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Beatles
Revolver
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1966 emi / parlophone
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2012 rimasterizzata, in vinile 180 grammi, copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Inghilterra su Parlophone. Pubblicato originariamente in Inghilterra il 5 Agosto del 1966 e giunto al primo posto delle classifiche UK ed americane. Il settimo album dei Beatles, il successore di ''Rubber Soul'' e l'opera che precede ''Sgt Pepper's''. Riportiamo le parole della critica dell'epoca che lo descrisse in questo modo alla sua uscita ''questo album praticamente privo di difetti puo' essere considerato il punto piu' alto della carriera creativa dei Beatles in particolare e della musica moderna in generale''. Sicuramente tra i 10 albums piu' riusciti di sempre, cattura il gruppo nel periodo immediatamente precedente all'estate dei fiori del 1967, vale la pena di riportare per intero la scaletta, che suscita sconcerto, Taxman, Elenor Rigby, I'm Only Sleeping, Love You Too, Here There and Everywhere, Yellow Submarine, She Said She Said, Good Day Sunshine, And Your Bird Can Sing, For No One, Dr. Robert, I Want To Tell You, Got To Get You Into My Life, e, soprattutto, Tomorrow Never Knows. E' il primo album dei cosiddetti ''studio years'', il perioodo in cui i Beatles cessarono ogni attivita' concertistica, l'ultimo concerto e' dell' Agosto del 1966, il disco e' completamente impregnato di cio' che diverra' di li' a poco l'ideologia dell'estate dei fiori, controcultura, metafisica, sogno, droghe, brani geniali, musica indiana, esperimenti mai prima tentati, ma anche testi che divengono impegnati, anche socialmente, inoltre qui emerge la figura di George Harrison, in secondo piano nel primo periodo, diviene, con il suo interesse per la cultura ed il misticismo indiano, una influenza di enorme impatto sui Beatles prima e sulla intera scena poi, opera multiforme e caleidoscopica, e' invecchiato benissimo e suona sorprendente e geniale oggi come dovette esserlo 50 anni fa.
Beatles
White album (2018 mix)
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1968 apple / universal
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2018, caratterizzata da un nuovo missaggio stereofonico curato da Giles Martin (figlio del produttore dei Beatles George Martin), doppio album in vinile 180 grammi, con copertina apribile con scritta ''The Beatles'' in rilievo sul fronte, senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura, e corredata come quella del poster gigante apribile e delle quattro foto dei musicisti. Pubblicato in Inghilterra nel novembre del 1968 dopo ''Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band'' e prima di ''Yellow Submarine'', giunto al numero 1 delle classifiche UK e di quelle USA. Il nono album dei Beatles, il primo doppio in studio della musica rock inglese (in USA era uscito "Blonde On Blonde" di Dylan gia' nel luglio 1966), musicalmente completamente poliedrico e diversissimo dal precedente, durissimo ed agrodolce con gli arrangiamenti e la produzione ridotti all'osso e completamente anticommerciale, qui i Beatles danno immediatamente il metro di quanto e' cambiato dal 1967 al 1968, si inizia dalla copertina che sostituisce i colori psychedelici del precedente ''Magical Mistery Tour'' con una totale assenza di colore, che fa risaltare ancora meglio la seconda assenza, quella del titolo, mancano anche i titoli dei brani in copertina che presenta solo una piccola scritta, ''The Beatles'' anch'essa senza colori, bianco su bianco in rilievo, in basso a destra. Essenzialita', dopo gli eccessi del passato, giunge il clima caratteristico ed irripetibile del 1968, l'anno di ''Beggar's Banquet'' ed ''Electric Ladyland'', il momento in cui arriva pesantemente l'eroina che sostituisce l' lsd, e quello del ripiegamento in se stessi, della riscoperta delle radici country in USA e folk in Inghilterra, delle rivolte di piazza, della politicizzazione, dell'abbandono delle citta' da parte degli hippies che vanno a vivere lontano esiliati nelle tante comuni che nasceranno proprio in questo periodo in USA ed Europa, l'accettazione da parte del mondo ''alternative'' che la rivoluzione pacifica dell' amore e' miseramente fallita tra le overdose e i guru alla moda, il White Album rispecchia tutto questo, oltre alla morte di Brian Epstain, che costringera' il gruppo ad occuparsi, per la prima volta, del lato ''economico'' dell' impero Beatles, con la creazione del sogno Apple, le produzioni improbabili, ed infine le tensioni che sposteranno l'attenzione dei 4 membri dal lato ''artistico puro'' a quello monetario con il successivo scioglimento. Il disco fu composto perlopiu' in India, a Rishikesh, dove i Beatles si recano a meditare nella primavera del 1968 al seguito del Maharishi Mahesh Yogi, con loro Mia Farrow, Donovan, alcuni dei Beach Boys, questo clima personale, sociale e politico di cambiamento e' riflesso e raccontato nel ''White Album'', opera suprema e magistrale, considerato oramai dalla maggior parte della critica come il disco piu' importante e riuscito del gruppo. In questo album ognuno lavora come session man agli ordini degli altri, non ci sono composizioni ''comuni'' ma per la prima volta ognuno dei Beatles rivela totalmente la sua personalita', John Lennon riemerge dagli anni del ritiro londinese familiare con Cynthia e apre il suo periodo politico con polemiche contro tutto e tutti ed atteggiamenti provocatori (il 29 novembre pubblichera' ''Two Virgins'' in cui lui e Yoko appaiono nudi frontali in copertina), da lui arrivano brani quali Glass Onion, Dear Prudence, Bungalow Bill, Yer Blues, Sexy Sadie, Happiness is a warm gun, Revolution, Julia, I'm so tired, Paul McCartney e' assolutamente eclettico, compone solo per citarne alcuni Back in the USSR, I Will, Martha My Dear, Blackbird, Rocky Raccoon, ma anche Helter Skelter e Why don't we do it in the road sono di Paul, e non di John, mentre ''Good Night'' e' di John e non di Paul. Anche George Harrison contribuisce con quattro magnifici brani, Piggies, While my guitar gently weeps con il magistrale assolo di Eric Clapton, Savoy Truffle, Long Long Long, Ringo presenta una sua composizione, Don't pass me by e canta la chiusura ''Goodnight''. Uno dei monumenti della storia della musica, un album perfetto e profetico che ha necessitato oltre 30 anni per essere compreso a fondo e che ancora oggi riserva sorprese anche a chi lo ha ascoltato decine ma anche centinaia di volte. Non ci sono brani inutili o minori in questo lp, come si e' invece supposto dall'epoca della sua uscita in poi, in cui si diceva che sarebbe stato meglio trarne un singolo album anziche' un doppio, per fortuna oggi tale giudizio e' stato ampiamente ribaltato sia dal tempo che dalla storia. Uno dei 5 dischi di tutti i tempi, che riesce nell'incredibile compito di superare come genialita' ed innovazione il precedente ''Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band''.
