiante, in alcuni brani al vetriolo, dall'anima sudista, che sembra espressione al femminile di un canto fra Otis Redding e James Brown. Nata nel 1944 a Thomson in Georgia, la cantante afroamericana Millie Jackson crebbe ascoltando Otis Redding, Sam Cooke e gli O'Jays, ma amava anche Gladys Knight, la cui voce sarebbe poi stata paragonata alla sua. Cantante autodidatta, Jackson impiegava anche uno stile discorsivo comunemente chiamato rap nelle sue performance, anche se non si trattava ancora del rap cosi' inteso negli anni '80 e '90. Si fece le ossa cantando nei club fra New York ed il New Jersey, ed i suoi primi singoli di successo arrivarono all'inizio degli anni '70 con ''A child of god (it's hard to believe)'' (1971), ''Ask me what you want'' e ''My man, a sweet man'', giunti entrambi nella top ten r'n'b nel corso del 1972; nel 1973 ''Hurts so good'' arrivò al terzo posto nella classifica r'n'b ed entrò nella top forty della hot 100. Un capitolo importante della sua carriera fu l'album ''Caught up'' del 1974, nel quale introdusse quel modo di cantare vicino al rap e con un linguaggio forte e diretto, che avrebbe caratterizzato il suo stile.
Jade warrior
jade warrior (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1971 repertoire
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa in vinile 180 grammi e rimasterizzata, copertina apribile senza barcode, pressoche' identica alla prima tiratura del 1971 su Vertigo. Pubblicato in Inghilterra nel maggio del 1971 prima di "Last Autumn Dream", non entrato nelle classifiche UK ne' in quelle USA. Il primo album. I Jade Warrior sono una delle principali underground band britanniche, formati da Tony Duhig e Jon Field dei mitici July, il loro suono era una originalissima miscela sognante e spirituale tra hard rock e progressive. In questo loro debutto, uno dei piu' considerati LP su Vertigo in assoluto, propongono una musica spettrale e complessa che possiede toni immaginifici e sognanti, dagli influssi jazz, blues, musica contemporanea, oltre all'hard e progressive consueti. Straordinari ed innovativi anche i testi, che disegnano un' armonia tra spirito e corpo sospesa tra occidente ed oriente, prossima a quella teorizzata molti anni dopo dalla new age. Tra i brani Telephone Girl, pubblicata anche sul manifesto della Vertigo del 1971, Heads Together, First Round.
Jamal ahmad
Emerald city nights 1965-1966 (ltd. numbered black friday rsd 2022 180 gr.)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1965 jazz detective
jazz
jazz
Edizione limitata a 5000 copie numerate sul retro copertina in basso, realizzata IN OCCASIONE DEL BLACK FRIDAY RECORD STORE DAY DEL NOVEMBRE 2022, vinile doppio da 180 grammi, copertina apribile, libretto di dodici pagine con note a cura del giornalista Eugene Holly Jr., foto ed interviste a Ramsey Lewis, Jon Batiste, Hiromi e Marshall Chess, label in diverse tonalità di blu con scritte bianche e celesti e logo Jazz Detective bianco e blu a sinistra, catalogo DDJD-002. Pubblicato nel novembre del 2022 dalla Jazz Detective, masterizzato da Bernie Grundman, questo album contiene registrazioni dal vivo INEDITE effettuate fra il 1965 ed il 1966 da Ahmad Jamal al Penthouse jazz club di Seattle. Il pianista è immortalato su disco in configurazioni a trio, accompagnato da strumentisti quali Jamil Nasser (contrabbasso), Chuck Lampkin, Vernel Fournier e Frank Grant (batteria). Splendide performances fra bop avanzato e post bop, guidate dal pianoforte e senza presenza di ottoni. Questa la scaletta: "I Didn't Know What Time It Was", "Who Can I Turn To?" (brani registrati il 18/3/65); "My First Love Song", "Feeling Good" (brani registrati il 25/3/65); "Concern", "Like Someone In Love" (brani registrati il 28/10/65); "Invitation", "Poinciana", "Whisper Not" (brani registrati il 22/9/66). Ahmad Jamal è un pianista jazz non famosissimo ma apprezzato per il suo stile innovativo, venato di minimalismo ed attento al gioco fra suono e silenzio. Tra i suoi ammiratori è da ricordare Miles Davis che pare insistesse con Red Garland perché provasse a suonare proprio come Jamal. Diviene pianista professionista all'età di undici anni nella sua Pittsburgh. Alla fine degli anni '40 entra nell' orchestra di George Hudson. Nel '51 forma il suo primo trio, i Three Strings, con il chitarrista Ray Crawford ed il bassista Eddie Calhoun. In seguito suonerà anche il piano elettrico. Famoso per una versione del brano "Pavanne" che in seguito ispirera' Coltrane per il brano "Impressions".
