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Cooper Alice easy action
Lp [edizione] originale  stereo  SaF  1970  warner bros 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
prima molto rara stampa sudafricana, copia con lievissimi segni di invecchiamento sulla copertina, che pero' sul retro presenta una striscia di nastro adesivo che pubblicizza un negozio di dischi di Johannesburg, Sud Africa, copertina apribile textured in rilievo fronte e retro ed all' interno, flipback all' interno, etichetta Warner Bros verde, catalogo WBC1197. Pubblicato dalla Straight in Usa nel giugno del 1970 dopo ''Pretties for you'' e prima di ''Love it to death'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk. Il secondo album. Steve Demorest, il piu' accurato biografo di Alice Cooper, sostiene che questo e' il disco piu' sottovalutato e geniale dell' artista americano; prodotto dal produttore piu' volte al lavoro con Neil Young, David Briggs, coglie in pieno l' evoluzione che portera' Alice Cooper dopo un anno, nel 1971, alla pubblicazione di ''Love It To Death''. Tra i brani "Mr. & Misdemeanor" vede la voce di Cooper assumere i connotati che lo renderanno celeberrimmo nel futuro; il gruppo e' creativo e carico di energia, "Shoe Salesman" e' suonata con una verve che ricorda la migliore psichedelia pop di San Francisco, in tutti i brani vi e' una definita e splendida atmosfera anarcoide britpop/punk che fornira' la base sulla quale Ezrin costruira' il suono hard rock del futuro. Il disco presenta influenze caleidoscopiche ed innumerevoli, che vanno dallo Zappa del periodo Verve agli Who, passando per la West Coast ed i Jefferson Airplane, la scena garage di L.A. e la psichedelia. Camaleontico ed imprevedibile come un altro astro che emergeva in quegli anni, ovvero David Bowie, che lo spirito dell' album ricorda assai da vicino: entrambi rappresentavano l' elemento androgino e per questo ebbero la copertina su Rolling Stone, inoltre le similitudini stilistiche tra "Laughing at Me'' e "Man Who Sold the World" sono ancora fonte di discussione per la critica americana. Un album fondamentale, assolutamente geniale, originalissimo e veramente profetico nel suo anticipare molte se non tutte le tendenze della musica americana ma anche europea che avrebbero preso campo negli anni '70.
Euro
40,00
codice 264897
scheda
Coral B-sides vol. 1 (rsd 2025)
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2001  sony 
indie 2000
in occasione del RECORD STORE DAY 2025, doppio vinile, adesivo su cellophane. Raccoglie 25 b-sides, molte per la prima volta in vinile, incise nel periodo 2001-2003 Affermato gruppo nel panorama britannico, i Coral sono un sestetto proveniente dal villaggio di Hoylake, situato nella baia di Wirral (Liverpool), formato da James Skelly (chitarrista e cantante con un timbro che puo' ricordare Eric Burdon degli Animals o Ian McCullogh degli Echo & The Bunnymen), Ian Skelly (batteria), Nick Power (organo), Bill Ryder-Jones (chitarra e tromba), Lee Southall (chitarra e voce) e Paul Duffy (basso e sax), insieme dal 1996, con una musica influenzata principalmente dagli anni '60, suonata con strumenti vintage ma, data la giovane eta' dei componenti del gruppo, con un approccio contemporaneo, un mix in cui si ritrovano suoni e temi vicini alla psychedelia americana, allo ska, al freakbeat, al pop psichedelico, con influssi Love, Doors, Teardrop Explodes, Zappa, Specials, Pretty Things.
Euro
36,00
codice 2135795
scheda
Cosmic travelers live! at the spring crater (+poster)
Lp [edizione] ristampa  stereo  eu  1972  dodo / comet 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
ristampa del 2001, ormai molto rara, in vinile 180 grammi, copertina cartonata in rilievo "textured fronte e retro, senza barcode, pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura, e CORREDATA DEL POSTER GIGANTE APRIBILE, che riproduce quello allegato in alcune copie originarie, catalogo DDR511. Originariamente realizzato su etichetta Volcano nel 1972, in 1000 copie oggi assai rare, l' unico album, con sei lunghi brani di grezzo hard-blues rock distorto con influenze psichedeliche, registrato live alle Hawaii il primo Aprile del 1972 da ottimi musicisti della scena di Los Angeles, tra cui il chitarrista Drake Levin, che aveva gia' suonato con Paul Revere tra il '65 ed il '67, quindi nei Brotherhood, nei Friendsound e nella Emmit Rhodes Band. Il batterista Dale Loyola aveva registrato invece due albums con gli Hook nel '67 e nel '68. Tra i brani classici come "Farther Up The Road" (registrato per la prima volta da Bobby Bland), "Move Your Hands" di Lonnie Smith, "Jungle Juice" di Sticks McGhee, "Look At You Look at Me" di Dave Mason.
Euro
50,00
codice 264742
scheda
Lp [edizione] ristampa  stereo  eu  1969  vanguard / comet 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Ristampa di fine anni '90, in vinile 180 grammi, copertina apribile cartonata, laminata all' esterno, pressoche' identica alla prima tiratura ma con apertura per il disco regolare a destra, corredata di inserto con testi, etichetta oro con cavaliere bianco in basso, catalogo VSD 79277. Pubblicato in Usa dalla Vanguard nel luglio del 1968 dopo ''I feel like i'm fixin to die'' e prima di ''Here we are again'', giunto al numero 23 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk dove usci' nel novembre dello stesso anno. Il terzo album. Il piu' venduto lp della discografia, ma anche il piu' ''democratico'' a livello compositivo, almeno rispetto ai primi due, in cui Country Joe McDonald cantava e componeva quasi tutti i pezzi ; qui si da invece spazio al grande talento di Barry Melton e David Cohen, ma anche Bruce Barthol, e Chicken Hirsh non sfigurano e tutti gli elementi del gruppo compongono e cantano non meno di McDonald. l'esperimento e' fellicissimo, ci sono ancora i grandi brani di Joe, "An Untitled Protest," per esempio, ma anche "The Streets of Your Town," di Melton, o la colllettiva "Rock and Soul Music." che rende evidente l'interesse per la musica soul, '' la psychedelia dei neri'' che inizio' a divenire sempre piu' presente nella musica dei bianchi americani proprio dalla fine degli anni ''60. sara' l'ultimo lp prima del parziale cambio di formazione, Barthol lascio' nel settembre del 1968, Cohen ed Hirsh seguirono la diaspora nel gennaio del 1969. da qui in poi la band diverra' patrimonio di McDonald e Melton che capitaneranno varie formazioni di nuovi '' Fish '' con alterne fortune, fino alla reunion del 1977.