Beatles
yellow submarine - songtrack
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 apple / emi
rock 60-70
rock 60-70
ristampa con copertina apribile, pressoche' identica alla prima tiratura, con barcode 7 24352 14811 0. Pubblicato nel 1999 dalla Apple, questo album e' la nuova versione della colonna sonora del mitico film d'animazione che vedeva protagonisti i Beatles. Lo "Yellow submarine" originario, pubblicato nel 1969, comprendeva una facciata con sei brani dei Beatles inseriti nella colonna sonora del film, quattro dei quali inediti fino ad allora, ed una facciata orchestrale composta da George Martin con l'aiuto di Lennon e McCartney. Questa edizione del 1999 include invece tutti i brani dei Beatles presenti nel film, vale a dire i sei di cui sopra piu' altri nove, ed esclude le composizioni di George Martin. Questa la scaletta dei brani, in cui segnaliamo i quattro brani inediti all'epoca della pubblicazione della versione originaria della colonna sonora: "Yellow submarine", "Hey bulldog" (inedita), "Eleanor Rigby", "Love you to", "All together now" (inedita), "Lucy in the sky with diamonds", "Think for yourself", "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band", "With a little help from my friends", "Baby you're a rich man", "Only a northern song" (inedita), "All you need is love", "When I'm sixty four", "Nowhere man", "It's all too much" (inedita).
Beau (Tractor / Way We Live)
Creation
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1971 sommor
rock 60-70
rock 60-70
ristampa rimasterizzata dai master tapes originali, corredata di inserto con foto e note, copertina pressocche' identica a quella della prima rara tiratura ma con due tracce aggiunte per l' occasione: "The Smoke of Eden" e "Sky Dance (Take One)", registrazioni inedite risalenti al 1972, effettuate con i TRACTOR come backing band. Pubblicato nel 1971 dalla Dandelion in Gran Bretagna, dopo ''Beau'' (1969), questo e' il secondo ed ultimo dei due album prodotti dalla band inglese. In questo secondo album la band che accompagna C.J.T. Midgley, in arte Beau, artista di leeds, sono Steve Clayton e Jim Milne, ovverosia i Tractor/The Way We Live, leggendario gruppo dell'etichetta di John Peel. In questo secondo lp la musica di Beau e' composta da delicate ballate suonate sulla dodici corde talvolta in uno stile accostabile al primo Roy Harper, ma con un' angolazione piu' progressive e sognante, e molte soluzioni davvero personali ed intriganti. Un album bellissimo che non deludera' coloro che amano il folk acido e progressive inglese. L'accompagnamento dei Tractor fornisce qui a Midgley un ventaglio sonoro piu' ampio rispetto al primo album, che si manifesta nel brano di chiusura ''Silence returns'' con una potente chitarra fuzz, o nella acida e rarefatta ''Creation'', anche se il capolavoro del disco e' forse la delicata e splendida "Blind Faith"; nel complesso il disco rimane comunque imperniato sull'evocativa chitarra acustica del leader. Un gioiello assolutamente sottovalutato e meritevole di essere scoperto.
Bebey francis
Psychedelic sanza 1982-1984
Lp2 [edizione] nuovo stereo fra 1983 born bad records
world
world
Copertina lucida , completa di inner sleeves lucidi con note curate dal figlio Patrick, etichette custom multicolorate, doppio Lp pubblicato dalla francese Born Bad Records nel settembre 2014, dopo "African electronic music 1975/82, prima di "La condition masculine", quarta compilation per lo scomparso artista africano, musicista, musicologo, giornalista, scultore e scrittore. Nato in Camerun nel 29, morto a Parigi nel 2001, ha composto piu' di 20 albums nella sua carriera, miscelando sonorita' africane con il pop ed elettronica, cantando in francese, inglese e duala; un mix sensuale di makossa camerunense con jazz e pop, evidenziato anche da questa speldida raccolta, dove Bebey si adopera con la sansa, strumento inventato dai Bantu, una sorta di xilofono dI legno (in pratica una tavoletta di legno su cui vengono fissate lamine di ferro o banbu' di diversa lunghezza, responsabili del suono, se toccate con dita o martelletto). Ecco la scaletta: "Sanza Nocturne", "Bissau", "Sanza Tristesse", "Africa Sanza", "Forest Nativity", "Sunny Crypt", "Binta Madiallo", "Tumu Pakara", "Di Saegri", "Ngoma Likembe", "Guinée".
Beck
guero
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2005 interscope
indie 90
indie 90
doppio 12" in vinile 180 grammi, con copertina apribilei. l'ottavo album, con 13 nuove tracce, dopo la parentesi acustica di "sea change" del 2002 un ritorno al suono di "odelay", il suo classico lp uscito nel 1996, una versione piu' matura e raffinata del suo distintivo impasto sonoro di indie rock e hip hop dagli influssi elettro e braziliani. prodotto da Beck insieme ai Dust Brothers (Mike Simpson e John King). uno tra i piu' importanti fenomeni della musica underground americana del decennio, inizia nel piu' classico dei modi, suonando cioe' standards delta blues. nel 1991 torna a los angeles, sua citta' natale, registra un 7'' in 500 copie,''loser'', che diviene l'inno della generazione x, con enorme successo in tutti gli states. reclutato dalla geffen, da qui in poi ogni suo lp e' un avvenimento internazionale, veri imprevedibili caleidoscopici insiemi di brani che spaziano tra folk, noise, hip hop, psychedelia...
Beck jeff
Blow by blow (orange vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1975 sony / epic / legacy
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa ufficiale in vinile arancione, copertina pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicato nel marzo del 1975 dopo ''Jeff Beck group'' e prima di ''Wired'', giunto al quarto posto delle classifiche americane, non entrato in quelle inglesi, fu prodotto da george martin, ed inciso con richard bailey, phil chenn, max middleton, considerato una pietra miliare nel campo della fusion e dl jazz rock, e' un album completamente strumentale, fu definito dai recensori inglesi come un ''all time peak'' , e '' one of rock's greatest instrumental works'', lavoro che apre nuove frontiere alla musica di fusione ed in cui beck dimostra che il suo immane talento chitarristico puo' essere indirizzato verso traguardi importanti se, come in questo caso, messo nelle mani di veri professionisti come sir george martin in persona. il disco e' infarcito di brani che la critica defini' indimenticabili, ricordiamo tra gli altri, ''Cause we've ended as lovers'' ''Freeway jam''.
Beck jeff
Wired (blueberry vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1976 sony / epic / legacy
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2020, in vinile color mirtillo ("blueberry"), copertina pressoche' identica alla prima tiratura uscita su Epic. Pubblicato in Uk nel luglio del 1976 dopo ''Blow by blow'' e prima di ''Live with Jan Hammer Group'', giunto al numero 38 delle classifiche Uk ed al numero 16 di quelle Usa dove usci' nel giugno dello stesso anno. Il secondo album a proprio nome ed il settimo della carriera solista. Lavoro assai vicino al jazz rock, fu coprodotto da George Martin, e registrato con Jan Hammer e Narada Michael Walden, che compone gran parte dei brani. Contiene una cover di "Goodbye pork pie hat", di Charlie Mingus che diverra' uno dei suoi brani favoriti nei live shows.
Beginning of the end
funky nassau (green vinyl)
lp [edizione] ristampa stereo usa 1971 alston
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
Copia ancora incellophanata, e con adesivo sul cellophane che indica il vinile colorato, ristampa degli anni 2000, edizione limitata in vinile verde, copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura, etichetta verde con scritte e logo neri, catalogo SD33-379. Il primo dei due introvabili albums del gruppo di colore di Nassau, nelle Bahamas. Il brano che apre e da' il titolo al disco, presente nelle due parti che originariamente contraddistinguevano le due facciate di un singolo che giunse dal nulla fino al 15esimo posto delle classifiche "pop" americane, e' anche il manifesto programmatico della musica del gruppo, straordinaria e travolgente fusione di influenze caraibiche, trascinante funk ed un approccio a tratti quasi jazzato, frutto di una preparazione strumentale impeccabile. Forse il livello della title track resta insuperato alla fine dell' ascolto del disco, ma episodi vigorosi come "Come Down" o "Monkey Tamarind" confermano la sensazione di trovarsi di fronte ad un autentico gioiellino, misconosciuto ai piu', che non puo' che essere consigliato a tutti gli appassionati di funky music.
Belle and sebastian
the boy with the arab strap
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1998 jeepster
indie 90
indie 90
Ristampa su Jeepster, copertina apribile pressoche' identica a quella della prima tiratura. Questo il loro terzo album, con 12 bellissimi brani lievemente malinconici, Stuart Murdoch e soci in questo disco, come nei precedenti due lavori (Tigermilk e If You're Feeling Sinister), toccano l'apice creativo della loro carriera. Formatisi a Glasgow in Scozia nel 1996 ad opera del cantante ed autore Stuart Murdoch e di Isobel Campbell, i Belle & Sebastian sono uno dei gruppi indie pop piu' originali ed apprezzati a cavallo fra i due millenni. La musica del gruppo, ironica ed estremamente delicata e melodica, ha un tono sommesso e sognante, mentre notevole attenzione viene posta alla scrittura dei testi; questo particolare approccio risulta spesso in una sintesi fra i Velvet Underground piu' melodici, il pop letterario di Simon & Garfunkel e la canzone d'autore di Nick Drake. Il gruppo esordisce nel 1996 con ''Tigermilk'', inizialmente pubblicato in poche centinaia di copie, e prosegue attraverso lavori quasi unanimemente apprezzati come ''If you're feeling sinister'' (1996) e ''The boy with the arab strap'' (1998); il pop creativo, fruibile ed al tempo stesso originale del gruppo porta anche un buon successo fra il pubblico e nelle classifiche, ma i Belle And Sebastian continuano ad incidere per etichette indipendenti a discapito del corteggiamento di alcune major.
Belly
Star (ltd reissue)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1993 4ad
indie 90
indie 90
Doppio album, ristampa in edizione limitata in vinile bianco marmorizzato, copertina esclusiva apribile, corredata di inner sleeves e di versione in cd del disco. Pubblicato nel gennaio del 1993 dalla 4AD in Gran Bretagna, dove giunse al secondo posto in classifica, e dalla Sire negli USA, dove arrivo' al 59ø posto in classifica, ''Star'' e' l'album d'esordio dei Belly, uscito dopo il 12'' ''Feed the tree'' (1993) e prima del successivo lp ''King'' (1995). Questo apprezzato esordio a 33 giri del gruppo di Tanya Donelly mostra un indie rock oscillante in un delicato equilibrio fra delicatezza ed abrasivita', fra atmosfere ora sognanti, ora cupe, ora stralunate. La voce delicata di Donelly guida un set che alterna gentili ballate pop arricchite da echi folk e piu' aggressivi rock chitarristici, questi ultimi riecheggianti le Breeders; questa alternanza rafforza il contrasto fra luce ed ombra che rende cosi' particolare l'album, in cui non mancano affinita' con il classico suono 4AD e con i Tindersticks piu' cupi. Contiene classici del gruppo come ''Gepetto'' e ''Feed the tree''. I Belly si formano nel 1991 a Providence, nel Rhode Island, su impulso della cantante Tanya Donelly, gia' con Throwing Muses e Breeders. Accasatosi presso la 4AD/Sire, il gruppo pubblica l'anno successivo il 12'' ''Slowdust'', prodotto da Gil Norton (gia' al lavoro con Pixies e Triffids, fra gli altri), seguito dal singolo ''Feed the tree'', un piccolo successo in Gran Bretagna, e dall'album d'esordio ''Star'' (1993), che vola verso i piani alti della classifica inglese ed ottiene un positivo riscontro negli USA, con la sua conturbante miscela di delicato e sognante indie pop e cupo rock chitarristico. Il successivo ''King'' ottiene risultati di critica e di pubblico meno positivi, quindi Donelly scioglie il gruppo e si dedica alla carriera solista. La bassista Gail Greenwood entro' invece nelle L7 al posto di Greta Brinkman.
Benefits
Nails (white)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2023 invada
indie 2000
indie 2000
edizione in vinile bianco, adesivo su cellophane, coupon per download digitale. Il debutto del gruppo inglese da Teesside (North Yorkshire), interessante miscela di elettronica, industrial, chitarre distorte, punk e spoken word. Brani di furioso noise si alternano ad altri più riflessivi e notturni dove è l'elettronica a fare da base, ma sopratutto si respira il punk-rap alla maniera degli Sleaford mods. Il tutto condito da testi corrosivi ed incazzati.
Bennato edoardo
io che non sono l'imperatore
Lp [edizione] ristampa stereo ita 1975 ricordi / orizzonte
[vinile] excellent [copertina] Good cantautori
[vinile] excellent [copertina] Good cantautori
Ristampa italiana della fine degli anni '70, la seconda sucta per la serie economica "Orizzonte", copertina (con diversi comunque non gravi segni di invecchiamento) non apribile con logo in alto a sinistra sul fronte caratteristico della serie Orizzonte, senza barcode, etichetta verde e bianca, data sul trail off ''7-2-75'', ma timbro Siae del terzo tipo, in uso dal 1978/79, con diamentro di circa 15 mm. e marchio Siae che non ne occupa piu' l' intero cerchio centrale. Pubblicato in Italia nel febbraio del 1975 dopo ''I buoni e i cattivi'' e prima di ''La torre di Babele'', il terzo ispiratissimo album, certo uno dei massimi capolavori del "Bob Dylan italiano". Prodotto da Sandro Colombini ed Edoardo Bennato, registrato da edoardo bennato, voce, chitarra, armonica, tony esposito, eugenio bennato, lucio bardi, fausta vetere, patrizio trampetti, roberto giuliani, shel shapiro, robert fix, gigi de rienzo, stefano cerri, vince tempera. L' album piu' politico tra quelli pubblicati fino ad allora, vede in copertina il progetto per la metropolitana di napoli disegnata dallo stesso edoardo bennato, sul retro una frase in grassetto da' un idea precisa del tono dell'opera ''chi ha visto il piano regolatore ha detto bravo ! ma ride di me'', l'impotenza e la rabbia sono il filo conduttore del disco, questa volta bennato attacca direttamente il papa, allora paolo vi, ''affacciati affacciati'', la censura, ''signor censore'', la corruzione e la gestione del potere, ''io che non sono l'imperatore'' non manca anche un autoironica '' feste di piazza'' in cui, forse per la prima volta in italia, viene messa in discussione dall'interno la figura, oramai socialmente rilevante , del cantautore. Un album che mette in luce un lato travolgente ed allo stesso tempo travagliato ed amaro, il primo della maturita' artistica, meno legato alla ''napoletanita'' ma sempre con un punto di vista che guarda da sud, anche nella musica vengono abbandonati il kazoo e il tamburello a piede, troppo legati ad un immagine stereotipata, e c'e' un attenzione assai maggiore all'intensita' ed un suono molto piu' vicino a quello che si sta sviluppando nella musica cantautoriale di quegli anni, ma con soluzioni sia compositive che di arrangiamento di grande originalita' ed un uso personalissimo e straordinario della lingua italiana. Un fondamentale tassello della storia della musica italiana.
Bennato edoardo
la torre di babele
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1976 sony / rca
cantautori
cantautori
ristampa del 2017, copertina apribile pressoche' identica a quella della prima tiratura su Ricordi. Il quarto album; pubblicato in Italia nel 1976 dopo ''Io che non sono l' imperatore'' e prima di ''Burattino senza fili''. Prodotto da Eugenio Bennato, registrato da Edoardo Bennato, voce, chitarra, armonica, Tony Esposito, Eugenio Bennato, Robert Fix, Gigi De Rienzo, Francesco Bruni, Roberto Ciotti, Stefano Sabatini, David Walter, Lucio Fabbri, la Old Time Jazz Band, Sandro Lorenzetti, Walter Patergnani. L' album che chiude il primo periodo di Bennato; i testi sono ora sempre ironici e polemici, ma piu' surreali e poetici, musicalmente e' il primo suo lavoro che non e' prodotto da Sandro Colombini, gli si preferisce l' abituale collaboratore e fratello Eugenio, ex Nuova Compagnia di Canto Popolare e fresco fondatore dei Musicanova. La musica e' assai piu' metropolitana e contiene poche delle decise tracce di napoletanita' del passato, '' ma chi e' '', le atmosfere sono un deciso passo verso il rock, ma vi e' anche blues, country, folk, a livello compositivo vi figurano alcuni tra i piu' riusciti brani della sua carriera e della musica italiana cantautoriale in generale, ''la torre di babele'', ''vendero' '', 'franz e' il mio nome'', ''viva la guerra'', quante brave persone'' e soprattutto '' cantautore'', acido attacco sullo stile dell'avvelenata di guccini, alla ''casta'' dei vati della nazione alternativa, i cantautori, appunto, quasi un epilogo di ''feste di piazza'' su ''io che non sono l'imperatore'', in questo periodo di forti tensioni nel paese durante i concerti suona nelle universita' occupate ed e', per il momento, assai ben accolto, a differenza per esempio di de gregori, dal pubblico della contestazione giovanile, il disco riflette il clima di forte tensione del paese, vi sono gia' le avvisaglie che porteranno dopo l'arresto di Curcio nel 1976, le nuove Brigate rosse a compiere una escalation impressionante di attentati, ferimenti e omicidi di esponenti simbolo delle istituzioni ed alla stagione delle manifestazioni e degli scontri , intanto l'ala piu' radicale e politicizzata del ''movimento'' contesta i ''cantautori'' definendoli servi del potere e non sufficentemente schierati, la torre di babele ''militare'' in copertina, disegnata dallo stesso bennato, inizialmente doveva esserci una pepita d'oro, simboleggia proprio la poca fiducia ed il pessimismo del momento. un altro episodio focale della storia musicale italiana.
Bennato edoardo
la torre di babele
Lp [edizione] seconda stampa stereo ita 1976 ricordi
[vinile] excellent [copertina] Good cantautori
[vinile] excellent [copertina] Good cantautori
seconda stampa italiana, copertina (con diversi comunque non gravi segni di invecchiamento) apribile non piu' laminata, ma con titolo sul fronte ancora in caratteri maiuscoli e con interno che sotto l' indicazione ''Altri musicisti Intervenuti'' nelle note sulla sinistra in basso non riporta ancora ''Giovanni Acocella'' e, ancora piu' in basso non riporta ''Si ringraziano letizia e cesarina per la collaborazione grafica'', copia completa di inner sleeve con testi disegni e foto a colori in carta ruvida, etichetta arancio e bianca, non piu' arancio e nera, con timbro Siae del secondo, in uso dal 1975 al 1978/79, con marchio Siae che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale, catalogo SMRL6190. Il quarto album; pubblicato in Italia nel 1976 dopo ''Io che non sono l' imperatore'' e prima di ''Burattino senza fili''. Prodotto da Eugenio Bennato, registrato da Edoardo Bennato, voce, chitarra, armonica, Tony Esposito, Eugenio Bennato, Robert Fix, Gigi De Rienzo, Francesco Bruni, Roberto Ciotti, Stefano Sabatini, David Walter, Lucio Fabbri, la Old Time Jazz Band, Sandro Lorenzetti, Walter Patergnani. L' album che chiude il primo periodo di Bennato; i testi sono ora sempre ironici e polemici, ma piu' surreali e poetici, musicalmente e' il primo suo lavoro che non e' prodotto da Sandro Colombini, gli si preferisce l' abituale collaboratore e fratello Eugenio, ex Nuova Compagnia di Canto Popolare e fresco fondatore dei Musicanova. La musica e' assai piu' metropolitana e contiene poche delle decise tracce di napoletanita' del passato, '' ma chi e' '', le atmosfere sono un deciso passo verso il rock, ma vi e' anche blues, country, folk, a livello compositivo vi figurano alcuni tra i piu' riusciti brani della sua carriera e della musica italiana cantautoriale in generale, ''la torre di babele'', ''vendero' '', 'franz e' il mio nome'', ''viva la guerra'', quante brave persone'' e soprattutto '' cantautore'', acido attacco sullo stile dell'avvelenata di guccini, alla ''casta'' dei vati della nazione alternativa, i cantautori, appunto, quasi un epilogo di ''feste di piazza'' su ''io che non sono l'imperatore'', in questo periodo di forti tensioni nel paese durante i concerti suona nelle universita' occupate ed e', per il momento, assai ben accolto, a differenza per esempio di de gregori, dal pubblico della contestazione giovanile, il disco riflette il clima di forte tensione del paese, vi sono gia' le avvisaglie che porteranno dopo l'arresto di Curcio nel 1976, le nuove Brigate rosse a compiere una escalation impressionante di attentati, ferimenti e omicidi di esponenti simbolo delle istituzioni ed alla stagione delle manifestazioni e degli scontri , intanto l'ala piu' radicale e politicizzata del ''movimento'' contesta i ''cantautori'' definendoli servi del potere e non sufficentemente schierati, la torre di babele ''militare'' in copertina, disegnata dallo stesso bennato, inizialmente doveva esserci una pepita d'oro, simboleggia proprio la poca fiducia ed il pessimismo del momento. un altro episodio focale della storia musicale italiana.
