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Boys next door (nick cave)
lost and brave exhibitions of - rare recordings from 1977-1979
lp [edizione] nuovo stereo eu 1977 il cane lento
punk new wave
punk new wave
Edizione private press, ristampa del 2023, in vinile viola con effetto marmorizzato, copertina senza barcode, completamente diversa da quella della originaria tiratura, uscita nel 2009. Questo album contiene dodici brani, quasi tutti registrati dalla storica band di Melbourne tra il 1977 ed il 1979, in parte prima dell' arrivo nella band di Rowland S.Howard, proveniente dai Young Charlatans. Ci sono i due brani del primo singolo registrato nel dicembre del 1977 ed uscito su etichetta Suicide nel marzo del 1978, ovvero "These Boots Are Made For Walking" (cover del celebre brano di Lee Hazelwood reso famoso da Nancy Sinatra) e "Boy Hero"; dalle stesse sessions e' tratto il brano "Masturbation Generation" (gia' nella raccolta di vari gruppi "Lethal Weapons uscita nel 1982), "Sex Crimes" ed "Enemy Of the State" sono tratte dalle sessions del giugno 1978 che produssero la prima facciata del primo album "Door, Door", ancora senza Rowland S.Howard, e proprio quei brani occupano qui la seconda side ("The Nightwatchman", "Brave Exhibitions", "Friends Of My World", "The Voice", "Roman Roman" e "Somebody's Watching"). L' unico brano registrato dopo l' arrivo di Howard e' la notevole "Scatterbrain", tratta da un raro split single condiviso con i Models e distribuito durante un concerto dei due gruppi il 20 ottobre del 1979, che lascia ben capire quale sia stato l' enorme peso dell' ingresso nel gruppo di questo grande artista nella band; da qui inizia a prendere forma quell' approccio oscuro, conturbante e maledetto che caratterizzara' i Birthday Party, i primi Crime & the City Solution ed i These Immortal Souls, sempre con Howard, ma anche il primo Nick Cave solista. Rowland diede una grande spinta alla maturazione del gruppo, spingendone la musica in una direzione assai piu' personale, e meno legata all' influenza del punk anglosassone e della musica dei 60's, e non e' difficile pensare che si debba in gran parte proprio all' influenza del compianto Howard anche la improvvisa maturazione vocale di Nick Cave. Il gruppo pubblico' l' album "Door Door" ed il mini "Hee Haw" nel 1979, quindi nel 1980 il secondo album "The Birthday Party", il cui titolo dara' anche il nome al successivo progetto. E dopo i Birthday Party, Nick Cave, Mick Harvey, Rowland Howard, Tracy Phew e Phil Calvert daranno vita a numerosi progetti e collaborazioni tra le piu' ineteressanti degli anni '80 e '90, tra cui dischi solisti, Crime & The City Solution, These Immortal Soul, Blue Ruin e quant' altro. I Boys Next Door si formarono nel 1977 a Melbourne (Australia) al principio dell'epoca punk da un gruppo di studenti d'arte: Nick Cave (canto), Mick Harvey (chitarra), Rowland Howard (chitarra), Tracy Pew (basso), Phil Calvert (batteria), ed hanno rappresentato la celebrazione del caos piu' primitivo del punk e della new wave piu' insana; purtroppo la scarsa reperibilita' delle loro opere, oggi degnamente oggetto di riscoperta, ha relegato i Boys Next Door ad un piccolo seguito, negandoli ad un meritato culto anche perche', fortunatamente, oscurati dal successo dei progetti nati da questa embrionale formazione.
Brahem anouar
Barzakh
Lp [edizione] nuovo stereo ger 1991 ecm
world
world
ristampa del 2017, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, corredata di inserto. Pubblicato dalla ECM nel 1991, il primo bellissimo cult-album del musicista tunisino. Inciso nel settembre del 1990 al Rainbow Studio di Oslo da Anouar Brahem (oud), Bechir Selmi (violino) e Lassad Hosni (percussioni), l'album presenta un intreccio mirabile fra musica araba ed influssi jazz, dando luogo ad atmosfere ora intimiste attraverso sonorita' sparse e rarefatte, ora invece dinamiche e solari, quando sostenute dalle ritmiche piu' vivaci; rimane comunque un lavoro austero e mai sopra le righe, nel quale risaltano le poliedriche invenzioni per oud operate da Brahem. Compositore e suonatore di oud tunisino, Anouar Brahem, nato nel 1957 a Tunisi, e' un profondo conoscitore della musica tradizionale araba ma ha al tempo stesso operato un lavoro di modernizzazione e di confronto con la musica contemporanea internazionale, in particolare con il jazz, ed e' considerato sia un patria che all'estero un importante rinnovatore dell'approccio al suo strumento. Ha inciso con musicisti di diverse estrazioni musicali e provenienza, dal sassofonista norvegese Anja Garbarek al percussionista pachistano Shaukat Hussein, dagli importanti jazzisti inglesi John Surman e Dave Holland al fisarmonicista francese Richard Galliano.
Brains
brains
Lp [edizione] originale stereo aus 1980 mercury
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
l' originale stampa australiana, copertina (con moderati segni di invecchiamento) senza barcode, completa di inserto con testi, etichetta blu ed argento, catalogo 6337 103. Pubblicato nel 1980 dalla Mercury, l' album d' esordio della power pop band di Atlanta, Georgia, qui prodotta da Steve Lillywhite, uno dei migliori esempi di un suono tra 60's pop, glam, punk e wave tipico della scena americana a cavallo tra i '70 e gli '80, anche sotto la spinta dello straordinario successo dei Cars, gruppo a cui i Brains sono stati accostati, pur restando in possesso di una propria personalita' artistica. Troviamo tra i brani la facciata A del loro primo singolo, uscito nel 1978, "Money Changes Everything", che fece sensazione all'epoca, e qui presente in una versione reincisa. Anche il successivo album ''Electronic eden'' fu prodotto da Steve Lillywhite e risulta simile al primo lp, mentre il suggello alla ristretta discografia del gruppo, il 12'' indipendente ''Dancing under streetlights'' (1982), presenta un sound piu' ruvido ed intenso. Cindy Lauper coverizzo' nel 1984 il singolo ''Money changes everything'', ottenendo un grande successo.
