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Carpenter john (soundtrack)
Lost themes 3: alive after death
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2021 sacred bones
soundtracks
soundtracks
Edizione in vinile nero, allegato codice per il download digitale dell'album, copertina senza codice a barre, poster apribile in bianco e nero, label rossa con scritte nere, catalogo SBR-265. Pubblicato nel febbraio del 2021 dalla Sacred Bones, questo è presentato come il terzo album solista del regista John Carpenter, dopo ''The lost themes'' (2015) e "The lost themes 2" (2016); in verita' egli e' uno stimato compositore di musiche oltreche' regista, in quanto le notevoli colonne sonore di molti dei suoi film sono opera sua, talora in collaborazione con altri artisti, ad esempio Alan Howarth. Così come per i due precedenti album, anche ''The lost themes'' contiene nuovo materiale composto e suonato da Carpenter insieme a Cody Carpenter e Daniel Davies, seguendo l'approccio elettronico minimalista e le atmosfere cariche di ansia e di tensione che contraddistinguono le musiche dei suoi film. Gli appassionati delle opere del regista non mancheranno di apprezzare le affinita' di questi brani con le diverse sfaccettature delle classiche colonne sonore carpenteriane, con linee di sintetizzatori asciutte, fra ritmiche pulsanti e bordoni cupi ed inquietanti, ma anche alcuni arrangiamenti di chitarra elettrica dal sapore hard ammodernato e calato in un contesto principalmente elettronico.
Carpenter john (soundtrack)
Lost themes 3: alive after death (ltd red vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2021 sacred bones
soundtracks
soundtracks
Edizione limitata in vinile di colore rosso, allegato codice per il download digitale dell'album, copertina senza codice a barre, poster apribile in bianco e nero, label rossa con scritte nere, catalogo SBR-265. Pubblicato nel febbraio del 2021 dalla Sacred Bones, questo è presentato come il terzo album solista del regista John Carpenter, dopo ''The lost themes'' (2015) e "The lost themes 2" (2016); in verita' egli e' uno stimato compositore di musiche oltreche' regista, in quanto le notevoli colonne sonore di molti dei suoi film sono opera sua, talora in collaborazione con altri artisti, ad esempio Alan Howarth. Così come per i due precedenti album, anche ''The lost themes'' contiene nuovo materiale composto e suonato da Carpenter insieme a Cody Carpenter e Daniel Davies, seguendo l'approccio elettronico minimalista e le atmosfere cariche di ansia e di tensione che contraddistinguono le musiche dei suoi film. Gli appassionati delle opere del regista non mancheranno di apprezzare le affinita' di questi brani con le diverse sfaccettature delle classiche colonne sonore carpenteriane, con linee di sintetizzatori asciutte, fra ritmiche pulsanti e bordoni cupi ed inquietanti, ma anche alcuni arrangiamenti di chitarra elettrica dal sapore hard ammodernato e calato in un contesto principalmente elettronico.
Cat heads
Hubba
Lp [edizione] originale stereo hol 1987 enigma
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa europea, pressat in Olanda dalla Enigma, copertina senza barcode, etichetta rosa e bianca, catalogo 2195-1. Pubblicato nel maggio del 1987 dalla Enigma in Europa e dalla Restless negli USA, il primo album dei Cat Heads, precedente ''Submarine'' (1988). Il gruppo americano da' qui un primo assaggio del suo variopino rock chitarristico ricco di elementi ora roots ed ora psichedelici, brillante erede dei migliori gruppi della scena paisley underground californiana della prima meta' del decennio e non a caso coprodotto dall' ex Rain Parade Matt Piucci, con pure qualche ruvidezza che lambisce territori quasi punk; l' album ha un suono basato su efficaci intrecci chitarristici, che come nel caso dei Rain Parade possono rimandare ora ai Quicksilver ed ora ai Television, e si divide tra episodi piu' serrati e sanguigni ed altri piu' spiccatamente intinti nella psichedelia, delicatamente agrodolci come la bellissima "Voyeur at the Balcony" (pare davvero di sentire i Rain Parade...), ''Lullaby'' e ''Final letter'' (con Piucci alla slide guitar). I Cat Heads erano una sorta di super gruppo underground di San Francisco, formato nel 1985 da Mark Zanandrea (ex Love Circus e Leaches), Sam Babbit (ex Ophelias), Alan Korn (ex X-Tal) e Melanie Clarin (batterista gia' attiva in numerose band della citta'). Autori di un vibrante ed originale intreccio fra punk, roots, folk rock e paisley underground, esordirono su album nel 1987 con ''Hubba'', prodotto da Matt Piucci, seguito nel 1988 da ''Submarine'', che venne invece prodotto da David Lowery dei Camper Van Beethoven, gruppo al quale i Cat Heads sono stati accostati da alcuni critici (MC Strong). La prima incarnazione della band si sciolse poco dopo, con Babbit e Korn che presto battezzarono gli Ex Cat Heads, autori di un finale album nel 1989, ''Our Frisco''. Alcuni ex membri del gruppo si ritroveranno in seguito insieme in altri progetti, fra cui Mudsills, Androgynauts e It Thing.
Cat power
What would the community think
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1996 matador
indie 90
indie 90
Ristampa in vinile 150 grammi, con inserto, etichette custom con nuvole rosse e bianche, scritte blu e rosse, copertina senza codice a barre. Il terzo album, uscito dopo "Myra Lee" e prima di "Moon Pix", registrato a Memphis nel Febbraio del '96 con Tim Foljahn alla chitarra e Steve Shelley alla batteria, rappresenta un'evoluzione dello stile vocale di Chan Marshall. Se i suoi primi lavori erano infatti piu' densi e catartici, qui la natura dilatata della musica lascia maggiore spazio alla voce, che ha modo di esprimersi tramite sfumature e dettagli. I brani presentano un suono vario ma coeso, in equilibrio tra la ballata folk malinconica ed episodi elettrici piu' angolari e carichi di tensione. Contiene le cover di "Fate of the Human Carbine" di Peter Jefferies e "Bathysphere" di Bill Callahan (Smog). Cat Power e' l'alias di Chan Marshall, cantautrice proveniente dal sud degli stati uniti, figlia di un pianista. A New York conosce Steve Shelley (batterista dei Sonic Youth) e Tim Foljhan (Two Dollars Guitar) che l'accompagnano nella registrazione dei primi due dischi, "Dear Sir" e "Myra Lee", registrati nello stesso giorno ma pubblicati rispettivamente nel '95 e nel '96. Viene poi scritturata dalla Matador records con la quale sino ad oggi ha pubblicato cinque albums che l'hanno confermata una delle piu' affascinanti e talentuose singer/songwriter dell'ultimo decennio.
