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Blue cheer Vincebus eruptum ("Augustus Stanley Owsley III")
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1968  philips 
  [vinile]  excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
la prima molto rara stampa americana, con il retro copertina che riporta il nome di "Augustus Stanley Owsley III" non censurato, ma scritto per esteso (era il padre dell' LSD., l'etichetta non gradi' la citazione e dopo pochissimo tempo tolse il nome dal retro copertina abbreviandolo in un generico ''Owsley''), copertina (con davvero lievi segni di invecchiamento) cartonata con parti argentate ed in rilievo, etichetta nera SENZA scritte in basso e SENZA scritta ''Mercury'', catalogo PHS600-264. Pubblicato in USA nel Gennaio del 1968 prima di ''Outsideinside'', giunto al numero 11 delle classifiche americane e non entrato in quelle UK. Il primo straordinario album. Conosciuto pelopiu' per l'inclusione della hit "Summertime Blues" (top 15 in USA nella primavera del 1968), Vincebus Eruptum e' considerato il primo esempio di punk-metal della storia, lavoro furioso, in cui il chitarrista Leigh Stephens da' una performance a livello dei migliori Hendrix, Beck, Clapton, o Jimmy Page, ma con un' attitudine che destruttura il blues, come nello straordinario incubo di "Parchment Farm", anticipa il sound di bands quali i Grand Funk, che proprio a questi Blue Cheer si ispireranno per il loro power trio; alcuni critici hanno addirittura paragonato questo album al secondo Velvet Underground, per la furia iconoclasta, la potenza espressiva, le lunghe improvvisazioni e le ossessioni per l'eroina e l'autodistruzione, si ascolti la straziante "Second Time Around" o "Doctor Please" che West/Bruce e Laing ribattezzeranno "The Doctor" 4 anni dopo in ''Why Dontcha''. Vincebus Eruptum e' il risultato artistico ed umano di un oscuro e potente trio californiano con una cattivissima attitudine punk ma alle prese con il blues passando attraverso il proto heavy metal. Un album divenuto classico assoluto, piu' potente e devastante dei Ten Years After o degli Steppenwolf, bands in qualche modo a loro vicine, ma non cosi' autodistruttivi e nichilisti, i Blue Cheer saranno per il rock americano quello che gli Who furono nel 1965 per quello inglese, l'energia e la potenza per la prima volta divenute assoluto imperativo, una tendenza che non scomparira' mai dalla musica rock e che sboccera' in maniera totale e definitiva alla meta' del decennio successivo, con l'arrivo del punk prima e dell' hardcore poi.
Euro
140,00
codice 262841
scheda
Blue things Blue things
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1966  rca victor 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Prima molto rara stampa americana nella versione stereofonica, copertina cartonata, etichetta con "deep groove", nera con in alto un cucciolo di cane e "RCA VICTOR" in bianco, catalogo LSP3603. Pubblicato n Usa nel 1966, uno dei classici della magnifica annata 1966, l' unico della band tra garage e folk rock originaria di Denny, Kansas, ed attiva dal 64 (quando ancora si chiamavano Blue Boys), guidata dal talentuoso songwriter Val Stoecklein, che gia' aveva suonato negli Impromptwos, autori di un rarissimo album stampato privatamente ("On Campus"). Sospesi tra Merseybeat e folk rock, dopo un paio di singoli per l' etichetta texana Ruff ottennero un contratto con la Rca, che ne pubblico' prima di questo album i due singoli "La Do La Da" (efficacissima rivisitazione di un brano di Dale Hawkins) e "Doll House", entrambe poi incluse in questo disco, che fotografa il gruppo nel momento della sua piena maturita', tanto compositiva quanto strumentale. L' avvento della psichedelia non trovo' impreparato il gruppo, che fece uscire un bellissimo singolo colmo dei nuovi aromi beatlesiani, ma dopo l' uscita dalla band di Stoecklein il gruppo si sciolse in breve tempo, facendo pero' in tempo ad incidere ancora un paio di notevoli singoli. Stoecklein pubblichera' nel '68 un album solista di stampo folk, poi formera' gli Ecology, autori di un unico album nel '70. Un gruppo enormemente sottovalutato e dotato di grande personalita', come testimoniato dalla grande quantita' di materiale inedito di elevatissima qualita' venuto fuori attraverso gli anni.
Euro
200,00
codice 242138
scheda
Blues project live at the cafe au go go (fv9024)
Lp [edizione] originale  mono  usa  1966  verve folkways 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
la prima sorprendentemente rara stampa americana, in mono, la primissima versione con l' originario numero di catalogo FV9024 e su Verve Folkways e non Verve Forecast (sia sulla copertina che sul vinle); il catalogo fu presto cambiato, e la dicitura della label comparve come Verve Forecast. In questa prima tiratura la copertina cartonata presenta il nome del gruppo sulla copertina scritto in celeste e, sempre in celeste, sotto il titolo, la dicitura "Featuring Tommy Flanders", etichetta oro/marroncina anch' essa "Verve Folkways" e nella prima versione con l' originario numero di catalogo FV9024, presto cambiato in FT3000 sia sulla copertina che sull'etichetta (esistono versioni "intermedie" di questo titolo, con il disco nella prima stampa su etichetta Verve Folkways e catalogo FV(S)9024 e la copertina della seconda stampa, su Verve Forecast, con catalogo FT(S)3000). Pubblicato in Usa nel maggio del 1966 prima di ''Projections'' giunto al numero 77 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk. Il primo album. Uscito quando l'originale cantante Tommy Flanders aveva gia' lasciato il gruppo, ed infatti partecipa soltanto a 4 dei brani, mentre altri 4 sono cantati da Danny Kalb; Steve Katz presta la voce alla rilettura di Donovan "Catch the Wind," e Al Kooper si cimenta in "I Want to Be Your Driver." Uno dei testi base del blues elettrico Americano, registrato al celeberrimo 'Cafe Au Go Go' del Greewich Village di New York, situato in una fumosa cantina al 152 di Bleeker Street, dove il gruppo era divenuta la residence band, coglie in pieno il momento di transizione dal folk al blues della meta' dei ''60 Americani, il disco venne realizzato durante le leggendarie '' Blues Bag'', che vedevano alternarsi sul palco del caffe' nuovi e vecchi musicisti blues, tra i quali John Lee Hooker, Big Joe Williams, Muddy Waters, Otis Spann, e naturalmente i Blues Project, il critico del New York Times Robert Shelton cosi' recensi' una delle apparizioni del gruppo '' Of the electric bands at the Blues Bag, none impressed more than the Blues Project, possibly the most incandescent group in folk rock today'', il disco e' naturalmente una delle pietre d'angolo del Blues Bianco in Usa, tra i brani vede la superlativa versione di Kalb di "Jelly, Jelly", quella del Muddy Waters di 'Goin' Down Louisiana', rivista con uno stile che e' vicino a quello di Chuck Berry o Bo Diddley, da non dimenticare poi la splendida Alberta" , uno dei piu' riusciti arrangiamenti di "Spoonful" mai ascoltati, tour de force tra i piu' importanti del decennio, fu anche uno dei primi album genuinamente underground ad essere pubblicati in america, il disco contiene una miscela di blues, folk, jazz, rock, influenze classiche e psychedeliche e non e' veramente come spesso riportato un album di blues elettrico, anche se da qui la band parte, la loro musica si avvicina di piu' a quello che facevano in uk gruppi come gli yardbirds prima o i fleetwood mac poi, sviluppavando su una base blues o r'n'b' diversissime attitudini ed influenze. il disco contiene alcuni brani magnifici e grandemente esemplificativi della scena di new york del periodo, eseguite in chiavi originalissime e travolgenti, ''catch the wind'', ''i want to be your driver'', ''goin' down luisiana'', '' alberta'', spoonful'' solo per citarne alcuni.
