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Valley of achor A door of hope
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1975  dovetail 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Bella copia che presenta una piccola dedica scritta a penna nella parte interna della copertina, prima assai rara stampa Inglese, copertina apribile con testi nella parte interna, etichetta con cielo azurro e nuvole, scritte bianche lungo il bordo e nere al centro, catalogo DOVE18. Pubblicato dalla Dovetail nel 1975 in Gran Bretagna, il primo album ed unico ad uscire sotto il nome di Valley Of Achor; il gruppo e' legato agli Wine Of Lebanon, autori di un eponimo album nel 1976, ed agli Achor, artefici di due lp, ''End of my day'' (1976) e ''Hosanna to the son of david'' (1978). ''A door of hope'' e' un lavoro vicino al folk rock britannico, con voci maschili e femminili, sovente corali, brani lenti e molto delicati, tessiture elettroacustiche, il tutto pero' immerso in un'atmosfera mistico/religiosa di ispirazione cristiana, che con i suoi toni gioiosi si pone in equilibrio con le tinte autunnali tipicamente britanniche presenti in alcuni brani. Il sound del gruppo e' basato principalmente su chitarre acustiche, flauto e batteria, con apporto di basso e tastiere non invadenti.
Euro
80,00
codice 319587
scheda
Ventura marcello (birdmen of alkatraz) nothing more (Than Blue-White Flames Of The Kitchen Gaz)
lp [edizione] nuovo  stereo  ita  1986  onde italiane 
punk new wave
Edizione limitata di 300 copie, numerate a mano sul retro, in vinile blu, copertina lucida senza barcode, etichetta nera e bianca, inserto formato lp con note, foto e testi ed inserto formato A4 con testi tradotti in italiano, catalogo ONITLP014. Pubblicato nel 2018, questo bellissimo album porta meritatamente alla luce nove brani registrati tra il 1986 ed il 1988 dal chitarrista gia' fondatore dei pisani Birdmen of Alkatraz, gran parte dei quali originariamente in un raro demo-tape realizzato in poche copie nell' aprile del 1988 con titolo "This Song Will Never Touch You". Ventura, che qui' e' impegnato a suonare tutti gli strumenti, aveva registrato un demo con i Birdmen of Alkatraz e compare ancora nella formazione che prese parte alla storica raccolta "Eighties Colours" nel 1985, prima di uscire d quel magnifico gruppo per divergenze artistiche. Purtroppo il proseguo della sua attivita' musicale, per quanto ne sappiamo, fu breve, e questi brani l' unico frutto, prezioso, pero', per quanti amino cimentarsi con la scena neopsichedelica degli anni '80, non solo italiana. Le tracce qui contenute rivelano qualita' di songwriter davvero rare nella scena eighties italiana, ed una notevole profondita' espressiva, con sonorita' che oscillano tra rock psichedelico di matrice 60's, folk rock e qualche inflessione piacevolmente pop, con brani in cui sembra di ascotare una versione dei primi Birdmen of Alkatraz senza la chitarra ultra acida di Maurizio Curadi ("This Song Will Never Touch You", "It's True, As You Have Written"), altri vicini ai primissimi Steppes ("To the Follower", "When She's Almost Gone"), ed altri episodi egualmente memorabili come "Nothing More Than Blue-White Flame of the Kitchen Gaz"). Da scoprire.
Euro
20,00
codice 3025909
scheda
Lp [edizione] originale  stereo  ger  2003  hausmusik/kollaps 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 90
Prima stampa, realizzata in Germania, copertina ruvida fronte retro senza barcode, inserto apribile con foto e note, label bianca con scritte nere su di una facciata e customo fotografica in bianco e nero sull'altra, catalogo HM-KS60. Pubblicato nel 2003 dalla Hausmusik/Kollaps in Germania, il quarto ed ultimo album, registrato dal vivo allo Hausmusik festival di Monaco il 14 settembre del 2001. Uscito dopo il terzo album in studio ''Score'' (1997), lavoro che si faceva ancora piu' sperimentale ed astratto rispetto ai primi due, questo live mette in evidenza il lato piu' rock e dirompente dei VOS, attraverso aggressivi brani noise rock, occasionalmente trattenuti da passaggi di angosciosa quiete apparente, per poi esplodere nuovamente in assalti chitarristici che in alcuni episodi rasentano lo industrial. Questa la scaletta: ''(In search for) The white room'', ''My mind your mind'', ''Snails'', ''Gravity'', ''A fair share'', ''This is not your home'', ''Can't escape''. Gruppo formato nel 1991 a Weilheim, rima
Euro
18,00
codice 325588
scheda
Viridanse / art of waiting allegato sonoro - amen this is religgion n.2
Lp [edizione] nuovo  stereo  ita  1984  rocka tapes 
punk new wave
Prima edizione vinilica, realizzata nell' ottobre del 2025 dalla Rocka Tapes, adesivo di presentazione sul cellophane, e corredata di inserto, della rarissima e storica cassetta allegata nel 1984 al numero 2 della fanzine Amen - This is Religgion, con una facciata occupata da quattro brani dei Viridanse di Alessandria e l' altra da sei brani degli Art of Waiting di Bari. I Viridanse, all' epoca esordienti, si erano formati dalle ceneri dei Blaue Reiter, che avevano partecipato alla seminale raccolta "Gathered" del 1982, ed erano autori di un post punk dalle tinte all' epoca decisamente dark, ora atmosferico ed ora incalzante, con brani cantati in italiano; i brani qui presenti, "Ixaxar", "Nella Notte", "Gallipoli" e "Manifesto", rimarranno altrimenti inediti, non ripresi nei due dischi che la band avrebbe realizzato di li' a poco per la fiorentina Contempo: il 12" Benvenuto Cellini" e l' album "Viridanse", che li vedra' aprirsi a sonorita' ed atmosfere meno cupe; nel 1987 si autoprodurranno il demotape "Psycho session", ma purtroppo un secondo vero album non vedra' mai la luce, e dopo qualche cambiamento di formazione la band si sciogliera' nel 1988. Flavio Gemma sara' negli anni '90 con C.O.D.E.X., Urbanatribu' e BioMontana, poi molti anni dopo il nome Viridanse ricomparira', per nuovi lavori, con due membri originari. Del tutto inediti rimarranno anche i sei brani degli Art of Waiting di Bari, gruppo attivo sin dal 1981 ma che solo nel 1986 sarebbe approdato alla pubblicazione, il bel 12" "La Caduta del Simbolo", su Toast; qui le atmosfere si fanno ancora piu' cupe, laceranti ed opprimenti, dark, decisamente, ma con l' influenza avidente del miglior positive punk inglese (Sex Gang Children). Un vero peccato che forse la stessa collocazione geografica del gruppo sia stato un ostacolo a maggiori tangibili risultati.
