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Code of honor / sick pleasure
Fight or die / dolls under control
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1982 radiation reissues
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2019 ad opera della Radiation Reissues, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1982 dalla Subterranean negli USA, lo split album fra due storiche cult bands della scena HC punk di San Francisco dei primi anni '80, i Code Of Honor ed i Sick Pleasure, bands strettamente connesse tra loro, poiche' i Code of Honor nacquero proprio dalle ceneri di Sick Pleasure, con Michael David Fox, già nei Tools e cofondatore della Subterranean Records, Dave Chavez e Sal Paradise a cui si aggiunse il cantante Johnithin Christ (quest'ultimo anche nei Society Dog), mentre l' altro Sick Pleasure, il cantante Roy Hansen entro' nei Verbal Abuse, raggiunto in un secondo momento anche da Chavez. Per i Code Of Honor questo album fu il disco di debutto, ben speso con un tirato e sferragliante hardcore politicizzato e pungente nei testi, mentre i Sick Pleasure prediligono un approccio meno complessivamente più in mid tempo, ruvido ed aggressivo ma meno ortodosso dal punto di vista dell' hardcore punk tipico. Entrambi i gruppi avrebbero dato seguito a questo split con un 7", i Sick Pleasure con un eponimo 7"ep postumo dai ritmi più tirati e dal sound più grezzo (1983), i Code Of Honor con "What are we gonna do" (1982), rivelatore invece di un approccio più evoluto e sofisticato allo hardcore, ancora pungente e politicizzato, quindi nel 1984 con il loro unico album "Beware the savage jaw", in cui il loro stile matura ulteriormente, intrecciando lo hardcore con soluzioni ritmiche più lente e con toni cupi, quasi gotici a tratti, evolvendo ancor di più il loro livello compositivo, sempre politicamente impegnato e libertario.
Coffin break
kill the president / stop
7" [edizione] originale stereo usa 1991 cruz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Singolo in formato 7", l' originale stampa, realizzata dalla americana C/Z Records, nella versione in vinile nero, copertina senza barcode ripiegata in due attorno al disco, etichetta custom gialla e rossa, foro al centro piccolo, catalogo CZ030. Pubblicato nel 1991, il secondo singolo per la C/Z della band di Seattle. Contiene due brani all' epoca inediti: "Kill the President" (sul primo lato, denominato "Bush"), rimasta inedita, inusuale "ballata" rock corroborata ovviamente da chitarre graffianti quanto basta (e da un testo assai graffiante), e la dinamitarda "Lies" (sul secondo lato, demoninato "Saddam"), presto inserita nel terzo album "Crawl", tra hardcore e grunge. Un gruppo hardcore punk di Seattle capace di esprimere uno stile personale ed aperto ad influssi metal, i Coffin Break furono attivi fra i tardi anni '80 ed i primi '90, e riuscirono per buona parte della loro carriera a sfuggire alla calamita del grunge dominante a quell'epoca nella città dello Stato di Washington, seppure non restandone completamente indifferenti. Formati da Peter Litwin (chitarra, voce), Bob Skinner (basso, voce) e David Brooks (batteria, voce), erano influenzati dagli Young Fresh Fellows e dal punk rock, e rimasero fedeli al proprio stile hardcore metallico (talora venato dei toni cupi e densi del grunge) per gran parte della loro storia, fatto che probabilmente li allontanò da un più vasto pubblico potenziale. Entrati nella scuderia della C/Z Records, pubblicarono nel 1988 il loro primo disco, l'ep "Noise patch", quindi nel 1989 e nel 1990 i primi due album, "Psychosis" e "Rupture", poi passarono alla Epitaph, che dette alle stampe i loro due ultimi lp, "Crawl" (1991) e "Thirteen" (1992), lavori più prodotti e maturi, ma sempre fedeli alle radici punk e metal. Peter Litwin fu anche, contemporaneamente all' attivita' con i Coffin Break, con i Daddy Hate Box, e poi con Softy e Plaster, Rob Skinner sara' con Endino's Earthworm e Pop Sickle, mentre Jeff Lorien, entrato nel gruppo all' epoca del quarto album "Thirteen", sara' con gli Orange King.
Coffin break
thirteen
lp [edizione] originale stereo usa 1992 epitaph
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
L' originale stampa americana, copertina pressata in Canada, completa di inserto con testi, etichetta nera con logo viola in alto e scritte bianche ed argento, con la scritta in caratteri normali e non gotici, con l' originario indirizzo "6201 Sunset Boulevard Suite 111 Hollywood California 90028" lungo il bordo in basso (impiegato dalla Epitaph fra il 1988 ed il 1995), catalogo E86421-1. Pubblicato nel 1992 dopo "Crawl", il quarto ed ultimo album della band di Seattle. Forse meno originali rispetto agli inizi (in cui la band suonava un grunge rock che molto attingeva dal punk e dall' hardcore "melodico" sfuggendo cosi' al cliche' imperante nel periodo), ma certamente ancora piu' devastanti e potenti, grazie anche alla proiduzione di Jack Endino; tra i brani, una cover di "Hole in the Sky" dei Black Sabbath. Un gruppo hardcore punk di Seattle capace di esprimere uno stile personale ed aperto ad influssi metal, i Coffin Break furono attivi fra i tardi anni '80 ed i primi '90, e riuscirono per buona parte della loro carriera a sfuggire alla calamita del grunge dominante a quell'epoca nella cittÓ dello Stato di Washington, seppure non restandone completamente indifferenti. Formati da Peter Litwin (chitarra, voce), Bob Skinner (basso, voce) e David Brooks (batteria, voce), erano influenzati dagli Young Fresh Fellows e dal punk rock, e rimasero fedeli al proprio stile hardcore metallico (talora venato dei toni cupi e densi del grunge) per gran parte della loro storia, fatto che probabilmente li allontan= da un pi¨ vasto pubblico potenziale. Entrati nella scuderia della C/Z Records, pubblicarono nel 1988 il loro primo disco, l'ep "Noise patch", quindi nel 1989 e nel 1990 i primi due album, "Psychosis" e "Rupture", poi passarono alla Epitaph, che dette alle stampe i loro due ultimi lp, "Crawl" (1991) e "Thirteen" (1992), lavori pi¨ prodotti e maturi, ma sempre fedeli alle radici punk e metal. Peter Litwin fu anche, contemporaneamente all' attivita' con i Coffin Break, con i Daddy Hate Box, e poi con Softy e Plaster, Rob Skinner sara' con Endino's Earthworm e Pop Sickle, mentre Jeff Lorien, entrato nel gruppo all' epoca del quarto album "Thirteen", sara' con gli Orange King.
