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Guccini francesco
Stanze di Vita Quotidiana
Lp [edizione] originale stereo ita 1974 columbia / emi
[vinile] Excellent [copertina] Very good cantautori
[vinile] Excellent [copertina] Very good cantautori
Prima rara stampa italiana, copertina (con moderati segni di invecchiamento, visibili perlopiu' sul retro) laminata sul fronte, catalogo sul fronte, retrocopertina ed etichetta "3CO64-18032" (sul fronte il "3" e' assai poco visibile, ma presente), sul retro copertina logos Emi e Columbia in alto a destra, la scritta in basso ''EMI italiana spa'' e' situata all' estrema sinistra, etichetta celeste e bianca sfumata con logo ''Columbia'' in un box in alto e logo ''Emi'' in un box piccolo in basso, "Siae" riquadrato a sinistra, data nel trail off ''25 / 9 / 74'', copia distribuita durante il 1975, con timbro Siae del secondo primo tipo, con diametro di circa 15 mm e marchio Siae che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale, in uso tra il 1975 ed il 1978/79, copia corredata di inner sleeve con foto e testi (con diversi segni di invecchiamento), senza il numero di catalogo in alto, ed apertura per il disco a sinistra. Pubblicato in Italia nel settembre del 1974 dopo ''Opera Buffa'' e prima di ''Via Paolo Fabbri 43''. Il sesto album, uno dei piu' controversi del grande cantautore modenese, frutto di estenuanti registrazioni tra Roma e Milano, incompreso all' epoca della sua uscita, ma in realta' contenente alcuni brani rimasti tra i classici di Guccini, come l' iniziale "Canzone delle Osterie di Fuori Porta", "Canzone della vita quotidiana" o "Canzone per Piero". Contiene i seguenti brani: Canzone Di fuori porta, Canzone Della Trite rinuncia, Canzone Della Vita Quotidiana, Canzone Perpiero, Canzone delle Ragazze che Se Ne Vanno, Canzone delle Situazioni differenti. nel disco suonano- : Ellade Bandini (batteria); Ettore De Carolis (chitarre e violino); Tony Esposito, Mandrake e Kash Shari (percussioni); Cosimo Fabiano (basso); Francesco Guccini, Massimo Luca (chitarre); Deborah Kooperman (chitarre e banjo); Toni Marcus (violino); Marva (scacciapensieri); Peter Monegire (basso e oboe); Vince Tempera (tastiere), e Jon Hassell (tromba). Arrangiamenti: Ettore De Carolis, Pier Farri, Vince Tempera. prodotto da : Pier Farri. Registrato agli studi Fonorama di Milano, Sonic e Ortophonic di Roma tra autunno 1973 e primavera 1974. Copertina di Bruno Fedetto.
Lp [edizione] nuovo stereo ger 2020 potomak
punk new wave
punk new wave
Allegato codice per il download digitale dell'album, inner sleeve con testi e crediti, label custom bianca e grigio/celeste con scritte nere, catalogo LP181361. Pubblicato nel gennaio del 2020 dalla Potomak, dopo ''JOY – meditation soundtrack'' (2018) e prima di "The silver threshold" (2021), il settimo album in collaborazione fra Alexander Hacke, membro storico della industrial noise band tedesca Einsturzende Neubauten, e l'americana Danielle De Picciotto degli Space Cowboys. E' il terzo disco accreditato alla sigla Hackedepiccioto, laddove i primi quattro album del duo erano accreditati con i nomi separati. Hacke (canto gutturale, basso, percussioni, voce, elettronica) e De Picciotto (voce narrante, violino, hurdy gurdy, autoharp, elettronica, voce) adottano qui la sigla congiunta Hackedepicciotto; il batterista Vinnie Signorelli suona in un brano, e ci sono contributi vocali in stile narrato da parte di Gil De Ray, John Robb e Kirsty Allison. In questo album il duo inserisce in misura più sostanziosa parti percussive e sonorità elettronica, creando un potente supporto ritmico, che conferisce una maggiore fisicità ai loro brani, ammantati di toni oscuri e notturni. La musica è cinematica ed evocativa, animata da crescendo di drammatica intensità emotiva, ma anche ipnotizzante con i suoi droni e le sue trame sonore mantriche.
Hagen nina
Nina hagen band + unbehagen
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1978 sony / columbia / Original Vinyl Double Classics
punk new wave
punk new wave
Doppio album, realizzato nel 2019, copertina esclusiva apribile; contiene, in una unica confezione, i due albums "Nina Hagen Band" (1978) e "Unbehagen" (1979) della Nina Hage Band. Di seguito le relative descrizioni:
"NINA HAGEN BAND": Pubblicato nel dicembre del 1978 dalla CBS in Gran Bretagna e dalla Columbia negli USA, questo e' il primo album della folle cantante tedesca. Un esordio che gia' dice molto di cio' che la Hagen avrebbe proposto nel resto della sua storia musicale, capace di mettere insieme Krautrock, Punk, Opera, Glam, Hard Rock, Funk e Disco music, in un collage sulla carta incongruente ma i cui pezzi sono tenuti insieme dalla personalita' gia' fortissima della istrionica, trasgressiva e giovane cantante sempre fuori dalle righe, aiutata da una band che andra' raffinando nel successivo "Unbehagen" il suo suono, qui' piu' aggressivo e diretto, in quello che rimane il suo disco piu' "punk", non sempre ed anzi di rado nella forma, certamente molto nello spirito. Il disco e' aperto dalla cover, cantata pero' in tedesco come tutti i brani del disco, di "White Punks on Dope" dei Tubes che diventa "Tv-Glotzer", da citare inoltre la romantica "Naturtrane" dove si evidenziano le doti vocali della Hagen e l'esplosiva ed incendiaria "Pank".
"UNBEHAGEN": Uscito in Germania nel 1979, nell'aprile del 1980 su CBS in Gran Bretagna e su Columbia negli USA, questo e' il secondo album della folle cantante tedesca. Pubblicato dopo l'album d'esordio Nina Hagen Band, e' considerato il suo disco migliore, pazzesco miscuglio di punk, wave, reggae, musica popolare, dominato dalla voce sempre fuori dalle righe della istrionica e trasgressiva cantante, capace di mettere insieme Krautrock, Punk, Opera, Glam, Hard Rock, Funk e Disco music, in un collage sulla carta incongruente ma i cui pezzi sono tenuti insieme dalla personalita' gia' fortissima della istrionica, trasgressiva e giovane cantante sempre fuori dalle righe, aiutata da una band si andra' raffinando in questo secondo atto. Tra i brani, i singoli "African Reggae", "Auf'm Rummel" e "Herrmann Hiess Er", la cover di "Lucky Number" dell' amica Lene Lovich (che, cantata in tedesco, diventa "Wir leben immer... noch"), e quella (registrata dal vivo) di "Wenn ich ein Junge wär" (singolo tedesco pubblicato nientemeno che da Rita Pavone nel 1963!).