Euro
30,00
codice 264773
scheda
Courting Lust for life, or: ‘how to thread the needle and come out the other side to tell the story'
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2025  play it again sam 
indie 2000
adesivo su busta esterna. Il terzo album, brevissimo nei suoi 25 minuti di durata, " l'intenzione è quella di riunire tutto ciò che i Courting hanno creato finora in un disco conciso e diretto" con brani che sperimentano tra punk-dance, elettronica e pop. gruppo di Liverpool, debutta con l'ep Grand National del 2021, seguito dall'album "guitar music" del 2021. Indie rock principalmente orecchiabile con colorazioni art-post-punk, britpop e contaminazioni elettroniche noise. Testi che cercano nell'ironia riflessi della società contemporanea. Riferimenti che possono passare da Franz ferdinand a Blur a Shame e Dry cleaning.
Euro
34,00
codice 2136017
scheda
Cramps a date with elvis
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1986  big beat 
punk new wave
Copertina pressocche' identica alla prima tiratura, persino con il titolo in caratteri dorati in rilievo sul fronte, e corredata di inner sleeve. Pubblicato nel febbraio del 1986 dalla Big Beat in Gran Bretagna, dove giunse al 34esimo posto in classifica, e dalla New Rose in Francia, non uscito all'epoca negli USA (vi verra' pubblicato solo nel 1994), ''A date with Elvis'' e' il terzo vero album in studio dei Cramps, a distanza di 5 anni dal precedente "Psychedelic Jungle" (1981) e dopo la parentesi del live "Smell of Female" (1983). Dimostra di essere ancora in grandissima forma, la band di Lux Interior e Poison Ivy, per la prima volta con il supporto di un basso, suonato da Jennifer Token, inanellando una serie di episodi efficacissimi, molti dei quali divenuti dei classici del loro ricco repertorio, quali "The Hot Pearl Snatch", "People Ain't No Good", "What's Inside a Girl", "Can You Pussy Do The Dog"; e' vero che nessuno avrebbe pensato anni prima che sarebbero divenuti un gruppo "divertente" da ascoltare, ma la vena ironica venuta fuori con gli nella musica della band ne ha rappresentato un vero e proprio elisir di lunga vita, per la gioia dei molti sostenitori. Formati a New York nel 1975, sono senza dubbio il piu' popolare ed importante gruppo di rock'n'roll punk garage emerso dalla prolifica scena usa della fine del decennio, la loro musica, potentissima, selvaggia ed adrenalinica con elementi voodoo, surf e forti richiami sessuali, ricca di riferimenti 50's e 60's, e' stata influentissima su tutta la scena degli anni '80 ed oltre.
Euro
32,00
codice 3037555
scheda
Cramps big beat from badsville
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1997  big beat 
punk new wave
ristampa con copertina pressoche' identica a quella della prima tiratura (con Poison Ivy seduta sulla batteria), corredata di inner sleeve. Uscito nell' ottobre del 1997, su Epitaph in Usa e su Big Beat in Europa, non entrato nelle classifiche ne' in Usa ne' in Inghilterra, il settimo eccellente album in studio della band originaria dell' Ohio, il disco che, autoprodotto con l' aiuto di Earle Mankey, a distanza di tre anni dal precedente "Flame Job" (occoreranno invece altri sei anni per il successivo "Fiends Of Dope Island"), rappresento' per il gruppo un inatteso e splendido ritorno al sound piu' grezzo e primitivo dei primi anni '80, con il compianto Lux Interior capace di performances vocali ciniche e graffianti come non mai e dalla chitarra gracchiante come ai bei tempi di una sempre magnifica (la copertina e' da incorniciare) Poison Ivy. 14 brani (registrati con lo stesso batterista del disco precedente, il misterioso Harry Drumdini, e con il nuovo bassista Slim Chance) non a caso tutti originali, davvero all' altezza dei migliori Cramps, che rinverdiscono i fasti di una formula inalterata nel tempo ma che negli ultimi tempi era sembrata un po' appannarsi. Formati a New York nel 1975, sono senza dubbio il piu' popolare ed importante gruppo di rock'n'roll punk garage emerso dalla prolifica scena usa della fine del decennio, la loro musica, potentissima, selvaggia ed adrenalinica con elementi voodoo, surf e forti richiami sessuali, ricca di riferimenti 50's e 60's, e' stata influentissima su tutta la scena degli anni '80 ed oltre.
Euro
32,00
codice 2135581
scheda
Cranberries No need to argue (expanded)
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1994  ims 
indie 90
ristampa del 2020 espansa su doppio vinile con bonus tracks e l'inedita "yesterday's gone" registrata per l'Mtv unplugged. copertina apribile The Cranberries, gruppo pop/rock irlandese attivo dal 1989 al 2003. E poi riformatosi nel 2009. In origine si chiamano “The Cranberry Saw Us” gioco di parole su un alimento, la “cranberry sauce”. Con l’entrata in formazione di Dolores O’Riordan cambiano (definitivamente) nome in Cranberries, nome che li porterà al successo. Il nucleo della line up è formato dai fratelli Noel (basso) e Mike Hogan (chitarra, backing vocals) ma l’elemento contraddistintivo della band è la voce della O’Riordan, dolce, tenue, soprattutto nei primissimi dischi, più dream pop, “Everybody Else Is Doing It, So Why Can't We?” (1993) e “No Need to Argue” (1994). Il gruppo di Limerick riesce però scrive, con notevole riscontro di pubblico, canzoni in pieno stile alternative rock è il caso di “Zombie”, brano che ha caratterizzato la prima metà degli anni novanta e contenuta in “No need to argue”, l’album dei Cranberries apprezzato da critica e pubblico. Negli anni novanta e duemila pubblicano anche “To the Faithful Departed” (1996), “Bury the Hatchet” (1999), “Wake Up and Smell the Coffee” (2001), “Roses” (2012).
