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Brunori sas
L'albero delle noci (deluxe)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2025 island
indie 2000
indie 2000
edizione deluxe limitata in vinile blu e 5 cards da collezione, inner sleeve.
note a cura della label:
L''albero delle noci segna il grande ritorno di Brunori Sas a cinque anni di distanza da Cip!: dopo il successo del suo ultimo lavoro discografico, certificato Disco di Platino, Brunori si è concesso il tempo necessario per scrivere e produrre con grande cura il nuovo lavoro, per individuare temi urgenti della sua narrativa e per ritrovare il piacere della creazione. Il nuovo album prende il nome dal brano che l'artista ha scelto di presentare al 75esimo Festival di Sanremo e affonda le sue radici in una dimensione intima e riflessiva, risultato di un processo che ha riportato Brunori Sas al motivo originario del suo fare musica: sciogliere i nodi interiori costruendo canzoni che sappiano miscelare squarci di vita personali e storie dal valore universale.
A dare una direzione inedita nel percorso musicale brunoriano, il nuovo sodalizio artistico con Riccardo Sinigallia, che ha prodotto l'intero disco al fianco di Dario. Partendo da La vita com'è, brano che ha impreziosito la colonna sonora del film Il più bel secolo della mia vita (2023), passando dai singoli La ghigliottina e Il morso di Tyson pubblicati negli ultimi mesi, Brunori con la collaborazione con Sinigallia ha arricchito di nuova linfa il nuovo lavoro in studio portandosi sempre in uno spazio musicale di ricerca e innovazione. Il risultato è tutto nelle nuove tracce che uniscono una scrittura autentica e incisiva a un lavoro musicale curatissimo, pronto a tratteggiare sfumature emotive inedite di un cantautore che non smette mai di guardare oltre.
Brunori è nato a Cosenza nel 1977; pigro ed introverso fin dall'adolescenza, ha imparato a suonare la chitarra per sconfiggere la noia del piccolo paese dove viveva. Dopo essersi laureto in economia e commercio ed aver incominciato, per un breve periodo, a lavorare nel cementificio di famiglia, si dedica esclusivamente alla musica, fondando la band dei Blume, con cui realizza, nel 2006, l'LP, "In tedesco vuol dire fiore". Successivamente intraprende la carriera solista, che, con la pubblicazione dell'album "Vol.1", raggiunge un discreto successo, vincendo il Premio Ciampi come miglior album d'esordio. Nell'estate 2011, esce il secondo LP "Vol.2 - poveri cristi", cui succedono la colonna sonora "E' nata una star" (12) e il terzo "Il cammino di Santiago in taxi"
Buckley jeff
Grace (gold vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1994 legacy/columbia
indie 90
indie 90
ristampa edizione limitata in vinile oro, copertina pressochè identica all'originale. Pubblicato nell' agosto del 1994 dalla Columbia in Gran Bretagna, dove giunse al 50esimo posto in classifica, e negli USA, dove non entro' in classifica, ''Grace'' e' l' unico album non postumo di Jeff Buckley. Il cantautore californiano si cimenta con un rock d'autore dal sapore anni '70, accostato ai Led Zeppelin piu' quieti ed a Van Morrison, ma che a tratti riporta alla mente anche i Genesis di Peter Gabriel (in particolare quelli di ''The lamb''), forse una fonte di ispirazione meno evidente nella musica di Buckley. La sua voce ricorda peraltro a tratti piu' Robert Plant che il padre Tim, sebbene comunque assai personale. Musicalmente il disco consiste in un rock chitarristico dalle atmosfere cangianti, malinconiche, a tratti claustrofobiche, in brani dilatati, ora delicati ora potenti, che permettono a Jeff di esprimersi in tutta la sua straordinaria gamma espressiva, spesso sopra le righe ma sempre con una rara intensita'. Tra i brani riletture personalissime di "Lilac Wine" (vecchio classico interpretato da Eartha Kitt e "Hallelujah" di Leonard Cohen. Jeff Buckley e' stato un grande e sfortunato cantautore americano, scomparso nel 1997 a soli trent'anni, figlio del famoso ed altrettanto sfortunato Tim Buckley. Accostato da alcuni a Van Morrison ed a Robert Plant, dotato di una voce possente e di un canto evocativo ma stilisticamente distante da quello del padre Tim, una delle figure di culto dell'underground californiano degli anni '60, Jeff Buckley non ha potuto raccogliere appieno i frutti del suo talento a causa della precoce scomparsa per annegamento nel Mississipi, nei pressi di Memphis.
Buckley jeff
Sketches from my sweetheart the drunk
Lp3 [edizione] nuovo stereo eu 1998 columbia
indie 90
indie 90
ristampa pressoché identica alla prima tiratura. Triplo vinile, inner sleeves. Pubblicato nel maggio del 1998 dalla Columbia, giunto al settimo posto in classifica in Gran Bretagna ed al 64ø negli USA, questo e' il primo album postumo di Jeff Buckley, uscito dopo il primo album ''Grace'' (1994) e prima del live ''Mystery white boy'' (2000). L'album, prodotto da Tom Verlaine dei Television e curato dalla madre di Buckley, si compone di una serie di brani inediti, in gran parte incisioni effettuate da Buckley per il suo secondo album, mai uscito; alcune canzoni, come ''Nightmare by the sea'' e ''New year's prayer'', sono presenti in due versioni in quanto Buckley, scontento della produzione di Verlaine, decise di re-incidere l'album. Il lavoro venne pero' interrotto dalla sua tragica morte e di questa seconda incisione non restano che alcuni demo casalinghi. Questo album puo' quindi fornire, pur nella sua inevitabile incompletezza, un'idea di dove Buckley stava indirizzando il suo futuro lavoro. Jeff Buckley e' stato un grande e sfortunato cantautore americano, scomparso nel 1997 a soli trent'anni, figlio del famoso ed altrettanto sfortunato Tim Buckley. Accostato da alcuni a Van Morrison ed a Robert Plant, dotato di una voce possente e di un canto evocativo ma stilisticamente distante da quello del padre Tim, una delle figure di culto dell'underground californiano degli anni '60, Jeff Buckley non ha potuto raccogliere appieno i frutti del suo talento a causa della precoce scomparsa per annegamento nel Mississipi, nei pressi di Memphis.
