Hai cercato:  immessi ultimi 90 giorni --- Titoli trovati: : 2572
 
Pag.: oggetti:
 
ordina per
aiuto su ricerche
Pag.: oggetti:
Santing mathilde Out of this dream
Lp [edizione] originale  stereo  ger  1987  wea 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, realizzata anche per il mercato inglese, copertina semilucida con barcode, inner sleeve con testi, label bianca e grigia con piccoli loghi WEA sullo sfondo, logo WEA multicolore in alto, GEMA/BIEM in riquadro a sinistra, doppio catalogo 242 107-1 / WX96. Pubblicato nella primavera del 1987 dalla WEA, il terzo album solista della cantante, successivo a "Water under the bridge" (uscito inizialmente come mini nel 1984 e poi ampliato ad lp nel 1985) e precedente "Breast and brow" (1989). Inciso come il precedente con un folto cast di strumentisti che include archi, ottoni e varie percussioni, "Out of this dream" vede la cantante olandese cimentarsi con brani elettroacustici in cui si intrecciano canzone pop raffinata e "cameristica" con un jazz vocale ammodernato, generando un suono avvolgente, melodico ed animato da un lirismo delicato, ora dolce e lieve, ora autunnale e sottilmente malinconico. Il canto calmo, riflessivo e delicato della Santing è a suo agio con le ballate come con i mid-tempo. Nata nel 1958 nei pressi di Amsterdam, la cantante olandese Mathilde Santing è una interpretet versatile che si è cimentata con jazz pop, teatro musicale e indie pop, e con il repertorio di autori e cantanti raramente rivisitato da voci femminili prima di lei, quali Tom Waits, Todd Rundgren o Randy Newman (il quale ha encomiato le interpretazioni dei suoi brani ad opera della Santing). La sua carriera solista inizia nei primi anni '80 e nei decenni successivi diviene una rispettata e premiata artista in ambito europeo; non è solo interprete di brani di altri autori, ma anche compositrice: il suo primo album "Mathilde santing" (1982/1983) è composto per lo più da standards, mentre il successivo "Water under the bridge" (1984/1985) presenta composizioni sue e di membri del suo gruppo, ed il terzo "Out of this dream" (1987) alterna cover ed originali.
Euro
16,00
codice 337031
scheda
Sarcofago I.n.r.i.
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1987  greyhaze 
heavy metal
Ristampa del 2022, copertina senza codice a barre, pressoché identica alla assai rara prima tiratura, corredata di inserto apribile con foto e testi. Originariamente pubblicato nel 1987 dalla Cogumelo in Brasile, il primo storico album, precedente "Rotting" (1989). "I.N.R.I." è un'opera seminale nello sviluppo del black metal, ed uno dei dischi più estremi nel suo genere ad uscire negli anni '80; testi violenti ed veementemente anticristiani, un cantato che definire al vetriolo sarebbe un eufemismo, piuttosto un gorgoglio demoniaco di rara malevolenza, una ritmica martellante e spesso vorticosa, talora confinante con lo hardcore (ma non manca qualche funereo rallentamento dagli echi sabbathiani qua e là), riff chitarristici ossessivi e privi di qualsiasi concessione al metal melodico, un disco che non fa prigionieri ed un'opea considerata fondamentale nel suo genere. Uno dei più importanti gruppi heavy metal dell'America latina, i Sarcofago sono considerati una formazione pionieristica nello sviluppo del black metal, e sono stati uno dei massimi gruppo extreme metal brasiliani, insieme ai ben più famosi Sepultura. La loro estetica ed il loro sound hanno ispirato alcuni dei protagonisti del nascente black metal scandinavo come Euronymous dei Mayhem: sia l'aspetto che l'iconografia e soprattutto la musica dei Sarcofago erano estremi, aggressivi, ferocemente anticristiani; la musica scandita da ritmi al limite del disumanizzato, riff chitarristici lugubri e lobotomizzanti, ed un cantato fra i più abrasivi e feroci mai sentiti. Il gruppo fu fondato a Belo Horizonte nel 1985 dal cantante e chitarrista Wagner Lamounier (aka Antichrist), poco essere stato estromesso dai sopracitati Sepultura, e dopo una manciata di apprezzati demos, il gruppo firmò con la label Cogumelo, che pubblicò il loro primo rarissimo e seminale album "I.N.R.I." nel 1987. Sarà seguito nel 1989 dal conciso "Rotting", considerato dalla critica uno dei loro migliori lavori, inciso con formazione ridotta a trio; i Sarcofago tuttavia non diventarono mai famosi quanto i rivali Sepultura, sia per la loro attitudine estrema ed incompromissoria che anche per la relativamente scarsa attività concertistica a lungo raggio. Si scioglieranno infine nel 2000.
Euro
32,00
codice 3037306
scheda
Satriani joe Time machine
LP3 [edizione] originale  stereo  eu  1993  relativity 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent heavy metal
Triplo album, prima molto rara stampa vinilica europea, unica in vinile per questo disco insieme a quella spagnola, copertina con adesivo di presentazione sul fronte e con barcode 5099747451515, inner sleeves a colori con foto, note e sagomatura sul lato di apertura, label rosa con banda bianca in basso, logo Relativity porpora e bianco in alto, catalogo 474515 1. Pubblicato nell'ottobre del 1993 dalla Relativity, giunto al 32esimo posto in classifica nel Regno Unito ed alla 95esima posizione negli USA, il quinto album di Satriani, successivo a "The exremist" (1992) e precedente "Joe Satriani" (1995). "Time machine" è composto, sulle prime tre delle sue sei facciate, da incisioni in studio effettuate fra il 1984 ed il 1993, quattro delle quali tratte dall'eponimo primo EP di Satriani del 1984, le altre outtakes e nuovi pezzi; le ultime tre facciate dell'album contengono invece registrazioni dal vivo effettuate in diversi concerti fra il 1988 ed il 1992. A dispetto di questa sua natura composita, "Time machine" è un lavoro molto apprezzato, in cui i brani in studio, partendo dalla trascinante ed epica "Time machine", ed inclusa una jam di oltre sedici minuti, "Woodstock jam", esemplificano il rock strumentale dalle influenze hendrixiane, jazz fusion e hard rock blues di Satriani, suonato con limpidezza, ricchezza di colori e sopraffina tecnica, mentre le tracce dal vivo raccolgono alcune delle sue migliori performances di quegli anni. Questa la scaletta completa: "Time Machine", "The Mighty Turtle Head", "All Alone (Also Known As Left Alone)", "Banana Mango II", "Thinking Of You", "Crazy", "Speed Of Light", "Baroque", "Dweller On The Threshold", "Banana Mango", "Dreaming #11", "I Am Become Death", "Saying Goodbye", "Woodstock Jam", "Satch Boogie", "Summer Song", "Flying In A Blue Dream", "Cryin'", "The Crush Of Love", "Tears In The Rain", "Always With Me, Always With You", "Big Bad Moon", "Surfing With The Alien", "Rubina", "Circles", "Drum Solo", "Lords Of Karma", "Echo". Uno dei piu' acclamati e talentuosi chitarristi rock dell'epoca post hendrixiana, l'americano Joe Satriani, originario di New York e poi trasferitosi in California alla fine degli anni '70, ha svolto un'attivita' influente e altamente rispettata sia come solista che come strumentista, ma anche come insegnante: fra i suoi allievi annovera Kirk Hammett dei Metallica, Larry LaLonde dei Primus e David Bryson dei Counting Crows.