La Nina Hagen Band nacque dalle ceneri dei Lokomotiv Kreuzberg, gia' attivi dal 1973, ad essi nel 1977 si uni' Nina Hagen dando cosi' vita alla collaborazione che pero' si interruppe immediatamente dopo la pubblicazione del secondo album "Unbehagen" nel 1979. La Hagen continuo' la sua parabola artistica con il solo suo nome, mentre i rimanenti componenti diedero vita al progetto Spliff, incredibilmente ed inspiegabilmente dedito ad insulsa musica commerciale al limite del demenziale (..forse a causa di un abuso del proprio nome). Nina Hagen e' tra le maggiori esponenti del rock tedesco a cavallo tra i '70 e gli anni '80. Il suo vero nome e' Catharina Oliva; nata nella Berlino Est, qui in giovane eta' cerco' di entrare all'Accademia di Recitazione Statale, ma non riusci' a superare gli esami di ammissione; dedicatasi alla musica rock, fece parte del gruppo Fritzens Dampferband e in seguito formo' gli Automobil, gruppo di buon successo in patria. Dopo l'espulsione dalla Germania Est, per sospetto idealismo rivoluzionario del patrigno (cantante e compositore), Wolf Biermann, Nina Hagen e la famiglia si spostarono a Berlino Ovest. Tra il 1976 ed il 1977 si trasferisce a Londra dove era in atto l'esplosione del fenomeno punk che con atteggiamenti provocatori, anarchici, nichilisti e autodistruttivi stava scandalizzando il Regno Unito ed il mondo. In questo fragore le sue doti vocali catturano l'attenzione della CBS con cui sottoscrive un contratto; dopo frequentazioni con Johnny Rotten dei Sex Pistols e collaborazioni con Ari up delle Slits la Hagen rientro' in Germania Ovest dove fonda una propria band e con la medesima pubblica, l'anno successivo, questo omonimo primo disco d'esordio, Nina Hagen Band (1978) che insieme al secondo "Unbehagen" (1979), ebbe un grande successo e apri' un nuovo capitolo nella storia del rock tedesco offrendo al pubblico un primo approccio alla creazione di musica punk-rock e new wave in lingua tedesca. Nina Hagen e' personaggio estremamente aperto e disponibile al confronto e alla contaminazione, capace di stupire tramite la propria trasgressione esasperata, capacita' ed abilita' a scandalizzare che si e' trasformata in vera e propria caratteristica del personaggio, creando cosi' una aspettativa stessa nel pubblico. Personalita' molto eccentrica che ama mostrarsi in pubblico con look sempre diversi, le sue canzoni sono ironiche e graffianti e mostrano spesso testi con idee femministe, ha spesso dato scandalo, come per esempio negli anni ottanta, quando, ospite nella trasmissione televisiva austriaca "club2", dimostra al pubblico sbalordito diverse tecniche di masturbazione, oppure quando ha riproposto "Wenn ich ein Junge w„r" (se fossi un ragazzo), una canzone cantata da Rita Pavone negli anni sessanta in tedesco con un testo femminista, cambiando l'ultima strofa da, "se fossi un ragazzo tutto sarebbe piu' facile" a "se fossi un ragazzo avrei piu' rapporti (sessuali)". Nina ha suscitato molto scalpore anche negli anni novanta quando ha rivelato di credere agli UFO, di interessarsi all'esoterismo e di ispirarsi ai movimenti religiosi orientali, ma da citare oltre queste rivelazioni che fanno parte del personaggio creato, sono piuttosto le collaborazioni, nel corso della sua parabola artistica, con Giorgio Moroder, Ian "Lemmy" Willis leader dei Motorhead, il chitarrista John dei Red Hot Chili Peppers, con Phil Manzanera ex Roxy Music, Dave Stewart ex-Eurythmics e Marc Almond ex Soft Cell.
Harris emmylou
pieces of the sky
lp [edizione] ristampa stereo eu 1975 reprise / nonesuch
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Ristampa del 2017, copertina (con giusto lievi segni di invecchiamento) in cartoncino pesante, pressoche' identica a quella della prima tiratura, etichetta Reprise marrone, catalogo 559085-1. Pubblicato in Usa nel febbraio del 1975, dopo il misconosciuto "Gliding Bird" del 1970 e prima di ''Elite hotel'', giunto al settimo posto delle classifiche country americane. Considerato (dall' artista stessa) il vero debutto per l'ex compagna del compianto Gram Parsons, rimarra' uno dei suoi massimi capolavori, lavoro incensato dalla critica, tra i massimi esempi del country americano di tutti gli anni '70. Disco tutt' altro che appiattito sugli standard del country di Nashville, include belle covers della beatlesiana "For No One", di "Tonight the Bottle Let Me Down" di Merle Haggard e di "If I Could Only Win Your Love" dei Louvin Brothers, oltre a "Bluebird Wine", composta dal giovane cantautore texano Rodney Crowell, una delle scoperte della Harris. Noto anche per essere stato uno dei piu' costosi dischi di country dell' epoca, vede la partecipazione alle registrazioni di James Burton, Glen Hardin, Ron Tutt, Ray Pohlman e Bill Payne, e due brani ("Before Believing" e "Queen of the Silver Dollar") suonati con la Angel Band. Ne vennero tratti due singoli: "Too Far Gone", che avra un notevole successo soprattutto ripubblicata su singolo nel '79, e "If I Could Only Win Your Love", duetto con Herb Pedersen (poi fondatore della Desert Rose Band), che fu il suo primo grande successo. Artista in possesso di vitale creativita' e di una voce limpidissima, la cantante ed autrice americana Emmylou Harris ha avuto una notevole influenza sul country e sul country rock dagli anni '70 in poi, pur non assurgendo al ruolo di superstar. Collaboratrice e pupilla del compianto Graham Parsons nei primi anni '70, avvio' da allora una lunga e prolifica carriera discografica, apprezzata dalla critica per l'originalita' e la volonta' di non cadere nella banalita', che prosegue ancora nel primo quindicennio del nuovo secolo.
