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Opeth Last will and testament (45 rpm silver vinyl)
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2024  Moderbolaget / Reigning Phoenix 
heavy metal
Vinile doppio a 45 giri, nella versione di colore argento opaco, copertina apribile, label bianca con scritte nere e logo Moderbolaget bianco e nero in alto, catalogo 1.0155. Pubblicato nel novembre del 2024 dalla Moderbolaget / Reigning Phoenix, il quattordicesimo album in studio, successivo ad "In cauda venenum" (2019). Un lavoro concettuale su di una cupa vicenda familiare ambientata nel primo dopoguerra, "The last will and testament" vede il leader Mikael Akerfeldt riproporre il suo ben noto cantato gutturale, alternandolo allo stile melodico nel quale eccelle parimenti; musicalmente, il gruppo però non sembra guardare indietro alle sue radici death metal, ma rimane legato piuttosto ad un potente rock progressivo, seppure in alcuni passaggi caratterizzato da un sound duro ed aggressivo, che si colloca in strutture articolate e ricche di sfumature, tipiche del prog, che in alcuni casi arrivano a lambire struggenti passaggi di archi e fiati classicheggianti; infatti "The last will and testament" è il primo album degli Opeth ad includere l'impiego di una vera orchestra d'archi, la London Session Orchestra, arrangiata dal britannico Dave Stewart, veterano del progressive rock inglese (già con Arzachel, Egg, Hatfield and the North, National Health); si unisce ai lavori anche Ian Anderson, il frontman dei Jethro Tull, flauto e spoken word in alcuni brani. Opeth e' una metal band attiva dal 1990 a Stoccolma, incentrata sul cantante, chitarrista e compositore Mikael Akerfeldt; nella propria musica, espressa attraverso una vasta discografia, compaiono elementi progressive, folk, blues, classici e jazz, che si integrano con le marcate attitudini black e death metal, piu' evidenti nei primi lavori; nel 2001 arriva il quinto album "Blackwater park", acclamato capolavoro che sintetizza magistralmente questo originale amalgama stilistico, co-prodotto da Steven Wilson dei Porcupine Tree. Da evidenziare il successo ottenuto negli Stati Uniti, con l'ottavo lp "Ghost reveries" (2005), lavoro complesso che intreccia magistralmente death metal e progressive, successo rimarcato dal successivo "Watershed", giunto alla posizione n. 23 della classifica billboard 200 americana.
Euro
43,00
codice 2135242
scheda
Orbison roy Very best of
Lp [edizione] originale  mono  usa  1966  monument 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent blues rnr coun
Copia ancora incellophanata, prima stampa USA in mono, copertina cartonata (con lievissimi segni di invecchiamento), corredata dell'inner sleeve della Monument con catalogo illustrato della casa discografica che arriva proprio a questo album, label verde chiaro con fascia esterna color senape e logo in alto azzurro, rosa e giallo, con "deep groove", scritta "Monument Record Corp., Nashville, Tenn. Hollywood, Calif., U.S.A." in basso, catalogo MLP8045. Pubblicata nel 1966 dalla Monument negli USA, dove giunse al 94esimo posto in classifica, la bella antologia che compila dieci dei migliori brani risalenti al periodo trascorso da Orbison con la casa discografica di Memphis, durante la prima metà degli anni '60. Fu un periodo artisticamente felice per il cantante texano, che ebbe modo di sperimentare nuove soluzioni in studio, lavorando insieme al produttore Fred Foster presso lo RCA Victor Studio B di Nashville, ed incidendo una serie di brani assolutamente splendidi e meritevoli di restare fra i grandi classici della canzone americana, come "Only the lonely", che qui apre la scaletta, la sua prima grande hit, "Running scared" (la prima numero 1 nella billboard hot 100), "In dreams" e "Dream baby", quest'ultimo un pezzo per cui non ha senso spendere parole di elogio tanto è bello e moderno, bisogna solo ascoltarlo. Questa la scaletta completa: "Only The Lonely", "Crying", "Running Scared", "It's Over", "Candy Man", "Oh Pretty Woman", "Blue Angel", "In Dreams", "Dream Baby", "Mean Woman Blues". Uno dei grandi interpreti del primo rock'n'roll, il texano Roy Orbison (1936-1988) pubblico' i primi singoli di rilievo nel 1956 con la celebre Sun, che dette alle stampe anche i primi fondamentali 45 giri dell'amico Elvis Presley; e' di questo periodo uno dei suoi grandi classici, ''Ooby dooby''. Dotato di una voce dall'estensione eccezionale e di un caratteristico falsetto, Orbison aveva anche riconosciute qualita' compositive: il suo stile, decisamente personale in ambito rock'n'roll, era contaminato da country e pop, con ricchi arrangiamenti orchestrali e cori, che davano ai brani un tono etereo e sognante, mentre i testi parlavano spesso di personaggi perdenti e soli, come di romantici senza speranza. La sua influenza sui Beatles e' stata notevole e riconosciuta dai fab four, dei quali era peraltro amico, e moltissimi altri musicisti, fra cui Bob Dylan, hanno manifestato la loro ammirazione nei suoi confronti. Il suo brano piu' celebre e' probabilmente ''Pretty woman'' (1964), una delle poche canzoni in Orbison fa uso di uno stile piu' energico e vicino al rock ed uno dei suoi piu' grandi successi. La sua carriera e' stata particolarmente felice a cavallo fra gli anni '50 e '60 e poi negli anni '80, fino a che problemi cardiaci non lo hanno portato ad una prematura scomparsa.