Euro
120,00
codice 337017
scheda
lp [edizione] ristampa  stereo  uk  1972  private 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Rara ristampa private press del 1991, edizione limitata di 300 copie, numerate a mano sul retro, copertina neutra nera con un foglio incollato davanti e su parte del bordo, pressoche' identica sul fronte a quella della prima rarissima tiratura, etichetta bianca con scritte nere. Originariamente realizzato in poche centinaia di copie nel 1972 per la fantomatica etichetta United Kingdom Of America Records (ovviamente autoprodotto), contemporaneamente all' altro lp "Apache" (i due leggendari dischi furono iniialmente confezionati congiuntamente come un doppio album con copertina apribile, e poi poco dopo editi anche separatamente), l' album (come l' altro "Apache", è frutto della creatività di un misterioso personaggio della scena musicale californiana degli anni '60 e dei primi '70, il cantante Craig Smith. Questi aveva gia' fatto parte dei Good Time Singers (autori di due albums e vari singoli) ed aveva pubblicato un singolo come Chris & Craig nel 1966 in coppia con Chris Ducey, con cui presto formo' una leggendaria pop band di Los Angeles attiva nella seconda metà degli anni '60, i Penny Arkade, che incisero nel 1967 alcuni brani (rimasti all' epoca inediti) prodotti dal loro mentore Mike Nesmith (membro delle star Monkees); poco dopo Smith, autore fra l'altro di alcuni brani coverizzati da artisti come Andy Williams ("Holly"), Glen Campbell ("Country girl") e gli stessi Monkees ("Salesman"), intraprese dei viaggi intorno al mondo, che lo cambiarono pare profondamente: nei primi anni '70 era un cantautore hippie dalle forti spinte spirituali ed introspettive, quando pubblicò questo leggendario doppio album, una vera icona dell' acid folk, con brani acustici, eterei, intrisi di una fragile quanto intensa spiritualità e di una vena forse alienata dagli effetti di un "bad trip" da LSD; alcuni brani, incisi con i sopracitati Penny Arkade alcuni anni prima dell'uscita di "Apache / Inca" e rimasti inediti, furono inclusi nel doppio album, e presentano un sound elettrico che si configura come un ottimo pop rock psichedelico con influenze beatlesiane, Buffalo Springfield e West Coast Pop Art Experimental Band, creando un curioso contrasto con i pezzi acustici, molto più intimisti ed eccentrici e meno solari. "Apache / Inca" è diventato un oggetto di culto fra i più ambiti nel mondo delle rarità psichedeliche, mentre Craig Smith è scivolato nell'oblio: divenuto un senzatetto, morirà nel 2012.
Euro
45,00
codice 264453
scheda
Savage (heavy metal) Loose 'n lethal (+ bonus lp, poster and booklet)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1983  high roller 
heavy metal
Doppio album in vinile 180 grammi, ristampa limitata, ampliata a doppio album, con l' inserimento di un intero lp con dieci brani inediti (demos e versioni alternative), copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura, corredata di un booklet di 12 pagine, di un poster e di un inserto fotografico. L' album bonus include i brani: "Ain't No Fit Place" (1982 Version), "Let It Loose" (1981 Version), "Dirty Money" (1981 Version), "The China Run" (1982 Version), "Ain't No Fit Place" (1982 Version), "No Cause To Kill" (demo 1980), "The Devil Takes You" (Demo 1980), "Back on the Road" (Demo 1980), "She Don't Need You" (Demo 1980), "Let It Loose" (Demo 1980). Pubblicato nel novembre del 1983 dalla piccola Ebony nel Regno Unito, dove non entrò in classifica, il primo fantastico album, precedente ''Hyperactive'' (1985). Disco frutto di anni di affinamento, ''Loose 'n lethal'' ha forse l'unica pecca di essere uscito con qualche anno di ritardo rispetto al 1980, mancando così la fase più esplosiva della NWOBHM, di cui costituisce tuttavia un classico dimenticato. Un disco intensissimo e senza pause, in cui l'incedere epico ed anthemico alla Iron Maiden fa il paio con un approccio pestone e cattivo alla Motorhead; un ottimo equilibrio fra tecnica ed energia e potenza. L'album tuttavia passò pressoché inosservato presso il grande pubblico, a causa pare delle scarse possibilità economiche della label Ebony, che non riuscì a capitalizzare sull'ottima accoglienza della critica specializzata e dei fan. Formatisi a Mansfield nel 1977, i Savage erano un'eccellente band della NWOBHM, che dopo anni di gavetta non riuscì purtroppo a godere del successo di colleghi come Iron Maiden o Saxon. Dopo aver partecipato ad un paio di compilation ad inizio anni '80, il gruppo solo nel 1983 ebbe modo di pubblicare un album, l'eccellente, ruvido e feroce ''Loose 'n lethal'', che ebbe però scarsa circolazione. Due anni dopo, con ''Hyperactive'' (1985), il gruppo ripulì un po' il suo sound, forse con la speranza di migliorare l'attrattiva commerciale della propria musica, ma senza successo, sciogliendosi poco dopo. Si sono tuttavia riformati a metà anni '90, e da allora hanno ripreso a pubblicare nuovi dischi.
Euro
34,00
codice 3037754
scheda
Savoy brown Greatest hits live in concert
LP2 [edizione] originale  stereo  usa  1981  town house/accord 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Doppio album, prima stampa americana, copertina apribile senza barcode, label marrone chiara con logo Town House marrone scuro a sinistra, catalogo SKBK7003. Pubblicato nel 1981 dalla Town House / Accord negli USA, questo album dal vivo uscì nello stesso anno del quindicesimo album in studio "Rock 'n' roll warriors", edito dalla stessa label. L'ambiziosamente intitolato live fu registrato alla Rainbow Music Hall di Denver, Colorado, il 27 giugno del 1981, con una incarnazione dei Savoy Brown che, accanto all'immancabile Kim Simmonds (chitarra solista e slide, voce), vedeva la presenza di Ralph Morman (voce solista), Barry Paul (chitarre soliste e ritmiche, voce), Keith Boyce (batteria) e John Humphrey (basso, voce); questa versione del gruppo fu insieme per un breve periodo fra il 1980 ed il 1981, producendo solo questo live ed il sopracitato "Rock 'n' roll warriors". Il quintetto si produsse, in quel di Denver, in un solido show di hard rock blues, graffiante e dinamico, con accesi assoli chitarristici e cantato con verve aggressiva ed incisiva, spinto da una sezione ritmica che abbina al blues la tensione del soul e la potenza dello hard rock. Questa la scaletta: "Street Corner Talkin'", "I'm Tired", "Hellbound Train", "Train To Nowhere", "I Can't Get Next To You", "All I Can Do Is Cry", "Needle & Spoon", "Tell Mama", "Run To Me", "Wang Dang Doodle", "Louisiana Blues", "The Boogie". Una delle più importanti formazioni rock blues inglesi a cavallo fra gli anni '60 e gli anni '70, i Savoy Brown nacquero a Londra nel 1968, fondati dal chitarrista Kim Simmonds; il gruppo, destinato a diventare una notevole attrazione dal vivo negli Stati Uniti nel decennio successivo, non ebbe invece significativi successi in patria. Caratterizzati da frequenti cambiamenti di formazione, con il solo Simmonds sempre presente, realizzarono numerosi album fra la fine degli anni '60 e la meta' degli anni '70, alcuni dei quali importanti per la storia del British blues (come ''Blue matter'' del 1969, che conteneva la loro classica ''Train to nowhere''), ed ancora altri lp negli anni '80 e '90.