Harrison kevin
Inscrutably obvious
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1981 superior viaduct
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2019 ad opera della Superior Viaduct, la prima in assoluto in vinile, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1981 dalla Cherry Red nel Regno Unito, il raro primo album del chitarrista inglese Kevin Harrison, da Coventry, realizzato dopo un nastro autoprodotto ed il contributo alla raccolta "Perspectives And Distortions". Musicista attivo nel gruppo punk The Urge, autori di alcuni singoli all'alba degli anni '80, ed animatore del progetto elettronico Neo, che fruttò la cassetta ''Global network'' nel 1985, è stato anche solista, autore nei primi anni '80 di un paio di cassette e di questo album vinilico, ''Inscrutably obvious'', uscito nel 1981 su Cherry Red, un disco assai stimolante, realizzato con un uso per nulla fine a se stesso di elettronica, manipolazione di nastri e strumenti trattati, tra il minimalismo di Terry Riley o Philip Glass, certe cose del Brian Eno piu' sperimentale ed una "vicinanza d' intenti" con certa musica elettronica che, partendo dai Kraftwerk, aveva pure assimilato influenze post punk (The Normal, Eric Random...). Altre sue incisioni effettuate fra il 1975 ed il 1985 confermano le illustri fonti di ispirazione sopracitate, magari rivelate in modo non omogeneo: in alcuni casi prevale l'enfasi minimalista, in altri le suggestioni ambient, in altri ancora un sound circolare con una chitarra effettata in evidenza che sembra portare l'influenza di musicisti tedeschi come Michael Rother (Neu!, Harmonia), comunque sintetizzata e filtrata con originalità.
Haynes roy
We three
Lp [edizione] ristampa stereo eu 1958 new jazz / ojc / concord
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Ristampa del 2014, in vinile da 180 grammi, ormai fuori catalogo, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, etichetta viola ed argento, catalogo OJC-196 (NJ-8210) sull' etichetta, 0888072351189 sulla costola. Originariamente pubblicato nel 1958 dalla New Jazz, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 14 novembre del 1958, da Roy Haynes (batteria), Phineas Newborn (pianoforte) e Paul Chambers (contrabbasso). Il debutto vinilico da bandleader per il batterista afroamericano, ''We three'' vede in gran risalto il pianista Newborn, al quale Haynes lascia spazio attraverso questi sei brani di hard bop fluido e rilassato, che si lascia ascoltare con facilita'. Questa la scaletta: ''Reflection'', ''Sugar ray'', ''Solitaire'', ''After hours'', ''Sneakin' around'', ''Our delight''. Strumentista versatile e noto principalmente per la sua attivita' di sessionman e membro di prestigiosi ensemble, il batterista Roy Haynes ha suonato praticamente con tutti i grandi del jazz dagli anni '40 in poi, da Lester Young e Charlie Parker a Thelonious Monk, e poi con Gillespie, Coltrane, Davis, Chick Corea e Pat Metheny, solo per citarne una parte. Haynes ha avuto tuttavia anche una lunga carriera come band leader, iniziata a meta' anni '50 ed in corso ancora nei primi anni del nuovo secolo, quando l'oramai ottantenne jazzista continua ad ottenere riconoscimenti.
Hearts on fire
Dreams of leaving
Lp [edizione] originale stereo uk 1985 midnight music
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
l' originale stampa inglese, copertina (con diversi segni di invecchiamento) lucida e senza barcode e con indirizzo ''PO box 333, bushey, watford, wd2 3un'' sul retro, label celeste con scritte nere su di una facciata e con disegno di veliero sull'altra, catalogo CHIME00.12S, groove message ''steaming in alaska'' sul lato A, scritta ''MPO'' incisa sul trail off di entrambi i lati. Un piacevolissimo disco "minore", prodotto da David Ros (produttore principale della scuderie Midnight Music e collaboratore anche come musicista dei Cindytalk), pubblicato nel 1985 dalla Midnight Music in Gran Bretagna, l' unico album di questa oscura formazione, che realizzo' anche un paio di 12'' fra il 1985 ed il 1986. Composti da Mitch Beam, Billy Finn, Mike Edmonds, A.F. Tolson e Syn D'Cody, con "Midnight Rambler" ospite alle tastiere (poi negli Essence), furono autori in questo lp di guitar pop ricco di elementi folk rock, dalle sonorita' sospese tra un approccio piuttosto british ed influenze anche americane (qualche affinita' con certo paisley underground, o con i primi 10.000 Maniacs), atmosfere autunnali ma leggere, sonorita' avvolgenti e con venature jangle.
Hendrix Jimi
Axis: bold as love
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 sony
rock 60-70
rock 60-70
ristampa in versione stereo, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiruatura del 1968. Pubblicato in Inghilterra nel dicembre del 1967 dopo ''Are you experienced'' e prima di ''Electric Ladyland'', giunto al numero 5 delle classifiche inglesi ed al numero 3 di quelle USA dove usci' nel febbraio dello stesso anno. Il secondo album. Pubblicato nel momento di massimo fulgore del chitarrista di Seattle, e' come impostazione vicino al primo album, registrato con Noel Redding e Mitch Mitchell, usci' nel momento in cui la band stava ampliando la propria popolarita' in tutto il mondo, questo consenti' ad Hendrix di poter trascorrere piu' tempo in studio a sperimentare ma anche di dedicarsi in maniera piu' continuativa alla scrittura dei brani, qui le radici soul e r'n'b' emergono maggiormente rispetto al primo lp, anche i testi sono piu' ermetici e complessi, inoltre la groove funky inizia ad affacciarsi, rendendo questo album uno dei piu' moderni e freschi lavori del decennio. Contiene epici brani quali ''Spanish castle magic'', ''Little wing'', ''Castles made of sand'', ''If 6 was 9''.
Herman's Hermits
hold on !
