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Dr. strangely strange
heavy petting
Lp [edizione] originale stereo uk 1970 Vertigo
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
uno dei capolavori del folk progressive britannico, nell' originale primissima introvabile stampa con la "gimmix cover" apribile e sagomata (la copertina presenta come quasi sempre diversi segni di invecchiamento ed alcuni restauri), del leggendario secondo album della band inglese, nella primissima versione con etichetta con spirale in bianco e nero, scritta Vertigo non sopra il foro ma in basso, sul lato B, copertina pressata da "Howard Printers", trail off matrix (inciso a macchina e non a mano) "...1Y//1 11 2" e "...2Y//1 11 2", con inner sleeve Vertigo. Di questo disco esistono contraffazioni molto ben fatte che si possono pero' riconoscere perche' tali falsi NON hanno , dentro l' interno copertina neutro dove si inserisce il disco, i bordi interni ripiegati con parti in nero, come invece questa copia. Pubblicato in Inghilterra nel Settembre del 1970 dopo ''Kip of the Serenes '', non entrato nelle classifiche UK. Il secondo album. Prodotto da Joe Boyd e registrato da Ivan Pawle, Tim Goulding, Tim Booth, Dave Mattacks, Johnny Moynthay. Spesso paragonato alla Incredible String Band, il gruppo produsse due tra i piu' leggendari e ricercati lavori di folk progressive della loro epoca; la loro musica aveva un feeling molto free ed improvvisato, carica di una bellezza oscura e fantasmagorica ma allo stesso tempo lysergica e postpsychedelica, con testi visionari e metafisici, il gruppo utilizzava perlopiu' strumentazione acustica, che in questo secondo album, grazie anche alla batteria di Dave Mattacks assume un' attitudine piu' vicina al rock, da segnalare alla chitarra elettrica una delle prime apparizioni di un giovanissimo Gary Moore, all' album collaborano inoltre anche Terry e Gay Woods che furono parte dei Dr. Strangely Strange tra l' Aprile del 1970 e lo scioglimento avvenuto nel Maggio del 1971. Tra i brani la magnifica ''Sign On My Mind''.
Dr. strangely strange
kip of the serenes
Lp [edizione] originale stereo uk 1970 island
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
prima straordinariamente rara stampa inglese, copia con qualche segno di invecchiamento sulla copertina (in particolare lungo la costola) e lievissimi sul vinile (giusto un piccolissimo graffietto che causa alcuni lievi tic sul primo brano della seconda facciata), copertina pressata da "Ernest J. Day & Co", come indicato sul retro, con logo Island e "Island Records ltd, Basing Street London w 11" sul retro, la primissima etichetta della Island ''orange black circle'' (si tratta dell' ultimo album della Island su questa etichetta), rosa con logo nero ed arancio a sinistra, e "Made in England" in basso, trail off matrix "...A//1" e "...B//1". Il primo lp, uscito nel giugno del 1970 prima del secondo ed ultimo ''Heavy Petting'', prodotto da Joe Boyd e registrato da Ivan Pawle, Tim Goulding, Tim Booth, Linus, Jay Mirdal, album dalla bellezza straordinaria, e' opera acustica ma NON e' un disco di folk, si puo' formalmente avvicinare invece a Jan Dukes De Grey, Incredible String Band, Donovan, l'atmosfera, naturalistico esistenzialista e' viceversa piu' vicina a quella hippie underground dei Tyrannosaurus Rex che a quella ''filologica'' degli Steelaye Span o Pentangle, il tutto e' pero' immerso in un panorama sognante e lysergico, gli strumenti utilizzati sono chitarre acustiche a 6 e 12 corde, flauto dolce, basso, percussioni, harmonium, piano. Album etereo, delicato ed originalissimo, non va mortificato con ascolti di sottofondo, che lo penalizzerebbero oltremodo, rendendo impossibile coglierne i particolari ceselli che ne sono la vera caratteristica portante, chi gli dedichera' il tempo e l'attenzione dovuta, con il rispetto e la concentrazione con i quali ci si pone di fronte ad un' opera d'arte, riuscira' invece ad apprezzare a pieno le sue delicate sfumature piu' profonde e rivelatrici.
Dransfield barry
Barry dransfield
Lp [edizione] originale stereo uk 1972 polydor / folk mill
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima straordinariamente rara e leggendaria stampa inglese, certamente una delle massime rarita' dell' intero folk britannico, copertina in cartoncino ''textured'' in rilievo fronte retro, pressata da "E.J.Day Group", etichetta rossa con ''ST 33'' in due cerchi a destra, catalogo 2383160. Questo splendido album del 1972, pubblicato dalla Polydor per la serie Folk Mill, e' il primo lavoro solista ad opera del cantante folk inglese, uscito dopo i primi due albums a nome Robin & Barry Dransfield e nello stesso anno della sua partecipazione allo storico album collettivo "Morris On". Uno dei dischi piu' rari e ricercati del folk inglese a cavallo fra gli anni '60 e '70, suonato da Barry Dransfield in perfetta solitudine (voce, chitarra acustica e l' amato violino), lo vede cimentarsi con ispiratissime e calde interpretazioni di brani tradizionali, insieme a canzoni originali ed a cover di David Ackles (''Be my friend'') e Michael Hurley (''The werewolf''). L' atmosfera dell' album e' autunnale e malinconica, come ci si puo' aspettare da un disco di questo genere, che non e' certo eccessivo definire capolavoro. Apprezzato musicista in ambito folk, eccellente suonatore di violino, l' inglese Barry Dransfield si esibisce insieme al fratello Robin con il gruppo folk The Dransfields a partire dalla fine degli anni '60, e pubblica tra il 1970 ed il 1971 i primi due lavori coaccreditati al fratello. Partecipa alle incisioni del celebre album ''Morris On'' nel 1972 e nello stesso anno pubblica il suo primo raro e ricercato album eponimo, eccellente lavoro di folk acustico. Nle 1976 pubblica un unico albuma nome Dransfield (gruppo nel quale torna a suonre con il fratello) e con Robin pubblica un terzo album nel 1977; il suo secondo lavoro a tutti gli affetti solista ''Bowin' and scrapin' '' arrivera' invece solo nel 1978.
