Hai cercato: Voices of east harlem --- Titoli trovati: : 0
cercando tra gli autori separatamente le parole: Voices of east harlem --- Titoli trovati: 830
Pag.:
oggetti:
Art of noise
In visible silence (+bonus ep)
LP+12 [edizione] originale stereo ita 1986 chrysalis
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Copia ancora avvolta nel cellophane (aperto) su cui e' apposto adesivo con scritta ''il d.j. Elettronico di ''domenica deejay'' su italia uno'', prima stampa italiana, completa del bonus 12'' ''With Max Headroom 12'''', (dotato di sua copertina in cartoncino senza costola, senza barcode e con vinile estraibile dall'alto, scritta ''speciale art of noise album e maxi single non possono essere venduti separatamente – vendita abbinata chrysalis'' sul fronte copertina, label blu che sfuma in bianco con scritte nere e logo Chrysalis bianco un basso, catalogo CHSC418), copertina lucida fronte retro con barcode, inner sleeve in carta con foto e note, label bianca con scritte nere e blu, titolo in rosso e logo China Records rosso e bianco su di una facciata, custom con artwork di copertina sull'altra, doppio catalogo CHR1528. Pubblicato in Inghilterra nell' aprile del 1986 dopo ''Who is afraid of '' e prima di ''In no sense? Nonsense!'', giunto al numero 18 delle classifiche uk ed al numero 53 di quelle Usa. Il secondo album del progetto inglese messo in piedi nel 1982 dai produttori Anne Dudley (gia' al lavoro con Frankie Goes to Hollywood ed ABC) e Trevor Horn (creatore della influentissima etichetta ZZT, ma uscito dal gruppo dopo il primo album). Album di notevole successo, e' quello che mette a fuoco il suono del gruppo in maniera completa, contine diversi brani epici, "Peter Gunn" con la chitarra di Duane Eddy, "Legs" e la versione originale di "Paranoimia" senza gli interventi di Max Headroom a cura di Matt Frewer presenti sul 12''. Tra elettronica, pop, influenze funky e sperimentazione, il gruppo che ha lasciato una traccia profonda nella scena elettronica inglese, con la loro musica intrigante e mai banale.
Art of noise
Who's afraid of the art of noise
Lp [edizione] seconda stampa stereo ita 1984 island/ztt
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Bella copia con leggerissimi segni di usura sul vinile, che producono lievissimi rumori di fondo all'ascolto, seconda stampa italiana di meta' anni '80, pressoche' identica alla prima tiratura ma con etichetta cambiata, copertina senza barcode, inner sleeve in carta liscia con note, label label bianca con fascia esterna multicolorata e logo con palma a sinistra, catalogo ZITTIQ2. Pubblicato nel 1984 dalla ZTT in Gran Bretagna e dalla Island negli USA, giunto al 27esimo posto delle classifiche inglesi ed all' 85esimo di quelle americane, il primo album degli Art Of Noise, uscito dopo il primo mini ''Into battle'' (1983) e prima del secondo lp ''In visible silence'' (1986). Tra elettronica, pop, influenze funky e sperimentazione, un disco che ha lasciato una traccia profonda nella scena elettronica inglese, inserito nella lista dei cento albums fondamentali della musica elettronica dallo staff della rivista Rumore, intrigante e mai banale, con un paio di episodi che hanno lasciato il segno, come, soprattutto, la bellissima "Moments in love", ipnotica e rarefatta, che gia' era stata proposta nel primo mini lp del gruppo; contiene lo hit single ''Close (to the edit)'', giunto all'ottavo posto in classifica in Gran Bretagna. Progetto inglese messo in piedi nel 1982 dai produttori Anne Dudley (gia' al lavoro con Frankie Goes to Hollywood ed ABC) e Trevor Horn (creatore della influentissima etichetta ZZT, ma uscito dal gruppo dopo il primo album), gli Art Of Noise hanno ottenuto un discreto successo negli anni '80, con un sound tra elettronica, pop, influenze funky e sperimentazione. Il gruppo che ha lasciato una traccia profonda nella scena elettronica inglese, con la loro musica intrigante e mai banale.