Lp [edizione] originale mono usa 1966 mgm
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima rara stampa americana in mono, copertina cartonata con foro promozionale in basso a sinistra, etichetta nera con logo multicolore, catalogo E4342. Pubbicato in Usa (e non uscito in Uk) nel 1966 dopo ''When the Boys Meet the Girls" (uscito nel febbraio 1966 in Usa e ad a maggio in Uk) e prima di ''Both Sides of Herman's Hermits", il quarto album della discografia americana, giunto al 14esimo posto delle classifiche Usa. Colonna sonora dell' omonimo film in cui recitano gli stessi Herman's Hermits, l' album include dieci brani, tra cui cinque composti dal compositore Fred Karger (tra i essi un brano, "Make Me Happy", cantato dall' attrice Shelley Fabares, moglie del produttore Lou Adler,), quattro brani scritti dalla coppia P.F. Sloan e Steve Barri, e la cover di un brano inglese degli anni '30 ("Leaning on a Lamp Post"). Pubblicate su singolo "A Must to Avoid" e "Leaning on a Lamp Post" (in una versione pero' diversa da quella dell' album) entrarono nella top ten americana, la prima anche in Inghilterra. Tra i brani e' anche presente la versione orignale di "Where Were You When I Needed You", che sara' il primo dei 14 hits per i Grass Roots (molti dei quali composti proprio da Sloan e Barri), che la coverizzeranno quattro mesi dopo. Opera molto tipicamente ''British Invasion'', prodotta da Mickey Most con un suono molto vicino a quello dei primi Beatles. Gli inglesi Herman's Hermits furono un gruppo che ebbe molto piu' successo negli Stati Uniti, tra i principali della cosidetta "British Invasion" che rivoluziono' la musica americana, piuttosto che in patria. Un gruppo di matrice puramente e deliziosamente pop, incredibilmente sottovalutato, anche se ebbero all' epoca numerosi hits negli Stati Uniti. Scoperti da Mickey Most, furono uno dei gruppi britannici piu' popolari negli States, insieme a Rolling Stones, Animals, Beatles e Dave Clark Five tra il 1964 al 1967.
Hiatt john
slow turning
Lp [edizione] originale stereo ger 1988 a&m
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima stampa europea, pressata in Germania, copertina lucida, inner sleeve con foto e testi, etichetta nera con scritte argento e quadrati oro ed argento, catalogo 395206-1. Uscito nell' agosto del 1988 dopo ''Bring the family'' e prima di ''Stolen moments'', giunto al numero 98 delle classifiche americane e non entrato in quelle Uk. Il nono album del rocker di Indianapolis, ex White Duck. La sua musica e' un mix di rock, folk e country, il tutto supportato da un personalissimo stile chitarristico. Pubblicato dopo il successo di "Bring the Family", fu registrato da John Hiatt con i Goners. Il disco, considerato tra i suoi massimi lavori solisti, contiene diversi brani celeberrimi come "Tennessee Plates", "Trudy and Dave" e "Georgia Rae". John Hiatt e' un veterano rocker di Indianapolis, ex White Duck (con cui ha realizzato "In Season" nel 72); la sua carriera solista, iniziata nel 1974, e' caratterizzata da un mix di rock, roots e folk, il tutto supportato da un personalissimo stile chitarristico. I suoi dischi migliori sono considerati: "Slow turning" del 1988 e "Bring the family" del 1987, e sono altresi' stimati "Perfectly good guitar", "Crossing Muddy Waters" e "Master of disaster".
Hillage steve (gong)
Live at deeply vale 1978
lp2 [edizione] nuovo stereo uk 1978 dandelion/ozit morp.
rock 60-70
rock 60-70
Doppio album in vinile 180 grammi, con copertina apribile, ristampa del 2021, non piu' numerata e con l' ordine dei brani sul retro corretto rispetto alla prima tiratura: sulla quarta facciata "Glorious Om Riff" e "Activation Meditation" sono indicate in questo ordine e non vceversa. Pubblicato nel 2009 dalla Dandelion/Oz.It Morpheus, questo album documenta l'esibizione di Steve Hillage al Deeply Vale Festival del 1978, uno degli ultimi grandi festival inglesi degli anni '70, in cui trovarono spazio esponenti del rock ''tradizionale'' insieme a quelli del movimento punk. Precedentemente inedita, questa apprezzata performance di rock chitarristico in cui si intrecciano space rock e classico ma energico rock anni '70. Questa la scaletta: ''Saucer surfing'', ''Searching for the spark'', ''Octave doctors'', ''Salmon song'', ''Crystal city'', ''Radio'', ''Palm trees'', ''Light in the sky'', ''Hurdy gurdy man'', ''Lunar musick suite'', ''Activation meditation'', ''Glorious om riff'', ''Getting better'', ''Steve Hillage talks about the '70s and Deeply Vale'', ''U.F.B.''. Steve Hillage e' veterano della scena rock, gia' con gli Arzachel nel 1969 e poi con i Gong negli anni '70. Fonda all'inizio degli anni '90 i System 7, che suonano musica elettronica ballabile ma piacevole anche per l'ascolto; ha lavorato anche come produttore.
Hinchliffe robert
Songs (lost 1975 album)
Lp [edizione] nuovo stereo fra 1975 cameleon
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata a 500 copie, copertina senza codice a barre. Ristampa del 2019 ad opera della francese Cameleon, con copertina esclusiva, dell'unico leggendario album di Robert Hinchliffe, originariamente pressato nel 1975 solo su acetato, del quale si conosce l'esistenza di due soli esemplari! Una graditissima riscoperta questo ''Songs'', opera di un misconosciuto cantautore britannico, che compose queste dieci canzoni a diciotto anni, per poi inciderle l'anno successivo, nel 1975 su un piccolo registratore a due tracce nel suo appartamento di Londra, con la propria voce ed una chitarra acustica. Arrangiamenti molto scarni quindi, ed un canto che, insieme al timbro vocale, ricorda moltissimo il grande e compianto Nick Drake, al quale la musica di Hinchliffe è accomunata anche dalle atmosfere intimiste ed a toni di malinconica e solitaria riflessione, senso di sottile nostalgia e di lontananza; il tutto riassume bene lo spirito di una certa parte della musica britannica dei primi anni '70, quella più lontana dagli sconquassi dello hard rock e del glam o dall'epicità del progressive, e della quale ''Songs'' rappresenta un mirabile esempio a lungo nascosto ai più. Dopo aver realizzato questo album, Hinchliffe sparì dai radar musicali, per poi entrare in contatto con il curatore di questa ristampa, Quentin Orlean, dopo anni di ricerche, portando finalmente alla ristampa del disco.
Holden james
Imagine this is a high dimensional space of all possibilities
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2023 border community
indie 2000
indie 2000
vinile doppio, coupon per download digitale, adesivo su cellophane. Nuovo album per il polistrumentista, producer e disc jockey londinese. Un disco che cerca di riassumere le molteplici influenze e strade musicali percorse dall'artista, a cavallo sia dei rave di Ibiza che della trascendenza meditativa del deserto del Sahara. Una moltitudine di suoni che si rincorrono ed incontrano in un mondo immaginario molto più vicino all'ambient techno che alla trance, ma diverso da entrambe le categorie con strutture libere e improvvisate composte da computer, synths analogici, chitarre, piano, violino e strumentazione etnica.