Euro
36,00
codice 337045
scheda
Savoy brown jack the toad
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1973  decca 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Prima molto rara stampa inglese, copertina apribile laminata all' esterno, l' originaria etichetta verde ed argento, presto cambiata, con logo Decca boxed in un rettangolo in alto, anno di uscita a destra, catalogo TXS 112, copia ancora fornita della originaria busta interna della Decca bianca e azzurra. Pubblicato nel 1973 dopo "Lion's Share" (1972) e prima di "Boogie Brothers" (1974), giunto al numero 84 delle classifiche americane, il decimo album. Ultimo lavoro del secondo corso della band, come sempre guidata da Kim Simmonds, con una line-up sempre cangiante che qui vede l' ingresso di Jackie Lynton alla voce, dopo che Dave Walker aveva lasciato la band per unirsi ai Fleetwood Mac (unione che sara' di breve durata), e per il resto la stessa formazione del precedente "Lion's Share", e' un album di potente e solido rock blues, che contiene alcune tracce assolutamente memorabili. Una delle più importanti formazioni rock blues inglesi a cavallo fra gli anni '60 e gli anni '70, i Savoy Brown nacquero a Londra nel 1968, fondati dal chitarrista Kim Simmonds; il gruppo, destinato a diventare una notevole attrazione dal vivo negli Stati Uniti nel decennio successivo, non ebbe invece significativi successi in patria. Caratterizzati da frequenti cambiamenti di formazione, con il solo Simmonds sempre presente, realizzarono numerosi album fra la fine degli anni '60 e la meta' degli anni '70, alcuni dei quali importanti per la storia del British blues (come ''Blue matter'' del 1969, che conteneva la loro classica ''Train to nowhere''), ed ancora altri lp negli anni '80 e '90.
Euro
120,00
codice 264967
scheda
Savoy brown Just live (white vinyl)
Lp [edizione] seconda stampa  stereo  ger  1981  line / impact 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Seconda comunque rara stampa, realizzata in esclusiva dalla Line nel 1982, in vinile bianco, dopo la prima tiratura del 1981 in vinile nero, copertina semilucida senza barcode, con retro ancora nella versione con scritte rosse su sfondo bianco, presto cambiato, etichetta bianca con quadrettatura grigia, loghi Line ed Impact a sinistra, catalogo IMLP 4.00146J. Pubblicato nel 1981 dalla Line in Germania, questo album contiene registrazioni dal vivo risalenti con ogni probabilità al 1970, e non al 1972 come indica invece la nota sul retro copertina (la formazione accreditata sul retro durò infatti fino al 1970, con il solo Kim Simmonds rimasto negli anni successivi); i primi tre brani in scaletta sono peraltro tratti dal sesto lp in studio "Looking in", uscito proprio nell'autunno del 1970, e considerato uno degli albums migliori della carriera del gruppo inglese, dove il blues classico assume toni piu' speziati e notturni, la chitarra di Kim Simmonds e' tra le migliori che abbia mai registrato ed il bassista, Dave Peverett, assurto al ruolo anche di voce solista, non fa rimpiangere quella di Chris Youlden, che aveva lasciato pochi mesi prima. In scaletta troviamo lunghe covers di classici blues di "It hurts me too" di Elmore James ed una "Louisiana blues" di Muddy Waters lunga oltre sedici minuti. Modesta è la qualità del suono della registrazione, ma non quella della performance della band. Questa la lista dei brani: "Poor Girl", "Sunday Night", "Leavin' Again", "It Hurts Me Too", "Louisiana Blues", "You Gotta Run Me Down / Blue Jean Boogie / Choo Choo Ch'Boogie", "Encore Blues". Una delle più importanti formazioni rock blues inglesi a cavallo fra gli anni '60 e gli anni '70, i Savoy Brown nacquero a Londra nel 1968, fondati dal chitarrista Kim Simmonds; il gruppo, destinato a diventare una notevole attrazione dal vivo negli Stati Uniti nel decennio successivo, non ebbe invece significativi successi in patria. Caratterizzati da frequenti cambiamenti di formazione, con il solo Simmonds sempre presente, realizzarono numerosi album fra la fine degli anni '60 e la meta' degli anni '70, alcuni dei quali importanti per la storia del British blues (come ''Blue matter'' del 1969, che conteneva la loro classica ''Train to nowhere''), ed ancora altri lp negli anni '80 e '90.
Euro
35,00
codice 337001
scheda
Savoy brown Savage return
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1978  london 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
prima stampa USA, copertina (con leggeri segni di usura e cut corner promozionale sull' angolo superiore sinistro) cartonata, label blu ed argento con logo London in riquadro in alto, catalogo PS718. Pubblicato nel 1978 dalla London negli USA, dove giunse al 208esimo posto in classifica, non uscito nel Regno Unito, il quattordicesimo album, successivo a "Skin 'n' bone" (1976) e precedente "Rock'n'roll warriors" (1981). Prodotto da Robert John Lange, che nei tardi anni '70 stava affermandosi grazie alle collaborazioni con Graham Parker and the Rumour, City Boy e Boomtown Rats, e che di lì a poco avrebbe famosamente prodotto "Highway to hell" degli AC/DC, questo album vede i Savoy Brown in una configurazione a trio, con l'originario chitarrista Kim Simmonds affiancato da Ian Ellis (basso, voce) e Tom Farnell (batteria, percussioni). Ne viene fuori un disco con un sound compatto, ruvido ed energico, basato su di un solido boogie rock / hard rock, che sembra voler occhieggiare alle stazioni radiofoniche più in linea con le tendenze mainstream del momento piuttosto che ai fedelissimi del blues. Una delle più importanti formazioni rock blues inglesi a cavallo fra gli anni '60 e gli anni '70, i Savoy Brown nacquero a Londra nel 1968, fondati dal chitarrista Kim Simmonds; il gruppo, destinato a diventare una notevole attrazione dal vivo negli Stati Uniti nel decennio successivo, non ebbe invece significativi successi in patria. Caratterizzati da frequenti cambiamenti di formazione, con il solo Simmonds sempre presente, realizzarono numerosi album fra la fine degli anni '60 e la meta' degli anni '70, alcuni dei quali importanti per la storia del British blues (come ''Blue matter'' del 1969, che conteneva la loro classica ''Train to nowhere''), ed ancora altri lp negli anni '80 e '90.
Euro
18,00
codice 264783
scheda
Saw doctors Same oul' town
Lp [edizione] originale  stereo  ire  1996  shamtown 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good indie 90
Prima rara stampa vinilica, pressata solo in Irlanda, copertina (con una apertura di circa 4 centimetri sul lato superiore) con barcode, e con distribuzione Pinnacle sul retro in basso, inner sleeve con foto e testi, label custom, catalogo SAWDOC004LP. Pubblicato nel 1996 dalla Shamtown, giunto al sesto posto in classifica nel Regno Unito, il terzo album, successivo ad "All the way from tuam" (1992) e precedente "Songs from sun street" (1998). Uscito sulla neonata label Shamtown dopo circa quattro anni di attesa, "Same oul' town" riporta i Saw Doctors sugli scaffali dei negozi di dischi con un valido ed ispirato blend di brani pop rock dal moderato tasso alcolico ed umoristico, e ballate elettroacustiche dai toni dolceamari, il tutto espresso con un senso melodico dal chiaro gusto irlandese, che si fonde con influenze del rock classico di Springsteen o del Dylan elettrico degli anni '70 ed oltre, che pulsano in una vena working class. Formatisi nel 1986 a Tuam, nella Contea di Galway, i Saw Doctors sono una istituzione del rock irlandese a cavallo fra la fine del XX e l'inizio del XXI secolo. I loro principali compositori, il chitarrista Leo Moran ed il cantante Davey Carton, erano stati attivi sulla scena punk locale; Carton aveva militato in una oscura punk band, i Blaze X, autori di un rarissimo 7" nel 1980. La musica dei Saw Doctors è però molto più radicata nel rock classico, sia quello dei Beatles e dei Byrds, ma riletti con una lente modernamente anni '80 e '90, che la poesia sanguigna di Bruce Springsteen, influenze combinate con chiari riferimenti alle melodie ed alle atmosfere della canzone popolare irlandese e del folk rock. Il gruppo cominciò a farsi conoscere fuori di Tuam quando fu chiamato da Mike Scott ad aprire i concerti degli Waterboys nel loro tour irlandese e britannico del 1988: fu l'inizio di un'ascesa che avrebbe portato i Saw Doctors a divenire una delle più popolari bands del rock irlandese nel corso degli anni '90; il loro primo album "If this is rock and roll, I want my old job back" uscì nel 1991, seguito nel 1992 da "All the way from Tuam" e nel 1996 da "Same oul' town", ben accolti in patria e progressivamente anche nel Regno Unito. Il quarto lp "Songs from sun street" arriva nel 1998, seguito nel 2001 da "Villains?", nel 2006 da "The cure" e nel 2010 da "The further adventures of... the saw doctors".
