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Stone roses
Turns into stone (remastered)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1992 music on vinyl
indie 90
indie 90
Ristampa rimasterizzata a cura della Music on Vinyl, vinile 180 gr., copertina lucida pressoche' identica all'edizione originale, realizzata originariamente dalla Silvertone nel luglio del 1992 dopo "Stone roses" e prima del secondo ed ultimo album "Second coming"; quest'album compilaton, realizzato appunto dalla Silvertone, durante gli anni di contenzioso legale con il gruppo, contiene 11 brani, tra questi singoli inediti su album, missaggi diversi, numerosi demos inediti e tracce rare: "Elephant stone" mixata da John Leckie e prodotta da Peter Hook, "The hardest thing in the world" prodotta da Peter Hook, "Going down" prodotta da Garage Flowers, "Mersey paradise", "Standing here", "Where angels play", "Simone", "Fools gold", "What the world is waiting for", "One love" e "Something burning". Formatisi a Manchester nel 1985, gli Stone Roses sono stati il piu' acclamato gruppo della cosiddetta scena di "Madchester", costituita da gruppi della grande citta' dell'Inghilterra settentrionale che suonavano un accattivante miscela di pop rock psichedelico ed acid house. Il gruppo catturo' l'attenzione ed il plauso del pubblico e della critica con l'album d'esordio "The stone roses" nel 1989, con una riuscitissima ricetta a base di pop psichedelico influenzato dagli anni '60 (i Byrds vengono spesso citati a riguardo) e ritmiche vicine alla acid house; nei mesi successivi le loro esibizioni in Inghilterra vanno esaurite, ma una lunga disputa legale con la loro etichetta Silvertone tarpa le ali alla loro carriera: il loro secondo album, "Second coming", vedra' la luce solo cinque anni dopo tramite la Geffen Records. Il gruppo otterra' un buon successo con questo ritorno ma successive defezioni nell'organico porteranno ad un calo di popolarita' ed allo scioglimento nel 1996, ponendo fine alla vicenda di uno dei gruppi britannici piu' acclamati dai tempi dei Beatles.
Stone temple pilots
Purple (ltd recycled colour)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1994 atlantic
indie 90
indie 90
ristampa limitata in vinile riciclato colorato, copertina pressocche' identica a quella della prima rara tiratura su Atlantic. Pubblicato dalla Atlantic nel giugno del 1994 in Gran Bretagna, dove giunse al decimo posto in classifica, e negli USA, dove arrivo' alla prima posizione, ''Purple'' e' il secondo album degli Stone Temple Pilots, uscito dopo ''Core'' (1992) e prima di ''Tiny music... songs from the vatican gift shop'' (1996). L'album di maggior successo del gruppo americano, che sviluppo' qui il suo incrocio fra grunge, hard rock e pop, attraverso un set di brani che alterna passaggi densi e potenti dominati da massicce chitarre elettriche, con l'orecchio sempre teso alla melodia, con alcuni pezzi semi-acustici ed altri vicini al pop mainstream. Contiene uno dei loro cavalli di battaglia, ''Interstate love song'', oltre a ''Big empty''. Formatisi a San Diego in California all'inizio degli anni '90 con il nome di Mighty Joe Young, gli Stone Temple Pilots assumono il loro nome definitivo nel 1992, anno in cui pubblicano il primo album ''Core'', che ottiene subito un grande successo commerciale in patria con il suo hard rock influenzato dagli anni '70 e dal grunge di Seattle. Guidati dalla voce del cantante Scott Weiland, che ricorda quella di Eddie Vedder dei Pearl Jam, raggiungono il primo posto in classifica negli USA con il successivo ''Purple'' (1994); con il terzo album ''Tiny music...'' (1996) il gruppo si sposta su un terreno piu' melodico e pop, senza abbandonare del tutto il grunge e l'hard rock. In seguito i problemi di tossicodipendenza del loro cantante portano pero' il gruppo sull'orlo dello scioglimento. Weiland ritorna tuttavia in formazione nel 1999, con la pubblicazione del quarto album ''No. 4'', cui segue "Shangri-La Dee Da" nel 2001. Nel 2003 la band si scioglie per poi riformarsi nel 2008: esce nel 2010 l'omonimo album
Stone the crows
Live at the bbc paris theatre (180 gr.)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1971 repertoire
rock 60-70
rock 60-70
Doppio album in vinile 180 grammi, copertina apribile senza codice a barre, inserto con note a cura di Chris Welch e con una nuova intervista alla cantante Maggie Bell, label custom fotografica su di una facciata, grigia sull'altra, catalogo V347. Pubblicato nel 2023 dalla Repertoire, appositamente rimasterizzato per il vinile da parte di Eroc, questo doppio album contiene registrazioni dal vivo tratte da due esibizioni date dagli Stone The Crows per la BBC, presso il Paris Theatre di Londra: la prima, il 4 novembre del 1971, con in formazione il chitarrista Leslie Harvey, la seconda, il 12 ottobre del 1972, con il suo sostituto Jimmy McCulloch (dai Thunderclap Newman), subentrato ad Harvey pochi mesi prima, dopo che quest'ultimo era morto tragicamente folgorato sul palco nel maggio di quell'anno: la chitarra di Harvey può essere ascoltata nei primi cinque brani, quelli registrati nel 1971. Le performances offrono torride versioni live di brani degli album "Teenage licks" ed "Ontinuous performance", accanto ad alcuni cavalli di battaglia del loro repertorio live. Eccellente il lavoro chitarristico di Harvey, ispirato dal blues ma anche distorto e potente come nello hard rock, ed intensa e penetrante la voce femminile di Maggie Bell. Questa la scaletta: "Keep On Rollin’", "Don’t Think Twice, It’s all Right", "Big Jim Salter", "Mr. Wizard", "Going Down" (brani registrati il 4/11/71); "On The Highway", "Palace Of The King", "Penicillin Blues", "Sunset Cowboy", "Niagra", "Good Time Girl", "Ionian Highland Lilt" (brani registrati il 12/10/72). Formati per iniziativa del chitarrista Les Harvey che propose agli altri musicisti del gruppo Maggie Bell, viscerale e roca cantante dallo stile vicino a Janis Joplin, il gruppo fu uno dei maggiori del soul progressive britannico producendo 4 albums di grande livello. Sara' il loro quarto album "Ontinuous performance" (1972) a riscuotere il maggior successo di pubblico, forse anche per la circostanza della morte del chitarrista Les Harvey, ucciso sul palco durante un concerto per la scarica elettrica di un microfono, nello stesso periodo delle registrazioni dell' album, dove in alcuni brani a sostituirlo giungera' Jimmy Mc Culloch, ex Thunderclap Newman e successivamente nei Wings. Il batterista Colin Allen continuera' con gli olandesi Focus, Maggie Bell pubblichera' un paio di apprezzati lavori solisti.