Euro
39,00
codice 2135932
scheda
Cranberries No need to argue (expanded)
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1994  ims 
indie 90
ristampa del 2020 espansa su doppio vinile con bonus tracks e l'inedita "yesterday's gone" registrata per l'Mtv unplugged. copertina apribile The Cranberries, gruppo pop/rock irlandese attivo dal 1989 al 2003. E poi riformatosi nel 2009. In origine si chiamano “The Cranberry Saw Us” gioco di parole su un alimento, la “cranberry sauce”. Con l’entrata in formazione di Dolores O’Riordan cambiano (definitivamente) nome in Cranberries, nome che li porterà al successo. Il nucleo della line up è formato dai fratelli Noel (basso) e Mike Hogan (chitarra, backing vocals) ma l’elemento contraddistintivo della band è la voce della O’Riordan, dolce, tenue, soprattutto nei primissimi dischi, più dream pop, “Everybody Else Is Doing It, So Why Can't We?” (1993) e “No Need to Argue” (1994). Il gruppo di Limerick riesce però scrive, con notevole riscontro di pubblico, canzoni in pieno stile alternative rock è il caso di “Zombie”, brano che ha caratterizzato la prima metà degli anni novanta e contenuta in “No need to argue”, l’album dei Cranberries apprezzato da critica e pubblico. Negli anni novanta e duemila pubblicano anche “To the Faithful Departed” (1996), “Bury the Hatchet” (1999), “Wake Up and Smell the Coffee” (2001), “Roses” (2012).
Euro
39,00
codice 2135891
scheda
Crazy alice Wheel
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1992  eve recordings 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 90
Prima stampa, pressata in esclusiva dalla inglese Eve Recordings, copertina semilucida con barcode, piccolo inserto della Eve Recordings che promuove questo disco ed un altro ad esso pressoché coevo, label in due tonalità diverse di grigio, catalogo EVRLP14, scritta "simon – the exchange" incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nel novembre del 1992 dalla Eve Recordings nel Regno Unito e dalla Sonic Bubblegum negli USA, il primo album, precedente "Bender" (1994). Adottando un sound dinamico e pulsante, nel cui groove riecheggia il punk melodico e nelle cui ruvide chitarre risuona invece il fragoroso indie rock dei Dinosaur Jr. e dei primi Buffalo Tom, i Crazy Alice propongono in "Wheel" canzoni dirette ed anthemiche, graffianti e rabbiose ma relativamente espansive e melodiche, anche per il cantato anthemico di Jeff Ahearn ed i cori dal gusto pop che fanno capolino qua e là. Nel brano "Stay" prende parte ai cori il cantautore Paul Janovitz, fratello del Bill dei sopracitati Buffalo Tom. Nati nel 1989 come Hangman, i Crazy Alice sono stati un gruppo indie rock della scena di Boston, Massachusetts, fra i tardi anni '80 e la fine dei '90, con un sound chitarristico potente, ruvido ed emotivo che suggerisce accostamenti ai più famosi concittadini Buffalo Tom. Dopo il loro singolo d'esordio "Gone away" (1991), pubblicarono quattro albums: "Wheel" (1992), "Bender" (1994), "Best damn chicken in the fair" (1996) e "Hey jimmy, have a great summer" (1997), sciogliendosi poi nel 1998. Nella loro formazione, soggetta più volte ad avvicendamenti, transitarono fra gli altri il chitarrista Jeff Ahearn, il batterista Gino Zanetti ed il bassista Steve Crotty (tutti e tre poi con gli AM Stereo).
Euro
18,00
codice 337010
scheda
Cream Fresh Cream
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1966  polydor 
rock 60-70
Ristampa con copertina pressoché identica alla prima rara tiratura uscita in Inghilterra su Reaction. Pubblicato in Uk prima di ''Disraeli Gears'', nel dicembre del 1966 ed in Usa nel gennaio del 1967 (con ''I Feel Free'' al posto di ''Spoonful''). Giunto al sesto posto delle classifiche Uk ed al 39esimo di quelle USA. Il primo album. Sicuramente uno degli lp's piu' importanti ed innovativi di tutti i tempi, contiene gia', nel 1966, la miscela di blues, psichedelia e improvvisazione che diverra' celebre con il nome di ''hard rock'' e che trovera' in Hendrix e nei Led Zeppelin poi i massimi rappresentanti. Un disco devastante, che vede la chitarra di Eric Clapton disegnare parabole sonore mai prima ascoltate e il basso e la batteria di Jack Bruce e Ginger Baker fornire un sound anch'esso originalissimo e straordinariamente efficace, il blues di partenza viene dissolto e centrifugato in improvvisazioni lysergiche ed allo stesso tempo potentissime, ma, nella grande tradizione della sperimentazione rock, Pink Floyd in testa, il gruppo torna ciclicamente a ritornelli pop in pura scuola british che aiutano la concentrazione dell'ascoltatore, il suono del basso di Jack Bruce e' qui assolutamente perfetto, potentissimo e melodico all'unisono, la batteria di Ginger Baker, doppia cassa, spesso con due timpani, e' percussiva e mantrica, ne sanno qualcosa sia Nick Mason dei Pink Floyd che John Bonham dei Led Zeppelin, che entrambi a lui si ispireranno dopo averlo visto suonare live, un disco ed una band incredibilmente sottovalutati, forse i piu' sottovalutati in assoluto, ma che se ascoltati nel contesto storico che gli appartiene, il 1966, chiariscono immediatamente la loro assoluta novita' ed importanza storica. Un incredibile capolavoro che merita di essere scolpito nell'olimpo del rock.
Euro
35,00
codice 2135668
scheda
Creedence clearwater revival 1969 (green river + willy and the poor boys)
lp2 [edizione] ristampa  stereo  usa  1969  fantasy 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
doppio album, ristampa americana dei primi anni '80, copertina apribile senza barcode, etichetta blu con logo viola in alto, catalogo CCR-69, della pubblicazione uscita per la prima volta nel 1978 che rendeva disponibili, in una unica confezione, il terzo e quarto album della grande band americana: "Green River" (1969) e "Willy & the Poor Boys" (1969). Queste le note ai rispettivi album: "GREEN RIVER": Pubblicato in USA nel Settembre del 1969 dopo ''Bayou Country'' e prima di ''Willie And The Poor Boys'', giunto al numero 1 delle classifiche USA ed al numero 20 di quelle UK dove usci' nel Dicembre dello stesso anno. Il terzo album. Contiene alcuni brani storici, quali ''Green River'', ''Lodi'', ''Bad Moon Rising'' , "Wrote A Song For Everyone'', ''Cross-Tie Walker'', ''Tombstone Shadow'', oltre alla incredibile versione di ''The Night Time Is The Right Time'', considerato, a ragione, come uno dei capolavori del gruppo, riesce a condensare in un mirabile equilibrio compositivo ed artistico tutte le variegate anime della band. Uno dei dischi piu' riusciti dell'intera produzione statunitense della fine degli anni '60. "WILLY & THE POOR BOYS": Pubblicato in USA nel Novembre del 1969 dopo ''Green River'' e prima di ''Cosmo's Factory'', giunto al numero 3 delle classifiche USA ed al numero 10 di quelle UK dove usci' nel Marzo del 1970. Il quarto album. Lavoro dai toni solari, epici e carichi di energia, lontano dalle nebbie oscure di Green River, legato nei testi alla Working Class Americana cantati con rabbia e convinzione da un Fogerty in forma eccezionale, suonato con potenza devastante dal gruppo, forse al suo acme interpretativo, e' un album che suona fresco e moderno come quando usci' intorno a 40 anni fa. Include "Fortunate Son", uno dei piu' grandi brani di rock and roll di tutta la storia del gruppo, "Down on the Corner", "Poorboy Shuffle", "Feelin' Blue", "Don't Look Now", "Cotton Fields" e la meravigliosa interpretazione di "The Midnight Special", tutti brani passati alla storia del gruppo e piu' in generale a quella della musica americana degli anni '60, sicuramente uno dei loro episodi piu' belli e tersi, nonche' uno dei piu' grandi e riusciti lavori di rock and roll di sempre.