Japan
exorcising ghosts (half-speed mastering)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1984 virgin / umc
punk new wave
punk new wave
Doppio album, in vinile 180 grammi, ristampa del 2022, rimasterizzata con sistema "half-speed mastering" presso i prestigiosi Abbey Road Studios, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura su Virgin, con fascetta di presentazione ripiegata attorno alla costola, ed inner sleeves. Pubblicata nell'ottobre del 1984 dalla Virgin in Gran Bretagna, dove giunse al 45esimo posto in classifica, non uscita negli USA, questa raccolta postuma, curata da David Sylvian, contiene sedici brani dei Japan, di cui erano precedentemente inedite su album su album le strumentali "A Foreign Place", "Voices Raised in Welcome, Hands Held in Prayers" (gia' udita nel live "Oil on Canvas") e "Life without Buildings". Un'occasione per accostarsi al sound del gruppo new wave decadente e raffinato. Questa la scaletta dei brani, per la maggior parte tratti dagli album ''Quiet life'', ''Gentlemen take polaroids'' e ''Tin drum'': ''Methods of dance'' (10/80), ''Swing'' (10/80), ''Gentlemen take polaroids'' (10/80), ''Quiet life'' (1/80), ''A foreign place'' (8/81), ''Night porter'' (10/80), ''My new career'' (10/80), ''The other side of life'' (1/80), ''Visions of China'' (11/81), ''Taking islands in Africa (remix)'' (10/81, b-side del 7'' ''Visions of China''), ''Ghosts'' (11/81), ''Sons of pioneers'' (11/81), ''Voices raised welcome, hands held in prayer (no crowd noise)'', ''Life without buildings'', ''Talking drum (edited intro)'' (11/81), ''The art of parties (12'' version)'' (4/81). I Japan, nati nel 1974 nei sobborghi di Londra sud, cercano una loro strada, mettendo in mostra fin dall'inizio la propensione per un estetismo decadente. La band si cimenta nei primi anni con tre album di glam-punk chitarristico, curiosi ibridi tra David Bowie e i Sex Pistols, tra i Clash e gli Ultravox, in questo periodo, la band vive soprattutto in Giappone, dove entra in contatto con artisti come il chitarrista Masami Tsuchiya degli Ippu Do, Akiko Yano e il tastierista della Yellow Magic Orchestra Ryuichi Sakamoto, rivelandosi cosi' come formazione ancora alla ricerca di una fisionomia compiuta, anche se gia' dominata dalla personalita' del suo leader che caratterizzera' ed indirezzera' il gruppo verso quel gusto decadente e mitteleuropeo che li fara' apprezzare ed idolatrare da critica e pubblico.
Jason crest
A place in the sun
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 guerssen
rock 60-70
rock 60-70
Copertina senza codice a barre, inserto apribile a colori con note a cura di David Wells e rare foto, label nera con scritte bianche e logo Guerssen bianco in alto, catalogo Guess171. Pubblicata nel 2021 dalla Guerssen, questa antologia compila rari brani tratti dai cinque singoli del 1968/69 (che furono tutta la loro produzione discografica) e da nastri all'epoca rimasti inediti (poi pubblicati nel 2011 dalla Acme nell'antologia "Collected works"), di questa formazione di culto dei tardi anni '60 inglesi. Formatosi a Tonbridge nel Kent, questo quintetto produsse una manciata di 45 giri, e venne sovente accostato ai Procol Harum, con il suo sound post-psichedelico non di rado guidato da tastiere, in particolare l'organo; nessuno dei singoli ebbe successo, nonostante alcuni contenessero soprendenti soluzioni di trapasso fra psichedelia, pop barocco e proto-progressivo, in particolare il loro ultimo singolo, ''Black mass'', un brano decisamente da ascoltare per tutti gli appassionati di psichedelia e rock dei tardi anni '60 inglesi, con il suo incedere lento e cupo, decadente e molto acido, carico di effetti sia lisergici che drammatici. Scioltosi il gruppo, i membri confluirono in band quali Orang Utan, High Broom e Samuel Prody, ma alcuni di essi si rimisero insieme formando gli Holy Mackerel. Questa la scaletta: ''Turquoise tandem cycle'' (singolo, 1/68), ''Two by the sea'' (b-side singolo, 4/68), ''Teagarden lane'' (acetato inedito fino al 2011, 1/68), ''King of the castle'' (acetato inedito fino al 2011, 1968), ''Juliano the bull'' (singolo, 4/68), ''The collected works of justin crest'' (acetato inedito fino al 2011, 1968), ''A place in the sun'' (b-side singolo, 8/69), ''Black mass'' (singolo, 8/69), ''My house is burning'' (acetato inedito fino al 2011, 1968), ''Charge of the light brigade'' (acetato inedito fino al 2011, 1968), ''Patricia's dream'' (b-side singolo, 8/68), ''The lemon tree'' (singolo, 8/68), ''The good life'' (b-side singolo, 1/68), ''You really got a hold on me'' (acetato inedito fino al 2011, 1968).
Jethro tull
rokflote
lp [edizione] nuovo stereo eu 2023 sony / inside out
rock 60-70
rock 60-70
Vinile 180 grammi, copertina apribile, adesivo di presentazione sul cellophane, corredata di booklet. Pubblicato nel maggio del 2023, a solo un anno di distanza dal precedente "Zealot gene", l' album che conferma il ritorno dello storico gruppo inglese guidato come sempre da Ian Anderson. Descrizione completa a seguire.
