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Lp [edizione] originale  stereo  usa  1966  mace 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good classica cont.
prima stampa americana, copertina (con diversi segni di invecchiamento) cartonata, label rossa scura con scritte nere e logo Mace nero in alto, scritta ''a division of scepter records inc. 254 w. 54th st., new york...'' lungo il bordo in basso, catalogo MCS9062. Pubblicato nel 1966 negli USA dalla Mace, sottoetichetta della Scepter, questo album presenta interpretazioni di musiche vocali a cappella tardo-rinascimentali di autori come Orlando Di Lasso, Luca Marenzio, Gesualdo da Venosa, Michael Praetorius ed altri, vissuti intorno alla seconda meta' del '500 e nei primi decenni del '600, periodo di fermento culturale seguito dalla Riforma protestante e dalla Controriforma cattolica, eventi che ebbero indubbie ripercussioni anche sull'arte dell'epoca. I brani sono eseguiti dal Coro da Camera di Innsbruck ''Walther Von der Vogelweide'' (che prende il nome da quello del grande poeta medievale tedesco), condotto sa Othmar Costa. Questi i brani presenti: Carlo Gesualdo da Venosa, ''Dolcissima mia vita''; Luca Marenzio, ''Zefiro''; Leonhard Lechner, ''Come nave ch'in mezzo all'onde sia'', ''Che piu' d'un giorno e' la vita mortale''; Orlando di Lasso, ''Matona mia cara'', ''L'eccho''; Paul Puerl, ''O musika, du edle kunst''; Casper Othmayr, ''Es steht mit lind in jenem tal''; Michael Praetorius, ''Der morgenstern ist aufge' brungen''; Luca Marenzio, ''Schau ich dir in die augen''; Orlando di Lasso, ''Ich weiss mir ein maldlein'', ''Audite nova''; Leonhard Lechner, ''Die musik g'schrieben auf papier'', ''Der unfall reit mich ganz und gar'', ''Gott b'hute dich''.
Euro
14,00
codice 327574
scheda
Lp [edizione] originale  stereo  gre  1995  ikaros music 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 90
L' originale stampa, copertina senza barcode, con l'adesivo ovale nero apposto in basso a destra, completa di inserto con testi, label viola scuro con scritte bianche e logo Ikaros Music bianco in alto, catalogo LP-001. Pubblicato nel 1995 dalla greca Ikaros Music, l'unico album dei misteriosi Chameleon Selligg, gruppo formato da membri dei da poco disciolti Jack Of All Trades, band underground psichedelica greca con all'attivo un eponimo mini lp del 1990 ed un album del 1995, "Just before unfair loss", scioltasi di lì a poco a causa della morte del chitarrista Panagiotis Kiritsis in un incidente, prima del completamento del sopracitato lp: alla sua memoria è dedicato proprio questo "Bitter", inciso nel 1994 dai Chameleon Selligg. Dopo la breve apertura dai toni mediorientali di "Asia minor", la malinconica "Time of pain" sembra riflettere la perdita subita poco prima dai musicisti, prima che le atmosfere si alleggeriscano un poco con la dondolante "Dancing my dance", che intreccia una gentile psichedelia con trame ritmiche dall'aria mediterranea; la lunga "Steam train" è un lento ed ombroso blues spaziale e psichedelico, seguita dall'ipnotica e notturna "The pearls of trinity". Ottime le trame chitarristiche di "Since eighty two", riflettenti una psichedelia dai richiami sixties, prima che la più dura "On the other side" prenda spunto con un groove hard / acid rock, energia mantenuta da "Wrong mistake", per poi farsi più ipnotica nelle sinuose ed acide partiture di "The coast". Chiude la breve "After love" con una nota rilassata e "chill out". La musica di "Bitter", pur chiaramente ispirata agli anni '60 ed ai primi '70, rimane distante dai tentativi puramente revivalisti.
Euro
25,00
codice 335824
scheda
Cherry don, Krzysztoff Penderecki Actions (red vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1971  our swimmer 
jazz
Ristampa del 2020, in vinile rosso, copertina non apribile, corredata di inner sleeve. Accreditato a Penderecki - Don Cherry & The New Eternal Rhythm Orchestra, originariamente pubblicato dalla Philips in Germania nel 1971, registrato dal vivo al Donaueschingen Music Festival il 17 ottobre del 1971, questo lavoro e' accreditato al trombettista Don Cherry ed a Krzysztoff Penderecki, che conduce la New Eternal Rhythm Orchestra (che annovera in questo album Terje Rypdal, Kenny Wheeler, Han Bennink e Peter Brotzmann, fra gli altri). Il disco presenta due lunghe composizioni, ''Humus – the life exploring force'' e ''Actions for free jazz orchestra'', oltre ad uno piu' breve, ''Sita rama encores'', brani in cui il free jazz si intreccia in modo peculiare con la musica per big band oppure scivola nella musica contemporanea; un disco piuttosto ostico. Il trombettista Don Cherry (1936-1995), figura di grande importanza nel jazz d'avanguardia e free, aveva anche suonato con musicisti del calibro di Ornette Coleman, John Coltrane, Steve Lacy, Sonny Rollins, Albert Ayler ed Archie Shepp, e partecipato quindi alla creazione della "new thing"; partendo da una base bebop, egli intraprendera' un percorso stilistico che lo portera' a realizzare un jazz difficilmente classificabile, influenzato anche dalla musica orientale e da quella africana.