Brian jonestown massacre
tepid peppermint wonderland: a retrospective - vol. 2
Lp2 [edizione] nuovo stereo uk 2004 a recordings
indie 90
indie 90
Ristampa in doppio vinile 180 grammi, copertina apribile completa di inner sleeves pressoche' identica all'edizione originale, della seconda compilation retrospettiva realizzata originariamente nel 2004. SIDE A: 1. Nailing Honey To The Bee 2. That Girl Suicide 3. Nevertheless 4. Evergreen 5. Starcleaner 6. Let Me Stand Next To Your Flower - LIVE SIDE B: 1. Hide & Seek 2. In My Life 3. Mary Please 4. Talk-Action=Shit 5. Oh Lord 6. This Is Why You Love Me - SIDE C: 1. Not If You Were The Last Dandy On Earth , 2. Swallowtail (Live) 3. Feel So Good , 4. Fucker 5. #1 Hit Jam - SIDE D: 1. Ballad Of Jim Jones 2. Free & Easy (Take 2) 3. Stolen 4. Mansion In The Sky 5. Sue. Gruppo di San Francisco, formato nel 1990, con cui più di 40 musicisti si sono alternati sempre sotto la guida del leader Anton A. Newcombe, con il nome tributo al mitico chitarrista dei Rolling Stones per essere stato uno dei primi musicisti rock ad aver introdotto influssi orientali nella propria musica. Contraddistinti da una passione sterminata ed inesauribile per le ballate psichedeliche d'ispirazione anni 60, da più di dieci anni, con 11 albums all'attivo, il loro suono si fonda su tessiture di organi vintage, chitarre acustiche e chitarre fuzz, arrangiamenti d'archi, e forti remininscenze pinkfloydiane, barrettiane, rimandi ad alcune ballate di Neil Young, ai Rolling Stones di "their satanic...", filtrate attraverso influenze shoegazers.
Broken bells (shins / danger mouse)
Broken bells
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2010 music on vinyl
indie 2000
indie 2000
ristampa su music on vinyl, vinile 180 grammi. Lp pubblicato dalla Columbia nel marzo 2010, debutto per il duo composto da James Mercer (Shins) e il produttore/musicista Brian Burton, aka Danger Mouse. Prodotto, composto e suonato da entrambi, evidenzia sonorita' che si muovono fra elettro pop e indie, con una vena sperimentale, costituito da melodie semplici sulle quali si inseriscono fraseggi e ripetizioni di tastiere, archi ed elettronica, creando atmosfere infantili e fantastiche, soffuse e sognanti, anche morriconiane. I riferimenti vanno verso Beck e i Black Keys. Questa collaborazione nasce dopo un incontro, durante un festival in Danimarca nel 2004, scoprendosi entrambi fan dei rispettivi lavori; incominciano nel 2008 a registrare in segreto a Los Angeles nello studio di Burton fino alla pubblicazone dell'Lp omonimo nel 2010.
Bronski beat
smalltown boy / memories
7" [edizione] originale stereo ita 1984 london / forbidden fruit
[vinile] Very good [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Very good [copertina] Very good punk new wave
singolo in formato 7", l' originale stampa italiana, copia con lievi segni di invecchiamento sulla copertina e fruscio presente sulla seconda facciata, copertina senza barcode, flipback su due lati sul retro, etichetta bianca con logo London marrone, nero e bianco in alto, foro al centro largo, catalogo 820091-7, data "11 06 84" incisa sul trail off del lato A. Pubblicato nel maggio del 1984 in Uk, giunto al terzo posto in classifica in Gran Bretagna ed al 48esimo in Usa, il singolo d' esordio del gruppo inglese; contiene la splendida "Smalltown Boy" sul lato A, che mette insieme magistralmente dance, synth-pop e soul, mettendo subito in luce la straordinaria voce in falsetto di Jimmy Somerville, cantante dotato di rara sensibilita', e sul retro la delicatissima ed atmosferica "Memories", in cui la parte cantata di Somerville e' fortemente jazzata. Il primo brano sara' tra quelli che traineranno presto il primo album "The Age Of Consent" al successo planetario, la seconda traccia restera' invece inedita su album. Celebre formazione dance fra synth pop ed elettronica, contraddistinta dai testi spesso impegnati contro la discriminazione degli omosessuali e su altri temi sociali, i Bronski Beat si formarono nel 1983 a Londra. Il caratteristico canto in falsetto di Jimmy Sommerville, che guidava singoli di successo come il tormentone ''Smalltown boy'' (1984), venne a mancare nel 1985, quando dopo il secondo album ''Hundreds & thousands'' (un lp di remix) abbandono' il gruppo per poi formare i Communards. Venne sostituito da John Jon (ex Bust), ed i Bronski Beat proseguirono la loro attivita' fino all'inizio degli anni '90, riscuotendo ancora un discreto successo.
Bronski beat
why? / cadillac car
7" [edizione] originale stereo ita 1984 london
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
singolo in formato 7", l' originale stampa italiana, copertina senza barcode, flipback su due lati sul retro, etichetta bianca con logo London marrone, nero e bianco in alto, foro al centro largo, catalogo 882014-7. Pubblicato nel settembre del 1984 in Uk, giunto al sesto posto in classifica in Gran Bretagna, il secondo singolo del gruppo inglese; contiene sul lato A la notevole "Why?", che come il primo singolo "Smalltown Boy" mette insieme magistralmente dance, synth-pop e soul, con la straordinaria voce in falsetto di Jimmy Somerville, cantante dotato di rara sensibilita', e sul retro la divertita "Cadillac Car"; "Why?" sara' uno dei brani trainanti del primo album "The Age of Consent", pubblicato di li' a poco, mentre la b-side restera' inedita su album. Celebre formazione dance fra synth pop ed elettronica, contraddistinta dai testi spesso impegnati contro la discriminazione degli omosessuali e su altri temi sociali, i Bronski Beat si formarono nel 1983 a Londra. Il caratteristico canto in falsetto di Jimmy Sommerville, che guidava singoli di successo come il tormentone ''Smalltown boy'' (1984), venne a mancare nel 1985, quando dopo il secondo album ''Hundreds & thousands'' (un lp di remix) abbandono' il gruppo per poi formare i Communards. Venne sostituito da John Jon (ex Bust), ed i Bronski Beat proseguirono la loro attivita' fino all'inizio degli anni '90, riscuotendo ancora un discreto successo.
