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Smashing pumpkins Pure acoustic (unplugged & more 1993)
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1993  parachute 
indie 90
doppio vinile, raccoglie rare registrazioni unplugged effettuate da trasmissioni radio di inizio anni 90. SIDE 1:1. Rocket, 2. Cherub Rock, 3. Today, 4. Disarm SIDE 2: 1. Space Boy, 2. Dancing In The Moonlight, 3. Landslide, 4. Bye June, 5. Mayonaise SIDE 3: 1. Hummer, 2. Blue, 3. Siva, SIDE 4: 1. Smiley, 2. Suffer, 3. Rhinocerous
Euro
32,00
codice 2131395
scheda
Smashing pumpkins Siamese dream (remastered)
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  usa  1993  virgin 
indie 90
Ristampa rimasterizzata in vinili 180 grammi, copertina apribile con stessa immagine, ma con colori diversi dalla prima edizione USA, inner sleeves. Il secondo album, pubblicato originariamnete in USA nel Luglio del 1993, dopo "Gish" (91) e prima di "Mellon Collie and the Infinite Sadness" (95), giunto al numero 4 delle classifiche USA ed al numero 10 di quelle UK. Registrato mentre Billy Corgan era preda di una profondissima depressione ed il batterista Jimmy Chamberlin aveva grossi problemi di droghe pesanti, Siamese Dream venne concepito tra fortissime tensioni ed in un' atmosfera da incubo. Corgan suona praticamente tutto da solo, a parte la batteria, e la rabbia e la frustrazione che stanno a monte dell'opera sono chiaramente avvertibili tra le sue tracce. Siamese Dream e' considerato uno dei migliori e piu' riusciti episodi dell'alternative rock di sempre, lontanissimo dal suono dei Nirvana, granitico, asciutto e vicino all'hard core punk, qui i suoni vanno nella direzione opposta, assoli di chitarra, muri di effetti, arrangiamenti barocchi, enorme lavoro di studio, straordinaria ed accuratissima produzione (Butch Vig e Corgan), brani sempre piu' lunghi e complessi che divengono negli accenti quasi memori del progressive, testi introspettivi e carichi di malinconia. Questo tuttavia non impedi' ai quattro singoli estratti di divenire classici del circuitom delle ''alternative radio'', "Cherub Rock", "Today", "Rocket", "Disarm", sono ancora oggi in programmazione giornaliera nella maggior parte delle stazioni degli U.S.A., ma Siamese Dream e' anche un album straordinariamente consistente, carico di tensione e senza episodi minori, brani quali "Quiet", "Geek U.S.A.", "Hummer", "Soma", "Silverfuck", "Mayonaise", "Spaceboy", "Luna", sono entrati nella storia del costume del decennio, il gruppo era convinto della bonta' del lavoro al punto tale che Corgan dichiaro' che se l' lp non avesse avuto successo avrebbe lasciato la band, non sapremo mai se l'avrebbe fatto davvero, perche' Siamese Dream entro' nel primo giorno di uscita nella Top Ten di Billboard e vendette oltre 4 milioni di copie in tre anni. Siamese Dream , insieme a Nevermind dei Nirvana e a Superunknown dei Soundgarden e' stato considerato dalla critica Americana come uno dei tre piu' influenti e riusciti albums di rock del decennio. Formatisi alla fine degli anni 80 per merito del cantante e chitarrista Billy Corgan, iniziano la loro fortunata carriera in tre (Corgan, James Iha alla chitarra e D'Arcy Wretzky al basso e alla voce) con una drum machine, accogliendo in un secondo tempo il batterista Jimmy Chamberlin. Tra grunge e reminescenze psichedeliche al tempo decisamente controcorrente e che li distinguono dalle bands del momento. Si sente forte l'influenza musicale dei Led Zeppelin acustici e dei Nirvana. Nell'arco degli anni hanno prodotto inoltre una lunga serie di covers di gruppi e artisti quali Eric Burdon & The Animals, Fleetwood Mac, Thin Lizzy, Depeche Mode, Cars, Alice Cooper, Blondie, Cure, Missing Persons e Vic Chesnutt
Euro
71,00
codice 2131227
scheda
Smashing pumpkins Triple j radioshow - 1996
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1996  mind control 
indie 90
limitata a 500 copie, contiene registrazioni di un live effettuate a Sydney il 13 marzo 1996 e trasmesse via radio FM, oltre a brani da Canal+ French TV e da un'apparizione al Saturday Night Live. SIDE 1: 1. Landslide 2. Tonight, Tonight 3. 1979 4. Cupid De Locke 5. Thirty-Three 6. Take Me Down SIDE 2: 1. Bullet With Butterfly Wings 2. To Forgive 3. Muzzle 4. Bullet With Butterfly Wings (Saturday Night Live, New York, November 11, 1995) 5. Zero (Saturday Night Live, New York, November 11, 1995) 6. Bullet With Butterfly Wings (Canal+, Paris, December 10, 1995)
Euro
19,00
codice 2131177
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1998  universal 
indie 90
Vinile da 180 grammi, originariamente pubblicato dalla Dreamworks nell'agosto del 1998 in Gran Bretagna e negli USA, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, ''Xo'' e' il quarto album di Elliott Smith, uscito dopo ''Either or'' (1997) e prima di ''Figure 8'' (2000). Uno dei lavori piu' apprezzati del cantautore americano, ''Xo'' fu la sua prima uscita su major; l'album e' contraddistinto da arrangiamenti elettrici piu' corposi, che portano le influenze di riconosciuti ispiratori di Smith come i Beatles ma anche di Ray Davies dei Kinks, mentre i suoi testi restano malinconici e cupi, senza concessioni al mainstream. Un disco autunnale, in cui le musiche meno spettrali che in passato aprono qualche piccolo spiraglio di luce, senza comunque perdere lo spirito dei lavori indie di Smith. Elliott Smith (1969-2003), grande e sfortunato cantautore americano, ha regalato negli anni '90 alcune delle piu' belle pagine acustiche della musica indipendente d'oltre atlantico. Dopo un'infanzia assai infelice, che segnera' profondamente la sua vita e la sua musica, Smith canta nei primi anni '90 negli Heatmiser, gruppo post hardcore di Portland; il gruppo si scioglie a meta' del decennio, quando Smith si sta gia' dedicando alla sua carriera solista. Negli anni successivi il cantautore cattura l'interesse della critica e del pubblico alternativo con i suoi primi album, fino ad ottenere un contratto con la Dreamworks nel 1998, con la quale pubblichera' fino alla prematura morte avvenuta nel 2003, di cui non e' stato del tutto chiarita la causa (suicidio od omicidio). Lo stile di Smith, dichiaratamente un grande fan dei Beatles, e' basato sulle liriche e sulla sua chitarra acustica e si incarna in spettrali ballate contraddistinte dalla sua voce sommessa ed espressiva, che ricorda in certi punti anche Jerry Garcia nei momenti piu' acustici dei Grateful Dead; in altri momenti e' possibile avvertire somiglianze con Nick Drake ed anche con il low fi americano degli anni '90. La delicatezza della musica contrasta con l'attitudine diretta e quasi brutale mostrata da Smith come paroliere, spesso vicina al punk.