Euro
30,00
codice 336943
scheda
Schoolboy q Crash talk
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2019  top dawg / interscope 
hip-hop
Copertina apribile, label custom gialla e nera, catalogo 00602577632204. Pubblicato nell'aprile del 2019 dalla Top Dawg / Interscope, giunto al 27esimo posto in classifica nel Regno Unito ed alla terza posizione negli USA, il quinto album in studio, successivo a "Blank face lp" (2016) e precedente "Blue lips" (2024). Un lavoro probabilmente influenzato dalla tragica scomparsa dell'amico Mac Miller, stroncato da un'overdose, e dell'altro rapper Nipsey Hussle, assassinato, "Crash talk" riflette sia i tipici toni cupi e pessimisti dello hip hop di Schoolboy Q, che una spinta verso una sorta di cura e di ripresa spirituale ed esistenziale di fronte al baratro aperto su un'esistenza condotta pericolosamente come su di una troppo fondata sul materialismo. Le atmosfere create dalla trama strumentale sono malinconiche, amare ma anche riflessive. Quincy Hanley, in arte Schoolboy Q, nato nel 1986 e cresciuto a Los Angeles, è uno dei più apprezzati ed innovativi rappers del primo scorcio del XXI secolo; nel 2006 lavora già con Kendrick Lamar e con al Top Dawg Entertainment, ed è uno dei fondatori, insieme allo stesso Lamar, del collettivo hip hop Black Hippy, e nel 2011 pubblica il suo primo album solista "Setbacks", seguito nel 2012 da "Habits & contradictions" e nel 2014 da "Oxymoron", disco quest'ultimo di enorme successo, che svetta nelle classifiche statunitensi; successo avvicinato, ma non bissato, anche con i successivi "Blank face lp" (2016), "CrasH Talk" (2019) e "Blue lips" (2024). I temi del rap di Schoolboy Q ruotano attorno alla vita di strada ed alle sue turbolenze, come anche alla fama ed a fasi di crescita personale come la partenità ed il raggiungimento della sobrietà dopo ricorrenti problemi di abuso di sostanze.
Euro
28,00
codice 3516575
scheda
Scott isaac Big time blues man
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1982  red lightnin 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent blues rnr coun
Prima stampa inglese, con la scaletta che si apre con la cover dei Beatles "Help" (diversamente da quella USA, che comincia invece con "Listen to the blues"; i brani sono comunque entrambi sulle due stampe), copertina (con lievissimi segni di invecchiamento) semilucida e senza barcode, label bianca e nera con logo Red Lightnin rosso, bianco e e nero in alto, catalogo RL0046. Pubblicato nel 1982 dalla Red Lightnin nel Regno Unito e dalla Music Is Medicine negli USA, il secondo album di Isaac Scott, successivo a "Blues band" (1978). Inciso interamente in studio, e con una qualità sonora nettamente superiore al primo album, questo lavoro vede Scott (voce, chitarra) accompagnato da Dave Conant (chitarra ritmica), Gary Williams (batteria), Gary Williams (organo), Tony Thomas (basso, sostituito da Dan Dean in alcuni brani), da una piccola sezione di ottoni e da Dick Powell (armonica ed organo Hammond B-3). Pur con suono più pulito e limpido, "Big time blues man" mantiene lo stile del primo lp, quello di un intenso intreccio emotivo basato su gospel, Southern soul e blues, mentre le linee essenziali della chitarra del leader mostrano una volta di più l'ìspirazione di Albert Collins. Chitarrista e cantante blues afroamericano originario dello Stato di Washington e cresciuto a Portland, Oregon, poi stabilitosi a Seattle, dove suonò con Tom McFarland prima di fondare un suo gruppo, la Blues Band, Isaac Scott (1945-2001) era ispirato sia dal blues che dal gospel, genere musicale con cui si cimentò fino agli anni '70 (militando fra gli altri nei Golden Eagles, gruppo dell'Alabama), per poi concentrarsi sull'amato blues dal 1974, anno in cui si stabilì a Seattle. Entrambi i generi musicali fanno avvertire la loro influenza nel cantato di Scott, mentre nel suo stile chitarristico la critica ha ravvisato quella del grande Albert Collins. Pubblicò nel 1978 un primo album, "Blues band" (noto anche come "Isaac Scott blues band"), seguito nel 1982 da "Big time blues band".
Euro
18,00
codice 337012
scheda
Scott isaac Blues band
Lp [edizione] originale  mono  uk  1978  red lightnin 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good blues rnr coun
Prima stampa inglese, in mono, copertina con leggeri segni di invecchiamento, label bianca e nera con logo Red Lightnin rosso, bianco e e nero in alto, catalogo RL0023. Pubblicato nel 1978 dalla britannica Red Lightnin, il primo album di Isaac Scott, precedente "Big time blues man" (1982). Registrato in parte dal vivo nel corso del 1976, ed in parte nello scantinato del batterista Steve Patterson, nel 1977, "Blues band" intreccia le influenze del gospel e del soul più energico con il blues elettrico, generando uno stile vocale ruvido e molto intenso, emotivamente esuberante, mentre l'impianto blues chitarristico rimane essenziale e radicato nello stile texano del grande Albert Collins. Questa la scaletta: "There's Gotta Be A Change", "Ice Cold", "Same Old Blues", "You Send Me", "Rock Me", "Going Back To Oakland", "Blues At Midnight", "Steal Away", "Honky Tonk". Chitarrista e cantante blues afroamericano originario dello Stato di Washington e cresciuto a Portland, Oregon, poi stabilitosi a Seattle, dove suonò con Tom McFarland prima di fondare un suo gruppo, la Blues Band, Isaac Scott (1945-2001) era ispirato sia dal blues che dal gospel, genere musicale con cui si cimentò fino agli anni '70 (militando fra gli altri nei Golden Eagles, gruppo dell'Alabama), per poi concentrarsi sull'amato blues dal 1974, anno in cui si stabilì a Seattle. Entrambi i generi musicali fanno avvertire la loro influenza nel cantato di Scott, mentre nel suo stile chitarristico la critica ha ravvisato quella del grande Albert Collins. Pubblicò nel 1978 un primo album, "Blues band" (noto anche come "Isaac Scott blues band"), seguito nel 1982 da "Big time blues band".