Stone the crows (maggie bell)
Stone the crows (180 g)
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1970 repertoire
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2022, in vinile 180 grammi, copertina apribile senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura, e corredata di esclusivo inserto. Pubblicato nel 1970 dalla Polydor, non entrato in classifica in Uk, il primo album, precedente ''Ode to john law'' (1970). Il lento, caldo e languido blues del brano di apertura ''Touch of your loving hand'' mette in evidenza da subito gli elementi piu' esaltanti del gruppo: la bella chitarra elettrica di Les Harvey e l'incisiva voce di Maggie Bell, carica di ardore soul e blues e vicina a quella di Janis Joplin (ma anche ad un Rod Stewart di sesso femminile); l'album prosegue con una scoppiettante ''Rain in my heart'', in cui il soul si incontra con lo hard rock, una cover acustica e molto blues del brano di Josh White ''Blind man'' ed una elettrica in chiave rock blues e quasi irriconoscibile di ''The fool on the hill'' dei Beatles. La seconda facciata e' occupata interamente dalla lunghissima ''I saw america'', che combina tutti insieme gli elementi stilistici presenti sulla prima facciata, aggiungendo un tocco progressive e mettendo in risalto la chitarra di Harvey con alcuni ispirati assoli. Formati per iniziativa del chitarrista Les Harvey che propose agli altri musicisti del gruppo Maggie Bell, viscerale e roca cantante dallo stile vicino a Janis Joplin, il gruppo fu uno dei maggiori del soul progressive britannico producendo 4 albums di grande livello. Sara' il loro quarto album "Ontinuous performance" (1972) a riscuotere il maggior successo di pubblico, forse anche per la circostanza della morte del chitarrista Les Harvey, ucciso sul palco durante un concerto per la scarica elettrica di un microfono, nello stesso periodo delle registrazioni dell' album, dove in alcuni brani a sostituirlo giungera' Jimmy Mc Culloch, ex Thunderclap Newman e successivamente nei Wings. Il batterista Colin Allen continuera' con gli olandesi Focus, Maggie Bell pubblichera' un paio di apprezzati lavori solisti.
Stone the crows (maggie bell)
teenage licks (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1971 repertoire
rock 60-70
rock 60-70
ristampa rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina apribile senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Inghilterra su Polydor, e corredata di esclusivo inserto. Uscito nel 1971 dopo "Ode to John Law" e prima di "Ontinuous Performance", non entrato nelle classifiche inglesi, il terzo album della band scozzese di blues-heavy rock scoperta dal manager dei Led Zeppelin Peter Grant. Formati per iniziativa del chitarrista Les Harvey che propose agli altri musicisti del gruppo Maggie Bell, viscerale e roca cantante dallo stile vicino a Janis Joplin, il gruppo fu uno dei maggiori del soul progressive britannico producendo 4 albums di grande livello, questo, piu' maturo e personale dei precedenti, potente ed efficacissimo, registrato dopo il cambiamento del bassista e del tastierista rispetto ai primi due lavori. Sara' il lavoro successivo a riscuotere pero' il maggior successo di pubblico, forse anche per la circostanza della morte del chitarrista Les Harvey, ucciso sul palco durante un concerto per la scarica elettrica di un microfono, nello stesso periodo delle registrazioni dell' album, dove in alcuni brani a sostituirlo giungera' Jimmy Mc Culloch, ex Thunderclap Newman e successivamente nei Wings. Il batterista Colin Allen continuera' con gli olandesi Focus, Maggie Bell pubblichera' un paio di apprezzati lavori solisti.
Stooges
fun house (expanded 2lp)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1970 elektra
rock 60-70
rock 60-70
ristampa ampliata a doppio album, con copertina apribile pressoche' identica alla prima rara tiratura, inner sleeves nere con logo Elektra, catalogo 8122-73238-1. Questa edizione include, oltre all'originale secondo album del 1970, un intero altro lp di brani finora inediti registrati nelle stesse sessions, ecco la lista del materiale contenuto e fino ad oggi inedito: 't.v. eye' (takes 7 & 8), 'loose' (take 2), 'down on the street' (take 8), 'dirt' (take 4), 'lost in the future' (take 1), '1970' (take 3), 'fun house' (take 2). questa edizione include, oltre all'originale secondo album del 1970, un intero altro lp di brani finora inediti registrati nelle stesse sessions, ecco la lista del materiale contenuto e fino ad oggi inedito: 't.v. eye' (takes 7 & 8), 'loose' (take 2), 'down on the street' (take 8), 'dirt' (take 4), 'lost in the future' (take 1), '1970' (take 3), 'fun house' (take 2). Pubblicato dalla Elektra in Usa nel luglio del 1970 dopo ''The Stooges'' e prima di ''Raw Power'', non entrato nelle classifiche USA ne' in quelle UK. Dopo l'esordio prodotto da un musicista accademico e vicino alla sperimantazione quale John Cale, questo secondo si avvale della produzione del tastierista dei Kingsmen, Don Gallucci , che sposta l'attenzione sull'energia quasi sovrannaturale del gruppo, cercando di ricreare in studio il suono che il gruppo aveva live, il risultato e' un evoluzione all'ennesima potenza dei Kingsmen di "Louie Louie", carico di energia, tensione e con una dinamica travolgente, inoltre, gli Stooges dopo innumerevoli concerti avevano trovato un equilibrio musicale assai piu' coeso rispetto al debutto, la chitarra di Ron Asheton e' l'archetipo del suono proto-punk, cosi' come la brutale ritmica di Scott Asheton e Dave Alexander suona dirompente ma allo stesso tempo precisa ed innovativa, ed e' proprio in Fun House che Iggy Pop giunge al suo acme creativo e artistico, reinventando sostanzialmente il garage ed anticipando il nichilismo distruttivo del Punk, il disco che vede l'utilizzo del sax di Steven McKay dei Commander Cody, e' certamente uno dei maggiori lavori della intera storia della musica rock, spettacolare, meno duro ma piu' complesso del primo album, contiene autentici classici quali ''1970'', ''T.V. Eye'', ''Fun House''. Distrutti da alchool ed eroina, si scioglieranno di li' a poco nel 1970.