Euro
37,00
codice 2131043
scheda
Smith patti outside society (1975/2007)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2011  arista / columbia / legacy 
punk new wave
Ristampa del 2017, rimasterizzata, doppio album in vinile 180 grammi per audiofili, uscito per la prima volta nel 2011, corredato di inner sleeves con foto e note, adesivo di presentazione sulla bustra esterna trasparente. Contiene diciotto brani, tutti rimesterizzati per l' occasione, scelti da Patti Smith stessa che si occupa anche di scrivere per ognuno di essi delle note relative, pubblicati nell' arco di tutta la carriera della "poetessa del punk" newyorkese, tra il 1975 ed il 2007, su albums divenuti in molti casi ormai rari, alcuni dei quali mai stampati in vinile. Ecco la lista completa dei brani, e l' indicazione dell' album da cui sono tratti: 1. Gloria (Horses, 1975) • 2. Free Money (Horses, 1975) • 3. Ain’t It Strange (Radio Ethiopia, 1976) • 4. Pissing In A River (Radio Ethiopia, 1976) • 5. Because The Night (Easter, 1978) • 6. Rock N Roll Nigger (Easter, 1978) • 7. Dancing Barefoot (Wave, 1979) • 8. Frederick (Wave, 1979) • 9. So You Want To Be A Rock N Roll Star (Wave, 1979) • 10. People Have the Power (Dream of Life, 1988) • 11. Up There Down There (Dream of Life, 1988) • 12. Beneath The Southern Cross (Gone Again, 1996) • 13. Summer Cannibals (Gone Again, 1996) • 14. 1959 (Peace and Noise, 1997) • 15. Glitter In Their Eyes (Gung Ho, 2000) • 16. Lo and Beholden (radio edit) (Gung Ho, 2000) • 17. Smells Like Teen Spirit (Twelve, 2007) • 18. Trampin’ (Trampin’, 2004).
Euro
30,00
codice 2131499
scheda
Smith patti Wave (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1979  arista / sony / legacy 
punk new wave
ristampa in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica a quella della originaria tiratura su Arista, con le foto sul fronte e sul retro realizzate dal grande Robert Mapplethorpe, completa dell' originario inserto apribile con foto in bianco e nero (anche queste di Mapplethorpe). Il quarto album, il secondo intestato al Patti Smith Group, uscito nel maggio del '79, e giunto al 18esimo posto della classifica americana ed al 41esimo di quella inglese, il disco conclude nel migliore dei modi una straordinaria quadrilogia di albums che ha avuto un ruolo ed una influenza enorme nella evoluzione del rock americano, a partire da quell' "Horses" che nel '75 aveva costituito il vero e proprio atto di nascita ufficiale della new wave statunitenze. Contraddistinto dalla produzione di Todd Rundgren che smusso' gli spigoli del suono della band rendendolo piu' potabile, "Wave" e' comunque un grande disco di musica rock, ovviamente segnato profondamente dalla personalita' della cantante e poetessa, "madrina" della scena punk americana, oltre che dalla presenza di due classici immortali, quali senz'altro vanno considerati ''Frederick'' (dedicata all' ex MC5 Fred ''Sonic'' Smith che presto la Smith sposera') e "Dancing Barefoot", che sara' il primo singolo tratto dall' album, seguito dalla bellissima cover della byrdsiana ''So you want to be a rock'n'roll star". Nell' inserto la foto di papa Albino Luciani, la cui morte prematura cosituira' uno shock per l' artista newyorkese, che dopo un tour mondiale e l' impatto devastante con le platee italiane affamate di musica dal vivo, si ritiro' dalle scene per diversi anni, dopo un ultimo concerto allo Stadio Comunale di Firenze di fronte ad 85.000 persone.
Euro
28,00
codice 2131275
scheda
Smiths The queen is dead (reissue 2012)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1986  Warner Bros 
punk new wave
bella ristampa del 2012, copertina apribile pressoche' identica a quella della originaria tiratura su Rough Trade, con tanto di adesivo rosa sul cellophane ed inner sleeve. L' ultimo grande album della band inglese di Manchester guidata dal cantante Morrissey e dal chitarrista Johnny Marr; uscito nel giugno del 1986, anticipato dal singolo "Bigmouth Strikes Again", con gli occhi di innumerevoli fans e della critica puntati addosso, dopo l' enorme successo di "The Smiths" e "Meat is Murder", il disco riusci' a non deludere le attese di critica e pubblico,e giunse al secondo posto della classifica inglese, continuando ad alimentare in Europa almeno il culto di una band senz'altro tra le piu' visceralmente amate della storia recente della nostra musica. Forse in realta' una parte della magia dei primissimi dischi inizia a svanire, ma "The Queen Is Dead" contiene ancora alcuni loro classici come la sofferta e dolcissima "I know it's over", la irresistibile "Cemetry gates", che ha la freschezza degli esordi, la splendida "Bigmouth strikes again" e la malinconica "There is a light that never goes out", tutte magnifiche a dir poco, senza dimenticare "The Boy With The Thorn in His Side", che gia' era uscita su singolo quasi un anno prima, e riesce perfino a sorprendere con la durezza dell' iniziale title track. Gli Smiths capitanati da Morrissey e Johnny Marr, sono stati protagonisti di uno dei piu' importanti progetti di tutti gli anni ottanta, autori di brani straordinari e di indimenticabili testi, che hanno segnato indelebilmente una intera generazione, ormai lontana dalla irruenza rabbiosa del punk ma anche dall' ostentata tenebrosita' del dark, ed invece propensa a guardare dentro se stessa, scoprendosi debole ed indifesa, a volte dolorosamente cinica, in una fragilita' che le loro realizzazioni incarnano e rappresentano nel migliore dei modi, attraverso classici immortali, un intensissimo ma breve percorso artistico capace di affossare la stagione punk, coniando una nuova formula di pop destinata a influenzare moltitudini di nuove band, britanniche e non, grazie anche alla forza dei testi, disperati e irriverenti, in cui si e' specchiata una intera generazione. L'emblematico Stephen Patrick Morrissey e' stato per qualche stagione capace di farsi straordinario portavoce dei problemi esistenziali di piu' una generazione, non solo in Inghilterra; un altrettanto ispirato Johhny Marr fece il resto. Il gruppo si forma nella inquieta Manchester nel 1982 per volonta' del chitarrista John Marr che contatta Steven Patrick Morrissey, eclettico personaggio, amante di Oscar Wilde e del decadentismo, ma anche dei poeti e degli chansonnier francesi (da Baudelaire a Brel), con il culto di James Dean. I due formano cosi' il nucleo fondamentale degli Smiths al quale si uniranno il bassista Andy Rourke ed il batterista Mike Joyce. In una scena britannica caratterizzata dagli ultimi episodi punk, gli Smiths sono autori di una particolare alchimia capace di rileggere un tagliente pop chitarristico sotto le influenze della scena new wave, pop che trova le proprie basi nelle piu' alte scuole britanniche e che si fa' portavoce di malinconie taglienti, trasognate e provocatorie. Il 1983 e' un anno topico per l'evoluzione della music rock, emblematicamente alcuni influenti album mettono la parola fine su alcuni generi e la parola inizio su altri. E' l'anno in cui la new wave of british metal lascia il posto al trash-metal dei Metallica, la discomusic scompare definitivamente spazzata via dal fenomeno della dance elettronica e l'onorevole post-punk stanco dei sintetizzatori e con il settore dark in crisi comincia a mutarsi in quel che diverra' rock alternativo. Insieme ai R.E.M. con il loro primo album Murmur gli Smiths con il loro primo singolo Hand In Glove sono riconosciuti simbolicamente e non solo come tra i maggiori responsabili del cambiamento della musica nella prima meta' degli anni ottanta . In queste opere di esordienti e' percepibile una leggera ma decisa boccata di aria nuova, un'anomala ispirazione anni sessanta, fatta di suoni molto pop ma irregolari, basati su un ricamato e mai virtuosistico lavoro di chitarra che predomina le composizioni. Gia' gli U2 avevano fatto da apripista a questa nuova concezione rock, dove il nucleo del suono della band doveva risiedere principalmente in due elementi: nel carismatico cantante che incanta l'ascoltatore con sensibilita' e riflessioni, e nel chitarrista che fornisce l'ideale tappeto melodico con ricercati ma minimalistici riff, puliti e squillanti. Ma le accoppiate Michael Stipe/Peter Buck e Morrisey/John Marr non puntano (almeno in quei primi momenti) sull'epicita', sul ruolo di trascinatori di popolo che esplicitamente emerge proprio quell'anno dal magnifico War di Bono & soci. Gli Smiths in particolare, gia' decidendo di attribuirsi come nome del gruppo il cognome piu' diffuso e popolare d'Inghilterra, fanno capire gia' dal biglietto da visita la loro personalita' in cerca di un anonimato, di un silenzio in cui poter confessare i propri disagi non hanno intenzione di provocare rivoluzioni, ma solo di non farti sentire solo quando ti senti strano. Strano perche' non sei d'accordo col sistema imperante, infastidito da una politica che non ti rispecchia ma che anzi ti danneggia, strano perche' la societa' non vede di buon occhio chi vuol difendere ad esempio la propria omosessualita', la natura o addirittura la facolta' di ragionare con la propria testa. Morrisey e' oltretutto uno dei cantanti piu' intellettuali che il rock abbia mai visto. Puo' iniziare a spiegarti una storia d'amore citando con amore Keats o Wilde, metterti davanti agli occhi storie di crimini, dissoccupazione e abuso di minori alleggerendo poi il tutto con un'irresistibile ironia british, cinica e consolatoria allo stesso tempo. E' un giovane poeta di famiglia proletaria, alle prese con i tormenti della vita, la sua piccola vita nella Manchester maltrattata dei primi anni '80 Thatcheriani. John Marr e gli altri non sono molto diversi dal loro cantore, e ai suoi racconti d'ampio respiro, privi di ritornelli, o strutture prescise, rispondono con un rock pacato e melodioso, ma pronto a trasalire appena il testo raggiunge la sua piu' alta drammaticita'. John Marr, esclusivo autore della parte musicale, crea labirinti di note senza spigoli degni di Love o Byrds, con cui a proprio piacimento asseconda i saliscendi vocali di Morrisey: segue con una versatilita' incredibile i suoi repentini passaggi di toni, che possono andare da quelli di Ian Curtis a quelli di Jimmy Sommerville nel tempo di pochi secondi. Gli Smiths fondano cosi' un alchimia unica, figlia di nessuno, anche se non pochi vorranno reputarsi loro padri o figli adottivi. In realta' questo e' uno dei pochi autentici gruppi definibili "Cult-Band", fenomeni di nicchia della loro epoca, destinati per la propria natura sfuggente a rimanere tali, conservando il loro fascino ed immortalita' per i posteri riconoscenti e celebranti.
Euro
29,00
codice 2131470
scheda
Social distortion 1945 / under my thumb / playpen
7" [edizione] seconda stampa  stereo  usa  1982  13th floor 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good punk new wave
ep in formato 7", seconda rara stampa, di poco successive alle prime microtirature, copertina (con lievissimi segni di invecchiamento ed un piccolo alone lasciato da un' etichetta adesiva rimossa sul fronte), con logo Faulty Records in alto a destra sul retro, che rappresenta, per la prima volta, l' immagine dell' escplosione nucleare che caratterizzera' tutte le successive ristampe, con apertura per il disco in alto, con sagomatura arrotondata per favorire l' estrazione del disco, etichetta gialla e nera, foro al centro piccolo, "Punk is not dead" e "We gitta go now" incisi sul trail off delle rispettive facciate, oltre a "JS.Kendun" (sul trail off di entrambi i lati), catalogo SD4501; il magnifico secondo ep della storica punk band di Orange County, California, formata nel 1978 dal cantante e chitarrista Mike Ness insieme con i fratelli Rikk e Frank Agnew e a Casey Royer, tutti e tre presto nei grandissimi Adolescents. Dopo il primo 7" "Mainliner" del 1981 e le partecipazioni a storiche raccolte come "The Future Looks Bright", "Hell Comes To Your House", "Rodney On The Roq" e "Someone Got Their Head Kicked In", questo secondo disco in proprio, registrato dopo gli ennesimi cambiamenti nella line up attorno al leader Mike Ness, tra cui l' ingresso del batterista dei D.I. Derek O' Brian, contiene tre brani che dimostrano una volta di piu' il valore del gruppo: "1945" e "Playpen" (quest' ultima in versione assai diversa da quella che era comparsa nel primo singolo) sono veri e propri anthem, indimenticabili brani che resteranno tra i loro capolavori, cosi' come notevolissima e' la loro versione della rollingstoniana "Under My Thumb". Presto l' album "Mommy's Little Monster", nel quale nessuno di questi brani sara' incluso, consegnera' definitivamente alla storia i Social Distortion come uno dei pilastri del punk rock americano, autori di un sound potente e compatto come pochi, figlio della prima scena punk californiana ma anche dei primi Clash, lontano dall' euforia forsennata dell' hardcore ed invece tra i piu' originali esempi di "punk evoluto", al servizio di graffianti brani "anthemici", dall' impatto emotivo straordinario, aspressione finalmente matura ed "adulta" di quella rabbia e quella frustrazione che avevano caratterizzato la prima scena punk californiana. Il gruppo si sciogliera' nel 1983, ma tornera' ad incidere del nuovo ottimo materiale sul finire degli anni '80, a partire dall' ottimo "Prison Bound" del 1988.
Euro
65,00
codice 262022
scheda
Social distortion Somewhere between heaven and hell
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1992  music on vinyl 
punk new wave
ristampa in vinile 180 grammi, corredata di inner sleeve a colori, pressoché identica alla prima tiratura. Pubblicato dalla Epic nel febbraio del 1992 negli USA, dove giunse al 76esimo posto in classifica, e nel settembre dello stesso anno in Gran Bretagna, questo e' il quarto album dei Social Distortion, uscito dopo ''Social distortion'' (1990) e prima di ''White light, white heat, white trash'' (1996). Il gruppo americano prosegue qui sulla strada del roots rock piu' ruvido e potente, allontanandosi ulteriormente dal punk degli esordi di tanti anni prima, che rimane vivo solo in alcuni episodi come ''King of fools'' e ''Cold feelings'', screziando comunque un suono al solito compatto, al servizio di brani anthemici ed efficaci, esaltati dalla intensa voce di Mike Ness. Considerato da alcuni critici uno dei loro lavori migliori, ''Somewhere...'', inciso dalla stessa formazione dei due albums precedenti, con i fondatori Mike Ness e Dennis Danell affiancati da John Maurer al basso e Christopher Reece alla batteria (quest' ultimo gia' nei grandi Lewd), sviluppa anche l' influenza gia' piu' volte affiorata in passato del grande Johnny Cash, filtrata attraverso un approccio ovviamente piu' duro, rispetto al compianto artista americano. I Social Distortion sono una storica punk band di Orange County, California, formata nel 1978 dal cantante e chitarrista Mike Ness insieme con i fratelli Rikk e Frank Agnew e a Casey Royer, tutti e tre presto nei grandissimi Adolescents. Il gruppo trascorse la prima fase della propria attivita' nell'ambito della scena punk californiana, esordendo infine su album nel 1983 con il capolavoro ''Mommy's little monster''. Ulteriori avvicendamenti nell'organico condussero quattro anni dopo al secondo lp ''Prison bound'', in cui il sound del gruppo comincia ad allontanarsi dal punk verso il roots rock piu' duro, metamorfosi compiuta con il successivo ''Social distortion'' del 1990. La loro attivita' prosegue poi nel corso dell'ultimo decennio del secolo ed oltre.
Euro
31,00
codice 2131044
scheda
Sol invictus Cruellest month (+ bonus tracks)
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2011  prophecy 
punk new wave
Versione in vinile nero, album doppio, copertina apribile, inserto, label custom a colori, catalogo AB031LP. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2024 ad opera della Prophecy, contenente due bonus tracks ("Stella Maris (Elegy Sampler #43 Version)" e "The Blackleg Miner (Walking In The Rain Of Ostrow Tumski Version)", poste alla fine della quarta facciata), il diciottesimo album, originariamente uscito nel giugno del 2011 solo in cd, successivo a "The devil's steed" (2005) e precedente "Once upon a time" (2014). I maestri del neofolk apocalittico ritornano a circa sei anni con una nuova opera, nella quale Tony Wakford è coadiuvato da un vasto stuolo di collaboratori: Joanne Owen (fisarmonica), Carlone Jago (basso), Jeremy Perl (violoncello), Guy Harries (flauti), M (aka Yariv Malka, batteria, percussioni, dulcimer, salterio, sintetizzatore), Renée Rosen (violino) ed Andrew King (voce, glockenspiel, batteria). Combinando melodie elettroacustiche dai toni ora apocalittici, ora onirici e surreali, declamazione poetica, registrazioni ambientali, riferimenti al folk anglosassone come all'elettronica ambient, percussioni dall'andamento marziale e teso, Wakeford ed i suoi creano un'opera annichilente ed impregnata di un lirismo cinico e pessimista. L'inglese Anthony Charles Wakeford inizia la sua carriera nel '77 come bassista dei Crisis, formazione in cui militava anche Douglas Pierce. All'indomani dello scioglimento dei Crisis Wakeford, insieme a Pierce, formò i Death in June ma nel 1985 lasciò il gruppo per proseguire la carriera solista che lo vide protagonista nello stesso anno di un omonimo ed unico album a nome Above The Ruins. Il progetto si dissolse immediatamente e Wakeford si allontanò dalla scena musicale per perseguire i propri studi politici ed interessi magici per poi tornare nuovamente sulle scene mondiali con il progetto Sol Invictus nel 1987, caratterizzando la scena folk apocalittica anglosassone sino ai nostri giorni.
Euro
66,00
codice 3516097
scheda
Sol invictus Thrones (gatefold)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2002  prophecy 
punk new wave
ristampa del 2023, copertina apribile, a differenza della prima rara tiratura su Tursa, e con grafica parzialmente rinnovata, corredata di inserto con testi e crediti. Pubblicato nel 2002 dalla Tursa, ''Thrones'' e' il sedicesimo album di Sol Invictus, uscito dopo il live ''Brugge'' (2001) e prima di ''The devil's steed'' (2005). Il progetto di Tony Wakeford, qui in compagnia di Matt Howden, Sally Doherty, Karl Blake, Eric Roger e Renee Rosen, frutta qui un disco che musicalmente riporta alla memoria il progressivo piu' oscuro degli anni '70, in particolare i primi Van Der Graaf Generator o i King Crimson del periodo 1973-74, per l'utilizzo di molti strumenti a fiato e per le atmosfere noir; il lato folk apocalittico e' spesso messo in secondo piano nei vari brani piu' elettrici e rumorosi, mentre echi di musica classica e di jazz d'avanguardia si fanno in qualche modo strada fra i solchi. L'inglese Anthony Charles Wakeford inizia la sua carriera nel '77 come bassista dei Crisis, formazione in cui militava anche Douglas Pierce. All'indomani dello scioglimento dei Crisis Wakeford, insieme a Pierce, formo' i Death in June ma nel 1985 lascio' il gruppo per proseguire la carriera solista che lo vide' protagonista nello stesso anno di un omonimo ed unico album a nome Above The Ruins. Il progetto si dissolse immediatamente e Wakeford si allontano' dalla scena musicale per perseguire i propri studi politici ed interessi magici per poi tornare nuovamente sulle scene mondiali con il progetto Sol Invictus nel 1987, caratterizzando la scena folk apocalittica anglosassone sino ai nostri giorni.
Euro
35,00
codice 2131267
scheda
Sommer bert Bert sommer
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1971  Buddah 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Prima stampa USA, copertina cartonata apribile semilucida all'esterno ed all'interno, etichetta multicolore con logo Buddah in nero in basso, catalogo BDS5082, sigla "SON" incisa sul trail off (indicazione dell'impianto di pressaggio di questo esemplare, il Sonic Recording di Long Island, New York). Pubblicato nel 1971 dalla Buddah nel Regno Unito e negli USA, il terzo album solista, successivo a "Inside Bert Sommer" (1970) e precedente "Bert Sommer" (1977). Prodotto da Arthur Kornfeld e quasi interamente composto da Sommer, l'album sprizza Hair e Woodstock da tutti i pori, tipico prodotto dell'epoca hippie ormai giunta a maturazione, feeling corale di pace, amore e libertà nelle atmosfere espansive e nelle sonorità pastorali elettroacustiche che riflettono il gusto modernamente folk rock di inizio anni '70. E' degno di nota segnalare la presenza del grande bassista Tony Levin nel gruppo di supporto di Sommer che lo aiutò ad incidere l'album. Bert Sommer (1949-1990), cantautore newyorchese originario di Long Island, e' stato uno dei pochi artisti presenti sul palco di Woodstock a non diventare famosi in virtu' della loro partecipazione allo storico festival, ed e' stato definito spesso come ''la stella perduta'' di Woodstock. Molto giovane scrisse alcune canzoni per i Vagrants, gruppo garage / soul di Long Island, e fu brevemente il cantante dei Left Banke dell'amico Michael Brown, sostituendo il frontman Steve Martin solo per lo spazio di un singolo, ''Ivy Ivy / And suddenly'' del 1967. Maggior fortuna ebbe nello spettacolo, ottenendo il ruolo di Woof nel celebre musical Hair del 1968; quell'anno ottenne anche un contratto con la Capitol ed incise il suo primo album ''The road to travel'', uscito nel 1969, che fu prodotto da Artie Kornfeld, uno degli artefici del festival di Woodstock. Sommer partecipo' allo storico festival del 1969, dando una performance di dieci brani che piacquero all'immenso pubblico, ma nessuno di essi fu inserito nel famoso album che documento' l'evento (e nemmeno in ''Woodstock 2''), pare per problemi tecnici e di politica discografica. Negli anni immediatamente successivi pubblico' altri due lp, per poi concentrarsi sulla carriera di attore, quindi un quarto album usci' nel 1977; continuo' ad esibirsi ed a scrivere canzoni fino alla prematura morte, sopraggiunta per gravi problemi respiratori.
Euro
30,00
codice 336342
scheda
Sonic youth Daydream nation (+poster)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  usa  1988  goofin 
punk new wave
Doppio album, ristampa rimasterizzata, corredata di riproduzione dell' originario poster apribile in due parti. Il quinto album della fondamentale noise band newyorkese, uscito nell'ottobre del 1988 su Enigma/Blast First negli USA e su Blast First in Gran Bretagna, dove giunse al primo posto della classifica indipendente. Uscito dopo ''Sister'' (1987) e prima di ''Goo'' (1990), e' considerato un capolavoro straordinario in cui atmosfere apparentemente vellutate ma assai torbide si alternano a furiose esplosioni chitarristiche, in un vero tour de force creativo che convinse della grandezza della band anche i piu' scettici, ormai pochi, considerando che gia' il precedente "Sister" aveva non poco consolidato il ruolo della band alla guida dell' alternative rock americano piu' creativo. "Daydream Nation" e' il sunto ideale di quanto la band aveva proposto fino a quel momento, la no wave che li aveva inizialmente ispirati, l' irruenza aggressiva del punk, gli slanci visionari della psichedelia, la complessita' della musica degli anni settanta, lo slancio celebrale della musica contemporanea e il solito muro di suono noise che li aveva sempre caratterizzati; ma finalmente la band mette anche del tutto a fuoco la sua capacita' di concepire dei brani di grande bellezza ed intensita', come solo occasionalmente in passato era riuscita a fare, dando vita al suo capolavoro forse definitivo. Il consenso ricevuto da parte della critica ed il successo "underground" del disco furono enormi, tanto da convincere la Geffen a metterli sotto contratto, dando il via ad una nuova era della nostra musica, con risultati che saranno ancora straordinari, nonostante il relativo e momentaneo "ammorbidimento" della proposta musicale del gruppo. Verso la fine degli anni '70 la scena del rock indipendente ha, sparse per il mondo, tre capitali ideali: la Londra dove scorrazzano sui palchi i furori punk di Clash e Sex Pistols e i germi dark di Birthday Party, Joy Division, Cure e Siouxsie and the Banshees; la Berlino dell'elettronica di Kraftwerk, Brian Eno e David Bowie e del rumore industriale degli Einsturzende Neubauten; e New York. Proprio nella grande mela, attraversata da migliaia di gruppi punk, nasce la piu' importante rivoluzione musicale degli ultimi vent'anni, quella rivoluzione che prendera' il nome di "Noise Rock" e che vedra' salire alla ribalta nell'arco di pochissimi anni i Sonic Youth. I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che gia' aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il primo concerto lo tengono al "Noise Festival" del 1981 con Ann DeMarinis alla seconda chitarra, ma il gruppo avra' bisogno di tempo prima di assestarsi: nel corso dello stesso anno viene preso come prima chitarra Lee Ranaldo (che gia' aveva suonato con Glenn Branca, produttore e factotum del gruppo). Proprio grazie a Glenn Branca e alla sua "Neutral" vengono prodotti i primi due lavori della band, l'omonimo EP esordio "Sonic Youth" e il conturbante e fragoroso "Confusion is Sex", con Jim Sclavounos (futuro membro dei Bad Seeds di Nick Cave) alla batteria. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 e' la volta di "Bad Moon Rising", il batterista e' e sara' d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento. Nonostante contatti con case discografiche come la Warner Bros. il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag, monumenti del punk americano. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a se stesso, anzi acquista anche maggior profondit… grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorita' della band, che puo' cosi' concentrarsi sull'opera/summa, sul capolavoro, che arrivera' di li' a pochi mesi: "Daydream Nation", e' l'album definitivo, quello che pone la parola fine su qualsiasi paragone fra i Sonic Youth e le altre band indipendenti. Entrati ormai nell'ottica delle major, Moore & Co. si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per portare nelle case della gente gruppi satelliti come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Nel 1992 e' la volta dell'esplosione commerciale del suono "sonico", grazie all'album "Dirty", apparentemente di piu' facile accesso, e al singolo "Drunken Butterfly", cantato da Kim Gordon e trasformato presto in inno dalla nuova generazione indie rock. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine", Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead dei gemelli Pace. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago.
Euro
42,00
codice 2130780
scheda
Sonic youth In / out / in
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  2000  three lobed 
punk new wave
Vinile da 160 grammi nella versione normale di colore nero (è stato contemporaneamente pressato in due versioni colorate, una argento, limitata pare a 500 copie, l'altra marrone, limitata a 3000 e con copertina di colore differente), allegato coupon per il download digitale dell'album, copertina senza codice a barre, inserto esterno ripiegato attorno alla costola con note di presentazione, inserto formato 11" con crediti, note ed artwork, label custom nera e marroncina chiara con artwork diverso su ciascuna facciata, catalogo TLR-134. Pubblicata nel marzo del 2022 dalla Three Lobed, in commemorazione del ventesimo anniversario dell'etichetta, questa antologia compila cinque brani, quasi tutti di lunga durata, incisi dai Sonic Youth nel corso del loro ultimo decennio di attività e rimasti finora INEDITI. Le sessioni furono effettuate fra il 2000 ed il 2010: la scaletta si apre con "Basement contender" (2008), un'ipnotizzante rocker strumentale dal forte sapore velvettiano, quindi seguono la più rarefatta "In & out" (2010), cantata dalla voce sussurrante di Kim Gordon, "Machine" (2008), un breve strumentale tratto dalle sessioni di "The eternal" dal sound sconquassante e noisy, "Social static" (2000), un flusso di chitarre rumoriste e feedback senza sezione ritmica, brano dalla colonna sonora dell'omonimo film di Chris Habib e Spencer Tunick, ed "Out & in" (2000), un tour de force strumentale di chitarre distorte e psichedeliche e di ritmica che spinge fra insistenze, accelerazioni ed interruzioni; in questi due ultimi brani si unisce alla band anche Jim O'Rourke. Verso la fine degli anni '70, in quel di New York, attraversata da migliaia di gruppi punk, nasce la più importante rivoluzione musicale dopo il punk, quella rivoluzione che prenderà il nome di "Noise Rock" e che vedrà salire alla ribalta nell'arco di pochissimi anni i Sonic Youth. I Sonic Youth si formano grazie alla perseveranza di Thurston Moore, nativo del Connecticut, che già aveva fatto parte di gruppi della scena newyorchese come Even Worse e Coachmen e che riunisce sotto la sua egida la compagna di vita Kim Gordon e il batterista Richard Edson. Il gruppo inizia a farsi conoscere, con tournee anche in Europa. Nel 1985 esce "Bad Moon Rising": il batterista è d'ora in poi Steve Shelley, il brano "Death Valley '69" ispirato alla generazione hippie e al rock classico, sfonda e i Sonic Youth diventano la band del momento; il gruppo mantiene fede alla sua indipendenza musicale e firma per la SST di Husker Du e Black Flag. Ma il suono dei Sonic Youth rimane fedele a sé stesso, anzi acquista anche maggior profondità grazie ai voli pindarici dati dalle fughe chitarristiche di Ranaldo. Con la SST escono nel giro di due anni "EVOL" e "Sister", album fondamentali per le nuove sonorità della band, che produrrà poco dopo il suo capolavoro: "Daydream Nation". Entrati ormai nel mirino delle major, i Sonic Youth si muovono in modo tale da non tradire la fiducia dei fan, non svendono mai il proprio suono, anzi, sfruttano l'occasione per far conoscere ad un pubblico più vasto gruppi come i Dinosaur Jr., i Sebadoh, i Pavement e soprattutto i Nirvana di Kurt Cobain. Dopo un altro eccezionale album, ''Goo'' (1990), nel 1992 il gruppo ottiene un grande successo commerciale grazie all'album "Dirty", apparentemente di più facile accesso. Dopo "Experimental Jet Set, Trash and No Star" e l'eccellente "Washing Machine" (1995), Steve Shelley si mette a produrre un altro gruppo emergente di New York destinato a grandi fortune, i Blonde Redhead. E' poi la volta dell'integrazione all'interno della band del genio di Jim O'Rourke, transfuga da Chicago, il quale aprirà nuove prospettive per la musica sempre in evoluzione del gruppo di New York.
Euro
34,00
codice 2130701
scheda
Sonic youth Sister
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1987  goofin' 
punk new wave
ristampa del 2016, copertina pressoche' identica a quella della prima tiratura nella sua versione censurata (un' immagine con personaggi della Disney sul fronte ed una foto sul retro sono oscurate), corredato di inserto. Il quarto album (il quinto considerando il primo mini "Sonic Youth"), uscito nel giugno del 1987, e giunto al primo posto della classifica indipendente inglese, uno dei capolavori del fondamentale gruppo newyorkese nonche' di tutti gli anni '80. Dopo il complesso e molto articolato "Evol", la band si produce in uno dei suoi dischi piu' scarni ed essenziali (in questo senso la rilettura del classico del primo punk californiano "Hot Wire My Heart" dei Crime appare come una dichiarazione di intenti), riuscendo nell' impresa di rendere piu' immediato ed accessibile il suo psicotico noise rock, ed allargando a dismisura, grazie anche ad un consenso ormai unanime della stampa, il suo seguito e l' influenza musicale sulla scena alternativa non solo americana dell' epoca (il successivo "Daydream Nation" sara' il suggello migliore di questa fase della storia artistica della "gioventu' sonica"). L' iniziale "Schizofrenia", uno dei loro capolavori di sempre, apre il disco nel migliore dei modi: gli strumenti si susseguono uno dopo l' altro, e ad un ritmo ripetitivo ma indolente si contrappongono gli ipnotici e magnifici intrecci delle chitarre di Thurston Moore e Lee Renaldo, mentre presto l' alternarsi delle voci di Moore e di Kim Gordon porta la tensione su livelli parossistici, prima di esplodere e poi scemare nell' iponotico finale; nella magia di questo brano magnifico si sintetizzano le due anime della musica della band, capace di alternare con la medesima efficacia momenti sognanti sebbene carichi di tensione perversa (l' oscura ballata "Beauty Lies In The Eyes", "Pacific Coast Highway", con il suo crescendo psicotico, "Kotton Krown") ed altri potenti e serratissimi ("(I Got A) Catholic Block", "Stereo Sanctity", "Pipeline / Kill Time", la stordente "White Cross"), creando con questo disco una delle colonne sonore della fine del millennio piu' oscure ed ispirate, un vero masterpiece, irrinunciabile.
Euro
29,00
codice 2130781
scheda
Sonic youth Walls have ears (2lp, remastered)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1986  goofin 
punk new wave
Doppio album, ristampa del 2024, copertina apribile senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura, e corredata di inner sleeves. Originariamente uscito nel 1986 (semiufficiale, realizzato dalla Blast First, su una fantomatica etichetta Not, senza autorizzazione da parte della band newyorkese), contiene una prima parte relativa a registrazioni provenienti dal concerto presso l' University of London Union di Londra, il 30 ottobre del 1985, durante il tour inglese che segui' la pubblicazione dell' album "Bad Moon Rising" (ad eccezione del brano "Blood On Brighton Beach", registrato a Brighton Beach l' 8 novembre dello stesso anno), ed una seconda parte con registrazioni provenienti dal concerto presso l' Hammersmith Palais di Londra il 28 aprile del 1985, durantelo stesso tour. Si tratta della testimonianza piu' attendibile della carica corrosiva che la band riusciva ad esprimere sul palco all' epoca del tour di "Bad Moon Rising", quindi all' apice della sua prima fase artistica, con Steve Shelley alla batteria. Questi i brani: C.B. / Green Love / Brother James / Kill Yr. Idols / "Mad" Groove / I Love Her All The Time / Expressway To Yr. Skull / Spahn Ranch Dance / "Blood On Brighton Beach" / Burning Spear / Death Valley '69 / Speed Jamc / Ghost Bitch / World Looks Red / The Word (E.V.O.L.) / Brother Jam-Z / Killed + Kicked Off.
Euro
35,00
codice 2131396
scheda
Sophia (god machine) The valentine's day session (ltd)
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2019  flower shop 
indie 90
edizione limitata in vinile doppio colorato rosso, 1000 copie numerate a mano sul retro. coupon per download. Trattasi della registrazione del concerto per la FM4/ORF radio austriaca , tenutosi al Radiokulturhaus di Vienna con set acustico e quartetto di archi. Dopo l'avventura con i God Machine, Robin Proper Sheppard si insinua nei sofisticati sentieri del rock cantautorale, dando vita al suo alter ego, Sophia, quadro soffuso della sua anima incompresa e delicata. Dopo il primo e bellissimo album del 1996 "Fixed Water", destinato a rimanere a lungo tra i ricordi di molti appassionati, Proper Sheppard decide, due anni dopo, di proseguire con un album piu' maturo. Se infatti nell'esordio si faceva largo un' attitudine ai limiti del lo-fi, in "The infinite circe" il sound e' maggiormente ricercato, con un folk rock moderno e malinconico, prevalentemente caratterizzato dal gentile incedere della chitarra acustica di Proper Sheppard, coadiuvata da delicati innesti ritmici e di archi, ed immerso in atmosfere introspettive ed autunnali. I Sophia si formano intorno al 1995 ad opera di Robin Proper-Sheppard, in seguito allo scioglimento dei God Machine, causato dalla morte dell'amico e bassista Jimmy Fernandez. Il nuovo gruppo di Proper-Sheppard propone un rock lento e malinconico, lontano dall'esplosivita' dei God Machine e vicino al country rock ed al rock d'autore degli anni '70 (Neil Young) senza essere derivativo, contraddistinto da testi spesso amari e da atmosfere autunnali. I Sophia esordiscono su lp nel 1996 con ''Fixed water'', seguito da ''The infinite circle'' nel 1998. ''People are like seasons'' (2004), terzo album in studio, vede un indurimento delle sonorita' che riavvicina Proper-Sheppard all'approccio dei God Machine.
Euro
30,00
codice 2130801
scheda
Sorrenti alan Come un vecchio incensiere all'alba in un villaggio incantato (ltd. gold)
Lp [edizione] ristampa  stereo  eu  1973  harvest / btf 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Ristampa del 2016 in vinile 180 grammi, EDIZIONE LIMITATA IN VINILE DORATO, copertina apribile non piu' "die-cut" sul fronte, con adesivo Siae metallizzato sul retro, etichetta Harvest verde chiaro e verde scuro, catalogo VMLP181. Pubblicato in Italia nel marzo del 1973 dopo ''Aria'' e prima di ''Alan Sorrenti'', il secondo album. Suonato con Antonio Esposito, Ron mathienson, Tony Marcus, Francis Monkman, Mario D' Amora, Dave Jackson, Victor Bell, Testi e Musiche Alan Sorrenti, tecnico del suono roger Mayer, registrato nel febbraio e nel marzo del 1973 presso Island Studios e Sound Techniques di Londra, Cutting effettuato all' Apple Studio di Londra. Basato sulla stessa formula di del primo album "Aria" di un anno prima, vede sul primo lato una lunga suite che dà il titolo all'album, in contrapposizione a canzoni piu' brevi e meno estereme sul lato 2, tra le quali ''Serenesse'' e ''A Te Che Dormi'', anche questo lavoro verra' proposto live con notevole successo nei numerosi festivals italiani del 1973, tra questi il Festival Pop di Civitanova Marche, quello di Mestre, il Festival di Avanguardia di Napoli, il Be In, il Festival di Nettuno Pop, quello di Castiglione delle Stiviere.
Euro
26,00
codice 262065
scheda
Sound of feeling Spleen (ltd. 180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1968  limelight 
rock 60-70
Edizione limitata in vinile da 180 grammi, copertina senza codice a barre. Ristampa degli anni 2000, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1968 dalla Limelight negli USA, il secondo dei due album, successivo a "Leonard Feather Presents The Sound Of Feeling And The Sound Of Oliver Nelson" (1966). Supportate da un impianto strumentale raffinatamente pop jazz e contaminato dall'elettronica, suonato da un gruppo di cui fa parte anche il geniale suonatore di Moog Paul Beaver (Beaver & Krause), le gemelle Alyce e Rhae Bielfeldt esprimono ammalianti evoluzioni vocali dal sapore avanguardista e dall'enfasi ora poetica, ora psichedelica ed allucinata, offrendo bizzarre e surreali covers di brani come "Hurdy gurdy man" di Donovan e "The sound of silence" di Simon & Garfunkel. Prodotto da Leonard Feather, "Spleen" è un visionario incontro fra le prime sperimentazioni con i sintetizzatori, la canzone jazz, la sperimentazione vocale e la psichedelia. Formato a metà anni '60 a Los Angeles, questo gruppo era inizialmente composto dal multistrumentista, jazzista, cantante ed arrangiatore Gary David e dalle cantanti, sorelle gemelle, Alyce e Rhae Bielfeldt; pubblicarono due album, entrambi prodotti da Leonard Feather, "Leonard Feather Presents The Sound Of Feeling And The Sound Of Oliver Nelson" (1966) e "Spleen" (1968), affascinanti esempi della spinta sperimentale e visionaria degli anni '60, nei quali si tentava una fusione fra musica jazz vocale e strumentale, sperimentazione canora, art pop, psichedelia e pionieristici inserimenti elettronici di Moog. Nelle voci delle gemelle Bielfedlt, il canto jazz assume contorni bizzarri e psichedelici, pur mantenendo elementi stilistici tipici del jazz, fondendoli con le inclinazioni più avanguardiste della nuova musica pop del decennio. Rimasero insieme fino al 1972.
Euro
19,00
codice 3516083
scheda
Soundtrack hair
Lp [edizione] seconda stampa  stereo  ita  1969  polydor 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent soundtracks
La seconda stampa italiana, copertina apribile laminata all' esterno (delicatissima in questa versione italiana e qui con giusto lievissimi segni di invecchiamento), etichetta rossa con logo nero e bianco, con "Biem" a sinistra e non ancora "S.I.A.E.", catalogo 184186, senza timbro Siae. La produzione inglese di "Hair" parti' dopo poco tempo da quella di New York, inizio' nel West End il 27 settembre 1968, solo dopo 5 mesi quella di Broadway, ed anche se lo show era a proposito dell' America (il sottotitolo era "The American tribal love-rock musical"), la versione inglese e' per molti critici la migliore in assoluto. Questo album , come quello del Broadway cast, entro' al quinto posto delle classifiche inglesi. Al disco partecipano Sonja Krjstina poi nei Curved Air e Marsha Hunt tra gli altri. la struttura dell'opera e' assai simile a quella americana, la cultura hippie che raccontava se stessa , il documento e' divenuto celeberrimo ed e' entrato nella storia e nell'estetica della musica rock. ecco la lista dei brani contenuti e dei relativi cantanti. Aquarius Vince Edward, Donna Oliver Tobias, Sodomy Michael Feast , Coloured Spade Peter Straker, Ain't Got No Michael Feast, Peter Straker, Joanne White , Air Linda Kendrick, I Got Life Paul Nicholas, Hair , Paul Nocholas, Oliver Tobias , My Conviction Andy Forray, Easy to Be Hard Annabel Leventon, Frank Mills Sonja Kristina, Where Do I Go? Paul Nicholas, Electric Blues John Gulliver, Rahan McCullough, Andy Forray , Black Boys/White Boys, Colette Kelly, Rohan McCullough, Lucy Fenwick , Walking in Space, Abie Baby Peter Straker, What a Piece of Work Is Man, Vince Edward, Leighton Robinson , Good Morning Starshine by: Annabel Leventon, Linda Kendrick , Bed, Let the Sunshine In , Paul Nicholas, Annabel Leventon, Marsha Hunt
Euro
20,00
codice 261968
scheda
Lp [edizione] seconda stampa  stereo  ita  1975  warner bros 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
copia ancora incellophanata, seconda stampa italiana, del 1982, copertina senza barcode, etichetta bianco/crama con logo colorato in alto, catalogo W56189, data sul trail off riferita al 1982. Pubblicata nel 1975 dalla Warner Bros, la colonna sonora del celebre film di Stanley Kubrick. Costituita in gran parte da brani di musica classica, fra cui opere di Bach e Handel, essa contiene anche alcuni pezzi suonati dai Chieftains, il grande gruppo folk irlandese, con un brano accreditato ai soli Moloney e potts dello stesso gruppo, che ebbe dal successo di questo film una enorme spinta in termini di popolarita' fuori dai confini d' Irlanda. Questa la scaletta: G.F. Handel, ''Sarabande main title''; The Chieftains, ''Women of ireland'', ''Piper's maggot gig'', ''The sea-maiden''; Paddy Moloney and Sean Potts, ''Tin whistles''; ''British grenadiers'', ''Hohenfriedeberger march'', ''Lilliburlero'', ''Women of ireland''; W.A. Mozart, ''March from idomeneo''; G.F. Handel, ''Sarabande-duel''; ''Lilliburlero''; Franz Schubert, ''German dance no. 1 in C-Major''; G.F. Handel, ''Sarabande-duel''; Giovanni Paisiello, ''Film adaptation of the cavatina from Il Barbiere Di Siviglia''; Antonio Vivaldi, ''Cello concerto E-Minor''; J.S. Bach, ''Adagio from Concerto for two harpsichords and orchestra in C-Minor''; Franz Schubert, ''Film adaptation of Piano Trio in E-Flat, Op. 100 (second movement)''; G.F. Handel, ''Sarabande end-title''.
Euro
23,00
codice 262224
scheda
Soundtrack (galt macdermot) hair - original soundtrack recording
Lp2 [edizione] seconda stampa  stereo  ita  1979  Rca International 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good soundtracks
Doppio album, seconda stampa tedesca, copertina (con lievi segni di invecchiamento) apribile senza barcode, etichetta Rca International azzurra, catalogo BL03274. Pubblicata nel gennaio del 1979, la colonna sonora del film di Milos Foreman, uscito nel 1979, versione cinematografica dello spettacolo di Broadway Hair. Contiene le musiche di Galt MacDermot e James Rado, ed i seguenti brani: Aquarius , Sodomy , Donna/Hashish , Colored Spade, Manchester, Abie Baby/Fourscore, I'm Black/Ain't Got No , Air , I Got Life , Frank Mills , Hair , L.B.J. , Electric Blues/Old Fashioned Melody , Hare Krishna , Where Do I Go?, Black Boys , White Boys , Walking in Space , Easy to Be Hard , 3-5-0-0, Good Morning Starshine, What a Piece of Work Is Man, Somebody to Love, Don't Push It Down, The Flesh Failures/Let the Sunshine In.
Euro
18,00
codice 262223
scheda
Sparhawk Alan (low) White roses, my god (ltd)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  2024  sub pop 
indie 90
edizione limitata in vinile colorato "loser edition", adesivo su cellophane. Il primo album solista di Alan Sparhawk degli immensi Low dopo la tragica scomparsa della compagna di vita e di band Mimi Parker. Un disco che trasforma l'angoscia della perdita in qualcosa di giocoso ed allo stesso tempo nervoso, definito dall'artista come "un disco hyperpop sul dolore", brani di elettronica agrodolce con la voce di Sparhawk elaborata spesso da distorsioni ed auto-tune. Collaborano al disco il figlio Cyrus al basso e la figlia Hollis ai cori (con stile emotivo ripreso dalla mamma).
Euro
31,00
codice 2131506
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lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1969  music on vinyl 
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, pressocche' identica alla prima molto rara tiratura uscita in Usa su Columbia. Pubblicato in Usa nell' Ottobre del 1969. Non entrato nelle classifiche USA, non pubblicato all'epoca in UK. Il primo ed unico album. Nessuno tranne Alexander "Skippy" Spence poteva registrare nel 1969 un album come "Oar". Definito all'epoca dell'uscita ''colonna sonora della schizofrenia'' o ''visionario lavoro solista'', Oar, uno dei piu' invenduti albums della Columbia, venne mandato al macero poco dopo la sua pubblicazione, nel 1969. I pochi che lo acquistarono, perlopiu' musicisti o addetti ai lavori, lo posero immediatamente nel ristretto olimpo dei capolavori totali della musica rock, infatti, almeno a livello di inventiva, originalita', carica emotiva e fascino questo unico episodio solista dell'ex Jefferson Airplane, Quicksilver Messenger Service e Moby Grape non ha niente da invidiare ai migliori episodi dei gruppi con i quali aveva a vario titolo collaborato. La musica e' un mix di psychedelia, sperimentazione, folk e rock. Tutti i brani sono originali ed ognuno ha un suo distinto suono che lo rende unico ed irripetibile, registrato dal solo Spence in meno di due settimane presso gli studi della Columbia a Nashville, che aveva raggiunto in moto immediatamente dopo essere stato dimesso dal ricovero coatto durato oltre sei mesi a New York al Bellevue Hospital (in realta' un manicomio) dopo aver causato disordini all' Albert Hotel insieme agli amici dei Moby Grape, Jerry Miller e Don Stevenson. Le liriche del disco sono estremamente evocative e vi ricorre in maniera evidente il tema degli angeli e dei demoni, l'atmosfera e' stranita e veramente ''spaced-out'', anche negli episodi piu' vicini alla normalita' compositiva, vedi "Broken Heart" o "Cripple Creek" che ricordano nei modi il primo Fred Neil, la stranezza delle parole e degli arrangiamenti prende il sopravvento, crando un clima di assoluta tensione vicino all'abisso della follia, ma allo stesso tempo lucido ed ispiratissimo, come negli episodi "War in Peace", "Grey/Afro" o "Books of Moses". Anche se nel corso degli anni la fama dell'opera e' cresciuta a dismisura ed i paragoni con il lavoro del Syd Barrett solista, il John Lennon dei primi anni '70 ed il Frank Zappa delle tecniche dei collages sonori del periodo di Lumpy Gravy e' stato piu' e piu' volte messo in evidenza, non c'e' niente di realmente avvicinabile a questo album, tale ne e' l'originalita' e la bizzaria compositiva. Uno degli assoluti e totali capolavori dell'ultima stagione della psychedelia Americana.
Euro
31,00
codice 2131228
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Spencer jon (jon spencer blues explosion) sick of being sick (ltd clear)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  2024  bronze rat 
indie 90
edizione limitata in vinile trasparente di 2500 copie. 8 brani (vinile che gira a 45 giri) per il ritorno dopo due anni di Jon Spencer, qui insieme alla sezione ritmica della band newyorkese The Bobby Lees - il bassista Kendall Wind e il batterista Macky Spider Bowman - con Sick Of Being Sick sforna un altro coinvolgente album di garage rock influenzato dal bubblegum pop. Dopo l'esperienza con il low fi estremo e provocatorio dei Pussy Galore, Jon Spencer fonda nel 1991 a New York, con Judah Bauer e Russel Simins, il suo nuovo gruppo, la Jon Spencer Blues Explosion, intenta ad esplorare il suono blues contaminandolo con un approccio inizialmente a bassa fedeltà e costantemente teso alla contaminazione con stili diversi, dal punk al funk, dal soul all'elettronica, dall'hip hop agli Stones più sporchi dei primi anni '70; il tutto sorretto dalla presenza istrionica e dalla voce urlante di Spencer, che garantisce al gruppo un discreto successo commerciale alla fine degli anni '90.
Euro
37,00
codice 2131511
scheda

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