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Mogwai
The bad fire
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2025 rock action
indie 90
indie 90
doppio vinile dell'album in vinile nero con un lato etched (disegnato),coupon per download digitale, copertina apribile. L'undicesimo album in studio, registrato presso gli studi Chem19 in Scozia con il produttore americano John Congleton, vincitore di un Grammy Award (St Vincent, Angel Olsen, John Grant, Explosions In The Sky, Sigur Rós...). Un album che viene descritto dalla label "The Bad Fire, è un termine operaio di Glasgow per indicare l'Inferno. Riflette il periodo difficile che i membri della band stavano attraversando". Un disco che conferma la vitalità della band capace di reinventarsi senza perdere la propria peculiarità di maestri del post-rock.
Uno dei gruppi piu' importanti del cosiddetto post rock e di tutto il rock indipendente a cavallo fra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo secolo, i Mogwai nascono a Glasgow in Scozia nel 1995 come terzetto, che diventera' quintetto nel 1997 con l'aggiunta del secondo chitarrista John Cummings e di Brendan O'Hare (ex Teenage Fanclub e Telstar Ponies); quest'ultimo uscira' dal gruppo nel 1998. Autori di un rock in gran parte strumentale, dominato dalle chitarre ed influenzato dal minimalismo come dal noise e dalla musica cosmica tedesca, i Mogwai costruiscono epici brani in crescendo che, partendo con toni quieti e suffusi, terminano in autentiche tempeste sonore. Il loro stile porta somiglianze con quello dei canadesi G.Y.B.E.!, sebbene i due gruppi abbiano identita' distinte e marcate differenze. Il primo acclamato album ''Young team'' (1997) esce dopo una serie di apprezzati singoli ed ep ed e' considerato uno dei dischi piu' importanti del rock indipendente di fine secolo. Il gruppo si costruisce una buona fama anche grazie ai suoi impressionanti e rumorosi concerti; nel 1999 esce il secondo album ''Come on die young'', piu' quieto e sognante rispetto ai lavori precedenti e seguito da ulteriori album, in genere apprezzati dalla critica, molti dei quali entrano in classifica in Gran Bretagna.
Mogwai
The bad fire (ltd clear)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2025 rock action
indie 90
indie 90
edizione limitata doppio vinile trasparente con un lato etched (disegnato),coupon per download digitale, copertina apribile. L'undicesimo album in studio, registrato presso gli studi Chem19 in Scozia con il produttore americano John Congleton, vincitore di un Grammy Award (St Vincent, Angel Olsen, John Grant, Explosions In The Sky, Sigur Rós...). Un album che viene descritto dalla label "The Bad Fire, è un termine operaio di Glasgow per indicare l'Inferno. Riflette il periodo difficile che i membri della band stavano attraversando". Un disco che conferma la vitalità della band capace di reinventarsi senza perdere la propria peculiarità di maestri del post-rock.
Uno dei gruppi piu' importanti del cosiddetto post rock e di tutto il rock indipendente a cavallo fra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo secolo, i Mogwai nascono a Glasgow in Scozia nel 1995 come terzetto, che diventera' quintetto nel 1997 con l'aggiunta del secondo chitarrista John Cummings e di Brendan O'Hare (ex Teenage Fanclub e Telstar Ponies); quest'ultimo uscira' dal gruppo nel 1998. Autori di un rock in gran parte strumentale, dominato dalle chitarre ed influenzato dal minimalismo come dal noise e dalla musica cosmica tedesca, i Mogwai costruiscono epici brani in crescendo che, partendo con toni quieti e suffusi, terminano in autentiche tempeste sonore. Il loro stile porta somiglianze con quello dei canadesi G.Y.B.E.!, sebbene i due gruppi abbiano identita' distinte e marcate differenze. Il primo acclamato album ''Young team'' (1997) esce dopo una serie di apprezzati singoli ed ep ed e' considerato uno dei dischi piu' importanti del rock indipendente di fine secolo. Il gruppo si costruisce una buona fama anche grazie ai suoi impressionanti e rumorosi concerti; nel 1999 esce il secondo album ''Come on die young'', piu' quieto e sognante rispetto ai lavori precedenti e seguito da ulteriori album, in genere apprezzati dalla critica, molti dei quali entrano in classifica in Gran Bretagna.
Moncur iii grachan
Evolution
Lp [edizione] ristampa stereo fra 1963 blue note
[vinile] Very good [copertina] Excellent jazz
[vinile] Very good [copertina] Excellent jazz
Copia ancora quasi intragralmente incellophanata, e corredata di obi, ancora intatto, con lieve ondulatura del vinile che non influisce comunque sull' ascolto, rara ristampa francese del 1985, rimasterizzata con sistema Dmm (Direct Metal Mastering), copertina cartonata senza barcode, etichetta Blue Note bianca e blu, catalogo BST 84153. Originariamente pubblicato nel 1963 dalla Blue Note, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Englewood Cliffs, New Jersey, il 21 novembre del 1963, da Grachan Moncur III (trombone), Lee Morgan (tromba), Jackie McLean (sax alto), Bobby Hutcherson (vibrafono), Bon Cranshaw (contrabbasso) ed Anthony Williams (batteria). Poco dopo aver suonato nell'acclamato album di Jackie McLean ''One step beyond'', Moncur assume qui il ruolo di leader e si prende piu' spazio come solista in ''Evolution'', accompagnato dalla maggior parte degli strumentisti che presero parte alle incisioni di ''One step beyond''. Quattro lunghi brani, peraltro tutti composti dallo stesso Moncur, complessi nello loro strutture e vicini alle concezioni avanguardiste dell'epoca, e caratterizzati da atmosfere cupe, quasi sinistre, in brani quali la rabbrividente ''Air raid'' o l'ombrosa title track. Lo stesso McLean prese parte alle sessioni, cimentandosi in alcuni dei piu' anticonvenzionali assoli della sua carriera. Questa la scaletta: ''Air raid'', ''Evolution'', ''The coaster'', ''Monk in wonderland''. Uno dei primi trombonisti a cimentarsi con il jazz d'avanguardia, Grachan Moncur III debutto' come band leader nella prima meta' degli anni '60, con un paio di acclamati lavori su Blue Note nei quali figuravano alcuni dei principali giovani talenti di allora. Si fece le ossa fra il 1959 ed il 1962 suonando con Ray Charles, per poi cimentarsi con il jazz avanguardista insieme a Jackie McLean (1963). Suono' poi con altri grandi quali Sonny Rollins (1964), Marion Brown ed Archie Shepp, e fece parte del gruppo 360 Degree Music Experience.
