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Hendrix Jimi
Electric ladyland (Us sleeve + book)
Lp2 [edizione] ristampa stereo eu 1968 experience / legacy
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio album in vinile 180 grammi, ristampa del 2015, in vinile 180 grammi, copertina (nella versione pressoche' identica alla prima rara tiratura americana del disco, completamente diversa da quella inglese) apribile, arricchita di un booklet di otto pagine con note e foto, catalogo 88875134511. Pubblicato in Usa nel novembre del 1968 dopo ''Axis bold as love'' e prima di ''Band of gypsys'', giunto al numero 6 delle clasifiche Uk (dove usci' gia' in Ottobre) ed al numero 1 di quelle americane. Il terzo album, l' ultimo in studio e il suo lavoro piu' ambizioso, registrato con Steve Winwood, Al Kooper, Buddy Miles, fu concepito come album di studio a tutti gli effetti, e gli esperimenti di tecnica di registrazione, per allora innovativi, danno una forte impronta a questo lavoro, allo stesso tempo il disco e' molto piu' anarchico dei precedenti, con i brani che si allungano e gli assoli che si fanno meno concisi, fu splendidamente spiegato da rolling stone ai propri lettori all'epoca della sua uscita come '' blues avant garde'' e la definizione pare appropiata ancora oggi. album epocale come pochi altri, coglie in pieno lo spirito del 1968, l'autunnale atmosfera della fine dell' estate dell'amore, l'arrivo dell'eroina al posto dell' lsd, resta in ogni caso come uno dei pilastri dell'altare iconografico della musica rock ed una parte fondamentale del suo immaginario. contiene molti brani divenuti epocali, tra questi le straordinarie versioni di ''All along the watchtower'', ''Voodoo child'', ''Burning of the midnight lamp'', ''Rainy day dream away''.
Hendrix jimi
Live at woodstock (+book)
lp3 [edizione] nuovo stereo eu 1969 experience / sony / legacy
rock 60-70
rock 60-70
triplo album, ristampa con copertina pressoche' identica alla originaria tiratura, apribile in tre, corredata di libretto di otto pagine in formato 11'' con foto a colori e note (nonostante l' adesivo di presentazione riporti erroneamente che le pagine sono 24). Uscito originariamente nel 1999 su Mca/Experience, triplo album (che in questa versione e' contenuto in un box in cartone rigido, senza barcode), in vinile 200 grammi, ciascuno album contenuto in una propria copertina fotografica, con "custom labels", libretto di 36 pagine in formato lp ricchissimo di note e foto. Pubblicato nel 1999, il disco proponeva, per la prima volta, l' intera performance di Hendrix con la sua Band Of Gypsys al festival di Woodstock (con l'esclusione dei due brani cantati dal secondo chitarrista Jerry Lee, ''Mastermind'' e ''Gypsy woman''), del 19 agosto 1969, in precedenza pubblicata solo parzialmente. Una testimonianza illuminante della situazione artistica di Hendrix poco dopo aver sciolto i leggendari Experience e subito dopo aver formato i Gypsy Sun And Rainbows, la cui ossatura principale era composta dai fedeli Billy Cox e Mitch Mitchell: la performance di Hendrix fu caotica ed estrema, esaltante e frustrante al tempo stesso per alcuni, tuttavia storica, con la celebre interpretazione dell'inno degli Stati Uniti con tanto di suoni di mitragliatrice mimati dalla sua chitarra, e la distrutta chiusura di ''Hey Joe''. Questa la scaletta: ''Introduction'', ''Message to love'', ''Hear my train a comin''', ''Spanish castle magic'', ''Red house'', ''Lover man'', ''Foxey lady'', ''Jam back at the house'', ''Izabella'', ''Fire'', ''Voodoo child (slight return)'', ''Star sprangled banner'', ''Purple haze'', ''Woodstock improvisation'', ''Villanova junction'', ''Hey Joe''. Da Wikipedia: "Il festival di Woodstock del 1969 fu sicuramente uno degli eventi più rappresentativi per l'intero immaginario collettivo correlato alla musica degli anni sessanta ed al movimento flower power. In tale contesto, la performance di Jimi Hendrix divenne un vero e proprio simbolo del festival stesso oltre che del pensiero pacifista di quegli anni. L'esibizione del chitarrista era stata programmata in chiusura della rassegna, la sera del 18 agosto 1969, terzo ed ultimo di quei three days of peace, love and music: a causa però dei problemi tecnici e logistici che si verificarono, non ultimo il violento acquazzone che si abbatté sulla zona a metà del secondo giorno, la sua performance dovette essere rimandata all'alba del giorno successivo. L'enorme folla dei tre giorni precedenti (oltre 500.000 spettatori paganti) si era considerevolmente ridotta ed Hendrix chiuse il festival davanti ad un pubblico di dimensioni certo notevoli, ma decisamente inferiori alle aspettative: circa 200.000 spettatori, in larga parte esausti e storditi dopo tre giorni di kermesse ininterrotta. Il chitarrista si presentò sul palco con una formazione espansa, introdotta dallo speaker come Jimi Hendrix Experience, ma prontamente ripresentata dallo stesso Hendrix come Gipsy Sun And Rainbows: ne seguì un'esibizione di due ore - tra le più lunghe in assoluto della sua carriera - buona ma non eccellente, anche a causa dell'ancora scarsa armonia con il resto della band, dell'insufficiente soundcheck e di alcuni problemi tecnici connessi all'impianto microfonico. Quello che più rilevò, ad ogni modo, in quella storica esibizione, fu la celeberrima trasfigurazione chitarristica operata sul tema di The Star-Spangled Banner, inno degli Stati Uniti d'America: Hendrix si accanì sul tema dell'inno in maniera selvaggia, intervallandolo con feroci simulazioni sonore dei bombardamenti e dei mitragliamenti sui villaggi del Vietnam, sirene di contraerea ed altri rumori di battaglia, il tutto avvalendosi della sua sola chitarra. Nella realtà dei fatti, rimane tuttora estremamente controverso il significato che Hendrix volle attribuire a quel modo di proporre l'inno nazionale statunitense. Seppure la sua ragion d'essere sia piuttosto chiara, c'è da dire che già da un anno tale versione di The Star Spangled Banner veniva eseguita dal vivo e che lo stesso Hendrix è sempre stato piuttosto sibillino sul tema: in un'intervista a ridosso del festival di Woodstock il chitarrista si dichiarò disinteressato alle questioni politiche, e ad una domanda più precisa - rivoltagli al Dick Cavett's Show - sul perché della sua resa così poco ortodossa dell'inno americano rispose candidamente: «Penso che sia meraviglioso suonarlo così». Neppure è vero però, come alcuni hanno voluto insinuare, che Hendrix fosse addirittura favorevole all'intervento in Vietnam: oltre alla fin troppo eloquente trasfigurazione dell'inno statunitense effettuata a Woodstock, si pensi ad esempio che il brano Machine Gun, contenuto nel suo ultimo LP Band of Gypsys, è un'esplicita canzone di protesta contro la guerra.