Catapilla
catapilla
Lp [edizione] nuovo stereo EU 1972 trading places
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2020 con copertina apribile senza barcode, pressoche' identica alla prima rarissima tiratura. Uscito su vertigo nel 1971 ed oggi rarissimo, il primo dei due albums, pubblicato prima di ''Changes'', e considerato da molti come uno dei capolavori assoluti del progressive britannico, nonche' uno dei migliori albums usciti su Vertigo. La band si forma in Inghilterra come trio nel 1969 con Robert Calvert al sax, Anna Meek alla voce e Graham Wilson alla chitarra, a loro si aggiungono altri quattro elementi prima della pubblicazione del primo album, tre dei quali cambieranno prima dell' uscita del secondo. La loro musica e' particolarissima, eterea, sospesa tra progresive, jazz, elementi folk, strutturata in brani lunghi ed in cui l'improvvisazione gioca un ruolo fondamentale, con un feeling spirituale e cristallino e la voce di anna meek in primo piano, la band aveva un suono davvero originalissimo ed i loro albums continuano ad essere tra i piu' ricercati dell'intero movimento.
Catapilla
Embryonic fusion (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1970 sunbeam
rock 60-70
rock 60-70
Vinile da 180 grammi, copertina apribile senza codice a barre, allegato libretto di dodici pagine con note dettagliate e rare foto, label marroncina con logo Sunbeam arancio / marrone in alto, catalogo SBRLP5115. Pubblicato nel 2022 dalla Sunbeam, questo album riporta alla luce registrazioni effettuate dal gruppo a Londra nel 1970 e rimaste finora inedite; i nastri furono registrati dal chitarrista Barry Clark (ex Pussy). Si tratta di registrazioni di qualità relativamente grezza, che mostrano un gruppo ancora in formazione, con brani relativamente più brevi rispetto a quelli dei loro due storici album, ed uno stile più rock, soul e blues, meno articolato e strumentale rispetto al jazz rock progressivo che sforneranno nel 1971/72; non manca qualche spunto più sperimentale, ad esempio con la caotica "Writing on the wall", e la scaletta si chiude con una vibrante cover di "Dear mr. Fantasy" dei Traffic. Questa la scaletta: "Promises", "Tumbleweed", "Polly's Baby", "Stag Beetle", "Go Too Many Thingd On My Mind", "Happiness Is A Fun Thing", "Writing On The Wall", "Looking Ahead", "Dear Mr. Fantasy". Questa cult band si forma in Inghilterra come trio nel 1969 con Robert Calvert al sax, Anna Meek alla voce e Graham Wilson alla chitarra, a loro si aggiungono altri quattro elementi prima della pubblicazione del primo album, tre dei quali cambieranno prima dell' uscita del secondo; pubblicarono due rarissimi lp, "Catapilla" (1971, più vivace e grezzo, energetico jazz rock progressivo con inflessioni soul), e "Changes" (1972, lavoro più personale ed etereo, davvero peculiare). La loro musica, soprattutto nel secondo album "Changes" (1972), e' particolarissima, eterea, sospesa tra progresive, jazz, elementi folk, strutturata in brani lunghi ed in cui l'improvvisazione gioca un ruolo fondamentale, con un feeling spirituale e cristallino e la voce di anna meek in primo piano, la band aveva un suono davvero originalissimo ed i loro dischi continuano ad essere tra i piu' ricercati dell'intero movimento.
Chameleons
Script of the bridge
lp2 [edizione] nuovo stereo uk 1983 blue apple
punk new wave
punk new wave
doppio album in vinile 180 grammi, ristampa rimasterizzata agli Abbey Road Studios, con i brani dell' originario album distribuiti su due vinili per una migliore resa sonora (scelta opportuna vista la straordinaria lunghezza del disco), e con codice per il download digitale, copertina con medesimo disegno ma in tinta diversa rispetto alla originaria tiratura su Statik. Il primo grande album della band di Manchester guidata da Mark Burgess, uscito nell' agosto del 1983, uno degli album d'esordio piu' innovativi ed originali prodotti dalla perfida albione nella prima meta' degli '80, da parte di uno dei gruppi piu' scandalosamente ignorati dalla critica musicale di quel paese, sin dal primo singolo del 1981, cosi' spesso pronta ad idolatrare effimeri gruppetti buoni per un singolo o due, ed invece incapace di cogliere la bellezza della musica di questo gruppo, sospesa tra post punk, psichedelia, delicata e maestosa insieme, sognante ed oscura, con testi immginifici e poetici. Da sempre amati nel resto dell' Europa e seguiti da un pubblico di culto, sono stati, non a caso, celebrati da innumerevoli albums postumi, e sono qui "fotografati" nel loro primigenito splendore, nell' album che contiene peraltro "Second Skin'', uno dei piu' bei brani di tutta la new wave britannica, primo tassello di una trilogia di albums che ha pochi eguali nell' ambito del post punk inglese. Reg Smithies, Dave Fielding, e Mark Burgess si conoscono dall'infanzia, vengono tutti da Middleton, sobborgo a nord di Manchester. Formano i Chameleons, cominciano a farsi conoscere in ambito locale, ma colpiscono presto l'attenzione del grande John Peel, leggendario DJ di Radio 1, che contribuisce alla diffusione del loro primo singolo, inciso per la Epic. Nel frattempo i Chameleons sono diventati quattro, con l'inserimento del batterista John Lever. Sono anni di grande fermento per la scena musicale britannica, i gruppi candidati a diventare "the next big thing" sono molti, e anche i quattro di Middleton possono giocare lo loro carte. Nel 1983 esce il primo album, "Script of the Bridge", un gioiello che e' salutato con favore da buona parte della critica specializzata. "They could be the next underground Cult, or the next U2", scrive Carole Linfield a chiusura della recensione pubblicata su Sounds. Il suono vigoroso dei Chameleons, con i crescendo delle chitarre e le pulsazioni decise del basso e della batteria, trova l'espressione compiuta nella voce profonda di Burgess, autore di tutti i testi. Si trovano molti rimandi ai suoni Sixties, e' forte l'influenza dark dei contemporanei Cure e Echo & the Bunnymen, e a tratti si riconosce la stessa intensita' degli irlandesi U2. Il disco e' un autentico gioiello, insieme elegante ed energico, melodico e intenso, qualche pezzo ha la potenzialita' per diventare un grande successo, ma per il grande pubblico i Chameleons restano poco conosciuti. Nel 1985 esce un secondo album, "What Does Anything Mean? Basically", che rimane all'altezza del precedente, e ugualmente porta consensi di critica e un successo solo parziale nel riscontro con un pubblico piu' vasto. Pero' la fama dei Chameleons si e' estesa a molti paesi europei, e l'interesse delle grandi case discografiche apre nuove prospettive per il loro futuro commerciale. Nel 1986 firmano per la potente Geffen, e poco dopo esce il terzo album, "Strange Times", destinato a una forte promozione sul mercato statunitense. Sono sulla rampa di lancio per il grande successo, sono in molti a credere che arriveranno al grande pubblico come sta accadendo ai Cure. E invece la fine del gruppo giunge improvvisa, a troncare anche i sogni dei discografici, all'indomani della morte del manager Tony Fletcher. Come se fosse venuto meno il collante, la ragione per essere un gruppo, i quattro Chameleons si separano bruscamente all'inizio del 1987. La storia finisce li', o almeno sembra. Per quasi tredici anni la storia comune dei quattro sembra davvero chiusa. Mark Burgess continua nel suo percorso dando vita in successione a The Sun and the Moon, Mark Burgess & the Sons of God, Invincible, Mark Burgess & Yves Altana. Pubblica dischi di costante insuccesso commerciale, continua l'attivita' dal vivo, e soprattutto scopre che l'affetto per i Chameleons non si e' spento, ma se possibile si e' rafforzato con gli anni. Le vendite dei tre album continuano a dare qualche frutto, i vecchi e i nuovi fans non smettono di chiedere a Burgess di suonare i classici del gruppo, e ancora piu' singolare e' il fatto che stelle come Liam Gallagher degli Oasis dichiarino pubblicamente il loro debito verso il gruppo di Middleton.