Built to spill
Keep it like a secret
lp [edizione] nuovo stereo eu 1999 music on vinyl
indie 90
indie 90
Ristampa su vinile 180 grammi, il quarto album dei Built To Spill, uscito dopo ''Perfect from now on'' (1997) e prima di ''Live'' (2000), pubblicato nel febbraio del 1999 dalla City Slang in Gran Bretagna e dalla Warner negli USA, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico. Considerato da alcuni critici l'album ''pop'' dei Built To Spill ma anche uno dei loro migliori, questo lp vede il gruppo proporre un rock piu' melodico rispetto ai lavori precedenti, con gli assoli di chitarra piu' stringati ed un suono meno abrasivo; questo approccio mette in maggior risalto le composizioni di Dough Martsch, calate in atmosfere sognanti e lievemente malinconiche. Uno dei gruppi indie americani piu' popolari degli anni '90, i Built To Spill si formano a Boise nello Idaho all'inizio degli anni '90, ad opera del cantante e chitarrista Dough Martsch (ex Treepeople). Il gruppo, influenzato dal rock chitarristico di Neil Young come da quello dei Dinosaur Jr., propone un indie rock dalla struttura spesso fratturata che lo avvicina ai contemporanei Pavement ma senza toccare gli estremi del gruppo californiano ed avvicinandosi invece al dream pop ed al rock psichedelico. Il gruppo esordisce nel 1993 con il primo album ''Ultimate alternative wavers'' ed e' con il terzo album ''Perfect from now on'' (1997) che i Built To Spill ricevono la consacrazione di critica e pubblico. Il gruppo intanto firma con una major, la Warner, continuando a proporre lavori apprezzati da un pubblico piu' vasto.
Burdon Eric & Animals
Twain Shall Meet (mono uk!!!)
Lp [edizione] originale mono uk 1968 mgm
[vinile] Excellent [copertina] excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] excellent rock 60-70
prima rarissima stampa inglese in MONO (non e' mai stata riscontrata l' esistenza della versione americana in mono se non per rare copie promozionali), copertina (con davvero lievi segni di invecchiamento) laminata sul fronte, flipback su tre lati sul retro, etichetta gialla e nera, catalogo MGM C 8074. Pubblicato in Usa nel marzo del 1968 dopo ''Winds of change'' e prima di ''Every one of us'', giunto al 79° posto delle classifiche americane e non entrato in quelle inglesi. Il terzo album a nome Eric Burdon & the Animals. Uno dei riconosciuti capolavori della psichedelia, certamente da inserire nei 50 migliori albums del genere, e' uno dei pochi casi in cui un disco, per la qualita' e l'importanza storica, diviene ''transgenere'' e diviene assolutamente necessario all'interno di ogni discografia, non importa che musica ascoltiate. Contiene alcuni dei brani cardine degli anni '60, come ''Monterey'', ''Sky pilot'' o ''All is one''. Album sperimentale e denso di invenzioni, rappresenta idealmente ma anche praticamente, la fusione delle piu' innovative e convincenti tendenze delle due sponde dell'oceano nel 1968. Veniva eseguito dal vivo in celeberrime rappresentazioni in cui la band si lanciava in lunghissime jam dove la durata dei brani si faceva chilometrica, rimaste scolpite nella memoria di coloro che assistettero a tali concerti. un album assolutamente straordinario e che ha oramai superato la soglia temporale divenendo un classico immortale, e tale rimarra' per sempre, insieme insieme al precedente, percche' davvero ha fatto la storia della cultura ''alternative'' e non solo quella californiana.
Burial
untrue
lp2 [edizione] nuovo stereo UK 2007 hyperdub
indie 2000
indie 2000
Doppio album, copertina liscia a busta, label custom in bianco e nero. Pubblicato nel 2007 dalla Hyperdub/Cargo Records, "Untrue" e' il secondo album di Burial, segue l'apprezzato esordio omonimo del 2006, che e' stato album dell'anno per la rivista musicale inglese Wire. Disco che porta il suono di Burial, moniker del produttore londinese che ha scelto di rimanere nell'anonimato, alle radici del dubstep, nella riscoperta di generi quali l' UK Garage e il 2 Step, vede un uso predominate della voce, sia come elemento ritmico che melodico, manipolata e filtrata fino a plasmarla e renderla un tutt' uno con la base. L'approccio di Burial e' molto atmosferico ed emotivo, con una spiccata abilita' nel creare paesaggi sonori dilatati, popolati da suoni e rumori enigmatici, pervasi da un clima malinconico e oscuro. Misterioso ed elusivo musicista elettronico della zona sud di Londra, Burial e' artefice di un'elettronica dilatata ed oscura, con i ritmi presenti generalmente sullo sfondo, interventi vocali rap ed accostamenti a dub, grime e garage inglese. Inserito da alcuni nel filone dubstep, Burial e' influenzato dall'elettronica dance (ad esempio Luke Slater, Digital) ma la sua musica e' piu' d'atmosfera e votata all'ascolto. Il primo eponimo album esce nel 2006, seguito un anno dopo da ''Untrue'', ancora una volta accolto con enorme favore dalla critica.
Burning hell
Ghost palace
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2025 bb*island
indie 2000
indie 2000
copertina con parti lucide. Note a cura della label: "Ghost Palace" è l'ultimo album della band canadese The Burning Hell, pubblicato il 7 marzo 2025 dalle etichette BB*ISLAND e You've Changed Records. L'album presenta undici tracce che esplorano temi come la mortalità, la memoria e la nostalgia, il tutto arricchito da testi caratteristici del frontman Mathias Kom, noti per il loro umorismo e riferimenti culturali.
La formazione per questo album include Mathias Kom, Ariel Sharratt, Jake Nicoll e Maria Peddle, con la partecipazione di ospiti speciali come Carlie Howell (contrabbasso), Steven Lambke (chitarra elettrica), Amy Nicoll (oboe, voce) e José Contreras (organo, voce).
Riferimenti a Belle and sebastian, Magnetic Fields, Silver Jews, Bill Callahan.