Euro
32,00
codice 3023983
scheda
Child of lov Child of lov
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2013  double six records 
indie 2000
Copertina lucida, completa da coupon per il download digitale e da inserto/poster lucido apribile in 2 parti, etichette custom grigie con scritte bianche, Lp pubblicato dalla Double Six Rcords nel maggio 2013, debutto per il giovane musicista olandese, basato ad Amsterdam, Cole Williams, un autentico e moderno soul man, Little Richard, Otis Redding e James Brown le sue principali influenze, ampliate e modulate in sviluppi elettronici. Preceduto dal singolo ("Heal") del novembre 12, questo lavoro, che vede i contributi di DOOM, Thundercat e Demon Albarn (e' stato registrato a Londra proprio negli studi di quest'ultimo), si alimenta di un moderno soul/funk, sapientemente imparentato con trame elettroniche, con orchestrazioni puramente digitali e con ritmiche hip e trip hop. Plastico e molto eclettico, sembra una colorata fusione fra Outkast, Beck, J Dilla, D'Angelo, Prince e James Brown
Euro
23,00
codice 6003351
scheda
Child of lov Fly/give me
10" [edizione] nuovo  stereo  eu  2013  double six records 
indie 2000
Copertina con die-cuts fronte/retro, senza codice a barre, etichetta bianca con scritte nere sul primo lato, interamente bianco sul secondo, 10" pubblicato dalla Double Six Records nell'aprile 2013, dopo "Heal" (nov.12), poco prima dell'eponimo debutto full lenght (mag.13), contenente 2 tracce: "Fly" e "Give me". Cole Williams e' un giovane musicista olandese, basato ad Amsterdam, il cui soul/funk/blues vede ammodernamenti elettronici in una colorata fusione fra Outkast, Beck, J Dilla, D'Angelo, Prince e James Brown. Preceduto dal singolo ("Heal") del novembre 12, e dal 10" Fly/Give me", l'album, che vede i contributi di DOOM, Thundercat e Demon Albarn (e' stato registrato a Londra proprio negli studi di quest'ultimo), si alimenta di un moderno soul/funk, sapientemente imparentato con trame elettroniche, con orchestrazioni puramente digitali e con ritmiche hip e trip hop.
Euro
9,00
codice 6003353
scheda
7" [edizione] nuovo  stereo  eu  2012  domino 
indie 2000
Etichetta verde chiaro con scritte bianche, 7" pubblicato dalla Domino verso al fine del novembre 2012, prima del debutto eponimo full lenght del maggio 13, contenente "Heal" e l'inedita cover di D'Angelo, "One Mo'Gin" sul retro. Cole Williams e' un giovane musicista olandese, basato ad Amsterdam, il cui soul/funk/blues vede ammodernamenti elettronici in una colorata fusione fra Outkast, Beck, J Dilla, D'Angelo, Prince e James Brown. Preceduto dal singolo ("Heal") del novembre 12, e dal 10" Fly/Give me", l'album, che vede i contributi di DOOM, Thundercat e Demon Albarn (e' stato registrato a Londra proprio negli studi di quest'ultimo), si alimenta di un moderno soul/funk, sapientemente imparentato con trame elettroniche, con orchestrazioni puramente digitali e con ritmiche hip e trip hop.
Euro
7,00
codice 6003364
scheda
lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1984  splendid research 
punk new wave
Adesivo di presentazione sul cellophane, inserto. Pubblicato dalla Splendid Research nel 2024, questo album contiene gli otto brani della rara cassetta autoprodotta nel 1984 dall' oscuro progetto animato da due musicisti di Elyria, nell'area di Cleveland, Ohio, Fraser Sims (voce) e Doug Gillard (tutti gli strumenti), entrambi già insieme ad inizio anni '80 in una versione embrionale degli Starvation Army, in cui Fraser continuera' a militare, mentre Gillard ne uscira' presto, suonando nel corso dei grandi e misconosciuti Death Of Samantha, nei Cobra Verde, nei Guided By Voices, nei Gem, nei Bambi Kino e nei Nada Surf, poi anche solista, senza contare le varie collaborazioni (tra cui quella, occasionale, con My Dad Is Dead). Dei Children's Crusade, oltre alla oscura cassetta finalmente ristampata in questo vinile, erano "noti" (si fa per dire) solo tre brani, usciti nel 1990 su Scat Records in un 7"ep gia' postumo, registrati nel 1985. La musica del progetto e' piuttosto sfuggente ma assai intrigante, con elementi punk, post punk ed alternative rock, ed una vena oscura e sperimentale che ogni tanto fa capolino, il tutto animato da un' attitudine decisamente underground; e della ricca scena underground americana della meta' degli anni '80 i Children's Crusade avrebbero potuto certamente occupare un ruolo non secondario, magari se inseriti nella scuderia di etichette come la SST o, piu' plausibilmente, la Homestead.
Euro
31,00
codice 3036123
scheda
Chorus of disapproval Full circle stop + 2
7" [edizione] originale  stereo  usa  1991  nemesis 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 90
ep in formato 7", prima stampa USA nella versione in vinile nero, copertina ripiegata attorno al disco, con artwork anche sulla parte interna e senza barcode, label bianca con scritte nere su di una facciata e con logo Nemesis Records in bianco e nero sull'altra, foro centrale piccolo, catalogo NEM-44, groove message "we keep trying to get out" sul lato A e "he keeps pulling us back in" sul lato B. Pubblicato nel 1991 dalla Nemesis negli USA, il primo singolo degli americani Chorus Of Disapproval, gruppo hardcore di indirizzo straight edge proveniente dalla California, autori di un solo album, "Truth gives wings to strenght" (1991) e di un ep pubblicato dalla italiana Helter Skelter, "The italian 7"" (1993). Qui suonano tre brani inediti su album, "Full circle", "A way out" e "Chance", uno hardcore metallico e cupo, cantato con una voce ferina e rabbiosissima.