Cheap trick
next position please
Lp [edizione] originale stereo hol 1983 epic
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
prima stampa europea, pressata in Olanda, copertina (con moderati segni di invecchiamento) senza barcode, con adesivo Siae di importazione per l' Italia sul retro, compelta di inner sleeve fotografica, etichetta Epic blu, e l' originario catalogo EPC25490, presto cambiato. Pubblicato nell' agosto del 1983 dopo "One on One" (1982) e prima di "Standing on the Edge" (1985), e giunto al 61esimo posto delle classifiche americane, il settimo album in studio della band americana. Prodotto da Todd Rundgren, l' album rappresenta un riuscito ritorno della band al power pop degli inizi; contiene i singoli "Dancing the Night Away" (cover di un vecchio brano dei Motors), "I Can't Take It" e "Next Position Please" (quest' ultima pubblicata su singolo solo in Europa. Atipico gruppo in equilibrio tra hard rock chitarristico, pop e glam, si formarono nell' Illinois da Rick Nielsen e Tom Peterson, gia' nell' ultima versione dei Nazz senza piu' Todd Rundgren in formazione e poi nei Fuse autori di un album nel '70; esordirono su album nel marzo del 1977 con un esordio enormemente sottovalutato, all' epoca ignorato e rimasto ben lontano dalle classifiche di vendita ufficiali, e poi snobbato negli anni sia da quanti avrebbero seguito le successive produzioni della band, sia dal pubblico "underground", che ha sempre malvisto questo gruppo, ponendolo alla stessa stergua di tante bands di grana grossa senza arte ne' parte che hanno infestato il rock americano degli anni '80. Si trattava invece, come per il successivo "In Color", di un piccoli grande disco, tra i massimi esempi di "power pop" di sempre, a base di chitarre graffianti, un' attitudine tra glam, hard rock, punk e ritornelli deliziosamente 60's. I dischi successivi li porteranno al grande successo, ribadendo la medesima formula ed occasionalmente regalando altri deliziosi gioiellini.
Cherry don
Live in ankara
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 trading places
jazz
jazz
Copertina senza codice a barre. Ristampa del 2023 ad opera della Trading Places, pressoché identica alla rara prima stampa inglese. Originariamente pubblicato nel 1978 dalla Sonet nel Regno Unito, poi uscito anche negli USA su Picc-A-Dilly nel 1980, con copertina cambiata, questo album fu registrato dal vivo presso l'ambasciata statunitense ad Ankara, Turchia, nel novembre del 1969. Don Cherry (tromba, zurna, pianoforte, voce, flauto) suonò insieme a Selcuk Sun (basso), Okay Temiz (batteria, percussioni) ed Irfan Sumer (percussioni, sassofono tenore); gli arrangiamenti furono ucrati dal trombettista Maffy Falay, che aveva fatto incontrare Cherry e Temiz a Stoccolma, in Svezia. La scaletta è composta principalmente da brani scritti da Don Cherry e da adattamenti di canzoni e musiche folk anatoliche, oltre ad interpretazioni di pezzi di Ornette Coleman e Pharoah Sanders. La visione musicale di Cherry, che parte dal jazz e si apre a molteplici generi e culture musicali di ogni parte del pianeta, e che qui sembra spingersi decisamente verso il free jazz, si incontra con influenze e melodie originate dalla ricca tradizione turca ed anatolica. Questa la scaletta: 01. Gandalf's Travels 02. Ornette's Concept 03. Ornette's Tune 04. St. John & The Dragon 05. Efeler 06. Anadolu Havasi 07. The Discovery Of Bhupala 08. Water Boy 09. Yaz Geldi 10. Tamzara 11. Kara Deniz 12. Köcekce 13. Man On The Moon 14. The Creator Has A Masterplan 15. Two Flutes. Il trombettista Don Cherry (1936-1995), figura di grande importanza nel jazz d'avanguardia e free, aveva anche suonato con musicisti del calibro di Ornette Coleman, John Coltrane, Steve Lacy, Sonny Rollins, Albert Ayler ed Archie Shepp, e partecipato quindi alla creazione della "new thing"; partendo da una base bebop, egli intraprenderà un percorso stilistico che lo porterà a realizzare un jazz difficilmente classificabile, influenzato anche dalla musica orientale e da quella africana.