Butterfield blues band
The paul butterfield blues band
Lp [edizione] originale stereo ita 1965 vedette
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Prima molto rara stampa italiana in (presuto) mono, copertina (con qualche segno di invecchiamento sul retro) laminata sul fronte, etichetta nera ed argento, con "small deep groove", con "Biem" a sinistra, catalogo VRM 36053 su copertina e vinile; la data sul trail off dei due lati e' "26-8-67", il disco usci' in Italia infatti solo nel 1967, il catalogo sul trail off e' indicato come VRMS 353, come in tutte le copie "mono" italiane di questo disco, che pero' all' ascolto si rivelano essere stereo. Pubblicato dalla Elektra in USA nell' ottobre del 1965 prima di "East - West '' non entrato nelle classifiche USA ne' in quelle Uk dove venne pubblicato nel maggio del 1966. Il primo album. E' questo il lavoro in cui per la prima volta, un chitarrista bianco riesce ad assorbire ed elaborare pienamente la musica di Bluesman quali Howlin' Wolf e Muddy Waters, registrato da Mike Bloomfield con Elvin Bishop, Jerome Arnold , Sam Lay e Mark Naftalin, l'opera e' il simbolo del White Chicago blues e ne raccoglie tutte le anime, i brani eseguiti sono del calibro di "Born in Chicago", "Mellow Down Easy", "Our Love Is Drifting", "Shake Your Money Maker", "Blues With a Feeling" e "I Got My Mojo Working", il tutto pressoche' in contemporanea con gli esperimenti che sul blues si compivano in Inghilterra e che come in questo album stavano creando un suono potente e diverso, un suono nuovo, che filtra attraverso i '60 la musica del diavolo. Un anno dopo il gruppo pubblichera' il capolavoro, ''East West'', che conterra' lo stesso grande blues, ma con una intesita' ed una angolazione completamente diverse.
C'mon tigre
C'mon tigre (ten)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 2015 cmptrstdnts
indie 2000
indie 2000
doppio vinile 180 grammi, booklet, busta laminata argento esterna. Note a cura della label:
In un cenno al loro passato storico e alle loro ambizioni future, la band ristampa il suo seminale debutto omonimo, rinato come 'TEN' (Tenth Edition Newness). Originariamente pubblicato nel 2015 da Africantape in una tiratura limitata di 301 copie in vinile che è andata rapidamente esaurita, questa edizione ampliata ha ricevuto nuova vita grazie al trattamento Computer Students. Qeusta edizione è accompagnata dal debutto digitale di Live at Tpo 2015: un documento crudo della prima esibizione live della band, catturata a Bologna il 7 febbraio 2015, con una formazione di nove elementi.
C’mon Tigre, collettivo italiano funk afro beat attorno al quale ruotano artisti che provengono da tutto il mondo, in bilico tra tradizione e sperimentazione. Hanno all'attivo tre album : l'omonimo "C'mon Tigre" (2014) "Racines" (2019), "Scenario" (2022)
Cactus (vanilla fudge)
cactus (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1970 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica a quella della prima tiratura uscita in Usa su Atco. Pubblicato in Usa nel luglio del 1970 prima di "One Way...Or Another'', giunto al numero 59 delle classifiche Usa e al numero 88 di quelle Uk, il primo album del supergruppo composto dalla sezione ritmica dei Vanilla Fudge (Tim Bogert e Carmine Appice), dall' ex-Amboy Duke Rusty Day alla voce (ed all' armonica) e dall' ex Detroit Wheels Jim McCarty alla chitarra. Questo loro primo lavoro vede una band in forma straordinaria, potente e precisa, con brani strepitosi e davvero indimenticabili quali la versione di "You Can't Judge a Book By the Cover", quella di "Parchment Farm" di Mose Allison (superiore forse anche alla versione dei Blue Cheer) o l' originale "Let Me Swim", senza dimenticare "Oleo" e "Feel So Good", che fanno figurare certamente questo esordio come uno dei capolavori dell' hard rock dei primi anni ''70, ovvero del maggior periodo di gloria dell'intero movimento. Purtoppo la band , anche a causa dei problemi interni e del conseguente disinteresse per il progetto, non riusci' a bissare negli anni successivi la creativita' di questo esordio. I Cactus sono stati uno dei piu' celebri supergrupi degli anni '70; rimandato il progetto di un gruppo con Jeff Beck, a causa dell' incidente d' auto del grande chitarrista inglese, i newyorkesi Carmine Appice e Tim Bogert, gia' sezione ritmica dei Vanilla Fudge, ripiegarono sulla formazione dei Cactus, gruppo di heavy rock comprendente anche i due ex Detroit Wheels Rusty Day (poi negli Amboy Dukes) e Jim Mc Carty (gia' pure con Buddy Miles e nei Detroit Wheels), suonando un hard rock chitarristico, con un approccio ora molto rock'n'rollistico e talora prossimo a certo glam rock inglese. Tra le maggiori band dell' hard rock americano dei primi anni '70, ovvero del maggior periodo di gloria dell' intero movimento. Purtoppo la band , anche a causa dei problemi interni e del conseguente disinteresse per il progetto, non ebbe che una breve vita. Carmine Appice e Tim Bogert continueranno insieme nei Beck, Bogert and Appice (finalmente con Jeff Beck), poi Appice sara' nei Kgb di Mike Bloomfield.
Calcutta
Mainstream (ltd baby blue)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2015 sony
indie 2000
indie 2000
Ristampa limitata in vinile 180 grammi colorato "baby blue". .Il secondo album, melodie che rimangono in testa, ritornelli di facile presa e testi immediati e fortemente comunicativi, tra malinconia e passione.
Calcutta, nome d'arte di Edoardo d'Erme, è tra gli esponenti più importanti del cosiddetto "itpop", ossia della nuova scena pop italiana, venuta da fuori dall'underground dei locali e poi affermatesi a livello mainstream.
Fino ad oggi sono stati pubblicati tre dischi a nome Calcutta : il lo-fi "Forse..." (2012), "Mainstream" (2015) e "Evergreen" (2018).
Calcutta
Relax
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2023 sony
indie 2000
indie 2000
Il quarto album, dopo cinque anni di silenzio dal precedente "evergreen". note a seguire.