Euro
8,00
codice 332605
scheda
Chris mcgregor's brotherhood of breath Brotherhood (yellow vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1972  klimt 
rock 60-70
Vinile di colore giallo, copertina apribile senza codice a barre. Ristampa del 2024 ad opera della Klimt, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1972 dalla RCA Victor nel Regno Unito, il secondo album, successivo all'eponimo esordio del 1971 e precedente "Live at Willisau" (1974). Inciso con la formazione composta da Chris McGregor (pianoforte, arrangiamenti), Harry Miller (contrabbasso), Louis Moholo (batteria), Dudu Pukwana (sax alto), Mike Osborne (sax alto), Gary Windo (sax tenore), Alan Skidmore (sax tenore, sax soprano), Malcolm Griffiths (trombone), Nick Evans (trombone), Harry Beckett (tromba), Marc Charig (tromba) e Mongezi Feza (tromba), un esemble quindi molto familiare a chi ama il jazz britannico e la scena di Canterbury, "Brotherhood" offre un jazz espansivo e vitale, in cui gli sconquassi e le ruvidità del free si incontrano con la festosità del jazz per big band e con ritmiche che si ricollegano sia al modale che al jazz afro-latino; particolarmente esuberanti le parti degli ottoni, che si esprimono con gioiosa coralità. Questa la scaletta: "Nick Tete", "Joyful Noises", "Think Of Something", "Do It", "Funky Boots March". Il pianista sudafricano Chris McGregor aveva formato i Blue Notes, gruppo composto da musicisti sia bianchi che di colore, all'inizio degli anni '60; intorno alla meta' del decennio, in seguito a difficolta' di lavoro in patria (non sorprende, vista la composizione etnica della band), si traseri' in Gran Bretagna nel 1966. I Blue Notes si trasformarono in Brotherhood Of Breath nel 1969, una big band che vedeva la presenza o collaborazione di importanti esponenti del jazz britannico e della scena di Canterbury, e che realizzarono alcuni apprezzati ed originali album di jazz sperimentale. McGregor scompare nel 1990.
Euro
26,00
codice 2128946
scheda
Chris McGregor's Brotherhood Of Breath Chris McGregor's Brotherhood Of Breath
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1971  rca neon 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good rock 60-70
prima davvero rara stampa inglese, copertina apribile (con moderati segni di invecchiamento ed ua ammaccatura nell' angolo in basso a sinsitra), etichetta nera con scritte bianche da un lato, multicolore dall' altro, catalogo NE2. Il primo leggendario album del gruppo inglese, uscito in Inghilterra su RCA Neon nel 1971 prima di ''Brotherhood'' (1972). Il gruppo esprime uno dei migliori e piu' originali esempi di jazz con connnotazioni progressive tra quelli mai pubblicati in inghilterra nel decennio, la musica, completamente strumentale, e' basata su sovrapposizioni di fiati con trombe e sax in primo piano e con un approccio che spesso sfocia nel free jazz, un album che poco ha a che vedere con il rock, ma che a questo si lega per le improvvisazioni e le timbriche. Troviamo, nella corposa formazione che incise l'album, alcuni nomi legati alla scena di Canterbury, come Mark Charig, Harry Miller, Alan Skidmore e Mongezi Feza (collaborazioni con Robert Wyatt). Il pianista sudafricano Chris McGregor aveva formato i Blue Notes, gruppo composto da musicisti sia bianchi che di colore, all'inizio degli anni '60; intorno alla meta' del decennio, in seguito a difficolta' di lavoro in patria (non sorprende, vista la composizione etnica della band), si traseri' in Gran Bretagna nel 1966. I Blue Notes si trasformarono in Brotherhood Of Breath nel 1969, una big band che vedeva la presenza o collaborazione di importanti esponenti del jazz britannico e della scena di Canterbury, e che realizzarono alcuni apprezzati ed originali album di jazz sperimentale.
Euro
75,00
codice 256740
scheda
Church of misery Born under a mad sign
LP2 [edizione] nuovo  stereo  uk  2023  rise above 
heavy metal
Doppio album, versione in vinile nero, con la quarta facciata scolpita ("etched"), copertina apribile, label bianca, nera e blu sulle prime tre facciate, privo di etichetta sulla facciata scolpita, catalogo RISELP249. Pubblicato nel giugno del 2023 dalla Rise Above, il sesto album (senza contare "Vol. 1"), successivo ad "And there were none" (2016). A circa sette anni di disatnza dall'ultimo lp, il gruppo nipponico ritorna con un nuovo devastante, lugubre e morboso album di doom metal estremo, con i brani che ancora una volta fanno riferimento a famigerati serial killers e cattivi vari. La formazione guidata dal bassista e principale compositore Tatsu Mikami, unico membro fondatore rimasto, è completata qui da Toshiaki Umemura (batteria), Yukito Okazaki (chitarra, tastiere, già con gli Eternal Elysium, pionieristico gruppo doom / stoner nipponico) e Kazuhiro Asaeda (voce, già nei Sonic Flower, progetto collaterale dei Church Of Misery). Grooves densissimi, funerei e minacciosi, voce aggressiva e ruvida, ed una sezione ritmica che martella lentamente ma inesorabilmente sotto riffs graniticamente sabbathiani sono gli inevitabili ingredienti di questo annichilente 33 giri. I Church Of Misery, fondati a Tokyo nel 1995, sono stati uno dei primi gruppi di doom metal del Giappone, chiaramente influenzati sia dagli inevitabili Black Sabbath che dai nuovi gruppi americani come Kyuss e Saint Vitus come anche dallo hard rock degli anni '70; dopo aver inciso un primo progettato album autoprodotto nel 1996 ("Vol 1", poi uscito in forma non ufficiale nel 1997) ed alcuni ep, dopo qualche avvicendamento nell'organico pubblicano il loro primo lp ufficiale "Master of brutality" nel 2001, seguito nel 2004 da "Second coming", nel 2009 da "Houses of the unholy", nel 2014 da "Thy kingdom scum" e nel 2016 da "And there were none". Un altro aspetto caratterizzante della loro musica è l'interesse, mostrato in molti dei loro testi, per serial killers e feroci assassini...