Brown steve band
Soul full of sin
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1971 seelie court
rock 60-70
rock 60-70
Copertina ruvida apribile, inner sleeve con artwork e crediti, label nera con scritte argento, catalogo SCLP014. Pubblicato nel 2021 dalla Seelie Court, questo album compila in un album coerente sei incisioni inedite, effettuate fra il 1971 ed il 1973 dalla Steve Brown Band, interessante e sfortunata band progressive jazz rock britannica fondata nel 1971 da Steve Brown (chitarra, voce) con John Farmer (basso, voce), Jeff Barak (batteria, voce), Gowan Turnbull (sax, voce) e Charlie Gordon (piano elettrico, voce). Il gruppo suono assiduamente dal vivo fra il 1971 ed il 1975, consolidando la propria abilità tecnica e guadagnandosi un buon seguito nella propria zona di origine, quella di Newcastle nel Nord dell'Inghilterra; ci furono anche contatti con la label Transatlantic, che però non si concretizzarono in alcun contratto. Il gruppo incise un 7" test pressing nel 1973, "Make the break / Our pleasure abused", e poi solo nel 1977 un singolo uscito commercialmente su Petal, ma in uno stile meno progressivo. I sei brani di questo lp invece, ben incisi, mostrano una band sicura dei propri mezzi e capace di costruire lunghi, complessi e fluidi brani di valido jazz rock progressivo, con parti chitarristiche molto interessanti da parte di Steve Brown (si ascolti "Night flight"), sostenuto da una solida sezione ritmica e colorato armoniosamente dalle calde tastiere elettriche e dal sax, che avrebbe meritato una pubblicazione all'epoca della sua registrazione; un classico sound britannico della sua epoca, cerebrale ma anche melodico e scorrevole. Questa la scaletta: "Hitman", "Night flight", "Shine a light", "Marija", "City (the lights of love)", "Soul full of sin".
Brubeck dave
Dave brubeck octet
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1956 concord
jazz
jazz
Ristampa con copertina pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1956 dalla Fantasy negli USA, questo album contiene incisioni effettuate dall'ottetto di Brubeck a San Francisco nel 1946, 1947, 1948 e nel luglio del 1950, con formazione composta da Dave Brubeck (pianoforte), Dick Collins (tromba), Bob Collins (trombone), William O. Smith (clarinetto, sax baritono), Bob Cummings (sax alto, rimpiazzato da Paul Desmond dal 1947 in poi), David Van Kreidt (sax tenore), Jack Weeks (contrabbasso) e Cal Tjader (batteria). Queste registrazioni ''westcoastiane'' sono state accostate dalla critica a quelle effettuate in epoca piu' o meno contemporanea da Miles Davis (quelle che avrebbero poi dato luogo allo storico ''Birth of the cool''), per il valore dei musicisti coinvolti ma soprattutto per l'idee innovative che si materializzano nei brani, e che avrebbero avuto influenza sul lavoro successivo di jazzisti come Kenton, Brookmeyer e Mulligan. Questa la scaletta: ''The way you look tonight'', ''Love walked in'', ''What is this thing called love'', ''September in the rain'', ''Prelude'', ''Fugue in bop themes'', ''Let's fall in love'', ''IPCA'', ''How high the moon'', ''Serenades suite'', ''Playland-at-the-beach'', ''Prisoner's song'', ''Schizophrenic scherzo'', ''Rondo'', ''I hear a rhapsody'', ''You go to my head'', ''Laura'', ''Closing theme''. Il californiano Dave Brubeck e' considerato uno dei massimi pianisti del jazz. La sua opera e' apprezzata, oltre che per la qualita' delle musiche, per le innovazioni che ha introdotto nel jazz, in particolare quelle riguardante i tempi; L'utilizzo di tempi irregolari come il 5/4, allora inconsueti per il jazz, non impedi' peraltro a Brubeck di creare lavori ampiamente apprezzati dal pubblico. Reso popolare dalla hit "Take Five" e dalla sua eclatante versione di "Cielito Lindo", Dave Brubeck ha impersonificato le pulsioni piu' colte del jazz bianco degli anni '50. Di lui si distinguono fondamentalmente tre fasi della carriera: la prima, molto breve, e' quella che, dopo gli studi sotto la guida di Darius Milhaud e di Arnold Schonberg, lo porta a quel risultato decisamente originale che e' la musica registrata con il suo ottetto a San Francisco nel '46, vera e propria anticipazione di tutto lo stile West Coast. Questo spirito di ricerca non ha pero' seguito nella sua vita artistica e, dopo una breve seconda fase, caratterizzata da alcune incisioni con un trio pianistico, la parte piu' consistente della sua produzione, iniziata nel 1951 e durata fino al 1967, appartiene al fortunato quartetto con il sassofonista Paul Desmond, il cui stile "cool" (fresco, composto, disimpegnato) diviene rapidamente la formula stabile e vincente della loro unione artistica; in seguito ha inciso anche con Gerry Mulligan.