Calcutta, nome d'arte di Edoardo d'Erme, è tra gli esponenti più importanti del cosiddetto "itpop", ossia della nuova scena pop italiana, venuta da fuori dall'underground dei locali e poi affermatesi a livello mainstream.
Fino ad oggi sono stati pubblicati 4 dischi a nome Calcutta : il lo-fi "Forse..." (2012), "Mainstream" (2015) "Evergreen" (2018) "Relax" (2023)
Cale j.j.
Naturally
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1971 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa in vinile 180 grammi di alta qualita', pressoche' identica alla prima tiratura uscita originariamente su Shelter Records. Pubblicato nel dicembre del 1971, prima di ''Really'', non entrato nelle classifiche Usa ne in quelle Uk dove usci' nel gennaio del 1972. Il primo album, uno dei dischi piu' influenti della musica americana degli anni '70. Contiene, tra le altre, "Crazy mama", "After midnight", ''Call me the breeze'' e "Magnolia". Registrato dopo che Eric Clapton fece di ''After midnight'', che era gia' uscita nella prima versione di Cale qualche anno prima, un grande successo, e' lavoro calibratissimo, composto in solitudine e suonato con vecchi amici dell' Oklahoma; lo stile inimitabile di J.J. Cale, che aveva gia' militato nei Leathercoated Minds incidendo con loro un apprezzato album nel '67, e' gia' tutto qui, pronto ad influenzare in maniera indelebile tutto il rock degli anni '70. Nato in Oklahoma, si trasferi' prima a Nashville poi a Los Angeles, dove incise tra il '65 ed il '66 alcuni singoli per la Liberty, tra cui "After Midnight", ed un album con i Leathercoated Minds, tra folk-rock e psichedelia, per poi suonare per qualche tempo con Delaney & Bonnie. Lasciata Los Angeles, torno' a suonare ed incidere da solo, raggiungendo il successo prima per la cover che Clapton fece della sua "After Midnight", poi per una manciata di dischi caratterizzati dal tono basso e sussurrato della sua voce e dal suo personalissimo tocco chitarristico, ricco di citazioni blues, country, folk, r&r e jazz ed influenza fondamentale per molti chitarristi a venire, il Clapton solista in primis.
Calico wall
i'm a living sickness / flight reaction
7" [edizione] nuovo mono usa 1967 get hip archive
rock 60-70
rock 60-70
ristampa con copertina modificata rispetto a quella adottata dalla stessa Get Hip nel 1995, copertina senza barcode con apertura per il disco in alto, etichetta "Dove" rossa, foro al centro largo; questo singolo contiene due splendidi brani provenienti da un acetato e registrati nel 1967 dalla oscurissima ma leggendaria band americana di Minneapolis, autrice di un unico rarissimo singolo proprio nel 1967 su etichetta Tuttle; "I'm A Living Sickness" non comparira' nel singolo in questione, ed e' veramente fatto che grida vendetta al cielo, talmente bello e straordinariamente interessante e' il brano in questione, lenta ed atmosferica ballata garage psichedelica caratterizzata da poche suggestive note di organo, una splendida chitarra che da un ipnotico arpeggio esplode in distorte ed acide visioni, ed una voce sofferta e particolarissima: un grezzo capolavoro underground dell' era psichedelica americana. Sul retro una versione strumentale della "Flight Reaction" che invece sara' inclusa nel singolo (ovviamente in una diversa versione che include la parte vocale); bellissimo anche questo brano, carico di tensione e suggestioni. Purtroppo la band incise pochissimi brani, comparendo sempre nel 1967 con la stessa "Flight Reaction" nella raccolta "Money Music", prima di scomparire nel nulla. Vale davvero la pena di scoprirli.
Campbell john
One believer
Lp [edizione] originale stereo ger 1991 Elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
La rara prima stampa vinilica, pressata solo in Germania, qui nella versione con i "publishing credits" presenti anche sull'etichetta della seconda facciata e non solo della prima, copertina con barcode 07559-61086-14, inner sleeve con foto, testi e crediti, label grigia sfumata con scritte nere e logo Elektra rosso e nero in alto, marchio GEMA/BIEM a sinistra del foro centrale, catalogo 7599-61086-1. Pubblicato nel 1991 dalla Elektra negli USA ed in Europa, il secondo album di John Campbell, successivo a ''A man and his blues'' (1988) e precedente "Howlin' mercy" (1993). Apprezzato lavoro di culto che avrebbe meritato piu' successo presso il pubblico, "One believer" esprime un blues ombroso e potente che nulla concede al commercialismo nonostante il debutto di Campbell su major, in quello che rimarrà il penultimo capitolo non postumo della troppo ristretta produzione discografica di Campbell. La sua voce profonda ed incisiva, credibilmente blues, ed il suo eccellente stile chitarristico, potente e vicino allo hard rock ma saldamente radicato nel blues elettrico contribuiscono a rendere la musica di questo lp una riuscita opera di vivificazione di un genere musicale gia' venerabile e ''vecchio'' nei primi anni '90 come il blues, senza snaturarlo ne' renderlo banalmente commerciale. "One believer" suona pieno di vita e di trascinante potenza, per gli standard del blues, e la presenza del torrido organo di Jimmy Pugh fa da valido interlocutore al chitarrista. Unica cover in scaletta "Person to person" di Elmore James. Originario di Shreveport in Louisiana, John Campbell (1952-1993) fu un chitarrista, cantante e compositore blues bianco, attivo soprattutto negli anni '80 e nei primi '90, ed influenzato da Ligthnin' Hopkins. Alcuni critici hanno paragonato la sua importanza per la diffusione del blues nei primi anni '90 a quella avuta nel decennio precedente da un mostro sacro come Steve Ray Vaughan; sia la sua voce che la sua chitarra esprimevano grande potenza e carisma, ma la sua carriera e la sua vita ebbero prematuramente termine a causa di una salute fragile. Dopo aver suonato in Texas ed in Louisiana, si stabili' nel 1985 a New York, attraendo un seguito entusiasta e pubblico' il suo primo album ''A man and his blues'' nel 1988; la label Elektra si interesso' a lui e pubblico' i suoi due successivi lp, ''One believer'' (1991) e ''Howlin mercy'' (1993).