Euro
16,00
codice 337011
scheda
Scratch acid (jesus lizard) Just keep eating (ltd white)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1986  touch and go 
punk new wave
Ristampa del 2025, rimasterizzata da Bob Wetson, edizione limitata (pressata in 1000 copie) in vinile bianco, pesante 180 grammi, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura (nella sua versione pressata in Usa, in bianco e nero), e corredata di inserto con crediti e testi. Il secondo album, pubblicato nel luglio del 1986 dalla Fundamental in Gran Bretagna e dalla Rabid Cat negli USA, dopo il primo "Scratch Acid" del 1984 e prima del mini lp ''Berseker'' (1987), della noise punk band di Austin, Texas, primo atto di una discografia ristretta quanto preziosa, secondo atto della discografia di una band sottovalutata ai tempi della sua pubblicazione ed invece piu' tardi riconosciuta come una delle piu' influenti dell' alternative rock statunitense di tutto il decennio. Dodici oscuri episodi intensi e laceranti, tra punk e noise, con inflessioni talora vicine a certo positive punk inglese (vengono talora in mente i Sex Gang Children, ma il paragone e' da prendere certamente con le molle). Assolutamente da scoprire. Dopo lo scioglimento del gruppo, nel 1987, il bassista David Wm. Sims ed il batterista Rey Washam saranno nei Rapeman di Steve Albini, poi Sims con il cantante degli Scratch Acid David Yow formera' i Jesus Lizard. Il chitarrista Brett Bradford formera' in Colorado la punk band Great Caesar's Ghost, quindi i Sangre De Toro e suonera' anche negli Areola 51; il batterista Rey Washam suonera' oltre che nei Rapeman tra gli altri con Big Boys, Ministry, Helios Creed, Didjits, Lard, e Tad.
Euro
38,00
codice 3037309
scheda
Scratch acid (jesus lizard) Scratch acid + beserker (ltd. white)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1984  touch and go 
punk new wave
Album realizzato nel 2025, rimasterizzata da Bob Wetson, edizione limitata (pressata in 1000 copie) in vinile bianco, pesante 180 grammi, copertina apribile senza barcode. Raccoglie sulle rispettive facciate gli otto brani del primo minialbum "Scratch Acid" del 1984 ed i sei brani del conclusivo 12" ep "Berserker" del 1987; dei due dischi il fronte ed il retro di questo lp ripropongono il fronte delle originarie copertine. "Screatch Acid" e' il primo minialbum, con otto brani della noise punk band di Austin, Texas, primo atto di una discografia ristretta quanto preziosa, registrato nel luglio del 1984 e pubblicato qualche mese dopo dalla Rabid Cat negli USA e solo nell'aprile del 1986 dalla Fundamental in Gran Bretagna (dove arrivo' al 26esimo posto nella classifica indipendente), esordio di una band sottovalutata ai tempi della sua pubblicazione ed invece piu' tardi riconosciuta come una delle piu' influenti dell' alternative rock statunitense di tutto il decennio. Gia' questo esordio ne rivela appieno il talento, con i suoi oscuri episodi intensi e laceranti, tra punk e noise, con inflessioni talora vicine a certo positive punk inglese. Assolutamente da scoprire, cosi' come l' unico album "Just Keep Eating" del 1986 ed il conclusivo 12" "Beserker", qui contenuto. Dopo lo scioglimento del gruppo, nel 1987, il bassista David Wm. Sims ed il batterista Rey Washam saranno nei Rapeman di Steve Albini, poi Sims con il cantante degli Scratch Acid David Yow formera' i Jesus Lizard. Il chitarrista Brett Bradford formera' in Colorado la punk band Great Caesar's Ghost, quindi i Sangre De Toro e suonera' anche negli Areola 51; il batterista Rey Washam suonera' oltre che nei Rapeman tra gli altri con Big Boys, Ministry, Helios Creed, Didjits, Lard, e Tad.
Euro
42,00
codice 3037310
scheda
Scream Fumble
Lp [edizione] originale  stereo  fra  1989  dischord 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Prima molto rara stampa, pressata dalla americana Dischord esclusivamente in Francia, copertina senza codice a barre, con "$ 7 post-paid..." sul retro, e completa di inserto con testi e foto, label nera con scritte bianche e logo Dischord bianco in alto, catalogo DIS83V, scritta ''MPO'' incisa sul trail off di entrambi i lati. Successivo a ''No more censorship'' (1988), ''Fumble'' e' il quinto ed ultimo album, registrato nel 1989 ma pubblicato solo nel luglio del 1993, dopo lo scioglimento (peraltro momentaneo) della hardcore punk band americana di Washington e guidata dai fratelli Peter e Franz Stahl, autrice dello storico esordio "Still Screaming" nel 1982. Da sempre ispirati all' hardcore vario ed imprevedibile dei Bad Brains, si erano anch'essi aperti col tempo ad influenze hard rock, accrescendo anche la cura e la professionalita' del loro approccio musicale, e quando venne registrato questo "Fumble" si ritrovarono a suonare una musica che l'esplosione della scena grunge aveva reso improvvisamente accessibile ad un largo pubblico, per quanto sempre granitica e potente; peccato che i tempi furono anche quelli della fine della band, con il batterista DAVID GROHL (entrato in formazione nel 1988 e qui anche alla voce in un brano) destinato a raccogliere un successo insperato con i NIRVANA prima ed i FOO FIGHTERS poi, ed i fratelli Stahl intenti a formare i Wool (Franz suonera' per qualche tempo anche nei Foo Fighters stessi).
Euro
50,00
codice 265147
scheda
Screaming trees (mark lanegan) Sweet oblivion (+1 track)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1992  epic / legacy 
punk new wave
Ristampa del 2018, copertina pressoche' identica alla prima tiratura europea (diversa da quella americana), corredata di inner sleeve, ed una traccia bonus aggiunta per l' occasione ("For Celebrations Past", originariamente presente nella versione in cd dell' album, non in quella vinilica). Pubblicato nell'ottobre del 1992 dalla Epic in Gran Bretagna e negli USA, dove arrivo' alla 141esima posizione della classifica Billboard 200, ''Sweet oblivion'' e' il sesto album degli Screaming Trees, uscito dopo ''Uncle anesthesia'' (1991) e prima di ''Dust'' (1996). Il primo album con il nuovo batterista Barrett Martin, sostituto di Mark Pickerel, ''Sweet oblivion'' e' stato probabilmente l'album del gruppo americano che piu' di ogni altro e' stato prossimo a fare breccia nel grande pubblico; il fatto che il loro singolo di maggior successo, la splendida ''Nearly lost you'' qui presente, venisse qualche mese dopo inserita nella fortunata colonna sonora di ''Singles'', non aiuto' piu' di tanto ''Sweet oblivion'', che ormai era gia' uscito. Un disco che prosegue sulle coordinate del precedente lp, con Lanegan e compagni che abbandonano il lato piu' ruvido, garage e punk della loro musica, concentrandosi qui su di un robusto rock chitarristico dagli echi anni '70 e dalle ovvie affinita' col grunge, il tutto personalizzato dal canto alcolico e disperato di Lanegan. Quattro anni ci vorranno per dare un seguito a questo lp. Grande gruppo fra garage punk psichedelico e grunge, fra i padri della scena che fara' furore partendo da Seattle negli anni '90, gli Screaming Trees si formano a meta' anni '80 ad Ellensburg nello stato di Washington, ad opera dei fratelli Gary Lee e Van Conner, mark Pickerel ed ovviamente Mark Lanegan. I loro primi lavori, quelli del periodo indipendente, furono prodotti da Steve Fisk, altro esponente di spicco della musica del nord ovest degli USA, e mostrano un gruppo capace di mettere insieme la psichedelia doorsiana, la ferocia del punk, i toni sgangherati del garage ed il piu' moderno indie rock. Il gruppo, che non raccogliera' mai gli allori commerciali spettanti a ''cugini'' come Nirvana, Soundgarden e Pearl Jam, si accasa presso la Epic all'inizio degli anni '90, con l'album ''Uncle anesthesia'', senza pero' fare molte concessioni alla musica commerciale. Si sciolgono nel 2000.