Euro
150,00
codice 244253
scheda
Blur The great escape
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1995  food / Parlophone 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good indie 90
Prima molto rara stampa vinilica inglese, copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida fronte retro con barcode (724383523511), copia distribuita in Italia con piccolo adesivo Siae biancoe rosa sul retro, inner sleeve in cartoncino sottile con testi e sagomatura sul lato di apertura, label custom fotografica a colori con immagine diversa su ciascuna facciata, scritte bianche, catalogo FOODLP14, scritta ''Printed in Uk'' su retrocopertina e "Made in the Uk" sull' etichetta. Pubblicato in Inghilterra nel settembre del 1995 dopo ''Parklife'' e prima di ''Blur'', giunto al numero 1 delle classifiche inglesi e non entrato in quelle USA. il quarto album. Lavoro che approfondisce i temi di Parklife, con testi che celebrano la working class inglese e narrano della vita nei sobborghi delle grandi metropoli, ha un carattere piu' oscuro rispetto a Parklife: la malinconia traspare dalle melodie pop e luminose, la disillusione e la pressione sociale sono in evidenza in "Country House" e "Charmless Man", "Globe Alone" e "Entertain Me" con i brani lenti e piu' acustici che scavano ancora piu' in profondita' nell'inconscio collettivo della moderna Gran Bretagna, vedi "Best Days'', ''Yuko & Hiro'', tuttavia, miracolosamente, il disco non e' ne' pesante ne' depresso; ''The Great Escape'' anzi scava anche all'interno della musica, con uso massiccio di esperimenti elettronici a base di synth, fiati, archi, mentre il chitarrista Graham Coxon si cimenta con partiture e sonorita inconsuete e Damon Albarn da' una prova magistrale a base di algida ironia e intelligenza metropolitana. Belli anche gli omaggi al passato, quello a Scott Walker "The Universal", a Terry Hall ed ai Fun Boy Three con "Top Man", ed il pop alla XTC di "It Could Be You"; su tutto ovviamente rifulge l'icona di Ray Davies dei Kinks, vero padre putativo del suono del gruppo.
Euro
110,00
codice 262420
scheda
Body count (ice-t) Body count (w/ cop killer)
lp [edizione] originale  stereo  ger  1992  sire 
  [vinile]  excellent  [copertina]  excellent hip-hop
Prima molto rara stampa europea, pressata in Germania anche per il mercato inglese; si tratta della primissima versione del disco, presto censurato (e mai in questa primigenia versione pressato in Usa) con il tatuaggio "Cop Killer" sul corpo raffigurato sul fronte (presto cambiato in "Body Count") e con lo stesso brano "Cop Killer" contenuto all' interno (oltre ai brani "Body Count" e "Out in the Parking Lot", anche quelli eliminati nella seconda versione del disco in cui sara' incluso il brano "Freedom of Speech"); copertina lucida, completa di inner sleeve con testi e foto, etichetta gialla con logo blu in alto, nella primissima delle due versioni non censurate, senza i logos Warner Bros e Rhyme Syndicate Management, presenti invece in una ulteriore versione non censurata ed in tutte le successive ristampe, "Gema / Biem" a sinistra, catalogo 7599-26878-1. Pubblicato nel marzo del 1992 dalla Sire in Gran Bretagna, dove non entro' in classifica, e negli USA, dove giunse al 26esimo posto, questo e' l'eponimo album d'esordio dei Body Count, precedente ''Born dead'' (1994). Il gruppo americano guidato dal rapper Ice-T suscito' notevoli controversie e proteste con l'uscita di questo discusso lp, che conteneva nella sua prima versione il controverso brano ''Cop killer''. I Body Count si cimentano qui in un potente e diretto heavy metal che negli episodi piu' tirati sconfina nel trash, con Ice-T che oscilla fra aggressivi vocalizzi metal ed accenni rap, sebbene ci sia poco o punto spazio per lo hip hop in ''Body count''. Pezzi feroci ma anche fumettistici, immersi in un'atmosfera oscura e carica di riferimenti alla violenza e di slogan che vanno dalla misoginia all'attacco contro la polizia. Gruppo metal fondato dal rapper Ice-T nel 1990 con musicisti afroamericani, i Body Count hanno attraversato una carriera controversa e spesso bersaglio di critiche da piu' parti, per i temi violenti e la misoginia dei loro pezzi, in cui pero' trovano spazio anche dure invettive contro il razzismo ed un grossolano senso dell'umorismo. Il gruppo dava poco spazio alle radici hip hop del leader, concentrandosi su di un duro e diretto metal talvolta vicino al trash. L'album d'esordio ''Body count'' (1992) suscito' una marea di polemiche negli USA e non pochi problemi dalla label del gruppo; il successivo trasferimento presso la Virgin frutto' il secondo albm ''Born dead'' (1994) ed il successivo ''Violent demise (the last days)'' (1997), che pero' fecero meno sensazione rispetto all'esordio.
Euro
250,00
codice 258345
scheda
Bond graham holy magick
lp [edizione] originale  stereo  uk  1971  vertigo 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Excellent rock 60-70
la primissima sempre piu' rara stampa inglese, copia con alcuni segni visibili sul vinile ma pressoche' non riscontrabili all' ascolto, copertina apribile, etichetta in bianco e nero con spirale, nella prima tiratura con scritta Vertigo non sopra il foro ma in basso, sul lato b, completa di inner sleeve Vertigo, trail off matrix "...1Y//1..." e "...2Y//3...", catalogo 6360021. Pubblicato in Inghilterra dalla Vertigo nel febbraio del 1971 dopo ''Solid Bond '' (a nome Graham Bond) e prima di '' We Put Our Magick On You '', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa . Il secondo Album. Prima parte della saga celtica completata con il successivo ''We put our magick on you'', "Holy Magick" e' una "messa telemica" ricavata dagli scritti di Crowley; una delle opere piu' inquietanti e appassionanti della sua epoca, connubio esoterico tra blues, progressive, riti esoterici ispirati alla tradizione druidica celtica, con venature jazz, venne registrato nel 1970, ovvero nel momento in cui Graham Bond stava sempre piu' addentrandosi, oltre che nelle droghe e nell'alchool, nel "magick" , l'esoterismo piu' estremo, i cui rituali sono accuratamente descritti in tutto l'album ed in particolare nella lunga suite della prima facciata, in cui la band improvvisa su temi legati al blues-jazz-soul-rock, con l'organo in primo piano, cori femminili e il sax di John Gross, con un suono che non e' piu' oscuro rispetto agli albums pubblicati nei ''60 con la Graham Bond Organisation con l'aspetto piu' esoterico legato piu' ai testi che alle musiche, anche nella seconda side, dove l'opera e' strutturata in brani piu' convenzionali, brevi e concisi, permane nei testi lo stesso stranimento ed i riferimenti al mondo esoterico e dell' occulto , con un mood non dissimile dalla prima facciata ma con un tono forse meno funky e piu' vicino al blues.
Euro
170,00
codice 243526
scheda
Bond graham holy magick
lp [edizione] originale  stereo  uk  1971  vertigo 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
la primissima sempre piu' rara stampa inglese, copertina apribile, etichetta in bianco e nero con spirale, nella prima tiratura con scritta Vertigo non sopra il foro ma in basso, sul lato b, completa di inner sleeve Vertigo, trail off matrix "...1Y//1..." e "...2Y//3...", catalogo 6360021. Pubblicato in Inghilterra dalla Vertigo nel febbraio del 1971 dopo ''Solid Bond '' (a nome Graham Bond) e prima di '' We Put Our Magick On You '', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa . Il secondo Album. Prima parte della saga celtica completata con il successivo ''We put our magick on you'', "Holy Magick" e' una "messa telemica" ricavata dagli scritti di Crowley; una delle opere piu' inquietanti e appassionanti della sua epoca, connubio esoterico tra blues, progressive, riti esoterici ispirati alla tradizione druidica celtica, con venature jazz, venne registrato nel 1970, ovvero nel momento in cui Graham Bond stava sempre piu' addentrandosi, oltre che nelle droghe e nell'alchool, nel "magick" , l'esoterismo piu' estremo, i cui rituali sono accuratamente descritti in tutto l'album ed in particolare nella lunga suite della prima facciata, in cui la band improvvisa su temi legati al blues-jazz-soul-rock, con l'organo in primo piano, cori femminili e il sax di John Gross, con un suono che non e' piu' oscuro rispetto agli albums pubblicati nei ''60 con la Graham Bond Organisation con l'aspetto piu' esoterico legato piu' ai testi che alle musiche, anche nella seconda side, dove l'opera e' strutturata in brani piu' convenzionali, brevi e concisi, permane nei testi lo stesso stranimento ed i riferimenti al mondo esoterico e dell' occulto , con un mood non dissimile dalla prima facciata ma con un tono forse meno funky e piu' vicino al blues.
Euro
240,00
codice 242269
scheda
Bond graham organization the sound of 65
Lp [edizione] originale  mono  uk  1965  columbia 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
prima rarissima stampa inglese, in mono, copia con qualche segno di invecchiamento su copertina e vinile, copertina laminata sul fronte, flipback sul retro su tre lati, pressata da "Garrod & Lofthouse", etichetta "Parlophone Blue Black", nera con logo blu e scritte argento, scritta lungo la circonferenza che inizia con ''Columbia Gramophone co ltd'', con "Sold in the Uk subject to resale..., catalogo 33SX1711 sia su copertina che su vinile. ''The sound of 65'' e' il primo storico album dei Graham Bond Organization, uscito prima di ''There's abond between us'' (1966). Un album di grandissima importanza per il british blues degli anni '60, l'album d'esordio del gruppo di Graham Bond consiste in una allora innovativa miscela di complessi ritmi jazz, calore soul, potenza rhythm 'n' blues ed echi di musica esotica, il tutto ad opera di un quartetto di alto livello che include anche i futuri Cream Ginger Baker e Jack Bruce. Energico e frizzante, oltreche' decisamente eclettico, ''the sound of 65'' merita l'ascolto di chiunque sia interessato al british blues come a gruppi quali Rolling Stones, Cream, Animals e Pretty Things. Gruppo fondamentale nella storia del blues inglese, i Graham Bond Organization si formano nel 1963 sotto la guida di Bond in seguito alla sua uscita dagli Alexis Korner Blues Incorporated; quartetto di cui fanno parte Dick Heckstall-Smith, Jack Bruce e Ginger Baker, i GBO fusero jazz, soul e ruvido blues elettrico in una miscela che influenzo' molto la scena inglese degli anni '60. Graham Bond, oltre ad essere un apprezzato sassofonista di radici jazz, fu anche un innovatore con le tastiere, il primo ad usare l'organo Hammond e gli amplificatori Leslie nel r'n'b inglese ed il primo a suonare il mellotron. I primi due album del gruppo, cosi' come le loro infuocate esibizioni dal vivo, sono particolarmente acclamati; i compagni di strada di Bond si incamminano presto per altre strade (Baker e Bruce formeranno i Cream di li' a poco), mentre la sua carriera affonda lentamente in problemi finanziari e personali fino alla prematura scomparsa avvenuta nel 1974, a soli 37 anni.
Euro
600,00
codice 238980
scheda
Bond graham organization There's a bond between us
Lp [edizione] originale  mono  uk  1966  columbia 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Excellent rock 60-70
Prima davvero rarissima stampa inglese, copia con lievi segni di invecchiamento sul vinile, copertina laminata sul fronte e flipback sul retro su tre lati, pressata da "Garrod & Lofthouse", etichetta Columbia nera con logo blu e scritte argento nella primissima ed originaria versione utilizzata tra il '65 ed il '66, che presenta catalogo ''33SX 1750'' e NON ''SX 1750'' senza ''33'', con "Sold in the Uk..." e con scritta lungo la circonferenza che inizia con "The Gramophone Co.". Pubblicato in Inghilterra nel dicembre del 1965 dopo ''Sound of 65'' e prima di ''Solid bond'' (1970), non antrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa. Il secondo album. Il gruppo di Graham Bond accentua in questo secondo lp i toni jazz ed r'n'b rispetto a quelli soul, con l'organo del leader in particolare evidenza e la batteria d Ginger Baker ancora piu' esplosiva che nell'esordio. Un disco chiave per la storia del british blues. Gruppo fondamentale nella storia del blues inglese, i Graham Bond Organization si formano nel 1963 sotto la guida di Bond in seguito alla sua uscita dagli Alexis Korner Blues Incorporated; quartetto di cui fanno parte Dick Heckstall-Smith, Jack Bruce e Ginger Baker, i GBO fusero jazz, soul e ruvido blues elettrico in una miscela che influenzo' molto la scena inglese degli anni '60. Graham Bond, oltre ad essere un apprezzato sassofonista di radici jazz, fu anche un innovatore con le tastiere, il primo ad usare l'organo Hammond e gli amplificatori Leslie nel r'n'b inglese ed il primo a suonare il mellotron. I primi due album del gruppo, cosi' come le loro infuocate esibizioni dal vivo, sono particolarmente acclamati; i compagni di strada di Bond si incamminano presto per altre strade (Baker e Bruce formeranno i Cream di li' a poco), mentre la sua carriera affonda lentamente in problemi finanziari e personali fino alla prematura scomparsa avvenuta nel 1974, a soli 37 anni.
Euro
350,00
codice 236893
scheda
Bread love and dreams Strange tale of captain Shannon and the hunchback from Gigha
Lp [edizione] originale  mono  uk  1970  decca 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Very good rock 60-70
Prima molto rara stampa inglese in stereo, copia con qualche lieve segno di invecchiamento, copertina laminata sul fronte, con buco stereo mono sul retro, etichetta blu e argento con logo "Decca" riquadrato ("boxed"), catalogo SKL5048, copia corredata dell' originaria busta interna della Decca stereo, bianca e blu. Pubblicato dalla Decca in Gran Bretagna nel 1970, questo e' il secondo album dei Bread, Love And Dreams, uscito dopo l'eponimo album d'esordio del 1969 e prima di ''Amaryllis'' (1971). Registrato nello stesso periodo del terzo album ''Amaryllis'', questo secondo lp del duo acid folk scozzese beneficio' della collaborazione della sezione ritmica dei Pentangle, Danny Thompson e Terry Cox, presenti in alcuni brani dai toni piu' rock; l'album e' tuttavia complessivamente improntato da un sognante folk acido in gran parte acustico, talvolta arricchito da maestosi tappeti di organo, oltreche' immerso in un'atmosfera decisamente hippie. Inizialmente un trio, gli scozzesi Bread, Love And Dreams si formano intorno al 1968 ad opera di David McNiven, Angie Rew e Carolyn Davis; il gruppo attrae l'attenzione della Decca, che li mette sotto contratto e ne pubblica il primo album eponimo nel 1969, con modesto successo commerciale. Carolyn Davis lascia quindi il gruppo, che continua sotto forma di duo e pubblica due ulteriori album, rari e molto considerati in ambito acid folk, ''Strange tale of captain Shannon and the hunchback from Gigha'' (1970) e ''Amaryllis'' (1971), quest'ultimo inciso con membri dei Pentangle e reputato da alcuni il loro migliore. La Decca offre ben poco sostegno alla promozione degli album ed il gruppo si scioglie poco dopo, a dispetto dell'apprezzamento della critica verso i loro lavori, delicate miscele di psichedelia, folk acido e progressivo con atmosfere sognanti e vicine alla cultura hippie.
Euro
180,00
codice 239278
scheda
Bread love and dreams strange tale of captain.... (mono!!!)
Lp [edizione] originale  mono  uk  1970  decca 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Titolo completo '' The Strange tale of captain Shannon and the hunchback from Gigha''. Prima incredibilmente rara stampa inglese IN MONO (siamo nel 1970!!!), bella copia con giusto assai lievi segni di invecchiamento, copertina laminata sul fronte, con buco stereo mono sul retro, etichetta rossa e argento con logo "Decca" riquadrato ("boxed"), catalogo LK5048, copia corredata dell' originaria busta interna della Decca mono, bianca e rossa. Pubblicato dalla Decca in Gran Bretagna nel 1970, questo e' il secondo album dei Bread, Love And Dreams, uscito dopo l'eponimo album d'esordio del 1969 e prima di ''Amaryllis'' (1971). Registrato nello stesso periodo del terzo album ''Amaryllis'', questo secondo lp del duo acid folk scozzese beneficio' della collaborazione della sezione ritmica dei Pentangle, Danny Thompson e Terry Cox, presenti in alcuni brani dai toni piu' rock; l'album e' tuttavia complessivamente improntato da un sognante folk acido in gran parte acustico, talvolta arricchito da maestosi tappeti di organo, oltreche' immerso in un'atmosfera decisamente hippie. Inizialmente un trio, gli scozzesi Bread, Love And Dreams si formano intorno al 1968 ad opera di David McNiven, Angie Rew e Carolyn Davis; il gruppo attrae l'attenzione della Decca, che li mette sotto contratto e ne pubblica il primo album eponimo nel 1969, con modesto successo commerciale. Carolyn Davis lascia quindi il gruppo, che continua sotto forma di duo e pubblica due ulteriori album, rari e molto considerati in ambito acid folk, ''Strange tale of captain Shannon and the hunchback from Gigha'' (1970) e ''Amaryllis'' (1971), quest'ultimo inciso con membri dei Pentangle e reputato da alcuni il loro migliore. La Decca offre ben poco sostegno alla promozione degli album ed il gruppo si scioglie poco dopo, a dispetto dell'apprezzamento della critica verso i loro lavori, delicate miscele di psichedelia, folk acido e progressivo con atmosfere sognanti e vicine alla cultura hippie.
Euro
380,00
codice 234093
scheda
Briggs anne Anne Briggs
lp [edizione] originale  stereo  uk  1971  topic 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Prima inverosimilmente rara stampa inglese, copertina laminata sul fronte e liscia sul retro, pressata da Robert Stace, etichetta blu con logo e scritte argento, catalogo 12T.207. Pubblicato in Inghilterra nel marzo del 1971 prima di ''Time has come'', non entrato nelle classifiche UK non pubblicato all'epoca in USA. Il primo storico album. Lavoro dai tratti mitici, e' il debutto di una delle piu' enigmatiche e straordinarie artiste dell' intera Inghilterra del periodo classico, autrice di un seminale e leggendario 7"ep gia' nel 1964 ("The Hazards Of Love"). La cantante folk inglese Anne Patricia Briggs, nonostante la limitata produzione discografica, e' una delle piu' importanti figure della rinascita del folk inglese negli anni '60, il suo modo di cantare infatti ha avuto un'enorme influenza sulle cantanti femminili della sua generazione, e' stata la fonte di canzoni e l'ispirazione, tra gli altri, per Bert Jansch e Sandy Denny. Spirito libero e indipendente senza alcuna ambizione per il successo commerciale ma animata da una pura passione per la riscoperta della musica popolare britannica, viaggia a lungo in Inghilterra e Irlanda, durante tutti gli anni '60 e i primi '70, esibendosi nei folk clubs e partecipando ai tour di Centre 42, organizzati per promuovere attivita' culturali al di fuori del circuito londinese. La breve discografia della Briggs e' costituita dall' EP "The Hazards of Love", pubblicato nel 1964, precoce influenza su Maddy Prior e June Tabor, da un misconosciuto album collettivo accreditato a A. L. Lloyd, Anne Briggs, Frankie Armstrong with Alf Edwards and Dave Swarbrick, dal titolo "The Bird In The Bush (Traditional Erotic Songs)", pubblicato dalla Topic nel 1966, da questo album omonimo del 1971 e dal secondo lp "The Time Has Come" sempre del 1971. La musica della Briggs e' straordinariamente evocativa, i brani sono perlopiu' basati sulla voce e presentano un accompagnamento essenziale ed acustico, che vede, oltre alla sua chitarra e bozouki, un altro bozouki suonato (in un brano) da John Moyniham; la bellezza degli episodi (in gran parte traditionals riarrangiati, ma ci sono anche le originali "Go Your Way" e "Living By The Water") e' spettrale ed incantata, con un intensita' non inferiore al miglior Nick Drake ed una magia paragonabile alla miglior Shirley Collins. Certamente uno dei masterpieces assoluti del folk underground Inglese di ogni epoca.
Euro
750,00
codice 243736
scheda
Brown james & the Flames Just won't do right/Let's make it
78 [edizione] originale  mono  usa  1957  federal 
  [vinile]  Very good soul funky disco
Prima davvero rarissima stampa usa, 78 giri formato 10'', copertina neutra, etichetta verde con logo e scritte argento. Certamente uno dei piu' leggendari e rari 78'' del primo James Brown, che predata il primo album (please please please), di oltre un anno, e' un magistrale esempio di gospel/ rhythm and blues che rivoluzionera' la musica nera e poi quella bianca per tutto il decennio successivo. Nato in South Carolina nel 1933, inizia a cantare R&B ispirato da Roy Brown, Wynonie Harris, the Dominoes e the Clovers, insieme a Bobby Byrd, Sylvester Keels, Nash Knox e Johnny Terry forma i leggendari Flames e dal 1956 al 1960 escono i suoi primi e piu' rappresentativi brani, tutti su 78 giri della Federal , una subsidiaria della Kink di Cincinnati, e' questo il periodo in cui nasce il suo tipico rhythm and blues e le tracce incise in questi anni rimangono capolavori senza tempo della musica Americana in generale e della nascita del nuovo Rock in particolare.
Euro
125,00
codice 41565
scheda
Brunning sunflower blues band bullen street blues
lp [edizione] originale  stereo  uk  1968  saga 
  [vinile]  excellent  [copertina]  excellent rock 60-70
Prima molto rara stampa inglese, copertina laminata sul fronte e liscia sul retro, flipback su due lati che NON riporta in basso a destra (sul retro) la dicitura '' Art & Sound LTD 1971'' apposta nella seconda tiratura del 1971, etichetta nera con logo e caratteri argento. Pubblicato in Inghilterra nel luglio del 1968 prima di ''Trackside Blues'', non entrato nelle classifiche inglesi, non pubblicato all' epoca in Usa, il primo album. Registrato, come il lavoro successivo, con Mick Hall e Colin Jordan alla chitarra, Bob Brunning al basso, Peter French alla voce e Jeff Russell alla batteria, alle prese con undici brani tutti originali, cosa decisamente rara nell' ambito del genere. La Brunning (Hall) Sunflower Blues Band, formatasi nel 1968 su impulso di Bob Brunning, gia' membro della primissima formazione dei Fleetwood Mac, prima di essere sostituito da John McVie, e poi brevemente insieme ai Savoy Brown, e Bob Hall, gia' con i primi Groundhogs e con Jo Ann Kelly, fu un fondamentale gruppo dell'epopea del British blues. Il loro e' un rigoroso blues elettrico con attitudine progressive, sullo stile dei Groundhogs o dei primi Fleetwood Mac (e Peter Green dei Fleetwood Mac suonera' e cantera' in vari brani nel secondo loro album); la poca notorieta' del gruppo e' dovuta principalmente al fatto che incidevano, a differenza dei loro colleghi di cui sopra, per etichette di secondo piano con distribuzione assolutamente insufficente.
Euro
120,00
codice 107869
scheda
Buckley Tim lorca (promo white label!)
Lp [edizione] promozionale  stereo  usa  1970  elektra 
  [vinile]  excellent  [copertina]  excellent rock 60-70
prima molto rara stampa americana in edizione promozionale, copertina cartonata con adesivo promozionale sul fronte, etichetta bianca promozionale con farfalla e indirizzo "15 Columbus Circle". Pubblicato in USA nell'ottobre del 1970 dopo ''Blue Afternoon'' e prima di ''Starsailor'', non entrato nelle classifiche USA ne' in quelle UK. Il quinto album. Registrato da Tim Buckley, John Balkin, Lee Underwood, Carter C.C. Collins, prodotto da Herb Cohen, direzione artistica di William S. Harvey. Considerato unanimemente come uno dei suoi riconosciuti capolavori, etereo, melanconico e disperato, qui Buckley disorienta e sconcerta i pochi che seguivano il suo lavoro con questa uscita estrema, dai toni dissonanti, con cambiamenti di tempo inusuali e Jazzistici, arrangiamenti vicini all' avant-garde ed un utilizzo della voce estremo ed altamente innovativo, specie nei due lunghi brani sulla prima facciata dell'album, mentre sul lato 2, altrettanto interessante ma forse piu' accessibile, sono in risalto tensioni artistiche basate sulla fusione di folk ed improvvisazione jazz, dove il musicista si distacca ulteriormente dal suo passato di icona del folk-rock underground americano.
Euro
170,00
codice 231646
scheda
Buckley Tim tim buckley
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1966  elektra 
  [vinile]  excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
La prima rara stampa americana, copertina senza alcuna foratura promozionale (cosa piuttosto rara per questo disco), con "Printed in Usa" presso l' angolo in basso a destra sul fronte, copia completa della originaria busta interna della Elektra bianca e marrone, etichetta oro con una grande "E" bianca in alto, nella anomala versione con marchio "R" alla destra del logo e non a sinistra, catalogo EKS74004, copia pressata negli stabilimenti Monarch di los Angeles con un triangolo e 9812 incisi sul trail off dei due lat, ancora corredata dell' originaria busta interna bianca e marrone della Elektra. Inserito dallo staff del Mucchio Selvaggio tra i 20 dischi piu' importanti del folk americano. Pubblicato in Usa nel dicembre del 1966 dalla Elektra prima di ''Goodbye and hello'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk. Il primo album. Fu pubblicato su insistenza di Herb Cohen, manager di Zappa, che si era innamorato della voce di Tim, gia' in grado, a soli diciannove anni, di dar vita a questo gioiello di folk rock psichedelico in perfetto stile 1966, sorprendentemente maturo e sofisticato negli arrangiamenti, talora barocchi e psichedelici, e nelle liriche, che segnano l' inizio della fruttuosissima collaborazione con il poeta Larry Beckett, che scrivera' le liriche di alcuni tra i suoi futuri capolavori. Un disco gia' bellissimo che solo la straordinaria magnificenza del successivo album puo' erroneamente indurre a definire "acerbo", anche se ancora lontano dalle sperimentazioni a venire. Fu realizzato con grande dispiego di mezzi, prodotto personalmente da Jack Holzman, boss della Elektra insieme a Paul Rothchild, gia' al lavoro con i Doors; alla consolle era Bruce Botnick anch'egli con i Doors ed i Love, gli arrangiamenti orchestrali furono affidati al grande Jack Nitzsche e per le registrazioni Buckley si avvalse del geniale Van Dyke Parks alla tastiera e di Lee Underwood alla chitarra e Billy Mundi alla batteria, entrambi nel giro di Zappa e dei Mothers of Invention. Tra i brani la splendida "Aren't You The Girl".
Euro
150,00
codice 241643
scheda
Buckley Tim tim buckley
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1966  elektra 
  [vinile]  excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
STRAORDINARIA COPIA ANCORA INCELLOPHANATA, e con il raro catalogo della Elektra riferito al 1966 allegato, la prima rara stampa americana, copertina senza alcuna foratura promozionale (cosa piuttosto rara per questo disco), con "Printed in Usa" presso l' angolo in basso a destra sul fronte, copia completa della originaria busta interna della Elektra bianca e marrone, etichetta oro con una grande "E" bianca in alto, catalogo EKS74004, versione con date sl trail off incise sui rispetti lati riferite all' ottobre 1966 (sul lato A 10/17/6, e sul lato B 10/15/6, data che si riferisce al mastering del disco, ma in questo caso le copie in circolazione hanno data quasi sempre successiva al 1966, poiche' l' album vendette inizialmente pochissimo, e solo dopo l' uscita del secondo lp "Goodbye and Hello" le vendite del disco salirono un poco, richiedendo ulteriori pressaggi). Inserito dallo staff del Mucchio Selvaggio tra i 20 dischi piu' importanti del folk americano. Pubblicato in Usa nel dicembre del 1966 dalla Elektra prima di ''Goodbye and hello'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk. Il primo album. Fu pubblicato su insistenza di Herb Cohen, manager di Zappa, che si era innamorato della voce di Tim, gia' in grado, a soli diciannove anni, di dar vita a questo gioiello di folk rock psichedelico in perfetto stile 1966, sorprendentemente maturo e sofisticato negli arrangiamenti, talora barocchi e psichedelici, e nelle liriche, che segnano l' inizio della fruttuosissima collaborazione con il poeta Larry Beckett, che scrivera' le liriche di alcuni tra i suoi futuri capolavori. Un disco gia' bellissimo che solo la straordinaria magnificenza del successivo album puo' erroneamente indurre a definire "acerbo", anche se ancora lontano dalle sperimentazioni a venire. Fu realizzato con grande dispiego di mezzi, prodotto personalmente da Jack Holzman, boss della Elektra insieme a Paul Rothchild, gia' al lavoro con i Doors; alla consolle era Bruce Botnick anch'egli con i Doors ed i Love, gli arrangiamenti orchestrali furono affidati al grande Jack Nitzsche e per le registrazioni Buckley si avvalse del geniale Van Dyke Parks alla tastiera e di Lee Underwood alla chitarra e Billy Mundi alla batteria, entrambi nel giro di Zappa e dei Mothers of Invention. Tra i brani la splendida "Aren't You The Girl".
Euro
180,00
codice 262290
scheda
Buckley Tim tim buckley
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1966  elektra 
  [vinile]  excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
Inserito dallo staff del Mucchio Selvaggio tra i 20 dischi piu' importanti del folk americano. La prima rara stampa americana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) con "Printed in Usa" presso l' angolo in basso a destra sul fronte, etichetta oro con una grande "E" bianca in alto. Pubblicato in Usa nel dicembre del 1966 dalla Elektra prima di ''Goodbye and hello'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk. Il primo album. Fu pubblicato su insistenza di Herb Cohen, manager di Zappa, che si era innamorato della voce di Tim, gia' in grado, a soli diciannove anni, di dar vita a questo gioiello di folk rock psichedelico in perfetto stile 1966, sorprendentemente maturo e sofisticato negli arrangiamenti, talora barocchi e psichedelici, e nelle liriche, che segnano l' inizio della fruttuosissima collaborazione con il poeta Larry Beckett, che scrivera' le liriche di alcuni tra i suoi futuri capolavori. Un disco gia' bellissimo che solo la straordinaria magnificenza del successivo album puo' erroneamente indurre a definire "acerbo", anche se ancora lontano dalle sperimentazioni a venire. Fu realizzato con grande dispiego di mezzi, prodotto personalmente da Jack Holzman, boss della Elektra insieme a Paul Rothchild, gia' al lavoro con i Doors; alla consolle era Bruce Botnick anch'egli con i Doors ed i Love, gli arrangiamenti orchestrali furono affidati al grande Jack Nitzsche e per le registrazioni Buckley si avvalse del geniale Van Dyke Parks alla tastiera e di Lee Underwood alla chitarra e Billy Mundi alla batteria, entrambi nel giro di Zappa e dei Mothers of Invention. Tra i brani la splendida "Aren't You The Girl".
Euro
110,00
codice 227793
scheda
Buckley Tim tim buckley
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1966  elektra 
  [vinile]  excellent  [copertina]  excellent rock 60-70
Inserito dallo staff del Mucchio Selvaggio tra i 20 dischi piu' importanti del folk americano. STRAORDINARIA COPIA ANCORA INELLOPHANATA, copertina (con foratura promozionale in alto a destra) con "Printed in Usa" presso l' angolo in basso a destra sul fronte, prima oramai introvabile stampa Usa, etichetta oro/marroncina con una grande "E" bianca in alto, con "deep groove". Pubblicato in Usa nel dicembre del 1966 dalla Elektra prima di ''Goodbye and hello'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk. Il primo album. Fu pubblicato su insistenza di Herb Cohen, manager di Zappa, che si era innamorato della voce di Tim, gia' in grado, a soli diciannove anni, di dar vita a questo gioiello di folk rock psichedelico in perfetto stile 1966, sorprendentemente maturo e sofisticato negli arrangiamenti, talora barocchi e psichedelici, e nelle liriche, che segnano l' inizio della fruttuosissima collaborazione con il poeta Larry Beckett, che scrivera' le liriche di alcuni tra i suoi futuri capolavori. Un disco gia' bellissimo che solo la straordinaria magnificenza del successivo album puo' erroneamente indurre a definire "acerbo", anche se ancora lontano dalle sperimentazioni a venire. Fu realizzato con grande dispiego di mezzi, prodotto personalmente da Jack Holzman, boss della Elektra insieme a Paul Rothchild, gia' al lavoro con i Doors; alla consolle era Bruce Botnick anch'egli con i Doors ed i Love, gli arrangiamenti orchestrali furono affidati al grande Jack Nitzsche e per le registrazioni Buckley si avvalse del geniale Van Dyke Parks alla tastiera e di Lee Underwood alla chitarra e Billy Mundi alla batteria, entrambi nel giro di Zappa e dei Mothers of Invention. Tra i brani la splendida "Aren't You The Girl".
Euro
175,00
codice 223718
scheda
Buffalo Springfield 1st album ("Baby don't scold me"!)
Lp [edizione] originale  mono  usa  1966  atco 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
straordinariamente rara primissima versione americana MONO, copia con moderati segni di invecchiamento sulla copertina, che riporta pero' un nome scritto a penna biro sul retro, e con segni di invecchiamento superficiali sul vinile che pero' non incidono sull' ascolto, copertina cartonata, etichetta oro e grigio con striscia bianca attraverso il cerchio con scritta Atco, senza scritte lungo la circonferenza in basso. Si tratta del primo album nella primigenia edizione che contiene il brano "Baby don't scold me" e non "For what it' s worth", inserito nella seconda versione, quella definitiva, che vide appunto l'inclusione di "'For what it' s worth" al posto di "Baby don't scold me" (tale operazione venne effettuata dopo pochi giorni dall'uscita a causa dell'imprevisto successo del singolo, appunto ''For what it' s worth") che fu quindi incluso. Pubblicato in Usa nel dicembre del 1966 prima di ''Again'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk dove usci'' nel gennaio 1967. Il primo album. L' unico registrato con Bruce Palmer, contiene 12 magnifici brani assai caratteristici del suono prepsychedelico del 1966, oltre alla succitata "For what it' s worth", 7 composizioni di Stephen Stills e 5 di Neil Young. Lavoro da sempre considerato '' diverso'' per via dalla produzione che non fa emergere il lato piu' propriamente rock del gruppo, contiene invece alcuni dei momenti migliori della loro storia ed ha un feeling unico e senza paragone, quali "Go and Say Goodbye", "Burned", "Everybody's Wrong" e "Out Of My Mind", lavoro dalla grande energia e dagli arrangiamenti complessi e talvolta molto Beatlesiani e' certamente da annoverare tra i classici della sua epoca.
Euro
175,00
codice 229180
scheda
Buffalo Springfield what's that sound? (5lp box) complete albums collection stereo-mono
LPBOX [edizione] ristampa  stereo  eu  1966  atco / rhino 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
box in edizione limitata di 5000 copie, realizzato nel giugno 2018, contenente le versioni in vinile 180 grammi, rimasterizzate nel 2017, dei tre albums della storica band americana ("Buffalo Springfield" del 1966, "Again" del 1967, e "Last Time Around" del 1968), i primi due dei quali presenti sia in versione stereo che mono (uscirono infatti in entrambe le versioni); ciascun album e' contenuto nella rispettiva copertina, fedele a quella originaria, inoltre la versione mono del primo album e' presente nella primissima versione, con il brano "Baby Don't Scold Me", a cui comunque si aggiunge anche il brano "For What It's Worth", originariamente assente, mentre la versione stereofonica e' presente nella versione definitiva con il brano "For What It's Worth" e non "Baby Don't Scold Me". A seguire le note relative ai tre rispettivi albums: "BUFFALO SPRINGFIELD": Pubblicato in Usa nel dicembre del 1966 prima di ''Again'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk dove usci'' nel gennaio 1967. Il primo album. L' unico registrato con Bruce Palmer, contiene 12 magnifici brani assai caratteristici del suono prepsychedelico del 1966, oltre alla succitata "For what it' s worth", 7 composizioni di Stephen Stills e 5 di Neil Young. Lavoro da sempre considerato '' diverso'' per via dalla produzione che non fa emergere il lato piu' propriamente rock del gruppo, contiene invece alcuni dei momenti migliori della loro storia ed ha un feeling unico e senza paragone, quali "Go and Say Goodbye" , "Burned", "Everybody's Wrong" e "Out Of My Mind", lavoro dalla grande energia e dagli arrangiamenti complessi e talvolta molto Beatlesiani e' certamente da annoverare tra i classici della sua epoca. "AGAIN": Pubblicato in Usa dopo ''Buffalo springfield'' e prima di ''Last time around'', nel novembre del 1967, e giunto al 44esimo poso delle charts, non entrato in quelle Uk dove usci' nel gennaio del 1968. Il secondo album, registrato dopo la dipartita di Bruce Palmer e con Neil Young dentro e fuori dal gruppo. Lavoro bellissimo, con un clima psichedelico da pieno 1967, contiene brani eccezionali: Stephen Stills scrive "Bluebird", "Rock & Roll Woman", "Hung Upside Down", "Everdays", Neil Young le leggendarie "Mr. Soul", "Expecting to Fly" e "Broken Arrow", Richie Furay e' presente con tre brani, tra cui "A Child's Claim to Fame," con il dobro di James Burton, che anticipa la direzione country-rock che Furay sviluppera' nei Poco. Un album assai originale, diverso dagli altri due episodi del gruppo e certamente un classico nella vicenda del rock degli anni ''60. Il primo titolo assegnato a questo album fu quello di "Stampede"; prima ancora che la scaletta dei brani fosse definitivamente scelta, il prototipo del fronte della copertina venne realizzato, completo del numero di catalogo poi utilizzato per il definitivo "Again": una bella foto a colori dei componenti della band con il nome del gruppo e del disco in grandi caratteri a stampatello con i colori e le stelle della bandiera americana. "LAST TIME AROUND": Uscito dopo ''Buffalo Springfield again'', pubblicato in Usa nell' agosto del 1968 e giunto al 42esimo posto delle charts, non entrato in quelle Uk dove usci' nel dicembre dello stesso anno. Il terzo ed ultimo album. Tra i brani del disco "Questions", scritta da Stephen Stills e poi riregistrata da Crosby, Stills, Nash & Young per "Deja Vu" con il nuovo titolo "Carry On". Composto quando i dissidi interni gia' chiaramente avvertibili nel precedente giungono a loro massimo, e' stato registrato im molti dei suoi brani piu' come un disco solista che come un album del gruppo, Neil Young scrive soltanto due brani e ne firma un terzo con Richie Furay "It's So Hard to Wait", gli straordinari "I Am a Child" e "On the Way Home" che e' cantata da Furay, non da Young, Stephen Stills compone la celeberrima "Pretty Girl Why," Furay porta "The Hour of Not Quite Rain" ed il suo brano piu' bello con gli springfield "Kind Woman," , uno dei primi brani a definire lo standard del country-rock. Nei due anni della loro esistenza i Buffalo Springfield si imposero come uno dei gruppi piu' importanti della scena della West Coast, con il loro eccellente folk rock intinto nel country. Ne facevano parte Richard Furay, dall' Ohio, il texano Steve Stills ed il canadese Neil Young (presto insieme nei CSN&Y ed autori, parallelamente, di molti dischi solisti), e gli altri canadesi Bruce Palmer e Dewey Martin (ex batterista nei Dillards e negli MFQ, poi fondatore dei Medicine Ball). Palmer lascio' dopo il primo disco, pubblicando a sua volta un mitico e bellissimo album solista ("The Cycle Is Complete"); lo sostitui' Jim Messina, gia' in due oscure formazioni surf, i Dragsters ed i Jesters, che poi avrebbe suonato nel primo album di Brewer & Shipley e formato con Furay i Poco.
Euro
150,00
codice 261247
scheda
Cave nick and the bad seeds abattoir blues / the lyre of orpheus
lp2 [edizione] originale  stereo  eu  2004  mute 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
l' ormai molto rara stampa originale, pressata per tutto il mercato europeo, Inghilterra compresa, doppio lp, copertina in rilievo, con scritte e illustazioni traslucide, copia distribuita in Italia con adesivo Siae metallizzato sul retro, inner sleeves in cartoncino ruvido rigido, inserto apribile con testi e foto, codice a barre sulla costola inferiore, che riporta anche "Printed in EU", etichette bianche con scritte nere, con "Miles" ed "MPO" sul trail off di ogni facciata, catalogo STUMM233. Uscito nel settembre del 2004, giunto al primo posto delle classifiche australiane e accolto con successo in tutta Europa, pubblicato dopo "Nocturama" e prima di "Dig, Lazarus, Dig!!!". Ad un anno di distanza da "Nocturama", non un doppio album, ma piuttosto 2 distinti dischi, perdipiu' ampiamente differenziati tra di loro, con tanto di rispettivi titoli, contenuti in un' unica copertina, con parti in rilievo ed illustazioni traslucide, inner sleeves ed inserto apribile con testi e note. "Abattoir Blues" e' uno dei dischi piu' cupi di Cave dai tempi dei suoi primi lavori solisti, sebbene certo la maturita' espressiva delle interpretazioni dell' artista australiano (ex Boys Next Door e Birthday Party) e del suono dei Bad Seeds sia qui maggiore, ed il tono piu' dolente che disperatamente rabbioso. Piu' lirico ed estroverso e' invece "The Lyre of Orpheus", intensa raccolta di brani tra ballate cariche di tensione ed ispirate elegie pianistiche. Registrato con i fidi Mick Harvey (gia' con lui nei Boys Next Door e nei Birthday Party) e Thomas Wydler (anche nei Die Haut), James Johnson (dei Gallon Drunk), Warren Ellis (dei Dirty Three), Jim Sclavunos (ex 8 Eyed Spy e Cramps, tra gli altri, ed attualmente nei Vanity Set), Conway Savage (tra gli altri con Blue Ruin e Harem Scarem) e Martyn P.Casey (degli indimenticati Triffids).
Euro
220,00
codice 251679
scheda
Centazzo andrea Indian tapes (+ poster, booklet and inserts)
LPBOX [edizione] seconda stampa  stereo  ita  1980  ictus 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent classica cont.
La rara seconda stampa, pressoché identica alla prima tiratura (pressata in 300 copie), ma non più numerata e non più autografata dall'autore, completa del libretto di dodici pagine formato 12", con note, foto e spartiti, del grande poster apribile in sei, dell'inserto formato 7" apribile in tre con foto, discografia e note biografiche, e dell'inserto apribile in formato 12" con note e crediti in lingua italiana, cofanetto con superficie laminata fronte retro, senza barcode, contenente tre lp, ciascuno custodito in una inner sleeve in carta ruvida con particolari dello artwork del box, label custom nera ed arancio con particolari dello artwork del cofanetto sulla prima facciata di ciascun disco, arancio con scritte nere e logo Ictus nero in alto sulla seconda, catalogo 0013/14/15. Pubblicata nel 1980 dalla Ictus in Italia, "Indian tapes" è una delle più monumentali opere sperimentali di Centazzo, un triplo vinile che contiene diciotto composizioni per marimba, ensemble di tastieristi, percussioni e nastro magnetico. Consideato all'epoca da Centazzo il suo lavoro più importante, cominciato nel 1974 e portato a termine dopo anni di fatiche. Nonostante il suo titolo, questo lavoro non è influenzato dalla musica degli indiani d'America, come spiegato da Centazzo, ma è solo ispirato dalla loro cultura, che ha sempre affascinato l'autore; l'influenza è piuttosto quella degli sperimentatori con cui Centazzo aveva lavorato negli anni precedenti, così come dagli studi sugli antichi strumenti a percussione con cui egli era venuto a contatto nel corso delle sue ricerche, e che utilizzò nelle stesse registrazioni di quest'opera. La musica di "Indian tapes" è senz'altro ascrivibile all'avanguardia, ma non è un'avanguardia fredda e cerebrale, bensì una fluida e vitale sintesi di trame percussive, sonorità ambientali che riflettono anche il mondo della natura (come il gracidare di rane, ad esempio), meditativi suoni di campane, ipnotiche tessiture minimaliste di ancestrali strumenti a percussione. Il musicista d'avanguardia, compositore e percussionista Andrea Centazzo, originario di Udine ma molto attivo negli Stati Uniti, era gia' negli anni '70 un veterano della scena musicale, avendo suonato con il quartetto di Giorgio Gaslini e con il proprio gruppo Ictus (autori di un album nel 1974) e con il suo progetto Elektriktus (che frutto' l'album ''Electronic mind waves'' nel 1976). Centazzo procedera' poi con una prolifica e rispettata carriera solista fra jazz e avanguardia, componendo piu' di trecentocinquanta opere musicali e facendosi conoscere ed apprezzare anche in Europa e negli Stati Uniti.
Euro
125,00
codice 335591
scheda
Chaos z Jahre Ohne Bewahrung (White Black Marbled vinyl)
lp [edizione] originale  stereo  ger  1995  Sturmhohe / Thelektion 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
la prima, ormai rarissima stampa vinilica, realizzata nel 2002, nella ancora piu' rara verisone in vinile bianco marmorizzato con venature nere (limitata in 200 copie, mentre altre 800 furono pressate in vinile nero), copertina apribile ruvida con parti lucide, senza barcode, etichette in bianco e nero (con titoli ed etichetta indicati su un lato, e custom dall' altro). Pubblicato nel 1995 (originariamente solo in cd), a distanza di ben 13 anni dall' album d' esordio, il secondo album della punk band tedesca di Stoccarda, autrice nel 1981 del 7" ep "Abmarsch" su etichetta Mülleimer Records e nel 1982 dell' album "Ohne Gnade" su etichetta Rock-O-Rama Records, oltre che di una manciata di brani apparsi su compilation dell' epoca, prima di cambiare nome in Fliehende Sturme, denominazione con la quale sono stati, a partire da un primo album nel 1988, assai piu' prolifici. Il gruppo di Andreas Lohr (chitarrista e cantante, unico elemento costante nelle due formazioni) torna con questo album in attivita' e tira fuori un disco a dir poco eccellente come questo "Jahre Ohne Bewahrung" che riprende il discorso asattamente dove le incisioni precedenti del gruppo lo avevano lasciato, con tredici efficaci episodi in bilico tra un serrato hardcore punk suonato con una spontanea immediatezza di stampo quasi 77ino ed occasionali influenze post punk, talora prossime al dark se non altro per le atmosfere oscure presenti in alcuni brani, il tutto fortemente caratterizzato dall' utilizzo della lingua tedesca. Un ottimo ritorno, a cui ha fatto seguito una riscoperta del gruppo, con uscita di antologie e ristampe del loro vecchio materiale.
Euro
120,00
codice 3800463
scheda
Chapman michael rainmaker
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1969  Harvest 
  [vinile]  excellent  [copertina]  excellent rock 60-70
prima davvero rarissima stampa inglese, di pochi mesi precedente alla seconda tiratura, copertina apribile laminata fronte e retro, etichetta verde chiaro e verde scuro senza piccolo logo Emi e con scritta lungo la circonferenza in alto che inizia con "The Gramophone co...", e soprattutto con l' indicazione "Sold in the Uksubject to resale..." in 4 linee...." in alto a sinistra, indicazione scomparsa nella seconda stampa, trail off matrix "...A-2G" e "...B-2G" sulle rispettive facciate. Registrato con Danny Thompson, Rick Kemp, Barry Morgan, Clem Clempson, Alex Dmochowski, Norman Haynes e Aynsley Dunbar. Pubblicato in Inghilterra nel maggio del 1969 prima di ''Fully qualified survivors'', il primo bellissimo album. Salutato come un piccolo miracolo dalla critica all' epoca della sua uscita cosi' come oggi, questo "Rainmaker", vero masterpiece misconosciuto ai piu' al di fuori della Gran Bretagna, pieno di originalita', arrangiamenti complessi, pulsioni eletttroacustiche perfettamente calibrate, composizioni eccellenti, rimane ancora oggi come uno dei principali lavori del British folk-rock in assoluto. Con uno stile di chirtarra a meta' tra John Martyn e Bert Jansch e testi poetici e surreali, originalissimi, brani del calibro e della forza di "It Didn't Work Out" o "No One Left to Care", Chapman riese a fondere le pulsioni piu' rock con il folk ed il blues con una misura ed una classe senza precedenti, persino gli strumentali, come nel caso del leggendario e davvero magnifico "Thank You, P.K., 1944," sono originalissimi sia nella composizione che negli arrangiamenti. un capolavoro assoluto del genere ed uno dei dischi, nel suo ambito, piu' influenti e considerati degli ultimi 30 anni con niente da invidiare ai migliori Richard Thompson o Roy Harper.
Euro
180,00
codice 229890
scheda

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