Johnson robert
king of the delta blues singers (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1936 waxtime
blues rnr coun
blues rnr coun
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rarissima tiratura su Columbia, ma corredata di due tracce aggiunte per l' occasione, "I Believe I'll Dust My Broom" e "Sweet Home Chicago" (originariamente incluse in "King Of The Delta Blues Singers Vol. II" del 1970). Il fondamentale album uscito nel 1961, raccolta di 78 giri usciti originariamente nel 1937 e di brani in versioni inedite, per un totale di 16 brani, delle sessions registrate il 23, 26 e 27 Novembre del 1936 ed il 19 e 20 Giugno del 1937, le prime in una stanza d'albergo a San Antonio e le seconde a Dallas in un ufficio da Don Law. Robert Johnson Š sicuramente la figura piu' mitica di tutto il blues del delta, tantopiu' in quanto la sua biografia resta avvolta da un alone di mistero, era gia' una leggenda nel 1938, mori' giovanissimo, pare avvelenato da un pappone, dopo una vita marchiata dall'alcol, le donne e le prigioni del sud degli States, con lui nasce il mito della musica del demonio, gli Stones si ispirano a lui per ''Beggar's banquet'', suoi e qui inclusi brani leggendari ripresi nel corso degli anni da innumerevoli gruppi ed artisti, quali ''Crossroads blues'', "Rambling on my mind'', ''Come on in my kitchen'', ''Me and the devil blues''....Ecco comunque la lista completa dei brani: "Cross Road Blues", "Terraplane Blues", "Come On In My Kitchen", "Walkin' Blues", "Last Fair Deal Gone Down", "6. 32-20 Blues", "Kind Hearted Woman Blues", "If I Had Possession Over Judgement Day", "Preachin' Blues (Up Jumped The Devil)", "When You Got A Good Friend", "Ramblin' On My Mind", "Stones In My Passway", "Traveling Riverside Blues", "Milkcow's Calf Blues", "Me And The Devil Blues" e "Hell Hound On My Trail". Fondamentale, il disco ebbe un secondo volume approntato alla fine degli anni '60, rinnovando l' influenza di Johnson presso le nuove generazioni.
Jones rickie lee
pieces of treasure
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2023 bmg / modern
rock 60-70
rock 60-70
Corredato di inserto. Registrato in cinque giorni, prodotto da Russ Titelman, coproduttore gia' dei primi due albums "Rickie Lee Jones" (1979) e "Pirates" (1980), pubblicato nell' aprile del 2023, a distanza di quattro anni dal precedente "Kicks" (2019), il quattordicesimo album, composto anche questo, come il precedente, interamente da covers; la scelta pero' stavolta e' meno sorprendentemente eterogenea, si tratta di dieci brani della grande tradizione musicale americana, sebbene certo le scelte siano tutt' altro che banali, in cui la Jones si produce in brillanti performance dai sapori fortemente jazzy, con la sua voce sempre bellissima. Tra i brani "Nature Boy" di Eden Ahbez, "They Can't Take That Away from Me" di George ed Ira Gershwin e "September Song" di Kurt Weill, oltre alla classicissima ""On the Sunny Side of the Street". Originaria di Chicago ma cresciuta artisticamente a Los Angeles, la cantante Rickie Lee Jones venne la' scoperta (in tutti i sensi) da Tom Waits, che vi ebbe una intensa relazione sentimentale. Dopo l' album di esordio "Rikie Lee Jones" (1979) ed il successivo "Pirates" (1981), idolatrati dalla critica, il "difficile" terzo album ''The magazine'' (in mezzo il minialbum su 10" "Girl at Her Volcano") del 1984 la vide ancora una volta tra pop sofisticato e jazz, con riferimenti nei testi alla "beat generation", per poi portare avanti la sua carriera oltre l'inizio del nuovo secolo.
Judas priest
Holidays in houston, the texas broadcast 1983
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1983 fallen angel
rock 60-70
rock 60-70
Versione in vinile nero, catalogo ANGEL006LP. Pubblicato nel 2023 dalla Fallen Angel, questo album contiene le registrazioni del concerto dato dai Judas Priest al Convention Center di Houston, Texas, l'8 giugno del 1973, durante il tour dell'album "Screamin for vengeance", uscito nel 1982, il loro ottavo in studio, e quello che finalmente aprì le porte del grande successo negli Stati Uniti per la storica band britannica. Il concerto di Housto fu trasmesso radiofonicamente e, pur privilegiando ovviamente i brani del loro recente album in studio, contiene anche un buon numero di brani del loro precedente repertorio. Questa la scaletta: "Heading Out To The Highway", "Desert Plains", "Devil's Child", "The Hellion - Electric Eye", "Riding On The Wind", "Screaming For Vengeance", "You've Got Another Thing Comin'", "Breaking The Law", "Sinner", "Living After Midnight", "Hell Bent For Leather". Formatisi a Birmingham nel 1969, gli inglesi Judas Priest sono stati una delle piu' importanti ed influenti band dello hard rock e dello heavy metal degli anni '70; dopo una lunga gavetta nella prima meta' degli anni '70, il gruppo entro' nella storia con acclamati album quali ''Stained class'' (1978) e ''Killing machine'' (1978, aka ''Hell bent on leather''), considerati lavori seminali e fondamentali per la NWOBHM. Sono ancora in attivita' nella prima decade del nuovo secolo.