Coffin break
thirteen
lp [edizione] originale stereo usa 1992 epitaph
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
L' originale stampa americana, copertina pressata in Canada, completa di inserto con testi, etichetta nera con logo viola in alto e scritte bianche ed argento, catalogo E86421-1. Pubblicato nel 1992 dopo "Crawl", il quarto ed ultimo album della band di Seattle. Forse meno originali rispetto agli inizi (in cui la band suonava un grunge rock che molto attingeva dal punk e dall' hardcore "melodico" sfuggendo cosi' al cliche' imperante nel periodo), ma certamente ancora piu' devastanti e potenti, grazie anche alla proiduzione di Jack Endino; tra i brani, una cover di "Hole in the Sky" dei Black Sabbath. Un gruppo hardcore punk di Seattle capace di esprimere uno stile personale ed aperto ad influssi metal, i Coffin Break furono attivi fra i tardi anni '80 ed i primi '90, e riuscirono per buona parte della loro carriera a sfuggire alla calamita del grunge dominante a quell'epoca nella cittÓ dello Stato di Washington, seppure non restandone completamente indifferenti. Formati da Peter Litwin (chitarra, voce), Bob Skinner (basso, voce) e David Brooks (batteria, voce), erano influenzati dagli Young Fresh Fellows e dal punk rock, e rimasero fedeli al proprio stile hardcore metallico (talora venato dei toni cupi e densi del grunge) per gran parte della loro storia, fatto che probabilmente li allontan= da un pi¨ vasto pubblico potenziale. Entrati nella scuderia della C/Z Records, pubblicarono nel 1988 il loro primo disco, l'ep "Noise patch", quindi nel 1989 e nel 1990 i primi due album, "Psychosis" e "Rupture", poi passarono alla Epitaph, che dette alle stampe i loro due ultimi lp, "Crawl" (1991) e "Thirteen" (1992), lavori pi¨ prodotti e maturi, ma sempre fedeli alle radici punk e metal. Peter Litwin fu anche, contemporaneamente all' attivita' con i Coffin Break, con i Daddy Hate Box, e poi con Softy e Plaster, Rob Skinner sara' con Endino's Earthworm e Pop Sickle, mentre Jeff Lorien, entrato nel gruppo all' epoca del quarto album "Thirteen", sara' con gli Orange King.
Coffin nails
Live and rockin'
Lp [edizione] originale stereo uk 1990 link records
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Bella copia con leggeri segni di usura sulla copertina, visibili per lo piu' sulle costole, prima stampa inglese, copertina lucida fronte retro con barcode, label gialla con scritte nere a sinistra, nera con scritte gialle e disegno bianco e nero a destra, logo Link Recods in alto, catalogo LINKLP118, scritta ''a lively porky prime cut'' inciso sul trail off del lato A e ''adrenalin'' su quello di entrambi i lati. Pubblicato nel 1990 dalla Link Records in Gran Bretagna, il quarto album di questa longeva band psychobilly britannica, uscito dopo ''Who's he?'' (1990) e prima di ''Wreckers yard'' (1997). Qui nella formazione composta da Humungus (voce, chitarra), Scott (contrabbasso) e Fraddy (batteria), questo gruppo, che aveva debuttato con lo split album ''Sick sick sick'' (1987), che li vedeva insieme a Demented Are Go e Skitzo, ha realizzato una decina di album fra il 1987 ed il 2009. Qui si cimentano con tredici brani regstrati dal, fra cui le cover di ''Brand new cadillac'' di Vince Taylor e di ''Heartbreak hotel'' di Elvis, suonando uno psychobilly asciutto e tagliente, venato di aggressivita' punk. Questa la scaletta: ''Please little woman'', ''Heartbreak hotel'', ''Skateboard frenzy'', ''Brand new cadillac'', ''Pentration'', ''Let's wreck'', ''Myra hindley'', ''Do you love me'', ''Loose loose wiman (she's a moose)'', ''Uncle willy'', ''Blubbery love (saintly snails)'', ''Psycho disease'', ''My baby left me''.