Stooges
fun house (expanded 2lp)
LP2 [edizione] ristampa stereo eu 1970 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
ristampa ampliata a doppio album, con copertina apribile pressoche' identica alla prima rara tiratura, inner sleeves nere con logo Elektra ed etichetta multicolore con farfalla, catalogo 8122-73238-1; si tratta della versione realizzata nel 2013, con "BD27510" inciso sul trail off, assente nella versione del 2005 (indica lo stabilimento di pressaggio Optical Media GmbH. Questa edizione include, oltre all'originale secondo album del 1970, un intero altro lp di brani finora inediti registrati nelle stesse sessions, ecco la lista del materiale contenuto e fino ad oggi inedito: 't.v. eye' (takes 7 & 8), 'loose' (take 2), 'down on the street' (take 8), 'dirt' (take 4), 'lost in the future' (take 1), '1970' (take 3), 'fun house' (take 2). questa edizione include, oltre all'originale secondo album del 1970, un intero altro lp di brani finora inediti registrati nelle stesse sessions, ecco la lista del materiale contenuto e fino ad oggi inedito: 't.v. eye' (takes 7 & 8), 'loose' (take 2), 'down on the street' (take 8), 'dirt' (take 4), 'lost in the future' (take 1), '1970' (take 3), 'fun house' (take 2). Pubblicato dalla Elektra in Usa nel luglio del 1970 dopo ''The Stooges'' e prima di ''Raw Power'', non entrato nelle classifiche USA ne' in quelle UK. Dopo l'esordio prodotto da un musicista accademico e vicino alla sperimantazione quale John Cale, questo secondo si avvale della produzione del tastierista dei Kingsmen, Don Gallucci , che sposta l'attenzione sull'energia quasi sovrannaturale del gruppo, cercando di ricreare in studio il suono che il gruppo aveva live, il risultato e' un evoluzione all'ennesima potenza dei Kingsmen di "Louie Louie", carico di energia, tensione e con una dinamica travolgente, inoltre, gli Stooges dopo innumerevoli concerti avevano trovato un equilibrio musicale assai piu' coeso rispetto al debutto, la chitarra di Ron Asheton e' l'archetipo del suono proto-punk, cosi' come la brutale ritmica di Scott Asheton e Dave Alexander suona dirompente ma allo stesso tempo precisa ed innovativa, ed e' proprio in Fun House che Iggy Pop giunge al suo acme creativo e artistico, reinventando sostanzialmente il garage ed anticipando il nichilismo distruttivo del Punk, il disco che vede l'utilizzo del sax di Steven McKay dei Commander Cody, e' certamente uno dei maggiori lavori della intera storia della musica rock, spettacolare, meno duro ma piu' complesso del primo album, contiene autentici classici quali ''1970'', ''T.V. Eye'', ''Fun House''. Distrutti da alchool ed eroina, si scioglieranno di li' a poco nel 1970.
Stranglers
Dreamtime
Lp [edizione] originale stereo uk 1986 epic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa inglese, copertina lucida fronte retro con barcode, inner sleeve con testi in carta sagomata sul lato di apertura, flipback su due lati e con testi, label custom bianca e nera che riprende l' artwork di copertina su di una facciata, nera con scritte rosse e bianche sull'altra, catalogo EPC26648. Originariamente pubblicato nell'ottobre del 1986 dalla Epic in Gran Bretagna, dove giunse al 16esimo posto in classifica, e negli USA, dove arrivo' alla 172esima posizone, il nono album in studio degli Stranglers, uscito dopo ''Aural sculpture'' (1984) e prima di ''10'' (1990). Un disco considerato minore nella vasta discografia del gruppo inglese, ''Dreamtime'' mostra un sound levigato, a tratti sognante e costantemente teso ad un accessibile pop rock. Attivi dalla meta' dei '70 e primi, nella scena punk inglese, a suonare con la tastiera in primo piano, anticiparono con un look ed una musica sovente assai tenebrosa molta della new wave a venire. Apparsi sulle scene in coincidenza della primissima ondata punk del 1976, gli Stranglers ne cavalcano da subito l'onda, distinguendosi, pero', per capacita' tecniche fuori dal comune, dalle centinaia di band che in quello stesso anno pullulano dagli scantinati di ogni citta' inglese. Assieme ai Damned, agli Ultravox e ai Clash, sono fra i primi gruppi punk britannici a ottenere un contratto discografico e a scalare le classifiche mainstream del loro paese. La line up e' particolare per una punk band: alla voce e chitarra di Hugh Cornwell, il cui timbro cavernoso e insieme beffardo sara' un punto di riferimento per tante future band, al corposo basso di Jean Jacques Burnel e al piglio nerboruto del sinistro batterista Jet Black, va ad aggiungersi il virtuoso Hammond (e synth) di Dave Greenfield, parente prossimo di quella "old school" che proprio in quegli anni mostrava i segnali eclatanti di una crisi gia' latente. Greenfield, comunque, non avrebbe certo sfigurato nemmeno alle prese con i funambolismi propri dei precedenti movimenti rock, fossero stati psichedelici o progressivi. Cio' che al contrario accomuna gli strangolatori ai cliche' del nuovo movimento, sono la forte vena dissacratoria e una composizione molto scarna e aggressiva, per quanto resa paradossalmente quasi barocca dalla presenza delle tastiere, le cui micro-divagazioni, unite a quelle della sezione ritmica, assumono spesso un sapore psichedelico.
Stray
saturday morning pictures
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1971 long hair
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2021, copertina apribile lucida, pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Uk su Transatlantic, e corredata di inserto. Pubblicato in Inghilterra nel 1971 dopo ''Suicide'' (1971) e prima di ''Mudanzas'' (1973), il terzo album, che conferma l' indirizzo musicale dei precedenti lavori aggiungendo qualche occasionale venatura progressive. Tra i brani, i singoli "Our Song" e "How Could I Forget You?". Gli Stray, attivi negli anni '70 e piuttosto prolifici, furono una delle principali bands underground inglesi di hard rock; la loro carriera non e' mai riuscita a decollare completamente nonostante la loro musica non avesse niente da invidiare a molte band assai piu' titolate, il loro suono, assai classico, vede elementi di hard mischiati a forti connotazioni blues e a melodie dal gusto tipicamente britannico. Amatissimi da John Peel che passava regolarmente i loro album nei suoi programmi radiofonici, avevano una formazione a cinque elementi ed erano capitanati da Del Bromham alla tastiera e voce e da Steve Gadd alla chitarra e voce. Basato a Milton Keynes, il gruppo e' tutt'ora in attivita' e suona saltuariamente nel circuito dei piccoli clubs del sud dell'inghilterra.
Stray cats
Rant n'rave
Lp [edizione] originale stereo jap 1983 arista
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa giapponese, completa dell' originario obi, ancora intatto, con prezzo indicato di 2500 Yen, e dell' esclusivo inserto apribile con foto, artwork, testi in inglese e testi in giapponese, copertina senza barcode, etichetta celeste e crema a sfumare, catalogo 25RS-191. Il terzo album della band rockabilly di Brian Setzer (ex Bloodless Pharaohs), originaria di New York ma emigrata in Europa dove fu scoperta da Dave Edmunds (qui ancora una volta produttore). Uscito dopo i primi due "Stray Cats" e "Gonna Ball", e dopo la raccolta "Built For Speed" che aveva aperto alla band le porte del mercato americano, fu il disco della consacrazione commerciale della band a livello mondiale, con un hit come "(She's) Sexy + 17", che entrò nella top ten americana, ed il secondo singolo che ne venne tratto, la ballata in stile doo wop "I Won't Stand in Your Way". Il successo della band fu tale da scatenare in quegli anni ed in quelli successivi una autentica "rockabilly mania", che vide nell' ambito del genere una grande fioritura di bands nei quattro angoli del globo, ed in generale una grande rinascita di interesse per la musica degli anni '50 da parte delle nuove generazioni, ma lo stress conseguente e le ambizioni soliste causarono presto lo scioglimento del gruppo, tornato perltro insieme più e più volte a partire dal 1986, quando uscì il successivo album "Rock Therapy". Un inno al rock'n'roll straordinariamente fresco e frizzante, ancora oggi.
Stray cats
Stray cats (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1981 music on vinyl
punk new wave
punk new wave
Ristampa in vinile nero pesante 180 grammi, per audiofili, con copertina lucida corredata di inserto a colori, pressoche' identica alla prima stampa. Il primo bellissimo album del trio rockabilly guidato da Brian Setzer (ex Bloodless Pharaohs), originari di New York ma emigrati in Europa dove furono scoperti da Dave Edmunds (che qui produce gran parte dei brani). Uscito nel febbraio del 1981, "Stray Cats" e' un piccolo capolavoro che ebbe, cosi' come i tre singoli che ne vennero tratti ("Runaway Boys" "Rock This Town" e "Stray Cut Strut") un tale successo da provocare l' esplosione in terra d' Albione di un vero e proprio rockabilly revival che imperversera' nella prima meta' degli anni '80, producendo alcuni degli albums piu' piecevoli di quell' epoca, da parte di questa e di altre bands, mai piu' pero' all' altezza di questo disco immarcescibile, ispirato al rockabilly originale di vecchi eroi come Gene Vincent ed Eddie Cochran (non a caso molte sono le splendide covers del disco), ma animato dall' urgenza espressiva e dalla freschezza espressiva del punk rock, effervescente ed irresistibile a distanza di un quarto di secolo. Dopo il secondo ottimo "Gonna Ball" fu preparato il lancio commerciale della band in Amercia (con l' antologico "riassuntivo" Built For Speed"), ma la conseguente inevitabile esplosione commerciale degli States e su scala mondiale, unita alle prime ambizioni soliste di Setzer, causarono presto lo scioglimento del gruppo, dopo il terzo album "Rant'n'Rave" (da un lato Setzer solista, dall' altro Phantom e Rocker insieme ad Earl Slick), tornato pero' insieme con immutata verve qualche anno dopo.
Streisand barbra
Guilty
Lp [edizione] originale stereo ita 1980 cbs
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
prima stampa italiana, copertina (con qualche segno di invecchiamento) apribile senza barcode, inner sleeve con foto e crediti, label arancio che sfuma in giallo, logo CBS bianco in alto, catalogo CBS86122, data sul trail off 24/9/80. Pubblicato nel settembre del 1980 dalla Columbia negli USA, dove arrivo' al primo posto in classifica, e dalla CBS in Gran Bretagna, raggiungendo anche li' la prima posizione (oltre che in numerosi altri paesi), il ventiduesimo album in studio (colonne sonore escluse), uscito dopo ''Wet'' (1979) e prima della colonna sonora ''Yentl'' (1983). Fu il piu' grande successo di Barbra Streisand, scritto e prodotto da Barry Gibb con l'aiuto dei suoi fratelli e del produttore dei Bee Gees, e suona infatti come una sorta di post ''Saturday Night Fever'' cantato pero' dalla voce femminile di Streisand. Contiene l'incredibile sucesso di ''Woman in Love'' ma anche ''What Kind of Fool'' e ''Guilty'', entrambe cantate in duetto con Barry Gibb. Questa la scaletta: ''Guilty'', ''Woman in love'', ''Run wild'', ''Promises'', ''The love inside'', ''What kind of fool'', ''Life story'', ''Never give up'', ''Make it like a memory''.
Strokes
The new abnormal
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2020 rca
indie 2000
indie 2000
copertina a poster apribile, con adesivi su busta pvc trasparente. Il sesto album in studio, uscito dopo sette anni di silenzio, registrato agli Shangri-las studios di Malibu, prodotto da Rick Rubin.
Gli Strokes si formano a New York nel 1998 ad opera di un gruppo di giovanissimi fulminati dal garage da Lou Reed e dal punk. L'approccio semplice, le melodie accattivanti ed il canto disincantato e reediano di Julian Casablancas portano il gruppo all'attenzione della stampa musicale, che acclama il primo album ''Is this it'', sull'onda del nuovo garage punk che in quel momento e' alla ribalta. Suonano come spalla di Rolling Stones, Weezer, Guided By Voices e White Stripes; il secondo lp ''Room on fire'' (2003) presenta influenze new wave ed afroamericane. Il terzo lp ''First impressions of earth'' si avvicina ulteriormente al pop.
Subsonica
Terrestre (ltd)
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2005 universal
indie 90
indie 90
Stampato per la prima volta nel 2019 in questa edizione limitata in doppio vinile rosso, copertina apribile. quarto lavoro del gruppo co-prodotto insieme a Ale Bavo, con sonorità più rock rispetto al precedente "amorematico".
Si formano a Torino nel 1996, tutti i componenti hanno già fatto parte di altri gruppi: : Max Casacci è stato chitarrista degli Africa Unite, Umberto Romano (detto Samuel) e Davide Dileo (detto Boosta) suonano negli Amici Di Roland, Enrico Matta (detto Ninja) nei Karamamma mentre Pierpaolo Peretti Griva (detto Pierfunk) ha collaborato con diversi artisti italiani (tra i tanti: Loredana Bertè e Marcella Bella). Debuttano nel 1997 con l'esordio omonimo su Mescal. L'album ottiene ottimi riscontri di pubblico, con conseguente tour. Nel 1998 esce il mini cd live “Coi piedi sul palco”. Nel 1999 arriva “Microchip Emozionale”, lavoro della conferma su ottimi livelli qualitativi. Pierfunk abbandona il gruppo per essere sostituito da Luca Vicini (detto Vicio). Nel febbraio 2002 i Subsonica vanno a Sanremo con “Tutti i miei sbagli” e ristampano “Microchip Emozionale” con quest'ultimo brano, e il disco raggiunge prima il disco d’oro e poi quello di platino. Nel 2002 la band pubblica “Amorematico” e passa dalla Mescal alla EMI.
Nel 2005 arriva "Terrestre", nel 2007 "Eclissi", nel 2011 "Eden", nel 2014 "Una nave in una foresta" e nel 2018 "8". Nel corso degli anni il gruppo torinese continua sempre a mescolare rock ed elettronica.
Sugarhill gang
sugarhill gang (180 gr.)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1980 music on vinyl
hip-hop
hip-hop
Ristampa del 2024, in vinile 180 grammi per audiofili, con copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura, ed arricchita dalla presenza di una traccia aggiunta, ovvero la versione uscita su singolo di "Rapper's Delight", con una durata piu' breve di quella dell' album). Uscito nel febbraio del 1980, l' album che contiene la a dir poco storica "RAPPER'S DELIGHT", unanimamente considerato il primo pezzo di hip-hop a vedere la pubblicazione uscendo quindi dal ristretto ambito del sottobosco newyoorkese dove gia' da qualche tempo si agitava una scena alternativa alla disco, nei piccoli club cittadini frequentati dai soli neri. "Sylvia Robinson, gia' cantante soul, programma l'operazione a tavolino. Ha capito che l'hip-hop e' pronto a diventare un ottimo business, e crea con Joe Robinson l'etichetta Sugar Hill Records per sfruttarlo. Alla base ci sono tre musicisti straordinari, Keith Leblanc, Skip McDonald e Doug Wimbish (quest' ultimo, bassista, sara' anni dopo con i Living Colour!), mentre la Gang omonima e' composta da MC di secondo piano, Master Gee, Wonder Mike e Big Bank Hank. Il tappo della bottiglia salta, e l'hip-hop diventa una industria discografica a partire da "Rapper's Delight (Sugarhill 1979) della Gang. E' una rivoluzione di suono e di costume destinata ad invadere il mondo". "Rapper's Delight" campiona magistralmente "Shaft" di Hysaac Heyes e "Good Times" delle Chic, suonando subito al pubblico insieme familiare e straordinariamente innovativa: vende oltre otto milioni di copie nel mondo ed inaugura la storia del rap/hip-hop, fenomeno che il tempo dimostrera' tutt' altro che effimero. Un brano memorabile, che suona ancora fresco, meritando certamente un posto nella galleria dei reperti musicali dell' epoca piu' importanti. Il resto del disco si divide tra altri due esperimenti sulla stessa scia di quello, piuttosto riusciti, come "Sugarhill Groove" e "Rapper's Reprise", e brani di piu' classica disco soul (niente male "Passion Play"). Questo seminale gruppo di old school hip hop di New York fu autore nel 1979 della storica "Rapper's delight", unanimamente considerato il primo pezzo di hip-hop ad essere pubblicato, uscendo quindi dal ristretto ambito del sottobosco newyorkese, dove già da qualche tempo si agitava una scena alternativa alla disco, nei piccoli club cittadini frequentati dagli afroamericani. Ruolo fondamentale nella vicenda della Sugarhill Gang lo ebbe Sylvia Robinson, già cantante soul e quindi produttrice e cofondatrice con il marito Joe della pionieristia label Sugar Hill, che riconobbe la vitalità e le potenzialità di una nuova scena che stava emergendo a New York, in particolare nel Bronx, e che avrebbe dato vita all'epopea dello hip hop. Con la Sugar Hill nasce quindi anche la Sugarhill Gang, composta da alcuni validissimi musicisti, Keith Leblanc, Skip McDonald e Doug Wimbish, e da alcuni MC come Master Gee, Wonder Mike e Big Bank Hank, i quali grazie alla promozione discografica cominciano a popolarizzare ed a diffondere le innovazioni create nella scena underground rap e hip hop newyorchese; già nel 1979 il gruppo, ed il nuovo genere, saliranno alla ribalta con il grande successo della sopracitata "Rapper's delight", giunta al terzo posto in classifica nel Regno Unito ed alla quarta posizione nella classifica r'n'b statunitense, ma anche nella top 40 di billboard 200. La Sugarhill Gang pubblicherà molti singoli e quattro album nella prima metà degli anni '80, senza più bissare il successo del famoso singolo, ma aprendo la strada ad un movimento che sarebbe diventato uno dei massimi fenomeni della musica popolare a cavallo fra i due secoli.
Summer donna
A hot summer night (ltd. clear vinyl rsd 2023)
LP2 [edizione] nuovo stereo uk 1983 crimson / driven by the music
soul funky disco
soul funky disco
Edizione limitata a 2000 copie in doppio vinile trasparente da 140 grammi, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2023, copertina apribile, label custom, catalogo DBTMLP211, cambiato rispetto alla prima stampa. Ristampa del 2023 ad opera della Crimson / Driven By The Music, uscita in occasione del 40esimo anniversario del concerto, e pressoché identica alla prima stampa vinilica, pressata nel 2020 dalla stessa Crimson, ma in vinile color porpora e con colore di copertina tendente al grigio / blu e non più al porpora. Originariamente uscito solo in videocassetta e come laser disc nel 1983, questo album contiene le registrazioni del concerto dato da Donna Summer al Pacific Amphitheatre di Costa Mesa, California, il 6 agosto del 2023, durante lo Hard For The Money Tour. Di fronte ad un pubblico di diciottomila ammiratori, la cantante dette una torrida performance di disco music e dance pop, incluso un eccitante "Bad girls medley", con partecipazioni di Musical Youth, delle sue sorelle Dara e Mary Ellen nella lunga "Woman" e della figlia Mimi in "State of independence". Questa la scaletta completa: "Intro", "MacArthur Park", "Love Is In Control (Finger On The Trigger)", "Unconditional Love", "Romeo", "Don't Cry For Me Argentina", "On The Radio", "Forgive Me", "Sisters Dialogue", "Woman (With Band Introductions)", "Bad Girls Medley : Dim All The Lights / Sunset People / Bad Girls / Hot Stuff", "Last Dance", "She Works Hard For The Money", "State Of Independence". Nata il 31 dicembre del '48, LaDonna Adrian Gaines alias Donna Summer cresce a Boston. Canta dapprima nel coro gospel della chiesa di quartiere e poi entra a far parte da teenager nel gruppo rock The Crow. Si sposta a cantare a New York, dove trova un ruolo in una produzione tedesca del musical "Hair". Si trasferisce poi in Europa dove, a Vienna, diviene un membro stabile della compagnia tedesca di "Hair". Incontra la Viennese Folk Opera e, più tardi, ritorna in Germania dove, a Monaco, sposa Helmut Sommer, di cui adotta il cognome in una versione anglofona. Qui lavora in vari musical e incide come cantante di studio. Il suo primo singolo è del '71, "Sally Go 'Round The Roses", ma il suo primo successo è del '74, quando incontra la coppia di produttori Moroder/Bellotte, con i quali incide "The Hostage", che diviene un grande successo commerciale nella Europa occidentale. Il suo primo vero album, "Lady of the night", uscì all'epoca solo in Europa. Nel '75 incide poi "Love to love you baby", che otterrà un grandissimo successo in Europa e convincerà la Casablanca a stampare il pezzo anche negli Stati Uniti, dove arriverà al secondo posto nella classifica dei singoli e diverrà, nella versione di 17 minuti, rifatta da Moroder per l'album omonimo, una hit nelle discoteche. Da qui in poi la Summer otterrà una serie impressionante di successi con brani quali, ad esempio, "Try Me" e la vendutissima "I feel love".