Juju (oneness of juju)
A message from mozambique
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1973 strata east
jazz
jazz
Copertina lucida a busta senza codice a barre. Ristampa pressoche' identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1973 dalla Strata East negli Usa, il primo dei due album ad uscire a nome Juju (il secondo fu ''Chapter two:nia'', del 1974). Il gruppo americano del sassofonista James Plunky Branch (qui accreditato come Plunky Nkabinde), e' qui artefice di un avventuroso jazz acustico, nel quale convivono le esplorazioni del free, una forte attenzione alle percussioni africane ed un alone di misticismo; la critica ha accostato la musica dei Juju a Pharoah Sanders, ed in una certa misura il gruppo mostra anche influenze del John Coltrane degli anni '60. Questi i brani presenti: ''(Struggle) Home'', ''Soledad brothers'', ''Freedom fighter'', ''Make your own revolution now'', ''Father is back'', ''Nairobi/Chants (traditional)''. Questo longevo gruppo afroamericano ha attraversato diverse fasi artistiche nel corso dei decenni, con l'organico che ruota attorno al sassofonista James Plunky Branch: inizialmente erano noti come Juju (1971-1974), e con questo nome pubblicarono due album di jazz avanguardista, fra free e radici africane; in seguito (1975-19819 cambiarono nome in Oneness of Juju, pubblicando ulteriori lavori incentrati sulla musica afroamericana piu' popolare come il funk e l'afrocubana. Il gruppo divenne poi Plunky & Oneness negli anni '80, adottando elementi di smooth jazz e hip hop nel proprio eclettico bagaglio stilistico.
Jumbo
Vietato ai minori di 18 anni ?
Lp [edizione] ristampa stereo eu 1973 vinyl magic/philips
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
ristampa del 2007, copertina apribile senza barcode (con adesivo Siae metallizzato sul retro), pressoche' idnetica a quella della prima rarissima tiratura uscita in Italia su Philips, e corredata di inner sleeve con testi ed artwork, catalogo VMLP084. Pubblicato in Italia nel 1973 dopo "Dna''. Questo terzo album e' considerato il piu' ambizioso del gruppo milanese: realizzato con la collaborazione di Battiato al VCS3 e di Lino "Capra" Vaccina alle percussioni, "Vietato ai minori di 18 anni?" e' musicalmente piu' duro ed oscuro del precedente "DNA", vicino a King Crimson, Genesis e Jethro Tull; i testi, che trattano di argomenti scottanti come omosessualita' ed emarginazione, provocarono il bando dalle trasmissioni radiofoniche del disco. L'utilizzo di una nutrita strumentazione che include mellotron, sintetizzatori, sax e flauto contribuisce alla complessita' dell'album, considerato uno dei migliori lavori del rock progressivo italiano. Uno dei gruppi piu' considerati del rock progressivo italiano, i Jumbo si formarono a Milano nel 1969 intorno al cantante Alvaro "Jumbo" Fella ed esordirono nel 1970 con due singoli e pubblicarono il loro primo album omonimo nel 1972. Nello stesso anno usci' il secondo album "DNA", su di uno stile piu' personale vicino al rock progressivo e, nel 1973 il terzo ed ultimo lp, "Vietato ai minori di 18 anni?", ancora piu' ambizioso e sperimentale, con la collaborazione di Battiato e Lino "Capra" Vaccina. Il gruppo continuo' ad esibirsi dal vivo negli anni successivi, suonando ai festival di Parco Lambro nel 1975 e nel 1976. Nei decenni successivi i Jumbo si riuniscono ed incidono sporadicamente. I loro primi tre album uscirono in poche migliaia di copie e sono assai rari.
Kalhor kayhan and toumani diabate
Sky is the same colour everywhere (etched fourth side)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 2023 real world
world
world
Vinile doppio inciso su tre facciate e con la quarta scolpita ("etched"), label custom celeste. Pubblicato nel maggio del 2023 dalla Real World, il primo album in collaborazione fra l'iraniano Kayhan Kalhor e lo stimato musicista maliano Toumani Diabaté: un incontro fra strumenti di primaria importanza nelle rispettive musiche classiche e tradizionali, cioè il kamenche persiano ed il kora maliano, animato da due assoluti maestri. E' una musica meditativa e spirituale, in cui elementi in comune fra le due tradizioni come il minimalismo ed una trance calma ed eterea convergono armoniosamente in lunghi brani dalle splendide melodie e dal lirismo fine e commovente, ma senza eccessi né drammatizzazioni. Il progetto di questa collaborazione nacque con poco preavviso e minima preparazione, in occasione di una performance dal vivo data dai due artisti in Germania nel settembre del 2016, a cui seguì poi un breve tour europeo, al termine del quale fu inciso questo lp, a Parigi. Nato nel 1963 a Kermanshah, Kayhan Kalhor è un musicista e compositore iraniano di origini curde e persiane e virtuoso del kamancheh, uno dei più importanti strumenti della musica classica iranica, oltre che del setar e del violino persiano. Cresciuto a Tehran, cominciò giovanissimo la sua prestigiosa carriera musicale, formandosi con lo studio delle musiche persiana, curda e di quella turca tradizionale del Khorasan. In seguito si trasferì in Europa, e poi in Canada, studiando anche la musica classica europea, per poi stabilirsi negli Stati Uniti. Nel XXI secolo è considerato uno dei massimi, se non il più importante, suonatori di kamancheh, strumento a quattro corde suonato con l'archetto, ma anche pizzicato con le dita. Ha collaborato con molti prestigiosi colleghi internazionali, fra cui il Kronos Quartet, lo Yo-Yo Ma's Silk Road Ensemble, il Rembrandt Trio e Shujaat Khan.