Euro
25,00
codice 3039119
scheda
Visions of war King of swines
Lp [edizione] originale  stereo  eu  2013  deviance / agipunk / aredje / not enough 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 2000
Prima stampa, copertina apribile senza barcode e con testi all'interno, inner sleeve semirigida con foto, artwork e crediti, label in bianco e nero, catalogo AG61 inciso sul trail off. Pubblicato nel 2013 con una collaborazione internazionale fra le etichette Deviance / Agipunk / Aredje / Not Enough, il secondo album, successivo a "Shit parade" (2011) e precedente lo split con gli Arrogant del 2021. I ritmi vorticosi e pestoni, il cantato gutturale ed iperabrasivo, vicino al metal estremo, i riff chitarristici brutali e cupi, si fondono con una atmosfera oscura che rimanda al doom metal, pur senza riprenderne né i ritmi né il sound, che qui è grezzo e tiratissimo. I Visions Of War sono un gruppo crustcore belga attivo nei primi decenni del XXI secolo; nella loro musica il crust punk si intreccia con un devastante d-beat e con toni ed atmosfere accostate al doom metal, sebbene i loro ritmi sia solitamente elevatissimi e chiaramente figli dello HC punk. Paragonati ai primi Driller Killer ed ai migliori Doom ed Estreme Noise Terror, i Visions Of War debuttano con un 7" split insieme agli Okotta, quindi pubblicano due lp, anch'essi degli split, il primo con gli Olho De Gato (2002) ed il secondo con i Mass Genocide Process; nel 2011 esce il primo album interamente accreditato al gruppo, "Shit parade", seguito nel 2013 dal secondo "King of swines", e poi da un nuovo split lp, questa volta con gli Arrogant, uscito nel 2021.
Euro
16,00
codice 335646
scheda
Visions of war Shit parade
Lp [edizione] originale  stereo  eu  2011  deviance / aredje et al 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 2000
L' originale stampa, copertina apribile senza barcode (ma applicato tramite etichetta adesiva sul retro), label custom con artwork diverso su ciascuna facciata. Pubblicato nel 2011 da un sodalizio fra numerose etichette indipendenti francesi e belghe, il primo album completo per i Visions Of War, dopo lo split con i Mass Genocide Process (2005) e prima del secondo lp "King of swines" (2013). La scaletta ha inizio con un groove relativamente lento e riecheggiante il doom metal nella prima parte del brano iniziale "Bury the confusion", per poi decollare a ritmi vorticosi e pestoni, sotto un cantato gutturale ed iperabrasivo, vicino al metal estremo, ed a riff chitarristici brutali e cupi, che si fondono con una atmosfera oscura e furente. I Visions Of War sono un gruppo crustcore belga attivo nei primi decenni del XXI secolo; nella loro musica il crust punk si intreccia con un devastante d-beat e con toni ed atmosfere accostate al doom metal, sebbene i loro ritmi sia solitamente elevatissimi e chiaramente figli dello HC punk. Paragonati ai primi Driller Killer ed ai migliori Doom ed Estreme Noise Terror, i Visions Of War debuttano con un 7" split insieme agli Okotta, quindi pubblicano due lp, anch'essi degli split, il primo con gli Olho De Gato (2002) ed il secondo con i Mass Genocide Process; nel 2011 esce il primo album interamente accreditato al gruppo, "Shit parade", seguito nel 2013 dal secondo "King of swines", e poi da un nuovo split lp, questa volta con gli Arrogant, uscito nel 2021.
Euro
16,00
codice 335917
scheda
Lp [edizione] originale  stereo  ita  2002  angry 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good indie 2000
Copia con alcuni segni di usura sulla copertina (apribile, con testi all'interno e senza barcode), la prima stampa, etichetta custom in bianco e nero con artwork diverso su ciascuna facciata, catalogo AR09 sulla costola della copertina e DOG09 inciso sul trail off. Pubblicato nel 2002 dalla Angry Records di Alessandria, questo split album fu il primo lp per i Visions Of War, dopo lo split 7" del 2000 con gli Okotta. I Belgi condividono questo 33 giri con gli olandesi Olho De Gato, ciascun gruppo prendendosi una facciata: quella che vede protagonisti i Visions Of War offre un crustcore dai ritmi vorticosi e pestoni, con il cantato gutturale ed iperabrasivo, vicino al metal estremo, ed i riff chitarristici brutali e cupi, che si fondono con una atmosfera oscura e brutalmente ossessiva. Gli Olho De Gato non sono da meno quanto a ferocia ed a vorticosità ritmica (ma amano anche rallentare in alcuni passaggi, come a prendere la rincorsa), tuttavia il loro sound è più secco e scoppiettante, se possibile ancor più grezzo ed anarcoide rispetto a quello dei Visions Of War, il cantato egualmente abrasivo ma con un timbro molto più acuto. I Visions Of War sono un gruppo crustcore belga attivo nei primi decenni del XXI secolo; nella loro musica il crust punk si intreccia con un devastante d-beat e con toni ed atmosfere accostate al doom metal, sebbene i loro ritmi sia solitamente elevatissimi e chiaramente figli dell' HC punk. Paragonati ai primi Driller Killer ed ai migliori Doom ed Estreme Noise Terror, i Visions Of War debuttano con un 7" split insieme agli Okotta, quindi pubblicano due lp, anch'essi degli split, il primo con gli Olho De Gato (2002) ed il secondo con i Mass Genocide Process; nel 2011 esce il primo album interamente accreditato al gruppo, "Shit parade", seguito nel 2013 dal secondo "King of swines", e poi da un nuovo split lp, questa volta con gli Arrogant, uscito nel 2021. Olho Del Gato sono una crust / hardcore band olandese attiva nel primo scorcio del XXI secolo, con una manciata di pubblicazioni su album e su singolo, tutte split con altre bands quali Betercore (2001), Visions Of War (2002), Irritate, Social Chaos e Lomb (2004).
Euro
10,00
codice 335916
scheda
Voice of the puppets i don't want to know
7" [edizione] nuovo    usa  1980  sing sing 
punk new wave
la ristampa pressocche' identica alla prima rarissima tiratura uscita in Inghilterra su Impulse Records, in sole 250 copie, copertina a poster, ripiegata in sei attorno al disco. Uscito nel giugno del 1980, l' unico singolo della formazione inglese di Newcastle, attiva sin dal 1978, con due brani registrati nel '79, "I Don't Want To Know" e "You're All I Wanted", suonati con un grezzo minimalismo di stampo punk, ma caratterizzati da deliziose melodie 60's pop, e per questo tali da lambire territori cari a Buzzcocks o Undertones, ma con un approccio piu' minimale e "low fi", ed inoltre vagamente psichedelico, ricordando certe incisioni dei primi Television Personalities. Un dischetto delizioso.
Euro
10,00
codice 3005959
scheda
Voice of the seven thunders Voice of the seven thunders
Lp [edizione] nuovo  stereo  Uk  2010  tchantinler 
indie 2000
Edizione con tiratura limitata a 1000 copie, numerata sull'inserto, copertina apribile senza barcode, completa di foglio inserto, etichetta nera con stella con estremita' e scritte oro sul lato A, com multipli loghi label sul B, Lp, pubblicato dalla Tchantinler nel 2010, primo album sotto il nome di Voice of the seven thunders, per Rick Tomlinson, Chris Walmsley (attivi fino a questo album come Voice of the seven woods) e il nuovo bassista Rory Gibson; cambio di nome che porta ad un maggior utilizzo di strumenti elettrici che si intrecciano con le vibrazioni acustiche e percussioni tribali. Ne risulta un suono psichedelico vicino alla sensibilita' kraut (Amon duul ll), con forti attitudini folk (Fahey) e con distorsioni e dissonanze ambient. Proveniente da Manchester, il musicista inglese Rick Tomlinson e' accostato al nuovo folk rock inglese; autore di una serie di rari 7'' e cd-r, nel 2007 propone un album con il suo progetto Voice Of The Seven Woods, eclettico tour de force in cui folk acido, reminiscenze dei Pentangle, psichedelia, musica mediorientale e krautrock si mescolano in un amalgama originale per quanto riecheggiante l'epoca d'oro della musica lisergica.
Euro
27,00
codice 2014861
scheda
Voice of the seven woods The holy harbour/sailing to...
10'' [edizione] nuovo  stereo  eu  2007  twisted nerve 
indie 2000
Titolo completo ''The holy harbour/Sailing to Byzantium''. Edizione limitata a mille copie, vinile 10'', copertina ruvida a busta, label arancione con strisce semicircolari e silhouette di gallo in nero in alto, scritte nere. Pubblicato nell'ottobre del 2007 dalla Twisted Nerve, questo ep esce dopo il primo album, pubblicato alcuni mesi prima. Contiene due lunghi brani, ''The holy harbour'' e ''Sailing to Byzantium'', basati su di un raga rock chitarristico sia acustico che elettrico, quasi completamente strumentale, ipnotico ed immerso in un'atmosfera lisergica ed oscura, in cui pare di ritrovarsi in una foresta in cui l'ombra e' squarciata talvolta da raggi di sole che penetrano fra le fitte chiome degli alberi; echi dei Kaleidoscope americani, leggendaria formazione degli anni '60 fra psichedelia, blues e musica mediorientale, fanno capolino tra i solchi del 10''. Proveniente da Manchester, il musicista inglese Rick Tomlinson e' accostato al nuovo folk rock inglese; autore di una serie di rari 7'' e cd-r, nel 2007 propone un album con il suo progetto Voice Of The Seven Woods, eclettico tour de force in cui folk acido, reminiscenze dei Pentangle, psichedelia, musica mediorientale e krautrock si mescolano in un amalgama originale per quanto riecheggiante l'epoca d'oro della musica lisergica.
Euro
14,00
codice 2009582
scheda
Wall of voodoo Call of the west
Lp [edizione] seconda stampa  stereo  hol  1982  i.r.s. 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
la seconda stampa europea, pressata in Olanda dalla I.R.S., copertina semilucida senza barcode, etichetta argento con scritte marroni e logo I.R.S. Marrone in basso, catalogo ILP 25167, Biem/Stemra su etichetta, completa di inner sleeve in carta lucida sagomata sul lato di apertura e con note, testi e foto. Il secondo splendido album della immensa band di Los Angeles formata nel 1978 dal cantante Stan Ridgway, a cui presto si aggiunse il chitarrista Marc Moreland (che aveva gia' militato nei punks Skulls), all' epoca dediti a "soundtrack music" (si chiamavano non a caso Acme Soundtracks). Dopo una leggendaria cassetta che era circolata rendendo grande l' attesa per l' esordio del gruppo negli ambienti musicali losangelini, completata la formazione con il batterista Joe Nanini (figura importante della prima scena punk di Los Angeles, in innumerevoli bands leggendarie di quella citta'), Chas Gray al synth e Bruce Moreland al basso (anche loro ex Skulls), il mini "Wall of Voodoo" e l' album "Dark Continent" avevano rivelato una bands tra le piu' geniali ed originali di tutto il panorama musicale dell' epoca. Pubblicato nell'agosto del 1982, e' l'ultimo capolavoro della band, registrato dopo la momentanea fuoriuscita dal gruppo dell'originario bassista Bruce Moreland (sopperisce alla sua assenza il tastierista Chas t.Gray), e prima della dipartita del cantante Stan Ridgway; difficile dire se sia addirittura piu' bello del precedente "Dark Continent", a cui ancora lo lega la presenza di alcuni episodi che erano diventati il marchio di fabbrica del gruppo, tra un' originalissimo dark sound ed influenze morriconiane. Certo qui affiora appieno la sensibilita' interpretativa e compositiva di Ridgway, in episodi onirici e malinconici come le magnifiche "Lost weekend", commovente racconto di ordinaria desolazione, e "Call of the west", senza dimenticare il sorprendente hit, "Mexican Radio", stravagante ed irresistibile, a rivelare una inedita componente "pop", cosi' come "Tomorrow", mentre i Wall of Voodoo piu' cupi emergono ancora in episodi come le memorabili "Factory" e "They Don't Want Me" o la paranoica "Look At Their Way". In tutti i casi, come l' album precedente, uno dei dischi piu' belli ed originali di tutti gli anni '80. I Wall Of Voodoo si formano a Los Angeles in California nel 1977 da Stan Ridgway e i fratelli Marc e Bruce Moreland insieme a Joe Nanini e Chas T. Gray. Nel 1980 firmeranno per l'etichetta di Miles Copeland la International Record Synducate aka I.R.S. producendo il primo omonimo ep d'esordio, primo tassello di una trilogia che vede Stan Ridgway protagonista e portavoce degli Wall Of Voodoo. Dopo il primo album Dark Continent segue questo secondo album Call Of The West che segna la fine della collaborazione di Ridgway che proseguira' una propria carriera solista. Nei garage sotterranei di Los Angeles, schiacciati sul palco di un club, a suonare la propria visione del mondo. "La mia coscienza mi chiama al telefono. Penso al passato. Al presente. Al futuro. Ed e' sempre lo stesso" proclama Ridgway nell'inedito esordio "End of a Era". No Future! Anche nella citta' degli angeli. Ma qui i muri non si distruggono, si costruiscono, doppi muri nell"appartamento e nel cervello per esorcizzare la paranoia. Wall of Voodoo. Stanze come prigioni, o rifugi, solo segnali a distanza via etere. Zero contatti umani, perche' fuori non c'e' piu' vita e poi va tutto troppo veloce. A Los Angeles, citta' delle corporazioni, dove l'unica cosa che ti viene chiesta e' timbrare il cartellino, simbolo di una metastasi sociale diffusa poi dappertutto. A Los Angeles i cinque voodoo costruiscono un muro feticcio, cinico testimone del proprio malessere. La band californiana, fin dagli esordi fine anni '70 sara' alla ricerca di un suono libero da ogni cliche', brani ricchi di un'energia e un'atmosfera unica, synth-pop sovversivo, melodie minime, urgenza punk, frenesie percussive, frustate digitali e tastiere che fanno scuola nella new wave. I Wall Of Voodoo deturparono ritmi ballabili e ne fecero un veicolo estremamente efficace per la trasmissione dell'alienazione. Dopo l'abbandono di Ridgway il gruppo avrebbe continuato per qualche anno sotto la direzione del nuovo cantante Andy Prieboy, che riesce ad imitarne la particolarissima voce a tal punto da rendere talvolta difficile la distinzione, ma l'anima, Ridgway, era andata altrove.
Euro
26,00
codice 266959
scheda
Wall of voodoo Happy planet
Lp [edizione] originale  stereo  hol  1987  i.r.s. 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
l' originale stampa europea, pressata in Olanda, copertina semilucida con codice a barre, etichetta argento con scritte e logo amaranto, catalogo ILP450874 1, del quarto album ed ultimo album in studio della band originaria di Los Angeles. Pubblicato a quasi due anni di distanza dal precedente "Seven Days In Sammystown", conferma il nuovo assetto di una formazione che aveva visto dopo i primi due splendidi albums "Dark Continent" e "Call Of The West" l' abbandono del batterista Joe Nanini e soprattutto del cantante Stan Ridgway, quest' ultimo rimpiazzato da Andy Prieboy, ritornato nel frattempo nel gruppo il bassista originario Bruce Moreland. Nonostante le similitudini vocali del nuovo cantante, il gruppo (dopo l'incoraggiante "Seven Days In Sammystown") non riesce a rinnovare gli antichi fasti: snobbato dalla critica e dai vecchi sostenitori "Happy Planet" (che si apre con una cover di "Do It Again dei Beach Boys") rimane comunque un piacevole album, ed anche se certo distante dai canoni abituali del gruppo, riesce ad alternare momenti dance pop alla calda vena morriconiana che ha contraddistinto il personalissimo stile degli Wall Of Woodoo, rendendoli interpreti tra i progetti piu' originali degli anni ottanta. Il gruppo si forma a Los Angeles in California nel 1977 per volonta' di Stan Ridgway e dei fratelli Marc e Bruce Moreland , inizialmente dediti alla ideazione di colonne sonore; completeranno l'organico Joe Nanini e Chas T.Gray. Bruce Moreland abbandonera' momentaneamente il progetto dopo la realizzazione del primo album, successivamente nel 1983 all'apice del successo Stan Ridgway abbandona il gruppo dedicandosi ad una carriera solista che regalera' ancora una manciata di albums di grande bellezza. Presto anche Joe Nanini si distacchera' dal gruppo che ormai vedeva la formazione ridotta nel solo duo Marc Moreland e Chas T. Gray, che riusciranno a reclutare Ned Leukhardt ed Andy Prieboy per la pubblicazione di un singolo uscito nel 1984. Occorrera' aspettare ancora qualche tempo ed il ritorno nel gruppo di Bruce Moreland per la pubblicazione del primo album della nuovo corso della formazione.
Euro
18,00
codice 260406
scheda
Wall of voodoo Seven days in sammystown
Lp [edizione] originale  stereo  hol  1986  i.r.s. 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Prima stampa europea di pressaggio olandese, copertina (con giusto lievi segni di invecchiamento) semilucida fronte retro senza barcode e senza accredito del brano ''Faded Love'' sul retro, label argento con scritte e logo I.R.S. Amaranto, catalogo ILP26685. Pubblicato nel maggio del 1986 dalla I.R.S. In Europa e negli USA, il terzo album della magnifica band californiana, uscito dopo ''Call of the west'' (1982) e prima di ''Happy planet'' (1987). Realizzato senza piu' Stan Ridgway, sostituito da Andy Prieboy che riesce ad imitarne la particolarissima voce a tal punto da rendere talvolta difficile la distinzione, e' un disco decisamente sottovalutato e meritevole di riscoperta, che in parte recupera insieme le atmosfere cupe ed ossessive di "Dark Continent", con piu' che mai forti influenze morriconiane, e la capacita' di tirar fuori ancora alcuni magnifici brani, come la maestosa "Big City", degna dei migliori vecchi brani della band, e che da sola vale l' acquisto del disco, o l' efficacissima "Far Side Of Crazy", ed ancora "Blackboard Sky", mentre
Euro
20,00
codice 241349
scheda
Wall of voodoo Seven days in sammystown
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1985  irs 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
corredata di fotocopia della recensione del disco scritta in italiano da Daniele Ghisoni, la originale stampa americana, copertina senza accredito del brano "Faded Love" sul retro, con barcode, con etichetta dorata e scritte nere, logo IRS a destra e logo della band (un cane) a sinistra, catalogo IRS5662. Pubblicato nel maggio del 1986 dalla I.R.S. In Europa e negli USA, il terzo album della magnifica band californiana, uscito dopo ''Call of the west'' (1982) e prima di ''Happy planet'' (1987). Realizzato senza piu' Stan Ridgway, sostituito da Andy Prieboy che riesce ad imitarne la particolarissima voce a tal punto da rendere talvolta difficile la distinzione, e' un disco decisamente sottovalutato e meritevole di riscoperta, che in parte recupera insieme le atmosfere cupe ed ossessive di "Dark Continent", con piu' che mai forti influenze morriconiane, e la capacita' di tirar fuori ancora alcuni magnifici brani, come la maestosa "Big City", degna dei migliori vecchi brani della band, e che da sola vale l' acquisto del disco, o l' efficacissima "Far Side Of Crazy", ed ancora "Blackboard Sky", mentre la chitarra di Marc Moreland in "Business of Love" riecheggia i momenti piu' tipici dell' indimenticabile primo album "Dark Continent". L' ispirazione e' ancora forte, anche se certo la mancanza della personalita' carismatica di Ridgway si fa sentire; sara' il successivo "Happy Planet" a rivelare un gruppo dalle idee decisamente piu' confuse. I Wall Of Voodoo si formano a Los Angeles in California nel 1977 da Stan Ridgway e i fratelli Marc e Bruce Moreland insieme a Joe Nanini e Chas T. Gray. Nel 1980 firmeranno per l'etichetta di Miles Copeland la International Record Synducate aka I.R.S. producendo il primo omonimo ep d'esordio, primo tassello di una triologia che vede Stan Ridgway protagonista e portavoce degli Wall Of Voodoo. Dopo il primo album Dark Continent segue questo secondo album Call Of The West che segna la fine della collaborazione di Ridgway che proseguira' una propria carriera solista. Nei garage sottoterranei di Los Angeles, schiacciati sul palco di un club, a suonare la propria visione del mondo. "La mia coscienza mi chiama al telefono. Penso al passato. Al presente. Al futuro. Ed e' sempre lo stesso" proclama Ridgway nell'inedito esordio "End of a Era". No Future! Anche nella citta' degli angeli. Ma qui i muri non si distruggono, si costruiscono, doppi muri nell"appartamento e nel cervello per esorcizzare la paranoia. Wall of Voodoo. Stanze come prigioni, o rifugi, solo segnali a distanza via etere. Zero contatti umani, perche' fuori non c'e' piu' vita e poi va tutto troppo veloce. A Los Angeles, citta' delle corporazioni, dove l'unica cosa che ti viene chiesta e' timbrare il cartellino, simbolo di una metastasi sociale diffusa poi dappertutto. A Los Angeles i cinque voodoo costruiscono un muro feticcio, cinico testimone del proprio malessere. Sotto la guida di Stan Ridgway i Wall Of Voodoo incideranno "Dark Continent" e "Call of the West" due dischi che ancor'oggi sorprendono, ma anche questa terza realizzazione "Seven Days In Sammystown" e' testimone del sound originario della band californiana, fin dagli esordi fine anni '70 alla ricerca di un suono libero da ogni cliche', brani ricchi di un'energia e un'atmosfera unica, synth-pop sovversivo, melodie minime, urgenza punk, frenesie percussive, frustate digitali e tastiere che fanno scuola nella new wave. I Wall Of Voodoo deturparono ritmi ballabili e ne fecero un veicolo estremamente efficace per la trasmissione dell'alienazione. Il gruppo avrebbe continuato per qualche anno sotto la direzione del nuovo cantante Andy Prieboy, ma l'anima, Ridgway, era andata altrove.
Euro
23,00
codice 320936
scheda
Wall of voodoo Ugly americans in australia
Lp [edizione] originale  stereo  hol  1988  i.r.s. 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
L'originale stampa europea, copertina in cartoncino lucido con barcode e con adesivo di presentazione sul fronte, etichetta argento con logo marrone in basso, catalogo ILP460848 1, logo BIEM/STEMRA senza riquadro a destra. Pubblicato nel giugno del 1988 dalla I.R.S., l'ultimo album della band originaria di Los Angeles, registrato dal vivo durante l' estate del 1987 in occasione di un tour australiano, nell' anno dell' uscita del loro quarto ed ultimo album in studio "Happy Planet". Aveva sconcertato non poco i vecchi sostenitori della band "Happy Planet", lontano non solo dai vecchi irripetibili capolavori "Dark Continent" e "Call Of The West", ma anche dal piu' che discreto "Seven Days In Sammystown". Con i soli Chas T.Grey e Marc Moreland della formazione originale, questo "Ugly Americans In Australia" dimostra invece come dal vivo la band proponesse un live act ancora efficacissimo, con Andy Prieboy capace quasi in piu' di una occasione di rievocare l' impareggiabile voce di Stan Ridgway (nel frattempo autore di splendidi dischi solisti), soprattutto nella riproposizione dei vecchi classici del gruppo come "Red Light", "Mexican Radio" o "Ring Of Fire" (la magnifica cover del brano di Johnny Cash che per la prima volta avevano proposto nel minialbum d'esordio del 1980), mentre le versioni di "Blackboard Sky" e "Far Side of Crazy" confermano quanto di buono ci fosse in "Seven Days In Sammystown" e tre brani altrimenti inediti pongono una luce meno sinstra sull' ultimo periodo di attivita' del glorioso gruppo. Il gruppo si forma a Los Angeles in California nel 1977 per volonta' di Stan Ridgway e dei fratelli Marc e Bruce Moreland , inizialmente dediti alla ideazione di colonne sonore; completeranno l'organico Joe Nanini e Chas T.Gray. Bruce Moreland abbandonera' momentaneamente il progetto dopo la realizzazione del primo album, successivamente nel 1983 all'apice del successo Stan Ridgway abbandona il gruppo dedicandosi ad una carriera solista che regalera' ancora una manciata di albums di grande bellezza. Presto anche Joe Nanini si distacchera' dal gruppo che ormai vedeva la formazione ridotta nel solo duo Marc Moreland e Chas T. Gray, che riusciranno a reclutare Ned Leukhardt ed Andy Prieboy per la pubblicazione di un singolo uscito nel 1984. Occorrera' aspettare ancora qualche tempo ed il ritorno nel gruppo di Bruce Moreland per la pubblicazione del primo album della nuovo corso della formazione.
Euro
22,00
codice 321656
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  ita  2015  black widow 
punk new wave
Copertina senza codice a barre, con superficie "textured" sul fronte e flipback sul retro, inserto con artwork e testi, label nera con scritte bianche su di una facciata, con scritte stilizzate multicolore sull'altra, catalogo BWR189. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2016 ad opera della Black Widow, il secondo album solista (raccolte escluse), successivo a "Soulcatcher" (2007), dell'inglese Bari Watts, chitarrista degli Outskirts Of Infinity e collaboratore a più riprese di Bevis Frond / Nick Saloman. Questo "There was a time" è un tributo al grande Marc Bolan, voce e mente principale dei Tyrannosaurus Rex e dei T. Rex: Watts (voce, chitarre, tamburi marocchini, bongos, talking drum afriano), accompagnato da Nick Saloman (chitarra sitar in un brano), Adrian Shaw (basso, clavinet), Jules Fenton (batteria) e Jeff Dexter (voce narrante nell'introduzione), propone qui quindici brani di propria composizione, che si ispirano stilisticamente alle splendide canzoni di Marc Bolan, soprattutto quelle del periodo con i Tyrannosaurus Rex, in buona parte acustiche e dallo stile folk psichedelico, ammantate in atmosfere fiabesche e legate alla controcultura hippie. Watts canta e suona con una vena delicata e stralunata, seguendo la musa bolaniana, brani dall'andamento lento, in bilico fra dolci melodie ed un senso di straniamento, fra toni franciulleschi e surreali. Formatisi nella seconda meta' degli anni '80 a Londra, gli Outskirts Of Infinity sono un potente trio di hard rock acido e spaziale, particolarmente influenzati da Hendrix. Il loro primo lp, "Lord of the dark skies" (1987) usci' per la Woronozow di Bevis Frond, che all'epoca faceva parte del gruppo in qualita' di bassista e tastierista. L'anno successivo il gruppo partecipo' all'epico "Acid Jam" (su Woronzow, 1988) con un epico brano di venti minuti, "Growing weeds", continuando poi ad incidere ed a esibirsi dal vivo nel corso degli anni '90. Il chitarrista Bari Watts ha partecipato ad alcuni dischi di Bevis Frond, fra cui "New river head" (1991).
Euro
22,00
codice 3515205
scheda
Web of lies Nude with demon (ltd.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  uk  2022  wrong speed 
indie 2000
Edizione limitata a 283 copie, copertina lucida fronte retro senza codice a barre, label custom grigia su di una facciata e marrone sull'altra, con motivo a ragnatela sullo sfondo, catalogo WSR018. Pubblicato nel febbraio del 2022 dalla britannica Wrong Speed, il primo album di questo gruppo basato a Leeds e Glasgow, il cui nucleo è composto dal batterista Neil Robinson (Buffet Lunch) e dal cantante e multistrumentista Edwin Stevens (Irma Vep, Yerba Mansa), già insieme anni prima nel gruppo di Robert Sotelo; in questo primo lp i due sno coadiuvati da un buon numero di ospiti: Dan Bridgwood Hill (violini in "The Golden Road"), Tim Bishop (armonica in "Redeemer"), Neil Campbell (tastiere in "Yeah Yeah Yeah"), Kathryn Gray (voce in "Receiver", "RnR Resurrection", "Crossed Arms"), Dylan Hughes (voce in "The Golden Road"), Jessica Higgins (voce in "The Wasp", "Redeemer", "Ender") e Ruari Maclean (basso in "Receiver"). "Nude with demon" è un lavoro di sintesti fra i primi Velvet Underground con il loro drone rock dissonante (e con tanto di "ostrich guitar"), il grezzo garage punk, la spigolosità di certi Fall, l'aggressività dei Comets On Fire ed il delirio dei primi Flaming Lips: ne scaturisce un sound graffiante e squarciante, ma anche ipnotizzante, ossessivo quanto psichedelico.
Euro
22,00
codice 2110602
scheda
Wells bill & aidan moffat Everything is getting older
Lp3 [edizione] nuovo  stereo  uk  2011  chemikal underground 
indie 2000
Edizione vinilica de luxe in edizione a tiratura limitata, vinili pesanti, copertina con estrazione disco dall'alto, con libro inserto formato 12x12 costituito da 32 pagine con testi e spartiti, versione Cd e inner sleeve lucido, stampato anche all'interno, adesivo sul cellophane, etichette fotografica sul primo disco, bianche con scritte nere negli altri due vinili, triplo Lp pubblicato dalla Chemikal Underground nel maggio 2011, dopo l'Ep "Valentine wishes from Bill Wells & Aidan Moffat" (11). Collaborazione nata quando gli Arab Strap invitarono Wells a suonare il piano in "Monday at hug & pint", sancita nel 2003, con un singolo "If you keep me in your heart" e poi rimasta irrealizzata fino ad oggi; ne deriva un disco fra pop, folk, trame jazzistiche ed arrangiamenti eleganti e classici, con atmosfere malinconiche, romantiche e decadenti, viconi allo spririto e alla sensibilita' degli Arab Strap. Geniale band scozzese di Falkirk, attiva dal 1995 per opera del cantante Aidan Moffat e del polistrumentista Malcolm Middleton, fra le più interessanti emerse nel passato decennio in Inghilterra, la cui musica risulta essere un indie elettro-acustico, atmosfericamente dolceamaro e notturno, ottenuto con chitarre acustiche, piano, violino e violoncello. Bill Wells e' un produttore polistrumentista scozzese, collaboratore anche di Isobel Campbell, Pastels e Future Pilot A.K.A.
Euro
46,00
codice 2049801
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2014  Leaf/Repeat Until Death 
indie 2000
Edizione limitata con copertina senza codice a barre, completa della versione in Cd in omaggio ed inner sleeve, adesivo di presentazione sul cellophane, etichetta bianca con grande lettera indicante il lato, Lp pubblicato dalla Leaf/Repeat Until Death agli inizi del novembre 2014, dopo "Rivers" (10), il quarto album del duo svedese. In questa quarta prova i due musicisti si orientano verso un suono assestato solo su batteria e voce (con qualche lievissimo intervento elettronico): scarno ed essenziale, ma anche raffinato, segna il ritorno alle cose piu' sperimentali dei primi dischi, con brani che alternano atmosfere sensuali ad altre tempestose, segnate dalla ritmica incessante ed avvolgente, a volte perfino tribaleggiante di Andreas Werlin. La voce della controparte, Miriam Wallentin, spazia da tonalita' alte a basse, marcando melodie quasi liriche spesso in accentuazioni deliranti ed inquiete, assecondando sempre in contrasto, gli improvvisi cambi ritmici. Un lavoro nato dopo che il duo, coppia anche nella vita, si era trasferito a New York: la Wallentin aveva dato vita al progetto pop solista, Mariam the Believer, mentre Werlin aveva prestato le sue percussioni nell'interessante progetto free-jazz scandinavo denominato Exit!. Gli svedesi Wildbirds & Peacedrums si formano intorno al 2004 in seguito all'incontro fra i due membri della formazione, la cantante Mariam Wallentin ed il batterista Andreas Werliin; autori di una musica scarna e minimale, in cui si incrociano blues, indie pop e toni contemplativi e meditativi, che creano un particolare contrasto con il loro lato blues e soul, registrano il loro primo album "Heartcore" nel 2006, che viene poi pubblicato l'anno successivo dalla Found You. Il secondo Lp "Snakes" esce nel 2008. Nel terzo "Rivers" del 2010, il duo aveva inserito nel proprio tessuto sonoro, istanze accademiche classicheggianti.
Euro
21,00
codice 2049673
scheda
Wildbirds & peacedrums The snake (gold vinyl)
Lp [edizione] originale  stereo  uk  2008  leaf 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 2000
Copia ancora incellophanata, e con adesivo sul cellophane, l' originale stampa, in vinile dorato, completa di inner sleeve semirigida con testi, label nera con triangolo marrone sfumato al centro e scritte bianche, catalogo BAY65V. Uscito in vinile per la Leaf nell' aprile 2009, dopo un aprima uscita solo in cd per la Caprice in Svezia, pubblicato dopo ''Heartcore'' (2006) e prima di "Rivers" (2010), questo secondo lavoro del duo svedese mostra minori elementi blues rispetto all'esordio, ma mantiene il peculiare e scheletrico approccio sonoro dell'esordio, concentrandosi su di uno indie pop basato quasi esclusivamente sulle percussioni che sostiene i vocalizzi di Miriam Wallentin. L'atmosfera meditativa e quieta del disco e' talvolta agitata da rari episodi piu' percussivi e frenetici. Gli svedesi Wildbirds & Peacedrums si formano intorno al 2004 in seguito all'incontro fra i due membri della formazione, la cantante Mariam Wallentin ed il batterista Andreas Werliin; autori di una musica scarna e minimale, in cui si incrociano blues, indie pop e toni contemplativi e meditativi, che creano un particolare contrasto con il loro lato blues e soul, registrano il loro primo album ''Heartcore'' nel 2006, che viene poi pubblicato l'anno successivo dalla Found You. Il secondo lp ''The snake'' esce nel 2008.
Euro
28,00
codice 257145
scheda
Wilde flowers (soft machine) wilde flowers (1964-1967 demos)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1966  tiger bay 
rock 60-70
Ristampa del 2018, in vinile 180 grammi, copertina lucida apribile senza barcode; realizzati in vinile per la prima volta dalla Vinyl Lovers nel 2009 (resi pubblici per la prima volta in cd nel 1994), gli storici demos (1964-1967), del piu' che leggendario gruppo che dette vita alla scena Canterbury della seconda meta' degli anni '60, la band, che non ha mai fatto uscire alcunche' durante la propria esistenza, includeva: Robert Wyatt, Kevin Ayers, Hugh Hopper (tutti poi nei Soft Machine), insieme ai futuri membri dell' altra band leader del movimento Canterbury, i Caravan (David Sinclair, Richard Sinclair, Pye Hastings, Richard Coughlan, Brian Hopper). Il materiale presente e' vicinissimo ai primi Soft Machine ed in particolare all' inedito esordio del 1967. L'album include 19 tracce, alcune delle quali registrate in realta' dagli Zobe di Brian Hopper, altro storico progetto che non partori' alcun reperto discografico. Questa la lista dei brani: Lato 1: Impotence 2. Those Words They Say 3. Don't Try To Change Me 4. Parchman Farm 5. Almost Grown 6. She's Gone 7. Slow Walkin' Talk 8. He's Bad For You 9. It's What I Feel (A Certain Kind) 10. Never Leave Me 11. Just Where I Want Lato 2: 1. Time After Time 2. No Game When You Lose 3. Why Do You Care 4. The Pieman Cometh 5. Summer Spirit 6. She Loves To Hurt 7. The Big Show 8. Memories.
Euro
27,00
codice 2130093
scheda
Wine of lebanon Wine of lebanon
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1976  dovetail 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Prima rara stampa, realizzata in Gran Bretagna dalla Dovetail, copertina ovviamente senza barcode, label azzurra sfumata verso il bianco con scritte nere al centro e bianche lungo il bordo, catalogo DOVE46. Pubblicato dalla Dovetail nel 1976 in Gran Bretagna, il primo album ed unico ad uscire sotto il nome di Wine of Lebanon; il gruppo, qui composto da una decina di elementi, e' legato ai Valley Of Achor, autori dell'album ''A door a hope'' nel 1975, ed agli Achor, artefici di due lp, ''End of my day'' (1976) e ''Hosanna to the son of david'' (1978). ''Wine of lebanon'' e' un lavoro vicino al folk rock britannico, similmente all'album dei Valley Of Achor, con voci maschili e femminili, sovente corali, brani lenti e molto delicati, tessiture elettroacustiche, il tutto pero' immerso in un'atmosfera mistico/religiosa di ispirazione cristiana, che con i suoi toni gioiosi si pone in equilibrio con le tinte autunnali tipicamente britanniche presenti in alcuni brani. Il sound del gruppo e' basato principalmente su chitarre acustiche, flauto e batteria, con apporto di basso e tastiere non invadenti.
Euro
42,00
codice 319901
scheda
Wisdom of harry crash helmet/the grey dog of lonely
7" [edizione] nuovo  stereo  uk  2003  matador 
indie 2000
7" con due brani, sul lato B una traccia inedita, singolo tratto da "torch division", il terzo album del progetto del musicista inglese Peter Astor, sulle scene sin dagli anni '80 con i Loft prima e i Weather Prophets in seguito, il suo è un cantautorato in stile lo-fi venato di elettronica, con riferimenti a Velvet Underground, Television, Tom Waits.
Euro
4,50
codice 4005936
scheda
Wishing stones (loft) Old road out of town + 3
12" [edizione] originale  stereo  uk  1988  sub aqua 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good punk new wave
prima stampa inglese, copertina (con lievi segni di invecchiamento) in cartoncino lucido sottile con vinile estraibile dall'alto e con sagomatura sul lato di apertura, senza barcode, label bianca con scritte blu e logo Sub Aqua azzurro e blu con delfino in alto, catalogo AQUA112, groove message "k-h-a-a-r-h" sul lato A, scritta "orlake" incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nel giugno del 1988 dalla Sub Aqua nel Regno Unito, non uscito negli USA, il terzo singolo, dopo il secondo "New ways" (1987) e prima del 12" "Dead man's look" (11/88) e dell'unico album "Wildwood" (1991), del gruppo inglese nato a metà anni '80 per iniziativa di Bill Prince, reduce dall' esperienza con gli appena disciolti LOFT di Peter Astor, glorioso gruppo di culto già in forza alla Creation. Questa versione a 12" del singolo contiene quattro brani, tutti inediti su album (che fu registrato anch'esso nel 1988, ma uscì solo tre anni dopo), che al pop chitarristico della band madre aggiungono influenze "classiche" (echi del rock americano di fine anni '60 alla Byrds), in un suono meno "naif" ma altrettanto efficace che in passato: "The old road out of town", "Over my head", "Holler in the swamp" e "The long road out of town". Il sopracitato album rimase purtroppo il suggello finale alla loro discografia, che fra il 1986 ed il 1988 aveva prodotto una manciata di singoli e di 12''; Andy Kerr entrò piu' tardi negli Spirea X, Prince sarà sempre piu' impegnato come giornalista musicale.
Euro
14,00
codice 331939
scheda
Woofing cookies horse gum tortilla shoes
lp [edizione] originale  stereo  fra  1986  midnight 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
l' originale rara stampa, pressata in Francia come d'uso frequente della etichetta newyorkese Midnight per i minori costi di pressaggio, copertina in cartoncino lucido senza barcode, etichetta nera con scritte bianche, catalogo MIRLP123. L' unico album della band americana di Rochester, pubblicato per la Midnight Records nel 1986 dopo un 45 giri "In The City" di qualche mese prima la cui facciata A era stata prodotta da Peter Buck dei REM. L' album si distacca parzialmente dal garage fortemente legato ai 60's che caratterizzo' gran parte delle produzioni della etichetta di culto Midnight durante la meta' degli anni '80 (gruppi come i Tryfles, i Cheepskates, i Fuzztones, i Morlocks in catalogo), proponendo una musica certo non estranea al garage, ma assolutamente lontana da ogni tentazione filologica, ed animata da una vena spensierata, vagamente pop e un po' folle che rende il disco un divertente diversivo da piu' canonici ascolti, con i suoi 12 episodi segnati da chitarre sferraglianti e voce un po' stonata come in "Thank You" o"Plain Truth"; "State Of Adventure" suona un po' come i Beat Happening alle prese con un brano power pop, "Leave it All Behind" e' una ballata sbilenca e "Jhonny's Deal" riporta sonorita' piu' compatte, quasi mod punk. La band comparve anche nella compilation"Hanging Out At Midnight", ovviamente della stessa Midnight Records, con un brano tratto da questo album; in seguito il chitarrista e leader della band Len Vlahos, abbandonato il mondo punk-rock crea un sito editoriale di grande successo, "booksense.com", lavorando in rete con compagnie di marketing.
Euro
23,00
codice 211462
scheda

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