Brugnolini sandro
Superground
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1969 four flies
soundtracks
soundtracks
copertina ruvida fronte retro, label custom rossa e viola con scritte bianche e particolari dello artwork di copertina, diversi su ciascuna facciata, catalog FLIES40. Pubblicato nel settembre del 2019 dalla Four Flies, questo album rende finalmente disponibili incisioni inedite effettuate nel 1969 e nel 1970 da Sandro Brugnolini, musicista gia' attivo in ambito jazz con ensemble come i Modern Jazz Gang, e collaboratore musicale della RAI, oltreche' autore dell'album di culto ''Overground'' (1970) e della colonna sonora del film ''Gli arcangeli'' (1964), considerata una delle primissime colonne sonore puramente jazz del cinema italiano. Questi brani furono incisi da Brugnolini con la collaborazione dei MARC 4, altra sigla di culto nella musica d'archivio italiana, ed evidenziano una volta di più una visione musicale ricca di sfumature alimentate dal vivace e contrastante clima dell'epoca, con elementi di rock lisergico e spaziale in bilico fra psichedelia e prog e tocchi ''space lounge'', r'n'b e funkeggianti, arrangiamenti elettroacustici che in alcuni brani non hanno niente da invidiare a molti gruppi rock underground della fine dei '60. Alcuni brani furono utilizzati per le sonorizzazioni del film d'animazione "Radice quadrata di tre" di Pino Zac. Questa la scaletta: "Sharon tate", "Villa polanski", "Malattia", "Kissing", "Hip now", "Lovable", "Petting", "Malattia 2", "Under funeral".
Buckley jeff
Grace
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1994 legacy/columbia
indie 90
indie 90
ristampa pressochè identica all'originale. Pubblicato nell' agosto del 1994 dalla Columbia in Gran Bretagna, dove giunse al 50esimo posto in classifica, e negli USA, dove non entro' in classifica, ''Grace'' e' l' unico album non postumo di Jeff Buckley. Il cantautore californiano si cimenta con un rock d'autore dal sapore anni '70, accostato ai Led Zeppelin piu' quieti ed a Van Morrison, ma che a tratti riporta alla mente anche i Genesis di Peter Gabriel (in particolare quelli di ''The lamb''), forse una fonte di ispirazione meno evidente nella musica di Buckley. La sua voce ricorda peraltro a tratti piu' Robert Plant che il padre Tim, sebbene comunque assai personale. Musicalmente il disco consiste in un rock chitarristico dalle atmosfere cangianti, malinconiche, a tratti claustrofobiche, in brani dilatati, ora delicati ora potenti, che permettono a Jeff di esprimersi in tutta la sua straordinaria gamma espressiva, spesso sopra le righe ma sempre con una rara intensita'. Tra i brani riletture personalissime di "Lilac Wine" (vecchio classico interpretato da Eartha Kitt e "Hallelujah" di Leonard Cohen. Jeff Buckley e' stato un grande e sfortunato cantautore americano, scomparso nel 1997 a soli trent'anni, figlio del famoso ed altrettanto sfortunato Tim Buckley. Accostato da alcuni a Van Morrison ed a Robert Plant, dotato di una voce possente e di un canto evocativo ma stilisticamente distante da quello del padre Tim, una delle figure di culto dell'underground californiano degli anni '60, Jeff Buckley non ha potuto raccogliere appieno i frutti del suo talento a causa della precoce scomparsa per annegamento nel Mississipi, nei pressi di Memphis.
Buena vista social club
buena vista social club
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1997 world circuit
world
world
doppio album in vinile 180 grammi; ristampa con copertina apribile pressoche' identica alla prima ormai molto rara tiratura, e corredata di booklet di 20 pagine. Album che prende il nome da un esclusivo club aperto all' Havana nella fase pre-Castro, un periodo di incredibile esplosione musicale a Cuba, che venne presto interrotto dalla rivoluzione e dal conseguente abbandono dei luoghi di ritrovo per ricchi Americani che consentirono la nascita della scena, i musicisti si ritrovarono allora senza lavoro e continuarono a suonare solo per il proprio divertimento facendo altri lavori per sopravvivere. Quando Ry Cooder giunse a Cuba per registrare un documentario su questi leggendari musicisti, molti di loro suonavano da oltre 50 anni localmente e Cooder si trovo' di fronte ad un vero tesoro in forma di canzoni e stili, che abbracciano l'intera storia della musica Cubana, tra i brani "Chan Chan", una composizione dell' 89enne Compay Segundo, "De Camino a la Verada", cantato dal 72enne Ibrahim Ferrer, o il piano di "Pablo Nuevo" del 77enne Rub‚n Gonz lez, tutti i brani sono registrati live, alcuni nei piccoli appartamenti dei musicisti stessi, ma il suono e' incredibilmente ricco e profondo, lontanissimo dall'appiattimento delle registrazioni digitali. Cooder usando una enorme reverenza nella produzione ha creato il documento definitivo sulla scena Cubana, un' opera magnifica ed un vero patrimonio dell'umanita'.
Buena vista social club
buena vista social club (25th anniversary ed. 2cd + 2lp bookpack)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1997 world circuit
world
world
Lussuosa ristampa rimasterizzata, realizzata nel 2021, in occasione dell' imminente 25esimo anniversario dall' uscita originaria, con copertina apribile a libro, rigida all' esteno, con booklet inedito all' interno di 40 pagine, con note, foto e testi, doppio album in vinile 180 grammi, che vede la presenza di cinque tracce aggiunte per l' occasione, provenienti dalle stesse sessions dell' album ("Vicenta", "La Pluma", "A Tus Pies", "La Cleptomana" e "Orgullecida (Alternate Trio Take)", e doppio cd che contiene nel primo disco le quattordici tracce originarie, e nel secondo disco diciannove brani, tra cui i cinque "bonus" presenti anche nel vinile, tutti tratti dalle stesse sessions; l' edizione e' inoltre completata dalla presenza di due inserti con artwork, formato lp. Album che prende il nome da un esclusivo club aperto all' Havana nella fase pre-Castro, un periodo di incredibile esplosione musicale a Cuba, che venne presto interrotto dalla rivoluzione e dal conseguente abbandono dei luoghi di ritrovo per ricchi Americani che consentirono la nascita della scena, i musicisti si ritrovarono allora senza lavoro e continuarono a suonare solo per il proprio divertimento facendo altri lavori per sopravvivere. Quando Ry Cooder giunse a Cuba per registrare un documentario su questi leggendari musicisti, molti di loro suonavano da oltre 50 anni localmente e Cooder si trovo' di fronte ad un vero tesoro in forma di canzoni e stili, che abbracciano l'intera storia della musica Cubana, tra i brani "Chan Chan", una composizione dell' 89enne Compay Segundo, "De Camino a la Verada", cantato dal 72enne Ibrahim Ferrer, o il piano di "Pablo Nuevo" del 77enne Rub‚n Gonz lez, tutti i brani sono registrati live, alcuni nei piccoli appartamenti dei musicisti stessi, ma il suono e' incredibilmente ricco e profondo, lontanissimo dall'appiattimento delle registrazioni digitali. Cooder usando una enorme reverenza nella produzione ha creato il documento definitivo sulla scena Cubana, un' opera magnifica ed un vero patrimonio dell'umanita'.
Buffalo tom
sodajerk / witches
7" [edizione] originale stereo usa 1993 beggars banquet
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
Singolo in formato 7", l' originale stampa, edizione limitata e numerata sul retro (questa la copia 3885), copertina in cartoncino grezzo (con grafica realizzata da Bruce Licher dei Savage Republic), con davvero lievi segni di invecchiamento, con sagomatura sul lato dell' apertura per il disco, flipback su due lati sul retro, etichetta gialla, bianca e nera, foro al centro piccolo, catalogo 7-98366. Pubblicato nel 1993, questo singolo della band di Boston, Massachussetts guidata da Bill Janovitz contiene, sul lato A, un estratto dal quarto album, "Big Red Letter Day", la appassionata ballata rock "Sodajerk", e sul lato B una traccia inedita su lp, la vivace "Witches", cantata dal bassista Chris Colbourn.
Built to spill
Keep it like a secret
lp [edizione] nuovo stereo eu 1999 music on vinyl
indie 90
indie 90
Ristampa su vinile 180 grammi, il quarto album dei Built To Spill, uscito dopo ''Perfect from now on'' (1997) e prima di ''Live'' (2000), pubblicato nel febbraio del 1999 dalla City Slang in Gran Bretagna e dalla Warner negli USA, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico. Considerato da alcuni critici l'album ''pop'' dei Built To Spill ma anche uno dei loro migliori, questo lp vede il gruppo proporre un rock piu' melodico rispetto ai lavori precedenti, con gli assoli di chitarra piu' stringati ed un suono meno abrasivo; questo approccio mette in maggior risalto le composizioni di Dough Martsch, calate in atmosfere sognanti e lievemente malinconiche. Uno dei gruppi indie americani piu' popolari degli anni '90, i Built To Spill si formano a Boise nello Idaho all'inizio degli anni '90, ad opera del cantante e chitarrista Dough Martsch (ex Treepeople). Il gruppo, influenzato dal rock chitarristico di Neil Young come da quello dei Dinosaur Jr., propone un indie rock dalla struttura spesso fratturata che lo avvicina ai contemporanei Pavement ma senza toccare gli estremi del gruppo californiano ed avvicinandosi invece al dream pop ed al rock psichedelico. Il gruppo esordisce nel 1993 con il primo album ''Ultimate alternative wavers'' ed e' con il terzo album ''Perfect from now on'' (1997) che i Built To Spill ricevono la consacrazione di critica e pubblico. Il gruppo intanto firma con una major, la Warner, continuando a proporre lavori apprezzati da un pubblico piu' vasto.
Built to spill
Perfect from now on
lp2 [edizione] nuovo stereo usa 1997 Warner Bros
indie 90
indie 90
Vinile doppio, copertina liscia a busta, label custom verde con disegno e scritte nere. Ristampa ad opera della Warner Bros con un brano in piu', l'inedito ''Easy way'', pressoche' identica alla prima tiratura, pubblicata nel febbraio del 1997 dalla City Slang in Gran Bretagna e dalla Up! negli USA. Non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, ''Perfect from now on'' e' il terzo album dei Built To Spill, uscito dopo ''There's nothing wrong with love'' (1995) e prima di ''Keep it like a secret'' (1999). Uno dei dischi piu' apprezzati del gruppo americano, questo lp vede i Built To Spill cimentarsi con un indie rock chitarristico dai toni psichedelici, con crescendo dall'alta carica emotiva che si alternano a lenti ed acidi blues, su cui si staglia il canto acuto e delicato di Doug Martsch; gli accompagnamenti del violoncello di John McMahon arricchiscono un impianto sonoro gia' ricco ed eclettico, con echi di Neil Young che affiorano in alcuni momenti, mentre in altri si avvertono i Sonic Youth piu' vicini al noise pop ed i Pavement meno dissonanti. L'album ebbe una gestazione travagliata e venne inciso tre volte, in quanto la prima sessione non piacque al gruppo, mentre i nastri della seconda rimasero gravemente danneggiati; il risultato finale ebbe tuttavia un positivo riscontro di critica e di pubblico. Uno dei gruppi indie americani piu' popolari degli anni '90, i Built To Spill si formano a Boise nello Idaho all'inizio degli anni '90, ad opera del cantante e chitarrista Dough Martsch (ex Treepeople). Il gruppo, influenzato dal rock chitarristico di Neil Young come da quello dei Dinosaur Jr., propone un indie rock dalla struttura spesso fratturata che lo avvicina ai contemporanei Pavement ma senza toccare gli estremi del gruppo claiforniano ed avvicinandosi invece al dream pop ed al rock psichedelico. Il gruppo esordisce nel 1993 con il primo album ''Ultimate alternative wavers'' ed e' con il terzo album ''Perfect from now on'' (1997) che i Built To Spill ricevono la consacrazione di critica e pubblico. Il gruppo intanto firma con una major, la Warner, continuando a proporre lavori apprezzati da un pubblico piu' vasto.