Coffin nails
Out for the weekend
Lp [edizione] originale stereo ger 2001 crazy love
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, nella versione in vinile nero, copertina con barcode 4250019900266, label custom fotografica in bianco e nero su di una facciata, nera con scritte bianche sull'altra, catalogo CLLP64136. Pubblicato nel 2001 dalla Crazy Love in Germania, il settimo album di questa longeva band psychobilly britannica, uscito dopo ''Big night out" (1998) e prima di ''Hard as nails'' (2003). Qui nella formazione composta da Humungus (voce, chitarra), Mad Man (contrabbasso, voce, aka Scott Millsom) e Nasser Bouzida (batteria, già con la ska band Loafers), questo gruppo, che aveva debuttato con lo split album ''Sick sick sick'' (1987), che li vedeva insieme a Demented Are Go e Skitzo, ha realizzato una decina di album fra il 1987 ed il 2009. Qui si cimentano con dodici brani di loro composizione, suonando uno psychobilly asciutto e tagliente, particolarmente caratterizzato da aggressività punk; in effetti in più di un brano di "out for the weekend" il sound propende per il punk più che per il rockabilly, ma nel complesso le loro radici rock'n'roll sono ancora ben evidenti, così come l'approccio spiritoso ed un po' folle tipico di molto psychobilly. Questa la scaletta: "When I'm drunk", "No sleep", "Out for the weekend", "Daytime TV", "Jimmys hot rod", "Insane", "Girl next door", "King of the mosh", "Long time no see", "Her dad owns a pub", "Been around again", "Neurotic dave".
Cole adam geoffrey (trappist afterland)
Fallowing
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2021 sunstone
indie 2000
indie 2000
Copertina apribile senza codice a barre, label custom grigia e marrone con logo Sunstone bianco a destra, catalogo SSLP019. Pubblicato nel settembre del 2021 dalla Sunstone, il primo album solista del fondatore dei Trappist Afterland. Inciso con il collaboratore di lungo corso Anthony Cornish, l'album è un ulteriore passo sul sentiero di un acid folk dai toni spirituali e di ispirazione religiosa, suonato con arrangiamenti austeri e scarni, immerso in atmosfere introspettive, un po' ombrose, a tratti struggenti e fragili. Sonorità acustiche in cui predominano strumenti a corda, fra melodie circolari che in alcuni episodi quasi ricamano un drone ipnotizzante, in altri richiamano lo acid folk più oscuro degli anni '70. Trappist Afterland è uno dei progetti dell'australiano Adam Geoffrey Cole, che costituisce dal 2010 il nucleo centrale e artistico della band, creatrice di un suono unico dato da un approccio e dall’utilizzo di strumenti inusuali che compongono brani che sperimentano nel campo del folk e della psichedelia sotto l'influenza di seminali band del passato quali Comus, Third ear band o Incredible string band. Il gruppo raga-folk di Melbourne ha all’attivo gli lp “Burrowing to Light in the Land of Nod” (2012), ''The round dance of the cross'' (2012), “Like a Beehive, the Hill Was Alive” (2013), “The Five Wounds of Francis Minor” (2013), “Afterlander” (2015), “God’s Good Earth” (2016) e ''Se(vii)en'' (2018). Adam Geoffrey Cole, dopo aver pubblicato nel 2019 un CDr a proprio nome, "Songs of the afterlander", nel 2021 realizza il suo primo album solista, "Fallowing", con il quale continua ad esplorare gli anfratti dello acid folk con un approccio spirituale.
Company of state
Dance remotion (1st ep + demos)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1983 onderstroom
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata a 500 copie, copertina ruvida a busta senza codice a barre, label grigia e nera con scritte bianche, catalogo 0509. Pubblicato nel 2013 dalla Onderstroom, questo album compila i quattro brani del primo rarissimo 7''ep autoprodotto dei Company Of State, uscito originariamente nel 1983, con sei demo inediti registrati dal gruppo in quello stesso periodo. Quel 7'' fu anche il disco di debutto del duo belga composto da Rudolf Hecke (poi con i Pop in Wonderland negli anni '90) e da Paul Taes (attivo anche con il progetto Butcher Backroom, con un 12'' uscito nel 1984): i suoi quattro brani, con la chitarra effettata di Hecke e la voce tipicamente dark wave/minimal synth di Taes, combinata con crudi effetti elettronici ed una minimale batteria elettronica, evocano lo scenario di un ideale matrimonio fra i Joy Division ed i Cabaret Voltaire. Dopo il 7'', il gruppo realizzo' una manciata di 12'' ed un album, ''Drowning in fire'' (1987), nel corso degli anni '80. Questa la scaletta: ''Dark'', ''Discip
Corrosion of conformity
Animosity (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo ger 1985 metal blade
punk new wave
punk new wave
Vinile da 180 grammi, allegata tessera per il download digitale, inserto con testi. Ristampa del 2022 ad opera della Metal Blade, pressoché identica alla prima tiratura. Il secondo album, originariamente pubblicato dalla Death nell'ottobre del 1985 negli USA ed uscito in Europa su Roadrunner, dopo "Eye for an eye" (1984) e prima di "Blind" (1991). La prima facciata di "Animosity" fu incisa in uno studio di Los Angeles con l'abile produttore ed ingegnere del suono Bill Metoyer (collaboratore, in quegli anni, di bands quali Slayer e Trouble), la seconda in uno studio della Carolina del Nord, lo stesso dove avevano inciso il loro primo lp; ciò risulta in una sensibile differenza fra le due facciate, la prima più rifinita e cupa, la seconda più cruda e punk, ma tutto l'album rimane all'insegna di un devastante crossover fra thrash metal e HC punk, dai testi spesso politicizzati e ferocemente rabbiosi contro la brutalità e le ingiustizie, cantati con una voce che non fa alcuna concessione melodica né conciliante. Storica hardcore band americana del North Carolina, i Corrosion Of Conformity si formano a Raleigh nel 1982 e debuttano su album nel 1984 con "Eye for an eye", con il quale propongono brani grezzi e viscerali, ferocissimi ma tutt' altro che banali nelle strutture compositive dei o nell' approccio sonoro; si tratta di un disco che in presenta gia' in nuce il piu' maturo sound dell' album successivo del gruppo, con influenze metal incastonate in un serratissimo hardcore ricco di variazioni di ritmo e stacchi, ma certo il tutto in una chiave assai piu' grezza ed istintiva, che puo' renderlo preferito rispetto a quello a chi sia legato ad un harcore piu' "tradizionale" (anche se qui di tradizionale c'e' comunque ben poco). Dopo il secondo album "Animosity" del 1985, la band pubblichera' solo nel 1991 il suo terzo lp "Blind", album che ottenne un sorprendente riscontro commerciale, vendendo nel corso del tempo addirittura 250.000 copie, cosa impensabile all' epoca dei primi dischi. La musica del gruppo, nel frattempo, aveva accentuato il suo lato piu' vicino al metal, sebbene qua' e la' rivelando ancora le sue origini hardcore. Un' operazione riuscita, non solo commercialmente, giacche' quel disco gode di ottima reputazione da parte della critica. Le vendite del disco portarono presto la band a firmare per la potente Columbia, per la quale sarebbero usciti due albums successivi; dopo un periodo di pausa occorso fra il 2006 ed il 2010, riprendono poi a pubblicare nuovi dischi nel secondo decennio del XXI secolo.
Lp [edizione] originale stereo usa 2010 anticlock
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
l' originale stampa americana, pressata in sole 300 copie, copertina senza costola, senza barcode e con artwork in leggero rilievo sul fronte, label argento e nera con artwork diverso su ciascuna facciata, catalogo ECLP002 inciso sul trail off. Pubblicato nel 2010 dalla Anticlock, questo split album contiene sulla prima facciata un lungo brano di Scott Cortez, cofondatore con la cantante Melissa Arpin del gruppo del Michigan loveliescrushing, di ispirazione shoegazer, sulla seconda tre tracce dei misconosciuti Language Of Light, formati da Frank Suchomel, Dave Brymer e Rebecca Loftiss, quest'ultima anche con gli Howling Larsons e con i Black Lesbian Fishermen nei primi decenni del XXI secolo. Scott Cortez, autore di alcuni album solisti a partire dal 2010, propone qui "White tiger phantoms", episodio ambient espresso con droni maestosi e distesi. I Language Of Light, autori da parte loro di una serie di split albums con altri artisti, propongono qui un lavoro denominato "Double helixes up to heaven", diviso in tre tracce, "Materia prima", "Distillation and sublimation" e "Escape from the retort", in cui la distensione soave e celestiale della ambient viene espressa con sonorità principalmente chitarristiche, manipolate con vari effetti, generando atmosfere vicine anche alla musica cosmica, ma più solari e pastorali, ed anche alla circolarità del minimalismo.
Cost of living (nada surf)
Day of some lord
Lp [edizione] originale stereo usa 1986 don't get all heavy and uncool
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
prima stampa USA, copertina (con moderati segni di invecchiamento) senza barcode, completa di inserto formato A4 con foto e testi, label rossa con muro di mattoni sullo sfondo, catalogo TCOL-66. Pubblicato nel 1986 dalla Don't Get All Heavy and Uncool negli USA, il primo dei due album, precedente "Comic book page" (1989), di questo gruppo americano di New York, un quartetto composto da Matthew Caws (voce, chitarra), Marcelo Romero (voce, chitarra, armonica, basso), Daniel P.C. Lorca (basso, voce, poi sostituito da Sam Elwitt, futuro Silly Pillows, nel secondo album) e Scott Yeckes (batteria, voce). Con questo "Day of some lord", i Cost of Living propongono nove brani di propria scrittura, incisi nella Grande Mela fra il novembre del 1985 ed il settembre del 1986 e prodotti da loro insieme a Kent Schuyler, nei quali combinano evidenti influenze garage e psych pop anni '60 (Byrds, Love...) con caratteri vicini al paisley underground degli anni '80 ed altri affini al sound riflessivo ed autunnale alla R.E.M., ed alcuni episodi piu' grintosi e muscolari; belle le melodie chitarristiche, che richiamano per l'appunto sia i sixties alla Byrds e primi Love, come anche le sue sopracitate derivazioni degli anni '80, melodico e sottilmente malinconico il cantato. Daniel Lorca e Matthew Caws formeranno poi i Because Because e poco dopo i Nada Surf, nel 1993, fra punk e indie pop.
Courage of lassie (magic Dragon)
Sing or die
Lp [edizione] originale stereo can 1989 amok
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Completa di inserto catalogo della Amok datato 1989, che riporta dischi tutti con numero di catalogo piu' basso a quello di questo album, prima stampa canadese, copertina semilucida senza barcode, label marrone con scritte argento e logo Amok Records argentato in alto, catalogo LP528. Pubblicato nel 1989 dalla Amok in Canada, uscito nel 1990 anche negli USA su C'Est La Mort, il secondo album del progetto canadese nato dalle ceneri dei Magic Dragon, successivo a ''The temptation to exist'' (1986). Lavoro piu' rifinito rispetto al notevole primo lp, ''Sing or die'' accentua le sonorita' neo folk e le gia' forti influenze di Leonard Cohen in un set di pregevoli ed avvolgenti ballate in gran parte acustiche, dominate da strumenti a corda e dagli archi, con una sezione ritmica molto lenta e sullo sfondo, quando non assente. Il sound si fa piu' levigato rispetto all'esordio, ma per una questione di perfezionamento e di miglior produzione, non certo per un intento commerciale, mentre il canto lento e malinconico di Ron Nelson si avvicina ancor di piu' all'ispiratore Leonard Cohen, e si alterna a quello femminile, fortemente evocativo, di Mady Shenkel. Tra i brani, una cover davvero reinventata, solenne e cupa, di "Bang Bang" di Sonny & Cher. Formati nel 1986 a Montreal, piu' tardi basati a Toronto, i Courage of Lassie sono stati un interessante gruppo artefice di una musica a base di folk rock, new wave ed influssi del cantautorato dell'illustre compatriota Leonard Cohen. Tre membri del gruppo, Mady Schenkel (voce, multistrumentista), Rachel Melas (basso, percussioni) e Ron Nelson (voce), avevano composto anni prima il gruppo sperimentale Magic Dragon, che nel 1981 pubblico' il suo unico album ''Emotional landscape''; Schenkel e Nelson erano stati inizialmente attivi sulla scena punk di Vancouver (Nelson era stato nei Private School autori di un 7"ep nel 1979). Dopo una cassetta autoprodotta nel 1984, ''Threshold of hearing'', il gruppo pubblico' due album sulla indie label canadese Amok, ''The temptation to exist'' (1986) e ''Sing or die'' (1989), diventando una cult band in patria ed in alcuni paesi europei, mentre la voce di Ron Nelson veniva sempre piu' paragonata a quella di Leonard Cohen. La band pero' spari' quasi totalmente dalle scene per alcuni anni, per poi tornare nel 1994 con il terzo lp ''This side of heaven'', lavoro molto apprezzato dalla critica.