Chesnutt vic
north star deserter
LP2 [edizione] nuovo stereo can 2007 constellation
indie 90
indie 90
Doppio lp in vinile pesante con copertina ruvida a busta senza codice a barre, corredato di un inserto apribile formato lp con i testi delle canzoni e le foto dei musicisti, contiene inoltre un inserto a poster piegato in due e coupon per download digitale. Etichette custom nere con scritte bianche su uno dei lati, con particolare tratto dall' artwork della copertina su uno dei dischi, e mappa del cielo sull'altro. Pubblicato il 30 Agosto del 2007 dall'etichetta canadese Constellation, "North Star Deserter" e' il decimo album solista, uscito dopo "Ghetto Bells", del musicista di Athens, Georgia, originario della Florida - tra i suoi maggiori sostenitori Michael Stipe dei R.E.M. che ha anche prodotto i suoi primi due dischi, Little (1990) e West of Rome (1991). "North Star Deserter" e' considerato uno dei dischi piu' belli ed ispirati di Chesnutt, registrato negli studi della Constellation, Hotel2Tango durante l'inverno 2006/2007, una delle ultime session effettuate nella location originaria (lo studio infatti e' stato trasferito nell' Aprile del 2007), vede coinvolti come musicisti membri di Godspeed You! Black Emperor, tutti e sette i membri della Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra & Tra-La-La Band, oltre ad altri musicisti di casa Constellation quali Frankie Sparo e Hanged Up, ed esterno a questo collettivo, Guy Picciotto dei Fugazi, che ha anche curato la produzione insieme a Efrim e Thierry dei Silver Mt. Zion. Il risultato della collaborazione e' un eccellente connubio tra le vibranti composizioni di Chesnutt e gli arrangiamenti di tipo atmosferico ed essenziale, che denotano un forte coinvolgimento emotivo dei vari musicisti, dimostrando inoltre sensibilita' ed eleganza. Lo stile delle parti strumentali e' quello riconoscibile dell'etichetta di Montreal, poco convenzionale, fatto piu' di sonorizzazioni che di partiture rigidamente definite, i vari interventi, potenti, ma mai debordanti, o sottili e controllati a seconda del mood, non snaturano il contesto delle canzoni ma anzi si fondono con queste contribuendo a farle elevare di livello e a creare un insieme coeso e vario. Vic Chesnutt (1965-2009), costretto dall'eta' di 18 anni su una sedia a rotelle a causa di un incidente d'auto, e' tra i piu' considerati e sensibili interpreti della canzone d'autore americana a cavallo fra il XX ed il XXI secolo; la sua musica presenta un carattere ''Southern'' (dal Sud degli Stati Uniti), cosi' come traspare dall'accento e dai termini usati nei testi; il suo stile porta inoltre influssi che vanno da Dylan a Leonard Cohen, da Neil Young a Robbie Robertson, rielaborati in modo personale ed innovativo, che porta ad una originale e moderna concezione della cultura musicale americana. Ha iniziato la propria carriera nel 90 con l'Lp "Little", seguito un anno più tardi da "West of Rome", entrambi prodotti dal suo concittadino Michael Stipe; da quel momento la sua musica è divenuta un punto fermo, tanto che sono molti i colleghi, che hanno coverizzato suoi brani: Garbage, Madonna, Smashing pumpinks e R.E.M. Ha collaborato con diverse bands, come i Widespread panic, i Lambchop e con artisti come Bill Frisell e Guy Picciotto dei Fugazi.
Chicago
chicago 3 (+poster)
lp2 [edizione] originale stereo ita 1971 cbs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio album, prima bellissima stampa italiana, completa dell' originario poster apribile a colori apribile in quattro parti, copertina apribile laminata all' esterno, con tasche per contenere i dischi poste all' interno, con adesivo sul fronte con lista dei brani ed avviso per il poster contenuto all' interno, copia corredata di inner sleeves con testi, etichetta arancio con logo nero centrale, con "Made in Italy" in basso, senza timbro Siae, data "22/1/71" sul trail off dei primi tre lati, "26/1/71" su quello del quarto lato, catalogo S66260. Pubblicato negli Usa nel gennaio del 1971 dopo ''Chicago 2'' e prima di ''At Carnegie Hall'', giunto al numero 2 delle classifiche Usa ed al 31 di quelle Uk. Registrato ancora con la formazione originale, fu il terzo lp, oltre che terzo doppio album in tre anni; rimase in classifica per oltre un anno, e contiene 2 grandi hits: ''Free'' e ''Lowdown''. Fu come al solito, disco d'oro. Formatisi nel '68, ovviamente a Chicago, prima di diventare la parodia di se' stessi con prodotti musicalmente debolissimi ma perfetti per le classifiche americane, incisero una serie di robusti dischi di rock-blues caratterizzati da una valida sezione fiati, sulle orme degli Electric Flag e dei migliori Blood Sweat and Tears, e soprattutto da testi politicamente impegnati.
Chicago
chicago 5
lp [edizione] originale stereo ita 1972 cbs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima stampa italiana, copia promozionale con timbro "Disco Campione Non Vendibile" sull' etichetta del secondo lato, copertina apribile, etichetta arancio con logo nero centrale, con "Made in Italy" in basso, timbro Siae del primo tipo, in uso tra il 1970 ed il 1975, con diametro di circa 13 mm., piu' piccolo dei successivi, catalogo S64722. Pubblicato negli Usa nel luglio del 1972 dopo ''At Carnagie Hall" e prima di ''Chicago 6'', giunto al numero 1 delle classifiche Usa ed al numero 24 di quelle Uk dove usci' nel settembre dello stesso anno. Il quinto album. Fu il disco con il quale, inaspettatamente, si ricollegarono alle loro radici avanguardistiche, prova ne e' l' omaggio al compositore Edgar Varese di ''A 0hit by Varese''; contiene inoltre ''Alma mater'', oltre alle celeberrime ''Saturday in the park'' e "Dialogue''. Registrato con formazione a otto elementi, fu, come al solito, disco d'oro.
Chieftains
Foxhunt - live in san francisco 1973 (ltd.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1973 claddagh / universal music ireland
rock 60-70
rock 60-70
Copertina apribile, illustrata dal pittore irlandese Conor Campbell, allegato libretto contenente ampie note a cura della Owlsey Stanley Foundation e del musicista bluegrass Ricky Skaggs, catalogo 4570742. Pubblicato nel 2022 dalla Claddagh / Universal Music Ireland, questo album, contiene registrazioni dal concerto dato dai Chieftains alla Boarding House di San Francisco il primo di ottobre del 1973, rimaste finora inedite. Realizzato con la collaborazione della Owsley Stanley Foundation, che conserva l'archivio delle registrazioni dal vivo effettuate dal geniale Owsley Stanley III, noto anche come "Bear" ed a lungo collaboratore dei Grateful Dead; fra i suoi talenti, c'era quello di ingegnere del suono, in particolare nell'ambito dei concerti, e Bear ne registrò centinaia, non solo dei Dead ma anche di altri gruppi che venivano a suonare nella Bay Area o che facevano parte della scena locale negli anni '60 e '70. Il contesto di questo concerto nasce dall'invito da parte di Jerry Garcia, chitarrista dei Grateful Dead e musicista di scuola bluegrass e folk, invitò i Chieftains ad aprire un concerto dato dal suo gruppo bluegrass Old & In The Way, registrato dalla radio locale KSAN; un accoppiamento non casuale, in quanto lo stesso Garcia sottolineò durante il programma radiofonico l'influenza della musica folk irlandese sul country e sul bluegrass statunitensi. Con eccellente qualità sonora, ascoltiamo qui undici brani di folk irlandese interpretati dai maestri Chieftains. Questa la scaletta: Side One 1. Drowsy Maggie 2. Band Introductions 3. Morgan Magan 4. Carrickfergus (Do Bhí Bean Uasal) 5. The Morning Dew 6. Lord Inchiquin Side Two 1. An Fhallaingín Mhuimhneach (The Munster Cloak) 2. The Foxhunt 3. Mná na héireann (The Women of Ireland) 4. Carolan's Concerto 5. Kerry Slides. Uno dei piu' importanti gruppi musicali irlandesi ed il piu' importante nell'ambito della musica tradizionale dell'isola, i Chieftains si formarono nel 1963 a Dublino, e sono ancora in attivita' nel 2012, divenuti ormai ambasciatori musicali dell'Irlanda ed autori di una vastissima discografia, che vanta alcuni dei piu' importanti album del folk irlandese. La loro musica, che fa uso di strumenti tradizionali, ma che si e' anche aperta ad altre influenze nel corso degli anni, fa molto perno sul thin whistle e sulle uillean pipes di Paddy Moloney, membro di lungo corso e compositore e arrangiatore dei Chieftains, il quale ha suonato in tutti i loro album.