Hot chip
In our heads
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2012 domino
indie 2000
indie 2000
Vinili pesanti, copertina lucida, completa di coupon per il download digitale, adesivo sul cellophane, etichetta verde con scritte rosse gialle e celesti sul lato A, rossa con scritte, verdi, gialle e celesti sul B, celeste con scritte gialle, rosse e verdi sul C, gialla con scritte rosse e celesti sul D, doppio Lp pubblicato dalla Domino nel giugno 2012, dopo "One life stand" (10), il quinto studio album della band inglese. lavoro che non si allontana dal precedente con un elettronica elegante, a tratti pomposa, funzionale ad un pop moderno, con sintetizzatori, ritmiche dance, con atmosfere sognanti che evocano il synth-pop anni ottanta. Formatisi nel 2000 a Londra, gli Hot Chip sono artefici di una musica in cui si incontrano dance elettronica, indie rock e sensibili reminiscenze del synth pop degli anni '80. Il gruppo pubblica il primo album "Coming on strong" nel 2004, dopo tre Ep's usciti fra il 2001 ed il 2004. "The warning" vede la luce nel 2006, seguito due anni dopo da "Made in the dark". I toni della loro musica si fanno progressivamente meno scuri nel corso del tempo, mentre permane il caratteristico dualismo fra i due cantanti, con il falsetto delicato di Alexis Taylor da una parte ed il timbro piu' profondo di Joe Goddard. Nel 2010 esce il quarto Lp "One life stand".
Hunter ian / mott the hoople
Shades of ian hunter the ballad of ian hunter and mott the hoople
lp2 [edizione] originale stereo usa 1972 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio album, prima stampa americana, copertina apribile senza barcode, label rossa con logos arancioni lungo la circonferenza, catalogo C2 36251. Pubblicata nel 1979 dalla CBS in Gran Bretagna e dalla Columbia negli USA, la raccolta, con molti brani rari, che compila brani di Ian Hunter solista e con i suoi gruppi degli anni '70 Mott The Hoople (molti di questi tratti da singoli) e Overnight Angels, offrendo una panoramica sul decennio piu' brillante di questo veterano del rock'n'roll britannico, e di riflesso sulla musica del suo gruppo piu' importante, i Mott The Hoople. I MOTT THE HOOPLE sono rappresentati da: ''All the young dudes'' (dall'album ''All the young dudes'', 9/72), ''One of the boys (US single version)'' (B-side del singolo ''All the young dudes'', 7/72), ''Sweet jane (US single version)'' (singolo, 1972), ''All the way from memphis (US single version)'' (singolo, 5/73), ''I wish I was your mother'' (dall'album ''Mott'', 7/73), ''The golden age of rock'n'roll (original album mix)'' (dall'album ''Hoople'', 3/74), ''Marionette (live version)'' (registrato il 5/8/74), ''Rose (studio version)'' (b-side del singolo ''Honaloochie boogie'', 5/73), ''Foxy foxy'' (singolo, 6/74), ''Where do you all come from'' (b-side del singolo ''Roll away the stone'', 11/73), ''Rest in peace (studio version)'' (b-side del singolo ''Golden age of rock'n'roll'', 3/74), ''Saturday gigs'' (singolo, 10/74); della produzione solista a nome IAN HUNTER sono inclusi: ''Once bitten twice shy (album version)'' (dall'album ''Ian hunter'', 3/75), ''3,000 miles from here'' (dall'album ''Ian hunter'', 3/75), ''I get so excited'' (dall'album ''Ian hunter'', 3/75), ''You nearly did me in'' (dall'album ''All american alien boy'', 5/76), ''All american alien boy'' (dall'album ''All american alien boy'', 5/76); del progetto IAN HUNTER' S OVERNIGHT ANGELS sono presenti: ''England rocks'' (singolo, 7/77), ''Wild n' free'' (dall'album ''Overnight angels'', 5/77), ''Justice of the peace'' (dall'album ''Overnight angels'', 5/77), ''Overnight angels'' (dall'album ''Overnight angels'', 5/77), ''Golden opportunity'' (dall'album ''Overnight angels'', 5/77). Formatisi nel 1969 a Londra ed attivi fino al 1976, i Mott The Hoople guidati dal frontman Ian Hunter e dal chitarrista Mick Ralphs, i Mott The Hoople debuttarono alla fine del 1969 con un eponimo lp d'esordio, caratterizzato dall'integrazione fra influenze dylaniane, kinksiane e rock duro, a cui si aggiungono nel corso degli anni '70 elementi glam. Ralphs lascio' la band nel 1973, per formare i Bad Company insieme a Paul Rodgers. Ian Hunter intraprese una carriera solista, inizialmente avvalendosi del talento del chitarrista Mick Ronson, gia' con David Bowie, e continuando a pubblicare dischi con buon ritmo, restando ancora attivo nella seconda decade del XXI secolo.
Hutto j.b.
Hawk squat!
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1969 delmark
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
Ristampa del 2016, copertina pressoche' identica alla versione dell' album uscita all' inizio degli anni '70 con sfondo arancione sul fronte e non piu' verde, etichetta bianca e blu, catalogo DS-717. Accreditato a J.B. Hutto & The Hawks With Sunnyland Slim, originariamente pubblicato nel 1969 dalla Delmark negli USA, prima di ''Sidewinder'' (1973), uno dei primi album di J.B. Hutto. Inciso da Hutto (voce, chitarra) insieme a Lee Jackson (chitarra), Sunnyland Slim (piano, organo), Maurice McIntyre (sax tenore), Dave Myers (basso), Junior Pettis (basso), Herman Hassell (basso) e Frank Kirkland (batteria), l'album offre un vibrante e sanguigno set di composizioni originali del bluesman di Augusta, all'insegna di un tardo Chicago blues elettrico dal feeling molto organico, con la voce di Hutto, le chitarre elettriche e le tastiere che si alternano sotto i riflettori principali. Questa la scaletta: ''Speak my mind'', ''If you change your mind'', ''Too much pride'', ''What can you get outside that you can't get at home'', ''The same mistake twice'', ''20 per cent alcohol'', ''Hip-shakin''', ''The feeling is gone'', ''Notoriety woman'', ''Too late'', ''Send her home to me'', ''Hawk squat''. J.B. Hutto (1926-1983), insieme a Hound Dog Taylor, fu uno degli ultimi allievi del chitarrista slide Elmore James. Hutto, che e' stato uno dei principali interpreti della slide e del Chicago blues, inizia a Augusta, Georgia, con i Golden Crowns Gospel Singers, poi arriva a Chicago a meta' degli anni '40 ed entra nei Johnny Ferguson and His Twisters. La sua carriera solista parte nel 1954, quando incide per la Chance con il suo gruppo originale, gli Hawks (George Mayweather, Porkchop Hines e Joe Custom), ma insoddisfatto delle vendite lascia la musica per oltre un decennio; tornera' nel 1964 con una versione a trio degli Hawks e da questo punto in poi la sua carriera sara' regolare e ricca di riconoscimenti. Per dodici anni Hutto suonera' e registrera' con vari musicisti, sempre sotto il nome di Hawks, fino a che, alla morte dell'amico Hound Dog Taylor nel 1976, non si ''appropiera''' della sua band, gli Houserockers. Si sposta poi a Boston, dove ricrea i "New Hawks'', con i quali suonera' fino alla sua morte, avvenuta a meta' degli anni '80.