Ashcroft richard
These people
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2016 R.P.A.
indie 90
indie 90
doppio vinile pesante, copertina apribile lucida, inners, etichette custom, coupon per download. “These People” (2016) è il ritorno discografico di Richard Ashcroft. L’ultimo album del songwriter, “Keys to the world”, risale al 2006. E in questi dieci, sono uscite solo due pubblicazioni discografiche a firma Ashcroft: nel 2008 “Forth”, disco reunion dei Verve (che si sono sciolti di nuovo nel 2009) e nel 2010 l’album nome la RPA & The United Nations of Sound. Questo nuovo lavoro del musicista britannico presenta una novità non indifferente: accanto a brani come “They don’t own me” , che richiamano i Verve ed i dischi precedenti di Ashcroft, si affiancano pezzi dance pop: “Out of my body”, “Hold on”. Un Ashcroft inedito quindi. Richard Ashcroft, classe 1971, è stato il leader dei Verve, formazione brit-pop anni novanta. “The Verve EP”(1992) e “Storm in Heaven” (1993) si muovono con qualità tra shoegaze e dream pop nel post- 1991, anno del l’uscita di “Loveless” (secondo LP dei My bloody valentine) e di “Just for a day” (esordio degli Slowdive). “Urban Hymns” (1997), invece, è un disco british pop nella tradizione più classica del termine. E le canzoni, non finite su disco, vengono riprese da Ashcroft con arrangiamenti orchestrali per il suo primo album solista, “Alone with everybody” (2000), a cui fa seguito nel 2002 “Human Conditions”, sempre sulla stessa lunghezza d’onda dell’esordio da solista. Nel 2006 esce poi “Keys to the world” e nel 2016, a dieci anni di distanza, viene pubblicato “These People”.
Assassins of god
Black tongue speaks vol. 1
Lp [edizione] originale stereo ger 1991 bonzen
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
prima stampa, pressata in Germania, copertina senza barcode, inserto in carta ruvida con foto e testi, label custom nera e oro, catalogo BONZ007, groove message ''free the mineral wealth'' sul lato A e ''I have spoken'' sul lato B. Pubblicato nel 1991 dalla Bonzen in Germania, dopo ''The jupiter ox revealed'' (1989) e prima di ''Technological mythic limbo'' (1992), il secondo dei tre album di questo misconosciuto progetto americano di cui facevano parte Kenny Keorney (chitarra, voce), Ellen Schoenwetter (basso) e Bruce Ducheneaux (batteria), quest'ultimo poi anche membro dei Black Kali Ma e frequente collaboratore del confondatore dei Sister Double Happiness Gary Floyd nei suoi lavori solisti degli anni '90. ''Black tongue speaks vol. I'' vede il trio cimentarsi con un frenetico incrocio fra sferraglianti e tirati assalti hardcore punk irrobustiti da un sound chitarristico dai richiami punk metal e da occasionali sconfinamenti nelle dissonanze noise rock.