Kamelot
Shadow theory
LP2 [edizione] nuovo stereo ger 2018 napalm
heavy metal
heavy metal
Edizione limitata, versione in doppio vinile nero pesante, contenente una bonus track rispetto all'edizione in cd (''The last day of sunlight'', posta alla fine della quarta facciata), copertina apribile, label custom con immagine sullo sfondo diversa su ciascun vinile, scritte bianche e rosse, catalogo NPR777VINYL. Pubblicato nell'aprile del 2018 dalla Napalm, non entrato in classifica nel Regno Unito e giunto alla 141esima posizione negli USA, il dodicesimo album in studio, successivo a ''Haven'' (2015). Il seguito dell'acclamato ''Haven'', ''The shadow theory'' è prodotto dall'abile Sascha Paeth, esperto produttore di ambito power metal, ed ancora una volta evidenzia l'efficace e tecnicamente brillante sintesi fra goth metal, progressive e metal sinfonico, oltre ai richiami al metal classico degli anni '80, di cui i Kamelot sono fini artefici. E' il primo album inciso con il batterista Johan Nunez, proveniente dai Firewind. Gruppo power metal americano fondato nel 1991 a Tampa in Florida dal multistrumentista Thomas Youngblood, i Kamelot debuttano su lp nel 1995 con ''Eternity''; pur attraversando numerosi cambiamenti nell'organico, sono stati capaci di proporre con costanza una musica di alto livello tecnico, nella quale predomina il lato più epico dello heavy metal, percorso da una vena progressive e sinfonica. Fra gli altri membri di rilievo della loro formazione, citiamo il cantante e paroliere norvegese Roy Khan, che fu nella band fra il 1997 ed il 2011.
Khruangbin
Con todo el mundo
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2018 night time stories
indie 2000
indie 2000
ristampa con copertina ruvida, inner sleeve. “Con Todo El Mundo (2018)” è il secondo album dei Khruangbin, dedicato (in parte) al nonno messicano-americano di Laura Lee, una presenza formativa nella vita della bassista, che alla domanda della nipote "Come me quieres?" (quanto mi vuoi bene) era solito rispondere "Con todo el mundo" (con tutto il mondo). Questo secondo lavoro del trio sposta le coordinate sonore di riferimento del trio : il punto di partenza è sempre l’attitudine calda e vibrante a suon di funk soul psichedelico. Questa volta però alle influenza molam, thai funk si aggiungono anche vibrazioni messicane.
Mentre il loro album di debutto del 2015, "The Universe Smiles Upon You" è fortemente influenzato da compilation e musicassette di pop, rock e funk asiatici degli anni '60 e '70, "Con todo el mundo" si sposta più verso l'India e il Medio Oriente, e più nello specifico l'Iran, per trarre ispirazione e scoprire nuovi e peculiari suoni funk e soul.
Attraverso "Con todo el mundo", l'eterea teoria melodica di Laura Lee, i testi di Mark e le sue linee chitarristiche disarticolate, e il battere e levare sempre preciso di DJ creano un qualcosa ben più grande della mera somma delle singole parti. Un suono vibrante e sincrono risuona in tutto il pianeta, assorbendo immagini, suoni e sentimenti di ogni cultura di ogni popolo, e attraverso i Khruangbin vengono filtrati e rimandati in tutto il mondo.
I Khruangbin sono un trio musicale americano di Houston, Texas, formato da Laura Lee al basso, Mark Speer alla chitarra e Donald Ray "DJ" Johnson Jr. La band è nota per saper mescolare funk, psichedelia, dub, exotica, soul. Il loro album d’esordio, “The Universe Smiles Upon You” (2015), attinge alla storia della musica thailandese degli anni '60, mentre il loro secondo album, “Con Todo El Mundo (2018)”, ha influenze spagnole e mediorientali.
***clicca sul nome dell'autore per ascoltare brani da youtube****
Khruangbin
The universe smiles upon you
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2015 Night Time Stories
indie 2000
indie 2000
ristampa con copertina pressochè identica all'originale del 2015, vinile 180 grammi, coupon per download. Il debutto della band texana dedita ad una musica "chill-out" fortemente influenzato da compilation e musicassette di pop, rock e funk asiatici degli anni '60 e '70. I Khruangbin sono un trio musicale americano di Houston 8Texas), formato da Laura Lee al basso, Mark Speer alla chitarra e Donald Ray "DJ" Johnson Jr. La band è nota per saper mescolare funk, psichedelia, dub, exotica, soul. Il loro album d’esordio, “The Universe Smiles Upon You” (2015), attinge alla storia della musica thailandese degli anni '60, mentre il loro secondo album, “Con Todo El Mundo (2018)”, ha influenze spagnole e mediorientali, nel 2020 esce "Mordechai", il terzo album.