Chieftains
Foxhunt - live in san francisco 1973 (ltd.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1973 claddagh / universal music ireland
rock 60-70
rock 60-70
Copertina apribile, illustrata dal pittore irlandese Conor Campbell, allegato libretto contenente ampie note a cura della Owlsey Stanley Foundation e del musicista bluegrass Ricky Skaggs, catalogo 4570742. Pubblicato nel 2022 dalla Claddagh / Universal Music Ireland, questo album, contiene registrazioni dal concerto dato dai Chieftains alla Boarding House di San Francisco il primo di ottobre del 1973, rimaste finora inedite. Realizzato con la collaborazione della Owsley Stanley Foundation, che conserva l'archivio delle registrazioni dal vivo effettuate dal geniale Owsley Stanley III, noto anche come "Bear" ed a lungo collaboratore dei Grateful Dead; fra i suoi talenti, c'era quello di ingegnere del suono, in particolare nell'ambito dei concerti, e Bear ne registrò centinaia, non solo dei Dead ma anche di altri gruppi che venivano a suonare nella Bay Area o che facevano parte della scena locale negli anni '60 e '70. Il contesto di questo concerto nasce dall'invito da parte di Jerry Garcia, chitarrista dei Grateful Dead e musicista di scuola bluegrass e folk, invitò i Chieftains ad aprire un concerto dato dal suo gruppo bluegrass Old & In The Way, registrato dalla radio locale KSAN; un accoppiamento non casuale, in quanto lo stesso Garcia sottolineò durante il programma radiofonico l'influenza della musica folk irlandese sul country e sul bluegrass statunitensi. Con eccellente qualità sonora, ascoltiamo qui undici brani di folk irlandese interpretati dai maestri Chieftains. Questa la scaletta: Side One 1. Drowsy Maggie 2. Band Introductions 3. Morgan Magan 4. Carrickfergus (Do Bhí Bean Uasal) 5. The Morning Dew 6. Lord Inchiquin Side Two 1. An Fhallaingín Mhuimhneach (The Munster Cloak) 2. The Foxhunt 3. Mná na héireann (The Women of Ireland) 4. Carolan's Concerto 5. Kerry Slides. Uno dei piu' importanti gruppi musicali irlandesi ed il piu' importante nell'ambito della musica tradizionale dell'isola, i Chieftains si formarono nel 1963 a Dublino, e sono ancora in attivita' nel 2012, divenuti ormai ambasciatori musicali dell'Irlanda ed autori di una vastissima discografia, che vanta alcuni dei piu' importanti album del folk irlandese. La loro musica, che fa uso di strumenti tradizionali, ma che si e' anche aperta ad altre influenze nel corso degli anni, fa molto perno sul thin whistle e sulle uillean pipes di Paddy Moloney, membro di lungo corso e compositore e arrangiatore dei Chieftains, il quale ha suonato in tutti i loro album.
Christian death
ashes (grey vinyl)
lp [edizione] ristampa stereo eu 1985 season of mist
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Copia ancora custodita nella originaria busta plastificata esterna con adesivo di presentazione, ristampa limitata in 500 copie, VERSIONE IN VINILE GRIGIO, realizzata nel 2015 in occasione del trentennale dall' uscita originaria del disco, copertina basata sulla versione americana del disco su Nostradamus Records, ma per l' occasione apribile, con note e foto all' interno, inner sleeve con testi e foto, catalogo SOM209LP. Il terzo album, uscito nel 1985 dopo lo storico e straordinario esordio di "Only Theatre of Pain" (1982) ed il secondo sottovalutato e bellissimo "Catastrophe Ballet" (1984), della leggendaria gothic band originaria di Los Angeles, l' ultimo con Rozz Williams alla voce. Di fatto ormai nelle mani di Valor Kand, Gitane Demone (come il batterista David Glass provenienti dalla formazione dei Pompeii 99, anch'essi di Los Angeles ed autori dell' album "Look at Yourself" nel 1981), il gruppo riesce forse a superarsi rispetto al precedente "Catastrophe Ballet", allontanandosi ulteriormente dal punk dark degli esordi (della band del primo album resta pero' ormai di fatto il solo Rozz Williams) con episodi oscuri e conturbanti, piu' complessi compositivamente e negli arrangiamenti rispetto a quelli dei dischi precedenti (tra gli episodi, splendida "When I Was Dead"), pur senza rinunciare del tutto a brani piu' compatti ed aggressivi, che avevano costituito fino ad allora il marchio di fabbrica della band, e con il risultato di dar vita ad uno dei capolavori del dark sound degli anni '80. Il disco fu promosso da numerose date, prima negli Stati Uniti e poi in Europa, e proprio alla vigilia del tour europeo Williams decise di lasciare la band, o secondo alcuni ne fu allontanato, cosi' che gia' il successivo "Atrocities" del 1986 fu registrato senza il suo apporto. Sara' l' inizio di un inevitabile declino artistico, a cui peraltro corrispondera' un crescente "culto" da parte di numerosi seguaci sparsi per il mondo.
Church
The hypnogogue (neon violet vinyl)
lp2 [edizione] nuovo stereo uk 2023 easy action
punk new wave
punk new wave
Doppio album, edizione in vinile viola, copertina apribile, senza barcode, adesivo di presentazione sul cellophane. Pubblicato nell' aprile 2023, a distanza di cinque anni dal precedente "Man woman life death infinity", il 25esimo album in studio per la storica band australiana, guidata da Steve Kilbey, ormai unico mebro originario del gruppo. Descrizione completa a seguire. I Church sono un gruppo australiano di Sydney guidato da Steve Kilbey, coadiuvato dai chitarristi Marty Willson Piper e Peter Koppes (come Kilbey poi anche autori di vari lavori solisti), attivo dalla fine dei settanta, caratterizzato da una musica che pur non prescindendo da un inevitabile approccio post punk, si apriva anche ad evidenti influenze 60's, tra folk rock byrdsiano e psichedelia, anticipando il paisley underground ed evidenziando gia' un songwriting personalissimo, delicatamente intimista e malinconico, che caratterizzera' indelebilmente tutta la loro proficua produzione della quale citiamo il debutto del 1981, "of skins and heart", "Remote luxury" dell'84, "Heyday" dell'86 e "Starfish" dell'88.
Clark gene (byrds)
gene clark (white light)
lp [edizione] ristampa stereo usa 1971 4 men with beards
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
copia ancora icnellophanata, e con adesivo con logo della label sul cellophane, ristampa del 2008, in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, in cartoncino pesante e senza barcode, catalogo 4M116. Uscito originariamente nel 1971 su A&M, non entrato nelle classifiche americane ne' in quelle inglesi, e noto anche come "White Light", dal titolo di uno dei brani. Si tratta del primo vero album solista di Gene Clark, dopo la sua fuoriuscita dai Byrds, l' album ''Gene Clark with the Gosdin Brothers'' del 1967 e un paio di lavori come Dillard & Clark. Certamente non conosciuto quanto meriterebbe, il disco e' uno splendido lavoro, tra i migliori venuti fuori dal giro dei musicisti legati ai Byrds, e probabilmente il massimo capolavoro di Gene Clark, disco scarno ed essenziale, intensissimo in ognuno dei suoi episodi, segnato certo dall' influenza di Dylan (di cui viene ripresa peraltro "Tears of Rage") ma forte di un songwriting maturo ed ispirato, ed impreziosito da misuratissimi arrangiamenti, grazie all' intervento di valenti musicisti come Chris Ethridge al basso (ex International Submarine Band e nei Flying Burrito Brothers) e Ben Sidran al piano. Dopo una estemporanea reunion dei Byrds nel '73, Clark torno' ad incidere un album nel '74 , il controverso "No Other", proseguendo poi una carriera artistica sempre interessante, sebbene senz piu' ripetere l' incantesimo di questo "Gene Clark", Nato nel Missouri, ma sempre girovago, Gene Clark fu a New York con i New Christy Minstrels tra il '63 ed il '64; li' incontro' Jim Mc Guinn e David Crosby, con cui inizio' a suonare prima con il nome di Jet Set, poi con quello di Beefeaters (incidendo un 45 giri), infine, con formazione allargata a 5 elementi, come Byrds. Abbandonata la band dopo la svolta "psichedelica" di "5th Dimension", si uni' ai fratelli Gosdin, gia' con l' altro "byrd" Chris Hillman negli Hillmen, registrando nel '67 l' album "Gene Clark With The Gosdin Brothers", album dalle forti influenze country, passato sotto silenzio perche troppo in anticipo sull' imminente esplosione del country rock. Nel '68 organizzo' un gruppo con Doug Dillard dei Dillards e con due Heart and Flowers, pubblicando due lavori come Dillard & Clark, quindi inizio' un intenso decennio fatto di dischi solisti (notevole soprattutto il primo "Gene Clark (White Light)"), nuovi progetti abortiti, collaborazioni varie e reunion con i vecchi compagni di strada dei Byrds. Purtroppo uno dei suoi lavori migliori, "Roadmaster" del '73, fu originariamente pubblicato solo per il mercato europeo, rimanendo per anni sconosciuto ai piu'.
Clark gene (byrds)
no other
lp [edizione] ristampa stereo usa 1974 4 men with beards
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Inserito dallo staff del Mucchio Selvaggio tra i 50 dischi piu' importanti del folk americano. Ristampa del 2012 in vinile 180 grammi, pressocche' identica alla prima rara tiratura su Asylum, copertina in cartoncino pesante senza barcode, corredata di inserto con testi e note e di poster apribile, catalogo 4M200. Pubblicato in Usa nell' ottobre del 1974 dopo ''Roadmaster'' e prima di ''Two sides to every story'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk dove usci' nel gennaio del 1975. Il secondo album. Considerato all' epoca della sua uscita un disastro commerciale , fu invece disco influentissimo; peraltro ispiratore dei successi dei Fleetwood Mac di "Rumours", che a questo album si rifecero per i suoni e la produzione, che renderanno quel disco uno dei piu' acclamato e venduti lavori della storia del rock. L' opera e' un capolavoro visionario di scrittura, produzione e musicalita', Clark ed il produttore Thomas Jefferson Kaye registrarono l'album ai Village Recorders di Los Angeles con alcuni dei migliori musicisti della scena, Michael Utley e Jesse Ed Davis, l' Allman Brothers Butch Trucks, Lee Sklar, Russ Kunkel, Joe Lala, Chris Hillman, Danny "Kooch" Kortchmar, Howard Buzzy Feiten, e Stephen Bruton. Ai cori figurano Clydie King, Venetta Field, e Shirley Matthews poi con Bob Dylan per Street Legal e Cindy Bullens, Carlena Williams, Ronnie Barron, Claudia Lennear, el' Eagles Timothy B. Schmidt, il disco vede elementi di country, folk, jazz, gospel, blues, trippy rock in un ciclo musicale che riflette e illustra perfettamente il suono del rock di meta' '70 in maniera straordinaria , brani quali "Strength Of Strings," , "Silver Raven," , . "From A Silver Phial,", "The True One," e "Lady of the North" (scritta con Doug Dillard) sono capolavori assoluti . Un capolavoro assolutamente misconosciuto e totalmente sottovalutato all'epoca della sua uscita che solo dopo molti anni ha conquistato il posto che gli spetta nella ristretta cerchia dei masterpieces della musica rock.
Cleaners from venus
Midnight cleaners
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1982 captured tracks
punk new wave
punk new wave
Copertina senza codice a barre, inserto in carta formato 11'' con note, crediti e foto. Per la prima volta in vinile in questa edizione curata per la prima volta dalla Captured Tracks nel 2012, rimasterizzata, l' album originariamente uscito solo in musicassetta nel 1982 in Gran Bretagna, su Man At The Licence, il terzo lavoro (senza contare uno split con gli Stray Trolleys) di una serie di album su cassetta, dopo "Any normal monday" (1982) e prima di ''In the golden autumn'' (1983), del gruppo guidato dal talentuoso poeta e musicista inglese dell' Essex Martin Newell, accompagnato da una formazione con una line up sempre cangiante. Un'altra splendida testimonianza di questo nome di culto del panorama inglese degli anni '80, che ancora una volta intriga e sorprende piacevolmente, capace di mettere insieme post punk (ma gia' oltre le ombre della fase dark) e una sorta di low fi guitar pop ricco di influssi vagamente psichedelici ed aromi 60's, mettendo in luce un progetto rimasto per troppi anni nell' oblio, ma davvero di notevole rilievo nel contesto musicale dell' epoca. Musicista di culto in bilico fra post punk, cultura DIY ed influenze anni '60 psichedeliche e non (e' stato accostato a nomi come Syd Barrett e Ray Davies), l'inglese Martin Newell e' una figura simile ad un altro grande eccentrico britannico degli anni '80, Robyn Hitchcock. Newell e' ricordato per essere il fondatore dei Cleaners From Venus, attivi nel corso degli anni '80 e cult band a loro volta, e poi per aver portato avanti una carriera solista indipendente che prosegue oltre l'inizio del nuovo secolo.
Collier graham
Down another road at stockholm jazz days '69 (ltd.)
LP2 [edizione] nuovo stereo uk 1969 my only desire
jazz
jazz
Edizione limitata a mille copie, vinile doppio, copertina apribile, label custom rosa ed arancio, catalogo MOD005. Pubblicato nel febbraio del 2023 dalla My Only Desire, questo album rende finalmente disponibili registrazioni dal vivo inedite effettuate durante il festival svedese Stockholm Jazz Days del 1969; la formazione è qui composta da Graham Collier (contrabbasso), Harry Beckett (tromba, flicorno), Nick Evans (trombone), Stan Sulzmann (sax alto, sax tenore), Karl Jenkins (oboe, pianoforte) e John Marshall (batteria). Alcuni dei migliori jazzisti britannici salirono insieme sul palco per questa performance data nello stesso anno in cui era uscito l'eccellente album di Collier "Down another road", inciso in studio nel mese di marzo dalla stessa formazione che suona in questo concerto; è interessante confrontare le versioni dal vivo con quelle in studio di "Down another road", in quanto nella scaletta di questo concerto sono presenti quasi tutti i brani di quel disco, eseguite in versioni meno rifinite e con assoli più lunghi, ma spinte dallo stesso irresistibile groove propulsivo, molto fisico; il lungo brano "Burblings for bob" viene per la prima volta pubblicato con questo disco. Questa la scaletta completa: "Burblings For Bob", "Burblings For Bob – Outro", "Molewrench – Intro", "Molewrench", "Lullaby For A Lonely Child – Intro", "Lullaby For A Lonely Child", "Down Another Road – Intro", "Down Another Road", "The Barley Mow – Intro", "The Barley Mow", "Aberdeen Angus – Intro", "Aberdeen Angus". Graham Collier (1937-2011) è stato uno stimato jazzista inglese, il primo studente britannico a diplomarsi presso il prestigioso Berklee College of Music statunitense; suonò in America nell'orchestra di Jimmy Dorsey, in qualità di contrabbassista, nel 1963, per poi tornare in patria e guidare la sua Graham Collier Ensemble, che nel corso dei decenni avrebbe visto militare fra le sue fila molti dei migliori jazzisti del Regno Unito, fra cui Kenny Wheeler, John Surman e Harry Becket; negli anni '80 Collier fondò anche un altra big band, gli Hoarded Dreams, e poco dopo i Loose Tubes. Fu poi attivo anche come insegnante di musica jazz a livello accademico, oltreché discografico (dirigendo la Mosaic inglese dal 1974) e pubbicista, contribuendo in queste dverse vesti alla promozione della musica jazz nel Regno Unito.
Collusion
Collusion
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1971 audio archives
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata a 500 copie numerate sul retro copertina in basso, vinile pesante, copertina apribile senza codice a barre. Ristampa del 2015 ad opera della Audio Archives (la prima in assoluto), del rarissimo e pressoche' sconosciuto unico album degli inglesi Collusion, originariamente pubblicato privatamente nel 1971 su SRT in soli 99 esemplari. I Collusion provenivano da Dagenham ed erano un sestetto con voci maschili e femminili composto da Mick West (chitarra), Tony Davison (voce, tamburello), Sandy Baker (voce), Steve Webb (chitarra), Chris Simons (basso) e Colin Victory (batteria). Il loro era un rock progressivo melodico con enfasi sulle chitarre e sulle parti vocali maschili e femminili, queste ultime particolarmente belle quando si esprimono in armonia. Nella loro musica si percepisce da un lato l'affinita' con il folk rock inglese piu' progressivo e meno legato alle interpretazioni dei traditional, ad esempio quello dei Trees o dei Fairport Convention (pre 1971), dall'altro influenze dei King Crimson piu' lirici e melodici e degli Yes meno prolissi e piu' intimisti; le atmosfere sono tipicamente britanniche, autunnali e contemplative, cariche di sognante trasporto.
Comus
First utterance
lp [edizione] nuovo stereo eu 1971 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina apribile pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura, e corredata anche dell' originario inserto con testi. Pubblicato su etichetta Pye in Inghilterra prima di ''To keep from crying'' (registrato con una formazione in parte cambiata e pubblicato nel '75), non entrato nelle classifiche Uk. Il primo splendido album. Tra le piu' affascinanti prove d' esordio dell' underground inglese di sempre, opera di straordinario spessore artistico e grandissima originalita'; la loro musica (che non vede l' uso della batteria) era sospesa tra progressive, accenti fortemente psichedelici e folk visionario, con utilizzo di strumenti elettroacustici, voci maschili e femminili, ed una atmosfera autenticamente underground, conturbante ed assolutamente affascinante. Il nome del gruppo rimanda ai riti pagani ed e' tratto da una piece di John Milton, Comus, infatti, era uno spirito che ''Suonando incantava ed ammaliava giovini innocenti e li portava alla perdizione''. I Comus presero inizialmente forma nel 1967 con l'incontro fra Roger Wootton e Glen Goring, futuri cantanti e chitarristi nella formazione ''definitiva'' della band; la loro musica e' un caleidoscopio che rimanda ai riti pagani a cui il nome del gruppo, tratto da una piece di john milton, si ispira; Comus, infatti, era uno spirito che ammaliava suonando giovini innocenti e li portava alla perdizione. Il gruppo prese una forma piu' articolata nel 1970 con una formazione che vedeva sei elementi con uso di strumenti anche poco convenzionali, tra gli altri violino, viola, flauto, oboe, la loro musica passa da momenti onirici e sognanti ad altri potenti ed aggressivi, il tutto dominato dalla eccezionale voce di Bobbie Watson, sicuramente una delle migliori cantanti di tutto il decennio; con questo organico e con queste premesse realizzarono il primo notevole album ''First utterance'' (1971), fra le perle dello underground inglese del decennio e destinato poi fra gli anni '90 ed i primi anni del nuovo secolo a maggiore notorieta' grazie alla circolazione di ristampe e di citazioni del gruppo su internet sempre crescenti. Il gruppo realizzo' un secondo album, ''To keep from crying'', nel 1974, aggiungendo la batteria e proponendo un sound piu' vicino ai canoni classici del rock.
Conniff ray
Friendly persuasion
Lp [edizione] originale mono ita 1964 cbs
[vinile] Very good [copertina] Very good jazz
[vinile] Very good [copertina] Very good jazz
Copia con alcune lievi increspature sulla laminatura della copertina, e con una lacerazione di poco più di mezzo centimetro in prossimità del lato di apertura in basso, presenti lievi segni di invecchiamento sul vinile, che provocano qualche molto leggero rumore di fondo all'ascolto, prima stampa italiana del 1965 in mono su CBS, copertina laminata fronte retro, label arancione con logo CBS intorno al foro centrale, con marchi BIEM e D.R. ("Diritti Riservati") su di una facciata, e solo BIEM sull'altra, senza logo né timbro SIAE (introdotti nel 1970), data sul trail off 16/2/65, catalogo 62.417. Pubblicato nel 1964 dalla Columbia negli USA e nel 1965 dalla CBS nel Regno Unito, questo è uno degli album accreditati a Ray Conniff and his Orchestra and Chorus: frutto di un meticoloso lavoro di arrangiamento e di incisione, che include l'impiego di un nuovo assetto stereofonico in quattro brani, e di organizzazione di un'orchestra di circa una trentina di elementi fra strumentisti e cantanti, l'album offre una frizzante interpretazione dello easy listening con arrangiamenti di pop orchestrale e voci corali "wordless", che divengono a loro volta uno strumento musicale e non sono un semplice contorno. Questa la scaletta: "Tiger Rag (Hold That Tiger)", "High Noon (Do Not Forsake Me)", "Ebb Tide", "So Rare", "Song Of Love", "April Love", "June Night", "Friendly Persuasion (Thee I Love)", "Stompin' At The Savoy", "I Understand", "Shangri-la", "Rose Room". Trombonista ed arrangiatore americano, Ray Conniff (1916-2002) e' ricordato in primo luogo per aver reso popolari arrangiamenti di voci senza parole ed orchestrazioni ''easy listening'' in interpretazioni di una serie di standards e di successi pop durante gli anni '60; ebbe particolare successo in quel decennio e durante quello precedente.
Corvairs (certain general)
Sad hotel (french version
12" [edizione] originale stereo fra 1985 l'invitation au suicide
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
L' originale stampa francese, con copertina lucida fronte retro e senza barcode, diversa da quella tedesca, label nera con scritte grigie e labirinto al centro, marchio SACEM in basso, catalogo ID22, "MPO" incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nel 1985 dalla L'Invitation Au Suicide in Francia e dalla Modell in Germania, il secondo EP dei Corvairs, successivo al primo "Temple fire" (1984) e precedente il loro primo album "Rio blanco" (1988). Prodotto dal gruppo stesso, contiene due versioni della title track, "Savage mix" e "Pop mix", diverse da quella poi proposta tre anni dopo in "Rio blanco", e le inedite su album "Journey to the centre of the mind" (incalzante intreccio fra garage rock e post punk) e "Liquid grass tribe" (episodio sostenuto da uno stomp quasi tribale, e caratterizzato a sua volta da una sintesi fra influssi garage psych ed ombroso post punk). La title track si muove su di un ritmo regolare, secco e pulsante, vicino al post punk ed apparentemente indirizzato alla pista da ballo alternativa. Formatisi a Boulder in Colorado nel 1978, i Corvairs lasciarono l'anno dopo lo Stato di origine per San Francisco, dove si immersero nella decisamente piu' vitale scena punk della Bay Area, suonando dal vivo in vari club locali. Presto si trasferirono a New York, dove continuarono la loro attivita' fino ai primi anni '90, quando si sciolsero. Autori di una musica eclettica che fondeva il punk ed il garage con diversi filoni del post punk, esordirono nel 1984 con il mini ''Temple fire'', inciso due anni prima, quindi pubblicarono due album, ''Rio blanco'' (1987) e ''Hitchhiker'' (1989), oltre ad un terzo inciso nel 1990 ma mai pubblicato. Il co-fondatore Phil Gammage suonava anche nei Certain General, poi con Scarlet Dukes e Voodoo Martini, oltre ad avviare una carriera solista.
Costa gal e caetano veloso
Domingo
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1967 audio clarity
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2023, copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Brasile su Philips. Pubblicato nel 1967, ''Domingo'' e' il primo album di Caetano Veloso e di Gal Costa, precedente ''Caetano Veloso'' (1968) di Veloso ed a ''Gal Costa'' (1969) di Gal Costa. I due grandi della musica pop brasiliana, allora praticamente esordienti, si cimentarono in questo lp con una musica ancora molto legata alla bossa nova, duettando con le loro voci sopra melodie morbide in bilico fra spensieratezza e lieve malinconia, con misurati arrangiamenti orchestrali e preminenza della chitarra acustica. Uno dei principali esponenti della nuova musica brasiliana proposta nella seconda meta' degli anni '60 dal movimento Tropicalia, insieme a Gilberto Gil, Os Mutantes e Gal Costa, Veloso incide fra la fine di quel decennio e l'inizio del successivo i suoi primi seminali album, in cui psichedelia, pop, musica brasiliana ed orchestrale si fondono dando vita ad una musica originale ed eclettica, caratterizzata anche da testi irriverenti ed ironici sulla societa' e la politica brasiliana nel periodo: questa presa di posizione gli causo' gravi problemi con il governo dittatoriale allora la potere in patria, che sfociarono in censura, arresti e lo condussero in esilio in Gran Bretagna a cavallo fra gli anni '60 e '70. Dopo il ritorno in patria Veloso continua ad incidere e pubblicare album, diventando una celebrita' a livello nazionale a discapito dell'antipatia dell'establishment nei suoi confronti. Nel corso degli anni la sua popolarita' si espande anche nel resto del mondo e ne fa una delle voci piu' riconosciute della musica brasiliana, anche grazie alla sua capacita' di fondere quest'ultima con un linguaggi e stili diffusi come il jazz ed il pop.
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