Courage of lassie (magic Dragon)
Temptation to exist
Lp [edizione] originale stereo can 1986 amok
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Prima stampa canadese, copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida fronte retro senza barcode, label blu con scritte argento e logo Amok argentato in basso, catalogo AMOK506. Pubblicato nel 1986 dalla Amok in Canada, uscito in seguito anche in alcuni paesi europei su etichette diverse, il primo album del progetto canadese nato dalle ceneri dei Magic Dragon, dopo un minialbum su cassetta realizzato nel 1984 e prima di ''Sing or die'' (1989). Prodotto dal gruppo stesso, il loro esordio a 33 giri e' un toccante lavoro in gran parte acustico (ma non mancano alcuni episodi con sonorita' di tastiere elettroniche sulla seconda facciata), intimista ed autnnale, nel quale si amalgamano in modo suggestivo influssi folk, affinita' con certe sonorita' della 4AD, arrangiamenti di archi e fisarmonica ed una indubbia influenza del cantautorato di Leonard Cohen, al quale non a caso sono dedicati due brani, ''The rose'' e ''Hopes & fears'', oltre ad inserimenti di tastiere e sintetizzatori in alcuni episodi che si avvicinano ad una wave elettronica ipnotica e suadente, senza perdere del tutto le sfumature folk. Un "ibrido" riuscito e decisamente personale, che dovrebbe intrigare gli appassionati di folk-apocalittico piu' aperti. Formati nel 1986 a Montreal, piu' tardi basati a Toronto, i Courage of Lassie sono stati un interessante gruppo artefice di una musica a base di folk rock, new wave ed influssi del cantautorato dell'illustre compatriota Leonard Cohen. Tre membri del gruppo, Mady Schenkel (voce, multistrumentista), Rachel Melas (basso, percussioni) e Ron Nelson (voce), avevano composto anni prima il gruppo sperimentale Magic Dragon, che nel 1981 pubblico' il suo unico album ''Emotional landscape''; Schenkel e Nelson erano stati inizialmente attivi sulla scena punk di Vancouver. Dopo una cassetta autoprodotta nel 1984, ''Threshold of hearing'', il gruppo pubblico' due album sulla indie label canadese Amok, ''The temptation to exist'' (1986) e ''Sing or die'' (1989), diventando una cult band in patria ed in alcuni paesi europei, mentre la voce di Ron Nelson veniva sempre piu' paragonata a quella di Leonard Cohen. La band pero' spari' quasi totalmente dalle scene per alcuni anni, per poi tornare nel 1994 con il terzo lp ''This side of heaven'', lavoro molto apprezzato dalla critica.
Cradle (easterhouse)
It's too high
12'' [edizione] originale stereo uk 1987 rough trade
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima rara stampa inglese, copertina con barcode, label custom bianca e gialla con scritte nere e nome del gruppo in grigio, catalogo RTT202, scritta ''townhouse'' incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nella primavera del 1987 dalla Rough Trade in Gran Bretagna, dove giunse al 12esimo posto nella classifica indipedente, non uscito negli USA, questo ep rimane il raro unico splendido disco del quintetto inglese di Manchester, capitanato da Ivor Perry, la mente creativa degli Easterhouse che insieme con il batterista Gary Rostock aveva abbandonato quel gruppo dopo il primo album per formare questa effimera band, che non giungera' mai al traguardo dello lp, nonostante l'apprezzamento della critica e di Morrissey degli Smiths. Il gruppo suona un guitar pop autunnale ed ottundente con le sue avvolgenti linee chitarristiche, molto vicino al sound ed alle atmosfere degli Smiths, in particolare nella title track, ma con un approccio piu' oscuro che richiama anche il dark ed il gotico, seppure con un senso della misura che non lascia spazio alle derive piu' teatrali di quei filoni; anche la voce di Perry evoca affinita' con quella di Morrissey, ma parimenti suona piu' oscura e tenebrosa. Questi i brani presenti: ''It's too high'', ''Walk around'' e ''Wires''. Fceva parte del gruppo anche il chitarrista Craig Gannon, gia' nei Buebells e piu'volte collaboratore degli Smiths.
Crazy world of arthur brown
Bbc 1968 (ltd. coloured vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 no kidding
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata in vinile colorato, in parte rosso ed in parte porpora, label di diametro ridotto, di colore magenta e con scritte bianche, catalogo NK202205, copertina costituita da busta di plastica trasparente con chiusura a linguetta ed inserto rettangolare con note e foto, senza codice a barre e con parte ripiegata sul retro. Pubblicato nel 2022 dalla No Kidding, questo album contiene splendide registrazioni radiofoniche effettuate dai Crazy World of Arthur Brown per la britannica BBC in due diverse sessioni nel corso del 1968; il gruppo era composto da Brown (voce) con Vincent Crane (tastiere), Carl Palmer (batteria) e Ron Wood (basso), quest'ultimo sostituito da Sean Nicholas Greenwood sulla seconda facciata. Queste performances sono ancora più eccentriche ed estreme di quelle trasposte in studio sul primo storico album della band, uscito nel giugno di quello stesso anno. Qui di seguito la scaletta. SIDE 1: 1. Fire 2. I Put A Spell On You 3. Child Of My Kingdom 4. Come And Buy SIDE 2: 1. You Don't Know 2. Devil's Grip 3. What's Happening 4. Space Plucks Dem Bones. Una delle figure di culto della Londra underground e psichedelica della seconda meta' degli anni '60, il ''Dio del fuoco infernale'' Arthur Brown, fu protagonista della prima stagione psichedelica inglese con i suoi Crazy World, e poi con gli anarcoidi art rockers Kingdom Come negli anni '70. I Crazy World of Arthur Brown hanno pubblicato pochi album nel corso dei decenni, ma il nuovo secolo ha registrato un incremento significativo della loro scarna discografia.
Crazy world of arthur brown
crazy world of arthur brown
Lp [edizione] originale mono uk 1968 track
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
Prima oramai molto rara stampa inglese in mono, copertina (con moderati segni di invecchiamento) laminata sul fronte e liscia sul retro, etichetta nera con scritte e logo argento, "M33" in un triangolo a destra, catalogo 612005. Pubblicato in Inghilterra nel giugno del 1968, giunto al numero 2 delle classifiche Uk e non entrato in quelle Usa, il primo e per lungo tempo unico album del progetto di Arthur Brown, prima di "Galactic Zoo Dossier" (realizzato nel 1971 a nome Kingdom Come Arthur Brown) e prima dell' inatteso ritorno alla originaria sigla con "Strangelands" del 1988 (a cui sarebbero seguiti altri albums). Uno dei piu' affascinanti reperti della controcultura dell' eta' d' oro della psichedelia inglese, fu pubblicato dalla Track su raccomandazione di Pete Townshend che personalmente lo aveva suggerito a Kit Lambert, il manager dell'etichetta, il disco fu registrato in almeno otto diversi studi con un registratore a 4 tracce, con l'aiuto sia di Townshend che di Lambert, gia' con Hendrix e gli Who. L'idea prevedeva una serie di poesie recitate su di una base musicale alternate ai micidiali brani di Brown, tuttavia, essendo la band basata sulla incredibile presenza scenica di Arthur Brown, una delle attrazioni principali dell' Ufo club, trasporne la verve su disco non fu facile, Brown, che si presentava on stage truccato e travestito, con un copricapo in fiamme proclamandosi '' The God Of Hellfire'' era affiancato dalle tastiere torturate di Vincent Crane, poi celeberrimo con gli Atomic Rooster, in una sorta di rito voodoo-psichedelico che prendeva l'avvio da Screaming Jay Hawkins e James Brown per trasformarsi in una vera e propria catarsi acido-pschedelica sulla quale venivano recitate poesie e narrati racconti dalle atmosfere gotiche e fantascentifiche con una groove paranoica ed ipnotico-sciamanica con pochi eguali anche nei '60, il disco cattura in pieno tutto questo e riesce ancora a trasmettere in maniera ineguagliabile il climax della seconda meta' degli anni ''60 Londinesi e dei giorni migliori dell' Ufo club, rendendolo un lavoro assolutamente essenziale non solo del periodo ma dell'intera storia dell'underground.
Crazy world of arthur brown
crazy world of arthur brown
Lp [edizione] originale mono uk 1968 track
[vinile] Very good [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Very good rock 60-70
Prima oramai molto rara stampa inglese in mono, copia con alcuni segni di invecchiamento su copertina e vinile, copertina laminata sul fronte e liscia sul retro, etichetta nera con scritte e logo argento, "M33" in un triangolo a destra. Pubblicato in Inghilterra nel giugno del 1968 prima di ''Galactic zoo dossier '', giunto al numero 2 delle classifiche Uk e non entrato in quelle Usa. Il primo album. Uno dei piu' affascinanti reperti della controcultura dell' eta' d' oro della psichedelia inglese, fu pubblicato dalla Track su raccomandazione di Pete Townshend che personalmente lo aveva suggerito a Kit Lambert, il manager dell'etichetta, il disco fu registrato in almeno otto diversi studi con un registratore a 4 tracce, con l'aiuto sia di Townshend che di Lambert, gia' con Hendrix e gli Who. L'idea prevedeva una serie di poesie recitate su di una base musicale alternate ai micidiali brani di Brown, tuttavia, essendo la band basata sulla incredibile presenza scenica di Arthur Brown, una delle attrazioni principali dell' Ufo club, trasporne la verve su disco non fu facile, Brown, che si presentava on stage truccato e travestito, con un copricapo in fiamme proclamandosi '' The God Of Hellfire'' era affiancato dalle tastiere torturate di Vincent Crane, poi celeberrimo con gli Atomic Rooster, in una sorta di rito voodoo-psychedelico che prendeva l'avvio da Screaming Jay Hawkins e James Brown per trasformarsi in una vera e propria catarsi acido-psychedelica sulla quale venivano recitate poesie e narrati racconti dalle atmosfere gotiche e fantascentifiche con una groove paranoica ed ipnotico-sciamanica con pochi eguali anche nei '60, il disco cattura in pieno tutto questo e riesce ancora a trasmettere in maniera ineguagliabile il climax della seconda meta' degli anni ''60 Londinesi e dei giorni migliori dell' Ufo club, rendendolo un lavoro assolutamente essenziale non solo del periodo ma dell'intera storia dell'underground.
Crazy world of arthur brown
Strangelands (2nd lost album)
Lp [edizione] originale stereo uk 1969 reckless
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
l' originale rara stampa, realizzata dalla inglese Reckless nel 1988, copertina lucida, etichetta in bianco e nero, catalogo RECK2. L' album ''perduto'' dei Crazy World of Arthur Brown, inciso nel 1969 ma rimasto inedito fino al 1988, quando fu finalmente pubblicato dalla Reckless. Rifiutato dalla Track Records all'epoca della sua realizzazione perche' ritenuto dall'etichetta troppo estremo, l'album fu inciso dalla formazione composta da Arthur Brown (voce), George Khan (sax), Jonah Mitchell (organo), Android Funnel (chitarra), Dennis Taylor (basso) e Drachen Theaker (batteria), e si compone di quattro parti, due delle quali sono articolate in piu' canzoni: ''The country'', ''The city'', ''The cosmos'' e ''The afterlife''. Un lavoro di collegamento fra i Crazy World ed il successivo gruppo di Brown, i Kingdom Come, e forse piu' vicino stilisticamente a questi ultimi piu' che ai primi, ''Strangelands'' offre un rock protoprogressivo sperimentale e per niente commerciale: declamazioni vocali ora visionare, ora oniriche, ora semplicemente folli, dissonanze di psichedelia quasi rumorista, chitarre acidissime, tastiere fra (free) jazz rock, solenne prog e bordoni post psichedelici, avrebbero reso questo album una piccola leggenda dell'underground britannico se fosse stato pubblicato nel 1969. Senza dubbio un disco molto piu' estremo ed ostico rispetto al pur leggendario primo lp dei Crazy World of Arthur Brown. Una delle figure di culto della Londra underground e psichedelica della seconda meta' degli anni '60, il ''Dio del fuoco infernale'' Arthur Brown, fu protagonista della prima stagione psichedelica inglese con i suoi Crazy World, e poi con gli anarcoidi art rockers Kingdom Come negli anni '70. I Crazy World of Arthur Brown hanno pubblicato pochi album nel corso dei decenni, ma il nuovo secolo ha registrato un incremento significativo della loro scarna discografia.
Crazy world of arthur brown
Zim zam zim
Lp [edizione] nuovo stereo uk 2014 bronze rat
rock 60-70
rock 60-70
La seconda stampa, uscita su Bronze Rat poco dopo la prima rara tiratura a cura della Pledge Music, copertina con barcode, allegato coupon per il download dell'album da internet, label con disegno bianco, grigio e azzurro e unica scritta l'indicazione della facciata in bianco, catalogo BR40LP. Pubblicato nel marzo del 2014, il nuovo album in studio di una delle figure di culto della Londra underground e psichedelica della seconda meta' degli anni '60, il ''Dio del fuoco infernale'' Arthur Brown, gia' protagonista della prima stagione psichedelica inglese con i suoi Crazy World, e poi con gli anarcoidi art rockers Kingdom Come negli anni '70. I Crazy World of Arthur Brown hanno pubblicato pochi album nel corso dei decenni, ma il nuovo secolo ha registrato un incremento significativo della loro scarna discografia. Questo ''Zim zam zim'' vede Brown accompagnato dai multistrumentisti Jim Mortimore e Sam Walker, oltre che da una schiera di ospiti, fra cui suonatori di archi e fiati (ma anche di una motosega!); a sentire la voce di Brown, istrionica come sempre ed ancora limpida e riconoscibile, sembra che i tempi non siano poi cosi' cambiati, anche alla luce di un impianto sonoro bizzarro, eclettico e caotico, fra dissonanze, crooning da manicomio, pop surreale, intrusioni elettroniche.
Creation of sunlight
creation of sunlight
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1970 guerssen
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2025, rimasterizzata, copertina in cartone pesante, senza barcode, pressoche' identica alla prima rarissima tiratura, corredata di esclusivo inserto con note e foto e di codice per il download digitale (che include una traccia bonus inedita). L' ultrararo unico album della band californiana di Long Beach, gia' autrice di un singolo a nome Sunlight's Seven. Uscito originariamente nel 1970 su etichetta Windi con una tiratura di 500 copie, paragonato sovente ai migliori Strawberry Alarm Clock, "Creation of Sunlight" e' un piccolo disco di culto; gioiellino di sixties pop (certo, un po' fuori tempo massimo, ma non per questo meno efficace), contiene dieci brani originali, suonati con con screziature garagey e psych, efficacissimo negli arrangiamenti ed in una produzione capace di dare il giusto risalto alle chitarre ed all' organo Hammond, con occasionali interventi di flauto, e curatissime armonie vocali.
Lp [edizione] originale stereo aus 1990 waterfront
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa australiana, nella versione in vinile nero (fu pressato anche in una versione in vinile blu, in edizione limitata), copertina ruvida senza barcode, etichetta nera, grigia e gialla con paesaggio notturno metropolitano, catalogo DAMP132. Pubblicato nel 1990 dalla australiana Waterfront, prima di "Pink album" (1993), questo è il primo dei due album dei Crent, progetto animato dal produttore, tecnico del suono e musicista Chris Townsend e da Kent Steedman, chitarrista dei Celibate Rifles, grandissima band australiana di Sidney attiva dal '78. L'album si apre con la lenta ed ombrosa "Loser", che poco ha a che vedere con l'esuberanza dei Celibate Rifles, e viene seguita dalla più dinamica e propulsiva "Intestine beanie", strumentale, dallo stomp acid blues di "Save me", dalla tirata e punkeggiante "Greiner is a crent", dagli influssi stoogesiani di epoca 1973/74, e quindi dalla scombinata e zoppicante "Battery rap", che sembra giocare con i versi di animali da fattoria mischiati a trame chitarristiche classicamente hard rock. La seconda facciata è occupata da un solo brano, "9k?", che si dipana come una propulsiva cavalcata neopsichedelica, spinta da una ritmica regolare ed ipnotica che richiama la "Suzie Q" dei Creedence Clearwater Revival, sulla quale Steedman ricama con la chitarra trame ora circolari, ora dilatate e spaziali, in uno sviluppo quasi interamente strumentale, in cui la voce si sente solo nelle fasi iniziali del lungo episodio.
Crooked mouth & night profound
Crooked mouth & night profound
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2015 neuropa
indie 2000
indie 2000
vinile pesante, etichetta b/n, copertina con parti lucide. "Crooked Mouth & Night Profound" (2015) è un album collaborativo tra Crooked Mouth (ossia di Ian Campbell) e Night Profound (collettivo). I due artisti, nei sei brani del disco, catturano appieno atmosfere e sonorità dall'impronta neofolk, fortemente legate alla tradizione del genere.
Crooked Mouth e Night Profound sono due artisti neofolk canadesi. Crooked Mouth è il progetto di Ian Campbell; i Night Profound sono un collettivo. Entrambi della Columbia Britannica, la più occidentale delle province canadesi.
Crowns (of glory)
And from these roots
Lp [edizione] originale stereo usa 1978 abc songbird
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
Copia ancora incellophanata e con cut promozionale sulla costola inferiore della copertina, prima stampa USA, copertina cartonata, label a cerchi concentrici in varie tonalità azzurro / rosa / viola, scritte nere, logo ABC Songbird nero in alto, catalogo SB-270. Pubblicato nel 1978 dalla ABC Songbird negli USA, il terzo ed ultimo album dei Crowns Of Glory, che qui si presentano con la ragione sociale abbreviata in Crowns, successivo a "God save the children" (1976). Prodotto ed arrangiato da Eddie C. Robinson, "And from these roots" si presenta, in particolare sulla prima facciata, costituita da una lunga suite, come un peculiare lavoro concettuale in cui l'intreccio fra gospel, soul e funk della band viene messo al servizio della celebrazione delle radici africane e della drammatica vicenda storica degli afroamericani: la prima facciata si compone di sette "scene", che cominciano con un canto tradizionale zulu, simbolo della terra d'origine, per poi svilupparsi attraverso lo spiritual dal sapore blues "An american slave song", che simboleggia l'epoca della schiavitù, e quindi in forme più moderne, intrise di soul e funk, che ripercorrono la nascita della speranza di riscossa sociale e le lotte del movimento per i diritti civili, chiudendosi con i toni di speranza del moderno gospel "Rejoicing – freedom and thanksgiving". I brani sulla seconda facciata sono invece più omogenei nel loro indirizzo soul-funk, ma sempre al servizio di temi legati al gospel. Questo particolare gruppo afroamericano dell'area di Detroit Michigan, proponeva una moderna sintesi fra musica gospel, soul e funk; composti da Betty Baldwin, Len Martin Jr., Debra Body, Clara Shepherd, Billy J.Shepherd, Bernard Moore e Jimmy Weary, pubblicarono tre album, "Won't it be grand" (1974), "God save the children" (1976) e "And from these roots" (1978).
Cult of dom keller
Paradiso is on fire
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2017 cardinal fuzz
indie 2000
indie 2000
doppio vinile, copertina apribile ruvida, etichette custom. Album registrato dal vivo durante il novembre 2016 ad Antwerp e Amsterdam. Quartetto proveniente da Nottingham, attivo dal 2008. Autore di una psichedelia narcotica, oscura, venata da pulsioi, heavy psych stoner, con rimandi a Spectrum, Spacemen 3, Faust e Brian Jonestown Massacre e Warlocks: le atmosfere si muovono sottilmente fra inquietudini cosmiche, implosioni ed esplosioni acide e smarrimenti oppiacei, figlie di una marcata attitudine sperimentale e trascendentale. Hanno pubblicato tre dischi: l’omonimo “Cult of Dom Keller” (2013), “The Second Bardo” (2014) e “Goodbye to the light” (2016).
Cult of dom keller
They carried the dead in a u.f.o.
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2021 fuzz club
indie 2000
indie 2000
copertina apribile, inner sleeve stondata. Uscito ad un anno da "ascend" (2020), il sesto album della band inglese qui autrice di un lavoro che potremmo definire di sperimentale "psichedelia oscura", con brani avanguardistici pieni di fascino che riescono ad includere dentro di essi richiami a vari generi, dallo space-rock all'industrial. quartetto inglese attivo in quel di Nottingham fin dal 2008, le cui caratteristiche sonore si identificano in una psichedelia narcotica ed oscura, miscela ampliata anche da pulsioni post rock, stoner ed industriali, con rimandi a Spectrum, Spacemen 3, Faust e Brian Jonestown Massacre e Warlocks: le atmosfere si muovono sottilmente fra inquietudini cosmiche, implosioni ed esplosioni acide e smarrimenti oppiacei, figlie di una marcata attitudine sperimentale e trascendentale
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