Khruangbin & leon bridges
Texas moon
lpm [edizione] nuovo stereo eu 2022 dead oceans
indie 2000
indie 2000
ep di 5 brani per circa 22 minuti di musica che vede il ritorno della collaborazione tra gli artisti texani Khruangbin, principalmente strumentale e Leon Bridges, apprezzato cantante Rhythm&blues, seguito di "Texas sun" del 2020. Il risultato sono brani che fondono la voce soul di Bridges sulle basi tra psichedelia, funky e world music tipiche del gruppo.
I Khruangbin sono un trio musicale americano di Houston 8Texas), formato da Laura Lee al basso, Mark Speer alla chitarra e Donald Ray "DJ" Johnson Jr. La band è nota per saper mescolare funk, psichedelia, dub, exotica, soul. Il loro album d’esordio, “The Universe Smiles Upon You” (2015), attinge alla storia della musica thailandese degli anni '60, mentre il loro secondo album, “Con Todo El Mundo (2018)”, ha influenze spagnole e mediorientali. Originario di Forth Worth in Texas, il cantante afroamericano Leon Bridges, classe 1989, e' un interprete soul e r'n'b molto legato alla tradizione degli anni '50 e '60, sia nella musica che nell'aspetto, che propone una musica decisamente vintage nelle sue sonorita'. Cantante, chitarrista e compositore, Bridges ha attirato l'interesse della major Columbia, che nel 2015 pubblica il suo primo lp ''Coming home''.
Khruangbin & leon bridges
Texas sun
12" [edizione] nuovo stereo usa 2020 dead oceans
indie 2000
indie 2000
inner sleeve, etichette custom. Ep con quattro tracce condiviso dai Khruangbin e l'artista r'n'b soul Leon Bridges e teso ad omaggiare il sole del Texas. I Khruangbin sono un trio musicale americano di Houston 8Texas), formato da Laura Lee al basso, Mark Speer alla chitarra e Donald Ray "DJ" Johnson Jr. La band è nota per saper mescolare funk, psichedelia, dub, exotica, soul. Il loro album d’esordio, “The Universe Smiles Upon You” (2015), attinge alla storia della musica thailandese degli anni '60, mentre il loro secondo album, “Con Todo El Mundo (2018)”, ha influenze spagnole e mediorientali. Originario di Forth Worth in Texas, il cantante afroamericano Leon Bridges, classe 1989, e' un interprete soul e r'n'b molto legato alla tradizione degli anni '50 e '60, sia nella musica che nell'aspetto, che propone una musica decisamente vintage nelle sue sonorita'. Cantante, chitarrista e compositore, Bridges ha attirato l'interesse della major Columbia, che nel 2015 pubblica il suo primo lp ''Coming home''.
Khruangbin & Vieux Farka Toure
Ali (ltd jade)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2022 dead oceans
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile colorato giada, adesivo su cellophane. Album collaborativo tra i Khruangbin e Vieux Farke Touré per un omaggio alla musica del padre di Vieux, Ali Farka Touré. Vieux conosciuto come "l'Hendrix del Sahara", un affermato chitarrista e campione della musica maliana a pieno titolo. In "Ali", il suo album in collaborazione con Khruangbin, Vieux rende omaggio a suo padre ricreando alcuni dei suoi lavori più risonanti, apportandovi nuovi colpi di scena pur mantenendo l'integrità dell'originale. Il risultato è un inno legittimo a una leggenda.
I Khruangbin sono un trio musicale americano di Houston 8Texas), formato da Laura Lee al basso, Mark Speer alla chitarra e Donald Ray "DJ" Johnson Jr. La band è nota per saper mescolare funk, psichedelia, dub, exotica, soul. Il loro album d’esordio, “The Universe Smiles Upon You” (2015), attinge alla storia della musica thailandese degli anni '60, mentre il loro secondo album, “Con Todo El Mundo (2018)”, ha influenze spagnole e mediorientali.
King b.b.
King of the blues (+1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1961 waxtime
blues rnr coun
blues rnr coun
Ristampa in edizione limitata, in vinile da 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima tiratura ma con una bonus track (''Someday baby'', posta alla fine della seconda facciata). Originariamente pubblicato nel 1961 dalla Crown, uno dei primi storici album di B.B. King, successivo a ''B.B. King sings spirituals'' (1960, sempre su Crown). Inciso ad Hollywood nel marzo del 1960 con Lloyd Glenn (piano), Ralph Hamilton (basso), Jessie Sailes (batteria) ed ottoni non identificati, e' un disco di classicissimo blues elettrico fine anni '50/primi '60, dove viene messa in particolare risalto la potente e squillante voce di King. Questa la scaletta: ''I've got a right to love my baby'', ''What way to go'', ''Long nights'', ''Feel like a million'', ''I'll survive'', ''Good man gone bad'', ''If I lost you'', ''You're on top'', ''Partin' time'', ''I'm king'', ''Someday baby'' (bonus track). Nato con il nome di Riley B. King nel 1925 a Itta Bena nel Mississipi. Cresciuto nel profondo sud degli Stati Uniti, a meta' anni '40 B.B. King ebbe modo di prendere lezioni di Blues dal grande Bukka White, di cui era parente. Segui' una gavetta a base di esibizioni in trasmissioni radiofoniche fino ai primi contratti discografici con la Bullet nel 1949; il successo arrivo' all'inizio degli anni '50, a partire dai quali B.B. King prese a sfornare una quantita' impressionante di hits da classifica fino agli anni '80, grazie al suo r'n'b vivace ed accessibile, ed a propagare il verbo del r'n'b tramite una infaticabile attivita' concertistica.