If
2 (gatefold sleeve)
Lp [edizione] originale stereo ger 1970 island
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima rara stampa tedesca, con l' esclusiva copertina apribile (non lo era quella della versione inglese del disco), etichetta rosa con "i" bianca in basso, con "st 33" in due cerchi a destra, catalogo 6339027. Pubblicato in Inghilterra dalla Island nel novembre del 1970 dopo '' If'' e prima di 'If 3'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in qelle Usa, il secondo album. Uscito nello stesso anno del primo lavoro, continua nella stessa direzione, quella del progressive jazz-rock. Musicalmente e' suonato eccezionalmente bene, con il sax ed il flauto di Dave Quincy e Dick Morrissey che eguagliano o superano quelli di Chicago o Blood, Sweat & Tears, e la chitarra di Terry Smith molto migliorata rispetto al primo album. Uno dei classici del movimento jazz rock inglese, che si completa idealmente e chiude il cerchio con le avventure sempre jazz rock ma di altro versante, dei Soft Machine. Gruppo inglese nato nel 1969, gli If sono considerati fra i primi gruppi a cimentarsi con il jazz rock, e sono stati accostati a band americane come Chicago e Blood, Sweat And Tears. Il gruppo realizzo' vari album nel corso degli anni '70, partendo da ''1'' (1970), ed effettuo' numerosi tour internazionali, in particolare negli USA, spesso spiazzando il pubblico con un sound che era troppo rock e blues per gli ascoltatori jazz e troppo jazz per gli ascoltatori rock, ma che poi si rivelera' di notevole successo negli anni successivi quando la fusion prendera' piede. Gli ultimi due album furono incisi dal sassofonista Dick Morrissey con una formazione completamente rimaneggiata; il batterista Dennis Elliot fu piu' tardi nei Foreigner.
If
If
Lp [edizione] ristampa stereo ita 1970 akarma
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Ristampa degli anni 2000 in vinile 180 grammi, copertina (con alcune parti sul retro in cui il foglio esterno non aderisce perfettamente al cartoncino sottostante per un problema di pressaggio) cartonata, pressoche' identica alla prima tiratura del 1970, uscita in Inghilterra su Island, etichetta che sul lato in bainco e nero non presenta piu' l' indirizzo del sito web e l' indirizzo e-mail della Comet Records, come pa prima ristampa su Akarma del 2007, catalogo AK386. Pubblicato in Inghilterra nel giugno del 1970 prima di 'If 2'' non entrato nelle classifiche UK ne' in quelle USA. Il primo album. Pubblicato nel momento in cui la formula di Chicago e Blood, Sweat & Tears andava per la maggiore, gli If riescono a cambiare le regole e le attitudini del genere, costruendo un approccio piu' jazz e cool sia nei brani strumentali che in quelli vocali, il materile scelto per questo debutto vede un grande spazio lasciato ai virtuosismi di Dave Quincy e Dick Morrissey, con il chitarrista Terry Smith che funge da ''raccordo'', sisia la particolare voce di J.W. Hodgkinson che i testi, positivi e non banali, aggiungono fascino e carisma alla musica del gruppo, tra i brani magnifiche "What Can a Friend Say", la strumentale "What Did I Say About the Box, Jack?" e la ballata "Dockland", un lavoro dalla reputazione leggendaria, innnovativo ed estremamente modernista, che ad oltre 25 anni dalla sua pubblicazione originaria riconferma la sua fama senza alcun cedimento. Gruppo inglese nato nel 1969, gli If sono considerati fra i primi gruppi a cimentarsi con il jazz rock, e sono stati accostati a band americane come Chicago e Blood, Sweat And Tears. Il gruppo realizzo' vari album nel corso degli anni '70, partendo da ''1'' (1970), ed effettuo' numerosi tour internazionali, in particolare negli USA, spesso spiazzando il pubblico con un sound che era troppo rock e blues per gli ascoltatori jazz e troppo jazz per gli ascoltatori rock, ma che poi si rivelera' di notevole successo negli anni successivi quando la fusion prendera' piede. Gli ultimi due album furono incisi dal sassofonista Dick Morrissey con una formazione completamente rimaneggiata; il batterista Dennis Elliot fu piu' tardi nei Foreigner.
If
If 3
Lp [edizione] originale stereo ita 1971 united artists
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
la prima rara stampa italiana, copia con lievi segni di invecchiamento sul vinile, copertina apribile laminata fronte e retro, etichetta marroncina con logo marrone in alto, "STEREOMONO" e "S.I.A.E. - D.R." a destra, catalogo UASL29158, timbro Siae del primo tipo, in uso tra il '70 ed il '75, con diametro di circa 13/13,5 mm, piu' piccolo dei successivi. Pubblicato nel 1971 dalla United Artists, il terzo album, uscito dopo ''2'' (1970) e prima di ''4'' (1972). Il gruppo inglese prosegue qui con il suo amalgama fra jazz e rock, allora innovativo e spiazzante, e qui con qualche venatura pop rispetto ai primi lavori, ma non mancano nemmeno spunti blues e progressive, risultando in un sound eclettico a cui fa da collante un impianto solidamente rock. Gruppo inglese nato nel 1969, gli If sono considerati fra i primi gruppi a cimentarsi con il jazz rock, e sono stati accostati a band americane come Chicago e Blood, Sweat And Tears. Il gruppo realizzo' vari album nel corso degli anni '70, partendo da ''1'' (1970), ed effettuo' numerosi tour internazionali, in particolare negli USA, spesso spiazzando il pubblico con un sound che era troppo rock e blues per gli ascoltatori jazz e troppo jazz per gli ascoltatori rock, ma che poi si rivelera' di notevole successo negli anni successivi quando la fusion prendera' piede. Gli ultimi due album furono incisi dal sassofonista Dick Morrissey con una formazione completamente rimaneggiata; il batterista Dennis Elliot fu piu' tardi nei Foreigner.