Bullet (hard stuff)
Entrance to hell
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1971 guerssen
rock 60-70
rock 60-70
Vinile doppio, copertina apribile senza codice a barre e con dettagliate note e foto, catalogo GUESS210. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2022 ad opera della Guerssen, l'antologia di incisioni in studio effettuate nel 1970/71 dal gruppo di John Du Cann, inizialmente pubblicata nel 1994 solo in cd ed a nome John Du Cann's Daemon (primo nome adottato dal gruppo), e poi ristampata, sempre in cd, nel 2010 a nome Bullet. Du Cann (chitarra, voce) incise questi brani con il bassista John Gustafson (Quatermass, Roxy Music, Ian Gillan Band) e con il batterista Paul Hammond (Atomic Rooster); durante la loro attività come Bullet pubblicarono solo un singolo, uscito nel 1971 per la Purple Records, label indipendente legata ai Deep Purple, "Hobo / Sinister Minister", e non per caso, visto che il sound dei brani compilati in questo doppio lp presenta affinità anche con quello potente ed aggressivo della band di Ian Gillan (il cantato graffiante e strillante di Du Cann si avvicina a quello, pur inarrivabile, di Gillan) e Ritchie Blackmore, così come anche con quello degli Atomic Rooster, degli Uriah Heep e degli Hard Stuff, la band in cui si evolveranno appunto i Bullet, ma qui ancora senza inclinazioni glam rock e con un approccio molto sporco e ruvido. Qui di seguito la scaletta. SIDE 1: "Door Opens", "Millionaire", "No Witch At All", "Taken Alive", SIDE 2: "The Soul That I Had", "Entrance To Hell", "The Orchestrator", "Hell, Demonic Possession", "Sinister Minister", "Jay Time", "Time Gambler", "Fortunes Told", "Jam (The Rock)", SIDE 4: "Monster In Paradise", "Mr Longevity", "Door Slams", "Jam (The Taker)". Questo gruppo hard rock inglese impostato come power trio aveva una genealogia piuttosto illustre: erano formati dal batterista Paul Hammond, ex Atomic Rooster, dal bassista e cantante John Gustafson, ex Quatermass, e dal leggendario chitarrista John Cann, ex Andromeda, Attack, Five Days Week Straw People ed Atomic Rooster. Inizialmente attivo come Daemon e poi come Bullet (sigla sotto la quale effettuarono varie incisioni nel 1970/71, poi pubblicate a partire dagli anni '90), il gruppo pubblicò due potenti e rari album, senza ottenere successo commerciale. "Bulletproof" (1972), fra hard rock melodico e potente blues rock, contenente una cover del raro brano "Monster in paradise" scritto dal cantante dei Deep Purple Ian Gillan, e "Bolex dementia" (1973), lavoro venato di funk e glam ma sempre caratterizzato da un potente boogie.
Burial
untrue
lp2 [edizione] nuovo stereo UK 2007 hyperdub
indie 2000
indie 2000
Doppio album, copertina liscia a busta, label custom in bianco e nero. Pubblicato nel 2007 dalla Hyperdub/Cargo Records, "Untrue" e' il secondo album di Burial, segue l'apprezzato esordio omonimo del 2006, che e' stato album dell'anno per la rivista musicale inglese Wire. Disco che porta il suono di Burial, moniker del produttore londinese che ha scelto di rimanere nell'anonimato, alle radici del dubstep, nella riscoperta di generi quali l' UK Garage e il 2 Step, vede un uso predominate della voce, sia come elemento ritmico che melodico, manipolata e filtrata fino a plasmarla e renderla un tutt' uno con la base. L'approccio di Burial e' molto atmosferico ed emotivo, con una spiccata abilita' nel creare paesaggi sonori dilatati, popolati da suoni e rumori enigmatici, pervasi da un clima malinconico e oscuro. Misterioso ed elusivo musicista elettronico della zona sud di Londra, Burial e' artefice di un'elettronica dilatata ed oscura, con i ritmi presenti generalmente sullo sfondo, interventi vocali rap ed accostamenti a dub, grime e garage inglese. Inserito da alcuni nel filone dubstep, Burial e' influenzato dall'elettronica dance (ad esempio Luke Slater, Digital) ma la sua musica e' piu' d'atmosfera e votata all'ascolto. Il primo eponimo album esce nel 2006, seguito un anno dopo da ''Untrue'', ancora una volta accolto con enorme favore dalla critica.
Burial / Kode9
Split ep
12" [edizione] nuovo stereo eu 2023 fabric originals
indie 2000
indie 2000
adesivo su cellophane. 12" che vede un brano a testa per Kode9 (Steve Goodman) e Burial. Il primo propone un jungle ipnotico in 3/4 dal titolo "infirmary", Burial il brano "unknwon summer" con il suo classico ambient siderale ed oscuro.
Steve Goodman, in arte Kode9, è un musicista e dj scozzese basato a Londra e proprietario dell'etichetta Hyperdub Records; è uno dei fondatori della prima scena dubstep: il suo primo album, "Memories from the future", uscito su Hyperdub nel 2006 e sempre in collaborazione con Spaceape, è considerato una gemma dell'elettronica del primo scorcio del nuovo millennio. Fra i suoi interessi, anche la filosofia e la scrittura: nel 2006 ha pubblicato il libro, "Sonic welfare: Sound, Affect and the ecology of fear", su come i suoni naturali possano interferire sugli stati d'animo.
Misterioso ed elusivo musicista elettronico della zona sud di Londra, Burial e' artefice di un'elettronica dilatata ed oscura, con i ritmi presenti generalmente sullo sfondo, interventi vocali rap ed accostamenti a dub, grime e garage inglese. Inserito da alcuni nel filone dubstep, Burial e' influenzato dall'elettronica dance (ad esempio Luke Slater, Digital) ma la sua musica e' piu' d'atmosfera e votata all'ascolto. Il primo eponimo album esce nel 2006, seguito un anno dopo da ''Untrue'', ancora una volta accolto con enorme favore dalla critica.