Euro
28,00
codice 2136630
scheda
Sea urchins stardust
lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1992  1972 
punk new wave
Ristampa del 2023, con copertina pressoche' identica alla prima rarissima tiratura. La splendida raccolta originariamente uscita su Sarah nel 1992, unico album della cult band inglese attiva dalla meta' degli anni '80 ed autrice di una manciata di singoli ed ap tra il 1987 ed il 1991, gran parte dei quali usciti per la collezionatissima Sarah Records. L' album include appunto i sette brani dei primi tre 7" (la meravigliosa "Pristine Christine", "Sullen Eyes" ed "Everglades" i tre brani del primo, uscito nel novembre 1987, "Solace" e "Please Rain Fall" quelli del secondo, uscito nel luglio 1988, "A Morning Odessey" e "Wild Grass" quelli del terzo, uscito nell' agosto del 1990), la rara "Cling Film" presente in un flexi condiviso con i Groove Farm ed uscito nel 1987, "Sullen Eyes" tratta dalla raccolta di vari gruppi della Sarah "Stardust" uscita nel 1992 (brano pero' registrato nel 1987), e a queste tracce ne aggiunge altre due inedite: "You're So Much" (registrata nel 1987) e "Day Into Day" (registrata nel 1989). I Sea Urchins si formarono nel 1987 nei dintorni di Birmingham e pubblicarono una manciata di notevoli 7'' di brillantissimo guitar pop dalle tinte autunnali ed agrodolci fra il 1987 ed il 1991, alcuni dei quali su Sarah, etichetta che ben si coniugava con il loro autunnale guitar pop dagli echi sixties. Si sciolsero attorno al 1992 e poco dopo alcuni dei loro membri fondarono i Delta.
Euro
33,00
codice 2136454
scheda
Seasick steve Blues in mono
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  2020  there's a dead skunk 
blues rnr coun
Copertina senza codice a barre, catalogo DSR0041LP. Originariamente uscito solo come download digitale nel novembre del 2020, quindi pressato in vinile nel 2021 dalla americana There's a Dead Skunk, il dodicesimo album (escludendo ''Cheap'' del 2004, inciso con i Level Devils), successivo a ''Love & peace'' (7/2020) e precedente "Only on vinyl" (2022). Tributo al blues acustico tradizionale, "Blues in mono" ci offre un Seasick Steve in solitudine con una chitarra acustica, la sua voce ed i piedi che battono sul pavimento come supporto ritmico, ideale apparecchiatura per una set di brani di vecchio country blues, che da tempo l'artista intendeva incidere. Steve sceglie una selezione di covers di bluesmen da lui preferiti come Willie Dixon, Lightnin' Hopkins, Charlie Patton e Mississippi Fred McDowell, oltre a quattro nuovi brani di sua composizione. L'atmosfera di "Blues in mono" è diretta e confidenziale, come se l'artista stesse suonando in una stanza per un piccolo pubblico, le sonorità legate alla tradizione. Questa la scaletta: "Fred's Worried Blues", "My Babe", "Laughing To Keep From Crying", "Well Well Well", "Buddy Brown", "Goin' Down South", "Waitin' For The Greyhound In Charleston", "Miss Maybell", "Whiskey Headed Woman", "Moon Going Down", "Golden Spun", "Dusty Man". Proveniente da Oakland in California, Steve Wold, meglio noto come Seasick Steve (per via del suo ammesso mal di mare), condusse in gioventu' una vita vagabonda fatta di salti sui treni e molteplici lavori, che lo ha portato a girare gli USA ed anche l'Europa. Noto per l'utilizzo di chitarre personalizzate e per la sua attitudine a raccontare storie (anche nei suoi album), Seasick Steve ando' a finire anche in Norvegia, prima di incidere un album sulla soglia dei sessant'anni, ''Cheap'', insieme al gruppo svedese Level Devils nel 2004; ad esso fa seguito il primo album solista ''Dog house music'' (2006).
Euro
29,00
codice 3516498
scheda
Second hand death may be your santa claus
lp [edizione] ristampa  stereo  uk  1971  mushroom / private 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Rara ristampa private press degli anni '80, copertina non laminata ne' lucida, etichetta bianca con logo e scritte neri, catalogo 200MR6, scritte sul trail off dei rispettivi lati "machine stamped": "200 MR6 A1 BE" e "200 MR6 B1 BE"; si tratta della prima versione del disco, senza il brano "Funeral", assente appunto nella primissima tiratura. Pubblicato nell' aprile 1971 dalla Mushroom in Gran Bretagna, questo e' il secondo ed ultimo album dei Second Hand, uscito dopo ''Reality'' (1968). Il gruppo inglese ha subito un sostanziale rimaneggiamento dell'organico, ed i tre anni trascorsi dallo lp d'esordio segnano anche un mutamento di stile: gli influssi psichedelici e post psichedelici dell'esordio lasciano il posto ad un rock progressivo dominato dall'organo e tendente alla sperimentazione in alcuni episodi. Guidati dal cantante e tastierista Ken Elliot, i Second Hand nascono dai Moving Finger verso il 1968: il cambio di nome era dovuto all'esistenza di un'altra band chiamata Moving Finger. Il gruppo viene messo sotto contratto dalla Polydor e pubblica nello stesso anno il primo album ''Reality'', disco sorprendente per quanto poco conosciuto, in cui cio' che resta della stagione psichedelica inglese si incontra con i virgulti del rock progressivo. Il secondo album ''Death may be your Santa Claus'' esce circa tre anni dopo, nel 1971, dopo che il gruppo ha subito un massiccio cambiamento nell'organico, ed ha toni piu' sperimentali e progressivi. Il gruppo si ribattezza poco dopo con il nome di Chillum, pubblicando un raro album eponimo, sempre nel 1971.
Euro
40,00
codice 264351
scheda
Secret oyster Vidunderlige kaelling
Lp [edizione] nuovo  stereo  ger  1975  long hair 
rock 60-70
Completo di inserto con note. Ristampa del 2019 ad opera della Long Hair, pressoché identica alla prima tiratura ma con due bonus tracks ("Intro to act II", posta alla fine della prima facciata, e "Sleep music", posta alla fine della seconda). Originariamente pubblicato nel 1975 dalla CBS in Danimarca, il terzo album, successivo a "Sea son" (1974) e precedente "Straight to the krakenhaus" (1976). I Secret Oyster ricevettero la commissione di comporre le musiche per un balletto, "Vidunderlige kaelling", che avrebbe avuto per protagonista la grande ballerina danese Vivi Flindt, che è anche la modella ritratta sulla copertina dell'album: il gruppo compose un set di brani di breve e media durata, interamente strumentale, meno orientati alla jam, e meno inclini sia alle influenze jazz che hard rock, bensì maggiormente ispirati dalla musica classica e dall'elettronica da ascolto dagli echi teutonici e pinkfloydiani; inoltre i pezzi sembrano più rigidamente strutturati, sebbene in alcuni di essi non manchi un trainante groove jazz funk (come in "Sirenerne"), e nell'episodio più lungo, "Astarte", si ascolti un lungo assolo di sax soprano dal sapore jazz, su di una lenta trama ritmica alla Pink Floyd e contornato dal sitar. I Secret Oyster furono uno dei più talentuosi gruppi danesi fra jazz rock e progressive degli anni '70. Il gruppo nacque in seguito al primo scioglimento dei Burnin' Red Ivanohe, uno dei migliori e più originali gruppi europei del decennio, avvenuto nel 1972 in seguito a divergenze fra il sassofonista e tastierista Karsten Vogel e gli altri membri della band: Vogel formò così i Secret Oyster insieme ad alcuni dei migliori musicisti rock danesi dell'epoca, fra cui l'ex Hurdy Gurdy Claus Bohling (chitarra) ed il tastierista Kenneth Knudsen (dai Coronarias Dans). I Secret Oyster pubblicarono quattro album fra il 1973 ed il 1976, proponendo una musica strumentale che lasciava ovviamente grande spazio a jam ed improvvisazioni fra jazz rock e progressive, ma sostenendosi anche su grooves ipnotizzanti e spaziali, ed evidenziando le qualità tecniche di Vogel e dell'eccellente chitarrista Bohling. Quando i Burnin' Red Ivanohe si riformarono per incidere il loro album "Right on" (1974), inclusero nella loro formazione sia Vogel che Knudsen, oltre ad altri membri dei Secret Oyster come il bassista Jess Staehr edil batterista Bo Thrige Andersen, quasi facendo coincidere le due formazioni per un breve periodo. I Secret Oyster furono uno dei gruppi prog rock danesi di maggior successo in patria, e si fecero apprezzare anche nel resto d'Europa e negli Stati Uniti.