Euro
36,00
codice 2128465
scheda
Church of misery Thy kingdom scum (ltd. gold sparkle vinyl, etched 4th side)
LP2 [edizione] nuovo  stereo  uk  2013  rise above 
heavy metal
Edizione limitata in doppio vinile color oro con striature più scure, inciso su tre facciate e con la quarta scolpita ("etched"), copertina apribile. Ristampa del 2019 ad opera della Rise Above, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 2013 dalla Rise Above, il quarto album (senza contare "Vol. 1"), successivo a "Houses of the unholy" (2009) e precedente "And there were none" (2016). Inciso con una formazione rinnovata nel chitarrista (qui suona Ikuma Kawabe, poi nei Dhidalah), a cui si affiancano l'immancabile bassista e principale compositore Tatsu Mikami, unico membro fondatore rimasto, il batterista Junji Narita ed il cantante Hideki Fukasawa (il quale manipola anche i sintetizzatori), "Thy kingdom scum" trasuda l'influenza dei Black Sabbath, dei St. Vitus e del movimento doom metal, attraverso grooves lenti e massicci, inesorabili e cupissimi, e riffs densi e pesanti; si aggiunge però anche un tocco particolare con l'impiego dei sintetizzatori, non invadente e nemmeno melodico. I brani, cantati con voce incattivita ed al vetriolo, sono come al solito incentrati su famigerati serial killers, tranne la cover del gruppo hard prog inglese degli anni '70 Quatermass, "One blind mice". I Church Of Misery, fondati a Tokyo nel 1995, sono stati uno dei primi gruppi di doom metal del Giappone, chiaramente influenzati sia dagli inevitabili Black Sabbath che dai nuovi gruppi americani come Kyuss e Saint Vitus come anche dallo hard rock degli anni '70; dopo aver inciso un primo progettato album autoprodotto nel 1996 ("Vol 1", poi uscito in forma non ufficiale nel 1997) ed alcuni ep, dopo qualche avvicendamento nell'organico pubblicano il loro primo lp ufficiale "Master of brutality" nel 2001, seguito nel 2004 da "Second coming", nel 2009 da "Houses of the unholy", nel 2014 da "Thy kingdom scum" e nel 2016 da "And there were none". Un altro aspetto caratterizzante della loro musica è l'interesse, mostrato in molti dei loro testi, per serial killers e feroci assassini...
Euro
36,00
codice 2126863
scheda
Circle of soul Hands of faith
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1991  hollywood 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 90
L' originale stampa inglese, copertina (con giusto lievissimi segni di invecchiamento) semilucida e con barcode, label custom blu e arancione, catalogo HWDLP11 / 570016-1. Pubblicato nel 1991 dalla Hollywood, il primo dei due album, precedente "One man's poison" (1993). Prodotto da Waddy Wachtel, che dà una mano anche con le chitarre, "Hands of faith" è un lavoro abbastanza rappresentativo di un filone musicale, popolare soprattutto negli Stati Uniti, improntato dal crossover fra diversi stili rock ed altri generi, in questo caso lo hard rock / metal melodico californiano degli anni '80 che si incontra con il funk e con leggere influenze punk, in un bilanciato mix fra potenza e melodia, e con un sound che sa ancora di anni '80. I Circle Of Soul erano un gruppo americano basato nella Bay Area californiana ed attivo nei primi anni '90; la loro formazione era composta da Aaron Brooks (batteria), Joe Mastrokalos (aka Eric o Joie Mastrokalos, chitarra, voce), Granville Cleveland (voce, chitarra), Newt Cole (percussioni) e Brian Spangenberg (basso). Suonavano uno scoppiettante crossover fra moderno hard rock, metal melodico, funk rock ed echi del punk rock, e pubblicarono due album, "Hands of faith" (1991), prodotto da Waddy Wachtel, e "One man's poison" (1993). Aaron Brooks è veterano con molte esperienze alle spalle sia come membro di gruppi che come turnista, ed stato poi cofondatore negli anni 2000 dei Little Death; Eric / Joseph / Joie Mastrokalos proveniva dai grandi Verbal Abuse, storica hardcore band californiana di San Francisco, autori nel 1983, con il loro primo album "Just an american band", di quello che è considerato da molti tra i capolavori dell' hardcore americano della prima meta' degli anni '80.
Euro
18,00
codice 335766
scheda
Clean boodle boodle boodle
lpm [edizione] nuovo  stereo  usa  1981  merge 
punk new wave
Ristampa del 2021, rimasterizzata, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima molto rara tiratura, e corredata dell' originario comic-book di 16 pagine; pubblicato nel 1981 dalla Flying Nun in Nuova Zelanda, il magnifico primo 12" (minialbum con 5 brani) della seminale band dei fratelli Hamish e David Kilgour, da Dunedin, New Zelanda, attiva dal '78 e nel 1981 autrice di un singolo d' esordio ("Tally Ho!") storico per la scena neozelandese, seconda uscita del catalogo della Flying Nun e primo disco a condensare perfettamente le coordinate musicali che saranno negli anni a venire oltre che dei pochi dischi dei Clean anche di innumerevoli altri gruppi di quella straordinaria etichetta, capace di far conoscere nel mondo le infinite delizie di un guitar pop spesso grezzo e naive, talora barocco, freschissimo e vitale pur nei suoi espliciti richiami agli anni '60, tra folk e psichedelia. In quella magica terra dove possono succedere le cose piu' strane quel singolo entro' nei primi 20 posti delle charts, ed addirittura questo successivo "Boodle Boodle Boodle" (primo disco in formato 12" della Flying Nun) nella Top 5, cosi' come il successivo "Great Sounds Great, Good Sounds Good, So-so Sounds So-so, Bad Sounds Bad, Rotten Sounds Rotten" (entrambi furono prodotti dal Tall Dwarfs Chris Knox, altro personaggio fondamentale della scena). Il gruppo si sciolse pero' subito dopo, poco intenzionato a soccombere ad aspettative commerciali di qualunque tipo. Hamish e David formarono i Great Unwashed, Robert Scott formo' i Bats, ma piu' volte negli anni i tre resuscitarono la vecchia sigla alimentando una discografia via via piu' ricca ed un culto sempre piu' diffuso per la band. D' altro canto pur riconoscendo nella musica del gruppo quelle peculiarita' che saranno della cosiddetta scena "kiwi" negli anni a venire, e' anche facile immaginare i Clean inseriti nella contemporanea scena inglese, magari nel catalogo di una illuminata etichetta come la Postcard, dove un disco come questo avrebbe certo scatenato l' interesse della stampa e di un pubblico che segui' i primi passi di Orange Juice, Josef K, i primi Aztec Camera, o quei Go Betweens che dall' Australia erano emigrati in terra d' Albione, con le sue bellissime canzoni, perfette nel loro approccio fragile e quasi minimale, che esalta pero' una ispirazione straordinariamente fresca, che riluce in brani come l' iniziale memorabile "Billy Two" (che ricorda i primi Feelies), la malinconica "Anything Could Happen" (siamo dalle parti dei Velvet del terzo album), la barrettiana, stralunata "Sad Eyed Lady" o la lunga, conclusiva (ancora i Velvet, e la psichedelia...).
Euro
29,00
codice 2125338
scheda
Clean unknown country
lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1996  merge 
punk new wave
Ristampa del 2021, corredata di codice per il download digitale, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima molto rara tiratura (con impostazione grafica della lista dei brani modificata, sul retro), corredata di inner sleeve. Pubblicato nel novembre del 1996 dalla Flying Nun in Australia e Nuova Zelanda, dopo "Modern Rock" (1994) e prima di "Getaway" (2001), il terzo vero album della seminale band formata da Robert Scott e dai fratelli Hamish e David Kilgour, da Dunedin, New Zelanda, attiva dal '78, autrice nel 1981 di un singolo d' esordio ("Tally Ho!") storico per la scena neozelandese, seconda uscita del catalogo della Flying Nun e primo disco a condensare perfettamente le coordinate musicali che saranno negli anni a venire oltre che dei pochi dischi dei Clean anche di innumerevoli altri gruppi di quella straordinaria etichetta, capace di far conoscere nel mondo le infinite delizie di un guitar pop spesso grezzo e naive, talora barocco, freschissimo e vitale pur nei suoi espliciti richiami agli anni '60, tra folk e psichedelia. In quella magica terra dove possono succedere le cose piu' strane quel singolo entro' nei primi 20 posti delle charts, ed ancora meglio fecero i due minialbum ed un altro singolo a seguire; il gruppo si sciolse pero' subito dopo, poco intenzionato a soccombere ad aspettative commerciali di qualunque tipo. Hamish e David formarono i Great Unwashed, Robert Scott formo' i Bats, ma piu' volte negli anni i tre resuscitarono la vecchia sigla alimentando una discografia via via piu' ricca ed un culto sempre piu' diffuso per la band. Facile immaginare i primi dischi dei Clean inseriti nella scena inglese dei primissimi anni '80, magari nel catalogo di una illuminata etichetta come la Postcard; negli anni il gruppo si manterra' sostanzialmente fedele a se stesso ma questo "Unknown Country", registrato ancora dalla stessa formazione originaria, e' tra i loro albums quello piu' controverso, indicato da alcuni come il loro capolavoro e non compreso da altri. Non a caso, perche' si tratta forse del loro disco piu' avventuroso e meno immediato, dove il guitar pop ed il folk del gruppo vengono maneggiati con una voglia di giocare e sperimentare particolarmente spiccata, e con un tocco a tratti decisamente psichedelico. Un disco, come tuti quelli del gruppo, assolutamente consigliato.
Euro
28,00
codice 3035166
scheda
Clean slate Saltish
Lp [edizione] originale  stereo  cze  1996  day after 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good indie 90
prima stampa, pressata nella Repubblica Ceca, copertina (con leggeri segni di invecchiamento) ruvida fronte retro senza barcode, inserto con testi in lingua inglese ed artwork a colori, label custom fotografica in bianco e nero su di una facciata ed a colori sull'altra, catalogo DAY15. Pubblicato nel 1996 dalla label indipendente ceca Day After, l'unico album vinilico dei Clean Slate, successivo alla loro cassetta "1994" (1994). Questa formazione di Praga suonava hardcore punk ed emo, ed era composta da ex membri di Zeleni Kanibalové, Kriticka Situace e P.S., gruppi hardcore punk nati nei tardi anni '80 in seno alla scena praghese; prodotto dal gruppo stesso e cantato in lingua inglese, "Saltish" con i suoi dodici brani esprime intensità emotiva e melodia emocore, articolazioni post-hardcore, aggressività e ruvidità HC punk, ma anche una vena pop punk, proponendo una musica dalle indubbie influenze nordamericane, non ultime quelle dell'emotività degli Husker Du e quelle furiosamente anthemiche e trascinanti di formazioni come i Fugazi.
Euro
12,00
codice 333759
scheda
Cleaners from venus extra wages
lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1987  captured tracks 
punk new wave
copertina senza barcode, adesivo di presentazione sul cellophane, coupon con codice per scaricare l' album in formato mp3, inserto con note, etichetta verde con scritte bianche e gialle. Uscito nel 2014, sia come singolo album che come parte del cofanetto "Box Set, Vol 3", questo disco contiene undici brani rimasti fuori dall' altra raccolta "My Back Wages" uscita gia' postuma nel 2000 su cd e nel 2014 sul lp (anch' essa sia singolarmente che nel succitato box), registrati tra il 1987 ed il 1992, rarita' ed inediti accreditabili ai Cleaners from Venus o al solo Martin Newell, degno completamento di una intricatissima discografia ricca di albums, spesso usciti solo su cassetta, singoli, eps, slit e quant' altro del gruppo guidato dal talentuoso poeta e musicista inglese dell' Essex Martin Newell, accompagnato da una formazione con una line up sempre cangiante. Una nuova splendida testimonianza di questo nome di culto del panorama inglese degli anni '80, che ancora una volta intriga e sorprende piacevolmente, con un orientamento che allontanandosi dal post punk dei primi lavori esalta le qualita' compositive di Newell, con un sorta di guitar pop di classe cristallina, qui' in una veste spesso deliziosamente naive, piacevolmente approssimativa, come sempre caratterizzata da uno spiccato gusto pop, ricco di aromi 60's. Questa la lista dei brani contenuti: It Could Have Been Cheryl / The Iceberg And Unicorn / The World Strikes One / The Princes Of Suburbia / Rusty Iron Sun / Gatecrashing Oyster Park / Finding My Own Way Home (primi sette brani registrati tra l' aprile del 1987 e l' aprile del 1988) / Red Guitars And Silver Tambourines / Everytime I Go Up (due episodi registrati tra l' inverso del 1991 e la primavera del 1992) / The Green Gold Girl Of The Summer / We’ll Build A House (ultimi due brani, registrati nell' autunno del 1992). Un progetto rimasto per troppi anni nell' oblio, ma davvero di notevole rilievo nel contesto musicale dell' epoca. Musicista di culto in bilico fra post punk, cultura DIY ed influenze anni '60 psichedeliche e non (e' stato accostato a nomi come Syd Barrett e Ray Davies), l'inglese Martin Newell e' una figura simile ad un altro grande eccentrico britannico degli anni '80, Robyn Hitchcock. Newell e' ricordato per essere il fondatore dei Cleaners From Venus, attivi nel corso degli anni '80 e cult band a loro volta, e poi per aver portato avanti una carriera solista indipendente che prosegue oltre l'inizio del nuovo secolo.
Euro
24,00
codice 2120937
scheda
Cleaners from venus my back wages
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1993  captured tracks 
punk new wave
Copertina senza codice a barre, con adesivo di presentazione sul cellophane, codice per il download digitale ed inserto con note. Pubblicata nel 2014 dalla Captured Tracks, questa e' la prima stampa vinilica dell' album gia' uscito nel 2000 solo in cd. "My Back Wages" contiene 12 brani, in buona parte demos per l' album "The Greatest Living Englishman" del 1993, accreditato pero' al solo Martin Newell (era il primo vero album solista del fondatore dei Cleaners From Venus, successivo alla cassetta autoprodotta ''Songs for a fallow land'' del 1985 e precedente ''The off white album'' del 1995. Questi i brani contenuti, inediti del tutto o nelle versioni qui presenti: A1 Stay Lit A2 Gulf War Song A3 Smash Yore Watch A4 You Should Have Called A5 Arcadian Boys A6 Crane Driver B1 She Rings The Changes B2 Before The Hurricane B3 Clara Bow B4 When My Ship Comes In B5 Incident In A Greatcoat B6 Haunt Your House. Queste le note all' album "The Greatest Living Englishman": Prodotto da Andy Partridge degli XTC, che vi suono' anche molte parti di batteria ed alcune di tastiere, lo splendido ed acclamato ''The greatest living englishman'' e' uno squisito esempio di pop inglese radicato nei classici degli anni '60 (Beatles, Kinks) ma moderno e privo di nostalgie revivaliste, non privo di affinita' con lo stile e le atmosfere dei sopracitati XTC. Melodie gentili ed in fragile equilibrio fra tinte giocose, leggere ed autunnali, che si amalgamano pefettamente con il cantato di Newell, classicamente britannico. Le canzoni di Newell presentano un intreccio satirico, cinico e dolceamaro, senza cadute di tono, ed insieme compongono un piccolo classico della canzone pop anglosassone di fine secolo. Musicista di culto in bilico fra post punk, cultura DIY ed influenze anni '60 psichedeliche e non (e' stato accostato a nomi come Syd Barrett e Ray Davies), l'inglese Martin Newell e' una figura simile ad un altro grande eccentrico britannico degli anni '80, Robyn Hitchcock. Newell e' ricordato per essere il fondatore dei Cleaners From Venus, attivi nel corso degli anni '80 e cult band a loro volta, e poi per aver portato avanti una carriera solista indipendente che prosegue oltre l'inizio del nuovo secolo
Euro
24,00
codice 2121602
scheda
Cloven hoof Cloven hoof (ltd. gold vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1984  high roller 
heavy metal
Edizione limitata a 400 copie in vinile dorato (è stato pressato contemporaneamente in una versione in vinile trasparente con chiazze dorate, in 100 esemplari, una in vinile nero, in 300 copie, ed una in vinile bianco, in 200 copie), allegati un libretto fotografico di otto pagine formato 12", due poster ed un inserto con testi, copertina senza codice a barre. Ristampa del 2020 ad opera della High Roller, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1984 dalla Neat nel Regno Unito, il primo album, precedente il live "Fighting back" (1986) ed il secondo in studio "Dominator" (1988). L'unico album inciso con l'originario frontman David Potter, "Cloven hoof" è un compatto, epico e potente lavoro di classica NWOBHM, in cui si avverte una importante influenza di gruppi come Iron Maiden e Diamond Head (con l'occasionale strizzatina d'occhio agli AC/DC); brani immersi in atmosfere fantasy ed esoteriche, che si dipanano attraverso arrangiamenti complessi e strutture raffinate, senza intaccare la potenza della ritmica e delle chitarre, per un album il cui difetto è probabilmente quello di essere arrivato un po' in ritardo rispetto alla prima ondata del nuovo metal britannico, ma che rimane un eccellente lavoro ed un classico, quantomeno minore, nel suo genere. I Cloven Hoof, formatisi nel 1979 a Wolverhampton, sono stati uno dei più promettenti gruppi della seconda generazione della NWOBHM; sono ricordati per i loro elaborati costumi di scena, che in alcuni casi sembrano evocare l'influenza dell'estetica glam applicata al metal, ma erano anche un gruppo di sostanza, capaci di suonare un potente, epico e solidissimo metal, influenzato forse da gruppi come Iron Maiden e Diamond Head, nel loro primo ep "The opening ritual" del 1982 e nell'eponimo primo album del 1984, l'unico inciso con l'originario cantante David Potter, che lasciò poi improvvisamente il gruppo per unirsi ai francesi H-Bomb, e che fu sostituito dall'ex Trapeze Rob Kendrick; avvicendamento che fu preludio di altri massicci cambiamenti nella formazione, che intorno al 1986 aveva ormai il solo bassista Lee Payne rimasto dell'organico originario. Dopo un live ed altri due lp in studio, i Cloven Hoof si sciolsero nel 1990, ma si riformarono poi nel 2001, ed hanno pubblicato alcuni nuovi dischi nei primi decenni del XXI secolo.
Euro
29,00
codice 3514122
scheda
Code of honor / sick pleasure Fight or die / dolls under control
Lp [edizione] nuovo  stereo  ita  1982  radiation reissues 
punk new wave
Ristampa del 2019 ad opera della Radiation Reissues, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1982 dalla Subterranean negli USA, lo split album fra due storiche cult bands della scena HC punk di San Francisco dei primi anni '80, i Code Of Honor ed i Sick Pleasure, bands strettamente connesse tra loro, poiche' i Code of Honor nacquero proprio dalle ceneri di Sick Pleasure, con Michael David Fox, già nei Tools e cofondatore della Subterranean Records, Dave Chavez e Sal Paradise a cui si aggiunse il cantante Johnithin Christ (quest'ultimo anche nei Society Dog), mentre l' altro Sick Pleasure, il cantante Roy Hansen entro' nei Verbal Abuse, raggiunto in un secondo momento anche da Chavez. Per i Code Of Honor questo album fu il disco di debutto, ben speso con un tirato e sferragliante hardcore politicizzato e pungente nei testi, mentre i Sick Pleasure prediligono un approccio meno complessivamente più in mid tempo, ruvido ed aggressivo ma meno ortodosso dal punto di vista dell' hardcore punk tipico. Entrambi i gruppi avrebbero dato seguito a questo split con un 7", i Sick Pleasure con un eponimo 7"ep postumo dai ritmi più tirati e dal sound più grezzo (1983), i Code Of Honor con "What are we gonna do" (1982), rivelatore invece di un approccio più evoluto e sofisticato allo hardcore, ancora pungente e politicizzato, quindi nel 1984 con il loro unico album "Beware the savage jaw", in cui il loro stile matura ulteriormente, intrecciando lo hardcore con soluzioni ritmiche più lente e con toni cupi, quasi gotici a tratti, evolvendo ancor di più il loro livello compositivo, sempre politicamente impegnato e libertario.
Euro
17,00
codice 3512646
scheda
Coffin break thirteen
lp [edizione] originale  stereo  usa  1992  epitaph 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good punk new wave
L' originale stampa americana, copertina pressata in Canada, completa di inserto con testi, etichetta nera con logo viola in alto e scritte bianche ed argento, catalogo E86421-1. Pubblicato nel 1992 dopo "Crawl", il quarto ed ultimo album della band di Seattle. Forse meno originali rispetto agli inizi (in cui la band suonava un grunge rock che molto attingeva dal punk e dall' hardcore "melodico" sfuggendo cosi' al cliche' imperante nel periodo), ma certamente ancora piu' devastanti e potenti, grazie anche alla proiduzione di Jack Endino; tra i brani, una cover di "Hole in the Sky" dei Black Sabbath. Un gruppo hardcore punk di Seattle capace di esprimere uno stile personale ed aperto ad influssi metal, i Coffin Break furono attivi fra i tardi anni '80 ed i primi '90, e riuscirono per buona parte della loro carriera a sfuggire alla calamita del grunge dominante a quell'epoca nella città dello Stato di Washington, seppure non restandone completamente indifferenti. Formati da Peter Litwin (chitarra, voce), Bob Skinner (basso, voce) e David Brooks (batteria, voce), erano influenzati dagli Young Fresh Fellows e dal punk rock, e rimasero fedeli al proprio stile hardcore metallico (talora venato dei toni cupi e densi del grunge) per gran parte della loro storia, fatto che probabilmente li allontanò da un più vasto pubblico potenziale. Entrati nella scuderia della C/Z Records, pubblicarono nel 1988 il loro primo disco, l'ep "Noise patch", quindi nel 1989 e nel 1990 i primi due album, "Psychosis" e "Rupture", poi passarono alla Epitaph, che dette alle stampe i loro due ultimi lp, "Crawl" (1991) e "Thirteen" (1992), lavori più prodotti e maturi, ma sempre fedeli alle radici punk e metal. Peter Litwin fu anche, contemporaneamente all' attivita' con i Coffin Break, con i Daddy Hate Box, e poi con Softy e Plaster, Rob Skinner sara' con Endino's Earthworm e Pop Sickle, mentre Jeff Lorien, entrato nel gruppo all' epoca del quarto album "Thirteen", sara' con gli Orange King.
Euro
14,00
codice 249335
scheda
Coffin nails Live and rockin'
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1990  link records 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good punk new wave
Bella copia con leggeri segni di usura sulla copertina, visibili per lo piu' sulle costole, prima stampa inglese, copertina lucida fronte retro con barcode, label gialla con scritte nere a sinistra, nera con scritte gialle e disegno bianco e nero a destra, logo Link Recods in alto, catalogo LINKLP118, scritta ''a lively porky prime cut'' inciso sul trail off del lato A e ''adrenalin'' su quello di entrambi i lati. Pubblicato nel 1990 dalla Link Records in Gran Bretagna, il quarto album di questa longeva band psychobilly britannica, uscito dopo ''Who's he?'' (1990) e prima di ''Wreckers yard'' (1997). Qui nella formazione composta da Humungus (voce, chitarra), Scott (contrabbasso) e Fraddy (batteria), questo gruppo, che aveva debuttato con lo split album ''Sick sick sick'' (1987), che li vedeva insieme a Demented Are Go e Skitzo, ha realizzato una decina di album fra il 1987 ed il 2009. Qui si cimentano con tredici brani regstrati dal, fra cui le cover di ''Brand new cadillac'' di Vince Taylor e di ''Heartbreak hotel'' di Elvis, suonando uno psychobilly asciutto e tagliente, venato di aggressivita' punk. Questa la scaletta: ''Please little woman'', ''Heartbreak hotel'', ''Skateboard frenzy'', ''Brand new cadillac'', ''Pentration'', ''Let's wreck'', ''Myra hindley'', ''Do you love me'', ''Loose loose wiman (she's a moose)'', ''Uncle willy'', ''Blubbery love (saintly snails)'', ''Psycho disease'', ''My baby left me''.
Euro
18,00
codice 319474
scheda
Coffin nails Out for the weekend
Lp [edizione] originale  stereo  ger  2001  crazy love 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, nella versione in vinile nero, copertina con barcode 4250019900266, label custom fotografica in bianco e nero su di una facciata, nera con scritte bianche sull'altra, catalogo CLLP64136. Pubblicato nel 2001 dalla Crazy Love in Germania, il settimo album di questa longeva band psychobilly britannica, uscito dopo ''Big night out" (1998) e prima di ''Hard as nails'' (2003). Qui nella formazione composta da Humungus (voce, chitarra), Mad Man (contrabbasso, voce, aka Scott Millsom) e Nasser Bouzida (batteria, già con la ska band Loafers), questo gruppo, che aveva debuttato con lo split album ''Sick sick sick'' (1987), che li vedeva insieme a Demented Are Go e Skitzo, ha realizzato una decina di album fra il 1987 ed il 2009. Qui si cimentano con dodici brani di loro composizione, suonando uno psychobilly asciutto e tagliente, particolarmente caratterizzato da aggressività punk; in effetti in più di un brano di "out for the weekend" il sound propende per il punk più che per il rockabilly, ma nel complesso le loro radici rock'n'roll sono ancora ben evidenti, così come l'approccio spiritoso ed un po' folle tipico di molto psychobilly. Questa la scaletta: "When I'm drunk", "No sleep", "Out for the weekend", "Daytime TV", "Jimmys hot rod", "Insane", "Girl next door", "King of the mosh", "Long time no see", "Her dad owns a pub", "Been around again", "Neurotic dave".
Euro
16,00
codice 332426
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2021  sunstone 
indie 2000
Copertina apribile senza codice a barre, label custom grigia e marrone con logo Sunstone bianco a destra, catalogo SSLP019. Pubblicato nel settembre del 2021 dalla Sunstone, il primo album solista del fondatore dei Trappist Afterland. Inciso con il collaboratore di lungo corso Anthony Cornish, l'album è un ulteriore passo sul sentiero di un acid folk dai toni spirituali e di ispirazione religiosa, suonato con arrangiamenti austeri e scarni, immerso in atmosfere introspettive, un po' ombrose, a tratti struggenti e fragili. Sonorità acustiche in cui predominano strumenti a corda, fra melodie circolari che in alcuni episodi quasi ricamano un drone ipnotizzante, in altri richiamano lo acid folk più oscuro degli anni '70. Trappist Afterland è uno dei progetti dell'australiano Adam Geoffrey Cole, che costituisce dal 2010 il nucleo centrale e artistico della band, creatrice di un suono unico dato da un approccio e dall’utilizzo di strumenti inusuali che compongono brani che sperimentano nel campo del folk e della psichedelia sotto l'influenza di seminali band del passato quali Comus, Third ear band o Incredible string band. Il gruppo raga-folk di Melbourne ha all’attivo gli lp “Burrowing to Light in the Land of Nod” (2012), ''The round dance of the cross'' (2012), “Like a Beehive, the Hill Was Alive” (2013), “The Five Wounds of Francis Minor” (2013), “Afterlander” (2015), “God’s Good Earth” (2016) e ''Se(vii)en'' (2018). Adam Geoffrey Cole, dopo aver pubblicato nel 2019 un CDr a proprio nome, "Songs of the afterlander", nel 2021 realizza il suo primo album solista, "Fallowing", con il quale continua ad esplorare gli anfratti dello acid folk con un approccio spirituale.
Euro
26,00
codice 3513743
scheda
Company of state Dance remotion (1st ep + demos)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1983  onderstroom 
punk new wave
Edizione limitata a 500 copie, copertina ruvida a busta senza codice a barre, label grigia e nera con scritte bianche, catalogo 0509. Pubblicato nel 2013 dalla Onderstroom, questo album compila i quattro brani del primo rarissimo 7''ep autoprodotto dei Company Of State, uscito originariamente nel 1983, con sei demo inediti registrati dal gruppo in quello stesso periodo. Quel 7'' fu anche il disco di debutto del duo belga composto da Rudolf Hecke (poi con i Pop in Wonderland negli anni '90) e da Paul Taes (attivo anche con il progetto Butcher Backroom, con un 12'' uscito nel 1984): i suoi quattro brani, con la chitarra effettata di Hecke e la voce tipicamente dark wave/minimal synth di Taes, combinata con crudi effetti elettronici ed una minimale batteria elettronica, evocano lo scenario di un ideale matrimonio fra i Joy Division ed i Cabaret Voltaire. Dopo il 7'', il gruppo realizzo' una manciata di 12'' ed un album, ''Drowning in fire'' (1987), nel corso degli anni '80. Questa la scaletta: ''Dark'', ''Discip
Euro
20,00
codice 2057921
scheda

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