Babayof noa
Blue bound (white vinyl)
Lp [edizione] originale stereo eu 2015 discos monterey
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
Copia ancora incellophanata, e con adesivo di presentazione sul fronte, edizione limitata in vinile bianco da 180 grammi, copertina ruvida senza barcode, inserto con testi ed artwork, inner sleeve semirigida con foto e crediti, label turchese con parti arancio, bianche ed azzurre, logo Discos Monterey bianco e turchese in alto, catalogo DM-005. Pubblicato nel luglio del 2015 dalla spagnola Discos Monterey, il secondo album, successivo a "From a window to a wall" (2008), della cantautrice israeliana Noa Babayof, autrice di un evocativo, malinconico e soffuso chamber pop, che aveva esordito nel 2007 con il singolo "Marching band". "Blue bound" è stato inciso in uno studio di Tel-Aviv con un folto casti collaboratori ed ospiti israeliani e non: Yoav Brill (piano, tastiere, chitarra, music box), Amit Erez (chitarre), Yehu Yaron (basso elettrico, contrabbasso), Sefi Zisling (tromba), Aviv Barak (batteria), Thomas Browning (batteria), Alison Cotton (viola), Chris Bell (violoncello, contrabbasso), Helena Espvall (loop di violoncello nel brano "His goodbyes"), Morphlexis (tatsiere, chitarra, programmazione elettronica), Udi Bonen (basso in un brano), Kosta Kaplan (chitarre in un brano) e Stav Ben Shachar (batteria in un brano). Un'opera affascinante e tanto raffinata quanto austera negli arrangiamenti, "Blue bound" si sviluppa attraverso canzoni dai ritmi lenti o sospesi, dagli arrangiamenti malinconici ed introspettivi che intrecciano un jazz dilatato e lirico, folk autunnale dai richiami anni '70, un feeling blues ed etereo nel canto vellutato di Noa che ha richiamato accostamenti con voci femminili come Margo Timmins (Cowboy Junkies), ma che ricorda un po' anche quello dell'americana Linda Perhacs.
Band of holy joy
manic magic majestic
Lp [edizione] originale stereo uk 1989 Rough Trade
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa inglese del terzo album dell' originalissima band di New Cross, Soho, Londra, completa di inner sleeve con testi, etichetta bianca con scritte nere. Capitanati dal cantante e compositore Johnny Brown, avevano esordito nel 1984 con una cassetta che subito attiro' l' interesse della critica e delle etichette indipendenti, ma giunsero al vero e proprio primo album solo nel 1987. In questo "Manic Magic Majestic" una piccola orchestra di 7 elementi, facendo uso di strumenti in gran parte inconsueti in ambito pop, archi compresi, si produce in una deliziosa raccolta di canzoni tra folk, cabaret, pop e canzone francese, raffinata ma mai leziosa ed anzi sorretta da una giocosa imprevedibilita'. La storia del gruppo continuera' a lungo, tra scioglimenti e ricomposizioni, ed anche un disco a nome Holy Joy.
Band of holy joy
positively spooked
Lp [edizione] originale stereo uk 1990 Rough Trade
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa inglese, copertinacon barcode, etichetta azzurra con scritte e logo neri, catalogo ROUGH155, corredata di inner sleeve con testi. Uscito nel 1990 dopo "Manic, Magic, Majestic" (1989) e prima di "Tracksuit Vendetta" (1992), il quarto vero album dei Band Of Holy Joy, band di New Cross, Soho, Londra e capitanati dal cantante e compositore Johnny Brown. Tra le varie metamorfosi del talentuoso gruppo, quella di "Positively Spooked" li vide omaggiare certa canzone francese e il miglior Marc Almond solista, atrraverso un raffinatissimo indie pop non privo qua' e la' di influenze folk. Esordirono nel 1984 con una cassetta che subito attiro' l' interesse della critica e delle etichette indipendenti, ma giunsero al vero e proprio primo album solo nel 1987; facendo uso di strumenti in gran parte inconsueti in ambito pop, archi compresi, si producevano in un peculiare crossover di folk, cabaret, new wave e pop, raffinato ma mai lezioso ed anzi sorretto da una giocosa imprevedibilita' oltre che da un pungente umorismo. La storia del gruppo continuera' a lungo, tra scioglimenti e ricomposizioni, ed anche un disco a nome Holy Joy.
Band of horses
Cease to begin
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2007 sub pop
indie 2000
indie 2000
Ristampa. Pubblicato nell'ottobre del 2007 dalla Sub Pop, ''Cease to begin'' e' il secondo album dei Band Of Horses, uscito dopo ''Everything all the time'' (2006). Dopo l'abbandono del co-fondatore Mat Brooke, il gruppo americano propone qui un melodico e sognante indie rock, con brani lenti guidati da delicati arpeggi di chitarra e dal falsetto del cantante Ben Bridwell, che si alternano con episodi piu' movimentati ma sempre melodici; il risultato e' vicino a ''Empty rooms'' (2002) dei Canyon, ma molto meno psichedelico. Occasionali echi di musica country si avvertono attraverso l'album. Autori di uno indie rock melodico e sognante, con occasionali echi country e del Neil Young piu' quieto, i Band Of Horses si formano a Seattle nel 2004 su iniziativa di Mat Brooke e Ben Bridwell, entrambi membri dei Carissa's Weird negli anni precedenti. La Sub Pop li mette presto sotto contratto e nel 2005 ristampa il loro primo ep, in precedenza pubblicato dal gruppo. L'album d'esordio ''Everything all the time'' esce nel 2006 e riceve un riscontro positivo, ma Mat Brooke non partecipa al tour successivo ed abbandona il gruppo, concentrandosi sui Grand Archives. Il secondo lp ''Cease to begin'' vede la luce nel 2007.
Band of horses
everything all the time
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2006 sub pop
indie 2000
indie 2000
ristampa, Inserto, etichetta sub pop nera con scritte argento e bordo a trattini gialli e stelle bianche. L'album di debutto del gruppo di Seattle, condotto dai polistrumentisti Benjamin Bridwell e Mat Brooke (chitarre, piano, basso, banjo, pedal steel, voci), ex Carissa's Wierd, con Chris Early al basso, e Tim Meinig e Sera Cahoone che si dividono la batteria, prodotto e registrato da Phil Ek. Autori di uno indie rock melodico e sognante, con occasionali echi country e del Neil Young piu' quieto, i Band Of Horses si formano a Seattle nel 2004 su iniziativa di Mat Brooke e Ben Bridwell, entrambi membri dei Carissa's Weird negli anni precedenti. La Sub Pop li mette presto sotto contratto e nel 2005 ristampa il loro primo ep, in precedenza pubblicato dal gruppo. L'album d'esordio ''Everything all the time'' esce nel 2006 e riceve un riscontro positivo, ma Mat Brooke non partecipa al tour successivo ed abbandona il gruppo, concentrandosi sui Grand Archives. Il secondo lp ''Cease to begin'' vede la luce nel 2007.
Band of horses
Infinite arms
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2010 sony
indie 2000
indie 2000
Ristampa in vinile pesante, copertina apribile inner sleeve, inserto in carta lucida con foto a colori, testi e disegni, etichetta nera con scritte bianche, Lp pubblicato dalla Sony, nel 2010 dopo "Cease to begin", il terzo album per la band di Seattle, il primo per una major. Trattasi sempre del loro tipico suono vagamente southern mutuato dal folk e dal country, con atmosfere delicate e sognanti, intimanente malinconiche: le chitarre si incastrano l'una dentro l'altra, contrappuntando le trame narrative della voce, tutto sostenuto da una puntuale base ritmica. Autori di uno indie rock melodico e sognante, con occasionali echi country e del Neil Young piu' quieto, i Band Of Horses si formano a Seattle nel 2004 su iniziativa di Mat Brooke e Ben Bridwell, entrambi membri dei Carissa's Weird negli anni precedenti. La Sub Pop li mette presto sotto contratto e nel 2005 ristampa il loro primo ep, in precedenza pubblicato dal gruppo. L'album d'esordio ''Everything all the time'' esce nel 2006 e riceve un riscontro positivo, ma Mat Brooke non partecipa al tour successivo ed abbandona il gruppo, concentrandosi sui Grand Archives. Il secondo lp ''Cease to begin'' vede la luce nel 2007.
Band of outsiders
Acts of faith
Lp [edizione] originale stereo usa 1987 sour mash
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Copia ancora avvolta nel cellophane, prima rara stampa USA, copertina liscia fronte retro senza barcode, label verde con scritte nere, catalogo SM115. Pubbicato nel 1987 dalla Sour Mash Records, ''Acts of faith'' e' il primo vero album dei Band Of Outsiders, uscito dopo la raccolta ''Everything takes forever'' (1985). Il gruppo americano mostra qui un sound sognante e venato di psichedelia, non lontano dal paisley underground ed affine anche ai Thin White Rope, ma piu' leggero e solare rispetto a questi; fra gli agili episodi che compongono il disco non mancano un paio di brani piu' lenti che mostrano influssi acid folk. Guidati dal talentuoso chitarrista e cantante Marc Jeffrey, i Band Of Outsiders avevano pubblicato il loro singolo d'esordio nel 1981, quindi nel 1984 lo split album "Far Away in America" condiviso con i concittadini Certain General con due brani in studio e due dal vivo per ognuno dei due gruppi, e quindi il minialbum "Up the River"; la Invitation Au Suicide penso' opportunamente di presentare al pubblico europeo nel migliore dei modi la band con l'album ''Everything takes forever'' (1985), in realta' una raccolta dei brani dei dischi sopracitati e di inediti. Tra i piu' preziosi tesori "nascosti" dell' underground americano degli anni '80, i Band of Outsiders suonavano una musica in cui forte era il segno dell' influenza dei Television, spogliata pero' di gran parte delle sue nevrosi metropolitane e ricondotta ad una dimensione ancora piu' intimista e lirica, e con un richiamo ancora piu' esplicito alla psichedelia dei '60 che li lega in qualche modo a certi gruppi del paisley underground o a quei Thin White Rope che stavano all' epoca muovendo i loro primi passi; cio' che ne risulta porta forte il segno di una spiccata personalita' che certo avrebbe meritato riscontri ben piu' ampi di quelli ricevuti, limitati alle lodi sperticate della critica piu' attenta e di un pubblico troppo ristretto. Pubblicarono presto il loro primo vero album "Acts of Faith", poi si sciolsero salvo riunirsi per il live di congedo "Armistice Day". Marc Jeffrey pubblico' nel '90 un album solista molto bello, pima di scomparire dalle scene definitivamente.
Band of outsiders / certain general
Far away in america - the live side
lpm [edizione] originale stereo fra 1984 l'invitation au suicide
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima rara stampa francese, copertina lucida fronte retro senza barcode e con vinile estraibile dall'alto, inserto in carta liscia formato lp con note, label nera con scritte color crema ed immagine di labirinto al centro, catalogo ID18, scritta ''MPO'' incisa sull trail off di entrambi i lati. Pubblicato nel 1985 dalla Invitation Au Suicide in Francia, questo mini allbum contiene i quattro brani registrati dal vivo dell' album uscito in America su Sourmash nel 1984, e' diviso a meta' fra le due band americane Band Of Outsiders e Certain General, qui' senza i brani in studio e con i due brani dal vivo di quel disco per ognuno dei due gruppi, ''Done away'' e ''Conviction'' per i primi e ''Where I hang (the rain)'' e ''The shang'' per i secondi. Entrambi i gruppi sono in questa fase sospesi fra post punk ed influenze psichedeliche, piu' oscuri e nevrotici i Certain General, piu' distesi e vicini al paisley i Band Of Outsiders. Guidati dal talentuoso chitarrista e cantante Marc Jeffrey, i Band Of Outsiders avevano pubblicato il loro singolo d'esordio nel 1981, quindi nel 1984 lo split album "Far Away in America" condiviso con i concittadini Certain General, e quindi il minialbum "Up the River"; la Invitation Au Suicide penso' opportunamente di presentare al pubblico europeo nel migliore dei modi la band con l'album ''Everything takes forever'' (1985), in realta' una raccolta dei brani dei dischi sopracitati e di inediti. Tra i piu' preziosi tesori "nascosti" dell' underground americano degli anni '80, i Band of Outsiders suonavano una musica in cui forte era il segno dell' influenza dei Television, spogliata pero' di gran parte delle sue nevrosi metropolitane e ricondotta ad una dimensione ancora piu' intimista e lirica, e con un richiamo ancora piu' esplicito alla psichedelia dei '60 che li lega in qualche modo a certi gruppi del paisley underground o a quei Thin White Rope che stavano all' epoca muovendo i loro primi passi; cio' che ne risulta porta forte il segno di una spiccata personalita' che certo avrebbe meritato riscontri ben piu' ampi di quelli ricevuti, limitati alle lodi sperticate della critica piu' attenta e di un pubblico troppo ristretto. Pubblicarono presto il loro primo vero album "Acts of Faith", poi si sciolsero salvo riunirsi per il live di congedo "Armistice Day". Marc Jeffrey pubblico' nel '90 un album solista molto bello, pima di scomparire dalle scene definitivamente. I Certain General erano una band newyorchese guidata da Phil Gammage, in seguito nei Corvairs e poi solista, dedita ad un intreccio fra post punk e neopsichedelia.