Incredible string band
incredible string band (us version)
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1966 sundazed
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Copia ancora incellophanata, e con adesivo di presentazione sul cellophane, ristampa del 2003 pressoche' identica alla prima tiratura pubblicata, nella sua versione pubblicata in Usa su Elektra, con copertina completamente diversa da quella della versione inglese del disco. Pubblicato nel giugno del 1966 prima di '' The 5000 Spirits of the Layers of the Onion'' , non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa. Il primo album. Il debutto della Incredible String Band vede una formazione a trio composta da Robin Williamson , Mike Heron , e Clive Palmer ( Palmer, gia' con la Famous Jug Band, lascera' l' Incredible String Band dopo questo album e dopo una serie di viaggi in oriente compiuti perlopiu' a piedi, formera' i leggendari C.O.B. ( Clive's Own Band ) che produrranno due dei piu' epici capolavori assoluti del folk acido Inglese ) forse il primo album Inglese a presagire il folk acido, e' opera dalle atmosfere minimali ed incantate, composto perlopiu' da materiale originale, ed ancora privo del barocchismo freak e delle miriadi di invenzioni strumentali dei lavori successivi, vede un clima rigoroso ed una padronanza delle armonie vocali che rimarra' insuperata, l' Incredible String Band riunisce qui fonti ispirative tra le piu' disparate, sia Europee che Celtiche ed addirittura transoceaniche, la riscoperta del materiale folklorico e della mitologia Anglosassone e' gia' presente, e il suono dell'album e' originalissimo e totalmente unico, tre sono le reinterpretazioni tratte da traditionals, "Schaeffer's Jig," "Whistle Tune," e lo strumentale di Clive Palmer "Niggertown." i brani originali vanno dalle ballate sognanti e aeree come la composizione di Williamson "Womankind" o "Dandelion Blues" al suono piu' stridente ed anticonvenzionale degli episodi quali "How Happy I Am." vi e' gia' tuttavia la percezione del lato oscuro e misterico che prendera' sempre piu' campo nei lavori del futuro, particolarmente evidente nelle bellissime "Empty Pocket Blues" e "Good As Gone." Uno degli album principe dell'intero movimento folk Britannico, certamente uno dei piu' storicamente rilevanti, unico e senza possibilita' di paragone, come d'altronde lo sono tutti gli albums della prima fase del gruppo, che cambiava attitudine e sensibilita' ad ogni nuovo capitolo. Gli scozzesi Incredible String Band sono stati uno dei gruppi più talentuosi e creativi di tutto lo acid folk di lingua anglosassone, in particolare nei loro primi anni di attivita', fra il 1966 ed il 1970, sfornando eccezionali album ammantati di atmosfere fiabesche e ricchi di spunti visionari, suonati con una miriade di strumenti occidentali ma anche orientali, in gran parte acustici.
Indian summer
indian summer
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1971 akarma
rock 60-70
rock 60-70
ristampa con copertina apribile, pressoché identica alla prima tiratura del 1971 uscita in Inghilterra su Rca Neon. L' unico raro album della progressive band del Coventry; il gruppo vedeva una formazione a quattro elementi con la tastiera di Bob Jackson a fare da protagonista, Iniziano intorno al 1969 con i Black Sabbath esibendosi alla leggendaria Henry's Blues House di Birmingham; dopo aver fatto parlare di se' per i micidiali live act iniziano a ricevere offerte da diverse majors ed alla fine del 1970 firmano un contratto per l' Rca, per la quale esce questo album che restera' il loro unico, in tipica scuola Ingkese progressive, con un clima lento oscuro e potente che ricorda gli Atomic Rooster ed i Black Widow. Il tastierista e cantante Bob Jackson sara' poi con i Badfinger.
Iron and wine
Archive series volume no.5: tallahassee (loser ed.)
Lp2 [edizione] nuovo stereo usa 2021 sub pop
indie 2000
indie 2000
edizione limitata "loser edition" in vinile colorato. Registrati in casa su un 4 piste e per quest'occasione rimasterizzati, 16 tracce inedite dal tocco intimista, composte fra il 98 ed il 99, al tempo Beam frequentava il College of Motion Picture Arts della Florida State University, e sembra che queste incisioni erano andate perse e recuperate da una cassetta del suo compagno di stanza EJ Holowicki, bassista nella prima incarnazione della band. Brani con soffuse e delicate melodie, in un folk avvolgente fra digressioni verso il blues del Delta, e attitudine indie-rock in chiave lo-fi. In linea con una certa vocazione pastorale dei primi abums, questa raccolta documenta il percorso artistico di Beam. Iron & Wine e' uno pseudonimo sotto il quale si cela il cantautore della Florida Samuel Beam, uno dei piu' promettenti interpreti della corrente low fi folk americana che si sviluppa negli USA a cavallo fra i due secoli. La Sub Pop pubblica il primo album "The creek drank the cradle" nel 2002, dopo aver chiesto dei demo al giovane Beam (che invia all'etichetta due cd di proprio materiale); il disco si impone all'attenzione della critica ed e' considerato da alcuni una delle migliori uscite del 2002, con il suo scarno low fi acustico, melodico ed influenzato dal folk americano. Due anni dopo esce il secondo ed altrettanto apprezzato album "Our endless numbered days", cui seguono "The shepherd's dog" nel 2007, "Kiss each other clean" nel 2011 e "Ghost on ghost" nel 2013.
Iron and wine
Our endless numbered days
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2004 sub pop
indie 2000
indie 2000
Con inserto, copertina ruvida, etichetta sub pop nera con bordo a trattini gialli e stelle bianche, con scritte grigie. Il secondo album (ma il primo registrato in uno studio professionale), uscito nel marzo 2004 dopo "The Creek Drank the Cradle" (2002) e prima di "The Sheper's Dog" (2007); acclamato dalla critica, ed ormai considerato tra i classici del nuovo cantautorato americano del nuovo millennio. Iron & Wine e' uno pseudonimo sotto il quale si cela il cantautore della Florida Samuel Beam, uno dei piu' promettenti interpreti della corrente low fi folk americana che si sviluppa negli USA a cavallo fra i due secoli. La Sub Pop pubblica il primo album "The creek drank the cradle" nel 2002, dopo aver chiesto dei demo al giovane Beam (che invia all'etichetta due cd di proprio materiale); il disco si impone all'attenzione della critica ed e' considerato da alcuni una delle migliori uscite del 2002, con il suo scarno low fi acustico, melodico ed influenzato dal folk americano. Due anni dopo esce il secondo ed altrettanto apprezzato album "Our endless numbered days", cui seguono "The shepherd's dog" nel 2007 e "Kiss each other clean" nel 2011.