Summer donna
A hot summer night (ltd. clear vinyl rsd 2023)
LP2 [edizione] nuovo stereo uk 1983 crimson / driven by the music
soul funky disco
soul funky disco
Edizione limitata a 2000 copie in doppio vinile trasparente da 140 grammi, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2023, copertina apribile, label custom, catalogo DBTMLP211, cambiato rispetto alla prima stampa. Ristampa del 2023 ad opera della Crimson / Driven By The Music, uscita in occasione del 40esimo anniversario del concerto, e pressoché identica alla prima stampa vinilica, pressata nel 2020 dalla stessa Crimson, ma in vinile color porpora e con colore di copertina tendente al grigio / blu e non più al porpora. Originariamente uscito solo in videocassetta e come laser disc nel 1983, questo album contiene le registrazioni del concerto dato da Donna Summer al Pacific Amphitheatre di Costa Mesa, California, il 6 agosto del 2023, durante lo Hard For The Money Tour. Di fronte ad un pubblico di diciottomila ammiratori, la cantante dette una torrida performance di disco music e dance pop, incluso un eccitante "Bad girls medley", con partecipazioni di Musical Youth, delle sue sorelle Dara e Mary Ellen nella lunga "Woman" e della figlia Mimi in "State of independence". Questa la scaletta completa: "Intro", "MacArthur Park", "Love Is In Control (Finger On The Trigger)", "Unconditional Love", "Romeo", "Don't Cry For Me Argentina", "On The Radio", "Forgive Me", "Sisters Dialogue", "Woman (With Band Introductions)", "Bad Girls Medley : Dim All The Lights / Sunset People / Bad Girls / Hot Stuff", "Last Dance", "She Works Hard For The Money", "State Of Independence". Nata il 31 dicembre del '48, LaDonna Adrian Gaines alias Donna Summer cresce a Boston. Canta dapprima nel coro gospel della chiesa di quartiere e poi entra a far parte da teenager nel gruppo rock The Crow. Si sposta a cantare a New York, dove trova un ruolo in una produzione tedesca del musical "Hair". Si trasferisce poi in Europa dove, a Vienna, diviene un membro stabile della compagnia tedesca di "Hair". Incontra la Viennese Folk Opera e, più tardi, ritorna in Germania dove, a Monaco, sposa Helmut Sommer, di cui adotta il cognome in una versione anglofona. Qui lavora in vari musical e incide come cantante di studio. Il suo primo singolo è del '71, "Sally Go 'Round The Roses", ma il suo primo successo è del '74, quando incontra la coppia di produttori Moroder/Bellotte, con i quali incide "The Hostage", che diviene un grande successo commerciale nella Europa occidentale. Il suo primo vero album, "Lady of the night", uscì all'epoca solo in Europa. Nel '75 incide poi "Love to love you baby", che otterrà un grandissimo successo in Europa e convincerà la Casablanca a stampare il pezzo anche negli Stati Uniti, dove arriverà al secondo posto nella classifica dei singoli e diverrà, nella versione di 17 minuti, rifatta da Moroder per l'album omonimo, una hit nelle discoteche. Da qui in poi la Summer otterrà una serie impressionante di successi con brani quali, ad esempio, "Try Me" e la vendutissima "I feel love".
Swans
Feel good now (+poster)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1988 mute / young god records
punk new wave
punk new wave
Doppio album, ristampa limitata del 2023, corredata del poster originario, e di codice per il download digitale, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura, con "Young God Records" in rilievo embossed sul retro. In questa riedizione, il brano "Our Love Lies" e' stato omesso (presente pero' nel download) per permettere una migliore qualita' di ascolto alla facciata che lo conteneva. Pubblicato nell'agosto del 1988 su Love One in Gran Bretagna, non uscito negli USA, il raro doppio album testimonianza del tour europeo organizzato dagli Swans dopo l'uscita dell'album Children Of God contiene molte versioni o brani totalmente inediti esempio della formula alchemica ricca di una poesia nera passionale e distruttiva, che ha caratterizzato il percorso artistico degli Swans. L'album come citano le note di copertina e' stato registrato da Jack Balchin tramite un Sony Professional Walkman dietro indicazioni stesse del gruppo che riesce cosi' a catturare la bellezza e la forza implosiva di cui erano capaci durante le loro esibizioni. Suoni evocativi cupi, duri distorti e metallici, lenti, coronano la voce lacerata e devastante di Michael Gira a volte sognante al pari del contributo di Jarboe. Ennesime testimonianze della inesauribile capacita' creativa e dissacrante della band originaria di New York, in seguito adottata dalla vecchia Europa, infatti la carriera del gruppo si svolgera' prevalentemente in Germania ed in Inghilterra. Michael Gira attivo sin dai primissimi anni ottanta e' riuscito a mantenere intatto l'oscuro fascino evocativo delle sue realizzazioni , splendido e geniale incontro tra le atmosfere schizoidi e contorte della no-wave newyorchese ed una abrasiva vena sperimentale, associata a testi dove compaiono riferimenti al lato oscuro dell'esistenza, schizofrenia, paranoia. La musica degli Swans senza compromessi violenta e disturbante e' stata definita dalla critica un martello pneumatico che distrugge i luoghi comuni della musica rock e della societa' americana. Leggere ombreggiature sul lato sinistro della copertina dovute a sticker precedentemente applicati.
Swift taylor
The tortured poets department (ltd ghosted white)
LP2 [edizione] nuovo stereo ger 2024 republic
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile doppio bianco trasparente (ghosted white) con la bonus track " the manuscript", libretto con foto inedite esclusive di questa edizione. Undicesimo album della popstar americana. pubblicato il 19 aprile 2024 vede la partecipazione dei suoi collaboratori di lunga data Jack Antonoff e Aaron Dessner, scritto e prodotto dalla Swift stessa. Vede le collaborazioni di Post Malone nel brano Fortnight e dei Florence and the Machine in Florida!!!. Disco che continua lo stile musicale dell'artista fatto di synth-pop-rock con influenze anni 80 e ballate folk acustiche. note complete a seguire.