Her space holiday
Home is where you hang yourself
Lp2 [edizione] nuovo stereo usa 2000 numero
indie 2000
indie 2000
edizione per il venticinquennale, doppio vinile, copertina apribile cartonata. Include oltre all'album un disco di remixes a cura di Duster, Bright eyes ed altri. Il secondo lavoro a nome "her space holiday" dopo la raccolta di lavori casalinghi The Astronauts Are Sleeping. Descrizione a cura della label "Dopo le sue gesta post-hardcore con Indian Summer e Calm, Marc Bianchi ha staccato il pedale di distorsione e ha acceso il quattro tracce. Dalla sua cameretta da ragazzo a San Mateo, California, Her Space Holiday esplora lo smarrimento della giovane età adulta attraverso una lente sognante da prozac"
Marc Bianchi, polistrumentista slowcore e boss dell'etichetta AudioInformation Phenomenon, comincia a registrare come Her Space Holiday dal 1996, ha militato nei gruppi hardcore Indian Summer, Calm e Mohinder, i suoi lavori solisti sono caratterizzati dalla sperimentazione e combinazione di beats elettronici e tappeti di suoni in stile shoegazer, tra le sue principali influenze Slowdive, My Bloody Valentine. riferimenti a Manitoba.
Hermano
When the moon was high...
Lpm [edizione] nuovo stereo eu 2024 ripple
indie 90
indie 90
mini lp con sei brani contiene la prima canzone degli Hermano in quasi 20 anni, oltre a un brano inedito dal loro ultimo album. "When The Moon Was High" è completato da 4 brani live selezionati dai festival HellFest e W2.
Gli Hermano nascono nel 1998 come progetto collaterale ad opera di membri di altre band underground americane, John Garcia (Kyuss, Unida), David Angstrom (Supafuzz, Black Cat Bone), Steve Brown (Dock Ellis), Steve Earle (Afghan Whigs) e Mike Callahan (Disengage, Earshot). Il gruppo incide fra il 1999 ed il 2000 il primo lp, ''Only a suggestion'', pubblicato poi nel 2002, lavorando spesso in studi separati a causa delle distanze geografiche fra i musicisti coinvolti. Le intense performance dal vivo e le sessioni di incisione del nuovo album non risentono degli impegni dei vari membri con altri gruppi e, nel 2004, il secondo lp ''Dare I say'' esce su Suburban Records. Gli Hermano suonano un potente e diretto stoner, indirizzato piu' verso l'hard rock che sull'acid rock, vicino a Kyuss e Queens Of The Stone Age.
Hermanos gutierrez
El bueno y el malo
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2022 easy eye sound
indie 2000
indie 2000
stampa americana. Il quinto album prodotto da Dan Auerbach nel suo studio di Nashville. Nominato Album dell'anno agli Americana Music Honors & Awards del 2023, vede il duo dei fratelli Estevan e Alejandro Gutiérrez di origine ecuadoriano-svizzera proporre un rock ambient strumentale basato sulle chitarre, una elettrica ed una lapsteel, dei due accompagnati da vari strumenti per un risultato che è stato paragonato dalla critica ad atmosfere morriconiane quali la colonna sonora del Buono, il brutto ed il cattivo. Influenze che svariano da Ry Cooder a compositori di colonne sonore quali Nico Fidenco od Alessandro Alessandroni e la musica latino americana.
Herrera & the handouts (cheepskates)
another lie / playin' for time
7" [edizione] originale stereo usa 1988 midnight records
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Singolo in formato 7", l' originale stampa americana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) ripiegata in due attorno al disco, senza barcode, etichetta nera con scritte e logo bianchi, foro al centro largo, catalogo MID 4519. Pubblicato nel 1988, il singolo d' esordio in proprio di David John Herrera, chitarrista dei primi due dischi dei newyorchesi CHEEPSKATES; contiene sul lato A "Another Lie", tra 60's pop e garage, uno dei migliori brani poi sul primo ed unico album "A Handout for my Cheepskate", uscito per la stessa Midnight Records nel 1989, e sul retro l' altrimenti inedita "Playin' For Time", piacevolissimo brano tra rock'roll, folk rock ed una immancabile vena 60's pop. L' atteso album, uscito qualche mese dopo, registrato con un folto gruppo di "amici" provenienti da molti dei piu' validi gruppi garage dell'epoca (tra gli altri Orin Portnoy ex Outta Place e negli Optic Nerve, Elan Portnoy, gia' nei Fuzztones e negli Headless Horsemen, poi anche nei Lone Wolves, Bobby Belfiore e Tony Matura degli Optic Nerve, Dino Sorbello dei Blacklight Chameleons, Mad Violets e poi nei Laughing Sky, Mike Miraconda dei Rauch Hands e Shane Flaubert dei Cheepskates), sara' un piacevolissimo sunto delle influenze musicali di Herrera, con brani che esplorano i territori del garage, del 60's pop, della psichedelia, ed occasionalmente si concedono ad un approccio chitarristico piu' graffiante tra i Nazz e certo 70's rock.