Capossela vinicio
Camera a sud
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1994 warner music italia / atlantic
cantautori
cantautori
Vinile doppio da 180 grammi, copertina apribile, catalogo 5054197013195. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione rimasterizzata del 2018 ad opera della Warner Music Italia / Atlantic, il terzo album solista, originariamente pubblicato solo in cd nel 1994 dalla CGD in Italia, dopo ''Modi''' (1991) e prima di ''Il ballo di san vito'' (1996). Con ''Camera a Sud'' Capossela da' ancora maggior risalto nella sua musica ai ritmi, ai canti ed alle melodie del Meridione italiano, ma anche alle influenze latino americane, in brani come ''Guiro'' e la celebrata ''Che coss'e' l'amor'', divenuta uno dei suoi brani piu' celebri e poi inserita anche nella colonna sonora del film ''Tre uomini ed una gamba'' di Aldo, Giovanni e Giacomo. Fra episodi piu' animati e danzerecci, che ammodernano tradizioni che vanno dal mambo al tango, e canzoni piu' riflessive e vicine al cantautorato da ascolto, ed un ritornare di suggestioni jazz, ''Camera a Sud'' e' l'album che consacra Capossela fra i piu' importanti autori italiani della sua generazione. Musicista, cantautore e scrittore, nato in Germania nel 1965 da genitori originari dell'irpinia, Vinicio Capossela e' considerato uno degli esponenti piu' interessanti della nuova musica d'autore italiana, con una musica che si fonda su radici folk, ma che spazia fino al jazz, arricchita dalla sua personalissima sensibilita' ed ispirata da riferimenti letterari novecenteschi. Debutta su album nel 1990 con ''All'una e trentacinque circa''.
Car seat headrest
Teens of denial
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2016 matador
indie 2000
indie 2000
copertina apribile, adesivo su cellophane, inner sleeves, etichette custom. “Teens of denial” (2016) è il secondo album di Car Seat Headrest (ossia Will Toledo) ad uscire per la Matador Records. Il precedente disco, “Teens of Style” (2015) era una sorta di best of delle prime registrazioni del musicista americano, questo nuovo album, invece, è una raccolta di canzoni – settanta minuti in tutto – registrate in uno studio professionale, con un produttore vero e proprio (Steve Fisk) ed una band. Al centro dei dodici brani le difficoltà di un adolescente, Joe, in bilico tra immaturità e età adulta. Le sonorità, quindi, sono quelle dell’indie rock collegiale, non potrebbe essere altrimenti.
Car Seat Headrest, vero nome Will Toledo, è un musicista cresciuto a Williamsburg (Virginia). Al liceo ha suonato nella band sinfonica della scuola, al college si è appassionato ad artisti come Radiohead, Modest Mouse, R.E.M., Animal Collective e Swans, cominciando a scrivere canzoni al computer e facendosi chiamare Car Seat Headrest, ossia “sedile posteriore della macchina” dove era solito registrare le parti vocali. Inizia poi a suonare dal vivo con una band di musicisti, continuando, però, a registare le canzoni a casa suonando tutti gli strumenti e cantando tutte le parti vocali. A partire dal maggio 2010 pubblica online una lunga serie – circa una decina - di album autoprodotti fino al 2014. Perché poi arriva il contratto con la Matador Records, nel 2015 esce “Teens of Style” , seguito nel 2016 da “Teens of denial”. Toledo aka Car Seat Headrest è autore di un classico indie rock, dalle tinte power/noise pop e lo-fi.
Car seat headrest
The scholars
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2025 matador
indie 2000
indie 2000
doppio vinile, booklet di 28 pagine con illustrazioni e testi, copertina apribile. A distanza di cinque anni da "making a door less open" del 2020, il (probabile... vista la complessa discografia) tredicesimo album dei Car Seat Headrest . Un album così presentato dall'etichetta: Da Shakespeare a Mozart all'opera classica, Will Toledo dei Car Seat Headrest ha attinto ai classici per ideare i testi e l'arco narrativo di "The Scholars", mentre la musica attinge, con attenzione, a cicli di canzoni rock classiche come "Tommy" degli Who e "Ziggy Stardust" di David Bowie. "Un aspetto che può essere problematico nelle opere rock è che le singole canzoni vengono in un certo senso sacrificate per il flusso della trama", osserva Toledo. "Non volevo sacrificare questo aspetto per creare una narrazione molto fluida. E quindi questa è una sorta di via di mezzo in cui ogni canzone può essere un personaggio ed è come se ognuno emergesse al centro della scena con la sua canzone e il suo ballo". Mentre i Car Seat Headrest sono nati come progetto solista di Toledo, il quartetto è ora una band a tutti gli effetti. "Quello che abbiamo fatto di più negli ultimi anni è stato semplicemente tastarci il polso a vicenda", dice Toledo. "Fino a questo disco non mi sembrava che le cose si sincronizzassero a livello di sentimento interiore, con quell'energia interiore condivisa. Ed è diventata per me quella sensazione di band in un modo molto più concreto. È stato un grande viaggio".
Car Seat Headrest, vero nome Will Toledo, è un musicista cresciuto a Williamsburg (Virginia). Al liceo ha suonato nella band sinfonica della scuola, al college si è appassionato ad artisti come Radiohead, Modest Mouse, R.E.M., Animal Collective e Swans, cominciando a scrivere canzoni al computer e facendosi chiamare Car Seat Headrest, ossia "sedile posteriore della macchina" dove era solito registrare le parti vocali. Inizia poi a suonare dal vivo con una band di musicisti, continuando, però, a registare le canzoni a casa suonando tutti gli strumenti e cantando tutte le parti vocali. A partire dal maggio 2010 pubblica online una lunga serie - circa una decina - di album autoprodotti fino al 2014. Perché poi arriva il contratto con la Matador Records, nel 2015 esce "Teens of Style", seguito nel 2016 da "Teens of denial". Toledo aka Car Seat Headrest è autore di un classico indie rock, dalle tinte power/noise pop e lo-fi.
Carcass
Heartwork - ultimate edition (original album + bonus lp)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1993 earache
heavy metal
heavy metal
Vinile doppio, copertina apribile. Ristampa "Ultimate edition" del 2021 ad opera della Earache, con copertina apribile e non più a busta semplice, e con un vinile bonus, contenente dieci registrazioni demo, inedite su vinile fino a questa pubblicazione ("Buried Dreams (Demo)", "Carnal Forge (Demo)", "No Love Lost (Demo)", "Heartwork (Demo)", "Deliverance (Demo)", "This Mortal Coil (Demo)", "Arbeit Macht Fleisch (Demo)", "Blind Bleeding The Blind (Demo)", "Doctrinal Expletives (Demo)", "Death Certificate (Demo)"). Originariamente pubblicato nell'ottobre del 1993 dalla Earache nel Regno Unito, dove giunse al 67esimo posto in classifica, ed uscito negli USA nel 1994, il quarto album, successivo a "Necroticism – descanting the insalubrious" (1991) e precedente "Swansong" (1996). Largamente considerato uno dei capolavori del death metal, "Heartwork" è una magistrale sintesi di ferocia, abrasività, tecnica ed anche melodia: il cantato al vetriolo guida pezzi complessi ed articolati, in cui densi riff si sovrappongono fra loro, e si alternano con devastanti accelerazioni e cavalcate, in cui il gruppo tiene sempre le redini della situazione, tecnicamente; fra le righe emergono anche echi del metal classico della NWOBHM, ma i Carcass rimangono comunque estremisti e spietati nei solchi di questo 33 giri, opera matura ed acclamata dai più, annoverata fra i capisaldi del death metal melodico. I Carcass si formano a Liverpool nel 1985, ad opera di Billy Steer (poi anche nei Napalm Death) e di Ken Owen. Nel corso degli anni il gruppo ha modificato sensibilmente il proprio stile, partendo dal grindcore piu' furioso e dissonante per poi spostarsi verso un metal non scevro da melodia, testimoniato da "Heartwork", il loro album piu' famoso. Si sciolgono nel 1995 ed i membri proseguono con altri progetti: Steer forma il power trio Firebird, mentre Owen e Jeff Walker danno vita ai Blackstar; Jeff Amott forma invece Spiritual Beggars ed Arch Enemy.
Cash johnny
American recordings
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1994 american
blues rnr coun
blues rnr coun
ristampa ufficiale, in vinile 180 grammi, corredata di inner sleeve,copertina pressoche' identica alla prima molto rara tiratura. Pubblicato in Usa nel maggio del 1994 dopo '' Mystery of life'' e prima di '' Unchained'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk dove usci' nell' ottobre dello stesso anno. il primo della serie di albums su American Recordings prodotti da Rick Rubin, le ultime prove in studio prima della sua scomparsa avvenuta nel 2003. progetto iniziato nel '93, anno in cui registra questo set acustico, seguito da "unchanined" del '96, nel quale viene accompagnato da Tom Petty & The Heartbreakers, "american III: solitary man" del 2000 e "american IV: the man comes around" del 2002. formato in parte da canzoni composte dallo stesso Cash ( "let the train blow the whistle", "drive on", "redemption", "like a soldier"), e in parte da rifacimenti di brani di Leonard Cohen ("bird on a wire"), Tom Waits ("down there by the train"), Nick Lowe ("the beast in me"), Kris Kristofferson ("why me lord"), Glenn Danzig ("thirteen"), Loudon Wainwright III ("the man who couldn't cry") e di alcuni traditional, eseguiti con soli voce e chitarra acustica, con uno stile pulito ed essenziale che mette in luce tutto il carisma e l'umanita' di questo immenso artista, icona della musica (country) americana.
Cash johnny
At folsom prison (+bonus)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1968 columbia / legacy
blues rnr coun
blues rnr coun
Vinile doppio da 180 grammi per audiofili, copertina apribile, libretto di sedici pagine formato lp con note e foto. Ristampa del 2015 del doppio album gia' edito nel 2011 dalla Music On Vinyl, versione deluxe con copertina apribile ed in vinile doppio, contenente otto brani in piu' rispetto alla prima tiratura (ed ovviamente facenti parte dello stesso concerto, vedi scaletta piu' in basso), ma senza i brani ''Give my love to rose'' e ''I got stripes'', presenti invece sulla prima tiratura del 1968. Originariamente pubblicato originariamente in Usa nel maggio del 1968 dalla Columbia dopo ''Carryn'on'' e prima di ''The holy land'', giunto al numero 13 delle classifiche USA e non entrato in quelle UK. Il quindicesimo album. ''At Folsom prison'' e' uno dei piu' celebri, se non il piu' celebre, album del grande cantante americano. Pubblicato in un anno che vide celebrare il matrimonio con June Carter e la rinascita di Cash dopo gli eccessi esistenziali del passato, ''At Folsom prison'' fu registrato dal vivo nella prigione di Folsom e la scaletta venne strutturata in modo da presentare brani che avessero a che fare con delitti, pentimento, solitudine e prigione; il pubblico di carcerati che assistette al concerto si elettrizzo' e trasmise l'emozione a Cash, alimentandone la carica espressiva durante l'esibizione. Uno dei dischi piu' acclamati di Cash e grande successo nelle classifiche country, ''At Folsom prison'' sara' seguito l'anno successivo dall'uscita di ''At San Quentin'', anch'esso registrato dal vivo in un carcere. Musicalmente l'album propone un agile country/rock'n'roll, da cui la rabbia che cova nell'artista emerge sovente a discapito dell'indirizzo melodico ed apparentemente solare dei brani. Questa la scaletta: ''Blue suede shoes'' (cantata da Carl Perkins, bonus track), ''This ole house'' (cantata dagli Statler Brothers, bonus track), ''Folsom prison blues'', ''Busted'' (bonus track), ''Dark as a dungeon'', ''I still miss someone'', ''Cocaine blues'', ''25 minutes to go'', ''I'm here to get my baby out of jail'' (bonus track), ''Orange blossom special'', ''The long black veil'', ''Send a picture of mother'', ''The wall'', ''Dirty old egg-sucking dog'', ''Flushed from the bathroom of your heart'', ''Joe bean'' (bonus track), ''Jackson'', ''I got a woman'' (bonus track), ''The legend of john henry's hammer'' (bonus track), ''June's poem'' (bonus track), ''Green, green grass of home'', Greystone chapel''. Johnny Cash (1932-2003) e' considerato il piu' grande country singer americano. ''Riscoperto'' dal pubblico rock dopo l'uscita del suo ultimo album ''The man comes around'' (2002), uno dei migliori lavori degli ultimi dieci anni, e' una delle leggende della musica americana ed ha senza alcun dubbio influenzato in maniera determinante tutto il movimento del Greenwich Village, Dylan compreso, senza contare l'importanza avuta nel country e nella cultura popolare americana.
Causa sui
Pewt'r sessions 2
lp [edizione] originale stereo dan 2011 el paraiso / spirit of orr / impetus
[vinile] Excellent [copertina] Very good indie 2000
[vinile] Excellent [copertina] Very good indie 2000
L' originale rara stampa, pressata in sole 500 copie, copertina (con alcune piccole abrasioni sul retro) senza codice a barre, completa di inner sleeve semirigida, vinile 180 grammi, etichetta rosa, grigia e nera, catalogo EPR006. Pubblicato nel luglio del 2011, il secondo dei tre volumi delle "Pewt'r Sessions" (il primo era stato pubblicato ad aprile, il terzo uscira' soltanto nel 2014), con tre lunghissimi brani (per oltre quarantasei minuti di durata) interamente strumentali, costituiti da un impianto sonoro hard rock-psichedelico-kraut, con improvvisazioni fra "Electric ladyland" di Hendrix e "Tago mago" dei Can; altri riferimenti sono da riscontrarsi in gruppi del passato come Quicksilver Messenger Service, Hawkwind e Amoon Duul ed in gruppi contemporanei, vicini allo stoner, come Black Angels e White Hills. Formazione danese dedita ad un potente hard rock acido vicino allo stoner come al rock pesante underground dei primi anni '70 (Hawkwind, Black Sabbath, Stooges), i Causa Sui esordiscono su Lp nel 2005 con un lavoro eponimo, seguito nel 2007 da "ree ride" nel 2008 da "Summer sessions vol. 1" nel 2009, da "Summer sessions vol. 2", da "Summer sessions vol.3", da "Pewt'r sessions 1" e da "Pewt'r sessions 2", entrambi del 2011. Formazione danese dedita ad un potente hard rock acido vicino allo stoner, come al rock pesante underground, in una psichedelia interamente strumentale, con un netta influenza nostalgica verso l'epopea fine sessanta/inizio settanta, inglobando in unica istanza, derive hard cosmiche fra Black Sabbath e Hawkwind, country altamente stonato alla Grateful Dead e blues elettrico alla Allman Brothers Band, i Causa Sui esordiscono su Lp nel 2005 con un lavoro eponimo, seguito nel 2007 da "Free ride" nel 2008 da "Summer sessions vol. 1" nel 2009, da "Summer sessions vol. 2", da "Summer sessions vol.3", da "Pewt'r sessions 1" e da "Pewt'r sessions 2", entrambi del 2011.
Cave nick
Boatman's call
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1997 mute / bmg
punk new wave
punk new wave
Ristampa in vinile 180 grammi, corredata di inner sleeve con testi, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, catalogo LPSEEDS10. Uscito nel marzo del 1997, dopo "Murder Ballads" e prima di "No More Shall We Part", giunto al 22esimo posto delle classifiche inglesi ed al quinto di quelle australiane. Il decimo album in studio per l' artista australiano di Melbourne, ex Boys Next Door e Birthday Party, qui come sempre con i fidi Bad Seeds (per l' occasione composti da Mick Harvey, Blixa Bargeld, Martyn P. Casey, Conway Savage, Warren Ellis, Jim Sclavunos, Thomas Wydler, musicisti sul cui pedigree evitiamo di dilungarci...). Tra i dischi di Nick Cave, forse il piu' intimista ed uno dei piu' amati, composto da ballete composte e suonate al piano, con gli arrangiamenti scarni e misuratissimi, ma davvero preziosi, dei Bad Seeds, ed un tono carico di languori e malinconie, come evidente anche dai testi, parte dei quali pare dedicati a PJ Harvey, con cui Cave ebbe all' epoca una breve relazione ("West Country Girl", "Black Hair" e "Green Eyes"). Ne vennero tratti i singoli "Into My Arms" e "(Are You) The One That I've Been Waiting For?". Storica formazione fondata dal cantante e paroliere australiano Nick Cave in seguito allo scioglimento del suo precedente gruppo Birthday Party, i Bad Seeds presero spunto dal post punk e dal rock gotico, contaminandoli con gospel, blues ed art rock, a sorreggere le liriche oscure di Cave, spesso incentrate su amore e morte, dalle tinte forti e dallo stile quasi letterario. Fra i loro numerosi album, lavori come l'esordio ''From her to eternity'' (1984), ''Tender prey'' (1988) e ''Abattoir blues/The lyre of Orpheus'' (2004) beneficiano del plauso della critica, all'interno di una discografia complessivamente molto considerata.
Cave nick and the bad seeds
Murder ballads
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1996 mute / bmg
punk new wave
punk new wave
Doppio album in vinile 180 grammi, ristampa rimasterizzata, con i dieci brani originari distribuiti su due vinili per una migliore qualita' di ascolto, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, catalogo LPSEEDS9. Il nono album in studio con i Bad Seeds, da molti ritenuto uno dei capolavori dell' australiano ex Boys Next Door e Birthday Party, pubblicato nel febbraio del 1996 dalla Mute in Gran Brategna, dove giunse all'ottavo posto in classifica, e dalla Reprise negli USA, a quasi due anni di distanza dal precedente "Let Love In", e registrato tra il '93 ed il '95 con i fidi Bad Seeds, ovvero i soliti Mick Harvey (anche lui ex Boys Next Door e Birthday Party) e Blixa Bargeld degli Einsturzende Neubauten, oltre qui a Thomas Wydler dei Die Haut, Conway Savage, Martyn P.Casey (ex Triffids) e Jim Sclavunous (ex 8 Eyed Spy e Cramps). Il titolo non lascia spazio a dubbi, si tratta di canzoni di morte, permeate di un umore macabro, con alcuni episodi pervasi da humor sottile altri da sobrio orrore, ma pure di un romantico e torbido lirismo; le parti strumentali, suonate dai Bad Seeds, sono in genere scarne ed essenziali, e sottolineano con grande incisivita' l'atmosfera sinistra del disco, con uno stile che come al solito varia dal blues, al country, al lounge-jazz. In due distinti episodi Cave duetta con Kylie Minogue ("Where the wild roses grow") e P.J. Harvey (la ripresa del traditional "Henry lee"), e certo si tratta di due tra i piu' incisivi episodi del disco, insieme almeno a "O' malley's bar", brano di 10 minuti il cui testo racconta il massacro in un bar ad opera di un pazzo, che lentamente e metodicamente assassina una dozzina di avventori, e alla conclusiva cover di Dylan "Death is not the End", in cui Cave duetta con l' indimenticato Pogues Shane McGowan. "Murder Ballads" fu l' album fino a quel momento di maggior successo di Cave, ma soprattutto ne confermo' uno stato di ritrovata grazia, che gia' "Let Love In" aveva evidenziato e che il successivo "The Boatman's Call" confermera' presto. Una delle piu' intense e migliori prove mai registrate da Nick Cave con i Bad Seeds.
Chameleons
Script of the bridge
lp2 [edizione] nuovo stereo uk 1983 blue apple
punk new wave
punk new wave
doppio album in vinile 180 grammi, ristampa rimasterizzata agli Abbey Road Studios, con i brani dell' originario album distribuiti su due vinili per una migliore resa sonora (scelta opportuna vista la straordinaria lunghezza del disco), e con codice per il download digitale, copertina con medesimo disegno ma in tinta diversa rispetto alla originaria tiratura su Statik. Il primo grande album della band di Manchester guidata da Mark Burgess, uscito nell' agosto del 1983, uno degli album d'esordio piu' innovativi ed originali prodotti dalla perfida albione nella prima meta' degli '80, da parte di uno dei gruppi piu' scandalosamente ignorati dalla critica musicale di quel paese, sin dal primo singolo del 1981, cosi' spesso pronta ad idolatrare effimeri gruppetti buoni per un singolo o due, ed invece incapace di cogliere la bellezza della musica di questo gruppo, sospesa tra post punk, psichedelia, delicata e maestosa insieme, sognante ed oscura, con testi immginifici e poetici. Da sempre amati nel resto dell' Europa e seguiti da un pubblico di culto, sono stati, non a caso, celebrati da innumerevoli albums postumi, e sono qui "fotografati" nel loro primigenito splendore, nell' album che contiene peraltro "Second Skin'', uno dei piu' bei brani di tutta la new wave britannica, primo tassello di una trilogia di albums che ha pochi eguali nell' ambito del post punk inglese. Reg Smithies, Dave Fielding, e Mark Burgess si conoscono dall'infanzia, vengono tutti da Middleton, sobborgo a nord di Manchester. Formano i Chameleons, cominciano a farsi conoscere in ambito locale, ma colpiscono presto l'attenzione del grande John Peel, leggendario DJ di Radio 1, che contribuisce alla diffusione del loro primo singolo, inciso per la Epic. Nel frattempo i Chameleons sono diventati quattro, con l'inserimento del batterista John Lever. Sono anni di grande fermento per la scena musicale britannica, i gruppi candidati a diventare "the next big thing" sono molti, e anche i quattro di Middleton possono giocare lo loro carte. Nel 1983 esce il primo album, "Script of the Bridge", un gioiello che e' salutato con favore da buona parte della critica specializzata. "They could be the next underground Cult, or the next U2", scrive Carole Linfield a chiusura della recensione pubblicata su Sounds. Il suono vigoroso dei Chameleons, con i crescendo delle chitarre e le pulsazioni decise del basso e della batteria, trova l'espressione compiuta nella voce profonda di Burgess, autore di tutti i testi. Si trovano molti rimandi ai suoni Sixties, e' forte l'influenza dark dei contemporanei Cure e Echo & the Bunnymen, e a tratti si riconosce la stessa intensita' degli irlandesi U2. Il disco e' un autentico gioiello, insieme elegante ed energico, melodico e intenso, qualche pezzo ha la potenzialita' per diventare un grande successo, ma per il grande pubblico i Chameleons restano poco conosciuti. Nel 1985 esce un secondo album, "What Does Anything Mean? Basically", che rimane all'altezza del precedente, e ugualmente porta consensi di critica e un successo solo parziale nel riscontro con un pubblico piu' vasto. Pero' la fama dei Chameleons si e' estesa a molti paesi europei, e l'interesse delle grandi case discografiche apre nuove prospettive per il loro futuro commerciale. Nel 1986 firmano per la potente Geffen, e poco dopo esce il terzo album, "Strange Times", destinato a una forte promozione sul mercato statunitense. Sono sulla rampa di lancio per il grande successo, sono in molti a credere che arriveranno al grande pubblico come sta accadendo ai Cure. E invece la fine del gruppo giunge improvvisa, a troncare anche i sogni dei discografici, all'indomani della morte del manager Tony Fletcher. Come se fosse venuto meno il collante, la ragione per essere un gruppo, i quattro Chameleons si separano bruscamente all'inizio del 1987. La storia finisce li', o almeno sembra. Per quasi tredici anni la storia comune dei quattro sembra davvero chiusa. Mark Burgess continua nel suo percorso dando vita in successione a The Sun and the Moon, Mark Burgess & the Sons of God, Invincible, Mark Burgess & Yves Altana. Pubblica dischi di costante insuccesso commerciale, continua l'attivita' dal vivo, e soprattutto scopre che l'affetto per i Chameleons non si e' spento, ma se possibile si e' rafforzato con gli anni. Le vendite dei tre album continuano a dare qualche frutto, i vecchi e i nuovi fans non smettono di chiedere a Burgess di suonare i classici del gruppo, e ancora piu' singolare e' il fatto che stelle come Liam Gallagher degli Oasis dichiarino pubblicamente il loro debito verso il gruppo di Middleton.
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