Monk thelonious
Brilliant corners (+1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1956 waxtime
jazz
jazz
ristampa limitata in vinile 180 grammi, fronte della copertina pressoche' identico a quella della prima rara tiratura, ed arricchita della presenza di una traccia bonus, "Pannonica", registrata nelle stesse session dell' album. Originariamente pubblicato su Riverside, inciso a New York in tre sessioni, il 9 ed il 15 ottobre ed il 7 dicembre del 1956, con due diverse formazioni: il 9 ed il 15 ottobre Thelonious Monk (pianoforte), Ernie Henry (sax alto), Sonny Rollins (sax tenore), Oscar Petitford (contrabbasso) e Max Roach (batteria); il 7 dicembre Thelonious Monk (pianoforte), Clark Terry (tromba), Sonny Rollins (sax tenore), Paul Chambers (contrabbasso) e Max Roach (batteria). Considerato dalla critica uno dei massimi capolavori di Monk e del jazz postbellico americano, ''Brilliant corners'' mette in risalto l'intensita' emotiva espressa dal piano di Monk e dal caldo e potente sax di Rollins, senza rinunciare all'imprevedibilita' ed allo stile ''lunatico'' del grande pianista. Questa la scaletta: ''Brilliant corners'', ''Ba-lue Bolivar ba-lues-are'', ''Pannonica'', ''I surrender, dear'', ''Bemsha swing''. Grande ed inizialmente sottovalutato pianista e compositore, Thelonius Monk (1917-1982) fu un personaggio complesso ed introverso. Restio al virtuosismo pianistico, Monk era inizialmente poco amato dai piu' ma apprezzato dai jazzisti piu' coraggiosi, come Gillespie e Parker; il largo riconoscimento delle sue qualita' di pianista e di compositore arrivo' solo a meta' degli anni '50. Considerato ormai uno dei piu' grandi jazzisti di sempre oltreche' uno dei musicisti che hanno dato vita al be bop, Monk era capace di integrare grande lirismo ed atmosfera con composizioni intricate e lunatiche, dando luogo ad inediti contrasti.
Monk thelonious
Thelonious himself (+ 1)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1957 waxtime
jazz
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rara tiratura, con note supplementarie foto sul retro, ed un brano aggiunto per l' occasione: "Well You Needn't", registrato dal solo Monk il 7 giugno del 1954. Uscito originariamente nel 1957, il quarto album su Riverside di uno dei musicisti piu' sofisticati e complessi della Storia del Jazz. Uscito dopo l'album capolavoro "Brilliant Corners", il disco qui presente e' caratterizzato da estenuanti e bellissimi solo di piano, dall' onnipresente 'Round Midnight, a qualche pezzo standard come April In Paris o I Should Care, passando per Functional, un blues scritto dallo stesso Monk in questa occasione. In chiusura, una versione di Monk's Mood in trio con John Coltrane ed il contrabbassista Wilbur Ware; a quest'indubbio capolavoro Coltrane partecipa con tutta la sua intensita'. Pianista, figlio degli anni '40, emerso dalle atmosfere be-bop del "Minton's", seguiva fin da quei tempi un suo lucido e coraggioso percorso autoctono, le cui cordinate divergevano da quelle del bop. Noto come "Mad Monk", dal carattere ombroso e taciturno, era un bizzarro esecutore che lasciava attoniti gli spettatori vibrando forti gomitate sulla tastiera ed utilizzava inconsuete dissonanze. Il suo divenne uno degli idiomi piu' innovativi ed originali degli anni '50. Cosi' disse di lui Coltrane:" Monk sa' creare una tale tensione da costringere chi suona i fiati a pensare, invece che cadere nei soliti cliche'. puo' cominciare una frase da un punto che non ti aspetti e devi sapere bene cosa fare... una cosa mi ha insegnato Monk: a non avere paura di cio' che sento veramente".
Monkees
Greatest Hits (ltd. yellow flame)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1972 rhino
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2023, edzione limitata in vinile giallo.fiamma, come da adesivo sul cellophane, copertina pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicata dalla Arista nel luglio 1976 (ma gia' uscita nel 1972 con titolo "The Monkees Re-Focus" nel 1972 su Bell), la bella raccolta con undici brani, con molti dei piu' grandi successi della band americana ed alcune tracce tratte dagli albums. Contiene i seguenti brani: "(Theme From) The Monkees" (singolo del febbraio 1967, tratto dal primo album "The Monkees" dell' ottobre 1966), "Last Train to Clarkesville" (primo singolo, agosto 1966, poi nel primo album "The Monkees"), "She" (dal secondo album "More of the monkees" del gennaio 1967), "Daydream Believer" (singolo dell' ottobre 1967, poi nell' album "The Birds, The Bees & The Monkees"), "Listen to the Band" (singolo dell' aprile 1969, poi nell' album "The Monkees Present"), "A Little Bit of Me, A Little Bit of You" (singolo del marzo 1967, rimasta inedita su album), "I'm a Believer"(secondo singolo, novembre 1966, poi inclusa nel secondo lp "More of the Monkees"), "I Wanna Be Free" (singolo del maggio 1967, tratto dal primo album "The Monkees"), "Pleasant Valley Sunday" (singolo del luglio 1967, poi nell' album "Pisces, Aquarius, Capricorn & Jones ltd."), "(I'm Not Your) Steppin' Stone" (retro del singolo "I'm A Believer", novembre 1966, rimasta inedita su album), "Shades of Gray" (singolo del maggio 1967, tratta dall' album "Headquarters"). Prototipo ideale di gruppo costruito a tavolino, con una riuscita commerciale ed artistica decisamente al di sopra della media, nacquero nel '66 in seguito ad un annuncio posto su un noto quotidiano di Los Angeles al fine di formare una band protagonista di una progettata serie televisiva costruita su misura per la nuova generazione "beat". Tra ben 437 ragazzi, I prescelti furono Davy Jones (inglese di Manchester e gia' autore di un album solista un anno prima), Michael Nesmith (da tempo nei circuiti folk di Los Angeles con il nome di Michael Blessing, con cui aveva pure pubblicato alcuni 45 giri), Mickey Dolenz, non nuovo ad esperienze televisive, e Peter Tork (gia' membro degli Au Go Go Singers). Nonostante le esperienze musicali non trascurabili, furono istruiti su come cantare, muoversi e recitare, delegando a musicisti di studio il compito di fornire il supporto strumentale e commissionando le composizioni ad autori professionisti. Il gioco riusci' magnificamente, ed i Monkees riuscirono per un paio d' anni addirittura a contendere il ruolo di dominatori delle classifiche americane (e talvolta anche inglesi) nientemeno che ai Beatles, con conseguente dilagante "monkeemania". Pretesero pero', incoraggiati dal consolidato successo, di avere maggiore spazio relativamente all' aspetto musicale, e se gia' in "Headquarters" suonarono per la prima volta gran parte degli strumenti, in "The Birds the Bees and the Monkees" diedero anche, tutti, il proprio contributo compositivo, inaugurando la fase musicalmente piu' interessante e creativa della loro storia discografica, purtroppo non altrettanto dirompente in termini di successo commerciale quanto la prima, anche per la loro volonta' di staccarsi dall' immagine di bravi ed inoffensivi ragazzotti che gli era stata cucita addosso. Dopo "Instant Replay" Tork abbandono' il gruppo, seguito dopo il successivo "Present..." da Nesmith, autore di una lunga ed intensa attivita' solista; l' ultimo album prima delle numerose reunion fu "Changes", con i soli Dolenz e Jones, ancora insieme negli anni '70 sia come duo che con Tommy Boyce e Bobby Hart, autori di molti dei loro vecchi successi.
Monster magnet
Dopes to infinity
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1995
indie 90
indie 90
vinile colorato, Ristampa "private press" con pezzo aggiuntivo (i 16 minuti di "Forbidden planet" dall'Ep "Look to your orb for the warning"). Il terzo album della band americana, realizzato originariamente nel marzo 95 su A&M, dopo "Superjudge" (93) e prima di "Powertrip" (98), giunto alla posizione n.22 delle classifiche statunitensi, Prodotto dall leader del gruppo Dave Wyndford, evidenzia un suono piu' pulito e meno sporco rispetto ai precedenti albums, comunque, sempre in bilico fra psichedelia spaziale e rock altamente fragoroso e muscolare, fra Hawkwind e Stooges, con influenze che coinvolgono anche Black Sabbath e Grateful Dead e rimandi verso Black Crowes, Kyuss e White Zombie. Band formata nel New Jersey nel 1989, grazie a Dave Wyndorf (gia' attivo con la punk-band Shrapnel), John McBain (dal terzo album 'superjudge' sostituito da Ed Mundell), Joe Callandra, Jon Kleiman e Tim Cronin; quest'ultimo dopo aver suonato e cantato nell'album di debutto diventera' un membro "ombra" principalmente concettuale. Idolatrati dalla critica, seguiti da un pubblico di culto affezionato ai limiti del fanatismo (il cui seguito ricorda negli States quello dei fans dei Grateful), sono stati uno dei principali punti di riferimento per la scena "stoner rock" che, alla fine degli anni '90, ne ha decretato un successo per anni sfuggito, ma il primo album "Spini of God" (alle cui sessions si devono anche i brani pubblicati poi nell'Ep "Tab") e il secondo "Superjudge" definiti "gli album metal per la gente a cui non piace il metal", restano i loro capolavori.
Montgomery wes
Movin' along (ltd. 180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1960 rat pack
jazz
jazz
Ristampa del 2025, limitata in 1000 copie, in vinile 180 grammi, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura. Originariamente pubblicato nel 1960 dalla Riverside, inciso agli United Recording di Hollywood il 12 ottobre del 1960 da Wes Montgomery (chitarra, basso elettrico), James Clay (sax tenore, flauto), Victor Feldman (pianoforte), Sam Jones (contrabbasso) e Louis Hayes (batteria). Un sottovalutato e piacevolissimo album di bop jazz melodico impreziosito da deliziosi interventi di flauto, vivaci ed estroversi assoli di sax e dalla maestria chitarristica di Montgomery, ''Movin' along'' e' rimasto un po' in sordina rispetto ad altri piu' celebri album del chitarrista di quel periodo ma e' stato molto rivalutato da critici come Scott Yanow. Questa la scaletta: ''Movin' along'', ''Tune-up'', ''Ghost of a chance'', ''Sandu'', ''Body and soul'', ''So do it!'', ''Says you''. Proveniente da Indianapolis, Wes Montgomery (1925-1968) e' considerato uno dei piu' grandi chitarristi della storia del jazz: erede di Charlie Christian, ottenne un grande successo di pubblico negli ultimi anni della propria breve carriera, stroncata prematuramente da un infarto. Dopo un lungo periodo di gavetta e di oscurita' negli anni '40 e '50, durante i quali si esibisce anche con i fratelli Buddy e Monk, Montgomery entra nel pieno della propria carriera nel 1959, quando comincia a pubblicare su Riverside i suoi lavori piu' legati al jazz, in particolare quello dei piccoli complessi (trio, quartetto, quintetto); nel 1964 si apre una nuova fase, in cui Montgomery si cimenta con il jazz orchestrale e con sonorita' piu' accessibili e negli ultimi due anni di vita, assistiamo alla terza fase, contraddistinta da contaminazioni con la melodia pop e grande successo commerciale, criticata dai primi fan ma meritoria per aver avvicinato molti ascoltatori al jazz.
Moonlighters (belgium)
Pains of 17
Lp [edizione] originale stereo bel 1989 blue sting
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
L' originale stampa, pressata in esclusiva dalla belga Blue Sting, copertina senza barcode, label bianca con logo Blues Sting a colori in alto, SABAM a destra, "made in EEC" lungo il bordo, catalogo STING013. Pubblicato nel 1989 in Belgio dalla Blue Sting, sottoetichetta della Parsifal, l'unico album dei Moonlighters, gruppo blues e rock'n'roll belga composto da Filip De Fleurquin (voce), Gust Vernieuwe (basso), Fernand Buyls (batteria, percussioni), Marnix Vernieuwe (chitarra) e Jozef Lefève (piano, organo), autori poi nel 1990 anche di un singolo, "Conquistador". Questo "Pains of 17", cantato in inglese, è un solido e diretto lavoro di fusione fra blues rock e rock'n'roll, in particolare quello ispirato dal grande Chuck Berry, qui omaggiato con ben tre covers ("Dear dad", "My own business" e "You never can tell"), mentre gli altri cinque brani in scaletta sono composizioni originali. Il gruppo sa spaziare fra episodi propulsivi e ballabili come "She's dynamite" e lenti e muscolari blues come "Gasoline blues". Le covers di Berry rimangono fedeli allo spirito delle creazioni del padre del rock'n'roll, ma con un sound più denso ed ammodernato. Questa la scaletta completa: "Pains Of 17", "She's Dynamite", "Gasoline Blues", "Dear Dad", "The Way The Story Goes", "Girl Crazy", "My Own Business", "You Never Can Tell".
Mooon
Iii
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2024 excelsior
indie 2000
indie 2000
note a cura della label: Entrare nel mondo MOOON è come entrare in una macchina del tempo. Il giovane power trio del Brabante, composto dai fratelli Tom e Gijs de Jong e dal cugino Timo van Lierop, trasporta l'ascoltatore nel periodo d'oro della psichedelia negli anni '60 e '70. Nel loro terzo album "III" la band scava un po' più a fondo nella propria borsa di trucchi con suoni trippy. Gli accattivanti garage rocker sono ancora rappresentati, ma accompagnati anche da brani più complessi. I membri della band hanno scelto di registrare l'album da soli. Con dodici nuove canzoni non hanno risparmiato sforzi e hanno trascorso innumerevoli ore affinché questo album suonasse come è adesso. Utilizzando effetti di claviolina, violoncello ed effetti reverse tape accanto al loro consueto arsenale di chitarre, batteria, basso e occasionalmente tastiere, hanno portato il loro suono ad un altro livello.
Moore gary
Back to the blues - montreuz july 7 1990 (blue vinyl)
LP2 [edizione] originale stereo lux 1990 swingin' pig
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio album, in vinile di colore blu semitrasparente, copertina (con un lievissimi segni di invecchiamento) lucida fronte retro e senza barcode, label nera con scritte argento, catalogo TSP080-2. Rara pubblicazione private press degli anni '90, realizzata dalla collezionatissima Swingin' Pig, questo album contiene registrazioni dal vivo effettuate al concerto dato da Gary Moore (voce, chitarra) a Montreux, Svizzera, il 7 luglio del 1990, accompagnato da Andy Pyle (basso), Graham Walker (batteria), Frank Mead (armonica, sax), Don Airey (tastiere), Martin Drover (sax, tromba) e Nick Pentelow (sax). Erano passati pochi mesi dall'uscita del suo acclamato album in studio "Still got the blues" (marzo 1990), lavoro che lo aveva visto tornare con grandi risultati al blues, e la scaletta di questo concerto contiene quasi tutti i brani di quel disco, interpretati insieme agli altri con una tostissima ed essenziale attitudine blues e rock blues, molto potente ed ampliata dall'impiego di una sezione di ottoni. Ottima la qualità sonora. Questa la scaletta: "Oh Pretty Woman", "Walking By Myself", "The Stumble", "All Your Love", "Midnight Blues", "You Don't Love Me", "Still Got The Blues", "Texas Strut", "Moving On", "Too Tired", "Cold, Cold Feeling", "Farther Up The Road", "King Of The Blues", "Stop Messin' Around", "Why I Sing The Blues". Celebre ed apprezzato chitarrista nord-irlandese, Gary Moore (1952-2011) è noto in particolare per aver fatto parte a più riprese della storica band hard rock Thin Lizzy, ma ha anche avuto una carriera solista di successo in Europa. Inizialmente influenzato dal blues e dal rock di gruppi come Cream, Hendrix ed i Fleetwood Mac di Peter Green, che alla fine degli anni '60 divenne estimatore del gruppo in cui allora Moore, gli Skid Row, favorendone l'approdo alla CBS.
Moore gary
Blues alive (ltd. numbered)
LP2 [edizione] originale stereo eu 1992 virgin
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
La molto rara prima stampa europea, pressata anche per il mercato inglese, in edizione limitata e numerata a macchina sul fronte (questo esemplare il numero 01708), copertina ruvida con barcode, corredata dell'inserto fotografico a colori apribile in tre, inner sleeve semirigida con foto a colori e sagomatura sul lato di apertura, label custom a colori con particolari dello artwork di copertina sulla prima e terza facciata, nera con scritte rosse e bianche sulla seconda e quarta, catalogo inglese V2716. Pubblicato nel maggio del 1993 dalla Virgin nel Regno Unito, dove giunse all'ottavo posto in classifica, ed uscito negli USA su Charisma, non entrandovi in classifica, questo album dal vivo fu registrato nel corso di quattro diversi concerti dati da Moore fra il maggio e l'ottobre del 1992, pochi mesi dopo l'uscita del nono album in studio "After hours" (marzo 1992), apprezzato lavoro nel quale Moore prosegue sullo stile del fortunato ''Still got the blues'', proponendo un torrido blues e rock blues, e sullo stesso stile sono queste potenti registrazioni live, effettuate da Moore (voce, chitarra) insieme a Frank Mead (sax alto, armonica), Candy MacKenzie (cori), Carol Thompson (cori), Nick Payn (Sax baritono), Andy Pyle (basso), Graham Walker (batteria), Tommy Eyre (tastiere), Nick Pentalow (sax tenore) e Martin Drover (tromba). Ottima la qualità sonora. Questa la scaletta: "Cold Day In Hell", "Walking By Myself", "Story Of The Blues", "Oh Pretty Woman", "Separate Ways", "Too Tired", "Still Got The Blues", "Since I Met You Baby", "The Sky Is Crying", "Further On Up The Road", "King Of The Blues", "Parisienne Walkways", "Jumpin' At Shadows". Celebre ed apprezzato chitarrista nord-irlandese, Gary Moore (1952-2011) è noto in particolare per aver fatto parte a più riprese della storica band hard rock Thin Lizzy, ma ha anche avuto una carriera solista di successo in Europa. Inizialmente influenzato dal blues e dal rock di gruppi come Cream, Hendrix ed i Fleetwood Mac di Peter Green, che alla fine degli anni '60 divenne estimatore del gruppo in cui allora Moore, gli Skid Row, favorendone l'approdo alla CBS.
Moore r. stevie
Ariel pink's picks volume 1 (ltd. pink vinyl)
LP2 [edizione] nuovo stereo usa 1973 personal injury
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata in doppio vinile di colore rosa, copertina senza codice a barre, inserti con note e testi, label custom in bianco e nero sulla prima e terza facciata, a colori e con particolari dello artwork di copertina (diversi su ciascuni due dischi) sulla seconda e sulla quarta, catalogo 05. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2014 ad opera della Personal Injury, la compilation originariamente uscita nel 2011 solo su cassetta, e curata da Ariel Pink, musicista e compositore americano eclettico, autore di canzoni pop non convenzionali ed attivo anche come one man band, il quale ha scelto una selezione di brani, incisi quasi tutti fra il 1973 ed il 1984, da una delle sue fonti di ispirazione (con il quale ha anche poi suonato), R. Stevie Moore; ben undici dei diciassette brani in scaletta fanno qui per la prima volta la loro apparizione su vinile. Musicista di Nashville estremamente prolifico ed indipendente. R. Stevie Moore e' considerato un pioniere della musica low fi e del DYI, avendo cominciato a realizzare i suoi numerosissimi lavori dagli anni '70, prima dell'arrivo del punk. Personaggio di culto, ha sempre rifiutato compromessi con l'ìindustria discografica, mantenendosi fedele alla propria concezione di musicista indipendente, e precorrendo i tempi dello indie rock. Questa la scaletta: "Mason Jar", "Don't Be Ridiculous", "She's Dead", "Girl Go", "Come My Way", "Here Comes Summer Again", "Father Goes", "We're In Vietnam", "My Bad Music", "Right Perfume Wrong Mouthwash", "Benefit Of The Doubt", "The Winner", "Cuss Me Out", "I See Stars", "Johna's Theme", "Safe, Reliable And Courteous", "No Zipper".
Mooseheart faith (angry samoans)
bluevolution pt. 1 (blue vinyl)
7" [edizione] originale stereo usa 1990 Sympathy For The Record Industry
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Ep in formato 7", l' originale stampa, realizzata in esclusiva dalla americana Sympathy For The Record Industry, in vinile blu trasparente, copertina senza barcode ripiegata in due attorno al disco, catalogo SFTRI 88. Pubblicato nel 1990, questo ep contiene sul lato A i brani "Number One" e "Open The Door", che resteranno inediti, grezzi e primitivi, il primo su un versante folk bislacco che puo' ricordare i primi Fugs o i primi Holy Modal Rounders, ed il secondo tra garage, punk e blues, e sul retro il delirio heavy-space-psichedelico di "Temple Departures", che apparira' nel 1991 nel secondo album, il doppio "The Magic Square of the Sun". I Mooseheart Faith sono stati un progetto di Los Angeles guidato da Todd Homer (ex Angry Samoans, gruppo storico del punk rock americano di fine '79/primi anni '80) e da Larry Robinson (che nello stesso periodo aveva militato negli Apollo, suonando una musica tra funky, disco e motown style!!!). Un' unione sulla carta impossibile di talenti, per una musica sempre intrigante e stimolante.
Morbid angel
Altars of madness
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1989 earache
heavy metal
heavy metal
Ristampa rimasterizzata ad opera della Earache, con copertina apribile e non più a busta semplice. Originariamente pubblicato nel maggio del 1989 dalla Earache nel Regno Unito (negli USA uscirà nel 1990 su Combat / Earache, ma solo in cd e cassetta), il raro primo vero album dei Morbid Angel, uscito dopo che il primissimo "Abominations of desolation" del 1986 era stato ritirato dal mercato, e prima di "Blessed are the sick" (1991). Largamente considerato un classico ed un capolavoro del death metal, "Altars of madness" fece breccia sulla scena metal underground di fine anni '80 con i suoi rapidissimi riff chitarristici, gli orrorifici assoli dalla tecnica complessa e di alto livello, la voce malefica ed inferocita come poche all'epoca, il tutto supportato da una sezione ritmica agile, pestona ed esplosiva. Ispirati dal grindcore britannico, i Morbid Angel consolidano la formula del death metal, già annunciata alle masse metalliche dai Death con il loro album "Scream bloody gore", e qui indurita da testi diabolici e brutali molto estremi per l'epoca; "Altars of madness" avrebbe esercitato poi anche una forte influenza sulla scena estrema svedese. Formatisi in Florida intorno al 1984, i Morbid Angel sono considerati una delle principali formazioni del primo death metal americano, controparte del black metal scandinavo. Dopo un primo album auto-prodotto ma poi ritirato dal mercato, ''Abominations of desolation'' (1986, sara' poi pubblicato nel 1992 dalla Earache), il gruppo firma con la Earache e pubblica il suo primo vero lp, ''Alters of madness'' (1989), seguito nel 1991 da ''Blessed are the sick'' e nel 1992 dal sopra citato ''Abominations of desolation''. Guidati dalla feroce chitarra e dalle composizioni demoniaco/esoteriche di Trey Azagthoth e dalla brutale e rantolante voce di David Vincent (sostituito nel 1996 da Steve Tucker), sono apprezzati per le strutture complesse e la notevole abilita' tecnica. La loro attivita' prosegue ben oltre l'inizio del nuovo secolo.
Morlocks
she's my fix / you must not be seen as i am
7" [edizione] seconda stampa stereo usa 1989 earache
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Singolo in formato 7", la seconda stampa, in cui sul retro invece della numerazione (le prime 750 copie erano numerate) compare l' indicazione "Special Export Edition", copertina ripiegata in due attorno al disco, senza barcode, etichetta amaranto con scritte argento, catalogo EAR-010. Pubblicato nel 1989, il primo singolo della leggendaria e feroce garage punk band di San Diego guidata dal cantante Leighton Koizumi, gia' nei grandi Gravedigger V, qui ormai senza l' altro Gravedigger Five Ted Friedman alla chitarra, ancora con l' altro originario chitarrista Tom Clark e con una nuova sezione ritmica. A distanza di quattro anni dal primo album "Emerge", la band, cosi' rinnovata, torna in studio ed incide due brani: la selvaggia "She's My Fix" era gia' comparsa nel live del 1987 (registratro nel 1986) "Submerged Alive", la b-side, all' epoca inedita, "You Must Not Be Seen As I Am", rivela interessanti sviluppi nella musica del gruppo, episodio lento ed atmosferico scosso da esplosioni elettriche a tratti quasi hard; comparira' in una versione diversa nel postumo "Wake Me When I'm Dead" del 1991. Pochi gruppi hanno saputo con la stessa forza e personalita' riesumare il miglior garage punk americano dei '60's, superando per la bellezza della musica proposta gran parte dei modelli originari e surclassando i contemporanei facenti parte del plotone dei "revivalisti". Immaginate i primi Rolling Stones nella Detroit del '68, passando per il miglior garage punk texano (Stoics, Zakary Thaks), ascoltate i Morlocks. Sara' l' ultima incisione in studio della band per lunghi anni; dopo un singolo uscito nel 1990 ed il gia' citato album del 1991, entrambi con vecchie registrazioni, il cantante Leighton Koizumi riapparira' poi dal nulla a San Diego agli albori del nuovo millennio, dove formera' un nuovo gruppo chiamato Featherwood Junction., suonando molto dal vivo nella costa ovest degli Stati Uniti. Successivamente, Leighton riappare in Italia e una piccola etichetta italiana, la Ammonia Records, pubblica "When The Night Falls" con Koizumi alla voce e Tito and thee Brainsuckers come accompagnatori. Durante tutto il 2004 girano la penisola tenendo decine di concerti in minuscoli club, e finalmente ecco la rinascita dei Morlocks con un nuovo album. "Easy Listening For The Underchiever", nel 2007.
Morlocks
under the wheel / hurricane's coming
7" [edizione] seconda stampa stereo usa 1990 in the red
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Singolo in formato 7", la seconda stampa, in vinile nero, dopo le prime 750 copie in vinile verde, copertina senza barcode ripiegata in due attorno al disco, in cui compare comunque sul retro la numerazione (copia numero 192 di 750), catalogo ITR1001. Pubblicato nel 1990 dalla neonata In the Red, questo singolo non e' il seguito del 7" pubblicato nel 1989 dai Morlocks con due nuove incisioni: a questo punto i Morlocks hanno gia' cessato (momentaneamente) di esistere, e qui vengono pubblicate due tracce inedite, registrate in studio nell' autunno del 1987: "Under The Wheel", che nel 1991 comparira' nell' album di registrazioni rare o inedite "Wake Me When I'm Deead", e l' assolutamente inedita "Hurricane's Coming", in cui la leggendaria e feroce garage punk band di San Diego guidata dal cantante Leighton Koizumi, gia' nei grandi Gravedigger V, qui ormai senza l' altro Gravedigger Five Ted Friedman alla chitarra, ma ancora con l' altro originario chitarrista Tom Clark, rivela un approccio meno legato al garege dei 60's, in cui la visceralita' dei Morlocks si fa meno grezza ed approccia un sound piu' heavy e detroitiano, cosi' come la voce di Leighton rimanda non poco a quella del miglior Iggy Pop. Pochi gruppi hanno saputo con la stessa forza e personalita' riesumare il miglior garage punk americano dei '60's, superando per la bellezza della musica proposta gran parte dei modelli originari e surclassando i contemporanei facenti parte del plotone dei "revivalisti". Immaginate i primi Rolling Stones nella Detroit del '68, passando per il miglior garage punk texano (Stoics, Zakary Thaks), ascoltate i Morlocks. Sara' l' ultima incisione in studio della band per lunghi anni; dopo un singolo uscito nel 1990 ed il gia' citato album del 1991, entrambi con vecchie registrazioni, il cantante Leighton Koizumi riapparira' poi dal nulla a San Diego agli albori del nuovo millennio, dove formera' un nuovo gruppo chiamato Featherwood Junction., suonando molto dal vivo nella costa ovest degli Stati Uniti. Successivamente, Leighton riappare in Italia e una piccola etichetta italiana, la Ammonia Records, pubblica "When The Night Falls" con Koizumi alla voce e Tito and thee Brainsuckers come accompagnatori. Durante tutto il 2004 girano la penisola tenendo decine di concerti in minuscoli club, e finalmente ecco la rinascita dei Morlocks con un nuovo album. "Easy Listening For The Underchiever", nel 2007.
Moroder giorgio / david castle
chase / istanbul blues (italian sleeve)
7" [edizione] originale stereo ita 1978 casablanca
[vinile] Excellent [copertina] Very good soul funky disco
[vinile] Excellent [copertina] Very good soul funky disco
Singolo in formato 7", l' originale stampa italiana, copertina (con due timbri ed un piccolo segno a penna sul retro) esclusiva, etichetta con paesaggio desertico, catalogo CA 519, data incisa sul trail off dei due lati "28-12-78". Giunto al numero 33 delle classifiche americane ed al 48 di quelle inglesi, il singolo tratto dalla pluripremiata colonna sonora del film ''Midnight express'' diretto da Alan Parker (noto in Italia con il titolo di ''Fuga di mezzanotte''). La colonna sonora, che fu premiata con l'Oscar nel 1979, fu prodotta ed in gran parte composta da Giorgio Moroder, il geniale ed innovativo produttore di disco music. Contiene i due brani meno rappresentativi della colonna sonora, ovvero sul lato A la strumentale "Chase", in una versione piu' breve di quella dell' album, che percorre efficacemente i territori, consueti per Moroder, della disco music, con un uso dell' elettronica figlio dei Kraftwerk, e sul retro il brano ''Istanbul blues'', composto e cantato da David Castle, unico della colonna sonora registrato con un classico gruppo con chitarra, basso, batteria e piano. Nato nel 1940 in Trentino Alto Adige, Giorgio Moroder e' una delle figure piu' influenti ed importanti della storia della disco music e della dance in generale; la sua collaborazione con la cantante Donna Summer ha fruttato alcune delle piu' celebri ed acclamate musiche di tutta l'era disco nella seconda meta' degli anni '70, ma Moroder si e' fatto apprezzare anche nel campo delle colonne sonore, realizzando fra l'altro le musiche del film di Alan Parker ''Midnight express'' (1978, noto in Italia come ''Fuga di mezzanotte'') e raccogliendo notevoli successi anche in questo campo; oltre a cio', e' considerato un pioniere nel campo della dance elettronica, estendendo la sua influenza anche oltre l'epoca della disco music.
Morricone ennio
Alzati spia (ltd. numbered 180 gr. yellow vinyl + bonus tracks + cd)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1982 sony
soundtracks
soundtracks
Edizione limitata a 500 copie numerate sull'adesivo apposto sul cellophane, in vinile da 180 grammi di colore giallo, corredato da cd. Ristampa del 2025 ad opera della Sony, con artwork esclusivo e con alcune bonus tracks finora inedite su vinile. Originariamente pubblicata nel 1982 in Francia dalla Général Music, la colonna sonora del film "Espion lève-toi" (uscito in Italia come "Alzati spia"), diretto da Yves Boisset ed interpretato, fra gli altri, da Michel Piccoli e Lino Ventura. Le musiche furono composte da Ennio Morricone, che impiegò arrangiamenti orchestrali e sintetizzatori per ricamare trame cariche di tensione incalzante e cupa suspense, che riflettono il microsmo del lungometraggio, caratterizzato da tradimento e doppio gioco. La scaletta dell'album crea anche un gioco di contrasti fra melodie di apparente dolcezza e lirismo e nervose marcette cariche di senso di pericolo e di oscuri presagi. Qui di seguito la scaletta di questa edizione del 2025: "MARCHE EN LA (Original Main Titles)", "ESPION LÈVE-TOI (Interlude)", "BUGLE POUR ANNA (La Rencontre)", "MARCHE EN LA", "MÉLODIE POUR ANNA", "TÉLÉPHONE SANS RÉPONSE", "ESPION LÈVE-TOI", "MARCHE EN LA", "SECRET NOCTURNE", "ESPION LÈVE-TOI (#2)", "MÉLODIE POUR ANNA (Film Version)", "ESPION LÈVE-TOI (#3)", "MARCHE EN LA (#2)", "MÉLODIE POUR ANNA (Short Version)", "ENLÈVEMENT ET HOMICIDE", "ESPION LÈVE-TOI (Final)".
Morricone ennio
Milano odia: la polizia non puo' sparare (ltd. clear red)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1974 gdm/btf
soundtracks
soundtracks
Ristampa del 2021, in vinile pesante, EDIZIONE LIMITATA IN VINILE ROSSO TRASPARENTE, copertina lucida apribile, pressoche' identica a quella della ristampa gia' realizzata dalla Gdm nel 2014. La colonna sonora del film del 1974 diretto da Umberto Lenzi, considerato uno dei noir piu' violenti del cinema italiano del decennio; l'anno successivo usci' anche negli Stati Uniti, con il titolo di ''Almost human''. La colonna sonora fu composta da Ennio Morricone, basandosi su piano, tromba e strumenti a percussioni, con l'aggiunta di un'orchestra diretta da Bruno Nicolai; le atmosfere sembrano pervase da un costante senso di psicosi e di ansia, mentre stilisticamente l'impianto musicale pop strumentale accoglie innesti progressive e sperimentali non melodici. Questa la scaletta: ''Rapimento'', ''Raptus omicida'', ''I conti ora tornano'', ''Milano odia: la polizia non puo' sparare (titoli – versione film)'', ''Raptus omicida 2'', ''Raptus omicida 3'', ''Rapimento 2'', ''Milano odia: la polizia non puo' sparare 2'', ''Rapimento 3'', ''Raptus omicida 4'', ''Milano odia: la polizia non puo' sparare 3 (titoli – versione lunga)'', ''Raptus omicida 5''.
Morricone ennio
Nuovo cinema paradiso
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1988 ams
soundtracks
soundtracks
Ristampa con copertina apribile, completamente diversa da quella della originaria rara tiratura uscita nel 1988 su Mercury, rispetto a cui questa ristampa presenta gli stessi brani, ma due dei quali in versioni piu' lunghe ("Cinema in Fiamme" e "Dopo il Crollo"). Pubblicata per la prima volta nel 1988 dalla Mercury, la colonna sonora del celebrato film ''Nuovo cinema paradiso'' di Giuseppe Tornatore. Le musiche del film, composte da Ennio Morricone e premiate con importanti riconoscimenti (BAFTA, Nastro d'Argento, David di Donatello), furono originariamente pubblicate nel 1988 in Italia dalla Mercury. Questa la scaletta: ''Nuovo cinema paradiso'', ''Maturita''', ''Ripensandola'', ''Infanzia e maturita''', ''Cinema in fiamme'', ''Tema d'amore'', ''Dopo il crollo'', ''Prima gioventu''', ''Tema d'amore per nata'', ''Visita al cinema'', ''Quattro interludi'', ''Fuga, ricerca e ritorno'', ''Proiezione a due'', ''Dal sex-appeal americano al primo fellini'', ''Toto' e alfredo'', ''Per elena''.
Morrison Van
a period of transition
Lp [edizione] originale stereo uk 1977 Warner Bros
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
Prima stampa inglese, copertina pressata da "Gothic Print", come indicato sul retro, etichetta multicolore "burbank street" con viale alberato e con piccolo logo ''w'' lungo la circonferenza, catalogo K56322. Pubblicato in Inghilterra nel marzo del 1977 dopo ''Veedon Fleece'' e prima di ''Wavelenght'', giunto al numero 23 delle classifiche Uk ed al numero 43 di quelle Usa. Il decimo album. Lavoro che presenta un feeling lontanissimo dal precedente Lp, dopo il quale l'artista rimase in silenzio per due anni fino a questo ritorno, presenta notevoli influenze dalla musica nera, funk, e r & b, con cori e fiati, il che non sorprende considerando la presenza di Dr. John (Mac Rebennack) in qualita' di co-arrangiatore e tastierista, oltre che alla chitarra in "It Fills You Up" (con lui Morrison aveva lavorato gia' nel 1974 in Olanda). Brani nervosi ed anfetaminici e la voce in grande spolvero.
Morrison Van
moondance (expanded 3lp)
lp3 [edizione] nuovo stereo eu 1970 Warner records
[vinile] excellent rock 60-70
[vinile] excellent rock 60-70
Triplo album, copertina apribile in tre parti, adesivo di presentazione sul cellophane; realizzato nel dicembre 2023, contiene nel primo album la versione remixata da Steven Wilson dell' album originario "Moondance", e negli altri due dischi ben quindici tracce registrate durante le stesse sessions in studio di quel capolavoro, con versioni quindi inedite di quei brani e tre tracce che ne rimasero escluse: "I Shall Sing", la cover di "Nobody Knows You When You're Down And Out" e gli oltre dieci minuti di "I've Been Working", brano che gia' Morrison aveva registrato durante le sessions di "Astral Weeks" nel 1968, e che registrara' nuovamente molto presto, inserendola finalmente nell' album "His Band and the Street Choir". Questa la lista completa dei brani dei due albums aggiunti: "Into The Mystic" (Take 11), "Caravan" (Take 4), "Glad Tidings" (Remix 2), "These Dreams Of You" (Remix), "Come Running" (Take 2), "Brand New Day" (Take 3), "Glad Tidings" (Alt. Version), "Crazy Love" (Alternative Mix), "Caravan" (Redo: Take 3), "These Dreams Of You" (Alt. Version), "Moondance" (Take 22), "Glad Tidings" (Take 9), "I Shall Sing" (Take 7), "Nobody Knows You When You're Down And Out" (Outtake), "I've Been Working" (Early Version, Take 5). Di seguito le note all' album nella sua forma originaria: Pubblicato in Inghilterra nel Marzo del 1970 dopo ''Astral Weeks'' e prima di ''His Band and the Street Choir'', giunto al numero 32 delle classifiche UK ed al numero 29 di quelle USA. Registrato in poche sedute di studio nel 1969 dopo il trasferimento a Woodstock, negli USA, con Janet Planet, il disco si compone di brani ispirati ad un grintoso r'n'b' con influenze nere; la sua prima facciata e' considerata da alcuni critici come la migliore sequenza di brani mai uscita su album nella storia del rock (allora li citiamo: "Stoned Me", sospesa tra folk rock e r'n'b, la jazzata "Moondance", il delicato soul di "Crazy Love", la agrodolce "Caravan", insieme rilassata ed inquieta, e la sofferta "Into the Mystic"). Irlandese di Belfast, Van Morrison inizio' la propria carriera solista, abbandonati i Them, a New York per la Bang Records di Bert Berns, gia' produttore degli stessi Them. Dopo due singoli di successo l' etichetta pubblico' senza il consenso di Morrison "Blowin' Your Mind", primo di tre albums della Bang che raccolgono il materiale registrato in quel periodo. La improvvisa morte di Berns, nello stesso 1967, lascio' Morrison libero di firmare un nuovo contratto con la Warner Bros, alla quale il grande cantante rimase fedele fino al 1983, pubblicando una serie straordinaria di eccellenti albums, tra cui diversi capolavori ("Astral Weeks" e "Moondance" quelli che mettono d' accordo proprio tutti) e poche parziali cadute di tono ("Hard Nose the Highway", composto dopo la separazione con la moglie, e "A Period of Transition", con le sue influenze funky, registrato con l' aiuto di Dr. John dopo una pausa discografica di alcuni anni), spaziando con grande maestria tra folk, blues, jazz, soul, R&B e country, sorretto da una voce di rara intensita' e da una notevole vena poetica. Ricordiamo anche la sua partecipazione a "Stone Alone" di Bill Wyman, nel '76, ed all' addio alle scene della band immortalato in "The Last Waltz", nel '78.
Morrison Van
moondance (gatefold sleeve)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1970 warner bros / back to vinyl
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa in vinile 180 grammi, con copertina apribile, pressoche' identica alla prima tiratura americana del 1970 (l' edizione inglese dell' epoca aveva copertina a busta). Pubblicato in Inghilterra nel Marzo del 1970 dopo ''Astral Weeks'' e prima di ''His Band and the Street Choir'', giunto al numero 32 delle classifiche UK ed al numero 29 di quelle USA. Registrato in poche sedute di studio nel 1969 dopo il trasferimento a Woodstock, negli USA, con Janet Planet, il disco si compone di brani ispirati ad un grintoso r'n'b' con influenze nere; la sua prima facciata e' considerata da alcuni critici come la migliore sequenza di brani mai uscita su album nella storia del rock (allora li citiamo: "Stoned Me", sospesa tra folk rock e r'n'b, la jazzata "Moondance", il delicato soul di "Crazy Love", la agrodolce "Caravan", insieme rilassata ed inquieta, e la sofferta "Into the Mystic"). Irlandese di Belfast, Van Morrison inizio' la propria carriera solista, abbandonati i Them, a New York per la Bang Records di Bert Berns, gia' produttore degli stessi Them. Dopo due singoli di successo l' etichetta pubblico' senza il consenso di Morrison "Blowin' Your Mind", primo di tre albums della Bang che raccolgono il materiale registrato in quel periodo. La improvvisa morte di Berns, nello stesso 1967, lascio' Morrison libero di firmare un nuovo contratto con la Warner Bros, alla quale il grande cantante rimase fedele fino al 1983, pubblicando una serie straordinaria di eccellenti albums, tra cui diversi capolavori ("Astral Weeks" e "Moondance" quelli che mettono d' accordo proprio tutti) e poche parziali cadute di tono ("Hard Nose the Highway", composto dopo la separazione con la moglie, e "A Period of Transition", con le sue influenze funky, registrato con l' aiuto di Dr. John dopo una pausa discografica di alcuni anni), spaziando con grande maestria tra folk, blues, jazz, soul, R&B e country, sorretto da una voce di rara intensita' e da una notevole vena poetica. Ricordiamo anche la sua partecipazione a "Stone Alone" di Bill Wyman, nel '76, ed all' addio alle scene della band immortalato in "The Last Waltz", nel '78.
Morrison van
New arrangements and duets
LP2 [edizione] nuovo stereo ger 2024 virgin / exile
rock 60-70
rock 60-70
Vinile doppio nella versione di colore nero (è stato contemporaneamente pressato anche in una versione di colore arancione), copertina apribile, label bianca con scritte nere, logo Virgin Music Group nero a sinistra e logo Exile nero a destra, catalogo 3379374. Pubblicato nel settembre del 2024 dalla Virgin / Exile, il nuovo album di Van Morrison, successivo ad "Accentuate the positive" (2023). Il cantante nordirlandese, dopo l'omaggio alla passione giovanile per il rock'n'roll di "Accentuate the positive", propone qui un set di brani di ispirazione jazz e soul jazz vocale; l'album contiene del repertorio di Morrison proposti con arrangiamenti per big band curati da Chris White e Paul Moran, registrati nel 2014 (fra cui una rovente "Chippin' wood", la cui versione originale risale all'album "Down the road" del 2002), e duetti incisi fra il 2018 ed il 2019 insieme a cantanti quali Kurt Elling, Curtis Stigers, Joss Stone e Willie Nelson, che duetta con Morrison in "What's wrong with this picture" e "Steal my heart away", brani nei quali figura anche il chitarrista Lukas Nelson, figlio di Willie e membro dei Promise Of The Real. Un disco che omaggia il grande jazz tradizionale di artisti come Sidney Bechet e Louis Armstrong; in alcuni brani Van Morrison suona anche il sax alto oltre a cantare. Questa la scaletta: "Ain't Gonna Moan No More", "Broken Record", "Avalon Of The Heart", "Close Enough For Jazz", "I'll Be Your Lover Too", "Only A Dream", "So Quiet In Here", "Someone Like You", "The Beauty Of The Days Gone By", "The Master's Eyes", "So Complicated", "Choppin' Wood", "You Gotta Make It Through The World", "What's Wrong With This Picture", "Steal My Heart Away".
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