Dropdead / rupture
Dropdead / rupture (black and white cover, splatter vinyl)
7" [edizione] originale stereo usa 1993 higly collectable
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
EP in formato 8", prima molto rara stampa, nella versione con copertina in bianco e nero e vinile trasparente con chiazze multcolore, pressata pare in 400 copie (600 copie furono pressate con copertina in bianco e nero e vinile nero, e 40 con copertina in arancione e nero e vinile trasparente con chiazze multicolore), copertina ripiegata attorno al disco, senza barcode e con testi sul lato interno, completa del piccolo inserto con i ringraziamenti, label custom in bianco e nero, con artwork diverso su ciascuna facciata, foro centrale piccolo, catalogo HCR-13, groove message "vomit raw fish" sul lato A e "green goblin" sul lato B. Pubblicato nel 1993 dalla americana Highly Collectable Records, il leggendario split fra gli americani Dropdead e gli australiani Rupture, i primi con un vorticoso fastcore, cantato con una furia maniacale, i secondi con un contorto e viscerale grindcore. Ben ventiquattro brani in tutto. Nati dalle ceneri del gruppo grindcore del New England Hellocaust, brevemente attivo all'alba degli anni '90, i Dropdead si formarono nel gennaio del 1991 a Providence, Rhode Island; il gruppo suona uno hardcore punk al vetriolo e molto politicizzato, da alcuni definito come thrash/fastcore: una musica tiratissima e vorticosa, martellante e grezza, cantata furiosamente a squarciagola. Dopo aver realizzato alcune cassette promozionali nel 1991, nel 1992 i Dropdead pubblicano un 7" a 33 giri eponimo, a cui seguono split con Rupture e Crossed Out, quindi nel 1994 pubblicano il loro primo album, anch'esso eponimo (con i caratteri in lingua giapponese), seguito nel 1997 da un secondo lp anch'esso senza titolo; la loro discografia proseguirà, non molto regolarmente nei primi decenni del XXI secolo. I Rupture sono un gruppo australiano formatosi a metà anni '80, artefici di un anarcoide ibrido fra hardcore punk e grindcore, condito da una buona dose di umorismo e di provocazione che invita ad accostamenti con l'attitudine dei texani Butthole Surfers, ma con un sound più marcatamente incline verso lo HC punk. Rilasciano nel 1990 la cassetta "Mass slaughter permit", seguita nel 1991 dal 7"EP "Righteous fuck" e dallo split lp con i Belching Beet "Kill for fun... / Rupture", quindi nel 1992 dal primo album tutto loro "Corrupture" e nel 1995 dal secondo "Sex drugs and rupture", lavoro che li vede diversificare maggiormente il loro stile; la loro discografia si estenderà significativamente nel corso dei primi decenni del XXI secolo.
Druids
pastime with good company
lp [edizione] originale stereo uk 1972 argo
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima molto rara stampa inglese, copertina laminata sul fronte e liscia sul retro, pressata da "MacNeill Press" (come indicato sul retro), etichetta gialla con scritte e logo argento, catalogo ZFB39. Pubblicato in Inghilterra nel maggio del 1972 dopo ''Burnt offering'' (1970) e dopo l' album accreditato a Martyn Wyndham-Read, The Druids, Gerry Fox "The Band Of The Scots Guards - Songs And Music Of The Redcoats" (1971), il secondo ed ultimo album. Uno dei massimi gruppi di folk inglese del decennio, ed uno degli alums cardine del movimento piu' legato al suono autentico e tradizionale dell' Albione classica, splendido sin dalla copertina, ispirata, come si intende dal nome, dalle tradizioni dell'antica Inghilterra alle quali la band si rifaceva, riarrangiando con grande perizia e personalita' traditionals del patrimonio folk britannico. Il gruppo era proveniente da Derby, ed era guidato da John Adams e Keith Kendrick. Allo scioglimento componenti del gruppo parteciperanno nel 1973 alle registrazioni dell' unico album della Giles Farnaby's Dream Band, John Adams sara' nei Muckram Wakes e nei Red Shift, ritrovando Kendrick nei Ram's Bottom autori di un album nel 1981. Kendrick, a sua volta, pubblichera' vari lavori solisti a partire dagli anni '90, militando anche negli Anchormen.
Dulcimer
and i turned as i had turned as a boy
Lp [edizione] originale stereo ita 1971 penny farthing
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima molto rara stampa italiana, copertina laminata sul fronte (non apribile, a differenza di altre edizioni del disco), la bellissima etichetta magenta con logo nero e giallo Penny Farthing, catalogo 3C062-92684, data sul trail off "28-9-71", timbro Siae del primo tipo, con diametro di circa 13 mm., piu' piccolo dei successivi ed in uso tra il 1970 ed il 1975. Pubblicato in Uk su Nephenta ed in Usa su Mercury, il primo album della band britannica, che avrebbe registrato di li' a poco un secondo lavoro, "Room For Thought", rimasto purtroppo inedito fino al 1992. Uno dei piu' noti e ricercati albums di folk-rock inglese del periodo classico e tra quelli con la copertina maggiormente evocativa; prodotto da Larry Page (il manager dei Troggs), e' opera delicata e dai toni primaverili e sognanti, che offre un primaverile acid folk acustico, con tocchi un po' piu' brumosi ed autunnali in alcuni brani, a tratti vicino alla Incredible String Band. Il disco si apre con due brevi poesie, una per facciata, recitate da Richard Todd. Il gruppo veniva dal Gloucestershire ed infatti, due dei brani piu' degni di nota, "Gloucester City" e "Fruit Of The Musical Tree", quest' ultimo eccellente prova di connubio tra folk inglese e raga indiano, citano proprio l' area di provenienza della band. I britannici Dulcimer, provenienti dal Glouchestershire, sono stati autori di uno dei piu' noti e ricercati albums di folk-rock inglese del periodo classico e tra quelli con la copertina maggiormente evocativa, ''And I turned as I had turned as a boy'' (1971), opera delicata e dai toni primaverili e sognanti. Il gruppo ha registrato anche un secondo album, ''Room For Thought'', nel 1971, che e' rimasto inedito fino al 1992, quando la Background lo ha stampato una prima volta. Inaspettatamente, all'inizio degli anni '80, un terzo album, ''A Land Fit For Heroes'', e' stato pubblicato in stampa privata.
Dulcimer
and i turned as i had turned as a boy
Lp [edizione] originale stereo uk 1971 nephenta
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
prima davvero molto rara stampa inglese, copertina (con diversi segni di invecchiamento) apribile, etichetta bianca con logo azzurro in alto e scritte viola, catalogo 6437003. Pubblicato in Uk su Nephenta ed in Usa su Mercury, il primo album della band britannica, che avrebbe registrato di li' a poco un secondo lavoro, "Room For Thought", rimasto purtroppo inedito fino al 1992. Uno dei piu' noti e ricercati albums di folk-rock inglese del periodo classico e tra quelli con la copertina maggiormente evocativa; prodotto da Larry Page (il manager dei Troggs), e' opera delicata e dai toni primaverili e sognanti, che offre un primaverile acid folk acustico, con tocchi un po' piu' brumosi ed autunnali in alcuni brani, a tratti vicino alla Incredible String Band. Il disco si apre con due brevi poesie, una per facciata, recitate da Richard Todd. Il gruppo veniva dal Gloucestershire ed infatti, due dei brani piu' degni di nota, "Gloucester City" e "Fruit Of The Musical Tree", quest' ultimo eccellente prova di connubio tra folk inglese e raga indiano, citano proprio l' area di provenienza della band. I britannici Dulcimer, provenienti dal Glouchestershire, sono stati autori di uno dei piu' noti e ricercati albums di folk-rock inglese del periodo classico e tra quelli con la copertina maggiormente evocativa, ''And I turned as I had turned as a boy'' (1971), opera delicata e dai toni primaverili e sognanti. Il gruppo ha registrato anche un secondo album, ''Room For Thought'', nel 1971, che e' rimasto inedito fino al 1992, quando la Background lo ha stampato una prima volta. Inaspettatamente, all'inizio degli anni '80, un terzo album, ''A Land Fit For Heroes'', e' stato pubblicato in stampa privata.
Lp [edizione] originale stereo uk 1972 vertigo
[vinile] Very good [copertina] Good rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Good rock 60-70
Realizzato a nome John Dummer Band Featuring Nick Pickett. Copia con diversi comunque non gravi segni di invecchiamento su copertina e vinile (diversi segni molto visibili sul lato A, in particolare, ma con effetti sull' ascolto assai meno rilevanti rispetto a quanto preventivabile). La prima rarissima stampa inglese, copertina apribile pressata da "Howard Printers", ideata da Roger Dean, con parte frontale sagomata con aperture a forma di nuvolette che permettono di leggere autore e titoli stampati all' interno, etichetta "Vertigo Swirl", nera con spirale, sul lato B con scritta Vertigo sopra il foro centrale, e con anno di uscita a destra all' altezza del foro centrale, trail off scritto a macchina con "6360055 1Y//1>420 1 1 1 04" (lato A) e ""6360055 2Y//1>420 1 1 2 04" (lato B), copia completa dell'originaria inner sleeve della Vertigo. Uscito nel 1972, dopo "Nine by nine" e prima di "Oobleedooblee Jubilee", non entrato nelle classifiche inglesi, il primo dei due albums della band del leggendario bluesman inglese John Dummer realizzato per la Vertigo. Realizzato con una formazione che vede la presenza del violinista e cantante Nick Pickett, autore peraltro di tutti i brani del disco (ed autore nello stesso 1972 anche di un bell' album solista per la Reprise, purtroppo misconosciuto), e' opera assai poco conosciuta (vista anche la assoluta rarita' da sempre del disco) ed anche per questo inspiegabilmente sottovalutata, efficacemente in bilico tra blues, rock, folk, ed influenze progressive, con brani elettrici o elettroacustici, talora quasi "liquidi", in una atmosfera apparentemente rilassata che pero' rivela presto un notevole "humus" emotivo alla sua origine, ed una complessita' che rischia forse ad un primo ascolto di sfuggire. John Dummer, musicista (esattamente batterista) amatissimo dalla critica inglese dell' epoca, formo' la sua band nell' estate del 1967 a Londra; nel gruppo transitarono personaggi del calibro di Dave Kelly e Tony Mc Phee dei Groundhogs. La band , una delle piu' importanti realta' del nuovo blues inglese, suonava un potente e serrato blues nello stile di Chicago, piu' tradizionalisti rispetto ai Fleetwood Mac ma piu' incisivi ed ortodossi.
Dummer john blues band
cabal
Lp [edizione] originale stereo uk 1969 Mercury
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
la prima molto rara stampa inglese, copertina (con moderati segni di invecchiamento) laminata fronte e retro, etichetta nera e argento con "griglia", catalogo SMCL20136. Uscito nel 1969, prima di "John Dummer Blues Band", il primo album della blues band formatasi nell'estate del 1967 a Londra, non entrato nelle clasasifiche Uk ne' in quelle Usa. Amatissimo dalla critica dell' epoca, vede alla voce Jo-Anne Kelly impegnata in due brani, inciso con una formazione che vede nella line-up Dave Kelly (alla chitarra ed alla voce, fratello di Jo-Anne e presto autore anche di due albums solisti), T.S.McPhee (chitarra e voce, presto nei grandi GROUNDHOGS), John O'leary (armonica) e Thumper Thompson (basso), oltre a John Dummer (ovviamente alla batteria). Si tratta di uno dei piu' importanti e celebrati capitoli del "British Blues", da accostare alle prime incisioni dei Fleetwood Mac. John Dummer, musicista (esattamente batterista) amatissimo dalla critica inglese dell' epoca, formo' la sua band nell' estate del 1967 a Londra; nel gruppo transitarono personaggi del calibro di Dave Kelly e Tony Mc Phee dei Groundhogs. La band , una delle piu' importanti realta' del nuovo blues inglese, suonava un potente e serrato blues nello stile di Chicago, piu' tradizionalisti rispetto ai Fleetwood Mac ma piu' incisivi ed ortodossi.
Dummer john blues band
john dummer band (second album)
Lp [edizione] originale stereo uk 1969 MERCURY
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
Realizzato a nome John Dummer Band, prima molto bella e molto rara stampa inglese, copertina laminata sul fronte e sul retro, etichetta nera ed argento, catalogo 20167SMCL. Pubblicato in Inghilterra nell' ottobre del 1969 dopo ''Cabal'' (che era stato pubblicato a nome John Dummer Blues Band) e prima di ''Famous music band'' (accreditato a John Dummer`s Famous Music Band), non entrato nelle clasasifiche Uk ne' in quelle Usa, il secondo album dello storico gruppo inglese guidato dal batterista John Dummer. Registrato con i nuovi arrivi Bob Hall al piano (in realta' gia' nelle prime line up del gruppo), ed Adrian Pietryga alla chitarra (nello stesso 1969 nell' album di Dave Kelly "Keeps It In The Family", ed entrato nel gruppo per sostituire Tony McPhee, che ne era uscito per riformare i Groundhogs), oltre ai fratelli Dave e Jo-Ann Kelly ed a Ian Thumper-Thompson, tutti gia' nell' album precedente, e' un lavoro amatissimo dalla critica dell'epoca. Il disco, che contiene tra gli altri il singolo "Try Me One More Time", sara' l' ultimo lavoro inciso con Dave Kelly, che qui' compone o arrangia gran parte dei brani (divisi appunto tra originali, covers e traditionals); Melody Maker lo recensi' con le seguenti parole ''A lively collection of British type blues and allied songs which gets away from the conteporary image''. John Dummer, musicista (esattamente batterista) amatissimo dalla critica inglese dell' epoca, formo' la sua band nell' estate del 1967 a Londra; nel gruppo transitarono personaggi del calibro di Dave Kelly e Tony Mc Phee dei Groundhogs. La band , una delle piu' importanti realta' del nuovo blues inglese, suonava un potente e serrato blues nello stile di Chicago, piu' tradizionalisti rispetto ai Fleetwood Mac ma piu' incisivi ed ortodossi.
Dummer john blues band
john dummer band (second album)
Lp [edizione] originale stereo uk 1969 Mercury
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Realizzato a nome John Dummer Band, prima molto bella e molto rara stampa inglese, copertina laminata sul fronte e sul retro (con lievi segni di invecchiamento), etichetta nera ed argento, catalogo 20167SMCL. Pubblicato in Inghilterra nell' ottobre del 1969 dopo ''Cabal'' (che era stato pubblicato a nome John Dummer Blues Band) e prima di ''Famous music band'' (accreditato a John Dummer`s Famous Music Band), non entrato nelle clasasifiche Uk ne' in quelle Usa, il secondo album dello storico gruppo inglese guidato dal batterista John Dummer. Registrato con i nuovi arrivi Bob Hall al piano (in realta' gia' nelle prime line up del gruppo), ed Adrian Pietryga alla chitarra (nello stesso 1969 nell' album di Dave Kelly "Keeps It In The Family", ed entrato nel gruppo per sostituire Tony McPhee, che ne era uscito per riformare i Groundhogs), oltre ai fratelli Dave e Jo-Ann Kelly ed a Ian Thumper-Thompson, tutti gia' nell' album precedente, e' un lavoro amatissimo dalla critica dell'epoca. Il disco, che contiene tra gli altri il singolo "Try Me One More Time", sara' l' ultimo lavoro inciso con Dave Kelly, che qui' compone o arrangia gran parte dei brani (divisi appunto tra originali, covers e traditionals); Melody Maker lo recensi' con le seguenti parole ''A lively collection of British type blues and allied songs which gets away from the conteporary image''. John Dummer, musicista (esattamente batterista) amatissimo dalla critica inglese dell' epoca, formo' la sua band nell' estate del 1967 a Londra; nel gruppo transitarono personaggi del calibro di Dave Kelly e Tony Mc Phee dei Groundhogs. La band , una delle piu' importanti realta' del nuovo blues inglese, suonava un potente e serrato blues nello stile di Chicago, piu' tradizionalisti rispetto ai Fleetwood Mac ma piu' incisivi ed ortodossi.
Dummer john famous music band
john dummer's famous music band
Lp [edizione] originale stereo uk 1970 fontana
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Realizzato a nome John Dummer Famous Music Band. La prima rarissima stampa inglese, copertina apribile (con moderqati segni di invecchiamento), etichetta nera con griglia, scritte e logo argento, catalogo 6309008. Uscito nel 1970, e non entrato nelle classifiche inglesi, il terzo album del leggendario bluesman inglese, dopo "Cabal" e "John Dummer Blues Band", e prima di "Nine By Nine". Il terzo album di John Dummer, musicista (esattamente batterista) amatissimo dalla critica inglese dell' epoca. Dummer formo' la sua band nell' estate del 1967 a Londra, nel gruppo transitarono personaggi del calibro di Dave Kelly e Tony Mc Phee dei Groundhogs. La band , una delle piu' importanti realta' del nuovo blues inglese, suonava un potente e serrato blues nello stile di Chicago, piu' tradizionalisti rispetto ai Fleetwood Mac ma piu' incisivi ed ortodossi. Meno noto dei due lavori precedenti, questo terzo ne mantiene gli elevati standard, registrato con Nick Pickett, Adrian Pietryga e Thump Thomson, oltre naturalmente a John Dummer.
Dylan bob
love and theft
lp2 [edizione] originale stereo usa 2001 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
COPIA ANCORA INCELLOPHANATA E CON I DUE ORIGINARI ADESIVI DI PRESENTAZIONE SUL CELLOPHANE, la rarissima prima stampa americana del doppio album, pressata (cosi' come quella europea) in pochissime copie viniliche, copertina lucida con barcode "6 966-85975-1 8", completa di inner sleeves con foto e note, etichetta custom rossa e nera, "sterling" sul trail off di ogni lato, catalogo C2 85975. Pubblicato in USA nel settembre del 2001 dopo ''Time Out Of Mind" (1997) e prima di "Modern Times" (2006), giunto al numero 5 delle classifiche americane. Registrato quasi di getto nel maggio 2001, prodotto dallo stesso Dylan sotto lo pseudonimo Jack Frost, fu cccolto entusiasticamente dalla critica, ancor piu' dell' album precedente, e piu' tardi ha iniziato a considerarlo come uno degli albums migliori del decennio; fu registrato con la band che accompagnava all' epoca in tour Dylan, con l' aggiunta del grande Augie Mayers alle tastiere, ed e' caratterizzato da un' atmosfera molto rilassata e rockeggiante, vicina a quella delle esibizioni live.
Eels
Daisies of the galaxy
Lp [edizione] originale stereo usa 2000 bong load
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
prima molto rara edizione vinilica, pressata dalla americna Bong Load Custom Records, con copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento) apribile lucida in cartoncino pesante, completa di inserto con testi, vinile pesante 180 grammi, etichette custom, catalogo BL47 e codice a barre 708474004714. Il terzo album, uscito nel marzo 2000 per la Dreamworks in versione cd e la benemerita Bong load per la bella edizione a 33 giri, pubblicato dopo "Electro-Shock Blues" e prima di "Souljacker", ultimo atto di una splendida trilogia di capolavori. In questo disco Mark Oliver Everett, in arte E, vero titolare della sigla Eels, e' coadiuvato da Butch Norton alla batteria e vede la presenza di ospiti quali Peter Buck, Grant Lee Phillips, Jim Lang. Le canzoni sono come al solito moderne ballate personali ed introspettive per niente scontate, con arrangiamenti ben curati e testi a volte ironici, spesso (auto)critici. Rispetto al precedente 'Electro-shock blues' le canzoni sono meno crepuscolari e si colgono accecanti bagliori pop come nella finale (e non citata perche' ritenuta troppo 'easy') 'Mr E beautiful blues'.
Eels
Electro-shock blues (blue vinyl 2 x 10")
10"2 [edizione] originale stereo usa 1998 dreamworks
[vinile] Very good [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Very good [copertina] Excellent indie 90
prima davvero rara prima stampa americana, versione doppio 10" in vinile blu trasparente (con vinile che presenta una lieve ed ininfluente ondulatura), copertina apribile completa di inner sleeves con testi note e disegni, etichette custom con fumetto, catalogoDRM2-50052. Pubblicato in USA nel settembre del 1998 dopo '' Beautiful Frek'' e prima di '' Daisies OF The Galaxy'', giunto al numero 12 delle classifiche uk e non entrato in quelle usa. Il secondo album. Un disco bellissimo, un vero capolavoro, degno dei maggiori episodi prodotti nell'ambito della musica rock dal 1957 ad oggi. autoprodotto e registrato da E con l'aiuto di vari tecnici, tra gli ospiti troviamo Lisa Germano che suona il violino in un brano, Grant lee phillpiss, t-bone burnett, Jon brion. Electro-Shock Blues e' un lavoro molto piu' oscuro del debutto del 1996 Beautiful Freak, ma altrettanto riuscito e forse ancora piu' interessante, basato sulle tragiche esperienze familiari del cantante, chitarrista e compositore Mark Everett, in arte E , che decide di esorcizzare i demoni che sembrano perseguitarlo mettendoli in note, riuscendoci davvero benissimo, l'opera e' una esperienza affascinante, i temi trattati sono la morte, la malattia, la violenza, ma le atmosfere sono languide e malinconiche, questa dicotomia crea una sensazione di confusione e spaesamento spingendo l'ascoltatore, oltre ad empatizzare con l'artista, ad osservare tali tribolazioni da punti di vista diversi che al posto della rabbia e della rassegnazione ispirano una sorta di accettazione cosmica, il disco e' come detto spettacolare ed epico, allucinato e paradossale, con niente da invidiare ai masterpieces dell'oscurita' del passato, da Neil Young di Tonight's the Night al John Lennon dei primi anni ''70, passando per Skip Spence, i Velvet Underground del primo album, Peter Green, Bruce Palmer, introspettivo e fantasmagorico, si apre con due brani agghiaccianti, "Last Stop: This Town," e "Elizabeth on the Bathroom Floor."per poi dischiudersi e discendere in una groove spettacolare e ispirata fino al parossismo, "Hospital Food," "Cancer for the Cure," , "Going to Your Funeral, Pt. 1", "Efils' God," "The Medication Is Wearing Off," "My Descent Into Madness" . Uno dei piu' grandi albums di sempre e forse uno degli ultimi reali capolavori della musica rock .
Embryo
Rocksession
Lp [edizione] originale stereo ger 1973 brain
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima molto rara stampa tedesca, copertina apribile laminata fronte e retro, etichetta verde con scitte e logo neri, con "Metronome" sotto il logo Brain in alto, catalogo BRAIN1036. Pubblicato dalla Brain nel 1973 prima di "We keeep on" (73) e dopo "Steig aus" (73), il sesto album della band tedesca. Lavoro nato dalle stesse sessioni di "Steig aus", con il piano di Mal Waldron e il mellotron di Jimmy Jackson in evidenza, contenente quattro tracce, due per facciate, lunghe sperimentazioni che miscelano il jazz mistico e il rock psichedelico. Formatisi nel 1969 a Monaco di Baviera, all'epoca culla di altre storiche formazioni germaniche come Amon Duul 2 e Popol Vuh, gli Embryo erano inizialmente dediti ad un incrocio fra jazz rock ed acid rock, aggiungendo nel corso del tempo innesti progressivi e di musica etnica di varie parti del mondo, in particolare Africa e Medio Oriente. Uno dei gruppi piu' longevi e prolifici dello underground tedesco, gli Embryo sono ancora attivi all'inizio del nuovo secolo, attraverso vari cambiamenti nell'organico, che lasciano tuttavia in formazione alcuni membri fondatori come Christian Burchard.
Eulenspygel
Ausschuss
Lp [edizione] originale stereo ger 1972 spiegelei
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima molto rara stampa tedesca, con la peculiare copertina apribile che ha la parte esterna ricoperta dal pannello di cartoncino increspato, sul quale non e' riportato ne' il nome del gruppo ne' il titolo dell'album, inner sleeve con testi, label con immagine di uovo al tegamino sullo sfondo, scritte gialle lungo il bordo e nere al centro, logo GEMA in riquadro a destra, catalogo 28780-5U. Pubblicato nel 1972 dalla Spiegelei in Germania, il secondo album, successivo a ''2'' (1971) e precedente ''Eulenspygel'' (1979). L'ultimo disco inciso con la formazione originaria del gruppo, arricchita dall'aggiunta di alcuni strumentisti e cantanti ospiti, e' come il primo un'opera originale e complessa, di non facile ascolto. L'album si apre con la suite ''Abfall'', che occupa l'intera prima facciata, un brani molto strutturato che sembra composto da piu' canzoni, vicino agli Amon Duul 2 del 1971/72, ma con un sound tendente piu' al progressive ed allo hard rock che allo space rock ed allo acid rock. Il cantato, in lingua tedesca, assume spesso toni drammatici e cupi. La seconda facciata contiene episodi piu' brevi ma in uno stile molto simile. Provenienti dalla Svevia, nel Sud della germania, gli Eulenspygel si chiamavano inizialmente Royal Servants e cantavano in inglese, suonando una musica molto influenzata da gruppi inglesi come i Traffic e i Colosseum; dopo aver pubblicato alcuni singoli ed un album, ''We'', uscito nel 1970, cambiarono nome in Eulenspygel, adottando la lingua tedesca nei loro testi, sovente percorsi da temi politici vicini alla sinistra radicale, mentre musicalmente integravano sonorita' acid rock, progressive ed affinita' con gli Amon Duul 2, ma con un approccio meno onirico e selvaggio. Con un armamentario di strumenti solisti che includeva due chitarre, flauto, violino e tastiere, ed una notevole capacita' tecnica, il gruppo dette luogo ad alcuni interessanti ed originali lavori, con brani lunghi lontani dai canoni della forma canzone, pubblicando due album, ''2'' (1971) e ''Ausschuss'' (1972), sciogliendosi verso la fine del 1974; esistette intorno a meta' anni '70 un altro gruppo denominato Eulenspygel, composto da ex membri dei Royal Servants e, in seguito a controversie legali con gli Eulespygel autori degli album sopracitati, cambiarono nome in Tyll. Anni dopo, il chitarrista Detlef Nottrodt, della formazione originale degli Eulenspygel, riformo' il gruppo, pubblicando due ulteriori album, nel 1979 e nel 1983, accostati dalla critica al progressive rock piu' melodico ed accessibile.
Fairfield parlour (kaleidoscope uk)
from home to home
Lp [edizione] originale stereo uk 1970 vertigo
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
prima davvero rarissima prima stampa inglese, coperina apribile '' textured'' in rilievo, etichetta con spirale, scritta Vertigo NON sopra il foro ma in basso, sul lato b, trail off matrix "...1Y//1" e "...2Y//1", copia ancora corredata dell' originaria busta interna della Vertigo. L' unico album accreditato ai Fairfield Parlour, band nata dalle ceneri dei grandi Kaleidoscope inglesi (ed anzi considerabile il terzo album di quella band). Musicalmente il disco segue la strada dei due dischi precedenti a nome Kaleidoscope, ma con un approccio molto piu' progressivo ed arrangiamenti piu' complessi e meno psichedelici, e soprattutto conferma il gruppo tra i piu' ispirati e talentuosi di tutta la scena inglese di quegli anni. Nel 1970, dopo che i Kaleidoscope erano definitivamente defunti, il gruppo aveva fatto uscire un 45 con il nome I Luv Wight, per il festival dell'Isola di Wight, evento che proprio loro aprirono, registrandovi anche un live album che non venne mai pubblicato. Sempre nel 1970 registrarono la colonna sonora per il film "Eyewitness", ma anch'essa rimase inedita, mentre il primo 45 a nome Fairfield Parlour, "Bordeaux Rose", pur ricevendo recensioni entusiastiche passo' del tutto inosservato. Il loro album, "From Home To Home", precede l' uscita del secondo 45, con quattro brani, uno dei quali, "Just Another Day", vede la presenza di Graeme Edge dei Moody Blues alla batteria e Reg Dwight (Elton John) al piano. Il successivo progetto vide la registrazione di un doppio album in studio, "White Face Lady", concept sulla vita di Marilyn Monroe - anche questo album rimarra' inedito fino alla fine degli anni 80 - con un solo brano, "Nursey, Nursey", incluso in un flexi nel numero 29 di Bucketfull Of Brains ed uno strumentale, "Overture To The White Faced Lady", pubblicato nel 1976 sul lato b del singolo solo australiano ''Bordeaux Rose''. negli anni 90 il cantante Peter Daltrey ha pubblicato quattro lavori solisti, "Dream On", "English Roses", "When We Were Indians" e "Heroine". il primo maggio del 1999, Steve Clarke, basso e flauto, e' purtroppo morto in un incidente stradale a Londra.
Fairport convention
Liege and lief (mono label!)
Lp [edizione] originale stereo uk 1969 Island
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
Prima davvero molto rara stampa inglese, NELLA INTROVABILE VERSIONE CON ETICHETTA CHE ERRONEAMENTE RIPORTA LA DICITURA "MONO" (solo pochissime copie furono pressate con questa etichetta), copia con moderati segni di invecchiamento sul vinile, copertina stampata da "E.J.Day Group London and Bedford", come indicato sul retro, che riporta il logo "i" della Island con "Island Records Ltd Basing Street london W 11'', etichetta "Island Pink With White I" del primo tipo, rosa con ''i'' bianca, "Side One" (Two) a destra, senza "A" (B) dopo il catalogo, trail off matrix "ILPS 9115 A 1 1 3..." e "ILPS B 1 9 3" (una ultima cifra dopo quelle indicate, sul lato A, e' illegibile), catalogo ILPS9115. Pubblicato in Inghilterra nel dicembre del 1969 dopo ''Unhalfbricking '' e prima di ''Full house'', giunto al numero 17 delle classifiche inglesi e non entrato in quelle Usa. Il quarto album. Registrato da Sandy Denny, Ashley Hutchings, Dave Mattacks, Simon Nicol, Dave Swarbrick, Richard Thompson. Ultima parte della trilogia del 1969, che comprende, oltre a questo, ''Unhalfbricking'' e ''What we did on our holydays'', e che chiude la seconda fase del gruppo, e' considerato dalla critica inglese il testo base del folk rock; si tratta infatti dell'opera che completa la trasformazione del gruppo da una rock band che utilizza il folk inglese come una delle tante fonti del loro suono e ispirazione per i propri brani, ad una band completamente dedita alla trasformazione e riscoperta di materiale appartenente alla cultura britannica. vi e' un solo brano scritto dal gruppo, la splendida "Come All Ye," tutto il resto sono riletture di vecchi e vecchissimi brani del folk inglese, operazione che all'epoca dell'uscita di questo lavoro era assolutamente avanguardistica, almeno in questa chiave, che fondeva acustico ed elettrico, con il risultato di rivelare a migliaia di ascoltatori la dimenticata eredita' dell' isola, "Farewell Farewell," "Matty Groves," "Reynardine," e "Tam-Lin" sono assoluti capolavori, suonati con eccezionale perizia, enorme creativita' e proposti con un urgenza creativa che li rende capolavori assoluti, ed il resto dell'lp non e' da meno, purtroppo non vi sara' un seguito, perche' sia Sandy Denny che Ashley Hutchings lasceranno, aprendo le porte ad una nuova e non meno creativa anche se forse meno storicamente rilevante, stagione del gruppo.
Fairport convention
unhalfbricking (1st label)
Lp [edizione] originale stereo uk 1969 island
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
Prima molto rara stampa inglese, dell' unico album insieme a primo Nick Drake ad essere uscito originariamente in Inghilterra su Island con questa label: etichetta "Island black block", con grande logo nero al centro e in basso, su retrocopertina "Island records ltd basing street london w 11", copertina (in belle condizioni se non per due piccole abrasioni sul retro) pressata da Ernest J Day & Co, trail off matrix "..."A/1" e "...B/1". Pubblicato in Inghilterra dalla Island nel Luglio del 1969 dopo ''What We Did On Our Holidays'' e prima di ''Liege and Lief'', giunto al numero 12 delle classifiche UK e non entrato in quelle USA. Il terzo album. Registrato da Sandy Denny, Ashley Hutchings, Martin Lamble, Simon Nicol, Richard Thompson. Sara' l'ultimo registrato con Martin Lamble, che morira' prima dell'uscita, Unhalfbricking e' il ritratto di una giovane band, i Fairport Convention, nel pieno del processo di fusione tra l' American folk-rock e le pulsioni che derivano dal nuovo folk inglese del Soho movement, ed in procinto di divenire il gruppo leader del nascente movimento del British folk rock, il cui suono sara' portato a compimento nel successivo Liege & Lief. Ridimensionato il legame con l' American folk-rock con la dipartita di Ian Matthews, che lascio' il gruppo poco dopo che le registrazioni preparatorie per Unhalfbricking erano cominciate, il mix di brani originali, traditionals americani ed inglesi, sonorita' west coast e progressive che proponeva What We Did on Our Holidays rimane in questo album pressoche' intatto negli ingredienti, ma varia nelle quantita', con un deciso spostamento verso sapori e colori di matrice britannica, Sandy Denny scrive per il gruppo due brani, la celeberrima "Who Knows Where the Time Goes?" e la magnifica "Autopsy", vi sono poi ben tre covers di Bob Dylan, la riproposizione in chiave Cajun di "If You Gotta Go, Go Now" (retitolata "Si Tu Dois Partir"), la magnifica e commovente interpretazione dell'allora inedito capolavoro "Percy's Song" e "Million Dollar Bash". Richard Thompson contribuisce con due brani, ''Genesis Hall" e "Cajun Woman'', ma il cuore e la fama dell'opera vanno ricercati soprattutto nella versione di 11 minuti del traditional "A Sailor's Life", che vede ospite al violino Dave Swarbrick, che presto entrera' nel gruppo e al quale dara' un impronta fortissima che condizionera' la terza stagione della band, quella che inizia con ''Full House' del 1970. Riascoltandolo in retrospettiva ed a quasi 40 anni dalla sua pubblicazione, risulta evidente che Unhalfbricking e' un album eccezionale, certamente da annoverare tra i pilastri del folk rock di tutti i tempi.
Fairport convention
unhalfbricking (1st label)
Lp [edizione] originale stereo uk 1969 island
[vinile] Very good [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Very good rock 60-70
Prima molto rara stampa inglese, copia con qualche segno di invecchiamento su copertina e vinile, dell' unico album insieme a primo Nick Drake ad essere uscito originariamente in Inghilterra su Island con questa label: etichetta "Island black block", con grande logo nero al centro e in basso, su retrocopertina "Island records ltd basing street london w 11", copertina pressata da Ernest J Day & Co, trail off matrix "..."A/1" e "...B/1". Pubblicato in Inghilterra nel Luglio del 1969 dopo ''What We Did On Our Holidays'' e prima di ''Liege and Lief'', giunto al numero 12 delle classifiche UK e non entrato in quelle USA. Il terzo album. Registrato da Sandy Denny, Ashley Hutchings, Martin Lamble, Simon Nicol, Richard Thompson. Sara' l'ultimo registrato con Martin Lamble, che morira' prima dell'uscita, Unhalfbricking e' il ritratto di una giovane band, i Fairport Convention, nel pieno del processo di fusione tra l' American folk-rock e le pulsioni che derivano dal nuovo folk inglese del Soho movement, ed in procinto di divenire il gruppo leader del nascente movimento del British folk rock, il cui suono sara' portato a compimento nel successivo Liege & Lief. Ridimensionato il legame con l' American folk-rock con la dipartita di Ian Matthews, che lascio' il gruppo poco dopo che le registrazioni preparatorie per Unhalfbricking erano cominciate, il mix di brani originali, traditionals americani ed inglesi, sonorita' west coast e progressive che proponeva What We Did on Our Holidays rimane in questo album pressoche' intatto negli ingredienti, ma varia nelle quantita', con un deciso spostamento verso sapori e colori di matrice britannica, Sandy Denny scrive per il gruppo due brani, la celeberrima "Who Knows Where the Time Goes?" e la magnifica "Autopsy", vi sono poi ben tre covers di Bob Dylan, la riproposizione in chiave Cajun di "If You Gotta Go, Go Now" (retitolata "Si Tu Dois Partir"), la magnifica e commovente interpretazione dell'allora inedito capolavoro "Percy's Song" e "Million Dollar Bash". Richard Thompson contribuisce con due brani, ''Genesis Hall" e "Cajun Woman'', ma il cuore e la fama dell'opera vanno ricercati soprattutto nella versione di 11 minuti del traditional "A Sailor's Life", che vede ospite al violino Dave Swarbrick, che presto entrera' nel gruppo e al quale dara' un impronta fortissima che condizionera' la terza stagione della band, quella che inizia con ''Full House' del 1970. Riascoltandolo in retrospettiva ed a quasi 40 anni dalla sua pubblicazione, risulta evidente che Unhalfbricking e' un album eccezionale, certamente da annoverare tra i pilastri del folk rock di tutti i tempi.
Fall
Hex enduction hour
Lp [edizione] originale stereo uk 1982 kamera
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
La davvero ormai molto rara prima stampa inglese, copertina lucida fronte retro senza barcode, label nera ed argento, catalogo KAM005, scritta ''che-two uno'' incisa sul trail off del lato A. Pubblicato nel marzo del 1982 in Gran Bretagna, non uscito negli USA, uno dei due album incisi originariamente per la piccola Kamera records ("Room to Live" il successivo), questo e' il quarto lp in studio dei Fall (il quinto in totale). Registrato con la stessa formazione del precedente "Grotesque" oltre al rientrante batterista Karl Burns, "Hex Enduction Hour" e' uno dei dischi piu' spigolosi e complessi del gruppo, certo non meno interessante e ricco di intuizioni geniali, caratterizzato dall'impiego di due batteristi e da un sound solo lievemente meno abrasivo rispetto al 33 precedente. I Fall sono tra le piu' importanti e fondamentali formazioni di tutti gli anni ottanta, partiti dal punk ed approdati ad una musica complessa ed articolata. Nel corso degli anni i Fall sono diventati sempre piu' il progetto del leader Mark Smith che e' rimasto l'unico membro fisso in una girandola di formazioni, una band storica che ha alle spalle venticinque anni di carriera. Nati nell'epoca punk, hanno sempre conservato quell'etica del fai da te che si esprime nella semplicita' di struttura delle canzoni e nella incapacita' pressoche' totale di Smith di cantare. Smith infatti spesso adotta un tono recitato/semi cantato che rimane tuttavia efficace ed espressivo, il sound si avvicina piu' al post-punk che al punk vero e proprio ed e' fatto dalla ricerca di ritmi diretti e brutali tenuti in tensione dalla potenza espressiva di Mark Smith. Il fascino principale di questi quadri sonori risiede nella sensazione (che si prova raramente ascoltando musica) di entrare in un mondo tutto particolare, fatto di regole sue, idiosincratico rispetto al mondo esterno: il mondo dei Fall. Questa straordinaria originalita' e coerenza del personaggio sarebbe controproducente se la qualita' di scrittura delle canzoni non fosse rimasta sempre alta fino ad oggi. Mark E. Smith si mostra come vero Captain Beefheart della new wave ed impone i The Fall tra le band piu' importanti ed amate di tutti gli anni ottanta, ancora oggi le pubblicazioni del gruppo sono tra le favorite dalla critica inglese, dai fedelissimi sostenitori del gruppo e da un pubblico sempre piu' vasto, raccolto attraverso una lunga e sempre interessante carriera. Manchester, un centro industriale sviluppato ai tempi della rivoluzione industriale e da piu' di un secolo e mezzo avvolto nei densi fumi uscenti dalle ciminiere delle sue numerose fabbriche, immaginata come una citta' triste, monotona, senza molte attrattive, col cielo perennemente nuvoloso, una citta' grigia che ha assistito alla crescita, alla maturazione, alla gioia ed al dolore di generazioni che alla fine degli anni settanta prendeva coscienza dei mali della civilta' moderna e li aveva tradotti in musica manifestandosi in realta' come Joy Division e The Fall. Queste furono le basi in cui nacque la New Wave, di cui i Fall possono qualificarsi come esponenti di spicco ed interpreti nelle sue varie e successive mutazioni. Senza mai eccedere in oscure analisi introspettive o cadere nel mielato romanticismo synth-pop ma anche lontano dagli eccessi sperimentali, i Fall trovano riflesso nella formazione di David Thomas i Pere Ubu, costruivano come loro canzoni che poi deturpavano con sincopi, dissonanze, armonie eccentriche, contrappunti sbilenchi; trasfigurando la noia della routine quotidiana in una "danza moderna", tanto nevrotica quanto grottesca, in cui la diagnosi del malessere esistenziale forniva al contempo un antidoto per sopravvivervi. Rispetto ai Pere Ubu, tuttavia, i Fall bandivano ogni deformazione espressionista e ogni divagazione surrealista, attenendosi ad un realismo fatalista e disilluso, totalmente privo di vie di fuga, di possibilita' di catarsi, di speranze di cambiamento. I brani dei Fall godono di un incedere monotono, immagine di uno stato delle cose impossibile da mutare, non c'e' traccia di riscatto, di rivalsa, di orgoglio; solo un pugno di note macinate in modo apatico; le estemporanee impennate ritmiche e gli sporadici sfoghi vocali paiono privati del loro potere liberatorio, cinicamente assorbiti dall'indistinto e inesorabile reiterarsi del ciclo sonoro. Ma ad ogni ripetizione c'e' almeno uno strumento che sfasa, per poi rimettersi rapidamente in riga, diversivi che appartengono all'estetica della band dove il minimalismo e la semplicita' sono la sua forza espressiva capace di sviscerare ogni stato d'animo attinente la propria condizione dalla disperazione sino all'indolenza, stati che raggiungono la consapevolezza e manifesti dalla voce di Marc Smith, che si destreggia in un ampia gamma di registri: nasale, distaccato, declamato, trasandato, ma quasi mai tragico, perche' nei Fall non c'e' nessuna tragedia, solo necessaria constatazione del tedio. Coi Fall, tanto semplici nella composizione quanto sofisticati nell'esecuzione, popolari e intellettuali al tempo stesso, la New Wave si trasforma in un sottofondo per vite che si trascinano avanti senza cambi di rotta che non siano mere illusioni.