Euro
30,00
codice 264889
scheda
Lp [edizione] terza stampa  stereo  uk  1970  atlantic 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Terza stampa inglese, di pochissimo successiva alle prime due tirature e generalmente considerata originale, copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento) apribile textured in rilievo in similpelle con i caratteri in oro e la foto del gruppo ''paste-on'', incollata sul fronte, nella versione con lista dei brani sul retro e senza catalogo SD 7200 in alto sul fronte, pressata da "E.J.Day Group", etichetta rossa e porpora, con la scritta ''Under licence from Atlantic Recording Corpn., U.S.A.'' in alto sopra la striscia bianca, catalogo 2401001, nella versione con uno spazio tra le prime quattro cifre e le successive, e con i publishing credits relativi al brano 4 del lato A ed ai brani 4a e 4b del lato B "Robbins Music" e non piu' "Warner Bros.", "trail off matrix "...A1" e "...B1". Pubblicato in Usa nel marzo del 1970, prima di ''4 Way Street'', e giunto al numero 1 delle classifiche Usa ed al numero 5 di quelle Uk, il primo straordinario album. Registrato con Dallas Taylor alla batteria e Gregory Reeves al basso, fu uno dei piu' attesi lps della storia, registrato in 800 ore da ''un gruppo che non era un vero gruppo ma che suonava come tale''. Prodotto, registrato e suonato come meglio non si puo', vede l' ingesso di Neil Young nella formazione di Crosby, Stills & Nash; questo, oltre alle composizioni del canadese, dona un nuovo equilibrio vocale e compositivo, oltre a quel dualismo chitarristico, elettrico, violento e sognante, che sara' il marchio di fabbrica del quartetto. I brani sono perlopiu' eseguiti, a parte "Carry On" e la cover di Joni Mitchell "Woodstock", con tre dei membri che lavorano alle dipendenze del quarto a rotazione; David Crosby registra finalmente quella "Almost Cut My Hair" che risale addirittura all' epoca dei Byrds, e la title track, che ha richiesto ben 100 ore di registrazione e che rappresenta l' evoluzione del vecchio suono di "Mind Gardens" dei Byrds, Graham Nash scrive "Teach Your Children" ed "Our House", Stephen Stills in "4+20" precorre le escursioni blues progressive che verranno alla luce nei suoi lavori solisti, e Neil Young propone "Helpless" e "Everybody I Love You,"leggendario brano inedito risalente ai tempi dei Buffalo Springfield. "Deja vu" e' un album di varieta' incredibile ma anche con un filo conduttore preciso, un vero capolavoro senza eta' che riesce a chiudere idealmente gli anni '60 ed ad aprire nuovi orizzonti per la musica rock, che verranno approfonditi ed ulteriormente rivelati nel tour dell' album dal quale sara' tratto l' altrettanto magnifico doppio live ''4 Way Street''.
Euro
60,00
codice 264881
scheda
Lp [edizione] originale  stereo  ger  1970  atlantic 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Very good rock 60-70
La prima rara stampa tedesca, copia con lievi segni di invecchiamento su copertina e vinile, copertina laminata all' esterno ed apribile, nella primissima versione con catalogo SD-7200 sul fronte, e che riporta all' interno "Printed U.S.A." (pressata in realta' in Germania), etichetta verde e rosso/arancione con "1841 Broadway ..." in basso, ma con "Gema" in alto a destra (a differenza della stampa americana), catalogo ATL-SD 7200. Pubblicato in Usa nel marzo del 1970, prima di ''4 way street'', e giunto al numero 1 delle classifiche Usa ed al numero 5 di quelle Uk, il primo straordinario album. Registrato con Dallas Taylor alla batteria e Gregory Reeves al basso, fu uno dei piu' attesi lps della storia, registrato in 800 ore da ''un gruppo che non era un vero gruppo ma che suonava come tale''. Prodotto, registrato e suonato come meglio non si puo', vede l' ingesso di Neil Young nella formazione di Crosby, Stills & Nash; questo, oltre alle composizioni del canadese, dona un nuovo equilibrio vocale e compositivo, oltre a quel dualismo chitarristico, elettrico, violento e sognante, che sara' il marchio di fabbrica del quartetto. I brani sono perlopiu' eseguiti, a parte "Carry On" e la cover di Joni Mitchell "Woodstock", con tre dei membri che lavorano alle dipendenze del quarto a rotazione; David Crosby registra finalmente quella "Almost Cut My Hair" che risale addirittura all' epoca dei Byrds, e la title track, che ha richiesto ben 100 ore di registrazione e che rappresenta l' evoluzione del vecchio suono di "Mind Gardens" dei Byrds, Graham Nash scrive "Teach Your Children" ed "Our House", Stephen Stills in "4+20" precorre le escursioni blues progressive che verranno alla luce nei suoi lavori solisti, e Neil Young propone "Helpless" e "Everybody I Love You,"leggendario brano inedito risalente ai tempi dei Buffalo Springfield. "Deja vu" e' un album di varieta' incredibile ma anche con un filo conduttore preciso, un vero capolavoro senza eta' che riesce a chiudere idealmente gli anni '60 ed ad aprire nuovi orizzonti per la musica rock, che verranno approfonditi ed ulteriormente rivelati nel tour dell' album dal quale sara' tratto l' altrettanto magnifico doppio live ''4 Way Street''.
Euro
20,00
codice 264761
scheda
Crosby, stills, nash & young so far (with Ohio / Find the coast of freedom)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1974  atlantic / rhino 
rock 60-70
ristampa del 2018, copertina ruvida pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicato in Usa nell'agosto del 1974 e giunto al numero 1 delle classifiche Usa ed al numero 25 di quelle Uk. Album celebrativo che riunisce in un unico album alcuni dei piu' celebri brani di Crosby, Stills & Nash e Crosby, Stills, Nash & Young, tra cui i due brani, all' epoca inediti su album altrimenti, del singolo di Crosby, Stills, Nash & Young "Ohio"/"Find the coast of freedom". Contiene i seguenti brani: "Deja vu" (dall' album "Deja vu", marzo 1070), "Helplessy hoping" (dall' album "Crosby, Stills & Nash", luglio 1969), "Wooden ships" (da "Crosby Stlls & Nash"), "Teach your children" (da "Deja Vu"), "Ohio" (singolo di Crosby, Stills, Nash & Young del giugno 1970, inedita su album), "Find the coast of freedom" (b-side del singolo "Ohio"; inedita su album), "Woodstock" (da "deja Vu"), "Our house" (da "Deja Vu"), "Helpless" (da Deja Vu"), "Guinnevere" (da "Crosby Stlls & Nash"), "Suite Judy blue eyes" (da "Crosby, Stills & Nash).
Euro
23,00
codice 2135892
scheda
Crystal castles Crystal castles ii
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2010  play it again sam 
indie 2000
ristampa del 2025, copertina apribile cartonata. doppio Lp pubblicato dalla Fiction nel 2010, dopo "Crystal castles" (08), il secondo full lenght per il duo canadese. Le coordinate si inseriscono sempre nell'ambito di un'elettronica dance, composta da noise, lo-fi e disco, meno abrasiva rispetto all'esordio, pricipalmente per un minor uso di partiture vocali fatte di grida lancinanti e feroci (presenti in isolati momenti come"Fainting spells" e "Doe deer") a favore di melodie piu' calde ed avvolgenti. Le ritmiche sono martellanti ed ovattate, vicine ad una sorta di disco music distorta, resa ancor piu' straniante da sonorita' glitch e da un synth-pop squillante di matrice anni 80. I riferimenti sono Royksopp e Heartsrevolution, oltre che ai Local Natives e Fleet Foxes. Attivi dal 2004, i Crystal castles, sono un duo canadese proveniente da Toronto, Ontario, composto dal produttore Ethan Kath e dalla cantante Alice Grass; fautori di una musica elettronica sperimentale 'casareccia', nella quale mischiano ritmi dance, melodie suoni glitch e sintetizzatori, hanno debuttato nel 2008, con l'album eponimo, che raccoglie quasi tutta la loro produzione, seguito da "Crystal Castles II" nel 2010
Euro
36,00
codice 2136041
scheda
Cult Love
Lp [edizione] nuovo  stereo  uk  1985  beggars banquet 
punk new wave
Ristampa del 2022, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura, e completa di inner sleeve con testi. Il secondo storico album dei Cult, da molti ritenuto il loro capolavoro assoluto, uscito nell' ottobre del 1985 e giunto al quarto posto della classifica inglese ed all' ottantasettesimo di quella americana, contenente brani che entreranno tra le hit indimenticabili degli anni ottanta come Rain, Revolution e She Sells Sanctuary. Dopo il positive punk dalle tinte oscure dei Southern Death Cult e dei Death Cult, il dichiarato dark sound di "Dreamtime", primo album a nome semplicemente Cult, segue questo loro secondo lavoro Love, vera celebrazione di sonorita' divise tra dark, rock e ombreggiata psichedelia, sonorita' che garantiranno al gruppo un posto di primo piano nella scena underground anglosassone e mondiale della seconda meta' degli anni ottanta. Capitanati da Ian Astbury, una delle piu' belle voci del post punk inglese, il gruppo nasce a Londra dalle ceneri dei Southern Death Cult (autori di un solo album tra le piu' belle testimonianza del movimento positive-punk anglosassone), gruppo che trova naturale proseguimento artistico a nome Death Cult, (autore di due singoli), per giungere al finale utilizzo della sola parola Cult come distintivo del gruppo. Oltre a Ian Astbury i Cult erono formati da Nigel Preston (ex Theatre of Hate, Sex Gang Children, Death Cult) da Jamie Stewart (ex Theatre of Hate e Death Cult) e dal poliedrico chitarrista Billy Duffy (attivo sin dal 1977 in una band punk "The Nosebleeds" in cui militava anche un giovanissimo Morrisey, futuro leader degli Smiths, partecipera' ai progetti Slaughter and the Dogs, Studio Sweethearts, Lonesome No More, Theatre of Hate, Death Cult). Da segnalare oggi la presenza di Ian Astbury a fianco di Stewart Copeland (batterista dei Police), Ray Manzarek e Robby Krieger (Doors) nelle fila della nuova band Doors 21th Century, ma John Densmore primo batterista dei Doors ha iniziato una pratica legale per l'utilizzo del nome ....ma questa e' un'altra triste storia del rock.
Euro
31,00
codice 2135595
scheda
Cure bbc sessions 1979 - 1981
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1978  dbqp 
punk new wave
Album private press, realizzato nel 2023, sorta di versione condensata del doppio (anche quello non ufficiale) "Early BBC Sessions 1979-1985", di cui replica anche in parte la copertina. Contiene tredici brani registrati in quattro differenti sessions radiofoniche effettuate tra il 1979 ed il 1981 per la trasmissione radiofonica di John Peel presso Radio One della BBC inglese. Ecco di seguito nei dettagli il contenuto: I primi quattro brani sono registrati il 9 maggio del 1979, pochi giorni dopo l' uscita del primo album "Three Imaginary Boys": Grinding Halt", "Accuracy" e "Subway Song", sono presenti sull' album citato, e "Plastic Passion", di li' a pochi giorni retro del singolo "Boys don't cry", e poi anche sull' album "americano" "Boys Don't Cry". A seguire quattro brani registrati il 3 marzo 1980, poco prima dello storico singolo "A Forest", con la stessa "A Forest", in una splendida versione quantomai cupa, "17 Seconds", "Play For Today" e "M", tutte poi sul secondo album "Seventeen Seconds", ma qui anche queste in versioni non poco diverse. Dalla session del 7 gennaio 1981, assolutamente splendida ed imperdibile, un paio di mesi prima dell' uscita del terzo album "Faith", provengono "Holy Hour", "Forever" ed "All Cats Are Grey" (il secondo di questi brani rimarra' assolutamente inedito, gli altri saranno inclusi nelle versioni in studio, davvero molto diverse, su "Faith"). Infine dalla session registrata il 21 dicembre 1981, alcuni mesi prima del quarto album "Pornography", provengono "Siamese Twins" e "A Hundred Years", poi su "Pornography" stesso. I Cure sono stati uno dei piu' importanti gruppi della decade ottanta, nonche' uno dei piu' grandi della storia del rock,formati a Crawley, Sussex, nel 1976, hanno rappresentato in maniera mirabile e perfetta il primo punk wave prima ed il dark post punk poi, producendo piu' di un album realmente immortale. Inizialmente il gruppo muovera' i primi passi utilizzando il nome Easy Cure, sigla che vedeva protagonisti Robert Smith, Lawrence Tolhurst e Michael Dempsey e con la quale produrranno un unico e raro singolo straniero alle sonorita' future che caratterizzeranno il gruppo nel volgere di pochi anni. L'esordio ufficiale della formazione, a nome The Cure, risale al 1978 per la Small Wonder con il singolo Killing an Arab. Le potenzialita' del gruppo e il carisma di Robert Smith sono evidenti ed il gruppo incontra immediatamente i favori della critica e del pubblico. Il loro primo album e' essenzialmente un album post-punk anche se il brano Three Imaginary Boys lasciava presagire la loro carica intimista del gruppo. I successivi tre album, oltre a vedere l'entrata di Simon Gallup, sono e rimangono le piu' belle realizzazioni della formazione, una triologia affascinante che sara' capace di caratterizzare gli anni ottanta e conquistera' intere generazioni. Dopo questa le poetiche di Robert Smith abbracceranno sonorita' pop-psichedeliche mantenendo una venatura decadente, uno strano ma irresistibile ibrido che crea un rapporto di amore-odio con i vecchi fans, ma che comunque riesce ad accattivarsi sia le simpatie dei locali alternativi, sia le classifiche internazionali, e sara' questo il maggior pregio della seconda fase evolutiva dei Cure dovuto alla poesia ed al carisma egocentrico ed affascinante di Robert Smith agitatore di sogni e soavi incubi di intere generazioni.
Euro
25,00
codice 2135855
scheda
Cure Boys don't cry
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1979  fiction / private 
punk new wave
Ristampa private press, copertina senza barcode pressoche' identica alla originaria tiratura, etichetta PVC blu e grigia, esattamente come la primissima stampa. Versione americana con titolo, copertina ed alcuni brani cambiati del primo album ("Three Imaginary Boys"), uscita esclusivamente per il mercato americano e per il Canada e solo successivamente pubblicata in Europa. Otto episodi in comune con la versione inglese, cinque i brani li' assenti: "Killing an Arab" (facciata A del primo singolo) "Boys Don't Cry" e "Plastic Passion" (i due brani del secondo singolo), "Jumping Someone else's Train" (prima side del terzo 7") e l' ALTRIMENTI INEDITA "World War", distorta e graffiante, geniale naturalmente. Boys Don't Cry" rappresenta l'alter-ego americano di "Three Imaginary Boys", non soddisfatti della tracklist di questo ultimo, i The Cure approfitteranno della pubblicazione in America del suddetto esordio, per operare qualche cambiamento. Il titolo dell'album verra' cambiato, nuove tracce vengono inserite ed altre omesse, fra le altre, fa qui capolino la famosa "Killing an Arab", che causera' al gruppo accuse anti-islamiche anche se il testo e' un tributo all'esistenzialismo di Camus e al suo "Straniero". La copertina rispecchia il mood del disco, un paesaggio geometrico e desertico, musicalmente il cuore dell'album e' un passaggio di consegne tra un'adolescenza consapevole, ma sbarazzina e non priva di vigore di orientamento post-punk, e una fase della vita riflessiva, dedicata all'introversione e alla disillusione interpretate con freschezza, originalita', consapevolezza ed esistenzialismo novecentesco, basi della futura trilogia del gruppo. I Cure si formano nel 1976 a Crawley nel Sussex (UK), da Robert Smith, Lawrence Tolhurst e Michael Dempsey; quello che sara' uno dei nomi piu' importanti nel panorama underground post-punk, dark e pop degli anni ottanta, ha le sue origini da una primordiale formazione chiamata Malice, successivamente verra' utilizzato lo pseudonimo Easy Cure, trasfigurato in breve tempo in The Cure. La formazione nel 1978 pubblichera' per la gloriosa Small Wonder, il singolo Killing An Arab; le potenzialita' della gruppo e il carisma di Robert Smith sono subito evidenti e questo permettera' loro di incontrare immediatamente i favori della critica e del pubblico. Il loro primo album (Three Imaginary Boys) e' essenzialmente un album post-punk, anche se l'omonimo brano lasciava presagire la loro carica intimista; i successivi tre album (Seventeen Seconds, Faith, Pornography) oltre a vedere l'entrata in formazione di Simon Gallup, sono e rimangono le piu' belle realizzazioni dei The Cure, una triologia affascinante capace di caratterizzare molte delle sonorita' underground degli anni ottanta e molte di quelle a venire. Queste sonorita' saranno la base delle future emanazioni di Robert Smith che, travisandole, abbraccera' melodie pop-psichedeliche, mantenendo comunque una costante ed irriducibile venatura decadente; uno strano ma irresistibile ibrido capace di accattivarsi i favori della critica, del pubblico e di imporsi costantemente nelle classifiche internazionali per oltre venti anni, consegnando meritatamente e indiscutibilmente alla storia i The Cure come una delle piu' seminali ed influenti formazioni degli anni ottanta.
Euro
23,00
codice 3037576
scheda
Cure dressing up for a day out - glastonbury '95
lp2 [edizione] terza stampa  stereo  eu  1995  mousse v records 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good punk new wave
Doppio album, copia ancora incellophanata, ma con lieve piegatura visibile nell' angolo in alto a sinistra, la terza stampa, con copertina con sfondo nero, senza barcode, etichetta custom. L' album private press uscito per la prima volta nel 2023, contenente gran parte dei brani eseguiti dalla storica band inglese nel concerto effettuato il 25 giugno del 1995 a Glastonbury, una delle tappe del "Team Tour" che tocco' molti paesi europei. La qualita' di registrazione e' piuttosto buona. Per l' ultimo brano del concerto si uni' alla band l' originario chitarrista Porl Thompson, all' epoca da tempo fuori dalla band. Questa la parte della scaletta qui contenuta: A1 Picture Of You A2 Lullaby A3 Just Like Heaven A4 Jupiter Crash A5 High B1 The Walk B2 Let's Go To Bed B3 Dressing Up B4 A Strange Day B5 Push C1 Mint Car C2 Friday I'm In Love C3 In Between Days C4 From The Edge Of The Deep Green Sea D1 Shiver And Shake D2 Disintegration D3 End.