King crimson
Thrak (expanded edition)
LP2 [edizione] nuovo stereo uk 1995 panegyric
rock 60-70
rock 60-70
Vinile doppio da 200 grammi, copertina apribile senza codice a barre, label custom a colori con artwork diverso su ciascuna delle quattro facciate e con "made in england" lungo il bordo, catalogo KCLPX13. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2019, approvata da Robert Fripp, ad opera della Panegyric, con cinque bonus track poste sulla quarta facciata (i brani "Sex sleep eat drink dream", "Cage", "THRAK" e "When I say stop, continue", tratti dal mini album "VROOM" del 1994, e "Inner garden (complete)"). Originariamente pubblicato solo in cd nell'aprile del 1995 dalla Discipline Global Mobile / Virgin, giunto al 58esimo posto in classifica nel Regno Unito ed all'83esima posizione negli USA, l'undicesimo album in studio della grande band britannica di Robert Fripp, successivo a "Three of a perfect pair" (1984) e precedente "The construktion of light" (2000). Dopo essere tornati sulla scena con il mini "VROOM", i King Crimson, qui nella configurazione che accanto a Fripp (chitarra, mellotron) include i grandi talenti di Adrian Belew (chitarra, voce), Tony Levin (basso elettrico, contrabbasso, cori), Trey Gunn (Chapman Stick, cori), Bill Bruford (percussioni acustiche ed elettroniche), e Pat Mastellotto (percussioni acustiche ed elettroniche), diventano una sorta di "doppio trio" e sfornano un lavoro eccellente che ancora una volta mostra una band che spinge in avanti senza nostalgie per il passato; elemento costante rimane l'atmosfera molto cerebrale, come anche le soluzioni complesse e raffinate, talora spigolose, che i KC già avevano preso a sviluppare a partire dai loro album del 1973/74 in poi. Un'opera dalle sonorità spesso e volentieri dense e possenti, ma al tempo stesso ricche di sfumature, e con deliziosi passaggi più sommessi e delicati; i King Crimson rivitalizzano il progressive rock con "THRAK", animandolo con una propulsione futuristica e moderna, ma senza cancellarne i caratteri tipici. La mostruosa perizia tecnica dei sei musicisti fa il resto.
Knack
Get the knack
Lp [edizione] originale stereo usa 1979 capitol
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
la prima stampa americana, completa di inner sleeve con sagomatura sul lato di apertura, etichetta nera "black rainbow" con logo Capitol in alto, catalogo SO-11948, copertina lucida fronte retro senza codice a barre. Uscito nel giugno del 1979, giunto al primo posto delle classifiche americane ed al 65esimo di quelle inglesi, il primo insuperabile album della band americana Knack di Los Angeles guidata dall'ex Sky Douglas Fieger. "Get The Knack" e' uno dei capolavori indiscussi del power pop, caratterizzato dalle sonorita' di "My Sharona", secondo la critica specializzata uno dei singoli piu' belli della storia del power pop, cosi' come "Let Me Out", b-side del singolo stesso e come questa inclusa nell'album. Qualche anno fa in una intervista Alice Cooper affermo' che "My Sharona" era una di quelle canzoni, entrate nella storia del rock, che avrebbe voluto lui stesso scrivere, rammaricandosi del fatto che fosse stata scritta da un gruppo pop. "Get The Knack" raccoglie freschissimi ed irresistibili episodi, caratterizzati da sonorita' tra beat, rock'n'roll, accenni glam ed una irruenza a volte prossima al punk, un disco perfetto ed irripetibile, espressione massima del gruppo, un piccolo capolavoro assolutamente da rivalutare. La rivista Rolling Stone li aveva paragonati ironicamente addirittura ai Beatles, causa la loro immagine black and white, ma il lusinghiero accostamento non porto' molta fortuna ai Knack che, dopo avere venduto milioni di copie del loro album d'esordio e sbaragliato ogni concorrenza nelle classifiche internazionali con il primo singolo My Sharona, andarono incontro ad un destino travagliato fatto di scioglimenti, ricostituzioni, rimpasti e soprattutto dischi di scarso successo. La band si forma a Los Angeles nel 1978 composta da Doug Fieger, voce e chitarra ritmica, Berton Averre, chitarra solista, Prescott Niles, basso e Bruce Gary, batteria. Prodotto da Mike Chapman, Get The Knack e' magnifico album d'esordio dei Knack autori di sonorita' power-pop che risultano, nel loro scorrevole incedere, affascinanti ed affabili, realizzato con un budget spartano, dieci giorni di registrazione e parche sovraincisioni, quasi in presa diretta. Saranno proprio questi gli elementi che costituiranno il segreto dell'album Get The Knack, cosi' avvincente nella sua naturalezza riuscira' immediatamente a raggiungere il disco di platino in America. Oltre alle gia' citate My Sharona e Let Me Out in Get The Knack troviamo altre piccole gemme sepolte come Siamese Twins (The Monkey And Me) deliziosa nella sua melodia grintosa, la cover degli Hollies, Heartbeat, le ballate Oh Tara e Lucinda e la semplicita' di Good Girls Don't. Divertenti , capaci di attirare l'attenzione dell'ascoltatore con un tocco di originalita' i Knack, se come immagine si accostavano ai Beatles, musicalmente il loro sound pera iu' legato ad altre band come Kinks o The Who, naturalmente con le dovute differenze nel percorso formativo e temporale del gruppo, sul quale a volte si prolungavano le ombre delle attitudini punk appena trascorse. Purtroppo la formazione non sara' capace di ripetersi entrando cosi' in una spirale dalla quale non si riprendera' e che portera', dopo la realizzazione di un terzo album, allo scioglimento del gruppo. Ancora oggi la popolarita' dei The Knack continua ad essere ingiustamente alimentata dal singolo My Sharona, consegnando cosi' l'album alle realizzazioni oggetto di nuova attenta ed lodevole rivalutazione.