Burke solomon
Best of solomon burke
Lp [edizione] ristampa stereo jap 1965 atlantic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
Rara ristampa giapponese del 1972 (si tratta in effetti della prima stampa giapponese), completa dell' originario obi ancora intatto, con prezzo indicato di 2000 Yen, copertina cartonata, che presenta sul retro i titoli sia in inglese che in giapponese, e note in giapponese, esclusivo inserto apribile con foto, note in giapponese e testi in inglese, label rossa e verde con fascia centrale bianca, catalogo P-6088A. Originariamente pubblicata nel 1965 dalla Atlantic negli USA, dove giunse al sesto posto nella classifica r'n'b ed alla 141esima posizione nella billboard 200, questa è stata una delle primissime antologie dedicate al cantante afroamericano, e compila dodici splendidi brani usciti su singolo fra il 1961 e lo stesso 1965. Un eccellente documento del periodo giovanile del cantante, zeppo di grandi pezzi della prima soul music, con i quali il cantante cementò la sua fama, a partire dalla fantastica interpretazione della pickettiana ''If you need me'' e della trascinante "Everybody needs somebody to love"; Burke eccelle sia nei brani più energici, grazie alla sua potente voce, che nelle ballate romantiche. Questa la scaletta: "Got to get you off my mind" (1965), "The price" (1964), "Down in the valley" (1962), "I'm hanging up my heart for you" (1962), "If you need me" (1963), "Just out of reach" (1961), "Cry to me" (1962), "Everybody needs somebody to love" (1964), "Home in your heart" (1963), "Tonight's the night" (1965), "I really don't want to know" (1962), "Words" (1963). Proveniente da Philadelphia, il cantante afroamericano Solomon Burke (1940-2010) è considerato uno degli innovatori del soul, sebbene non sia giunto alle vette di popolarità di Otis Redding e Wilson Pickett; l'autore della classica ''Everybody needs somenbody to love'', Burke ha introdotto influenze country nella musica soul/r'n'b all'inizio degli anni '60, oltre ad arrangiamenti sofisticati e venature pop. L'influenza del gospel, stile musicale con il quale era cresciuto, si avverte anch'essa nel suo canto vibrante ed impositivo, e la sua musica ha influenzato anche musicisti rock, fra cui i primi Rolling Stones. Il successo di molti dei suoi singoli nelle classifiche r'n'b non si replicò però nel più vasto panorama pop ed anche negli anni '80 e '90, quando la sua fedeltà al soul/r'n'b vintage veniva apprezzata dagli appassionati, non diventò una star come Wilson Pickett o Aretha Franklin. L'acclamato album ''Don't give back on me'' (2002), realizzato con la collaborazione compositiva di gente come Dylan, Tom Waits, Nick Lowe e Van Morrison, mostra un Burke ancora in forma all'inizio del nuovo secolo.
Burrell kenny / john coltrane
john coltrane and kenny burrell (+1 track)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1962 waxtime
jazz
jazz
Ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte a quella della prima rara tiratura, sebbene con gli autori indicati in ordine invertito (qui John Coltrane & Kenny Burrell, originariamente Kenny Burrell & John Coltrane), con note e foto supplementari sul retro, e una traccia a ggiunta per l' occasione "Russian Lullabye", registrata il 7 febbraio del 1958, con formazione composta da John Coltrane, Red Garland, Paul Chambers ed Art Taylor), dell' album pubblicato nel 1962 dalla New Jazz, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 7 marzo del 1958 con formazione a cinque composta da Kenny Burrell (chitarra), John Coltrane (sax tenore), Tommy Flanagan (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Jimmy Cobb (batteria). Uno dei piu' stimati chitarristi in ambito jazz, kenny Burrell e' stato il chitarrista preferito di Duke Ellington, sebbene i due non abbiano mai lavorato insieme. Proveniente da Detroit, Burrell studia giovanissimo la chitarra classica ed a vent'anni (1951) suona con Dizzy Gillespie. Nel 1956 si stabilisce a New York ed e' subito molto richiesto come spalla, pertanto ha la possibilita' di suonare con Stan Getz, Billie Holiday, Milt Jackson, Gil Evans, Sonny Rollins ed altri. Negli anni '70 si dedica anche all'insegnamento. Apprezzato per il suo buon gusto, Burrell e' un chitarrista rilassato ed essenziale. Questo album documenta una sessione in studio effettuata insieme al grande John Coltrane e con il sostegno di musicisti di prim'ordine come Paul Chambers e Jimmy Cobb, che danno vita ad una musica notturna e rilassante, mai sopra le righe. Questa la scaletta dei brani: "Freight trane", "I never knew", "Lyresto", "Why was I born?" e "Big Paul".
Buscaglione fred e i suoi asternovas
Fred buscaglione e i suoi asternovas (raccolta)
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1955 watch the bird
musica italiana
musica italiana
Copertina senza codice a barre, catalogo WTB003. Pubblicata nel 2018 dalla Watch The Bird, questa antologia compila sedici storici brani di Fred Buscaglione con i suoi Asternovas, originariamente usciti a partire da metà anni '50 fino al 1960, anno della sua tragica scomparsa. Fred Buscaglione (1921-1960) è stato uno dei più popolari e frizzanti cantanti ed attori dell'Italia del "boom" economico; personalità carismatica e naturale intrattenitore, giovanissimo conobbe Leo Chiosso, futuro drammaturgo ed autore di testi, con il quale avrebbe instaurato una importantissima collaborazione artistica, e durante la guerra, fatto prigioniero degli americani in Sardegna, ebbe modo di lavorare per la radio alleata e di entrare in contatto con le ultime novità musicali partorite negli Stati Uniti. Dopo la guerra rientrò nella natia Torino e formò il suo gruppo di supporto, gli Asternovas, al contempo lavorando alacremente con Chiosso, appassionato di romanzi gialli americani, elemento che probabilmente eserciterà un'influenza sulle canzoni che poi renderanno famoso Buscaglione, spesso incentrate su spietati gangsters, sbornie e donne di dubbia morale, ma il tutto espresso con una vena ironica ed anche surreale. Grande fu il suo successo di cantante nella seconda metà degli anni '50, ma anche la carriera di attore e di showman televisivo fu radiosa, sebbene per poco, perché un incidente stradale causò la sua morte, nemmeno quarantenne, nel 1960. Questa la scaletta: "Io", "Julia", "Tequila", "Lo stregone (witch doctor)", "Mia cara venezia", "Al chiar di luna porto fortuna", "Ogni notte così", "Buonasera (signorina)", "Che bambola", "Eri piccola così", "Giacomino", "Teresa non sparare", "Giorgio (del lago maggiore)", "Come prima", "Non partir", "Magic moments".