Bennato eugenio
Eugenio Bennato
lp [edizione] originale stereo uk 1983 cgd
[vinile] Excellent [copertina] Very good cantautori
[vinile] Excellent [copertina] Very good cantautori
Copia ancora incellophanata, ma con qualche segno di invecchiamento lungo la costola, prima stampa italiana, copertina senza barcode, completa di inner sleeve con testi, etichetta crema con figure geometriche multicolorate lungo la circonferenza, catalogo CGD20364, trail off con data "26-4-83". Pubblicato in Italia nell'aprile del 1983, due anni dopo l' ultimo album dei Musicanova ''Festa festa'' e prima di "Dulcinea'', il primo album a tutti gli effetti solista dell' artista napoletano, ex NUOVA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE e MUSICANOVA. Non esattamente un disco di folk come quelli del passato, ma certamente un album che incorpora massicce dosi di musica tradizionale, vicino a quelli che negli stessi anni pubblicava con successo (restando a Napoli) Teresa De Sio (che pure con Bennato aveva avuto modo di collaborare in passato), fu registrato con Francesco Giacoia, Ernesto Vitolo, Erasmo Petringa, Sabatino Romano, Maria Pia De Vito, Marco Zurzolo, Arnaldo Varca, Gennaro Cappabianca. Contiene i seguenti brani: 01 Frutta originale 02 Napule overo 03 Canzone minore (quanno chiove) 04 Suna' 05 Nun fa niente 06 Gone away 07 Una nota dopo l'altra 08 La buonasera 09 Domani si balla 10 Villanella finale
Berberian john ensemble
Middle eastern rock
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1969 modern harmonic / verve forecast
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2022, rimasterizzata, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Usa su Verve Forecast. Publicato in Usa nel 1969 dopo ''Music and Gibran'' e prima di ''Echoes of Armenia'' . Il quinto album. Magnifico unico capitolo accreditato a John Berberian and the Rock East Ensemble, "Middle Eastern Rock" e' un autentico capolavoro della psichedelia americana "contaminata" da parte di questo suonatore armeno di "oud" basato a New York. I primi dischi di Berberian sono considerati dei lavori seminali ed illuminanti per quella che decenni dopo sarebbe stata definita "world music", capaci di fondere magistralmente elementi di musica tradizionale di Turchia, Armenia, Grecia, Arabia e Nord Africa. E' pero' nei due lavori realizzati per la Verve Forecast, il precedente "Music and Gibran"e soprattutto questo, registrato con la magnifica fuzz guitar di Joe Beck (autore lo stesso anno sulla stessa etichetta dell' interessante "Nature Boy"), che Berberian da' il suo splendido contributo alla psichedelia, realizzando un' opera fascinosissima, interamente strumentale, in cui oriente ed occidente si incontrano come di rado e' stato dato udire, imperdibile per chiunque abbia vibrato di piacere ascoltando i Kaleidoscope di David Lindley ed affine agli Orient Express, sebbene molto piu' autenticamente legato a quelle musiche che costituivano il patrimonio genetico di Berberian. Assolutamente, da scoprire.
Berry chuck
Is on top (+ 2 tracks)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1959 jazz wax
blues rnr coun
blues rnr coun
Ristampa del 2023 in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte a quella della originaria rara tiratura, ma con note e foto supplementari sul retro; questa riedizione include inoltre due brani aggiunti, "The downbound train" (b-side di un singolo pubblicato nel 1956) e "Run rudolph run" (pubblicata su singolo nel 1958). Il terzo fondamentale lp di Chuck Berry, pubblicato dalla Chess nel luglio del 1959, dopo ''One dozen berries'' (1958) e prima di ''Rockin' at the hops'' (1960). Il disco e' essenzialmente una raccolta di singoli, come la maggior parte degli album di Rock 'n' Roll degli anni '50 e dei primi '60.Contiene alcuni pezzi entrati nella leggenda del Rock 'n Roll, suonati tra gli altri con il grande Willie Dixon al basso, con la scaletta che ci regala ''Almost Grown'', "Carol", "Maybelline", ''Sweet little rock & roller'', ''Anthony boy'', "Johnny B.Goode", "Little Queenie", ''Jo jo gunne'', "Roll Over Beethoven", "Around And Around", ''Hey pedro'' e ''Blues for hawaiians'': solo i titoli dei brani danno un'idea della incalcolabile importanza del contenuto musicale di questo lp, senza contare l'eccezionale qualita' della musica di Berry negli anni '50. Una delle figure piu' importanti del rock and roll dei '50. Capace di fondere il rhythm and blues nero ed il country and western bianco; una fusione che insieme a testi innovativi per l'epoca, pieni di humour e dedicati ai giovani, dette origine ad un vero e proprio archetipo del rock and roll. Per questo e' stato definito il "padre fondatore" del genere; come disse John Lennon, "se il rock and roll avesse avuto un altro nome non avrebbe potuto essere che Chuck Berry". Charles Edward Anderson Berry, secondo alcune fonti nato a San Jose' in California nel '31, secondo altre a St. Louis nel '26, cresce comunque a St. Louis in una famiglia numerosa. Verso la meta' degli anni '40, per una condotta di vita non proprio irreprensibile, conosce per la prima volta il carcere. Si avvicina seriamente alla chitarra all'inizio dei '50 e nel '52 entra a far parte del Johnny Johnson Trio che, oltre a lui, comprende il pianista Johnson (che restera' al suo fianco per tutti i decenni successivi) ed il batterista Ebby Harding. Nel maggio del '55, per la Chess di Chicago, effettua la sua prima session, riproponendo un vecchio pezzo intitolato "Ida Red" con il nuovo titolo di "Maybelline", miscelando in esso blues, jazz, country e rockabilly. Nell'agosto dello stesso anno il brano e' al quinto posto della classifica di Billboard, supera il milione di copie e vince il "Billboard Triple Award" come disco piu' venduto. Il suo periodo piu' prolifico e creativo va dal '56 al '59, nel quale sforna un gran numero di successi, ormai divenuti dei classici del rock and roll, come "Roll Over Beethoven" e "Brown Eyed Handsome Man" (1956), "School Days" e "Rock and Roll Music" (1957), "Sweet Little Sixteen", "Johnny B. Goode", "Beautiful Delilah", "Carol" e "Sweet Little Rock And Roller" (1958), "Almost Grown", "Back In The Usa" e "Memphis Tennessee" (1959). Proprio in questi anni accompagna la sua frenetica attivita' dal vivo con la personalissima invenzione della "duck walk", la camminata dell'anatra. Verso la fine del '59 viene condannato a due anni di carcere ma, malgrado la sua assenza dalle scene, resta presente sul mercato con altre sue numerose hits. Torna in liberta' nel '63 e nel '64 effettua il suo primo tour inglese che lo porta a contatto con Animals, Beatles, Rolling Stones ed altri gruppi e musicisti che hanno trovato in lui una fonte di ispirazione. Verso la fine del '66 lascia la Chess e passa alla Mercury. Da qui in avanti la sua produzione conoscera' alti e bassi, senza mai giungere ai picchi del suo periodo d'oro.