Iron maiden
Piece of mind
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1983 parlophone
heavy metal
heavy metal
ristampa ufficiale in vinile 180 grammi, uscita nell' ottobre del 2014, copertina apribile pressocche' identica alla rara prima tiratura su Emi. Il quarto album, uscito dopo "Number Of The Beast" e prima di "Powerslave", giunto al numero 3 in UK ed al 14 negli USA, contenente i singoli "Flight Of Icarus" e "The Trooper" che anticiparono l'uscita dell'album, che vede l'entrata nel gruppo di Nicko McBrain (ex Pat Travers, ex Trust) che sostituisce il batterista Clive Burr che capitola sotto i colpi di oltre 200 concerti all'anno. Il sound del gruppo si fa piu' epico incollato da una ritmica inarrestabile e dalle prestazioni ineguagliabili di Bruce Dickinson. Gli Iron Maiden nascono nel 1975 dal bassista Steve Harris (reduce dalle formanzioni Gypsy's Kiss e Smiler), all'interno della scena "New Wave of British Heavy Metal" contribuendo al suo pieno sviluppo, ispirati da Wisbone Ash, Jethro Tull, UFO e Deep Purple, hanno sin dall'inizio influenzato moltissimi generi, stili e gruppi. I loro album hanno uno stile tutto loro e imparagonabile e sono caratterizzati dalla presenza della leggendaria mascotte Eddie che accompagna la band in ogni uscita diventando parte integrante del lay out degli album, mascotte della band, Eddie, creato dal grafico Derek Riggs, inizialmente aveva la forma di uno zombie, ma con il passare del tempo ha assunto molte forme e significati diventando segno distintivo e indissolubilmente legato alla sigla Iron Maiden. Il gruppo con molta esperienza soprattutto nel settore live, dove creavano da soli degli effetti speciali fatti in casa, avevano gia' pronto il materiale per un album e registrarono l'omonimo Iron Maiden (1980) per la EMI, primo capitolo che da subito sancisce il successo internazionale della band che si ritrovera' impegnata in interminabili ed estenuanti tour che li vedranno protagonisti nei piu' grandi palchi mondiali entusiasmando e creando dietro di loro una folta scia di fans in delirio ad ogni loro esibizione; durante il British Steel Tour furono gruppo spalla ai Judas Priest, nel resto dell'Europa fecero da supporto ai Kiss, esperienze queste che permetteranno al gruppo una notevole maturazione nella tecnica e nella produzione, questa affidata al severissimo ed esigente Martin Birch, grazie a lui si ha un miglioramento nelle registrazioni studio. Nel secondo album Killer (1981) vede l'ingresso nella band di Adrian Smith, amico d'infanzia di Dave Murray, gia' chitarrista del gruppo dagli albori; nuovo album e nuovo World Tour che li vedra' protagonisti in Europa, Giappone e USA. La voce di Paul Di'Anno subiva gravi danni, oggi permanenti per quanto egli porti tuttora in tour con una sua band le composizioni maideniane di allora, danni causati dal grande abuso di alcol, fumo e altre droghe che compromisero le ultime tappe del tour. Entra cosi' in formazione Bruce Dickinson showman dotato di una poderosa e particolare voce che divenne subito elemento distintivo dei nuovi Iron Maiden. La separazione dal gruppo di Paul e, in seguito, di Clive non fu drammatica ma semplicemente dettata dalla stanchezza di essere in tour quasi sempre: il contratto per tre album strappato da esordienti alla EMI e i risultati che in poco tempo proiettarono gli Iron Maiden al top delle classifiche di vendita in Inghilterra, incitarono il leggendario manager Rod Smallwood a impegnarsi per una serie lunghissima di concerti. La separazione dal gruppo di Dennis Stratton che contende con stile gli assoli e i riff di Dave sul primo album si tratto' invece di divergenza musicale, vista la pesantezza del metallo in questione. Nel 1982 nasce cosi' The Number of the Beast album con un sound nuovo, arricchito, e ancor piu' maturo e vario dei due precedenti, album che tutt'oggi detta legge nel mondo del metal e del rock in generale, lo stile degli Iron Maiden si stava forgiando addentrandosi in tematiche sempre piu' mature, dalla religione alla cultura, alla storia, tematiche che troveranno compimento in Piece Of Mind quarto magnifico capitolo per gli Iron Maiden vera leggenda della scena heavy anglosassone e mondiale di cui sono stati protagonisti indiscussi per oltre venti anni, autori di un sound seminale, fondamentale punto di riferimento nell'evoluzione storica.
Jackson michael
Bad
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1987 epic / mjj
soul funky disco
soul funky disco
ristampa con copertina apribile, pressoche' identica alla prima tiratura, e corredata di inner sleeve con testi. Il settimo album solista, uscito dopo "Thriller" (1982) e prima di "Dangerous" (1991), pubblicato nel settembre del 1987 e giunto al primo posto delle classifiche sia inglesi che americane; l' album che ebbe il non facile compito di raccogliere l' eredita' del precedente "Thriller", uscito quasi cinque anni prima (l' album piu' venduto di sempre), dopo anche la parentesi di "Victory", pubblicato nel 1984 a nome Jacksons con i fratelli. Sebbene il successo non fu paragonabile a quello di "Thriller", "Bad" confermo' l' artista di colore seguito da un enorme pubblico spesso oltre i limiti del fanatismo. Un' operazione sofisticata e riuscitissima di commistione tra pop, soul e dance, compiuta ancora una volta con la regia fondamentale del produttore Quincy Jones e con la collaborazione di ospiti come Stevie Wonder (che duetta con Jackson in "Just Good Friends" e vi suona un assolo al synth), l' organista Jimmy Smith. Ne vennero tratti i singoli "I Just can't Stop Loving You", "Bad", "The Way You Make Me Feel", "Man in the Mirror", "Dirty Diana", "Another Part of Me", "Smooth Criminal" e "Liberian Girl".
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