Hester carolyn
carolyn ester (1962 lp, with bob dylan)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1962 troubadour
rock 60-70
rock 60-70
ristampa con copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rara tiratura uscita in America su Columbia, mentre sul retro presenta la stessa bella immagine del frontecopertina dell' edizione inglese del disco, del terzo album della cantante folk americana originaria del Texas, autrice gia' di un primo album su Coral nel 1957 dal titolo "Scarlet Ribbons", quindi di "Carolyn Hester" nel 1961 su Tradition, prima di passare alla Columbia per cui incise dopo questo lavoro anche "This Life I'm Living" nel 1963. Tra le madrine della scena neo-folk del Greenwich Village ma sempre lontano dalla luce dei riflettori, in questo disco (che non ha niente in comune con il precedente "Carolyn Hester" su Tradition) ospita il giovane compagno di etichetta Bob Dylan che suona l' armonica su tre brani e, considerando che le registrazioni risalgono al settembre del '61, si tratta delle prime registrazioni di Dylan poi giunte alla pubblicazione (sebbene questa sia avvenuta successivamente ad un album di Harry Belafonte con Dylan impiegato all' armonica in un brano e rispetto anche all' album di esordio di Dylan stesso). Prodotto da John Hammond, il disco fu inciso con la Hester (chitarra e voce) accompagnata, oltre che dall' armonica di Dylan in tre brani, anche da Bruce Langhorne (chitarra e violino) e Spike Lee al basso (apprezzato musicista soprattutto in ambito jazz, si tratta del padre del noto regista Spike Lee), e contiene dodici brani, perlopiu' traditionals (tra cui la sempre bellissima "Once I Had A Sweetheart"), suonati e cantati con sensibilita' e personalita'. Fu durante le sessions di registrazione dell' album che Richard Farina (all' epoca compagno della Hester) conobbe Bob Dylan, con cui instauro' un forte legame di amicizia. Dopo il divorzio con il marito Richard Farina ed un periodo di lontananza dalle sale d' incisione, la fine degli anni '60 la vide protagonista di momentaneo ritorno sulle scene decisamente inatteso, con due albums registrati a nome Carolyn Hester Coalition (i musicisti gia' avevano contribuito a registrare un album a nome Twin Connexion nel 1968 per la Decca), pubblicati per la Metromedia che certo non rinnegano le radici folk della Hester ma le ripropongono in una chiave decisamente nuova, con una felicissima vena compositiva tra folk e pop, risentendo fortemente dell' influsso della psichedelia californiana e newyorkese, in una serie di episodi agrodolci assai ispirati, e caratterizzati da brillantissimi arrangiamenti, con paragoni che vanno dagli Ill Wind ai Jefferson Airplane. Dopo questi due lavori la Hester si allontano' nuovamente dalle scene tornando ad incidere solo sporadicamente.
Hiatt john
Riding with the king
Lp [edizione] seconda stampa stereo hol 1983 geffen
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Seconda stampa europea, pressata in Olanda, copertina lucida fronte retro senza barcode, ancora con "CB 271" e "57" sul retro in alto a destra, completa di inner sleeve con testi, label bianca con righe grigie orizzontali, con logo Geffen sferico in alto, nella seconda versione, in cui "Geffen Records" sotto il logo e' scritto in grassetto e con le lettere piu' distaccate tra di loro, catalogo GEF25593, BIEM/STEMRA a destra. Pubblicato nel 1983 dalla Geffen, non entrato in classifica negli USA ne' in Gran Bretagna, il sesto album solista, uscito dopo ''All of a sudden'' (1983) e prima di ''Warming up to the ice age'' (1985). Prodotto per meta' da Ron Nagel e Scott Mathews e per meta' da Nick Lowe, i quali danno il proprio tocco distintivo a ciascuna delle facciate del vinile, questo lavoro di Hiatt mostra sensibili differenze nel sound al suo interno, che pero' sono integrate in un tutto coerente dalla personalita' dell'autore e rivelano la sua anima di roots rocker, piu' nervoso e dinamico, con lontani echi anni '50, sulla prima facciata, piu' rilassato e tinto di blues sulla seconda. John Hiatt e' un veterano rocker di indianapolis, ex White Duck (con cui ha realizzato "In Season" nel 72); la sua carriera solista, iniziata nel 1974, e' caratterizzata da un mix di rock, roots e folk, il tutto supportato da un personalissimo stile chitarristico. I suoi dischi migliori sono considerati: "Slow turning" del 1988 e "Bring the family" del 1987, e sono altresi' stimati "Perfectly good guitar", "Crossing Muddy Waters" e "Master of disaster".
Hiatt john
Slug line (misprint label!)
Lp [edizione] originale stereo usa 1979 mca
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa americana, copertina (con cut promozionale a sinistra lungo il bordo supertiore) senza barcode, completa di inserto con foto e crediti, e dell' originaria inner sleeve generica della MCA bianca con logos neri, label crema con bordo marroncino, nella primissima versione in cui erroneamente il secondo brano del lato A e' riportato come "The Negros Were Dancing" (a differenza del retrocopertina), catalogo MCA-3088. Pubblicato nel 1979 dalla MCA, il terzo album, successivo a ''Overcoats'' (1975) e precedente ''Two bit monsters'' (1980). Trascorsi quattro anni senza un contratto discografico, Hiatt finalmente firmo' con la MCA, ed il primo frutto del nuovo accordo fu questo ''Slug line'', un lavoro dal sound piu' moderno e meno eclettico rispetto al passato: qui il rocker dello Indiana offre un rock secco, dinamico ed energico, cantato con stile asciutto ed incisivo, con tracce di aggressivita' punk in brani quali ''You used to kiss the girls'' e ''(No more) dancin' in the street'', frizzante e robusto power pop in ''The night that kenny died'', e l'occasionale arrangiamento elettroacustico ed autunnale di ''Washable ink''; difficile non provare accostamenti con il britannico Elvis Costello. L'album fu un assoluto flop commerciale, come i precedenti e come quelli che lo avrebbero seguito nella prima meta' degli anni '80. John Hiatt e' un veterano rocker di Indianapolis, ex White Duck (con cui ha realizzato "In Season" nel 72); la sua carriera solista, iniziata nel 1974, e' caratterizzata da un mix di rock, roots e folk, il tutto supportato da un personalissimo stile chitarristico. I suoi dischi migliori sono considerati: "Slow turning" del 1988 e "Bring the family" del 1987, e sono altresi' stimati "Perfectly good guitar", "Crossing Muddy Waters" e "Master of disaster".
High tide
sea shanties
Lp [edizione] ristampa stereo uk 1969 psycho
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Rara ristampa inglese del 1984, copertina (con piccola abrasione in alto a destra sul fronte) non apribile, senza barcode, etichetta viola con logo e scritte bianche, catalogo PSYCHO26. Pubblicato in Inghilterra dalla Liberty nel dicembre del 1969 prima di ''High tide'', non entrato nelle classifiche inglesi ne' in quelle Usa. Il primo album. Capolavoro senza tempo dalle atmosfere oscure e penetranti, superbo mix tra progressive, psichedelia ed hard rock, sorretto dal diabolico violino di Simon House e dalla mefistofelica chitarra di Tony Hill, e', per originalita', potenza e carica emotiva certamente uno dei capolavori dell' Underground Britannico. Tra i brani contenuti le magnifiche ''Walking Down Their Outlook and Pushed'', ''But Not Forgotten'', ''Futilist's Lament''. Nati sulle ceneri dei Misunderstood per opera di Simon House, Tony Hill, Peter Pavli e e Rog Hadden, si formano nel 1969 durante la registrazione di ''Sinister morning'' di Danny Gerrard, dove suonano da turnisti; la band pubblica soltanto due albums, che sono oggi considerati , senza tema di smentite, tra le maggiori opere della musica rock della loro epoca. Gli High Tide furono parte della scena 'progressive underground' che esplose in Gran Bretagna alla fine degli anni '60, capitanati da Tony Hill gia' con i leggendari Misunderstood; pubblicarono due lavori totalmente anticommerciali con una groove complessa oscura e ultraterrena, e la loro popolarita', come accaduto a molte altre bands del movimento, fu piu' rilevante nell' Europa continentale che in Inghilterra. Allo scioglimento della band Simon House sara' con Peter Pavli negli Hawkwind prima e con David Bowie poi.
High tide
sea shanties (Turquoise vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 repertoire
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2023, rimasterizzata ed in vinile 180 grammi di colore turchese, copertina apribile senza barcode, pressoche' identica alla prima molto rara tiratura. Pubblicato in Inghilterra dalla Liberty nel dicembre del 1969 prima di ''High tide'', non entrato nelle classifiche inglesi ne' in quelle Usa. Il primo album. Capolavoro senza tempo dalle atmosfere oscure e penetranti, superbo mix tra progressive, psichedelia ed hard rock, sorretto dal diabolico violino di Simon House e dalla mefistofelica chitarra di Tony Hill, e', per originalita', potenza e carica emotiva certamente uno dei capolavori dell' Underground Britannico. Tra i brani contenuti le magnifiche ''Walking Down Their Outlook and Pushed'', ''But Not Forgotten'', ''Futilist's Lament''. Nati sulle ceneri dei Misunderstood per opera di Simon House, Tony Hill, Peter Pavli e e Rog Hadden, si formano nel 1969 durante la registrazione di ''Sinister morning'' di Danny Gerrard, dove suonano da turnisti; la band pubblica soltanto due albums, che sono oggi considerati , senza tema di smentite, tra le maggiori opere della musica rock della loro epoca. Gli High Tide furono parte della scena 'progressive underground' che esplose in Gran Bretagna alla fine degli anni '60, capitanati da Tony Hill gia' con i leggendari Misunderstood; pubblicarono due lavori totalmente anticommerciali con una groove complessa oscura e ultraterrena, e la loro popolarita', come accaduto a molte altre bands del movimento, fu piu' rilevante nell' Europa continentale che in Inghilterra. Allo scioglimento della band Simon House sara' con Peter Pavli negli Hawkwind prima e con David Bowie poi.
Hillage steve (gong)
live herald
Lp2 [edizione] originale stereo ita 1978 virgin
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Very good rock 60-70
prima stampa italiana, uscita qualche settimana dopo quella inglese, doppio album con copertina (con poche piccole macchie di umidita') apribile senza barcode, etichetta rossa da un lato e verde dall' altro, timbro Siae del secondo tipo, in uso tra il '75 ed il '78/79, con marchio Siae che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale, catalogo AVIL213502. Pubblicato in Inghilterra nel dicembre del 1978 dopo ''Green'' e prima di ''Open'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa, il quinto album. Il primo album live, registrato in Inghilterra dal marzo del 1977 al maggio del 1978 con una formazione che prevede per le prime tre facciate (mentre la quarta vede quattro brani in studio) la partecipazione di Clive Bunker, Colin Bass, Christian Boule', Phil Hodge, Basil Brooks, Miquette Giraudy, Andy Anderson, John Mc Kenzie, Joe Blocker, Curtis Robertson, mentre alla parte registrata in studio, al Saw Mill di Fowey, in Cornovaglia, partecipano Andy Anderson, John McKenzie, Miquette Giraudy. E' questo uno dei lavori piu' considerati a livello critico del chitarrista inglese, la musica contenuta e' definitoadalla chitarra sintetizzatore, del cui utilizzo questa opera e' uno dei primi esperimenti, il disco, si colloca nella tradizione spazial-psichedelica tipica del musicista e rinnova il mito dell' Hillage chitarrista dalla tecnica, e soprattutto dalle sonorita' straordinarie. Questa la lista completa dei brani delle facciate registrate dal vivo: "Salmon Song", "The Dervish Riff", "Castle in the Clouds", "Hurdy Gurdy Man" di Donovan, "Light In the Sky", "Searching For the Spark", "Electrick Gypsies", "Radiom", "Lunar Music Suite", "Meditation of the Dragon", "It's all too much" dei Beatles, "The Golden Vibe". La facciata registrata in studio include invece "Talking to the sun", "1988 Aktivator", "ew Age Synthesis (Unzipping the Zype)" e "Healing Feeling".
Hillage steve (gong)
motivation radio
Lp [edizione] originale stereo usa 1977 atlantic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
l' originale stampa americana, copertina con cut promozionale in basso a destra, completa di inner sleeve con crediti e foto, etichetta verde e arancione Atlantic con logo Virgin con vergini in alto a sinistra, catalogo SD19144, copia pressata negli stabilimenti PRC Recording Company di Richmond, Indiana, con "RI" e "PRC" e "PR" inciso sul trail off dei due lati. Pubblicato in Inghilterra nel settembre del 1977 dopo ''L'' e prima di ''Green'', giunto al numero 28 delle classifiche inglesi, il terzo album solista del musicista inglese. Prodotto da Malcolm Cecil, registrato a Los Angeles nel luglio del 1977, fu definito dalla critica inglese come ''psichedelia della nuova era'', e si colloca a pieno titolo nella tradizione spazial-psichedelica tipica del chitarrista inglese, con grande utilizzo di effetti, chitarre trattate e arrangiamenti anticonvenzionali ed originalissimi. Steve Hillage e' veterano della scena rock, gia' con gli Arzachel nel 1969, con i Khan e poi con i Gong negli anni '70. Fonda anche, all' inizio degli anni '90, i System 7, che suonano musica elettronica ballabile ma piacevole anche per l'ascolto; ha lavorato anche come produttore.
Hillage steve (gong)
Open
Lp [edizione] originale stereo ita 1979 virgin
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
l' originale stampa italiana, copertina con parti sagomate die-cut sul fronte e sul retro, con due strappetti di circa 1 cm. riparati con nastro adesivo trasparente sul fronte, completa di inner sleeve in carta multicolore, label verde con riga rossa obliqua su di una facciata ed a colori invertiti sull'altra, catalogo VIL12135, data sul trail off dei due lati 8/11/79. Pubblicato nel 1979 dalla Virgin, dopo ''Green'' (1978) e prima di ''Live herald'' (1979), il quinto album. Inciso con Dave Stewartm Andy Anderson, Miquette Giraudy e Paul Francis, e' un lavoro che fa pensare ad un trance rock melodico, con partiture circolari ed ipnotiche, essenzialmente melodiche ma non prive di spunti space rock; certo, ascoltando un disco come questo, viene da pensare che gruppi come gli Ozric Tentacles abbiano sentito l'influenza di un musicista come Hillage. Steve Hillage e' veterano della scena rock, gia' con gli Arzachel nel 1969 e poi con i Gong negli anni '70. Fonda all'inizio degli anni '90 i System 7, che suonano musica elettronica ballabile ma piacevole anche per l'ascolto; ha lavorato anche come produttore.
Hole
Dicknail / burnblack
7" [edizione] originale stereo usa 1991 sub pop
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
Singolo in formato 7", la prima rara stampa americana, nella versione in vinile nero (pressata in 4500 copie, altre 3000 furono pressate in vinile grigio, mentre tutte le versioni con vinile di colore diverso sono successive), copertina ripiegata attorno al disco e senza barcode, con risvolto da staccare ed inviare per l' iscrizione al Sub Pop Singles Club, etichetta gialla, grigia e nera, foro al centro largo, catalogo SP93. Pubblicato nel febbraio del 1991, il secondo singolo, il primo ed unico per la Sub Pop, registrato nel novembre del 1990 e contenente due splendide tracce altrimenti inedite, quintessenza del primo viscerale grunge rock: "Dicknail" e "Burnblack" (quest' ultima comparira' nel 1997 nella raccolta "My Body, The Hand Grenade"). Formatesi a Los Angeles nel 1989 ad opera di Courtney Love ed Eric Erlandson, le Hole sono uno dei piu' noti e considerati gruppi femminili del rock alternativo negli anni '90. Guidate dall'istrionica Courtney Love, le Hole esordiscono su lp con "Pretty on the inside" (1991), molto considerato nell'ambiente undeground, a base di furiosi assalti chitarristici e vocali e con attitudine punk. Il successivo "Live through this" (1994), considerato da molti il loro capolavoro, segna il loro primo importante successo commerciale, poi superato da "Celebrity skin" (1998); nel corso del tempo il gruppo si sposta dal punk verso il power pop, fino a che nel 2002 non si ha notizia dello scioglimento.
Hole
Live through this
Lp [edizione] ristampa stereo eu 1994 dgc / universal
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
Copia ancora incellophanata, ristampa del 2016, in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, etichetta custom, catalogo 602547849670, con "Mastered by Capitol" inciso sul trail off del primo lato. Pubblicato nell'aprile 1994, prima di "Celebrity skin" (98) e dopo "Pretty on the inside" (91), il secondo album, giunto alla posizione n.13 in Inghilterra e alla n. 53 in Usa; registrato con la nuova formazione che vede gli ingressi di Kristen Pfaff (janitor Joe) al basso e Patty Schemel alla batteria. Uscito nell'aprile del 94, una settimana dopo il suicidio di Kurt che aleggia quasi profetico in alcune liriche dell'album; sembra infatti che Cobain abbia co-scritto diversi brani, cosa che si avverte anche nella struttura delle canzoni, molto piu' melodiche rispetto all'aggressivo debutto Pretty on the inside" di tre anni prima, e vicine alla formula di "Nevermind" dei Nirvana. Il disco rimane uno dei piu' bei esempi di 'grunge melodico' con ottimi brani quali "Miss world", "Violet", "Doll parts", tutti usciti poi come singoli. Poco dopo l'uscita del disco, la sfortuna si abbattera' ancora sulla band con la morte della povera Kristen Pfaff per overdose nel giugno 94. Formatesi a Los Angeles nel 1989 ad opera di Courtney Love ed Eric Erlandson, le Hole sono uno dei piu' noti e considerati gruppi femminili del rock alternativo negli anni '90. Guidate dall'istrionica Courtney Love, le Hole esordiscono su Lp con "Pretty on the inside" (1991), molto considerato nell'ambiente undeground, a base di furiosi assalti chitarristici e vocali e con attitudine punk. Il successivo "Live through this" (1994), considerato da molti il loro capolavoro, segna il loro primo importante successo commerciale, poi superato da "Celebrity skin" (1998); nel corso del tempo il gruppo si sposta dal punk verso il power pop, fino a che nel 2002 non si ha notizia dello scioglimento.
Hole
Live through this
Lp [edizione] originale stereo ger 1994 city slang
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
Prima molto rara stampa, nella versione in vinile nero, realizzata dalla tedesca City Slang (il disco non fu pressato all' epoca in vinile in altri paesi), copertina lucida, etichetta custom con sfondo bianco, nella versione con il cuore nero e le scritte ed il bordo rossi, e non viceversa, e con "Gema" in basso a sinistra, catalogo EFA 04935-1. Pubblicato nell'aprile 1994, prima di "Celebrity skin" (98) e dopo "Pretty on the inside" (91), il secondo album, giunto alla posizione n.13 in Inghilterra e alla n. 53 in Usa; registrato con la nuova formazione che vede gli ingressi di Kristen Pfaff (janitor Joe) al basso e Patty Schemel alla batteria. Uscito nell'aprile del 94, una settimana dopo il suicidio di Kurt che aleggia quasi profetico in alcune liriche dell'album; sembra infatti che Cobain abbia co-scritto diversi brani, cosa che si avverte anche nella struttura delle canzoni, molto piu' melodiche rispetto all'aggressivo debutto Pretty on the inside" di tre anni prima, e vicine alla formula di "Nevermind" dei Nirvana. Il disco rimane uno dei piu' bei esempi di 'grunge melodico' con ottimi brani quali "Miss world", "Violet", "Doll parts", tutti usciti poi come singoli. Poco dopo l'uscita del disco, la sfortuna si abbattera' ancora sulla band con la morte della povera Kristen Pfaff per overdose nel giugno 94. Formatesi a Los Angeles nel 1989 ad opera di Courtney Love ed Eric Erlandson, le Hole sono uno dei piu' noti e considerati gruppi femminili del rock alternativo negli anni '90. Guidate dall'istrionica Courtney Love, le Hole esordiscono su Lp con "Pretty on the inside" (1991), molto considerato nell'ambiente undeground, a base di furiosi assalti chitarristici e vocali e con attitudine punk. Il successivo "Live through this" (1994), considerato da molti il loro capolavoro, segna il loro primo importante successo commerciale, poi superato da "Celebrity skin" (1998); nel corso del tempo il gruppo si sposta dal punk verso il power pop, fino a che nel 2002 non si ha notizia dello scioglimento.
Hole
Live through this (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1994 geffen
indie 90
indie 90
Ristampa in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica a quella della originaria tiratura. Pubblicato nell'aprile 94, prima di "Celebrity skin" (98) e dopo "Pretty on the inside" (91), il secondo album, giunto alla posizione n.13 in Inghilterra e alla n. 53 in Usa; registrato con la nuova formazione che vede gli ingressi di Kristen Pfaff (janitor Joe) al basso e Patty Schemel alla batteria. Uscito nell'aprile del 94, una settimana dopo il suicidio di Kurt che aleggia quasi profetico in alcune liriche dell'album; sembra infatti che Cobain abbia co-scritto diversi brani, cosa che si avverte anche nella struttura delle canzoni, molto piu' melodiche rispetto all'aggressivo debutto Pretty on the inside" di tre anni prima, e vicine alla formula di "Nevermind" dei Nirvana. Il disco rimane uno dei piu' bei esempi di 'grunge melodico' con ottimi brani quali "Miss world", "Violet", "Doll parts", tutti usciti poi come singoli. Poco dopo l'uscita del disco, la sfortuna si abbattera' ancora sulla band con la morte della povera Kristen Pfaff per overdose nel giugno 94. Formatesi a Los Angeles nel 1989 ad opera di Courtney Love ed Eric Erlandson, le Hole sono uno dei piu' noti e considerati gruppi femminili del rock alternativo negli anni '90. Guidate dall'istrionica Courtney Love, le Hole esordiscono su Lp con "Pretty on the inside" (1991), molto considerato nell'ambiente undeground, a base di furiosi assalti chitarristici e vocali e con attitudine punk. Il successivo "Live through this" (1994), considerato da molti il loro capolavoro, segna il loro primo importante successo commerciale, poi superato da "Celebrity skin" (1998); nel corso del tempo il gruppo si sposta dal punk verso il power pop, fino a che nel 2002 non si ha notizia dello scioglimento.
Holiday billie
lady sings the blues (+1 track)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1956 jazz wax
jazz
jazz
Ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima tiratura uscita originariamente su Clef Records nel 1956, con note e foto supplementari sul retro, e con l' aggiunta del brano "PS I Love You" tratto dalle stesse sessions. Questo classico album fu inciso in tre sessioni con diverse formazioni, di cui riportiamo i dettagli piu' avanti. Il titolo dell'album e' lo stesso della famosa autobiografia della cantante, pubblicata nello stesso anno. Considerato da alcuni uno degli ultimi dischi classici di Billie Holiday, con la presenza tra gli altri brani di una rabbrividente "Strange Fruit", vede la presenza di accompagnatori di eccezionale livello come Tony Scott, Wynton Kelly e Kenny Burrell. I brani ''Lady sings the blues'', ''Trav'lin' light'', ''I must have that man'', ''Some other spring'' furono incisi a New York il 6 giugno del 1956, con formazione composta da Charlie Shavers (tromba), Tony Scott (clarinetto, arrangiamenti), Paul Quinichette (sax tenore), Wynton Kelly (pianoforte), Kenny Burrell (chitarra), Aaron Bell (contrabbasso), Lenny McBrowne (batteria) e Billie Holiday (voce); i brani ''Strange fruit'', ''No good man'', God bless the child'' e ''Good morning heartache'' furono incisi a New York il 7 giugno del 1956 con formazione composta da Charlie Shavers (tromba), Tony Scott (clarinetto, arrangiamenti), Paul Quinichette (sax tenore), Wynton Kelly (pianoforte), Kenny Burrell (chitarra), Aaron Bell (contrabbasso), Lenny McBrowne (batteria) e Billie Holiday (voce); i brani ''Love me or leave me'', ''Too marvelous for words'', ''Willow weep for me'' e ''I thought about you'' furono incisi a Los Angeles il 3 settembre del 1954 con formazione composta da Harry Edison (tromba), Willie Smith (sax alto), Bobby Tucker (pianoforte), Barney Kessel (chitarra), Red Callender (contrabbasso), Chico Hamilton (batteria) e Billie Holiday (voce). Una delle piu' grandi cantanti della storia del jazz e della music afroamericana in generale, Billie Holiday (1915-1959) e' ricordata anche per il suo stile personale ed inconfondibile, a suo agio soprattutto con lente ballads pianistiche; la sua vita, breve e consumata dagli eccessi come da tristi vicende personali, era riflessa nelle sue canzoni, contraddistinte dal suo canto sensuale e malinconico.
Hollies
Distant light
Lp [edizione] originale stereo uk 1971 Parlophone
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Very good [copertina] Excellent rock 60-70
Bella copia con lievi segni di invecchiamento sul vinile, che provocano qualche modesto effetto sull'ascolto in alcuni brani, prima rara stampa inglese, copertina (con lievissimi segni di invecchiamento) apribile e con printer ''Garrod & lofthouse ltd.'' all'interno, corredata dell'inserto con testi e crediti, etichetta nera e argento, logo Parlophone bianco in alto, e con logo EMI in un rettangolo in alto che in basso, ma con scritta lungo la circonferenza che inizia ancora con "The Gramophone Co", catalogo PAS10005, scritta "porky" incisa sul trail off del lato A e "pecko" su quello del lato B. Pubblicato nell'ottobre del 1971 dalla Parlophone nel Regno Unito, dove non entrò in classifica, e nell'aprile del 1972 dalla Epic negli USA, dove giunse alla 22esima posizione, il dodicesimo album, successivo a "Confessions of the mind" (1970, uscito negli USA come "Moving finger") e precedente "Romany" (1972). L'ultimo album inciso con Allan Clarke, che se ne sarebbe andato di lì a poco per tentare la strada solista, "Distant light" fu un totale insuccesso in patria, ma fu discretamente accolto negli Stati Uniti; gli Hollies proseguono sulla strada di un suono più personale ed aperto a sperimentazioni (certo non avanguardiste), che porta all'inclusione negli arrangiamenti di parti di sassofono e cori femminili, oltre che di soluzioni compositive talora più articolate del tipico pop mainstream, e la loro fatica produce qui una grandissima hit, la loro più grande negli USA, "Long cool woman in a black dress", giunta al secondo posto nella classifica billboard hot 100, ed un brano indubbiamente molto bello, con il suo piglio alla Creedence Clearwater Revival ma temperato dal gusto melodico britannico. Formatisi nel novembre del 1962 a Manchester, ed ancora attivi nei primi anni 2020, attraverso vari avvicendamenti nell'organico attorno ai due membri sempre rimasti a bordo Tony Hicks e Bobby Elliott, gli Hollies sono stati uno dei migliori e più famosi gruppi pop inglesi e fra i protagonisti della British invasion che avrebbe segnato profondamente anche la nuova musica americana degli anni '60; sono considerati da molti secondi solo ai Beatles ed ai Rolling Stones fra quella folta schiera di grandi bands britanniche di metà decennio. Inizialmente dediti soprattuto a covers di rock'n'roll e r'n'b, i talentuosi Hollies svilupparono presto un proprio stile personale ed un proprio repertorio, avvantaggiandosi di splendide armonie a tre voci, complice anche un giovane Graham Nash, che avrebbe lasciato il gruppo nel 1968 per andare a formare i CS&N (e poi CSN&Y) in California, portandosi dietro, con ogni probabilità, anche il talento e l'esperienza accumulata nel costruire meravigliose trame vocali. Negli anni '60 gli Hollies proponevano una musica accostata a quella dei Beatles, anche se non riuscirono mai a raggiungere le inarrivabili vette creative scalate dai Fab Four anno dopo anno, ma pennellando comunque un gran numero di deliziose canzoni.
Holter julia
Something in the room she moves (ltd red)
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2024 domino
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile doppio colorato rosso "calder red", copertina apribile, coupon per download digitale, adesivo su cellophane. Sesto album per la musicista americana, ispirtato dalla esperienza di maternità avuta in questi ultimi anni e dedicato alla perdita dei nonni e di un nipote appena diciottenne. Un disco che vede la collaborazione dei musicisti Devin Hoff e Chris Speed, Elizabeth Goodfellow e Tashi Wada, prodotto dalla Holter con Kenny Gilmore.
Julia Hotler e' una cantante, compositrice e multi-strumentista californiana, basata a Los Angeles, la cui musica si inserisce in un contesto fra elettronica, folk, musica barocca e pop progressivo. Collabora con numerosi musicisti della scena losangelina fra cui Nite Jewel (alias Ramona Gonzales) e Linda Perhacs. Ha debuttato nell'estate 2011 con "Tragedy", cui succedono "Ekstasis" nel 2012 e "Loud city song" nel 2013.
Honeymoon killers
Loved, the lost and the last (ltd.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1991 bang! records
punk new wave
punk new wave
Catalogo BANG!LP153. Pubblicato nel marzo del 2022 dalla Bang!, questo è il sesto ed ultimo album degli Honeymoon Killers, un disco "perduto", inciso nel lontano 1991 ma rimasto inedito per più di trent'anni. La band americana era in queste sessioni composta da Jerry Teel (Chrome Cranks), Lisa Well (basso) e dai tre membri dei nascenti Jon Spencer Blues Explosion: Jon Spencer (chitarra), Judah Bauer (chitarra) e Russell Simins (batteria), fatto che incise senz'altro nello stile di questo lavoro rispetto ai precedenti, con l'innesto di tocchi di Pussy Galore e della prima Blues Explosion. Un cocktail esplosivo, che include covers di Scientists e Ramones. Qui di seguito la scaletta. "Guess I'm falling in love", "Love man", "Oh oh I love her so", "What love is", "Love love love love love", "Love is all around", "Who's driving your plane?", "Dead again", "Doesn't matter", "What's that?", "Murderess in a purple dress", "Joe's house". Gruppo newyorchese che, formatosi nel 1983, raccolse l' eredita' dei Cramps piu' oscuri e grezzi degli esordi, ed in cui militavano la bassista Lisa Wells (poi nei Little Porkchop) ed il chitarrista e cantante Jerry Teel (anche con Boss Hog, poi nei Chrome Cranks, Little Porkchop e Knoxville Girls), qui con Sally Edroso/Barry alla batteria (poi negli STP) come gia' nel precedente live. Gli Honeymoon Killers videro anche per un breve periodo in formazione il batterista Russel Simins e soprattutto la chitarra di Jon Spencer (ex Pussy Galore e con i Boss Hog), entrambi presto nella Jon Spencer Blues Explosion; vari altri musicisti hanno stazionato brevemente nel gruppo, fra cui Christina Martinez (Pussy Galore) e Dan Kroha (Gories, Demolition Doll Rods). Inseriti da alcuni critici nel filone psychobilly, ossessionati dall'immaginario dei B-movie d'orrore, esordirono nel 1984 con l'album ''Honeymoon killers from Mars'', seguito nel 1985 dal live ''Love American style'', registrato immancabilmente allo storico CBGB's, per poi proseguire con un buon numero di uscite fino al 1994, quando si sciolsero.
Hooker earl
There's a fungus among us - aka "the genius of earl hooker" (ltd. coloured vinyl rsd 2024)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1972 red lightnin
blues rnr coun
blues rnr coun
Edizione limitata a 2000 copie, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2024, in vinile bianco con chiazze rosse e striature verdi, copertina flipback sul retro e senza barcode, corredata da poster con riproduzione dello artwork originale di Robert Crumb (che illustrò la copertina di questa versione dell'album). Ristampa del 2024 ad opera della Red Lightnin', pressoché identica alla prima tiratura del 1972. Originariamente pubblicato nel 1967 negli USA su Cuca Records in una tiratura divenuta rarissima e ricercata, con il titolo di "The genius of Earl Hooker", quindi ri-pubblicato nel 1972 nel Regno Unito dalla Red Lightnin' con copertina cambiata (illustrata da Robert Crumb) e con il titolo di "There's a fungus among us", questo splendido album di culto fu il primo della discografia purtroppo scarna del grande chitarrista americano di colore, cugino di John Lee Hooker, maestro della slide guitar tra i piu' grandi di sempre. Interamente strumentale, "The Genius of Earl Hooker" contiene dodici episodi (tra cui le covers di "Hold On, I'm Coming" di Sam & Dave e "Dust My Broom" di Elmore James) magistralmente sospesi tra blues, soul e jazz, con la splendida chitarra di Hooker sorretta da una sezione ritmica scarna ed essenziale ed accompagnata dalla costante presenza di una deliziosa tastiera che riporta alla memoria a tratti quella magnifica di Booker T. Jones nei primi dischi dei suoi MGs. Nato nel delta del Mississippi, Earl Hooker (1929-1970) trascorse gran parte della sua infanzia a Chicago, iniziando tredicenne a suonare ininterrottamente in giro; giovanissimo le vediamo cimentarsi al fianco di gente come Ike Turner o Sonny Boy Williamson, e produrre i suoi primi singoli in proprio intorno al '53; incide poi per etichette come la Rockin', la King e la Sun, poi ancora per Argo, C.J., e Bea & Baby nella seconda meta' degli anni '50. Dalla fine del decennio, consolidata sempre piu' la sua fama di mirabolante chitarrista (le esibizioni dal vivo lo vedevano spesso suonare dietro la schiena, o con i piedi...), fu molto richiesto come sideman, suonando con Junior Wells, Elmore James, John Lee Hooker, Lillian Offitt, Ricky Allen, and A.C. Reed e Muddy Waters, tra gli altri. Dopo l'esordio solista con ''The genius of Earl Hooker'' (1967), la sua produzione fu piuttosto intensa ma solo per breve tempo, giacche' mori' di tubercolosi nel 1970 a soli 40 anni, proprio quando la sua fama stava per varcare i confini statunitensi.
Hooker john lee
I feel good!
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1971 jewel
blues rnr coun
blues rnr coun
Vinile pesante, copertina lucida a busta. Ristampa pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1971 dalla Jewel, questo album vede Hooker accompagnato in gran parte dei brani dal chitarrista Lowell Fulson. Si tratta di una di quelle occasioni in cui dei bluesmen veterani (all'epoca entrambi oltre la cinquantina) si misurano con sonorita' aggiornate con grande efficacia, questo grazie sia all'affiatamento fra i due che all'approccio ultraminimale ed ai toni crudi della musica, con la profondissima voce di Hooker in grande evidenza, sostenuta da chitarre scarne quanto espressive e da una batteria mai invadente; brani come la lentissima ''Baby baby'' sono da brividi. Questa la scaletta: ''I feel good'', ''Baby baby'', ''Dazie mae'', ''Stand by'', ''Going home'', ''Looking back over my day'', ''Roll and tumble'', ''Baby don't do me wrong'', ''Come on baby''. Una delle figure fondamentali della storia del blues, John Lee Hooker (1917-2001) nasce a Clarkdale nel Mississippi, da una famiglia religiosa che lo porta a contatto con gli spiritual e, successivamente, il patrigno Will Moore lo introduce al blues e lo influenza con il proprio stile. In gioventu' vive al sud, in particolare a Cincinnati, prima di trasferirsi a Detroit nel 1943, dove comincia a farsi un nome con il suo stile ipnotico, un personalissimo senso del ritmo ed una voce ruvida e profonda. Poco dopo si cimenta anche con la chitarra elettrica, dando alle stampe uno dei suoi brani piu' celebri, l'abrasiva e primitiva ''Boogie chillen'', nel 1948. L'attivita' di hooker fra gli anni '40 ed i '50 e' di grande importanza per la crescita del blues, in quanto costruisce un ponte fra il vecchio blues acustico del sud ed il nuovo blues elettrico delle metropoli del nord. Prima di accasarsi presso la Vee Jay nel 1955 e di dare quindi inizio al suo periodo di maggiore fama, Hooker incide per una miriade di etichette sotto molteplici pseudonimi al fine di evitare le limitazioni contrattuali. L'attivita' prosegue nei decenni successivi, rendendolo una leggenda vivente del blues, ispiratore anche di molti gruppi rock inglesi come Animals e Yardbirds, fino alla scomparsa avvenuta nel 2001.
Hooker john lee
live at Cafe Au Go Go
lp [edizione] ristampa stereo uk 1966 bgo
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
Ristampa inglese del 1989, copertina lucida con barcode, pressoche' identica alla prima tiratura del 1967, nella sua versione inglese su His Master's Voice, con tetro diverso rispetto alla versione americana su Bluesway, catalogo BGO LP39. Pubblicato in Usa dalla Bluesway nel 1967, il bellissimo live registrato nell' agosto del 1966 al Cafe Au-Go-Go di Greenwich Village, New York. Uno splendido set elettrico eseguito dall' immenso bluesman (chitarra e voce) con una grandissima band, di cui fanno parte MUDDY WATERS (chitarra), OTIS SPANN (piano), Sammy Lawhorn (chitarra), Luther Johnson (chitarra), Mac Arnold (basso), Francis Clay (batteria) e George Smith (armonica). Ecco la lista dei brani inclusi: "I'm Bad Like Jesse James", "She's Long, She's Tall (She Weeps Like a Willow Tree)", "When My First Wife Left Me", "Heartaches and Misery", "One Bourbon, One Scotch and One Beer", "I Don't Want No Trouble", "I'll Never Get Out of These Blues Alive" e "Seven Days". Una delle figure fondamentali della storia del blues, John Lee Hooker (1917-2001) nasce a Clarkdale nel Mississippi, da una famiglia religiosa che lo porta a contatto con gli spiritual e, successivamente, il patrigno Will Moore lo introduce al blues e lo influenza con il proprio stile. In gioventù vive al Sud, in particolare a Cincinnati, prima di trasferirsi a Detroit nel 1943, dove comincia a farsi un nome con il suo stile ipnotico, un personalissimo senso del ritmo ed una voce ruvida e profonda. Poco dopo si cimenta anche con la chitarra elettrica, dando alle stampe uno dei suoi brani piu' celebri, l'abrasiva e primitiva ''Boogie chillen'', nel 1948. L'attività di hooker fra gli anni '40 ed i '50 è di grande importanza per la crescita del blues, in quanto costruisce un ponte fra il vecchio blues acustico del Sud ed il nuovo blues elettrico delle metropoli del Nord. Prima di accasarsi presso la Vee Jay nel 1955 e di dare quindi inizio al suo periodo di maggiore fama, Hooker incide per una miriade di etichette sotto molteplici pseudonimi al fine di evitare le limitazioni contrattuali. L'attività prosegue nei decenni successivi, rendendolo una leggenda vivente del blues, ispiratore anche di molti gruppi rock inglesi come Animals e Yardbirds, fino alla scomparsa avvenuta nel 2001.
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