Korn
life is peachy
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1996 music on vinyl
indie 90
indie 90
ristampa in vinile 180 grammi pressoché identica all'originale. pubblicato nell'ottobre del 96, prima di "Follow the leader" (98) e dopo "Korn" (94), secondo album della band, che debutt• al secondo posto delle classifiche statunitensi, mettendo in evidenza un suono denso di influenze metal aggiunto ad elementi di rock alternativo."Low rider" è una cover dei War, cantata dal loro ex-chitarrista Brian "Head" Welch, "Wicked" è una cover di Ice cube, eseguita con Chino moreno dei Deftones; presenta, inoltre la ghost track "Twist II". Formatisi a Bakersfield verso i primi anni novanta, pubblicano il primo omonimo album nel 94, 2 anni dopo esce "Life is peachy", che prelude l'enorme successo di "Follow the leader" del 98, album che li consacra come portatori di un nuovo stile musicale, il nu-metal, fondendo il post-grunge-alternative rock con le varie ramificazioni dell'heavy metal e con i ritmi rap."Iusses" nel 99 conferma i precedenti successi, mentre "Untouchebles" nel 2002 si caratterizza per influenze gothic rock e, per la prima volta per la band, per l'uso di sintetizzatori, archi ed effetti speciali, apprezzato dai fan, ma con vendite modeste. "Take a look in the mirror" (03), "See you on the other side" (05) e "Untitled" (07) sono gli ultini lavori.
Korn
The nothing (white)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2019 roadrunner
indie 90
indie 90
edizione limitata in vinile bianco, copertina con parti in rilievo, aadesivo su cellophane.Tredicesimo album in studio della band metal statunitense Korn. È stato pubblicato il 13 settembre 2019. L'album segna un ritorno alle sonorità più pesanti e oscure dei primi lavori della band. "The Nothing" affronta temi come il dolore, la depressione e la perdita.
Formatisi a Bakersfield verso i primi anni novanta, pubblicano il primo omonimo album nel 94, 2 anni dopo esce "Life is peachy", che prelude l'enorme successo di "Follow the leader" del 98, album che li consacra come portatori di un nuovo stile musicale, il nu-metal, fondendo il post-grunge-alternative rock con le varie ramificazioni dell'heavy metal e con i ritmi rap."Iusses" nel 99 conferma i precedenti successi, mentre "Untouchebles" nel 2002 si caratterizza per influenze gothic rock e, per la prima volta per la band, per l'uso di sintetizzatori, archi ed effetti speciali, apprezzato dai fan, ma con vendite modeste. "Take a look in the mirror" (03), "See you on the other side" (05) e "Untitled" (07) sono gli ultini lavori.
Kottke leo
leo kottke
Lp [edizione] originale stereo usa 1976 Chrysalis
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
la prima stampa americana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) senza barcode, etichetta verde con logo rosso in basso, catalogo CHR1106. Pubblicato nel 1976, dopo "Chewing Pine" e prima di "Burnt Lips", giunto al numero 107 delle classifiche americane, l' ottavo album, il primo buon frutto del rapporto con la Chrysalis, dopo la fine del contratto con la Capitol. Composto da brani interamente strumentali, come spesso gli albums del grande chitarrista americano, contiene composizioni originali ed una "Buckaroo" composta da Bob Morris. La chitarra di Kottke e' ovviamente costantemente in primo piano, con pochi altri interventi strumentali e qualche arrangiamento curato dal grande Jack Nitzsche. Nato ad Athens, Georgia ed influenzato dichiaratamente dai grandi del country blues, con in testa Mississippi John Hart, stimato da John Fahey per la cui etichetta Takoma incise anche un album, Leo Kottke e' stato senz' altro uno dei piu' grandi chitarristi acustici della musica americana degli anni '70, dotato di grande tecnica e velocita' difficilmente eguagliabile. La sua produzione fino al live "My Feet Are Smiling" e' senz' altro eccellente, mentre successivamente prosegui' tra alti e bassi.
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