Family
entertainment (+poster)
Lp [edizione] originale stereo uk 1969 reprise
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
Prima molto rara stampa inglese, copertina laminata sul fronte e flipback sul retro su tre lati, completa del poster gigante apribile in sei parti, con la foto da un lato ed i testi dall' altro, etichetta a tre colori, rosa, oro, verde, con un battello in alto a sinistra. Pubblicato in Inghilterra nel Marzo del 1969 dopo ''Music in a doll's house'' e prima di ''A song for me'', giunto al numero 6 delle classifiche UK e non entrato in quelle USA. Il secondo album. L' ultimo capitolo ad essere registrato con Rich Grech, che lascia per i Traffic, fu prodotto da Glyn Jones, al disco collabora al piano Nicky Hopkins. Opera considerata generalmente dalla critica Anglosassone come uno dei capolavori del gruppo, porta a perfezione l'originale miscela musicale della band, in un clima incantato sospeso tra progressive, psychedelia e blues, con la strabordante voce di Chapman e l'uso del sax effettato. Tra i brani contenuti il loro manifesto assoluto ''Weaver's Answer ''. Formati nel 1967 a Leicester, i Family sono stati uno dei piu' creativi gruppi emersi in Gran Bretagna nella seconda meta' degli anni '60: i loro primi lavori, come l'eccellente album di debutto ''Music in a doll's house'' (1968), oltrepassavano la psichedelia con un approccio eclettico che la fondeva con il soul, il blues, il jazz, il pop ed i primi vagiti del progressive, dando origine ad una delle prime manifestazioni di quello che viene chiamato ''art rock''. La vita di questa importante band rock britannica entrava all'inizio degli anni '70 nella sua seconda fase, accostandosi al nascente movimento progressivo e contribuendo alla sua fioritura con lavori quali ''A song for me'', mantenendo un approccio eclettico che integrava folk rock, art rock, blues e persino hard rock. I Family registrarono ben venticinque sessioni per la BBC fra il 1967 ed il 1973, anno in cui si sciolsero.
Fifty foot hose
cauldron
Lp [edizione] originale stereo usa 1968 limelight
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
prima molto rara prima stampa americana, copertina (con diversi segni di invecchiamento e microforatura promozionale in alto a destra) cartonata, etichetta rosa e verde, copia corredata dell' originaria inner sleeve con note ed artwork, catalogo LS-86062. "Cauldron" e' uno degli albums piu' belli della psichedelia americana, un lavoro essenziale. Pubblicato in USA nel maggio del 1968, l' unico bellissimo album, uno degli albums piu' leggendari della psichedelia americana, per quanto per molti anni relegato all' oscurita', fino pero' a divenire un vero oggetto di culto. Provenienti dalla Bay Area, California, i Fifty Foot Hose, nati dalle ceneri degli Ethix, autori di un singolo nel 1967, erano autori di una avanguardistica psichedelia elettronica che trova il suo unico termine di paragone negli United States of America, con la bella voce di Nancy Blossom, capace di assecondare al meglio il gruppo tanto nei brani piu' arcani ed atmosferici (come "If Not This Time") quanto in quelli piu' acidamente aggressivi ("Red the Sign Post" e' un capolavoro tra fuzz garage e psichedelia acida). Registrarono anche un secondo album per la Decca, purtroppo rimasto inedito. Il chitarrista David Blossom fu poi nel primo album dei Leland, mentre il batterista Kim Kimsey ando' a suonare con gli Hoodoo Rhythm Devils. Ci saranno alcune reunion negli anni '90, attorno alla figura di Cork Marcheschi, che porteranno ad un album dal vivo ed uno in studio ("Sing Like Scaffold", nel 1999).
Fishbone
Give A Monkey A Brain
(+7")
Lp [edizione] originale stereo hol 1993 Columbia
[vinile] excellent [copertina] excellent punk new wave
[vinile] excellent [copertina] excellent punk new wave
COPIA ANCORA INCELLOPHANATA, l' originale stampa pressata in Olanda per tutto il mercato europeo, Inghilterra inclusa, copertina con adesivo che indica la presenza di tre brani del disco e del singolo bonus, completa di inner sleeve con testi, con sagomatura a semicerchio su un lato, etichetta Columbia rossa con logo bianco in alto, catalogo 473875 1, COPIA CORREDATA DEL RARO 7" ALLEGATO IN QUESTA VERSIONE; l' album contiene dieci brani, a differenza delle rare edizioni viniliche pressate in Spagna e Brasile, che contengono dodici brani, poiche' a questa versione era originariamente allegato il 7" in questione, contenente appunto le due rimanenti tracce ("No Fear e "Nutt Megalomaniac"). Titolo completo "Give A Monkey A Brain… And He'll Swear He's The Center Of The Universe"; pubblicato nel maggio del 1993 dalla Columbia negli USA, dove giunse al 99esimo posto in classifica, ed un mese dopo in Gran Bretagna, dove non entro' in classifica, questo e' il quarto album dei Fishbone, uscito dopo ''The reality of my surroundings'' (1991) e prima di ''Chim chim's bad ass revenge'' (1996). L'eccentrica formazione afroamericana si cimenta qui con l'ultimo lp prima dell'abbandono del chitarrista Kendall Jones. L'approccio del gruppo e' sempre folle ed eclettico, qui dominato tuttavia da un potente hard rock chitarristico che fa pensare agli Alice In Chains ed al grunge per i suoi toni cupi e le sonorita' cavernose. Funk, blues e venature jazz si mescolano con l'impianto rock, ma non si odono quasi piu' le influenze ska e punk dei lavori precedenti, cosi' come buona parte dell'ironia che li contraddistingueva. Formatisi a Los Angeles nel 1979, i Fishbone sono stati uno dei gruppi piu' eclettici e scioccanti degli anni '80 e dei primi anni '90, con le loro infiammate e trasgressive esibizioni live ed il loro crossover che mescolava metal, punk, ska, funk e jazz, condito da un bizzarro e vivace senso dell'umorismo, che li rese beniamini di un ristretto pubblico di cultori. Dopo alcuni album apprezzati dalla critica, in particolare il terzo ''The reality of my surroundings'' (1991), entrarono in una fase movimentata dopo il successivo ''Give a monkey a brain...'' (1993), piu' metal dei precedenti, quando il chitarrista Kendall Jones lascio' la formazione per entrare in una setta religiosa e la loro etichetta, la Columbia, li abbandono'. Il gruppo impiego' tre anni per riprendersi, facendo uscire ''Chim chim's bad ass revenge'' nel 1996 su Arista, continuando poi a sfornare album con lunghi intervalli ma restando in attivita' ben oltre l'inizio del nuovo secolo.
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