Swing out sister
It's better to travel
Lp [edizione] originale stereo ita 1987 mercury
[vinile] Very good [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Very good [copertina] Excellent punk new wave
copia con vinile leggermente ondulato, senza effetti sull' ascolto, prima stampa italiana, copertina lucida fronte retro senza barcode, inner sleeve con artwork e crediti, label nera con scritte bianche e logo Mercury rosso, giallo e nero in alto sul lato 1, copia che erroneamente non riporta alcuna etichetta sul lato 2, catalogo 832 213-1. Pubblicato nel maggio del 1987 dalla Mercury nel Regno Unito, dove giunse al primo posto in classifica, e negli USA, dove arrivò alla 40esima posizione, il primo album, precedente "Kaleidoscope world" (1989). Aprendosi con la dinamica "Breakout", rimasto il loro singolo di maggior successo (si piazzò nella top ten sia nel Regno Unito che negli USA), "It's better to travel" rimane a decenni di distanza un piacevolissimo lavoro di pop ballabile venato di moderno soul e funk, aperto ad inserimenti elettronici e, in alcuni brani più lenti, ad atmosferiche sfumature jazz; apprezzato dal pubblico ma anche dalla critica, rimane uno dei documenti più significativi, riguardo agli anni '80, di una musica dance pop sì commerciale, ma elegante, relativamente raffinata e non banale. Una delle formazioni pop britanniche di maggior successo nei tardi anni '80, gli Swing Out Sister furono all'epoca artefici di una fortunata sintesi fra pop commerciale e zuccherino e sottili influenze jazz e funk; la genealogia della band aveva una certa nobiltà: furono infatti formati nel 1985 a Manchester dagli ex Magazine ed A Certain Ratio Andy Connell e Martin Jackson, insieme alla cantante Corinne Drewery, che invece non aveva esperienza musicale professionale all'epoca. La loro visione del pop era tutt'altro che conformista e banale, nonostante le sonorità melodiche e le ritmiche regolari e, nei brani più vivaci, ballabili; infatti a questi caratteri il gruppo univa raffinate sfumature jazz e di funk levigato e moderno, aiutato anche dalla morbida voce pop soul bianca della Drewery. Ottennero un grandissimo successo in patria con i loro primi due album "It's better to travel" (1987) e "Kaleidoscope world" (1989), quest'ultimo inciso con arrangiamenti orchestrali firmati dal grande Jimmy Webb. I lavori successivi non raggiunsero mai il successo di quei due lp, ma il gruppo ha continuato a fare musica ed a pubblicare lavori anche nei primi decenni del nuovo secolo.
System of a down
Hypnotize
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2005 american
indie 2000
indie 2000
ristampa ufficiale del 2018, inner sleeve. Pubblicato dalla American Recordings nel novembre 2005, dopo "Mezmerize" (maggio 05), il quinto album, giunto alla posizione n.1 del Billboard; prodotto da Rick Rubin e Daron Malakian, e' un'opera che completa in modalita' continuativa, il precedente album, con un suono composto da elementi eterogenei, amalgamati con padronanza e perizia tecnica: una vocazione metal resa sempre parecchio interessante da contaminazioni etniche e da atmosfere schizofreniche. I System Of A Down si formano a meta' anni '90 in California, ad opera di quattro musicisti di origini armene, Serj Tankian, Daron Malakian, Shavo Odadjian e John Dolmayan. Il gruppo viene inserito nella nascente scena ''nu metal'', etichetta non gradita dai System Of A Down, che non amano essere inseriti in un genere particolare e che in effetti propongono una musica personale ed eclettica, in cui si incontrano Metal, crossover, impegno sociale, influenze armene ed orientali, con il proposito, piu' volte dichiarato, di dare non solo intrattenimento, ma di contro-informare sulle cose meno evidenti, che non vengono facilmente a galla. Soprattutto riguardo alle loro origini armene e al genocidio ad opera dei turchi, pari quasi a quello degli ebrei della seconda guerra mondiale. Il gruppo firma un contratto con la American nel 1997, pubblicando il primo eponimo album con buon successo. Il secondo album ''Toxicity'' (2001) e' considerato da molti uno dei loro momenti migliori, seguito dalla raccolta di inediti ''Steal this album!'' (2002) e dall'ambizioso dittico composto da ''Mezmerize'' ed ''Hypnotize'' nel 2005.
Tad
god's balls
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1989 sub pop
indie 90
indie 90
Ristampa rimasterizzata da Jack Endino, inner sleeve, copertina apribile. pubblicato negli Usa nel marzo 89 dalla Sup pop e in Inghilterra nel maggio dello stesso anno dalla Glitterhouse, prima di "Salt lick", il primo album della band di Seattle, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico; registrato da jack Endino l'apprezzato esordio dei Tad e' considerato un piccolo classico del grunge: indubbiamente situato sul versante meno pop del movimento fiorito a Seattle, ''God's balls'' e' un concentrato di potenti riff alla Black Sabbath mescolati con furia di derivazione punk e potenti accelerazioni vicine al metal, il tutto sovrastato dalla voce maligna e rauca di Tad Doyle. Uno dei gruppi storici meno ricordati del grunge, I Tad si formano nel 1988 a Seattle intorno alla massiccia figura del cantante e chitarrista Tad Doyle. Il gruppo ottiene un contratto con la Sub Pop, che nel 1989 ne pubblica il primo album "God's balls" con la produzione di Jack Endino; l'album mostra l'approccio aggressivo e metallico del gruppo, piu' vicino al metal rispetto a buona parte delle altre band grunge di Seattle. A dispetto dell'esplosione mediatica del grunge, I Tad restano solo un gruppo di culto fino al 1993, quando pubblicano il loro primo album per una major, "Inhaler", che tuttavia non ottiene un buon successo. L'atteggiamento provocatorio ed anti commerciale del gruppo allontana l'attenzione dell'industria discografica ed i Tad continuano la loro attivita' nell'underground fino al 1998, quando si sciolgono.