Euro
35,00
codice 336948
scheda
Orbison roy you got it / the only one
7" [edizione] originale  stereo  ita  1989  virgin 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent blues rnr coun
Singolo in formato 7", l' originale stampa italiana, etichetta Virgin grigia, catalogo VIN 45306. Pubblicato nell' aprile del 1989, il singolo tratto dal diciassettesimo album "Mystery girl", da cui provengono sia la A-side "You Got It", divenuto un classico dell' intera produzione dell' artista, ed il retro, "The Only One". L' album "Mystery girl" fu pubblicato dopo molti anni di pausa e dopo che Roy Orbison fu inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1987 e conseguentemente invitato nel supergruppo dei Traveling Wilburys, e vede Roy Orbison accompagnato da Jeff Lynne e Tom Petty (con lui appunto anche nei Traveling Wilburys). Lavoro che vede lo spirito del passato e nuove sonorita' che gli si adattano perfettamente, uscito un mese dopo la sua morte, "Mystery Girl" sara' l' album piu' venduto della sua carriera, con "You Got It"ai primi posti dei singoli, un vero peccato che Orbison non abbia potuto vedere questo tardivo e dovuto riconoscimento per un album che vede la sua voce ed il repertorio al suo punto piu' alto.
Euro
6,00
codice 264712
scheda
Orbital Orbital (reissue)
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1991  london 
indie 90
Ristampa del 2024 rimasterizzata, doppio vinile, copertina apribile, adesivo su cellophane. Realizzato originariamente nel settembre 1991, prima di "Orbital 2" (1993), il primo disco, conosciuto anche come "The green album". Opera che testimonia la peculiarita' della loro proposta, ossia un'elettronica che parte dalla house di Chicago e Detroit, per sviluppare un techno-dance capace anche di scalare le classifiche. In scaletta troviamo pezzi come "The moebius" (dove e' presente il campionamento della frase di Worf, il klingon di 'Star Trek': time becomes a loop), "Chime" e "Belfast": un lavoro che spianera' la strada ai Chemical Brothers, Prodigy e Fatboy Slim. Uno dei gruppi di punta della techno, gli Orbital sono un duo formato dai fratelli inglesi Phil e Paul Hartnoll, proveniente dal Kent ed attivo dal 1987. Oltre ad essere considerati dei fari nell'ambito dello sviluppo dell'elettronica degli anni '90 grazie ad innovativi album come i primi due eponimi del 1991 e del 1993, gli Orbital hanno conquistato un largo seguito anche fra il pubblico non strettamente legato alla techno, grazie a coinvolgenti esibizioni dal vivo ed a successive contaminazioni con il pop. Album come "In sides", carico di riferimenti ai problemi ecologici (1996), suscitano entusiasmo anche nella critica rock e pop.
Euro
44,00
codice 2135651
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2024  bongo joe 
indie 2000
descrizione a cura della label: L'album del 2024 dell'Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp, "Ventre Unique", è un'esplorazione dinamica che fonde armoniosamente folk, krautrock, post-punk e ritmi africani, offrendo un'esperienza d'ascolto carica di emozioni ma al tempo stesso esuberante. Guidata da Vincent Bertholet, residente a Ginevra, la formazione in continua evoluzione e il sound distintivo dell'orchestra rendono omaggio sia alle tradizioni musicali africane che all'artista d'avanguardia Marcel Duchamp, spingendosi al contempo oltre i confini della musica contemporanea. Registrato in dieci giorni alla periferia di Parigi presso lo Studio Midilive, l'album presenta un eclettico cast internazionale di 12 musicisti. Il risultato è un suono splendidamente organico che bilancia le semplici composizioni di Bertholet, basate su loop, con intricati arrangiamenti di marimba, fiati, archi e chitarre spigolose. "Ventre Unique" è il sesto album del gruppo e segue l'acclamata uscita del 2021 "We're OK But We're Lost Anyway". Mentre i loro lavori precedenti catturavano il disordine del mondo durante la pandemia, "Ventre Unique" riflette sulle esperienze umane condivise, invitando gli ascoltatori a trovare un terreno comune attraverso la musica. Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp sono una folta formazione svizzera della zona di Ginevra, il cui organico arriva a comprendere quattordici elementi; guidati da Vincent Bertholet, propongono una musica ricca di sfumature che intreccia il "post" rock con originali arrangiamenti orchestrali e lo art pop. Debuttano su album nel 2007 con un cd eponimo, seguito nel 2010 da "The thing that everything else is about", nel 2014 da "Rotorotor", nel 2018 da "Sauvage formes" (prodotto come il precedente da John Parish) e nel 2021 da "We're OK. But we're lost anyway".
Euro
24,00
codice 2135484
scheda
Oresund space collective Entering into the space country
Lp [edizione] originale  stereo  sve  2011  kommun 2 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 2000
L' originale rara stampa, edizione a tiratura limitata di 500 copie, copertina senza codice a barre, completa di inserto formato 11" co foto e note, etichetta nera con scritte e disegni bianchi, catalogo Kommu2.16. Pubblicato dalla svedese Kommun 2 nel 2011, dopo "Slip into the vortex" (10) e prima di "Sleepin with the sunworm" (dicembre 11), decimo album per il colletttvo psichedelico/spaziale basato in Danimarca, costituito da musicisti danesi, svedesi, tedeschi e nordamericani. Lavoro nato da un'unica jam session risaliente al 24 settembre del 2010, costituito da tre tracce interamente strumentali, la prima delle quali, che occupa l'intera prima facciata, "Born between stars" e' il primo pezzo gestato da quella session con l'inserimento di Claus Bohling degli Hurtrum: i venti minuti con cui si dipana la traccia, variano da momenti piu' tirati e schizzati ad altri piu' aperti e dilatati, con una costruzione estetica sempre in divenire, data appunto la natura prettamente da improvvisazione del collettivo. Il retro presenta due tracce, "Rising tides and floating nebulas" e "Red earth calling", le cui jams sono caratterizzate da piu' di 5 chitarre soliste che si intersecano: DR Space, Johan Dahlstrom (First Band from Outer Space), Mathias Danielson (My Brother the Wind e Gosta Berlings Saga), Stefan Krey (Gas Giant, SumoSun e ILDHU), Tobias Petterson (Vilgot, Good Morning), piu' il gia' citato Claus Bohlong.
Euro
50,00
codice 264730
scheda
Osanna Milano calibro 9 - preludio, tema, variazioni canzona (ltd. green)
Lp [edizione] nuovo  stereo  ita  1972  vinyl magic 
rock 60-70
Edizione limitata in vinile colorato verde trasparente, copertina lucida apribile senza codice a barre, pressoche' identica alla prima molto rara tiratura. Originariamente pubblicato dalla Fonit nel 1972, questo e' il secondo album degli Osanna, uscito dopo ''L'uomo'' (1971) e prima di ''Palepoli'' (1973). Nota anche per essere la colonna sonora del film ''Milano calibro 9'', questa opera del gruppo napoletano venne realizzata con la collaborazione di Luis Bacalov, in qualita' di arrangiatore e direttore dell'orchestra. Si tratta di un lavoro molto variegato, con brani dai toni assai diversi fra loro, in linea con le caratteristiche di molti album usati come colonne sonore: si passa da potenti hard rock in cui si alternano flauto e chitarre distorte con reminiscenze dei Jethro Tull, con passaggi orchestrali, momenti rarefatti e notturni ed alcuni brani vicini al pop melodico, mentre il rock progressivo aleggia su gran parte del disco. Uno dei pi— stimati gruppi del rock progressivo italiano, gli Osanna provenivano da Napoli: furono formati nel 1971 da ex componenti di Volti di Pietra e Citt… Frontale, mentre il sassofonista e flautista Elio D'Anna proveniva dagli Showmen. Realizzarono nella loro breve carriera quattro album, fra cui ''Preludio, tema, variazioni e canzona'' (1972), usato per la colonna sonora del film ''Milano calibro 9'', e ''Palepoli'' (1973), considerato da molti appassionati uno dei migliori lavori del progressivo italiano. Si sciolsero temporaneamente dopo il quarto album ''Landscape of life'' (1974), per riformarsi nel 1977 e realizzare il quinto lp ''Suddance'' (1978). Si sono poi riuniti in piu' occasioni nel corso dei decenni successivi.
Euro
31,00
codice 2134798
scheda
Osbourne ozzy Bark at the moon / blizzard of ozz
lp2 [edizione] ristampa  stereo  hol  1983  epic 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent heavy metal
Doppio album, copertina apribile lucida con barcode, il primo disco contenuto in una inner sleeve con foto e crediti ed il secondo in una inner sleeve Nice Price, etichetta grigia con logo blu e bianco in alto, con "Made in Holland" lungo la circonferenza, catalogo 465222 1. Pubblicato nel 1990, questo doppio album contiene le ristampe degli albums "Bark at the Moon" del 1983 (nella versione "inglese" con il brano "Spiders" al posto di "Slow Down") e "Blizzard of Ozz" del 1980. Eccone le note relative: "BARK AT THE MOON": Pubblicato in Usa nel dicembre del 1983 dopo "Diary Of A Madman" e prima di "The Ultimate Sin", giunto al numero 19 delle classifiche Usa ed al numero 24 di quelle Uk, il quarto album. Ozzy Osbourne trova finalmente una vera alternativa a Randy Rhoads con Jake E. Lee, con il chitarrista mette a punto questo lavoro, uno dei massimi dell' heavy metal degli anni '80, con il video della title track che diviene uno dei piu' trasmessi da MTV. Purtroppo i sempre piu' gravi problemi del cantante con alchool e droghe gli impediarnno di dare un seguito all' altezza di questo "Bark at the Moon" per almeno 10 anni. "BLIZZARD OF OZZ": Pubblicato in Inghilterra nel settembre del 1980 prima di ''Diary od a madman'', giunto al numero 7 delle classifiche Uk ed al numero 21 di quelle Usa dove usci' nel marzo del 1981. Il primo album solista del cantante dei Black Sabbath, registrato con Randy Rhodes, chitarrista dei Quiet Riot, Bob Daisley gia' con Widowmaker e Rainbow, e Lee Kerslake ex Uriah Heep e Blind Ambition; e' un album che sta a meta' strada tra brani epici ed aggressivi ed altri piu' oscuri e sepolcrali, contiene i due hits ''Crazy train'' e ''Mr. Crowley''.
Euro
45,00
codice 264173
scheda
Osbourne ozzy Ordinary man
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2020  epic / sony 
heavy metal
Vinile 140 grammi di colore nero, inner sleeve. Pubblicato nel febbraio del 2020 dalla Epic, giunto al terzo posto in classifica sia nel Regno Unito che negli USA, il dodicesimo album in studio di Ozzy, successivo a "Scream" (2010) e precedente "Patient number 9" (2022). Prodotto da Andrew Watt (che suona anche le tastiere, oltre ad occuparsi di molti arrangiamenti ed a collaborare con Osbourne nel lavoro compositivo) e da Louis Bell (eclettico produttore che ha lavorato con importanti artisti pop e hip hop), "Ordinary man" riveste il folle frontman ed il suo denso metal melodico di un'aura avvolgente e calda che occhieggia forse al grande pubblico (dal quale è stato senz'altro ripagato); sono però presenti anche chiari riferimenti al sound dei Black Sabbath, oscuro e profeticamente doom, in pezzi come l'ottima "Goodbye" ed "Under the graveyard". Fra gli strumentisti che hanno partecipato alle sessioni, importanti contributi vengono dal batterista Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers e dal bassista Duff McKagan (ex Guns n' Roses). Ospiti magari meno attesi sono un certo Elton John (che appare nella ballata pianistica che dà il titolo all'album) ed il rapper Post Malone, che presta la sua voce nel brano conclusivo "It's a raid". Nonostante tutto Ozzy mantiene la sua voce cattivella, a settantun'anni di età, che ben si sposa con i pezzi più duri e potenti del disco, classicamente metal. Questa la scaletta: "Straight to Hell", "All My Life", "Goodbye", "Ordinary man", "Under the graveyard", "Eat me", "Today is the end", "Scary little green men", "Holy for tonight", "It's a raid".
Euro
25,00
codice 2134812
scheda
10" [edizione] originale  stereo  usa  1993  hell yeah 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 90
album in formato 10" (con otto brani), l' originale stampa, realizzata dalla americana Hell Yeah, copertina lucida senza barcode, etichetta gialla con scritte rosse da un lato e rossa con disegno in nero dall' altro, catalogo HELL 13. Pubblicato nel 1993, dopo un 7"ep e prima del secondo ed ultimo album "Six Point Six", il primo album (in formato 10") del gruppo formato dall' ex bassista degli YARD TRAUMA Lee Joseph (per qualche tempo anche nei grandi Unclaimed, e fac-totum della etichetta Dionysus), originario di Tucson, Arizona, ma ormai basato a Los Angeles, California. Ideale punto di congiunzione tra il sound degli Ultimi Yard Trauma ed il dinamitardo "Six point six", si divide tra brani compatti ed aggressivi, ed altri dove maggiori sono le influenze 60's, con un sound chitarristico certo tendenzialmente piu' graffiante di quello della vecchia band. La prima facciata include quattro brani composti da Joseph, la seconda ivece si apre con te covers di brani che ben testimoniano le radici musicali di Joseph, che affondano nel garage e nella psichedelia dei 60's, con versioni di "Musical Tribute To The Oscar Meyer Weiner Wagon" dei Baroques, la superclassica "Journey Through Tyme" di Kenny & the Kasuals e "You Never Had It Better" degli Electric Prunes, e si chiude con un brano scritto dal chitarrista della band, Eric Arn, gia' nei Crystalized Movements e contemporaneamente impegnato nei Primordial Undermind. La bassista Melanie Bruck sara' anche negli Alter Egos di Rich CoffeeStorico gruppo garage di Tucson, Arizona, attivo dal 1982 e nato dalle ceneri dei Jonny Sevin, gli Yard Trauma ebbero nella prima gloriosa formazione Joe Dodge alla chitarra accanto all'ex Unclaimed Lee Joseph, prima dello scioglimento dopo il secondo album ''Must've been something I took...'' (1985) e della successiva ricostituzione, ormai basati a Los Angeles. Inizialmente dediti ad un sound di matrice fortemente sixties a base di garage e psichedelia e fatti oggetto di culto nell'ambito del revival garage degli anni '80, virarono con gli ultimi album verso un sound dalle venature punk. Lee Joseph, che aveva militato gia' nei Jacket Weather autori di un 7" nel 1983, e per un periodo nei gloriosi Unclaimed, continuera' per qualche anno a capo degli Outsideinside, senza rinunciare alla sua etichetta Dionysus.
Euro
18,00
codice 264281
scheda
Pain killer (john zorn) Execution ground
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1994  karlrecords 
indie 90
Edizione limitata a 500 copie in doppio vinile da 180 grammi, allegato codice per il download dell'album da internet, copertina senza codice a barre, inserto, label custom in bianco e nero con artwork diverso sulla prima facciata rispetto alla seconda in ciascun vinile, scritte grigie, catalogo KR025. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2016 ad opera della Karlrecords (con un brano in meno), questo album originariamente pubblicato solo in cd nel novembre del 1994 dalla Subharmonic fu la quarta pubblicazione del progetto composto dal bassista Bill Laswell (gia' Material, Golden Palominos e miriadi di altri progetti), Mick Harris (batterista dei Napalm Death, poi Scorn) e John Zorn (alto sax, uno dei piu' famosi jazzisti anni 80-90). Il trio nasce per volere di Zorn, estimatore del grindcore metal, che riteneva avesse la stessa intensita' del free jazz degli anni '60. La musica proposta e' un connubio estremo e di bellezza disturbante fra jazz d'avanguardia, metal, grindcore e noise; i Pain Killer ebbero senza dubbio il merito di aver preso una strada poco o per niente battuta nell'ambito dell'avanguardia, al di la' della difficolta' di ascolto dei loro lavori. ''Execution ground'', uscito dopo ''Rituals (live in japan)'' (1993) e prima di ''Talisman (live in nagoya)'' (2002), segna una maturazione sonora che rende i brani meno crudi e piu' spaziosi rispetto al passato: nelle lunghe tracce dell'album i Paink Killer fondono ritmiche ora jazzate, ora rock ora influenzate dal dub, con campionamenti e dissonanze elettroniche e soprattutto con il visionario sax di Zorn, capace di esprimere devastanti assoli di ispirazione free jazz e noise ma anche di sorpendere con alcuni passaggi di jazz piu' melodico abilmente disorientano l'ascoltatore.
Euro
28,00
codice 2135570
scheda
Pains of being pure at heart The pains of being pure at heart (ltd silver)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2009  slumberland 
indie 2000
Ristampa limitata in vinile argento. Pubblicato nel febbraio del 2009 dalla Slumberland negli USA e dalla Fortuna Pop in Gran Bretagna, questo e' il primo eponimo album del quartetto newyorchese, che da' qui prova di un tirato indie rock chitarristico dai ritmi circolari dalle reminiscenze Stereolab che sostengono un intreccio fra noise pop ottundente e punk, che evoca decisamente il ricordo dei My Bloody Valentine di ''Isn't anything'' (1988), in bilico fra melodia sognante e rumorismo. Formatisi all'inizio del 2007 e basati a New York, i Pains Of Being Pure At Heart si fanno un fedele seguito a livello underground con i loro primi singoli ed ep, grazie ad uno indie rock in cui si incontrano influssi noise pop, shoegazer e punk; il loro primo eponimo album, mixato da Archie Moore dei Velocity Girl, esce quindi all'inizio del 2009.
Euro
28,00
codice 2135384
scheda
Palace music Viva last blues
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1995  drag city 
indie 90
Ristampa, copertina ruvida, adesivo su cellophane. Pubblicato nell'agosto del 1995 dalla Drag City negli USA e dalla Domino in Gran Bretagna, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, ''Viva last blues'' e' il primo album pubblicato a nome Palace Music, uscito dopo l'album ''Palace'' (1994, a nome Palace Brothers) e prima di ''Arise Therefore'' (1996, a nome Will Oldham). Oldham propone in questo apprezzato lp un folk/blues rock elettrico con reminiscenze di Neil Young, attraverso lente e malinconiche ballate, arricchite da accompagnamenti di organo, pianoforte e chitarra elettrica. Il canto di Oldham mantiene la sua fragilita' ma e' lievemente piu' energico del solito, forse per inserirsi meglio nel contesto dell'album, piu' vicino al rock rispetto ai suoi dischi precedenti. All'album collaborano, fra gli altri, il fratello Ned Oldham al basso ed alla slide e Jason Loewenstein dei Sebadoh alla batteria. Nato e cresciuto a Louisville, Kentucky, Will Oldham intraprende la carriera di attore nel corso degli anni '80, partecipando ad alcuni film per la TV americana. Oltre a cio' ha modo di conoscere alcuni degli esponenti della vitale scena indie di Louisville, fra cui gli Slint, per i quali scatta la foto di copertina dello storico album "Spiderland" (1991, su Touch & Go); nel 1993 alcuni membri degli Slint collaborano poi alle primissime uscite discografiche dei Palace Brothers, guidati da Oldham. Dal 1996 Oldham comincia ad incidere a proprio nome e, dal 1998, anche sotto lo pseudonimo di Bonnie "Prince" Billy.
Euro
22,00
codice 2135035
scheda
lpm [edizione] nuovo  stereo  eu  1994  domino 
indie 90
ristampa in vinile 180 grammi, inner sleeve. Pubblicato dalla Drag City negli USA nel novembre del 1994 e dalla Domino in Gran Bretagna nel gennaio del 1995, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, il mini-lp "Hope" e' l'unico disco uscito a nome Palace Songs, sigla dietro la quale si nascondono i Palace Brothers di Will Oldham. Nato e cresciuto a Louisville, Kentucky, Will Oldham intraprende la carriera di attore nel corso degli anni '80, partecipando ad alcuni film per la TV americana. Oltre a cio' ha modo di conoscere alcuni degli esponenti della vitale scena indie di Louisville, fra cui gli Slint, per i quali scatta la foto di copertina dello storico album "Spiderland" (1991, su Touch & Go); nel 1993 alcuni membri degli Slint collaborano poi alle primissime uscite discografiche dei Palace Brothers, guidati da Oldham. Dal 1996 Oldham comincia ad incidere a proprio nome e, dal 1998, anche sotto lo pseudonimo di Bonnie "Prince" Billy. Realizzato con la collaborazione di Sean O'Hagan (High Llamas) e di Briana Corrigan (Beautiful South), "Hope" e' considerato uno dei lavori piu' convincenti di Oldham: la sua fragile e malinconica voce e' qui supportata da un rock scarno e semi-acustico che ricorda lontanamente il Neil Young piu' quieto ed anche gli Stones di ballate come "Wild horses" ma con una sensibilita' piu' moderna, attraverso sei brani inediti su lp, di cui quattro originali e due cover (fra cui quella di "Winter lady" di Leonard Cohen).
Euro
22,00
codice 2135042
scheda
Pale fountains from across the kitchen table
Lp [edizione] nuovo  stereo  uk  1985  Virgin / umc 
punk new wave
Bella ristampa del 2023, copertina pressoche' identica alla prima tiratura, flipback su due lati sul retro, e corredata di inner sleeve. Pubblicato nel febbraio del 1985 dalla Virgin, il secondo ed ultimo album, successivo a ''Pacific street'' (1984). Prodotto da Ian Broudie, e' un lavoro considerato da alcuni critici piu' maturo rispetto all'esordio; si tratta anche di un disco piuttosto eclettico, in cui il guitar pop puo' essere visto come un filo conduttore che si dipana lungo tutto l'album, ma che lascia anche spazio a divagazioni da tarda new wave, accompagnamenti di ottoni nella title track, ed alcuni episodi che hanno un sound piu' aggressivo e sanguigno rispetto al tipico pezzo guitar pop inglese dell'epoca, pur restando i Pale Fountains sempre all'interno di un contesto melodico ed in fin dei conti zuccherino. Formatisi all'inizio degli anni '80, i Pale Fountains provenivano da Liverpool ed erano autori di un leggero e solare guitar pop dalle venature latine. Il successo del secondo singolo ''Thank you'', entrato nella top 50 inglese, non venne replicato con le uscite successive, fra cui i due album ''Pacific street'' (1984) e ''...From across the kitchen'' (1985), portando il gruppo allo scioglimento a meta' anni '80; il trombettista Andy Diagram rientro' nel suo precedente gruppo Dislocation Dance, mentre i fratelli Mick e John Head fondarono i piu' longevi Shack, ancora attivi nei primi anni del nuovo secolo.
Euro
21,00
codice 3037120
scheda
Panda bear Person pitch
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2007  domino 
indie 2000
ristampa, vinile doppio. Pubblicato nel 2007 dalla Paw Tracks, ''Person pitch'' e' il secondo album di Panda Bear, uscito dopo ''Young prayer'' (2004). Il secondo lp del progetto di Noah Lennox e' un originale lavoro in cui si incrociano melodie vocali alla Beach Boys sopra loops elettronici che sconfinano nella cacofonia e nel tribalismo, per poi tornare sulle coordinate di un indie rock ipnotico che rasenta la psichedelia; il risultato e' un sorprendente contrasto fra cori celestiali e tappeti strumentali inquietanti. Panda Bear e' un progetto del musicista americano Noah Lennox, avviato verso la fine degli anni '90. Lennox, uno dei membri degli Animal Collective, realizza tramite Panda Bear un indie rock sperimentale in cui elementi di pop e psichedelia si incrociano con loops elettronici, minimalismo ed atmosfere talvolta tribali. Il primo album ''Young prayer'' (2004) e' incentrato sulla scomparsa del padre di Lennox, mentre il successivo ''Person pitch'' (2007) presenta bizzarre mescolanze fra pop alla Beach Boys e sperimentazione elettronica.
Euro
32,00
codice 2135632
scheda
Panda bear Young prayer
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  2004  my animal home 
indie 2000
ristampa, inserto, etichette custom. Lp pubblicato in Usa dalla Paw Tracks nel settembre 2004, prima di "Person pitch" (07) e dopo "Panda Bear" (98), (considerato anche il primo degli Animal Collettive), il secondo album solista di Noah Lennox, Panda Bear, uno dei componenti degli Animal Collettive. Ispirato alla morte del padre di Lennox, composto e registrato in tempi brevissimi con l'aiuto di Deakin (altro membro degli Animal Collettive), mixato da Rusty Santos e da tutti gli Animal, eccetto Panda Bear, raccoglie una serie di pezzi, senza titolo, acustici e minimali con voce quasi da canto gregoriano, chitarra, poche note di piano e percussioni lievi, il tutto pervaso da atmosfere fortemente evocative, eteree e fragili, con riferimenti al gruppo madre e Devendra Banhart, ma anche alla psichedelia della Third Ear Band e all'intimismo di Nick Drake. Panda Bear e' un progetto del musicista americano Noah Lennox, avviato verso la fine degli anni '90. Lennox, uno dei membri degli Animal Collective, realizza, tramite Panda Bear un indie rock sperimentale, in cui elementi di pop e psichedelia si incrociano con loops elettronici, minimalismo ed atmosfere talvolta tribali. Debutta, appena ventenne, con l'eponimo Lp nel 98, che viene considerato anche come il primo dei Collettive; il secondo album ''Young prayer'' (2004), incentrato sulla scomparsa del padre di Lennox, viene accolto positivamente dalla critica, mentre il successivo ''Person pitch'' (2007) presenta bizzarre mescolanze fra pop alla Beach Boys e sperimentazione elettronica. Nel 2011 esce il quarto "Tomboy". Fra i suoi numerosi progetti anche la band dei Jane, insieme Rusty Santos.
Euro
24,00
codice 2135423
scheda
Parade ground Hidden side
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1982  dark entries 
punk new wave
Copertina senza codice a barre, label verde con scritte nere, catalogo DE-329. Pubblicata nel 2025 dalla Dark Entries, questa raccolta compila dieci rari brani tratti da B-sides di 7'' e 12'' degli anni '80 (più due inediti), ideale complemento dell'antologia di A-sides "The golden years", edita nel 2011 dalla stessa label, dei Parade Ground, duo belga di pionieri della new wave sintetica e della EBM con una serie di singoli ed ep usciti nel corso del decennio; provenienti da Bruxelles, i fratelli Jean Marc e Pierre Pauly collaborarono spesso con membri dei seminali compatrioti Front 242. Raccolti in ordine cronologico di pubblicazione, i brani di ''Golden years'' mostrano un gruppo che inizialmente offriva una affascinante musica elettronica minimalista dalle atmosfere molto vicine alla dark wave e dalle sonorita' minimal synth e coldwave, affini anche ai primissimi New Order, per poi rendere il proprio sound piu' ballabile nella seconda meta' del decennio. Le loro prime realizzazioni sono senza dubbio opere di grande valore artistico nel loro genere. Questa la scaletta: "Riddle In The Stained Glass Windows" (dal 7" "Moan on the sly", 1983), "When The Fever Stops" (dal 7" "Moan on the sly", 1983), "Looking Through Keyholes" (inedito, 1982 circa), "This Luxury" (dall'ep ''Man in a trance'', 1984), "The Net" (dall'ep ''Man in a trance'', 1984), "Snake" (dall'ep ''Dual perspective'', 1987), "Off Balance" (dal 12'' ''Strange world'', 1988), "The Chosen One" (dal 12'' ''Strange world'', 1988), "Hollywood (The Sexiest Fish)" (dal 12'' ''Hollywood'', 1988), "Marble Mind" (inedito, 1988 circa).
Euro
32,00
codice 3516500
scheda
Parcels Parcels
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2018  kitsune 
indie 2000
copertina apribile, vinile pesante, poster, adesivo su cellophane. Il folgorante debutto della band australiana relocatasi a Berlino che fonde in maniera solare ed originale elementi di Daft punk, funk disco, pop e techno berlinese in un personale stile nu-disco. Riferimenti a Phoenix ed Air.
Euro
29,00
codice 2134956
scheda
Parker charlie Now's the time
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1952  verve / ume 
jazz
ristampa del 2023, in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica alla prima rara tiuratura. Sottotitolato "The Genius of Charlie Parker Vol.3", accreditato al Charlie Parker Quartet, originariamente pubblicato nel 1957 dalla Verve, inciso ai Fulton Recording Studios di New York in due sessioni, il 30 dicembre del 1952 con Charlie Parker (sax alto), Hank Jones (pianoforte), Teddy Kotick (contrabbasso) e Max Roach (batteria) ed il 28 luglio del 1953 con Charlie Parker (sax alto), Al Haig (pianoforte), Percy Heath (contrabbasso) e Max Roach (batteria). Sessioni risalenti ad uno dei migliori periodi artistici del grande sassofonista, questo terzo volume della serie ''Genius of charlie parker'' documenta Bird insieme a due quartetti, all'opera con un classico be bop jazz, impreziosito anche dalla ottima qualita' di registrazione. Questa la scaletta: ''The song is you'', ''Laird bird'', ''Kim'', ''Kim (alternate take)'', ''Cosmic rays'', ''Cosmic rays (alternate take)'', ''Chi chi'', ''Chi chi (alternate take)'', ''Chi chi (alternate take)'', ''I remember you'', ''Now's the time'', ''Confirmation''. L'artefice del be bop, maestro dell'improvvisazione del sassofono contralto, personaggio dell'inquietudine e dai comportamenti antisociali. Parker e' un'anima del jazz senza precedenti nella sua risposta al disagio di ogni artista della comunita' afroamericana, e' l'uomo nuovo che da questo disagio ha fatto sorgere l'energia del moderno, ricercando un'espressione piu' libera e naturale di cio' che allora (anni '40) era il jazz: "scoprii che usando gli intervalli piu' alti degli accordi sulla linea melodica e rinforzandoli con appropriate variazioni di accordi potevo suonare cio' che sentivo dentro. Mi sentivo rivivere". Esordisce nella natia Kansas City formando inizialmente il suo stile da quello allora eretico di Lester Young, dal quale si differenzia in seguito, gia' nel '40 con alcune sedute con l' Orchestra di McShann (''Early Bird'', Rca, '40-'43) con la sua sonorita' netta, priva di vibrato ed il suo stile solistico rivoluzionario che sfrutta tante innovazioni younghiane ma che si rivela decisamente piu' aggressivo, dirompente e passionale. Da qui, Parker entra nelle session al Minton's e al Monroe's al fianco di Gillespie, Monk e Kenny Clarke, rivelandosi ufficialmente nello storico quintetto gillespiano della fine del '44. La sua maturita' artistica appartiene al periodo tra il '45 ed il '48 con gruppi dove suonano stabilmente sia Miles Davis che Max Roach. Cosi', dopo il '48, si e' gia' in presenza di un ultimo Parker, esecutore ancora di grandi assoli eseguiti su alcuni suoi cavalli di battaglia; un "Bird" famoso, quello del celebre concerto del '53 alla Massey Hall di Toronto, in cui, un Parker in stato di grazia, suona con un sassofono di plastica accanto a Gillespie, Bud Powell, Charles Mingus e Max Roach (Quintet of The Year).
Euro
33,00
codice 3037220
scheda
Parker charlie (quintet) Jazz at massey hall (us sleeve)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1953  jazz wax 
jazz
ristampa limitata, in vinile 180 grammi e rimasterizzata con sistema DMM (Direc Metal Mastering), che riprende sul fronte la copertina della prima tiratura americana del disco su Debut, diversa da quella inglese, pubblicato nel 1956, testimonianza del leggendario concerto tenutosi il 15 maggio del 1953 alla Massey Hall di Toronto, Canada, ad opera di un incredibile quintetto formato da Charlie Parker (sax), Dizzie Gillespie (tromba), Bud Powell (pianoforte), Max Roach (batteria) e Charles Mingus (contrabbasso), uno dei dischi dal vivo piu' famosi della storia del jazz. Il concerto al Massey Hall vide insieme sullo stesso palcoscenico, per la prima ed unica volta, tre dei personaggi fondamentali della corrente be-bop, ossia Parker, Gillespie e Powell, accompagnati da altri due musicisti che faranno storia negli anni a venire, Charles Mingus e Max Roach. La scaletta dell'album comprende sette brani: "Perdido", la travolgente "Salt peanuts" (con le grida di Gillespie che fanno da contrappunto all'esuberante sax di Parker), "All the things you are", "52nd Street Machine", "Wee", "Hot house" e "A night in Tunisia"; Mingus, che fra l'altro produsse il disco, dovette reincidere in studio le parti di contrabbasso, che purtroppo non si sentivano nella registrazione originaria. Splendido!
Euro
20,00
codice 3037117
scheda
Parlan horace quintet Speakin' my piece (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  ger  1960  blue note 
jazz
Vinile da 180 grammi. Ristampa del 2023 ad opera della Blue Note, nell'ambito della serie "Classic vinyl", tratta dai nastri analogici originali e pressoché identica alla rarissima e ricercata prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1960 dalla Blue Note, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Englewood Cliffs, New Jersey, il 14 luglio del 1960, da Horace Parlan (pianoforte), Tommy Turrentine (tromba), Stanley Turrentine (sax tenore), George Tucker (contrabbasso) ed Al Harewood (batteria), questo è uno dei primissimi album di Parlan come band leader, ed il debutto su disco con il suo quintetto, di poco successivo ai suoi primi lp con formazione a trio. "Speakin' my piece" offre un delizioso hard bop melodico dalle inclinazioni blues, rilassato ed avvolgente, suonato con gusto e senza strafare sia dal pianista che dai suoi fiatisti, attitudine ideale per creare un'atmosfera intimista ed accogliente in cui nessuno grida per farsi ascoltare. Questa la scaletta: "Wadin'", "Up In Cynthia's Room", "Borderline", "Rastus", "Oh So Blue", "Speakin' My Piece". Nato a Pittsburgh in Pennsylvania nel 1931, il pianista Horace Parlan iniziò la sua carriera professionale suonando in gruppi r'n'b negli anni '50, ma verso la fine del decennio lo troviamo già all'opera con lo sperimentatore jazz Charles Mingus; suona in seguito con jazzisti di diversa estrazione stilistica, da Lou Donaldson ad Archie Shepp, da Booker Ervin a Roland Kirk, e si stabilisce in Europa nei primi anni '70. Il suo stile pianistisco, molto personale, si sviluppò in modo originale anche per l'impossibilità di utilizzare appieno la mano destra, a causa dei postumi della poliomelite contratta da bambino.
Euro
29,00
codice 3516477
scheda
Parquet courts Sunbathing animal
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2014  rough trade 
indie 2000
Copertina ruvida apribile senza codice a barre, inner sleeve con testi, etichetta rossa con scritte nere sul primo lato, celeste chiaro con scritte nere sul retro, Lp pubblicato dalla Rough Trade agli inizi del giugno 2014, dopo "Light up gold" (12), il terzo album del gruppo americano. Opera che conferma l'ottimo precedente lavoro, in un suono pu' maturo ed evoluto, ma sempre contiguo a "Light up gold", in quanto basato su un forte appeal metropolitano underground, giocato su melodie svogliate, intrecci minimali chitarristici e ritmiche semplici e funzionali. Anche qui si sente il retaggio della Grande Mela, Velvet Underground e Television, su tutti, l'indie sgangherato dei Pavement, oltre a dilatazioni psichedeliche tradizionali. Quartetto basato a Brooklyn, attivo dal 2010 e composto da Andrew Savage, (voce e chitarra, anche nel gruppo sperimentale texano dei Fergus & Geronimo e nell'indie band dei Teenage Cool Kids), Austin Brown (chitarra), Sean Yeaton (basso) e Max Savage (batteria). Debuttano un anno dopo con "American specialities" su cassette in una manciata di copie, poi stampato anche su vinile dalla Play Pinball, cui succede "Light up gold" nelle'estate 2012.
Euro
29,00
codice 2135041
scheda
Lp [edizione] originale  stereo  fra  1977  arista 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Prima stampa fracese, copertina apribile senza barcode, con price code "A" sul retro in alto, nella versione con "IDN Made in France" in orizzontale sul retro in basso, etichetta custom, catalogo 2C 068-99168. Pubblicato in Inghilterra nel gennaio del 1977 dopo ''Tales Of Mistery And Imagination'' e prima di ''Pyramid'', giunto al numero 30 delle classifiche Uk ed al numero 9 di quelle Usa. Il secondo album. Il lavoro che dara' a Parson s la celebrita', e' costruito con la formula musicale , tastiere in primo piano, dai toni mistici e talvolta Pinkfloydiani, utilizzata nel precedente capitolo, il tema e' quello della fantascienza classica, un mondo governato dalle macchine , in particolare, appunto, dai robot. Leggendario personaggio, tecnico del suono straordinario, produttore, arrangiatore, fu alla consolle negli anni '60 agli Abbey Road studios e lavoro' con George Martin per "Abbey Road" dei Beatles e con i Pink Floyd di "Dark side of the moon" (sara' poi anche l' artefice dei suoni di ''Year of the cat'' di Al Stewart). Nel 1976 forma la sua band, di straordinario successo, a base di pop sinfonico con testi mistici e partiture epiche, che influenzeranno moltissimo tutto il pop degli anni '80.
Euro
23,00
codice 264637
scheda
Parsons Alan project the turn of a friendly card
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1980  music on vinyl 
rock 60-70
ristampa pressoché identica all'originale, in vinile 180 grammi per audiofili. Pubblicato novembre del 1980 dopo ''Eve'' e prima di ''Eye in the sky'', giunto al numero 13 delle classifiche Uk ed al numero 38 di quelle Usa. Il quinto album. Contiene due delle piu' celebri canzoni del gruppo: "Time" e "Games People Play", anche se il centro dell'album e' da ricercarsi nella mini suite in 5 parti "The Turn of a Friendly Card", e rimane uno dei loro lavori migliori. Concept sul gioco d'azzardo come metafora dell' esistenza, si avvale alla voce di Lenny Zakatek e della collaborazione di Eric Woolfson. Leggendario personaggio, tecnico del suono straordinario, produttore, arrangiatore, fu alla consolle negli anni '60 agli Abbey Road studios e lavoro' con George Martin per "Abbey Road" dei Beatles e con i Pink Floyd di "Dark side of the moon" (sara' poi anche l' artefice dei suoni di ''Year of the cat'' di Al Stewart). Nel 1976 forma la sua band, di straordinario successo, a base di pop sinfonico con testi mistici e partiture epiche, che influenzeranno moltissimo tutto il pop degli anni '80.
Euro
29,00
codice 2134586
scheda

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