Bertoli pierangelo
certi momenti
Lp [edizione] originale stereo ita 1980 ascolto
[vinile] excellent [copertina] Excellent cantautori
[vinile] excellent [copertina] Excellent cantautori
Prima stampa italiana, con etichetta bianca e marroncina con volti, e logo rosso in alto, copertina apribile senza barcode, completa di inner sleeve con testi, catalogo ASC20233, "July 26, 1980" inciso sul trail off dei due lati. Pubblicato in Italia nel 1980 dopo ''A Muso Duro" e prima di "Album", l' ottavo album del cantautore di Sassuolo Pierangelo Bertoli (1942-2002), quello con cui l' artista raggiunse un successo ormai popolare, grazie soprattutto al brano "Pescatore", cantato con una giovanissima Fiorella Mannoia e rimasto il suo piu' grande classico. Da sottolineare anche la presenza della title track, che affronta le tematiche dell' aborto schierandosi contro la Chiesa cattolica.
Bertoli pierangelo
certi momenti
Lp [edizione] seconda stampa stereo ita 1980 ascolto
[vinile] excellent [copertina] Excellent cantautori
[vinile] excellent [copertina] Excellent cantautori
Seconda stampa italiana, ancora su etichetta Ascolto, come la prima, ma con etichetta porpora con conchiglia, copertina apribile senza barcode, completa di inner sleeve con testi, catalogo ASC20233. Pubblicato in Italia nel 1980 dopo ''A Muso Duro" e prima di "Album", l' ottavo album del cantautore di Sassuolo Pierangelo Bertoli (1942-2002), quello con cui l' artista raggiunse un successo ormai popolare, grazie soprattutto al brano "Pescatore", cantato con una giovanissima Fiorella Mannoia e rimasto il suo piu' grande classico. Da sottolineare anche la presenza della title track, che affronta le tematiche dell' aborto schierandosi contro la Chiesa cattolica.
Bevis frond
hit squad (ltd. rsd 2023)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 2004 fire
punk new wave
punk new wave
Doppio album, EDIZIONE LIMITATA, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2023, adesivo di presentazione sul cellophane, allegato codice per il download digitale dell'album. Per la prima volta in vinile, l' album originariamente pubblicato dalla Woronzow solo in cd nel 2004, il quindicesimo album, successivo a "What did for the dinosaurs" (2002) e precedente "The Clocks" (2007). Descrizione completa a seguire.
Nick Saloman e' personaggio fondamentale dell'underground psichedelico britannico; attivo sin dal '67 (due acetati con i Bevis Frond Museum e poi con i Dune), nel '75 negli Oddsocks che produssero un album di folk acustico molto raro, poi in piena era punk nei Von Trap Family e nei Room 13, fondo' la Woronzow nel 1980 realizzando come Bevis Frond un 7" ed un 12" due anni dopo (mai visti, ovviamente...), per ricomparire nella meta' degli anni '80 con due magnifici albums, "Miasma" ed il successivo "Inner Marshland", da molti considerati tra i capolavori della psichedelia inglese, capaci di mettere insieme una straordinaria vena heavy psichedelica con forti influenze hendrixiane, scintille di creativita' pop ed illuminazioni visionarie degne di Barrett. Ha collaborato anche con il leggendario Twink.