Taj mahal
taj mahal
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica alla prima tiratura del 1968, etichetta rossa con logo bianco in alto. Pubblicato in USA prima di ''Natch' l Blues'' nel Gennaio del 1967, non entrato nelle classifiche americane ne' in quelle inglesi. Il debutto di Taj Mahal, considerato come uno dei classici della musica americana, fu registrato nell' Agosto del 1967, il disco e' un mix di vecchio e nuovo blues, senza compromessi, pubblicato proprio nel momento in cui stava prendendo campo la psychedelia, molti musicisti neri, anche quelli della vecchia guardia, pressati dalle case discografiche, inserivano nel 1967 arrangiamenti e sonorita' distanti dai suoni delle origini. La chitarra slide di Taj Mahal e' un punto fermo della tecnica chitarristica dei tardi '60 e sara' fonte di ispirazione per intere generazioni, Jesse Ed Davis alla elettrica e Ry Cooder alla ritmica contribuiscono da par loro alla riuscita di questo leggendario lavoro, che letteralmente reinventa il blues dei neri d' America, l'intero disco e' una mai ascoltata prima amalgama di stili e ritmi diversi, tenuti insieme dal blues di epoca risalente al 1930 e 1940, ma enorme e' anche il lavoro sui suoni e sulle tecniche di studio. Il risultato fa' si che il classico di Sleepy John Estes, "Diving Duck Blues", ricordi quasi i Cream, mentre "The Celebrated Walkin' Blues" riporta alla mente Muddy Waters nel periodo Chess. "Statesboro Blues" di Blind Willie McTell e "Dust My Broom" di Robert Johnson sono altre due perle di uno dei piu' celebrati albums del 1968.
Talk show
Effigy
Lp [edizione] nuovo stereo cze 2024 missing piece
indie 2000
indie 2000
copertina apribile, adesivo su cellophane. Il debutto per la band inglese di ottimo dance-punk, acclamati come uno dei migliori nuovi gruppi della scena post-punk inglese. Un suono grezzo che intreccia techno-industrial elettronica e rock, riferimenti a Viagra Boys, Prodigy, NIN, KLF. prodotto da Remi Kabaka Jr. (Gorillaz, Yard Act)
note complete a seguire
Talk talk
The colour of spring
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1986 emi
punk new wave
punk new wave
ristampa ottenuta dai masters originali, pressocche' identica alla prima rara tiratura, inner sleeve, dvd audio che contiene una brano inedito su album. Pubblicato nel febbraio del 1986 dalla EMI in Gran Bretagna e negli USA, il terzo album della band inglese di Mark Hollis, successivo a "It's My Life" (1984) e precedente "Spirit of Eden" (1988). La band e' qui' nel suo momento di massimo successo (il disco giunse all' ottavo posto delle classifiche inglesi, permanendovi per 21 settimane e divenendo disco d'oro, ed arrivo' alla 58ø posizione negli USA); anticipato dal bellissimo singolo "Life's What You Make It" il disco porta a compimento un processo di maturazione prodigioso che ara partito all' inizio degli anni ottanta da un incerto techno pop per approdare con "The Colour of Spring" ad una musica sofisticata ed elaboratissima in cui e' ancora presente la componente "pop", affinata nel corso degli anni, ma al servizio di un approccio di grande originalita' in brani ora potenti ed incalzanti ora sognanti ed evocativi; con ospiti quali Steve Winwood, Morris Pert, Danny Thompson, David Rhodes, il gruppo confeziona un album perfetto, intelligente e magistrale, base peraltro per ulteriori, imprevedibili sviluppi in quell' autentico capolavoro che sara' "Spirit of Eden", giudicato da molti il miglior disco dei TALK TALK, una sintesi perfetta tra l'epoca dance-wave degli hit d'esordio (Such a Shame, It's My Life) ed il proseguo altamente qualitativo e concettuale e che comunque contiene anch'esso brani conosciuti (Give It Up, Living in Another World, Life's What You Make It), lascia inoltre intravvedere gia' il cambiamento di rotta del sound di Hollis e soci, senza essere estremo come i successivi "Laughing Stock" e "Spirit of Eden" resta un ottimo compromesso per ascoltare del buon pop-rock fatto con estrema dovizia. Costituitosi nel 1979 a Tottenham, intorno alla figura di Mark Hollis, i Talk Talk iniziano la loro carriera nel 1981, firmando un contratto con la Emi che ha intenzione di imporli al pubblico come la nuova promessa della scena New Romantic, ennesima deriva dell'albionica New Wave, sotto la direzione artistica di Colin Thurston, gia' vincente produttore dei Duran Duran, licenziano una serie di singoli ma prima del debutto di The party is over (1982) il sodalizio con Thurston e' gia' terminato. L'esito delle vendite e quello artistico non e' esaltante e, scontento, il trio decide di affidarsi alle cure di Tim Friese-Greene che, d'ora in avanti, lavorera' stabilmente con la band. I frutti della collaborazione vedono un primo risultato favorevole in It's my life (1984), LP che li fa conoscere al grande pubblico, sebbene lo scarto dal precedente lavoro sia gia' notevole, le scelte timbriche percorrono ancora una volta il solco di un sinth-pop "rassicurante" lasciando la sensazione che solo di rado si intraveda il reale spessore delle composizioni. A questo punto della loro discografia cade quello che possiamo giudicare il loro disco di transizione: The colour of spring (1986). Come frequentemente accade all'interno di un percorso artistico esiste un momento in cui i germi di una nuova sensibilita' iniziano a manifestarsi tramite una serie di tratti dotati di genuina freschezza, una spontaneita' non ancora imbrigliata. Il terzo episodio della produzione dei Talk Talk ha proprio queste caratteristiche, a partire dalla lunga introduzione percussiva di Happiness Is Easy si intuisce quale sia la nuova attenzione della band verso il rapporto tra vuoti e pieni e ancor di piu' verso una timbrica definitivamente priva di orpelli sintetici. La strumentazione scelta per la realizzazione dell'intero disco e' di chiara matrice vintage: quasi a voler sottolineare ancor piu' marcatamente la distanza dalle loro precedenti prove. Il folto gruppo di musicisti che affianca Hollis, Harris, Webb ed il produttore Friese-Greene e' di primissimo livello ed assicura un ottimo apporto qualitativo. Tra di loro spiccano Steve Winwood (The Spencer Davies Group, Traffic, Blind Faith), David Rhodes (Peter Gabriel) e Robbie McIntosh (The Pretenders, Paul McCartney). Il ponte con il passato e' assicurato dalla scelta della forma canzone: una struttura all'interno della quale la formazione di Hollis predilige la ricerca dei vuoti (I Don't Believe In You e l'emozionante Living In Another World) o la fissita' armonica a favore della persistenza ritmica (Life's What You Make It). Le composizioni si dilatano liquide (April 5th; Time It's Time) ad accogliere melodie che non conoscono esasperazioni. Le forme del rock sono rese scabre e private di ogni tipo di autocompiacimento (Give It Up) mettendo in risalto la grana delle stesure timbriche. Episodio che prelude ad un futuro di scelte ancor piu' radicali e' la breve e rarefatta Chameleon Day, composizione per piano e voce, colorata, in ingresso e in uscita, da eterei fraseggi free-jazz che ricordano piu' Robert Wyatt che, come qualcuno ha indicato, Ornette Coleman. Un disco, insomma, che segna una svolta, non ancora definitiva, ma gia' netta.
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