Euro
29,00
codice 2136609
scheda
Seger bob Fire inside
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1991  capitol 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
Prima stampa italiana, copertina (con molto leggeri segni di usura in prossimità del lato superiore) con barcode, completa di inner sleeve con testi, label nera con bordo multicolore, catalogo 64 7911341, data sul trail off 24/7/91. Pubblicato nell'agosto del 1991 dalla Capitol, giunto al 54esimo posto in classifica nel Regno Unito ed alla settima posizione negli USA, il sesto album in studio accreditato a Seger con la Silver Bullet Band, ed il diciassettesimo in studio della sua carriera (includendo i primi tre a nome Bob Seger System), successivo a "Like a rock" (1986) e precedente "It's a mystery" (1995). "The fire inside" si apre con il drammatico, muscolare ed incalzante rocker "Take a chance on me", uno dei cinque brani del disco prodotti da Don Was, ma l'atmosfera si fa più rilassata ed avvolgente già con la successiva "The real love", in una non rigida alternanza fra robusti rockers e ballate che prosegue nel resto dell'opera; l'album non fu inciso con la consueta formazione della Silver Bullet Band, con il solo Craig Frost presenza quasi costante, e piuttosto con un folto cast di ospiti, fra cui Joe Walsh, Steve Lukather, Waddy Wachtel, Lisa Germano e Kenny Aronoff. In una scaletta composta quasi interamente da canzoni di Seger, fanno capolino anche due covers di Tom Waits, "New coat of paint" e "Blind love". Nato vicino ad Ann Arbor, Michigan, Bob Seger inizio' a suonare in vari gruppi locali sin dai primi anni '60, sino ad unirsi agli Omens, realizzando con loro un singolo come tastierista, poi un' altro sotto il nome di Beach Bums e divenire presto Bob Seger and The Last Heard. Fu la locale Hide Out a pubblicarne i primi due singoli, nel '66, con un successo locale tale da indurre la Cameo a ristamparli e distribuirli a livello nazionale, producendone altri tre prima di andare in bancarotta, cosa che decreto' la fine del gruppo, uno dei primi a tracciare il solco di una tradizione tra soul e rock duro, che a Detroit avra' straordinari sviluppi. Ridotti ad un trio con il bassista Dan Honaker ed il batterista Pep Perrine superstiti dei Last Heard ad accompagnare un sempre piu' sicuro e carismatico Seger, cantante dalla voce roca, potente ed intensa ora impegnato anche alla chitarra, divenuti Bob Seger System ottennero un contratto con la Capitol, per la quale presto esordirono su album con l' eccellente "Ramblin' Gamblin' Man", in perfetto equilibrio tra l' ormai classico Detroit Sound (Rationals, MC5, Mytch Ryder) e la psichedelia. Il secondo "Noah" vide l' ingresso in formazione di Bob Schultz alle tastiere (gia' ospite nel primo lavoro) e di un secondo cantante, autore e chitarrista, Tom Neme; il risultato fu un notevole appesantimento della proposta della band, sia dal punto di vista compositivo che del suono. Le scarse vendite del disco (divenuto ormai raro per il rifiuto di Seger a ristamparlo, come altri dopo), causarono l' allontanamento sia di Shultz che di Neme; con il primo sostituito da Dave Watson fu registrato il classico "Mongrel", che vide il ritorno ad un suono piu' asciutto e potente. Allo straordinario successo delle performance dal vivo del gruppo non corrispondeva pero' un altrettanto eclatante riscontro di vendite, il che determino' la fine del gruppo e la decisione drastica di Seger di registrare un disco in assoluta solitidine: il bellissimo ed acustico "Brand New Morning", sorprendente ed intimista, in cui Seger si accompagna con il piano e la chitarra acustica. Il successivo "Smokin' O.P.' s", inciso come i due successivi per la neonata Palladium, sussidiaria della Reprise, vide l' efficace collaborazione con tre musicisti di Tulsa, Oklahoma, all' epoca basati a Detroit: il notevolissimo chitarrista Mike "Monk" Bruce, Dave Teegarden e Skip "Van Winkle" Knape, questi ultimi due gia' autori di tre apprezzati albums come Teegarden & Van Winkle. Si tratta di un ottimo album di blues rock, potente e rifinito, con belle covers di Tim Hardin, Bo Diddley e Steve Stills. "Back in '72" si avvalse invece del contributo della inconfondibile chitarra di J.J. Cale, che contribui' alle evidenti influenze "sudiste" del disco, ancora una volta riuscitissimo ma ignorato dal pubblico come il successivo "Seven", primo disco in cui collaboro' con Seger la Silver Bullett Band (di cui faceva parte il chitarrista Drew Abbott, ex Third Power), che ne caratterizzo' le incisioni e le esibizioni live negli anni a venire, contribuendo in maniera determinante ad un successo che, con il ritorno alla Capitol, diverra' straordinario, grazie a dischi efficacemente divisi tra ballate e rock grintoso e potente, alla personalita' di Seger e a spettacoli dal vivo interminabili come le tournee in giro per gli States.
Euro
23,00
codice 337023
scheda
Seger bob Live bullet
LP2 [edizione] originale  stereo  ita  1976  capitol 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Doppio album, la prima bella stampa italiana, pressata solo nel 1978, copertina apribile laminata all'esterno ed all'interno, senza barcode, label rosso arancio con scritte nere e con logo Capitol nero con cupola in alto, catalogo 3C 154-82225/26, data sul trail off 8/11/78, timbro SIAE del terzo tipo, in uso dal 1978/79, con marchio Siae che non ne occupa più l'intero cerchio centrale. Pubblicato a nome Bob Seger and the Silver Bullet Band, nell' aprile del 1976, dopo "Beautiful Losers" e prima di "Night Moves", giunto al numero 34 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk dove usci' nell'agosto del 1976. Il nono album. Registrato dal vivo al Cobo Hall di Detroit nel settembre del 1976 con la Silver Bullet Band, contiene versioni travolgenti di vecchi brani quali ''Nutbush city limit'' (cover da Tina Turner) e ''Get out of Denver''. Diverra' disco di platino restando in classifica per oltre un anno. Ecco la lista completa dei brani: Nutbush city limits, Travellin' man, Beautiful loser, Jody Girl, I've been working, Turn the page, U.M.C., BoDiddley, Ramblin' gamblin' man, Heavy music, Katmandu, Looking back, Get out of denver, Let it rock. Nato vicino ad Ann Arbor, Michigan, Bob Seger inizio' a suonare in vari gruppi locali sin dai primi anni '60, sino ad unirsi agli Omens, realizzando con loro un singolo come tastierista, poi un' altro sotto il nome di Beach Bums e divenire presto Bob Seger and The Last Heard. Fu la locale Hide Out a pubblicarne i primi due singoli, nel '66, con un successo locale tale da indurre la Cameo a ristamparli e distribuirli a livello nazionale, producendone altri tre prima di andare in bancarotta, cosa che decreto' la fine del gruppo, uno dei primi a tracciare il solco di una tradizione tra soul e rock duro, che a Detroit avra' straordinari sviluppi. Ridotti ad un trio con il bassista Dan Honaker ed il batterista Pep Perrine superstiti dei Last Heard ad accompagnare un sempre piu' sicuro e carismatico Seger, cantante dalla voce roca, potente ed intensa ora impegnato anche alla chitarra, divenuti Bob Seger System ottennero un contratto con la Capitol, per la quale presto esordirono su album con l' eccellente "Ramblin' Gamblin' Man", in perfetto equilibrio tra l' ormai classico Detroit Sound (Rationals, MC5, Mytch Ryder) e la psichedelia. Il secondo "Noah" vide l' ingresso in formazione di Bob Schultz alle tastiere (gia' ospite nel primo lavoro) e di un secondo cantante, autore e chitarrista, Tom Neme; il risultato fu un notevole appesantimento della proposta della band, sia dal punto di vista compositivo che del suono. Le scarse vendite del disco (divenuto ormai raro per il rifiuto di Seger a ristamparlo, come altri dopo), causarono l' allontanamento sia di Shultz che di Neme; con il primo sostituito da Dave Watson fu registrato il classico "Mongrel", che vide il ritorno ad un suono piu' asciutto e potente. Allo straordinario successo delle performance dal vivo del gruppo non corrispondeva pero' un altrettanto eclatante riscontro di vendite, il che determino' la fine del gruppo e la decisione drastica di Seger di registrare un disco in assoluta solitidine: il bellissimo ed acustico "Brand New Morning", sorprendente ed intimista, in cui Seger si accompagna con il piano e la chitarra acustica. Il successivo "Smokin' O.P.' s", inciso come i due successivi per la neonata Palladium, sussidiaria della Reprise, vide l' efficace collaborazione con tre musicisti di Tulsa, Oklahoma, all' epoca basati a Detroit: il notevolissimo chitarrista Mike "Monk" Bruce, Dave Teegarden e Skip "Van Winkle" Knape, questi ultimi due gia' autori di tre apprezzati albums come Teegarden & Van Winkle. Si tratta di un ottimo album di blues rock, potente e rifinito, con belle covers di Tim Hardin, Bo Diddley e Steve Stills. "Back in '72" si avvalse invece del contributo della inconfondibile chitarra di J.J. Cale, che contribui' alle evidenti influenze "sudiste" del disco, ancora una volta riuscitissimo ma ignorato dal pubblico come il successivo "Seven", primo disco in cui collaboro' con Seger la Silver Bullett Band (di cui faceva parte il chitarrista Drew Abbott, ex Third Power), che ne caratterizzo' le incisioni e le esibizioni live negli anni a venire, contribuendo in maniera determinante ad un successo che, con il ritorno alla Capitol, diverra' straordinario, grazie a dischi efficacemente divisi tra ballate e rock grintoso e potente, alla personalita' di Seger e a spettacoli dal vivo interminabili come le tournee in giro per gli States.
Euro
30,00
codice 336932
scheda
Semiramis dedicato a frazz (ltd. clear green vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1973  trident / btf 
rock 60-70
ristampa in edizione limitata in vinile verde, con copertina apribile senza barcode, pressoché identica alla prima rarissima tiratura pubblicata in Italia su trident nel 1973. Non molti sanno che Michele Zarrillo, cantante molto popolare negli anni 80 ed ancora in attivita', nel 1973 ad appena 16 anni ha suonato in questo unico disco del gruppo Semiramis, una band di giovanissimi di Roma. Il nucleo base si era formato intorno al 1970 ad opera di Maurizio Zarrillo e dei cugini Marcello Reddavide e Memmo Pulvano, tutti quindicenni. Nel 1972 si uni' a loro Michele Zarrillo, fratello minore del tastierista Maurizio, che aveva precedentemente suonato con I Piccoli Lord ed era considerato un chitarrista di grande talento. Venne scelto il nome Semiramis, antica regina di Babilonia, ed il gruppo partecipo' allo storico festival di Villa Pamphili a Roma nel 1972, quando gli impegni si fecero piu' importanti il batterista originale Pulvano dovette lasciare la carriera musicale, essendo l'unico con un lavoro regolare. Al suo posto entro' un vecchio amico dei musicisti, Paolo Faenza, che porto' con se' un altro tastierista, Giampiero Artegiani, per arricchire ulteriormente il suono del gruppo. Pubblicato dalla Trident questo loro unico album Dedicato a Frazz ha una bella copertina apribile disegnata da Gordon Faggetter, un artista inglese che viveva a Roma e lavorava con la rca. Elaborati cambi di ritmo e un buon intreccio chitarra/tastiere sono i principali ingredienti dell'album, dalla produzione non perfetta, ma considerato da molti come uno dei migliori album del rock progressivo italiano. Il gruppo ebbe un'intensa attivita' dal vivo in molti festival all'aperto, e continuo' a suonare anche dopo l'uscita dell'album fino al 1974, con qualche cambio di formazione, preparando anche un secondo album mai uscito. Dopo lo scioglimento del gruppo, Michele Zarrillo entro' brevemente in una delle ultime formazioni del Rovescio della Medaglia e dopo alcuni anni di silenzio, intorno al 1980, comincio' una carriera solistica di gran successo nel campo del pop melodico, seguito da Giampiero Artegiani che ha realizzato anch'egli una serie di dischi nello stesso stile, oltre ad avere un intenso lavoro come produttore. Il batterista originale Memmo Pulvano suona ancora in una cover-band di Bowie, The Allad Insane.
Euro
31,00
codice 2136307
scheda
Senator flux Criminal special
Lp [edizione] originale  stereo  ger  1990  emergo 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Prima stampa europea, pressata in Olanda, copertina lucida fronte retro con barcode, inner sleeve con note e crediti, label azzurra che sfuma in blu con bordo nero, logo Emergo bianco e azzurro su sfondo nero in basso, catalogo EM9364 1. Pubblicato nel 1990 dalla Emergo, il terzo album, successivo a "Spectacles testicles wallet & watch" (1988) e precedente "Storyknife" (1991). Inciso con la versione della band composta da David Levine (voce, sassofono), Jeff Turner (chitarre, organo, piano, percussioni, voce), Tim Goldsmith (basso, cori), John Glenshaw (batteria), Charles Bennington (sax tenore, chitarra, arrangiamenti di ottoni ed archi) e Kathy Cashel (oboe, sax soprano, chitarra), e quindi con l'integrazione di più fiatisti nella formazione, "The criminal special" si caratterizza, rispetto al precedente lp del gruppo, per un sound più potente e muscolare, ma che a tratti manifestra tratti jazzati, senza perdere il contatto con le trame più delicatamente guitar pop e con l'esuberanza di matrice soul già manifeste in passato, senza trascurare certi raffinati arrangiamenti di archi e fiati dal sapore autunnale: anche questa volta il gruppo opta per un approccio diversificato nei ritmi e nella tensione fra un brano e l'altro, riuscendo a sorprendere una volta di più. In scaletta troviamo anche una cover della beatlesiana "It's all too much". I Senator Flux erano un gruppo di New Haven nel Connecticut, ma attivo anche sulla fertile scena di Washington D.C., dalla formazione soggetta a numerosi avvicendamenti, attorno al cantante, paroliere e multistrumentista (armonica, mandolino) David Levine; nel 1988/90 fece parte della band anche il batterista Jeff Nelson, veterano della scena indipendente di Washington D.C. (Minor Threat, Teen Idles, 3, High Black Chairs, ed altri) e cofondatore della label Dischord. Autori di un intelligente indie rock che intrecciava ruvidità punk, melodia guitar pop dagli echi sixties, roots rock e post punk, pubblicarono quattro album fra il 1987 ed il 1990: "Shotgun for cosmo" (1987), "Spectacles testicles wallet & watch" (1988), "The criminal special" (1990) e "Storyknife" (1991).
Euro
18,00
codice 337006
scheda

Page: 81 of 103


Pag.: oggetti: