Hai cercato: immessi ultimi 15 giorni --- Titoli trovati: : 437
Pag.:
oggetti:
De andre' fabrizio
Rimini (180 gr. + 2 booklets)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1978 sony
cantautori
cantautori
ristampa del 2024, in vinile 180 grammi e rimasterizzata, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura, e completa dell' originario booklet di otto pagine, oltre che di un esclusivo bookletcon approfondimenti e note autografe di Fabrizio De Andre. Pubblicato in Italia nel maggio del 1978 dopo "Volume 8" (1975) e prima di "Fabrizio de Andre' " (1981). Gli orizzonti artisici ed i confini musicali si ampliano a dismisura con questo album, registrato con la fattiva collaborazione di Massimo Bubola, in repertorio un brano in dialetto gallurese, testimonianza della lunga permanenza in Sardegna ed uno di Bob Dylan, album certamente di transizione, ancora molto politico, ma in cui gia' si sente l'arrivo della scvolta, preannuncia e narra la stagione del riflusso, nei suoi testi si vedono scorrere tutti gli avvenimenti che hanno segnato quell'epoca, dalle prime contestazioni (alla scala di milano), alle battaglie contro il "numero chiuso", fino alla cacciata di lama, nel 1977, dall'università di roma, a cura degli autonomi, poi la deriva della lotta armata che darà luogo agli anni di piombo, il sequesrto Moro. Registrato e mixato negli Studi Fonorama di Milano, con- Riccardo Pellegrino, Marco Zoccheddu, Sergio Farina, Gilberto Zilioli, Fabrizio De Andrè, Giampiero Reverberi, Bruno Crovetto, Tullio De Piscopo, Vanda Radicchi, Lella Esposito, Vincenzo La Puma, Mario Battaini, Giuliano Bernicchi, Luigi Bernardi, Attilio Casiero,Virginio Bianchi, Marino Pomarico. Archi arrangiati e diretti da Giampiero Reverberi, La voce femminile in "Volta la carta" e "Andrea" è di Dori Ghezzi. contiene i seguenti brani- Rimini, Volta la carta, Coda di lupo, Andrea, Tema di Rimini , Avventura a Durango , Sally ., Zirichiltaggia (Baddu tundu), parlando del naufragio della London Valour, Folaghe.
Dead can dance
The serpent's egg
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1988 4ad
punk new wave
punk new wave
ristampa del 2017, pressoche' identica alla prima ormai rara tiratura, e corredata dell' originaria inner sleeve. Il magnifico quarto album della band di Lisa Gerrard e Brendan Perry, australiani con base in Inghilterra. Uscito nel novembre del 1988 su 4AD, e giunto al quinto posto delle classifiche "indie" inglesi, dopo il precedente "Within the Realm of a Dying Sun", dettato da una ennesima straordinaria maturazione compositiva ed evolutiva, "The Serpent's Egg", e' sicuramente una delle espressione massime del gruppo, che riesce ad emanare evocazioni sacre e profane, medievali ed eteree; in una continua ricerca volta verso il passato bellissimi brani ci trasportano in terre lontane incantate, degne di una sceneggiatura di Werner Herzog. Veramente bello, senza alcuna nota di caduta artistica The Serpent's Egg con la sua sacralita' e' da considerarsi tra gli album di maggior risalto artistico di fine anni ottanta. Il progetto Dead Can Dance nasce in Australia nel 1981 da Brendan e Lisa, entrambi di origini Anglo-Irlandesi. I due decidono di trasferirsi a Londra dove ottengono un contratto con la 4AD, diventandone uno dei gruppi di maggior successo e parteciperanno naturalmente anche al progetto aperto 4AD This Mortal Coil. La 4AD di Ivo Watts-Russell sara' ricordata come etichetta fondamentale degli anni ottanta che ha avuto il merito di lanciare molti dei gruppi che hanno caratterizzato l'intera decade degli anni ottanta; tra questi sicuramente un posto di primo piano spetta ai Dead Can Dance capaci di rappresentare il vertice assoluto di quella ricerca sul suono, sulle voci e sulle atmosfere cosi' lontano da un qualsivoglia genere di "pop", autori di sonorita' gotiche, medioevali ed eteree, anche se questo e' termine al quanto restrittivo per l'arte dei Dead Can Dance. Un'influenza, quella dei Dead Can Dance, che e' profondissima e non solo a livello strettamente musicale: l'importanza del duo anglo-australiano sta in primo luogo nell'aver introdotto nella musica rock un approccio "colto", un modo di comporre e costruire canzoni che nasceva da ricerche che erano non solo musicali ma anche letterarie, etnografiche e storiche. Gia' il loro primo album mostrava sia i primi germi di quel sound esoterico e medievaleggiante che sarebbe diventato il loro marchio di fabbrica, sia stranianti divagazioni tribali. Perry e Gerrard si complementavano tanto in fase di composizione che di esecuzione, dividendosi piu' o meno equamente i brani e riuscendo a trasformare in un'unica "anima" due personalita' musicali che non potevano essere piu' distanti. Se infatti Perry, voce baritonale e predilezione per arrangiamenti ricchi e fantasiosi, era un colto e austero cantautore, Gerrard - la cui voce era molto piu' vigorosa e nervosamente instabile rispetto al sussurro fatato di Liz Fraser (Cocteau Twins) - preferiva cimentarsi in esercizi vocali liberi da metrica e grammatica, adagiati su partiture esotiche e magiche, cantati in un linguaggio inesistente, che mescolava svariati linguaggi "reali". Spleen And Ideal, porta subito a livelli vicini alla perfezione tanto l'intesa tra i due, quanto la loro ricerca: qui ci sono ancora tracce di rock, che in seguito andranno perdute del tutto (culminando in "Aion" del 1990, che e' un album di musica medievale "pura"), c'e' molta elettronica, sebbene nascosta e mascherata. La portata artistica dei Dead Can Dance non e' soltanto musicale, anzi forse il lato musicale e' addirittura meno interessante rispetto a tutto quello che sta dietro le loro canzoni, quel loro approccio metodico, scientifico, piu' simile alle tecniche etnologiche della ricerca sul campo, o all'archeologia sperimentale che alla composizione musicale. Ogni nota, ogni arrangiamento e ogni parola delle loro canzoni e' frutto di un lavoro lungo e paziente di studio, documentazione e "sperimentazione" alla ricerca della resa perfetta dell'atmosfera e dell'epoca che di volta in volta il duo mirava a ricreare a partire da segni ben precisi e scelti con cura. Spleen And Ideal trasporta l'ascoltatore in un mondo e in un tempo alieni, antichi e lontanissimi eppure al tempo stesso incredibilmente "familiari" ed evocativi, come se le loro associazioni di armonie e sonorita' fossero iscritte nel nostro inconscio collettivo.
Death ss
Where have you gone? (ltd. coloured vinyl + poster)
12" [edizione] nuovo stereo eu 1991 lucifer rising
heavy metal
heavy metal
EP in formato 12" a 45 giri, edizione limitata a 200 copie in vinile di colore grigio con chiazze nere, corredato di poster apribile in formato 30 x 60 centimetri. Ristampa del 2024 ad opera della Lucifer Rising, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1991 dalla Rosemary's in Italia, questo raro EP contiene il brano "Where have you gone", tratto dal terzo album "Heavy demons", uscito nello stesso anno, e tre tracce inedite su album: la cover del classico degli Atomic Rooster "Death walks behind you", interpretata in chiave ferocemente metal, una versione remix leggermente estesa di "Where have you gone?" ed una versione registrata dal vivo di "Horrible eyes". Longeva formazione metal italiana, i Death SS si formano a Pesaro alla fine degli anni '70; il gruppo resta negli annali per essere uno dei principali esponenti del filone ''horror metal'', e viene definito da alcuni critici come ''il parallelo musicale del cinema di Roger Corman''. Guidati dall'enigmatico frontman Steve Sylvester, unico membro costante di una formazione frequentemente rimaneggiata, pubblicano la raccolta ''The story of death ss'' nel 1987, prima dell'album d'esordio ''...in death of Steve Sylvester'' (1988) e del successivo ''Black mass'' (1989). Il gruppo resta fedele al proprio stile ed alla propria caratteristica immagine stregonesca e funerea nel corso degli anni, proseguendo la sua attivita' ben oltre l'inizio del nuovo secolo.
Del rey lana
Norman fucking rockwell
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 2019 polydor/interscope
indie 2000
indie 2000
Doppio album, ristampa con copertina apribile pressoche' identica alla prima rara tiratura, con testi all'interno, corredata di inner sleeves. Pubblicato nell'agosto del 2019 dalla Polydor / Interscope, giunto al primo posto in classifica nel Regno Unito ed alla terza posizione negli USA, il sesto album in studio, successivo a "Lust for life" (2017) e precedente "Chemtrails over the country club" (2021). Lavoro acclamato sia dalla critica mainstream che da quella indipendente, e premiato da un grandissimo successo di pubblico, "Norman fucking rockwell", il cui titolo fa riferimento all'influente pittore ed illustratore americano Norman Rockwell, artista che ha avuto un notevole impatto sulla cultura statunitense del '900, e quindi una figura collegabile all'immaginario della Americana, è un lavoro che stilisticamente va in effetti a lambire il terreno di quel genere musicale, anche se in modo moderno e confinante con il pop, combinando echi roots rock, dilatati ed atmosferici, con un soft rock attuale, malinconico ed etereo. Un disco che riesce nel non facile compito di sposare accessibilità con lirismo e qualità artistica, un'opera dalle sonorità cullanti e dolceamare, dagli arrangiamenti ricchi di sfumature elettroacustiche, ma non eccessivamente barocchi. Cantante originaria di New York, Lana Del Rey nasce nel 1985 e cresce a Lake Placid; comincia a dedicarsi seriamente alla musica dopo le scuole superiori, quando si stabilisce a Long Island e si esibisce nei locali newyorchesi, talora sotto lo pseudonimo di Lizzy Grant o anche Lana Del Ray. La stampa ha talora sottolineato come la Del Rey abbia contribuito a popolarizzare presso il grande pubblico il "sad core"; la sua è una musica lenta, molto malinconica e cinematica, rivestita da una patina elegante che richiama l'estetica degli anni '50 e '60 ma che nasconde una vena quasi costantemente dolente e tragicamente romantica, e che sonicamente intreccia influenze di quell'epoca con arrangiamenti e sonorità del pop moderno del XXI secolo. Dopo un primo album indipendente, la sua carriera compie un'impennata con il secondo "Born to die" (2012), primo di una serie di album che nel corso del decennio giungono puntualmente nella top 3 statunitense e quasi sempre in vetta a quella britannica.
Diaframma
il ritorno dei desideri (promo copy!)
lp2 [edizione] originale stereo ita 1994 vinylove
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
doppio album in vinile pesante, l' originale rara stampa, normalmente in edizione limitata di 300 copie numerate a mano sul retro, si tratta pero' in questo caso di una COPIA PROMOZIONALE CON SCRITTA A MANO "PROMO" AL POSTO DELLA NUMERAZIONE, copia che e' quindi comprensibilmente priva del cd originariamente allegato (conteneva la versione in cd dell' album), copertina apribile senza barcode, catalogo VNL01. Per la prima volta in vinile, e con quattro brani aggiunti per l' occasione rispetto alla prima edizione in cd (quelli della quarta facciata: "La donna ideale", Ho Bisogno di Un Caffe'", "Vecchia Pelle" e la versione interpretata da Cristina Dona', con i Diaframma stessi, di "Labbra Blu"). Il sesto vero album dello storico gruppo fiorentino guidato da Federico Fiumani, uscito nel 1994 su cd per la Contempo, dopo il capolavoro "Anni Luce" e prima di "Non e' tardi". Il songwriting di Fiumani, cosi' come la sua espressivita' vocale, e' ormai perfettamente maturo e calibrato, lirico ed a volte volutamente spigoloso, e si diverte a passare da brani da un registro all' altro cosi' come la musica, ora delicata ed ora fragorosamente chitarristica. Un periodo particolarmente fertile e felice artisticamente; nel 1995 arrivera' anche il Premio Tenco, ma neppure quello porto' una vera svolta, in termini di riscontro di pubblico, nella storia di questo splendido perdente del rock italiano.
Diaframma
pioggia / illusione ottica (white vinyl)
7" [edizione] ristampa stereo eu 1982 vinyl love
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
singolo in formato 7"; ormai rara ristampa del 2016, edizione limitata di 500 copie numerate a mano sul retro (questa la copia numero 361), in vinile bianco, copertina pressoche' identica alla prima rarissima tiratura su Italian Records, e corredata dell' originario inserto con testi. Pubblicato nel 1982, registrato nel dicembre del 1981, il primo storico singolo della band fiorentina guidata naturalmente da Federico Fiumani, alla chitarra, qui con il primo cantante Nicola Vannini (poi Soul Hunter), e con i fratelli Leandro e Gianni Cicchi al basso ed alla batteria, ovvero la stessa line up che, con l' inserimento di Maurizio Fasolo alle tastiere, incidera' il primo 12" "Altrove" nel 1983. Due i brani contenuti, "Pioggia" e "Illusione Ottica", grezze e spigolose, figlie del miglior post punk britannico dalle tinte oscure.
Diamond d
Hatred, passions and infidelity (180 gr.)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1997 music on vinyl
hip-hop
hip-hop
Vinile doppio da 180 grammi. Ristampa del 2022 ad opera della Music On Vinyl, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nell'agosto del 1997 dalla Mercury, giunto al 40esimo posto nella classifica hip hop statunitense, il secondo album, successivo a "Stunts, blunts and hip hop" (1992) e precedente "Grown man talk" (2003). Avvalendosi di beats che fondono il torrido funk vintage degli anni '70 con atmosferiche e quasi narcotiche melodie basate su un moderno soul, prodotto quasi interamente (tredici brani su sedici) da Diamond D (qui accreditato solo come "Diamond"), "Hatred..." è sorretto soprattutto dal sicuro e travolgente rap del leader e dall'apporto dei numerosi ospiti, fra cui citiamo il collaboratore John Dough, autore dei testi di alcuni brani, Don Barron (Master Of Ceremony), Phife (A Tribe Called Quest), Pete Rock, Fat Joe, Big L., Lord Finesse ed AG (tutti dalla famiglia Diggin' In The Crates) e lo MC Sadat X (Brand Nubians). Stimato produttore e paroliere afroamericano originario del Bronx, Diamond D ha collaborato, come cantante e/o produttore, alla realizzazione di alcuni dei capolavori dello hip hop, come "The low end theory" degli A Tribe Called Quest e "The score" dei Fugees; egli è attivo anche come artista solista, a partire dall'acclamato "Stunts, blunts and hip hop" del 1992, seguito nel 1997 da "Hatred, passions and infidelity", nel 2003 e nel 2005 dai mixtapes "Grown man talk" e "Diamond mine", nel 2007 dalla collaborazione con Master Rob "I'm not playin'", accreditata ad Ultimate Force, e nel 2008 dal terzo lp solista "The huge hefner chronicles"; nel 2022 esce il sesto lavoro solista "The rear view".
Dickies
Incredible shrinking dickies
Lp [edizione] nuovo stereo aus 1979 spiritual research
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2020, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura. Pubblicato nel febbraio del 1979 dalla A&M in Gran Bretagna e negli USA, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, ''The incredible shrinking Dickies'' e' l'album d'esordio dei Dickies, precedente ''Dawn of the Dickies'' (1979). La folle band californiana di Los Angeles guidata da Stan Lee e Chuck Wagon, dopo una serie di singoli irresistibili le cui incredibili facciate A sono tutte qui incluse (le iconoclaste covers di "Paranoid" dei Black Sabbath e di "Eve of Destruction", la travolgente e geniale "Give it Back"), realizza con "The Incredible Shrinking Dickies" un disco che e' la piena conferma del talento del gruppo nell' elaborare un hardcore punk velocissimo ed abrasivo ma spiccatamente pop in molte delle sue, spesso imprevedibili, soluzioni compositive. Volutamente kitsch, a partire in questo disco dalla bellissima copertina, irresistibilmente ironici, irrefrenabili, imitatissimi ed amati come poche altre punk bands che abbiano mai calcato le scene, avrebbero un anno dopo pubblicato un altrettanto strepitoso seguito, "Dawn of the Dickies", proseguendo poi tra scioglimenti e ricostituzioni, sempre all' insegna della goliardia e del divertimento.
Diddley bo
bo diddley and company (+2 tracks)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1963 waxtime
blues rnr coun
blues rnr coun
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte a quella della originaria tiratura, con note e foto supplementari sul retro, e con due tracce aggiunte: "I'm Hungry" e "All Together" (entrambe registrate nel 1960 nello studio casalingo di Diddley. L' ottavo album di Otha Ellas Bates, poi Elias McDaniel e quindi semplicemente Bo Diddley, nero originario di McComb, Mississippi, forse l' ultimo capolavoro in studio della prima fase della lunga storia artistica di questo straordinario e geniale personaggio, a cui nessuno puo' negare un ruolo tra i piu' influenti musicisti nella storia del rock. Si tratta del primo album in cui compare la bella e brava Norma-Jean Wofford, soprannominata "the Duchess", che Diddley presentava all' epoca come sua sorella (qui sono insieme in copertina), con l' intento di proteggerla in un mondo certamente non semplicissimo per una donna, e che sara' nella sua band fino al 1966, suonando con lui la chitarra, spesso quella solista. Molti i brani degni di nota: la fantastica "Bo's a Lumberjack", scarna e primitiva, dalla forte carica sessuale, che esalta l' istrionismo di Diddley ed il suo "jungle rock", oppure "(Extra, Read All About It) Ben" caratterizzata da riuscitissimi contrappunti pianistici, la selvaggia "Help Out", l' esaltante "Diana" (basata sulla vecchia "Hey Bo Diddley"), le solide "Little Girl", "Gimme Gimme", "Same Old Thing", "Met You On a Saturday", "Put The Shoes On Willie" (scritta da Earl Hooker), e "Pretty Girl", che sara' presto nel repertorio di molte bands inglesi (i dischi di Diddley dei primi anni '60 ebbero un riscontro decisamente superiore in Inghilterra che non in America, influenzando in maniera determinante tutta la "British Invasion". Pur non avendo avuto molti veri hits, Bo Diddley e' stato uno dei padri del rock'n'roll (tra i suoi tanti soprannomi "the Originator"), ed ancora di piu', l' inventore di un sound unico (d'altro canto le sue mirabolanti chitarre se le costruiva da solo!) e di un approccio musicale che e' un marchio di fabbrica la cui originaria appartenenza e' a lui immediatamente riconducibile, il suo straordinario "Bo Diddley beat", costruito su ritmi ripetitivi ed ipnotici, che accentuano e riscoprono l' antico ed imprescindibile legame del r'n'b con la musica africana. Scopri' John Lee Hooker nei primi anni '50, di li' a poco il singolo "Bo Diddley"/"I'm a Man", nel 1955 (!!!) fu uno degli spartiacque piu' epocali tra il primitivo r'n'b ed il rock'n'roll propriamente inteso, artefice di innovazioni musicali che avrebbero influenzato non solo la "british invasion" (i Rolling Stones che a lui devono davvero moltissimo, e poi Animals, Yardbirds, Pretty Things e molti altri ripresero i suoi brani e si rifecero al suo stile), ma anche la musica americana dal garage punk alla psichedelia (basti pensare ai Quicksilver di "Happy Trails"), stimato poi anche dalla "punk generation" (i Clash lo vollero portare in tour con loro...).
Dinosaur jr
Farm (deluxe ed., ltd. lime + 4 tracks)
lp2 [edizione] nuovo stereo usa 2009 jagjaguwar
punk new wave
punk new wave
Doppio album, EDIZIONE LIMITATA IN VINILE VERDE "LIME", ristampa dell' agosto 2024, realizzata in occasione del 15esimo anniversario dall' uscita originaria, copertina apribile, fornita di sovraccopertina in cartoncino verde ripiegata attorno a quella originaria; contiene quattro tracce aggiunte rispetto alla tracklist originaria: la cover di "Houses" di Elyse Weinberg, gia' b-side del singolo "Pieces" tratto dall' album, la cover di "Whenever You' re Ready" degli Zombies, le originali "Creepies" e "Show" (si tratta di quattro brani gia' apparsi in una versione in cd dell' album contenente un minicd bonus). Pubblicato nel giugno del 2009 dalla PIAS in Europa e dalla Jagjaguwar negli USA, ''Farm'' e' il nono album dei Dinosaur Jr., uscito dopo ''Beyond'' (2007) e prima di "I Bet On Sky" (2012). Il gruppo americano ritorna con la formazione storica di J. Mascis, Lou Barlow e Murph, che gia' aveva realizzato il precedente lp ''Beyond'', primo frutto della loro reunion; il sound dell'album non e' lontano dai lavori storici della band, basato su di un sanguigno noise rock che abbina alle abrasive partiture chitarristiche un approccio vocale quasi rilassato e disincantato. Formatisi nel 1983 ad Amherst, Massachussetts, i Dinosaur Jr hanno rappresentato per la musica americana quello che i Jesus and Mary Chain furono in Inghilterra, con i loro brani supportati da un muro di suoni scaturiti dalla chitarra distorta di Mascis accoppiati a melodie cristalline qui spesso venate di malinconia e lirismo, tra Neil Young e psichedelia westcoastiana. Lou Barlow lascio' la band alla fine degli anni '80 per formare gli altrettanto importanti Sebadoh, quindi i Dinosaur Jr. proseguirono la propria attivita' raccolti attorno a J.Mascis, e sono ancora in attivita' nel primo decennio del nuovo secolo.
Discharge
Hear nothing see nothing say nothing (ltd. white)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1982 radiation reissues
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2022, realizzata in occasione del 40esimo anniversario dall' uscita originaria, EDIZIONE LIMITATA DI 1000 COPIE, IN VINILE BIANCO, copertina apribile senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Inghilterra su Clay Records. Uscito nel maggio del 1982, dopo una manciata di singoli ed ep e dopo il mini "Why", questo "Hear Nothing See Nothing Say Nothing" porta ad ulteriore maturazione il personalissimo hardcore, serratissimo e granitico, della band, attraverso brani mozzafiato che si susseguono stordenti uno dopo l'altro, punto di arrivo insuperabile di un percorso musicale che proseguira' fino alla meta' del decennio, con l' abbandono del chitarrista Bones per i Broken Bones, dopo del quale l' attivita' del gruppo si dirado' sempre piu'. Considerabili come l' equivalente dei Black Flag inglesi, come loro socialmente impegnati (in questo disco lamentano il rischio della guerra nucleare), altrettanto impressionanti nel creare un muro di suono a base di chitarre al vetriolo, una voce graffiante come poche e ritmi serratissimi, hanno scritto alcune delle pagine migliori dello hardcore non solo inglese. Fondamentale.
Dive (klinik)
Grinding walls (ltd. numbered green vinyl + "no pain - no game" bonus lp)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1995 mecanica
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata a 550 copie numerate sul piccolo inserto formato tessera, vinile doppio di colore verde, copertina apribile senza codice a barre, inner sleeve semirigide con artwork, label custom in bianco e nero con artwork diverso su ciascuna delle quattro facciate, catalogo MEC035. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2018 ad opera della Mecanica, che contiene tutti i brani originari ed un intero bonus lp, che è a sua volta la prima stampa in vinile della raccolta "No pain – no game", originariamente uscita nel 1994 solo in cd e contenente demos, pezzi da compilations e registrazioni dal vivo risalenti al periodo 1991-1993, "Grinding walls", originariamente uscito anch'esso solo in cd nel 1995, è il terzo album di Dive, successivo a "Concrete jungle" (1993) e precedente la collaborazione con i Controlled Bleeding "Night shadows" (1996), "Grinding walls" è la colonna sonora di un film diretto dall'artista visuale Petulia Mattioli, in arte KOMA, ed è stata incisa da Dirk Ivens, la mente del progetto Dive, insieme agli italiani Sigillum S. Una musica fortemente improntata dall'elettronica, scandita da ritmi lenti e robotici oppure rarefatti, dalle melodie notturne e percorse da una vena di sottile tensione e di suspense; una forma di industrial music molto raffinata e suadente, che riprende certe trame ossessive, meccanicistiche ed a tratti stridenti, ma senza sconquassi né aggressioni rumoriste, e che incorpora influssi della EBM a ritmi rallentati. Questa la scaletta: "Dunes Of Rust", "Grinding Walls (Part 1)", "The Infinite Shades Of Disgust", "Blood Feast", "On Small Foetuses Black Souls Dance And Cry Their Triumph", "Grinding Walls (Part 2)", "Inside My Spine Stones Of Death Are Threading Like Pearls", "Flesh' Extreme Leap", "Small Paper Man", "And The Power Weaves Its Death Curtain With Our Dribble's Thread", "Blue Waters", "On The Future Path Is Now Leading The Cripple Mark" (i brani di "Grinding walls"); "Running Circle", "Vicious Bitch", "Power of Passion", "Man in the Mirror", "Sickness", "Automatique", "No Pain No Game", "Killing Time", "Rocket USA (Live)", "Welcome to Hell Part 2" (i brani di "No pain – no game"). Dirk Ivens, musicista elettronico belga, è stato cofondatore dei Klinik, storico progetto industrial/alternative dance belga, nato nel 1984 dalle ceneri degli Absolute Controlled Clinical Maniacs, gruppo composto da membri di tre diversi gruppi locali ed esperienza a sua volta successiva agli Absolute Body Control, gruppo di cui faceva apphnto parte Dirk Ivens, uno dei due componenti principali dei Klinik insieme a Mark Verhaeghen. Furono autori di vari dischi nella seconda meta' degli anni '80, quindi nell 1991 Ivens lascio' il progetto e comincio' a pubblicare lavori a nome Dive, mentre Verhaeghen proseguiva con la sigla Klinik. I due si sono rimessi insieme come Klinik nel 2003 per alcuni concerti. Ivens ha realizzato numerose opere sotto la sigla Dive, partendo da un ricco milieu che include influenze EBM, noise, industrial ed avanguardiste.
Donovan
hurdy gurdy man (green vinyl + 5 tracks)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 klimt
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2024, in vinile verde pesante 140 grammi, con cinque tracce aggiunte rispetto alla tracklist originaria, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in America su Epic; queste le tracce bonus: "Teen Angel" (retro del singolo "Hurdy Gurdy Man"), "Poor Cow" (retro del singolo "Jennifer Juniper"), Lalena" (singolo dell' ottobre 1968, poi incluso nel "Donovan's Gretest Hits" del 1969, "Aye My Love" (retro del singolo "Lalena") e "Colours" (singolo del 1965, ma qui nella versione riregistrata per la raccolta "Donovan's Greatest Hits" gia' citata). Pubblicato nell' ottobre del 1968 dopo ''Donovan in concert'' e prima di ''Barabajagal'', giunto al numero 20 delle classifiche Usa, il settimo album, all' epoca non uscito in Inghilterra. Composto in massima parte durante il soggiorno in India con i Beatles, e' forse il suo massimo capolavoro, inarrivabile vetta creativa del menestrello inglese. La psichedelia diviene qui pretesto per una serie di gioielli affrescati con suprema maestria, le chitarre, elettriche e potenti a cura di Jimmy Page, si fanno acidissime, la strumentazione include flauti, harmonium, acustiche, tablas, sitar, in un mix di epocale splendore, che include brani del calibro di ''Hurdy gurdy man'', ''Peregrine'', ''West indian lady'', ''Jennifer Juniper'', ''The river song'', ''A sunny day'', ''The sun is a very magic fellow'' tra gli altri. E', insieme al "White album" dei Beatles ed a "Beggars Banquet" dei Rolling Stones il testamento ed insieme la fine della migliore stagione artistica del decennio. Capolavoro.
Doors
Waiting for the sun
Lp [edizione] ristampa stereo ita 1968 Elektra
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
Ristampa italiana del 1977, pressoche' identica alla prima tiratura del 1967, copertina (con moderati segni di invecchiamento) apribile senza barcode, etichetta multicolore con farfalla, catalogo W42041, data sul trail off riferita al '77 e timbro Siae del secondo tipo, in uso dal 1975 al '78/79, con marchio Siae che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale. Pubblicato in Usa nell' agosto del 1968 dopo ''Strange days'' e prima di ''The Soft Parade'', giunto al numero 1 delle classifiche americane e pubblicato in uk nel settembre dello stesso anno dove giunse al numero 5 delle charts. Il terzo album. Lavoro meno psichedelico e piu' roots e blues dei precedenti, presenta anche una nuova vena melodica molto accentuata; brani quali ''Love street'', ''Wintertime love'', ''Summer's almost gone'' o ''Yes the river knows'' mostrano chiaramente questa faccia della band che era in penombra nei due lavori precedenti del 1967, ma per contro ''The unknown soldier'', ''Hello i love you'', ''Spanish caravan'' e ''Five to one'' sono invece completamente in tono con le prove che lo precedono. Da porre l'attenzione inoltre sulla presenza di ''Not to touch the earth'', unica parte rimasta del leggendario progetto poetico musicale di Jim Morrison purtroppo mai terminato ''The celebration of the lizard''. Uun album carico di energia e con inaspettate soluzioni sonore che si colloca artisticamente esattamente la' dove lo pone la data di uscita, ovvero tra l'energia dissacrante dei primi due lp's e la poesia introspettiva dei successivi.
Dr. strangely strange
kip of the serenes
Lp [edizione] originale stereo uk 1970 island
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
prima straordinariamente rara stampa inglese, copia con qualche segno di invecchiamento sulla copertina (in particolare lungo la costola) e lievissimi sul vinile (giusto un piccolissimo graffietto che causa alcuni lievi tic sul primo brano della seconda facciata), copertina pressata da "Ernest J. Day & Co", come indicato sul retro, con logo Island e "Island Records ltd, Basing Street London w 11" sul retro, la primissima etichetta della Island ''orange black circle'' (si tratta dell' ultimo album della Island su questa etichetta), rosa con logo nero ed arancio a sinistra, e "Made in England" in basso, trail off matrix "...A//1" e "...B//1". Il primo lp, uscito nel giugno del 1970 prima del secondo ed ultimo ''Heavy Petting'', prodotto da Joe Boyd e registrato da Ivan Pawle, Tim Goulding, Tim Booth, Linus, Jay Mirdal, album dalla bellezza straordinaria, e' opera acustica ma NON e' un disco di folk, si puo' formalmente avvicinare invece a Jan Dukes De Grey, Incredible String Band, Donovan, l'atmosfera, naturalistico esistenzialista e' viceversa piu' vicina a quella hippie underground dei Tyrannosaurus Rex che a quella ''filologica'' degli Steelaye Span o Pentangle, il tutto e' pero' immerso in un panorama sognante e lysergico, gli strumenti utilizzati sono chitarre acustiche a 6 e 12 corde, flauto dolce, basso, percussioni, harmonium, piano. Album etereo, delicato ed originalissimo, non va mortificato con ascolti di sottofondo, che lo penalizzerebbero oltremodo, rendendo impossibile coglierne i particolari ceselli che ne sono la vera caratteristica portante, chi gli dedichera' il tempo e l'attenzione dovuta, con il rispetto e la concentrazione con i quali ci si pone di fronte ad un' opera d'arte, riuscira' invece ad apprezzare a pieno le sue delicate sfumature piu' profonde e rivelatrici.
Drones
Dirty bastards (+poster)
Lp [edizione] originale stereo fin 1999 alternative action
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa, realizzata in vinile dalla finlandese Alternative Action (in UK usci' solo in cd su Captain Oi!), copertina senza barcode, con adesivo Siae metallizzato sul retro (copia quindi distribuita in Italia), completa del poster apribile a colori che riprende l'artwork di copertina, e dell'inserto con foto ed articoli della stampa musicale, label custom a colori, catalogo AA041. Pubblicato nel 1999, con il titolo di ''Sorted'' in Gran Bretagna, a ventidue anni dall'esordio, il ritorno della grandissima punk rock band inglese di manchester attiva dagli anni '70, guidata ancora da M.J.Drone e Gus Gangreene, ancora animati dallo spirito giusto (vedere copertina). Certo non imprescindibile ma davvero niente male, contiene le divertenti cover di ''American pie'' e ''I heard it through the grapevine", brani non certo tipici del repertorio punk, qui suonati con tre brutali accordi ed un approccio abrasivo ed aggressivo, come il resto dell'album. Storica punk rock band inglese di Manchester attiva dall'ottobre del '76 e nata dalle ceneri dei Rockslide, che avevano inciso un singolo nel '75, i Drones furono autori di un sound che faceva da ponte fra il proto punk americano (Stooges, New York Dolls...) e quello inglese del '77, testimoniato dall'unico album della loro prima fase artistica, ''Further temptations'', uscito nel 1977. La storia della band avrebbe previsto alcune reunion con relativi parti discografici, sempre fedeli allo spirito originario della band, ma certo nel 1979 si chiuse la fase piu' importante della storia della formazione, oltre che di tutto il punk inglese.
Drones
Further temptations (ltd. pink vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1977 radiation reissues
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2023, edizione limitata in 500 copie, in vinile rosa, realizzata in occasione del Record Store Day del 2023, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima molto rara tiratura, ed arricchita dalla presenza di quattro tracce in piu' (dal primo 7"ep del luglio '77 provengono la martellante "Lookalikes" e favolosa "Corgi Crap" che sarebbero poi state incluse nell' album, ma in versioni diverse; dal successivo singolo del settembre '77 provengono "Bone idol" e "Just want to be myself", anche queste in versioni diverse rispetto all' album. Pubblicato nel dicembre del 1977 dalla Valer in Gran Bretagna, non uscito negli USA, uno degli album piu' rari e ricercati di tutto il punk inglese. il primo ed ultimo (reunion escluse) della grandissima punk rock band inglese, vero e proprio anello di congiunzione tra il punk inglese e quello americano di New York Dolls, Iggy & the Stooges, Heartbreakers... tredici brani ingenui (i membri del gruppo erano poco piu' che adolescenti), irresistibili, travolgenti, tra i quali arduo e' compiere una scelta (forse "Corgi Crap"...). Un album fondamentale! Storica punk rock band inglese di Manchester attiva dall'ottobre del '76 e nata dalle ceneri dei Rockslide, che avevano inciso un singolo nel '75, i Drones furono autori di un sound che faceva da ponte fra il proto punk americano (Stooges, New York Dolls...) e quello inglese del '77, testimoniato dall'unico album della loro prima fase artistica, ''Further temptations'', uscito nel 1977. La storia della band avrebbe previsto alcune reunion con relativi parti discografici, sempre fedeli allo spirito originario della band, ma certo nel 1979 si chiuse la fase piu' importante della storia della formazione, oltre che di tutto il punk inglese.
Drop nineteens
Delaware
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1993 music on vinyl
indie 90
indie 90
ristampa del 2024, Il primo album. Gruppo di Boston attivo nella prima metà degli anni '90, i Drop Nineteens sono ricordati come uno dei gruppi americani più rilevanti nel movimento shoegazer, che aveva il suo centro nel Regno Unito, tuttavia dettero a quello stile un tocco prettamente statunitense, nel quale la critica ravvisò anche l'influenza dei concittadini Pixies, e mostrarono anche un certo eclettismo che non ne rendeva facile la classificazione. Il loro primo album "Delaware" (1992), inciso con una formazione che includeva tre chitarristi, capaci di costruire ottundenti muri sonori fra noise e psichedelia, ma anche avvolgenti ed oniriche melodie, e raccolse buone critiche, ma non ebbe un significativo riscontro presso il pubblico americano; dopo l'abbandono della cantante e chitarrista Paula Kelley (più tardi negli Hot Rod e nei Boy Wonder) ed altri avvicendamenti nell'organico, solo due membri originari, il cantante e chitarrista ave Ackell ed il bassista Steve Zimmerman, erano rimasti nella formazione che incise il secondo ed ultimo lp "National coma" (1993), disco meno strettamente caratterizzato dallo shoegazer, e presto la band si sciolse definitivamente, con Ackell ed il batterista Pete Koeplin che sarebbero andati a formare i Fidel.
Dudek les
Les dudek
Lp [edizione] originale stereo jap 1976 cbs / sony
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa giapponese su CBS / Sony, ancora corredata dall'originario obi in eccellenti condizioni, sul quale è indicato il prezzo di vendita di 2.500 yen, copertina cartonata, inserto formato 12" con testi in lingue inglese e giapponese, label bianca con parte arancione in alto a destra, scritte nere e bianche, logo CBS / Sony bianco ed arancio a sinistra, catalogo 25AP69. Pubblicato nel 1976 dalla CBS nel Regno Unito e dalla Columbia negli USA, il primo album solista, precedente "Say no more" (1977). Prodotto da Boz Scaggs, ospite anche ai cori nel primo brano, lavoro passato relativamente inosservato, "Les Dudek" è un valido disco di Southern rock e di rock blues, con eccelse trame chitarristiche elettriche che rivelano la passione di Dudek per il blues e la sua familiarità con i maestri afroamericani della chitarra elettrica, come anche la sua capacità di improvvisare e di suonare ottimi assoli che richiamano i grandi Allman Brothers Band; il cantato è meno incisivo e prominente, passando in secondo piano rispetto alle trame strumentali. Tra i brani, la cover di "It Can Do" di Sam Cooke. Nato nel 1952 a Rhode Island, il chitarrista americano Les Dudek è uno degli strumentisti più richiesti ed apprezzati sulla scena rock internazionale dagli anni '70 in poi: ha suonato come sideman o turnista con nomi quali Stevie Nicks, Dave Mason, Allman Brothers Band, Steve Mille, Cher e Boz Scaggs, oltre a pubblicare un ristretto numero di album solisti, sette fra il 1976 ed il 2013, a partire dall'eponimo debutto. Precoce talento ingluenzato sia dai grandi del blues afroamericano che dal primo rock blues di artisti come Paul Butterfield e Steve Miller, nei primi anni '70 Dudek suona in Florida con i semisconosciuti Power ed entra in contatto con Dickey Betts degli Allman Brothers, arrivando a suonare nelle sessioni del loro album "Broters and sisters" del 1973; in seguito diventa collaboratore di Boz Scaggs, ex Steve Miller Band, con il quale rimarrà per cinque anni, partecipando alle lavorazioni del suo celebre lp "Silk degrees" del 1976, stesso anno in cui uscirà anche il primo album solista di Dudek, prodotto proprio da Scaggs. Nello stesso periodo Dudek suona negli album della Steve Miller Band "Fly like an eagle" (1976) e "Book of dreams" (1977), quindi nei primi anni '80 lavora con la cantante Cher nel di lei progetto rock Black Rose, che però non decolla per problemi con la casa discografica; lo ritroviamo nel 1985 con Stevie Nicks, cantante dei Fleetwood Mac, nel suo lp solista "Rock a little".
Dylan bob
slow train coming
Lp [edizione] originale stereo usa 1979 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
COPIA ANCORA INCELLOPHANATA E CON ADESIVO BRANI SUL CELLOPHANE, prima stampa americana, copertina con barcode, completa di inner sleeve fotografico , etichetta rossa con scritto Columbia 6 volte lungo la circonferenza (nella versione senza i crediti Ascap in basso), catalogo FC 36120 (fu ristampato con prefisso cambiato). Pubblicato nel settembre del 1979 dopo ''Live at Budokan'' e prima di ''Saved'', giunto al numero 3 delle classifiche Usa ed al numero 2 di quelle Uk. Il 22esimo album. Il disco della rivoluzione religiosa, il primo della trilogia che vedra' ''Saved'' e ''Shot of love'', musicalmente ispirato al gospel ed alla tradizione nera americana pre blues, vede la chitarra di Mark Knopfler dei Dire Straits, questo, insieme ai testi di ispirazione religiosa desto' grande impressione e persino scandalo nella critica americana, ma l' album ottenne un enorme successo di pubblico, contiene ''Gotta serve somebody'', ''Precious angel'', ''When you gonna wake up'', ''Do right to me baby''.
Earle steve
Townes - the basics (ltd. colored vinyl)
lp [edizione] nuovo stereo usa 2008 new west
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa limitata in vinile colorato, copertina in cartoncino grezzo, pressoche' identica alla prima tiratura. Allegato originariamente sotto forma di cd bonus alle prime copie dell' album in omaggio al grande Townes Van Zandt, "Townes" del 2009, contiene le originarie registrazioni degli stessi brani, effettuate nell' ottobre del 2008 con il solo accompagnamento della propria chitarra, poi arricchite da varie sovraincisioni e qui nella loro primitiva forma. Uno dei piu' apprezzati cantautori americani dall'avvento di Bruce Springsteen, Steve Earle caratterizza i suoi lavori con toni spesso politicizzati ed impegnati su temi come la pena di morte e la guerra, mettendosi in contrasto con l'establishment reazionario, attraverso un linguaggio che intreccia roots rock, country ed indie. Gia' attivo ed apprezzato come paroliere da meta' anni '70, Earle esordisce come musicista nel 1982 con l'Ep ''Pink & black''; fra i suoi numerosi album, alcuni dei piu' apprezzati sono il primo ''Guitar town'' (1986), ''Train a comin''' (1995) e ''I feel alright'' (1996).
Erode
Orgoglio proletario
7" [edizione] seconda stampa stereo ita 1995 self-release
[vinile] Excellent [copertina] Very good indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Very good indie 90
EP in formato 7", la seconda ancor rara stampa, pressata in 900 copie NON numerate (diversamente dalla prima tiratura, pressata in 100 esemplari), con copertina (con leggeri segni di usura) lucida ed a busta semplice, senza barcode, corredata da inserto formato A4 con note, label rossa con scritte nere, foro centrale largo, catalogo OP1 inciso sul trail off. Realizzato in forma autoprodotta nel 1995, il primo raro 7"EP degli Erode, precedente il secondo "Al Volga non si arriva" (1996), della punk band di Como, formatasi nel 1994, e qualche anno dopo autrice anche di un album, "Tempo che non ritorna" (1996). I brani di "Orgoglio proletario" sono furiosamente politicizzati in senso comunista ed orgogliosamente proletario, i loro testi se la prendono un po' con tutti, dalla destra alla sinistra, il loro sound grezzo e propulsivo sembra combinare la potenza sferragliante del groove dei Motorhead con i toni taglienti dei primi Dead Kennedys ed i toni rabbiosamente anthemici dello Oi! Punk.
Ervin booker
Book cooks (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo cze 1960 betlehem / bmg
jazz
jazz
Vinile nero da 180 grammi. Ristampa del 2021 ad opera della Betlehem / BMG, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1961 dalla Parlophone nel Regno Unito e dalla Betlehem negli USA, il primo storico album da band leader per Booker Ervin, inciso a New York il 6 aprile del 1960 da Ervin (sax tenore), Tommy Turrentine (tromba), Zoot Sims (sax tenore), Tommy Flanagan (pianoforte), George Tucker (contrabbasso) e Danny Richmond (batteria). Interessante sessione in cui spicca il contrasto fra il tono "cool" del sassofono di Sims con quello passionale ed energico di Ervin, "The book cooks" offre un divertente hard bop, melodico e vivace, con cinque composizioni originali e lo standard "Poot butterfly". Questa la scaletta completa: "The Blue Book", "Git It", "Little Jane", "The Book Cooks", "Largo", "Poor Butterfly". Booker Telleferro Ervin II, meglio noto come Booker Ervin (1930-1970), è stato uno stimatissimo sassofonista tenore di origine texana, ricordato per il suo stile energico e passionale, rimasto legato all'improvvisazione pre-modale ma anche molto originale. Ervin si fece inizialmente conoscere incidendo con il gruppo r'n'b di Ernie Fields, nel 1956, ma fu nel periodo immediatamente successivo che cominciò la sua lunga ed importante collaborazione con il grande Charles Mingus, con il quale suonò, pur non in modo continuativo, fra lo stesso 1956 ed il 1962, avendo così modo di lavorare anche con il geniale Eric Dolphy. Incise nel 1960 il suo primo album da band leader, "The book cooks", uscito poi nel 1961, suonando uno hard bop di pregevole fattura, ma la sua carriera non ebbe lungo corso, stroncata da una morte prematura per malattia; apprezzate sono anche le sue sessioni per la Prestige, occorse fra il 1963 ed il 1966.
Exmagma
Goldball
Lp [edizione] nuovo stereo ger 1975 long hair
rock 60-70
rock 60-70
Completo di inserto e di adesivo con logo gruppo. Ristampa del 2016 ad opera della Long Hair, pressoche' identica alla molto rara prima tiratura. Pubblicato nel 1975 dalla Urus solo in Francia, il secondo album, successivo a ''Exmagma'' (1973). Lavoro meno sperimentale rispetto all'esordio ma con una fichissima copertina (a seconda dei gusti), ''Goldball'' introduce parti vocali dell'impasto sonoro del gruppo, che suona brani mediamente piu' brevi e dalle strutture piu' consolidate rispetto all'esordio, senza pero' cedere a tentazioni commerciali: il groove fra funk, rock e jazz e' sempre presente a sostenere brani complessi ed articolati come ''Habits'', persa fra space rock, Canterbury e lo Herbie Hancock elettrico dei primi anni '70, mentre il groove funk di basso e batteria, incalzante e senza inciampi, sostiene le svisate di tastiera nell'episodio coerentemente intitolato ''Groove'', ed il gruppo inserisce una verve quasi hard rock nell'adrenalinica ''Marylin F. Kennedy'' che apre la scaletta, guidata anch'essa da ottime tastiere. Gli Exmagma furono un trio di abili strumentisti attivo nel corso degli anni '70, le cui origini erano a Stoccarda: erano composti dal tastierista Thomas Balluff, che negli anni '60 aveva suonato in un gruppo soul, dal chitarrista, bassista e fiatista Andy Goldner, proveniente invece da un gruppo rhythm 'n' blues, ed infine dal batterista afroamericano Fred Braceful, stabilitosi in Germania, dove aveva suonato con Wolfgang Dauner e con gli Et Cetera. Abili ed inventivi musicisti, gli Exmagma suonavano una musica dalle ricche influenze nella quale confluivano il jazz rock, il Canterbury sound dei Soft Machine, il Miles Davis elettrico dei primi '70, il free jazz, il progressive e lo space rock. Pubblicarono due rari album, ''Exmagma'' (1973) e ''Goldball'' (1975), quest'ultimo uscito solo in Francia e meno sperimentale rispetto al primo. Dopo aver lasciato incompiute le incisioni del terzo album, il gruppo si sciolse; Goldner intraprese la carriera solista, mentre Braceful torno' a suonare jazz.
Faces
A Nod is As Good As A Wink...To A Blind Horse (+poster 180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1971 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2018 in vinile 180 grammi per audiofili, corredata del poster gigante apribile originariamente incluso, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Warner Bros. Pubblicato nel novembre del 1971 (qualche mese dopo il terzo album solista di Rod Stewart "Every Picture Tells a Story"); dopo ''Long player'' e prima di ''Ooh la la'', giunto al numero 2 delle classifiche Uk ed al numeo 6 di quelle Usa, il terzo e piu' noto album, da piu' parti indicato come il piu' completo ed anche il migliore, contiene due magnifici brani, ''Stay with me'' e ''Miss Judy's farm'', capolavori del rock'n'roll in pura tradizione Chuck Berry e migliori Rolling Stones (e di Chuck Berry e' l' unica cover presente, "Memphis, Tennessee"), ma anche gli altri non sono troppo da meno (tre sono cantati da Ronnie Lane), in un disco di pura energia suonato con incredibile potenza e perizia sopraffina. Un grandissimo album di rock'n'roll, se riesce bene, e' come questo.
Page: 6 of 18
Pag.: oggetti: