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AC/DC
High voltage
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1976 columbia
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa in vinile pesante, pressoche' identica alla prima tiratura del 1976, nella sua versione pubblicata per il mercato non australiano, con brani diversi rispetto alla versione australiana, in vinile pesante, corredata di inner sleeve ricca di foto e note assenti nella stampa originaria, Pubblicato nel Maggio del 1976 dopo ''TNT'' e prima di "Dirty Deeds Done Dirt Cheap'', non entrato nelle classifiche UK ne' in quelle USA. Il terzo album. Con lo stesso titolo del primo album del Gennaio 1975, ma con contenuto parzalmente diverso, fu registrato agli Albert Studios a Sydney, Australia, e masterizzato a Londra, e pubblicato in USA ed UK dalla atlantic, che li mise sotto contratto nel 1976, dopo lo straordinario successo in patria dei primi due albums, entrambi disco di platino, a differenza della edizione australiana del 1975 del primo disco, con lo stesso titolo di questo, ma uscito su Albert, contiene brani tratti dal primo album ''high voltage'' e dal secondo ''tnt'', ecco la scalett: it's a long way to the top, rock'n'roll singer, she's got the jack, live wire, t.n.t., can i sit next to you girl, little lover, she's got balls, high voltage. Formatisi a Sidney in Australia, gli AC/DC sono uno dei piu' popolari ed influenti gruppi della storia del rock duro. Artefici di un brutale hard rock guidato dagli assalti chitarristici dei fratelli Angus e Malcolm Young, che abbina potenza e divertimento con un'attitudine selvaggia tipica di molto rock australiano, gli AC/DC esordiscono su lp in Australia con ''High voltage'' e ''T.N.T.'' nel 1975, poi compilati in parte nell'album d'esordio internazionale, anch'esso intitolato ''High voltage'' (1976). Seguono lp storici come ''Dirty deeds done dirty cheap'' (1976), ''Let there be rock'' (1977) e ''Highway to hell'' (1979), che fanno entrare il gruppo nella leggenda. La loro popolarita' resta ovviamente alta nei due decenni successivi, anche grazie agli infiammati live show del gruppo, guidati dall'istrionico Angus Young.
Ac/dc
let there be rock
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1977 columbia
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa pressoche' identica alla prima tiratura del 1977, in vinile pesante, completa di inner sleeve esclusiva con foto a colori e note, non presente nell' originale, etichetta nera con scritte in lettere bianche e nome gruppo in lettere grandi in color rosso, pubblicato nell'ottobre del 1977 dopo 'dirty deeds done dirt cheap' e prima di 'powerage', giunto al numero 17 delle classifiche inglesi e non entrato in quelle usa. il quarto album in assoluto ma il secondo nella discografia europea. certamente il loro lavoro piu' energetico e potente fino a quel momento, e' questo un episodio chiave della loro vicenda, sara' infatti il disco che portera' l' hard rock alle sue estreme conseguenze con un suono di chitarra durissimo e partiture vocali aggressive e metalliche, pur mantenendo ancora forti connotati blues, caratteristica questa che andra' scomparendo con gli anni del successo planetario. bon scott e' naturalmente al centro della scena e la sua pirotecnica energia, sommata alla sua classe innata, rende il lavoro dei fratelli Young alla chitarra memorabile, anche le composizioni sono ora piu' dinamiche e meglio costruite, al punto da includere almeno quattro classici 'Let There Be Rock', 'Problem Child', 'Whole Lotta Rosie' e 'Bad Boy Boogie'. un album fondamentale nell'evoluzione del rock pesante e vero anello di congiunzione tra il primo periodo hard ed il secondo, piu' vicino al metal. Formatisi a Sidney in Australia, gli AC/DC sono uno dei piu' popolari ed influenti gruppi della storia del rock duro. Artefici di un brutale hard rock guidato dagli assalti chitarristici dei fratelli Angus e Malcolm Young, che abbina potenza e divertimento con un'attitudine selvaggia tipica di molto rock australiano, gli AC/DC esordiscono su lp in Australia con ''High voltage'' e ''T.N.T.'' nel 1975, poi compilati in parte nell'album d'esordio internazionale, anch'esso intitolato ''High voltage'' (1976). Seguono lp storici come ''Dirty deeds done dirty cheap'' (1976), ''Let there be rock'' (1977) e ''Highway to hell'' (1979), che fanno entrare il gruppo nella leggenda. La loro popolarita' resta ovviamente alta nei due decenni successivi, anche grazie agli infiammati live show del gruppo, guidati dall'istrionico Angus Young.
Ac/Dc
powerage
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1978 columbia / albert / sony
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa pressoche' identica alla prima tiratura del 1978, in vinile pesante, copertina pressoche' identica a quella della prima tiratura, corredata di inner sleeve esclusiva in carta liscia con foto a colori ed in bianco e nero, non presente nell'edizione originale. Il quinto album, pubblicato nel maggio del 1978 dalla Atlantic in Gran Bretagna, dove giunse al 26ø posto in classifica, e negli USA, dove non entro' in classifica. Uscito dopo ''Let there be rock'' (1977) e prima del live ''If you want blood, you've got it'' (1978), ''Powerage'' segna l'ingresso in formazione del bassista Cliff Williams ed e' l'ultimo lp del gruppo prodotto dal duo Vanda & Young. Il gruppo australiano prosegue qui imperterrito con il suo potente e brutale hard rock, in cui i testi basati sugli eccessi e sulla dannazione del rock'n'roll fanno al solito contrappunto con una musica che sprizza divertimento e non scivola mai nella cupezza di molte band metal, ponendo il gruppo a meta' strada fra il primigenio spirito rock'n'roll ed il metal. Formatisi a Sidney in Australia, gli AC/DC sono uno dei piu' popolari ed influenti gruppi della storia del rock duro. Artefici di un brutale hard rock guidato dagli assalti chitarristici dei fratelli Angus e Malcolm Young, che abbina potenza e divertimento con un'attitudine selvaggia tipica di molto rock australiano, gli AC/DC esordiscono su lp in Australia con ''High voltage'' e ''T.N.T.'' nel 1975, poi compilati in parte nell'album d'esordio internazionale, anch'esso intitolato ''High voltage'' (1976). Seguono lp storici come ''Dirty deeds done dirty cheap'' (1976), ''Let there be rock'' (1977) e ''Highway to hell'' (1979), che fanno entrare il gruppo nella leggenda. La loro popolarita' resta ovviamente alta nei due decenni successivi, anche grazie agli infiammati live show del gruppo, guidati dall'istrionico Angus Young.
Acid mothers temple & the melting paraiso u.f.o.
Acid motherly love
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2007 riot season
indie 90
indie 90
edizione limitata in doppio vinile viola trasparente, copertina apribile. Note dell'etichetta: Per la prima volta in vinile in questa stampa del 2023, "Acid Motherly Love" presenta ogni dimensione del loro leggendario suono underground - da jam pesanti di riff selvaggi, a passaggi acustici più tranquilli e monologhi parlati, il tutto coronato dall'epica "Santa Santa" di oltre 15 minuti.
Gli Acid Mothers Temple al momento di questa registrazione erano:
Tsuyama Atsushi : monster bass, voce, chitarra acustica, pianoforte, flauto di bambù, cosmic joker Higashi Hiroshi : sintetizzatore, dancin'king Shimura Koji : batteria, latino cool Kawabata Makoto : chitarra elettrica, ghironda, bouzouki, sitar elettrico, sarangi, tamburo, organo, armonium, violino, tamburo elettrico, glockenspiel, sintetizzatore, ring modulator, reyong, RDS900, voce, speed guru.
con inoltre
Stoo Odom : voce, re della birra Stefania Muroni : voce Nazrin : voce
Registrato all'Acid Mothers Temple, giugno - agosto 2007, prodotto, ingegnerizzato e mixato da Kawabata Makoto
Adderley cannonball
Know what i mean? (+1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1961 waxtime
jazz
jazz
Edizione limitata in vinile da 180 grammi, copertina a busta. Ristampa del 2012 ad opera della Wax Time, pressoche' identica alla prima tiratura, ma con una bonus track tratta dalle stesse sessioni (''Toy (alternate take)'', posta alla fine della seconda facciata). Originariamente pubblicato nel 1962 dalla Riverside, inciso a New York in tre sessioni, il 27 gennaio, il 21 febbraio ed il 13 marzo del 1961, da Cannonball Adderley (sax alto), Bill Evans (pianoforte), Percy Heath (contrabbasso) e Connie Kay (batteria). Un apprezzato lavoro di hard bop con spunti post bop, suonato da un quartetto stellare, con Adderley in equilibrio fra jazz muscolare ed esuberante da una parte e caldo e delicato lirismo, dall'altra, favorito dall'elegante ed espressivo pianoforte di Evans. Questa la scaletta: ''Waltz for debby'', ''Goodbye'', ''Who cares?'', ''Venice'', ''Toy'', ''Elsa'', ''Nancy (with the laughing face)'', ''Know what I mean?''. Julian ''Cannonbal'' Adderley (1928-1975), uno dei massimi interpreti del sassofono alto, si uni' al gruppo di Miles Davis verso la fine del 1957, dando il suo prezioso contributo a dischi storici come ''Milestones'' (1958) e ''Kind of Blue'' (1959). La svolta elettrica di Davis alla fine degli anni '60 lo spinse poi anche a sperimentare con la fusion. Il suo stile, soave ed accessibile, era in un certo senso propedeutico, volto a far conoscere ed apprezzare il jazz alle platee, senza per questo fare concessioni commerciali. Questa attitudine derivava forse dall'attivita' di insegnante di musica che Adderley aveva prima di diventare famoso nel jazz professionistico: note sono le divertenti spiegazioni che era solito dare al pubblico durante le sue esibizioni, illustrando vari aspetti del jazz che il suo gruppo stava suonando. Memorabile il suo capolavoro ''Somethin' else'' (1958).
Aditus
A traves de la ventana (ltd. numbered 180 gr. + cd)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1977 pqr disques plusquereel
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata a 300 copie numerate sull'adesivo applicato sul fronte, vinile da 180 grammi, copertina senza codice a barre, allegato cd contenente dieci bonus tracks, di cui otto registrate dal vivo a Caracas il 19 e 20 ottobre del 1977 ("IJK. Espacio Para 3", "Manzur", "Dreams", "En Un Lugar Desconocido", "Un Dia Como Hoy", "De Nuevo Aqui", "Solenoide", "Lunas De Marte"), e le altre due inedite in studio incise nello stesso periodo ("Paciente 34" e "De nuevo aqui"), libretto di dodici pagine con foto e note che includono contributi di membri del gruppo. Ristampa rimasterizzata del 2023 ad opera della PQR Disques Plusquereel, pressoché identica alla molto rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1977 in forma autoprodotta e solo in Venezuela, il primo album degli Aditus, precedente "2" (1979). Lavoro in gran parte strumentale, inciso con la formazione composta da Sandro Liberatoscioli (basso), Valerio Gonzalez (barreria percussioni, sintetizzatore Moog Drum), Alvaro Falcon (chitarra elettrica, chitarra acustica 12 corde) e George Henriquez (voce, pianoforte, piano elettrico, sintetizzatori Moog e ARP String Ensemble, organo Hammond), "A traves de la ventana" è un disco dinamico ed eclettico, che alterna episodi dal chiaro stile jazz prog vivace ed agile, con brani più vicini alla solennità ed ai toni autunnali del progressive classico, e talora avvicinandosi ai territori latin rock messi sulla mappa dai seminali Santana qualche anno prima. Gli Aditus sono uno dei gruppi progressive / fusion più conosciuti in Venezuela: attivi dagli anni '70, pubblicano il loro primo singolo nel 1976, e l'anno successivo il primo di quattordici album, "A traves de la ventana", autoprodotto, restando in attività per decenni ed anche nel primo scorcio del XXI secolo. Una formazione di musicisti virtuosi, capaci di misurarsi con generi complessi come il progressive sinfonico e la fusion fra jazz e rock.
Aelter (wolvserpent)
Aelter iii
Lp [edizione] originale stereo eu 2011 hand made birs / eternal warfare
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
La rara prima stampa, nella versione in vinile nero pesante, pressata in 200 copie (altri 100 esemplari sono in vinile bianco), copertina senza barcode, inserto con artwork e crediti, label custom grigia scura (quasi nera), viola e grigia, catalogo HB-026 stampigliato sul trail off, scritta "pirates press" stampigliata a sua volta sul trail off. Pubblicato nel novembre del 2011 dalla Hand Made Birds / Eternal Warfare, il terzo album, successivo a "II: follow your beloved" (2010) e precedente "IV: love eternal" (2015). Composto ed inciso nel gennaio del 2009 a Boise, Idaho, da Blake Green, questo terzo lp del suo progetto Aelter contiene ancora una volta due lunghissimi brani, "Clarity I" e "Clarity II", della durata rispettivamente di oltre ventiquattro ed oltre diciassette minuti; il primo episodio è basato su droni spaziali, con poche variazioni e dalle atmosfere scure, il secondo pezzo è supportato da una lenta base ritmica che gli fa assumere il tono di un blues funereo ricoperto di strati di noise rock e doom metal iper-rallentato, dilatato ed ipnotico. Aelter e' il progetto di Blake Green, uno dei due membri, insieme a Brittany McConnell, dei Pussygut, gruppo di Boise, Idaho, autori di un paio di split e di due album fra il 2005 ed il 2009, prima di cambiare nome in Wolvserpent, questi ultimi con due album all'attivo, ''Blood seed'', uscito nel 2010, e "Perigaea antahkarana", nel 2013. Gli album del progetto Aelter (inizialmente presentato come Alter) sono composti principalmente da lunghi brani, cupissime suite scandite da ritmi lenti o addirittura inesistenti, su cui si stagliano lugubri partiture vocali e chitarrististche, rarefatte e brumose; difficile trovare una collocazione stilistica per questa musica, una sorta di incrocio fra post rock, doom metal senza pero' la sua durezza, gothic folk elettrificato ed espanso, il tutto immerso in un'atmosfera sospesa fra contemplazione e desolazione. Fra il 2009 ed il 2015 Green pubblica come Alter / Aelter quattro lp: "Dusk dawn" (2009), "II: follow your beloved" (2010), "III" (2011) e "IV: love eternal" (2015).
Aerosmith
road starts hear (black friday rsd 2021)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1971 universal / 724 menagement
rock 60-70
rock 60-70
EDIZIONE LIMITATA, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL BLACK FRIDAY RECORD STORE DAY DEL NOVEMBRE 2021, copertina apribile in cartoncino grezzo, adesivo di presentazione sul cellophane, corredata di inner sleeve ed inserto. Per la prima volta resi pubblici ufficialmente, i demos registrati nell' ottobre del 1971, ben prima del contratto con la Columbia e del primo album "Aerosmith" (che arrivera' solo nel gennaio 1973), dalla storica band americana. Si tratta di registrazioni di grande rilevanza sia storica che artistica, e che vedono all' opera una band (con la stessa line up che sara' del primo album) gia' capace di suonare un torrido rock chitarristico intinto nell' hard e nel blues, qui in una veste piu' (splendidamente) grezza e viscerale che mai, con sette brani, tra cui cinque episodi che poi saranno registrati per il primo gia' citato album ("Somebody", la cover di "Walkin' The Dog" di Rufus Thomas, "Movin' Out", "Mama Kin" e la leggendaria ballata "Dream On"), oltre alla cover di "Refeer Head Woman" di Jazz Gillum, che il gruppo registrara' molti anni dopo includendola nell' album "Night In The Ruts" del 1979, e "Major Barbara"; episodio che sara' ripreso nelle sessions per l' album "Get Your Wings" del 1974 ma ne rimarra' escluso, ricomparendo pero' in quella versione nel 1986 nell' album "Classics Live!". Provenienti dal New Hampshire, suonavano (e suonano ancora) hard-rock con profonde radici blues. Nacquero dall' incontro del cantante Steve Tallarico (attivo dalla meta' dei '60 a Boston e poi ribattezzatosi Steve Tyler) con la Jam Band del bassista Tom Hamilton e del chitarrista Joe Perry, band gia' autrice di un demo album nel '69, "ingaggiata" per registrare dei brani destinati ad essere ascoltati per un eventuale ingresso nel Jeff Beck Group, fortunatamente fallito. Il riscontro del gruppo, inizialmente modesto, crebbe progressivamente album dopo album, grazie anche alla grande presenza scenica di Steve Tyler e ad un sound che dal vivo rivelava tutto il suo potenziale, facendone nel piu' che dei cloni dei Rolling Stones, come vennero da qualcuno etichettati in un primo momento.
Aerosmith
rocks (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1976 columbia / sony / legacy
rock 60-70
rock 60-70
ristampa in viniel 180 grammi, corredata di inserto, copertina pressoche' identica alla prima tiratura uscita in Usa su Columbia. Pubblicato in Usa nel maggio del 1976 dopo '' toys in the attic'' e prima di '' draw the line'', giunto al numero 3 delle classifiche usa e non entrato in quelle uk dove usci' nel giugno dello stesso anno. il quarto album. pochi lavori hanno un titolo cosi appropiato come questo '' Rocks'', registrato nel momento in cui le droghe pesanti ed ogni genere di eccessi stavano minando seriamente la salute dell'intera band, il gruppo riesce ad eguagliare ed in qulche modo persino a superare il precedente splendido lavoro, ed anche se '' toys in the attic'' e' da molti dei fans considerato il loro lp piu' riuscito, e' in verita' questo che ne cattura meglio il lato piu' duro e di strada, contiene almeno due grandi classici della musica americana del decennio, '' back in the saddle'', e '' last child'', ma anche le meno celebri ma altrettanto superbe '' rats in the cellar'', '' combination'', '' get the lead out'', '' nobody's fault'', '' lick and promise'', '' home tonight'' sono tra gli episodi piu' belli, riusciti e ispirati della intera loro saga. un album veramente maestoso e che sfiora in piu' punti la perfezione ed il capolavoro.
Aidons la norvege
La sfida
12"ep [edizione] originale stereo ita 1986 label service
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Copertina ruvida senza barcode, etichetta bianca con scritte nere da un lato e "custom" dall' altro, catalogo LS001ALN001EP, groove message sul lato A ''regson – milan – italy – europe – world – via lattea'', il raro 12" con quattro brani, unico reperto discografico, stampato in 1000 copie, della dark band italiana di Perugia attiva tra il 1982 ed il 1988, insieme alle partecipazioni alle raccolte "Spittle sampler" e "The Fifth Column" (uscita in Francia per la Wallenberg, con Death in June, Pacific 231, 23 Skidoo), ed a varie compilation su cassetta uscite per riviste e fanzine tra il 1983 ed il 1986). Amara la loro storia, o meglio il loro rapporto con la stampa, giacche' pare che la presenza nel loro logo di una svastica (che pero' viene significativamente infilzata...) contribui' a diffondere la voce (del tutto errata!) che il gruppo fosse vicino ad ambienti neonazisti, cosa che penalizzo' non poco il cammino del gruppo, che certo avrebbe potuto raccogliere di piu'. Scrisse Guglielmi sul Mucchio Selvaggio: ""Gli Aidons La Norvege danno prova di una certa genialita' nel trattare la materia dark facendosi apprezzare per certe atmosfere genuinamente conturbanti" (F.Guglielmi, Mucchio Selvaggio 7/86). Un disco interessante e personale.
Aksak maboul
Onze danses pour combattre la migraine (original sleeve)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1977 crammed discs
punk new wave
punk new wave
Ristampa ad opera della Crammed Discs, copertina pressoche' identica alla assai rara prima tiratura del 1977 (completamente diversa quindi dalla stampa su Crammed Discs del 1981, e corredata di inserto apribile. Originariamente pubblicato nel 1977 dalla Kamikaze in Belgio, poi ristampato nel 1981 dalla Crammed Discs con copertina cambiata, il primo dei due albums (prima di "Figures" del 2020) degli Aksak Maboul, leggendaria formazione indipendente messa in piedi negli anni '70 da Marc Hollander (fondatore della label Crammed Discs) e da Vincent Kenis (membro anche dei sopracitati Honeymoon Killers), autori di due interessanti album ed associati spesso al movimento Rock In Opposition. Uscito prima del secondo ''Un peu de l'ame des bandits'' (1980), il primo lp del gruppo presenta un set di tracce di breve e brevissima durata (tranne un paio di eccezioni), frutto di un'opera iconocalsta di decostruzione sonora e di interazione fra molteplici influenze che vanno dal jazz elettrico al minimalismo, dal rock alle manipolazioni elettroniche, ma anche suggestioni di lounge music e cabaret europeo filtrate elettronicamente; un album acclamato dalla critica specializzata di ieri e di oggi come un'opera visionaria e pionieristica, senz'altro un ascolto impegnativo e non per tutti, lontano da qualsivoglia canone della music rock, e semmai vicino nello spirito al Frank Zappa di dieci anni prima.
Aksak maboul
Redrawn figures 1
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2021 crammed discs
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata, allegata tessera per il download digitale dell'album, label custom, catalogo CRAM307LP. Pubblicato nell'ottobre del 2021 dalla Crammed Discs, questo è il primo dei due volumi, usciti separatemente ma contemporaneamente in vinile, contenenti remix ad opera vari autori dei brani di "Figures", terzo album ad uscire esclusivamente a nome degli Aksak Maboul, nel maggio del 2020, a circa quarant'anni di distanza dal secondo "Un peu de l'ame des bandits'' (1980), e due anni dopo il secondo disco co-accreditato a Veronique Vincent ed Aksak Maboul, "16 visions of ex-futur" (2016). Fra i partecipanti a questa operazione troviamo brillanti esponenti di pop sperimentale come i tedeschi Notwist, i britannici Vanishing Twin e Cate Le Bon, e Kate NV dalla Russia, autori elettronici come Felix Kubin e Tolouse Low Trax (Germania), Hello Skinny (aka Tom Skinner, Gran Bretagna), Matias Aguayo, Stubbleman (aka Pascal Gabriel), Carl Stone (sperimentatore dagli USA), Shungu (Belgio) ed il veterano della house music di Chicago Jordan Fields, fra gli altri, oltre ad alcune rielaborazioni curate da Marc Hollander degli Aksak Maboul. Una rielaborazione che parte dallo artwork di copertina, che in "Redrawn figures 1" è una serie di sedici diversi disegni, tutti simili a quello di "Figures", opera dei musicisti che hanno contribuito al contenuto musicale. Questa la scaletta: "Silhouettes (Vanishing Twin Remix)", "C’Est Charles (Shungu Remix)", "Tout A Une Fin (The Notwist Version)", "Eyelids & Phosphenes (Aksak Maboul Reconstruction)", "Sophie La Bevue (Cate Le Bon Interpretation)", "Hotel Suites (Carl Stone Redesign)", "Un Caïd (Spooky-J Remix)", "Uccellini: The Menace (Aksak Maboul Full Version)", "Retour Chez A. (Kate Nv Remix)", "Charles Undresses (And Goes To Bed) (Aksak Maboul Edit)". Gli Aksak Maboul, leggendaria formazione indipendente messa in piedi negli anni '70 da Marc Hollander (fondatore della label Crammed Discs) e da Vincent Kenis (membro anche degli Honeymoon Killers), furono autori di due interessanti album ed associati spesso al movimento Rock In Opposition. Il primo ''Onze danses pour combattre la migraine'' (1977), presenta un set di tracce di breve e brevissima durata (tranne un paio di eccezioni), frutto di un'opera iconoclasta di decostruzione sonora e di interazione fra molteplici influenze che vanno dal jazz elettrico al minimalismo, dal rock alle manipolazioni elettroniche, ma anche suggestioni di lounge music e cabaret europeo filtrate elettronicamente; un album acclamato dalla critica specializzata di ieri e di oggi come un'opera visionaria e pionieristica, senz'altro un ascolto impegnativo e non per tutti, lontano da qualsivoglia canone della music rock, e semmai vicino nello spirito al Frank Zappa di dieci anni prima. Il secondo ''Un peu de l'ame des bandits'' (1980), inciso con una formazione che includeva i britannici Fred Frith e Chris Cutler, e' considerato anche piu' sperimentale dell'esordio, ma ancora posseduto dal suo spirito giocoso, e fu acclamato dalla critica come uno dei vertici artistici del RIO (Rock In Opposition). Gli Aksak Maboul si riattivano nel secondo decennio del XXI secolo, attorno a Marc Hollander ed a Veronique Vincent, e pubblicano nuovi dischi, alcuni dei quali co-accreditati alla Vincent con gli Aksak Maboul, ed finalmente un terzo lp a nome solo del gruppo, "Figures", che esce nel 2020.
Aksak maboul
Redrawn figures 2
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2021 crammed discs
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata, allegata tessera per il download digitale dell'album, label custom, catalogo CRAM308LP. Pubblicato nell'ottobre del 2021 dalla Crammed Discs, questo è il secondo dei due volumi, usciti separatemente ma contemporaneamente in vinile, contenenti remix ad opera vari autori dei brani di "Figures", terzo album ad uscire esclusivamente a nome degli Aksak Maboul, nel maggio del 2020, a circa quarant'anni di distanza dal secondo "Un peu de l'ame des bandits'' (1980), e due anni dopo il secondo disco co-accreditato a Veronique Vincent ed Aksak Maboul, "16 visions of ex-futur" (2016). Fra i partecipanti a questa operazione troviamo brillanti esponenti di pop sperimentale come i tedeschi Notwist, i britannici Vanishing Twin e Cate Le Bon, e Kate NV dalla Russia, autori elettronici come Felix Kubin e Tolouse Low Trax (Germania), Hello Skinny (aka Tom Skinner, Gran Bretagna), Matias Aguayo, Stubbleman (aka Pascal Gabriel), Carl Stone (sperimentatore dagli USA), Shungu (Belgio) ed il veterano della house music di Chicago Jordan Fields, fra gli altri, oltre ad alcune rielaborazioni curate da Marc Hollander degli Aksak Maboul. Una rielaborazione che parte dallo artwork di copertina, che in "Redrawn figures 2" è un "remix visuale" di quello originario di Veronique Vincent, realizzato dallo stimato pittore francese Hervé Di Rosa. Questa la scaletta: "Tous KO", "Un Caïd (Hello Skinny remix)", "Dramuscule (Ohh_luuu remix)", "Retour Chez A. (Felix Kubin remix)", "L'Adieu À L'Histoire (Tolouse Low Trax remix)", "Fin (Stubbleman remix)", "Un Caïd (Old School Rmx by Jordan Fields & Marc Hollander)", "Anatomy Of A Dramuscule". Gli Aksak Maboul, leggendaria formazione indipendente messa in piedi negli anni '70 da Marc Hollander (fondatore della label Crammed Discs) e da Vincent Kenis (membro anche degli Honeymoon Killers), furono autori di due interessanti album ed associati spesso al movimento Rock In Opposition. Il primo ''Onze danses pour combattre la migraine'' (1977), presenta un set di tracce di breve e brevissima durata (tranne un paio di eccezioni), frutto di un'opera iconoclasta di decostruzione sonora e di interazione fra molteplici influenze che vanno dal jazz elettrico al minimalismo, dal rock alle manipolazioni elettroniche, ma anche suggestioni di lounge music e cabaret europeo filtrate elettronicamente; un album acclamato dalla critica specializzata di ieri e di oggi come un'opera visionaria e pionieristica, senz'altro un ascolto impegnativo e non per tutti, lontano da qualsivoglia canone della music rock, e semmai vicino nello spirito al Frank Zappa di dieci anni prima. Il secondo ''Un peu de l'ame des bandits'' (1980), inciso con una formazione che includeva i britannici Fred Frith e Chris Cutler, e' considerato anche piu' sperimentale dell'esordio, ma ancora posseduto dal suo spirito giocoso, e fu acclamato dalla critica come uno dei vertici artistici del RIO (Rock In Opposition). Gli Aksak Maboul si riattivano nel secondo decennio del XXI secolo, attorno a Marc Hollander ed a Veronique Vincent, e pubblicano nuovi dischi, alcuni dei quali co-accreditati alla Vincent con gli Aksak Maboul, ed finalmente un terzo lp a nome solo del gruppo, "Figures", che esce nel 2020.
Aksak maboul
Une aventure de vv - songspiel (ltd. + booklet)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 2023 crammed discs
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata, vinile doppio, copertina apribile, libretto di ventiquattro pagine, label con parti verdi e blu, scritte blu e color crema, catalogo MTM48DLP. Pubblicato nel marzo del 2023 dalla Crammed Discs, questo nuovo lavoro degli Aksak Maboul è il 48esimo volume della longeva e pregiata serie "Made to measure". La formazione di Marc Hollander era tornata in scena nel 2020 con l'album "Figures", e la rinnovata vena creativa del progetto continua scorrere in questo "Une aventure de VV (songspiel)", una suite in quindici movimenti della durata complessiva di 63 minuti. L'opera si sviluppa attorno ad un testo scritto da Veronique Vincent, un racconto filosofico e poetico dai contenuti enigmatici, che scorre fra monologhi, dialoghi, spoken word e cantato, per bocca di vari partecipanti al progetto, i quali impersonano una serie di personaggi; fra le voci partecipanti, citiamo Laetitia Sadier (dagli Stereolab), Blaine L. Reininger (dai Tuxedomoon), Audrey e Benjamin (da Aquaserge) ed alcuni membri della attuale formazione degli Aksak Maboul. Le musiche sono state scritte ed arrangiate da Marc Hollander, il quale segue un approccio ibrido ed eclettico, integrando eccentrico indie pop elettronico, influenze krautrock, techno per la mente, collage sonori e suggestioni di raffinata musica classica contemporanea. Gli Aksak Maboul, leggendaria formazione indipendente messa in piedi negli anni '70 da Marc Hollander (fondatore della label Crammed Discs) e da Vincent Kenis (membro anche degli Honeymoon Killers), furono autori di due interessanti album ed associati spesso al movimento Rock In Opposition. Il primo ''Onze danses pour combattre la migraine'' (1977), presenta un set di tracce di breve e brevissima durata (tranne un paio di eccezioni), frutto di un'opera iconoclasta di decostruzione sonora e di interazione fra molteplici influenze che vanno dal jazz elettrico al minimalismo, dal rock alle manipolazioni elettroniche, ma anche suggestioni di lounge music e cabaret europeo filtrate elettronicamente; un album acclamato dalla critica specializzata di ieri e di oggi come un'opera visionaria e pionieristica, senz'altro un ascolto impegnativo e non per tutti, lontano da qualsivoglia canone della music rock, e semmai vicino nello spirito al Frank Zappa di dieci anni prima. Il secondo ''Un peu de l'ame des bandits'' (1980), inciso con una formazione che includeva i britannici Fred Frith e Chris Cutler, e' considerato anche piu' sperimentale dell'esordio, ma ancora posseduto dal suo spirito giocoso, e fu acclamato dalla critica come uno dei vertici artistici del RIO (Rock In Opposition). Gli Aksak Maboul si riattivano nel secondo decennio del XXI secolo, attorno a Marc Hollander ed a Veronique Vincent, e pubblicano nuovi dischi, alcuni dei quali co-accreditati alla Vincent con gli Aksak Maboul, ed finalmente un terzo lp a nome solo del gruppo, "Figures", che esce nel 2020.
Al doum & the faryds
Positive force
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2012 black sweat
indie 2000
indie 2000
ristampa del 2019. Lp pubblicato dalla Julia Dream/Black Sweat nel novembre 2012, dopo "Al Doum & the Faryds" (11), il secondo full lenght del collettivo lombardo. Opera consequenziale con il debutto, ma non del tutto strumentale (presenti alcuni raga vocali), con tracce fluide che intersecano suggestioni orientali ed africane con dilatazioni vicine al kraut ed a un blues mantrico, desertico e psichedelico: bassi circolari, percussioni tambureggianti, chitarre effettate da massicci reverberi, strumenti etnici con rasoiate di sassofoni, fra Fela Kuti, Can, Ash Ra Temple e Spacemen 3. Al Doum & the Faryds E' un collettivo psichedelico lombardo, nato a Milano nel 2010 da Davide Domenichini (collaboratore in passato di Claudio Rocchetti, Maurizio Abate e Rella the Woodcutter), Stefano Tamagni e Filippo Ferrari; hanno debuttato nel 2011, con l'album eponimo, la cui combinazione fra sonorita' etniche, free jazz, e tradizione psichedelica occidentale, fra derive cosmiche e musica trance, e' stata recensitya positivamente da Julian Cope sul suo sito.
Albergo intergalattico spaziale
Albergo intergalattico spaziale (bonus 7" ep)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1978 wah wah
rock 60-70
rock 60-70
Bella ristampa del 2020, edizione limitata di 500 copie, copertina lucida senza barcode, pressoche' identica alla prima rarissima stampa italiana, corredata di un esclusivo inserto apribile formato lp con note e foto, COMPLETA DELL' ORIGINARIO POSTER APRIBILE e di due ulteriori inserti, oltre che di un BONUS 7" CON CINQUE BRANI INEDITI IN VINILE, demos gia' inclusi nel cd "Angeli Di Solitudine - Provini Inediti 1974-96" uscito nel 2009. L'unico lavoro del gruppo composto da Edda ''Terra'' Di Benedetto e Mino Di Martino, uno dei piu' leggendari artefatti dell'underground europeo, stampato privatamente nel 1978 anche se venne registrato nel 1976, si dice in sole 75 copie, e distribuito solo durante i concerti. Dopo aver ottenuto grande successo del suo gruppo I Giganti negli anni '60, Giacomo "Mino" Di Martino si concentro' sulla musica d'avanguardia e, dopo aver partecipato all'eccezionale esperienza del Telaio Magnetico insieme a Di Benedetto, Camisasca, Battiato, Mazza e Lino ''Capra'' Vaccina (1975), formo' con Di Benedetto il progetto Albergo Intergalattico Spaziale, che prendeva il nome di un locale di proprieta' dei due musicisti a Roma.Qquesto loro unico album, stampato privatamente nel 1978 ma registrato un paio d'anni prima, contiene musica vicina al Battiato piu' cosmico degli anni ''70, con la voce in primo piano che ricorda nello stile una versione femminile di quella di Demetrio Stratos, la musica e' basata interamente su tastiere, in uno stile simile a quello dei gruppi cosmici tedeschi o alcune delle sperimentazioni di Cacciapaglia, con l'organo come strumento principale. Contiene inoltre una citazione dalla nona sinfonia di Beethoven ''Le gioie di Schiller''. Il disco era inteso come un messaggio antinucleare, ben in evidenza nello artwork di copertina e negli inserti. Il risultato e' un lavoro difficile e lontanissimo dal progressive romantico tipico della scena italiana degli anni '70.
Alfa mist
Variables
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2023 anti
hip-hop
hip-hop
copertina apribile. "Variables" è il quinto album in studio del musicista britannico Alfa Mist, pubblicato nel 2023. L'album presenta dieci tracce che mescolano elementi di jazz, hip hop e neo soul, con la partecipazione di alcuni ospiti. Dalle note di etichetta " Attraversando sensuali swing da big band, ritmi boom-bap da capogiro e struggenti melodie vocali, il disco è espansivo, pieno di sentimento e commovente, sia nel corpo che nello spirito. In Variables, la sua seconda uscita per ANTI-, Alfa realizza il suo lavoro musicale più completo ed espressivo fino ad oggi, unendo il suo orecchio acuto per melodie di pianofortememorabilmente emotive con groove intuitivi e un'improvvisazione jazz a flusso libero."
Musicista basato a Londra ma di origini ugandesi, Alfa Mist è un eclettico artista: piansita, rapper e produttore, propone una musica che fonde l' hip hop con moderne iterazioni soul e jazz fusion, persino esperimenti con le orchestrazioni in alcuni lavori. Formatosi con l' hip hop, Alfa Mist si appassiona al jazz attraverso l'approfondimento della conoscenza delle sue fonti di campionamento, provenienti spesso dalla musica jazz, e si impadronisce autodidatta della tecnica pianistica, impiegando anche il piano elettrico. Dopo un ep (inizialmente solo digitale) in collaborazione con Emmavie ("Epoch" del 2014) ed un lungo ep solista, "Nocturne" (2015), nel 2017 debutta su album con "Antiphon", raffinato melange di hip hop e jazz elettroacustico, seguito nel 2019 da "Structuralism", nel quale integra anche un quartetto d'archi negli arrangiamenti, e nel 2021 da "Bring backs", ancor più ricco di sfumature.
Alice in chains
Facelift
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1990 columbia
indie 90
indie 90
Ristampa con i brani distribuiti in doppio vinile (l'originale era singolo), rimasterizzato. Pubblicato in Usa nell'agosto del 1990 prima di '' Dirt'', non entrato nelle classifiche Uk e giunto al numero 42 di quelle Usa dove usci' nel marzo dello stesso anno. Il Primo album. Il debuto degli Alice In Chains venne pubblicato nello stesso anno di Louder Than Love dei Soundgarden e circa un anno prima di Nevermind dei Nirvana, nel momento immediatamente precedente a quello in cui la scena di Seattle usciva dall'anonimato e diveniva fenomeno planetario, anche se la vera svolta commerciale per il gruppo avvenne quando MTV propose in rotazione il video di "Man in the Box," ovvero quando il grunge esplose, alla fine del 1991. Lavoro che si basa sulla lezione dei Black Sabbath e degli Stooges ma con un suono che trova pochi paragoni nella scena di Seattle , gli Alice in Chains rappresentano qui la parte piu' vicina al metal dell'intero movimento grunge , i brani sono lenti e oppressivi, oscuri e con un senso della melodia vicino all' hard rock , con una groove turgida e poderosa, Facelift e' tutt'ora considerato dalla critica Americana come uno dei piu' importanti lavori sia in ambito grunge che in quello dell' alternative rock , e' stato inoltre uno dei pochi episodi del decennio ad avvicinare all' Indie '' il pubblico hard rock ed heavy metal , caratteristica che lo ha reso con il tempo disco di platino, in ultima analisi Facelift e' il primo disco (e di conseguenza gli Alice In Chains la prima band di Seattle), a raggiungere un pubblico non esclusivamente Underground.
Alice in chains
Junkhead (rare trackes & tv appearances)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1991 tv party
indie 90
indie 90
raccolta di brani registrati da apparizioni televisive.
It aint' like that e Would registrate live al Club Desoto di Seattle nell'aprile 1991 e trasmesse su Mtv nel 1992.
Man in the box e Sea of Sorrow, rigistrate live nel settembre 91 all' academy Theater di New York eper lo show Abc in concert.
Junkhead e Would registrate nel settembre 1992 al park plaza hotel di New York per la premier di "Singles" su Mtv.
Angry chair/them bones, live del dicembre 92 al Roseland Ballrom di New York e trasmesse su Mtv.
them bones, again, registrate live nell'aprile 95 per il Saturday night special di Fox Tv
love hate love registrata nel 93 a Rio de Janeiro e trasmessa su Rede globo
All them witches
Lightning at the door
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2013 new west
indie 2000
indie 2000
copertina ruvida senza barcode. Il secondo album pubblicato nel gennaio 2016 su vinile (nel 2013 su cd autoprodotto) dopo "Our Mother Electricity". Un classico della band che qui ci regala un disco di potenti riff ed ipnotico blues desertico. Gli All Them Witches, quartetto americano attivo dal 2012, sono autori di una proposta musicale che incrocia blues, stoner rock e psichedelia. Hanno all'attivo cinque dischi in studio : "Our Mother Electricity" (2012), "Lightning at the Door" (2013) e "Dying Surfer Meets His Maker" (2015), "Sleeping Through the War" (2017) e "ATW" (2018).
Allison dot
strung out (blue vinyl, promo only)
7" [edizione] promozionale stereo uk 2002 mantra recordings
[vinile] excellent [copertina] excellent indie 90
[vinile] excellent [copertina] excellent indie 90
Singolo in formato 7", in vinile azzurro, inciso solo su un lato, ed uscito solo a scopo promozionale; copertina senza barcode, catalogo DOT2. Il singolo (non uscito pero' in formato 7" se non in versione promozionale) tratto dal doppio album "We are science"; pubblicato nel maggio 2002, dopo "Afterglow" (1999) e prima di "Exaltation Of Larks" (2007), "We are science" e' il secondo album della cantautrice scozzese, ex One dove, giunto alla posizione n.130 nel Regno Unito e prodotto dalla stessa Allison, da Keith Tenniswood (Two lone swordsmen) e Dave Fridman. Opera fra Synth-pop, elettronica e trip hop che si diversifica dalla precedente per il massiccio uso di tastiere e sintetizzatori a scapito delle chitarre, che ricompaiono solo in sporadici episodi come nella spendida "Wishing bone", ma tutto sommato dal punto di vista delle atmosfere resta attaccata a quel romanticismo melanconico ed etereo che pervade l'artista, che dimostra notevoli doti di assemblatrice, oltre ad una voce intensa ed emozionante. Dorothy Elliot Allison e' una cantautrice scozzese, attiva dal 91, che ha collaborato con diversi gruppi e musicisti (Death in Vegas, Hal David, Arab Strap, Slam, Kevin Shields, Pete Doherty / Babyshambles, Gary Mounfield e Massive Attack). Nel 93, con la propria band, One dove, realizza "Morning dove white" e ne 99 inizia la carriera solista con "Afterglow".
Allison dot
we are science
Lp2 [edizione] originale stereo uk 2002 mantra recordings
[vinile] excellent [copertina] excellent indie 90
[vinile] excellent [copertina] excellent indie 90
Doppio album, l' originale stampa inglese, copertina ruvida completa di inner sleeves con foto a colori e crediti, etichette sfumate rosa con scritte bianche e blu, catalogo MNTLP1028; pubblicato nel maggio 2002, dopo "Afterglow" (1999) e prima di "Exaltation Of Larks" (2007), il secondo album della cantautrice scozzese, ex One dove, giunto alla posizione n.130 nel Regno Unito e prodotto dalla stessa Allison, da Keith Tenniswood (Two lone swordsmen) e Dave Fridman. Opera fra Synth-pop, elettronica e trip hop che si diversifica dalla precedente per il massiccio uso di tastiere e sintetizzatori a scapito delle chitarre, che ricompaiono solo in sporadici episodi come nella spendida "Wishing bone", ma tutto sommato dal punto di vista delle atmosfere resta attaccata a quel romanticismo melanconico ed etereo che pervade l'artista, che dimostra notevoli doti di assemblatrice, oltre ad una voce intensa ed emozionante. Dorothy Elliot Allison e' una cantautrice scozzese, attiva dal 91, che ha collaborato con diversi gruppi e musicisti (Death in Vegas, Hal David, Arab Strap, Slam, Kevin Shields, Pete Doherty / Babyshambles, Gary Mounfield e Massive Attack). Nel 93, con la propria band, One dove, realizza "Morning dove white" e ne 99 inizia la carriera solista con "Afterglow".
Allison mose
Mose alive!
Lp [edizione] ristampa stereo uk 1966 Edsel
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
ristampa inglese del 1985 su Edsel, copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento) pressoché identica a quella della prima tiratura, lucida fronte retro senza barcode, label viola e bianca a sfumare, catalogo ED153. Originariamente pubblicato nel 1966 dalla Atlantic nel Regno Unito e negli USA, questo album fu registrato dal vivo al Lighthouse di Hermosa Beach, California, fra il 22 ed il 31 ottobre del 1965, con formazione composta da Mose Allison (voce, pianoforte), Stanley Gilbert (contrabbasso) e Mel Lee (batteria). Un delizioso set di musica di collegamento fra jazz e blues, registrato in uno dei locali di riferimento del moderno jazz westcoastiano, che offre episodi come una agilissima "Seventh son" (composizione del bluesman Willie Dixon), cantata con voce vellutata e gentile da Allison, e suonata con un piglio in cui il confine fra jazz e blues sfuma in un vortice trascinante animato dalle vivaci partiture pianistiche, la ballata blueseggiante "Fool's paradise" di Jesse Fuller, ancora guidata da uno splendido pianoforte, o l'animatissimo jazz di "Love for sale" (di Cole Porter). Questa la scaletta completa: "Smashed", "Seventh Son", "Fool's Paradise", "I Love The Life I Live", "Since I Fell For You", "Love For Sale", "Baby Please Don't Go", "That's Alright", "Parchman Farm", "Tell Me Somethin'", "The Chaser". Musicista proveniente dal Mississippi, Mose Allison (1927-2016) e' un artista difficile da collocare in un preciso genere musicale, sempre in bilico fra jazz e blues. Pianista e cantante, e' comunque collocato fra i grandi del '900 per le sue qualita' di compositore, che gli hanno fruttato l'ammirazione (e le cover) di numerosi musicisti rock e pop, fra cui Rolling Stones, Who (sua e' la classica ''Young man blues''), Van Morrison, John Mayall e Leon Russell (che ha interpretato la sua ''I'm smashed''), solo per citarne alcuni. Le sue influenze originarie furono musicisti come Fats Waller, Nat King Cole, Louis Armstrong, Louis Jordan ed il paroliere blues Percy Mayfield; inizio' come trombettista, per poi passare al pianoforte, incidendo il suo primo album solista ''Black country suite'' nel 1957, primo di una lunghissima serie di dischi spalmati su di una carriera pluridecennale.
Allman brothers band
At fillmore east
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1971 mercury / universal
rock 60-70
rock 60-70
Doppio album in vinile 180 grammi, ristampa con copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicato in Usa nel luglio del 1971 dopo i primi due albums "The Allman Brothers" ed ''Idlewind South'' e prima di ''Eat a peach'', giunto al numero 13 delle classifiche usa e non entrato nelle charts inglesi. Il terzo album, primo live del gruppo, registrato durante i concerti di New York del 12 e 13 Marzo 1971 al Fillmore East, e' considerato uno dei live albums migliori di tutti i tempi; la musica e' il classico blues elettrico della band di Duane e Gregg Allman, trascinante ed originale, con le chitarre e l'organo in primo piano, ma l'energia che il gruppo trasmette, le improvvisazioni di natura quasi jazzistica, free e liquide, e l'eccezionale lavoro di popstproduzione effettuato dal produttore Tom Down, che ha riunito, tecnica innovativa per l'epoca, diverse performances in una sola traccia con un lavoro di mixaggio ancora oggi preso ad esempio, ha reso le lunghissime tracce, tre di oltre 10 minuti e due di oltre venti, fruibili e assolutamente adrenaliniche. Il disco fu considerato dalla critica americana dell' epoca, Rolling Stone in testa, come ''il picco assoluto del southern rock statunitense'', ed e' senz'altro la testimonianza migliore della grandezza della band.
Allman brothers band
Brothers and sisters
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1973 mercury
rock 60-70
rock 60-70
ristampa in vinile pesante e rimasterizzata dai nastri analogici originali, copertina apribile pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita su Capricorn, e completa di inserto con note. Pubblicato in Usa nel luglio del 1973 dopo ''Eat a peach'' e prima di ''Win lose or draw'', giunto al numero 1 delle classifiche Usa ed al numerro 42 di quelle Uk dove fu pubblicato nel settembre dello stesso anno. Il qunito album, il primo pubblicato dopo la morte di Barry Oakley e con l' ingresso di Lamar Williams al basso e di Chuck Leavell al piano, e' un lavoro in cui il blues del primo periodo viene rinnovato da tensioni country elettriche ed intimiste. Pubblicato ad oltre due anni dall' ultimo in studio, contiene "Ramblin' Man" e "Jessica", che non solo garantiranno due mesi di permanenza nelle charts Usa , ma faranno guadagnare al grupppo il primo disco di paltino. Dickey Betts e' qui impegnato alla voce non meno di Gregg Allman. I brani appaiono nel disco nell' ordine di registrazione, nei primi tre, incluso "Ramblin' Man", con Berry Oakley il suono e' molto piu' hard e brillante che negli altri, dove il climax e' invece assai piu' oscuro e bluesy, ma e' qui che gli scambi di solos tra Leavell e Betts raggiungono la perfezione e la slide di "Pony Boy" viene ancora oggi ricordata come uno dei piu' riusciti esempi del genere. "Brothers and Sisters" e' considerato l'ultimo grande album della band ad inserirsi pienamente nel southern rock degli inizi, e prova come l' energia e la enorme perizia dei musicisti abbia potuto superare senza troppi scossoni artistici la perdita di due membri quali Duane Allman e Berry Oakley, entrambi deceduti in incidenti motociclistici avvenuti a Macon ad un anno di distanza l' uno dall' altro.
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