Bush tetras
they live in my head (red vinyl)
lp [edizione] nuovo stereo usa 2023 wharf cat records
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata in vinile rosso, copertina senza barcode; pubblicato nel luglio del 2023, a distanza di 11 anni dal precedente "Happy" del 2012, che pero' conteneva registrazioni effettuate nel 1998. La storica band newyorkese di Manhattan, come sempre guidata dalla cantante Cynthia Sley e dalla chitarrista Pat Place (gia' tra le protagoniste della scena no wave con i Contortions), torna in studio, dopo la morte del batterista originale Deep Pop a cui il disco e' dedicato), sostituito dall' ex Sonic Youth Steve Shelley, che e' anche il produttore del disco, e realizza un' opera che prosegue lungo il solco non tanto delle primissime ralizzazioni della band (una manciata di singoli ed il 12" "Rituals'' tra il 1980 ed il 1981), ancora legate alla no-wave, ma piuttosto del primo vero album "Beauty Lies" del 1997 (oltre che del gia' citato "Happy"), ovvero di un alternative rock comunque assai personale, ora obliquamente pop, ora piu' ruvido e graffiante. Un nuovo tassello della lunga storia artistica di una band oggetto nel tempo di periodiche, doverose, rivalutazioni.
Butthole surfers
peel sessions 1987/1988
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1987 vatican radio
punk new wave
punk new wave
copertina senza barcode, etichetta bianca con scritte nere da un lato, custom nera e bianca dall' altro. Pubblicato per la prima volta nel 2020, questo album private press contiene i sette brani delle due sessions realizzate per la trasmissione radiofonica di John Peel per Radio 1 della BBC inglese, rispettivamente nel settembre 1988, dopo l' album "Hairway To Steven" (i tre brani della prima facciata, "Blind Man", "Edgar" e "Neee Neee") e nell' agosto del 1987, dopo l' album "Locust abortion technician" (i brani "Comcubine/100 Million People Dead", "To Parter", Suicide" e "Gary Floyd"). Si tratta nel primo caso di una session live in studio, con qualita' di registrazione ovviamente eccellente, nel secondo caso di un vero e proporio live registrato in localita' imprecisata, con qualita' di registrazione comunque piu' che buona. Un' istantanea (anzi due) del momento di passaggio dalla prima alla seconda fase artistica della folle band di San Antonio, Texas, guidata come sempre da Gibby Haynes e Paul Leary, autrice gia' nei primi anni '80 di un terrorismo sonoro allora inaudito, di potenza davastante e contenuti devastati, mitigati da una ironia caustica e sferzante, e qui gia' capace di aprirsi a nuove contaminazioni cercando nuovi sbocchi creativi, pur senza rinunciare alle pure esplosioni di furia rumorista che tanto avevano caratterizzato i lavori precedenti. Dopo un periodo di relativa pausa musicale, segnata peraltro dall' uscita del gruppo della seconda batterista Teresa Nervosa, il gruppo pubblichera' nel 1991 su Rough Trade il successivo "Pioughd", tra i dischi che sancirono all' alba di quel decennio la definitiva mescolanza tra rock "ufficiale" ed "alternative rock", passando presto alla potente Capitol che li portera' ad allargare ulteriormente il proprio pubblico.
Byrd joe and the field hippies (united states of america)
the american metaphysical circus
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1969 columbia
rock 60-70
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi, con copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Columbia Masterworks, del primo album del leader degli ''United States of America'', realizzato con la denominazione Joe Byrd & The Field Hippies (altri lavori seguiranno anni dopo a nome Joseph Byrd, per la Takoma, di stampo ben piu' tradizionalista). Ad un anno di distanza dall' unico magnifico album degli U.S.A., uno dei dischi piu' ispirati ed originali di tutta l' era psichedelica non solo americana, l' artista originario di Louisville, Kentucky, ma basato a Los Angeles, diede vita a questo nuovo straordinario progetto, che vide coinvolti una ventina di musicisti, proseguendo sulla strada della sperimentazione ed allargando ulteriormente la gamma di influenze e citazioni : un collage sonoro ricco, poliedrico ed interessantissimo, affine a certa musica tedesca, tra sperimentazione, psichedelia, musica colta, ricco di slanci misticheggianti, che l' utilizzo di ben tre splendide voci femminili, quelle di Susan De Lange, di Victoria Bond e Christie Thompson, che si alternano a quella di Joe Byrd stesso, rende ancor piu' sorprendente ed affascinante. Sempre nel 1969 usci' in America un altro disco di straordinario interesse, "Knight of the Blue Communion" di Peter Ivers, a cui questo lavoro di Joe Byrd puo' essere per molti aspetti accostato: entrambi rappresentano tra gli ultimi baluardi della stagione piu' creativa e stimolante del rock americano, che si avviava ad una lunga stagione di crisi, e rappresentano due fieri ed incontaminati (ovvero straordinariamente contaminati) esempi di una musica certo di non semplicissimo ascolto, ma che rivela innumerevoli e preziose sorprese ascolto dopo ascolto.
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