Euro
30,00
codice 3037582
scheda
Cure Faith
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1981  fiction 
punk new wave
ristampa del 2016, rimasterizzata da Robert Smith, in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica a quella della originaria tiratura, completa di inner sleeve. Il leggendario immortale capolavoro dei tre ragazzi immaginari, uscito nell'aprile del 1981 in Gran Bretagna su Fiction, dove arrivo' alla 14esima posizione in classifica, e negli USA, dove non entro' in classifica, secondo capitolo di una straordinaria trilogia dark che era iniziata con "Seventeen seconds" e si concludera' col successivo "Pornography". Il "dark minimale" di "17 seconds" prende forma, preparandosi all' esplosione di "Pornography", le atmosfere stranite ed oscure della musica del gruppo viaggiano costantemente tra una dimensione onirica ed improvvisi cupi risvegli, in brani indimenticabili come ''Holy hour'', ''Primary'' (pubblicata anche su singolo), ''Other voices'', ''Funeral party'', ''Drowning man'' e ''Faith''. Il disco proietto' per la prima volta il gruppo verso i riscontri commerciali degli anni a venire, anche se qui il termine commerciale non corrisponde alle sonorita' proposte che riescono comunque a far breccia nelle charts anglosassoni. Dopo la pubblicazione di "Seventeen Seconds" il gruppo di Crawley si immerge in un lavoro dalle tinte ancora piu' grigie e sofferenti. Mai come in "Faith" il senso di decadenza sara' cosi' evidente in un disco dei Cure; i pezzi,se nel predecessore erano gia' piu' lenti rispetto all'esordio di "Three Imaginary Boys", adesso sono di una staticita' agonizzante, avvolti in un torpore mortale. "Faith" e' un'unica sensazione di meravigliosa angoscia impalpabilmente dilatata nel tempo, il suo incedere procede lento come una goccia di rugiada traccia il suo sentiero sul vetro di una finestra, fra echi di rassegnata disperazione e note sbieche di pianoforte riecheggianti, il suono di un qualcosa che vorrebbe venire fuori, ma troppo distante affondato nel baratro della psiche umana dello stesso Robert Smith in un momento di particolare sensibilita' in cui il dolore e' da lui stesso palpabile e reale, scritto in un periodo di cui oggi evita volentieri di parlarne, la sua voce suona come un eco lontano, gemiti dispersi in un ghiacciaio affiancati dalla sezione ritmica di Gallup e Tolhurst che scandisce un tempo in perpetua brama di spegnersi. Su tutto, orde di chitarre minimali e suoni sintetici che vibrano come le corde dell'anima. I Cure si formano nel 1976 a Crawley nel Sussex sotto lo pseudonimo Easy Cure, da Robert Smith, Lawrence Tolhurst e Michael Dempsey, produrranno un unico e raro singolo straniero alle sonorita' future che caratterizzeranno il gruppo nel volgere di pochi anni. L'esordio ufficiale della formazione risale al 1978 per la Small Wonder con il singolo Killing an Arab. Le potenzialita' del gruppo e il carisma di Robert Smith sono evidenti ed il gruppo incontra immediatamente i favori della critica e del pubblico. Il loro primo album e' essenzialmente un album post-punk anche se il brano Three Imaginary Boys lasciava presagire la loro carica intimista. I successivi tre album, oltre a vedere l'entrata di Simon Gallup, sono e rimangono le piu' belle realizzazioni della formazione, una triologia affascinante che sara' capace di caratterizzare gli anni ottanta e conquistera' intere generazioni. Dopo questa le poetiche di Robert Smith abbracceranno sonorita' pop-psichedeliche mantenendo una venatura decadente, uno strano ma irresistibile ibrido che crea un rapporto di amore-odio con i vecchi fans, ma che comunque riesce ad accattivarsi sia le simpatie dei locali alternativi, sia le classifiche internazionali, e sara' questo il maggior pregio della seconda fase evolutiva dei Cure dovuto alla poesia ed al carisma egocentrico ed affascinante di Robert Smith agitatore di sogni e soavi incubi di intere generazioni.
Euro
29,00
codice 2135593
scheda
Cure Kiss me kiss me kiss me
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1987  fiction 
punk new wave
ristampa del 2016, rimasterizzata da Robert Smith, doppio album in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica a quella della originaria tiratura, completo di inner sleeves. Uscito nel maggio del 1987 su Fiction in Gran Bretagna, giunto al sesto posto della classifica inglese (miglior risultato fino a quel momento di un album della band) e su Elektra negli USA dove giunse alla 35° posizione, ''Kiss me kiss me kisss me'' e' il settimo album in studio, forse il loro piu' complesso, diviso tra episodi chitarristici ora aggressivi ora venati di psichedelia, delicate pop songs, estrosi brani da classifica, come a dire il passato ed il futuro di Robert Smith e soci, uno dei piu' importanti gruppi della storia del rock. Realizzato con la stessa formazione del precedente "The Head on the Door", il disco dischiuse al gruppo le porte del mercato americano, preparando il successo oltreoceano del successivo "Disintegration". I Cure sono stati uno dei piu' importanti gruppi della decade ottanta, nonche' uno dei piu' grandi della storia del rock,formati a Crawley, Sussex, nel 1976, hanno rappresentato in maniera mirabile e perfetta il primo punk wave prima ed il dark post punk poi, producendo piu' di un album realmente immortale. Inizialmente il gruppo muovera' i primi passi utilizzando il nome Easy Cure, sigla che vedeva protagonisti Robert Smith, Lawrence Tolhurst e Michael Dempsey e con la quale produrranno un unico e raro singolo straniero alle sonorita' future che caratterizzeranno il gruppo nel volgere di pochi anni. L'esordio ufficiale della formazione, a nome The Cure, risale al 1978 per la Small Wonder con il singolo Killing an Arab. Le potenzialita' del gruppo e il carisma di Robert Smith sono evidenti ed il gruppo incontra immediatamente i favori della critica e del pubblico. Il loro primo album e' essenzialmente un album post-punk anche se il brano Three Imaginary Boys lasciava presagire la loro carica intimista del gruppo. I successivi tre album, oltre a vedere l'entrata di Simon Gallup, sono e rimangono le piu' belle realizzazioni della formazione, una triologia affascinante che sara' capace di caratterizzare gli anni ottanta e conquistera' intere generazioni. Dopo questa le poetiche di Robert Smith abbracceranno sonorita' pop-psichedeliche mantenendo una venatura decadente, uno strano ma irresistibile ibrido che crea un rapporto di amore-odio con i vecchi fans, ma che comunque riesce ad accattivarsi sia le simpatie dei locali alternativi, sia le classifiche internazionali, e sara' questo il maggior pregio della seconda fase evolutiva dei Cure dovuto alla poesia ed al carisma egocentrico ed affascinante di Robert Smith agitatore di sogni e soavi incubi di intere generazioni.