Big black (funk)
Lion walk (purple vinyl)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 future shock
soul funky disco
soul funky disco
Ristampa del 2021 ad opera della Future Shock, in vinile 180 grammi di colore porpora, limitata in sole 500 copie, copertina senza codice a barre pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1968 dalla UNI negli USA, il terzo album, di poco successivo a "Elements now!" (1968) e precedente "Diggin' what you're doin'" (1971). Inciso con una formazione che include il sassofonista jazz Curtis Peagler, il versatile multistrumentista Owen Marshall, l'esperto batterista della scena di New Orleans John Boudreaux ed il pianista Phil Moore, "Lion walk" si apre con i venti minuti della title track, un ipnotizzante viaggio sonoro a ritmi medi che si dipana fra chitarra funkeggiante e blues, interventi di ottoni in stile jazz, ora melodico ora vicino all'avanguardia, ed un groove ritmico ricco e sfaccettato fra funk rallentato e forti influssi caraibici, elaborato con batteria e diverse percussioni, in primis le conga del leader Big Black. La seconda facciata è occupata da tre brani di durata consistente ma meno estesa, con le soavi melodie dai forti echi africani di "Love, sweet like a sugarcane", la spiritatissima "Tell me, do your conscience bother you?", sostenuta da un sincopato e dinamico groove funk / caraibico, che inizia con assoli di ottoni soul jazz per poi svilupparsi in una torrenziale cascata di percussioni, e la più breve "Come on down to the beach", più legata alla forma canzone e sostenuta sempre da una ritmica funkeggiante e di ispirazione cubana. Dietro lo pseudonimo di Big Black (da non confondere con il nome della indie rock band di Chicago) si cela il percussionista afroamericano Danny ray, nato a Savannah in Georgia negli anni '30 del '900. Avviò la sua carriera professionale negli anni '50, viaggiando in Florida ed alle Bahamas per familiarizzare con le percussioni e con la musica caraibica, suonando con la Calypso Band di Lord Flea, con il Calypso Eddie trio, con Jack Costanzo e con la Contemporary Jazz Orchestra; negli anni '60 era considerato uno dei migliori suonatori di congas e di ritmi afrocubani sulla scena jazz nordamericana e lavorò con Randy Weston, Ray Bryant ed Eric Dolphy, oltre a suonare con Dizzy Gillespie al festival jazz di Newport del 1965. Nella seconda metà del decennio cominciò a pubblicare album solisti per la UNI (saranno cinque gli lp fra il 1967 ed il 1972), proponendo una musica ibrica che fondeva jazz, funk strumentale e grooves afrocaraibici con le percussioni in gran risalto.
Big brother & the holding co.
cheap thrills
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 columbia / sony
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa con copertina apribile, pressoche' identica a quella della originaria tiratura uscita in Usa su Columbia. Pubblicato in Usa nell' agosto del 1968 dopo ''Big brother & the holding company'', e giunto al primo posto delle classifiche americane ma non entrato in quelle inglesi, il secondo album. Disco di culto a partire dalla copertina, realizzata dal grande Robert Crumb, considerato dalla critica come uno dei lavori maggiori e piu' influenti di tutti gli anni '60, contiene brani del calibro di ''Summertime'' (il celebre brano di Gershwin in una versione a dir poco reinventata, di struggente intensita'), ''Piece of my heart'' (che un anno prima era stata interpretata da Erma Franklin), ''Turtle blues'' (uno dei brani originali del disco) o "Ball and Chain di Big Mama Thortnton). Prima della sua pubblicazione fu preceduto da una attesa spasmodica e fu certamente uno dei dischi simbolo e di maggiore successo del 1968, pubblicato dalla Columbia dopo un anno di cause legali con la mainstream, la vecchia label del gruppo, che ne deteneva i diritti, ebbe recensioni entusiastiche, divenne disco d'oro in un mese e primo in classifica in una settimana; la voce della Joplin fu uno shock per il pubblico, nessuno prima di lei aveva usato toni cosi' emozionali, disperati forti ed intensi come lei fece in questo album, e la band, con il tipico San Francisco sound, acidamente chitarristico e talvolta orientaleggiante, fornisce un supporto ideale alle cavalcate senza freni del blues selvaggio ed acido della Joplin, che suonera' l' ultimo concerto con i Big Brother quando questo lp sara' ancora in testa alle classifiche.
Big thief
Dragon new warm mountain i believe in you
Lp2 [edizione] nuovo stereo usa 2022 4ad
indie 2000
indie 2000
edizione in doppio vinile "eco -mix" riciclato, copertina apribile, libretto con testi. Uscito nel febbraio 2022 dopo "two hands" del 2019. Registrato durante il 2020 in quattro diversi studi, per catturare l'atmosfera di diverse località e le sonorità di ogni ingegnere del suono: i Flying Cloud Recordings di Sam Evian a Upstate New York; con Shawn Everett ai Five Star Studios di Topanga, in California; MusicGardens - Studio In The Clouds situato nelle Montagne Rocciose del Colorado con l'ingegnere Dom Monks; Press On Studio di Scott McMicken a Tucson , in Arizona. In queste ultime registrazioni è presente il violino di Mat Davidson, un amico di lunga data della band. Delle 45 composizioni registrate sono state selezionate le 20 presenti nell'album. Stilisticamente rimane l'impronta indie-folk rock che accompagna la band dagli esordi, con il sempre ottimo songwriting ed espressività della cantante Adrianne Lenker, qui in un vestito variegato da arrangiamenti che passano dall'acustico con sapore di country a brani con inserimenti di originali partiture di elettronica (la splendida "time escaping") per finire ad episodi soft-rock di matrice seventies.
I Big Thief sono un gruppo indie rock americano dalle forti venature folk, di stanza a New York. La line up della band è formata da Adrianne Lenker (chitarra, voce), Buck Meek (chitarra, voce di accompagnamento), Max Oleartchik (basso) e James Krivchenia (batteria).
Il primo album della band, "Masterpiece", è stato pubblicato dalla Saddle Creek Records il 27 maggio 2016, seguito da "Capacity" nel 2017 e da "U.F.O.F." nel 2019.
Bjork
greatest hits
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2002 one little indian
indie 90
indie 90
doppio lp in vinile pesante, bella edizione con copertina lucida apribile, raccolta antologica dei maggiori successi planetari dell'artista islandese, ben 15 tracce, la lista comprende "all is full of love", "hyperballad", "human behaviour", "joga", "bachelorette", "army of me", "pagan poetry", "big time sensuality", "venus as a boy", "hunter", "hidden place", "isobel", "possibly maybe", "play dead", "it's in our hands".
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