Euro
35,00
codice 2135669
scheda
Cure songs of a live world - troxy london mmxxiv
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2024  polydor / fiction 
punk new wave
Vinile 180 grammi, adesivo di presentazione sul cellophane, copertina con cartoncino nero all' interno, corredata di inner sleeve, etichetta custom. Pubblicato (con proventi che andranno devoluti a scopo benefico per l' associazione War Child) nel dicembre del 2024 in cd, e nel febbraio del 2025 in questa edizione vinilica, questo live segue a breve distanza l' ultimo album in studio "Songs of a Lost World" (novembre 2024), e contiene l' esecuzione live dell' album (con gli stessi brani, e nello stesso ordine) registrata dal vivo l' 1 novembre del 2024, presentazione al pubblico dell' album all' epoca ancora in uscita da parte della storica band inglese guidata come sempre da Robert Smith, ancora con Simon Gallup al basso, unico altro membro storico del gruppo. I Cure si formano nel 1976 a Crawley nel Sussex (UK), da Robert Smith, Lawrence Tolhurst e Michael Dempsey; quello che sara' uno dei nomi piu' importanti nel panorama underground post-punk, dark e pop degli anni ottanta, ha le sue origini da una primordiale formazione chiamata Malice, successivamente verra' utilizzato lo pseudonimo Easy Cure, trasfigurato in breve tempo in The Cure. La formazione nel 1978 pubblichera' per la gloriosa Small Wonder, il singolo Killing An Arab; le potenzialita' della gruppo e il carisma di Robert Smith sono subito evidenti e questo permettera' loro di incontrare immediatamente i favori della critica e del pubblico. Il loro primo album (Three Imaginary Boys) e' essenzialmente un album post-punk, anche se l'omonimo brano lasciava presagire la loro carica intimista; i successivi tre album (Seventeen Seconds, Faith, Pornography) oltre a vedere l'entrata in formazione di Simon Gallup, sono e rimangono le piu' belle realizzazioni dei The Cure, una triologia affascinante capace di caratterizzare molte delle sonorita' underground degli anni ottanta e molte di quelle a venire. Queste sonorita' saranno la base delle future emanazioni di Robert Smith che, travisandole, abbraccera' melodie pop-psichedeliche, mantenendo comunque una costante ed irriducibile venatura decadente; uno strano ma irresistibile ibrido capace di accattivarsi i favori della critica, del pubblico e di imporsi costantemente nelle classifiche internazionali per oltre venti anni, consegnando meritatamente e indiscutibilmente alla storia i The Cure come una delle piu' seminali ed influenti formazioni degli anni ottanta.
Euro
35,00
codice 2135971
scheda
Current 93 Stars on their horsies (turquoise translucent)
Lp [edizione] seconda stampa  stereo  uk  2018  spheres 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Copia ancora incellophanata, seconda stampa del novembre 2018, in vinile turchese trasparente, con l' artwork di fronte e retro copertina invertito ed in colori diversi rispetto a quello della molto rara prima tiratura di alcuni mesi prima, senza codice a barre, etichetta custom, catalogo THE SPHERES TWENTYONE. Originariamente pubblicato nel luglio del 2018 dalla The Spheres, questo album esce a circa tre anni di distanza dal precedente ''The moons at your door'' (2015) e pochi mesi prima del successivo ''The light is leaving us all'' (10/2018). Composto da un unico lungo brano di circa quaranta minuti (qui inevitabilmente distribuito su due facciate), questo lavoro e' ispirato da due incubi avuti da David Tibet, il quale ne traspose le impressioni in musica, appena svegliatosi, attraverso atmosfere cupe e rabbrividenti. Gruppo tanto controverso quanto importante nell'ambito del post punk piu' esoterico, oltreche' seminale capitolo nella vicenda del folk apocalittico, i Current 93 si formano a Londra nel 1983. Il cupo e torturato menestrello David Tibet e' l'unica presenza costante nella cangevole formazione del gruppo, di cui egli e' indubbiamente la mente. Dopo una prima fase vicina allo industrial, con venature gotiche, nel corso degli anni '80, che frutto' album come ''Nature unveiled'', i Current 93 si spostano verso il 1987-88 su sonorita' sempre piu' acustiche ed influenzate dal folk, mantenendo le venature elettroniche, le atmosfere oscure e spettrali ed i riferimenti all'esoterismo, diventando cosi' i principali esponenti di quello che viene definito ''folk apocalittico''. Tibet si e' avvalso nel corso degli anni della collaborazione di musicisti come Steven Stapleton (Nurse With Wound), Michael Cashmore, Douglas Pierce (Death In June), John Balance (Psychic TV e Coil) e persino Shirley Collins (in ''Thunder perfect mind'', 1992).
Euro
26,00
codice 264847
scheda
Cymande Cymande
LP [edizione] nuovo  stereo  eu  1972  partisan / knitting factory 
soul funky disco
ristampa rimasterizzata presso i prestigiosi Abbey Road Studios, con copertina apribile pressoche' identica alla prima rara tiratura. Pubblicato nel 1972, prima di "Second time round" (1973), il primo album del leggendario gruppo funk di colore basato a Londra ed attivo per tutta la prima meta' degli anni '70, composto da nove elementi (benche' solo otto siano ritratti nella foto sul retrocopertina), quasi tutti provenienti dal Guyana o dalla Giamaica. I Cymande suanavano cio' che essi stessi definivano Nyah-Rock: una miscela di funk, soul, reggae e ritmi africani, arricchita con grande efficacia di alementi jazz e soul, in brani, per solito piuttosto dilatati, che, oltre ad evidenziare la grande perizia tecnica dei musicisti, ne rivelano un grande affiatamento ed una notevole personalita'. Tra i brani la splendida "The Message", che fu un piccolo hit, ed altri classici come "Dove", "Zion I", "Listen", "Bra" e "Rickshaw". Un gruppo da scoprire. Sono stati molto rivalutati nel corso degli anni '90, quando vari musicisti hip hop hanno campionato la loro musica (fra i quali MC Solaar, De La Soul, Fugeess).
Euro
32,00
codice 2135911
scheda

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