Band of susans
Blessing and curse ep
12"ep [edizione] originale stereo uk 1987 furthur
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa inglese, con copertina completamente diversa da quella USA, senza barcode, inner sleeve con foto, sagomatura sul lato di apertura e flipback su due lati da una parte, label bianca con scritte nere e logo Furthur nero a sinistra su di una facciata, custom con artwork di copertina in bianco e nero sull'altra, catalogo FU2T, groove message ''guitars from heaven'' sul lato A e ''....played by angels'' sul lato B, scritte ''damonT'' e ''a porky prime cut'' incise sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nel 1987 dalla Trace Elements negli USA e dalla Furthur in Gran Bretagna, questo ep e' il disco d'esordio dei Band Of Susans, precedente il primo album ''Hope against hope'' (1988). Contiene quattro brani: ''Hope against hope'' (poi incluso in una versione remixata sul sopracitato lp), ''You were an optimist'' (poi inserita in una nuova versione, sempre sul primo album), e le inedite ''Sometimes'' e ''Where have all the flowers gone''. Il gruppo e' in questo esordio artefice di un denso e talora aggressivo indie rock chitarristico, con occasionali derive noise rock ed anche accenni al suono ottundente che lo shoegazer britannico stava allora cominciando a sviluppare, ma con l'altro orecchio quasi costantemente teso alla melodia. Formatisi a Buffalo, New York, nel 1986, i Band Of Susans contenevano inizialmente nel loro organico Susan Stenger, Susan Tallman e Susan Lyall: nonostante che queste ultime due siano uscite dal gruppo nei primi anni di attivita', il nome della band e' rimasto fino allo scioglimento. Artefici di uno indie rock in cui si mescolavano noise, rock sporco con echi di Rolling Stones ed influenze post punk inglesi, esordirono su lp con ''Hope against hope'' nel 1988, dopo il quale Tallman e Lyall se ne andarono; uno dei sostituti fu Page Hamilton, che dopo l'uscita del secondo lp ''Love agenda'' (1989) se ne' ando' a sua volta per formare gli Helmet. Il gruppo prosegui' la sua attivita' attraverso frequenti avvicendamenti nell'organico, senza riuscire ad ottenere un riscontro di pubblico rilevante. Susan Stenger e l'altro membro fondatore Robert Poss si unirono poi a Bruce Gilbert degli inglesi Wire dando vita ai GilbertPossStenger.
Band of susans
Here comes success
Lp [edizione] nuovo stereo fra 1995 replica nova
punk new wave
punk new wave
Vinile da 180 grammi, copertina senza codice a barre. Ristampa del 2019 ad opera della Replica Nova, la prima in assoluto in vinile, e pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1995 dalla Blast First / World Service nel Regno Unito e dalla Restless negli USA, il quinto ed ultimo album, successivo a "Veil" (1993). Inciso con l'incarnazione della band composta da Susan Stenger (basso, voce), Robert Poss (chitarra), Mark Lonergan (chitarra), Anne Husick (chitarra) e Ron Spitzer (batteria), l'album segna un positivo sviluppo nella musica del gruppo, che si fa qui meno urticante e relativamente più melodica, mantenendo però il gusto per il sound sporco e potente dei Rolling Stones nei primi anni '70 e l'apertura verso sonorità "noisy" figlie dei Sonic Youth. I brani sono quasi tutti di lunga durata, fra i sette ed i dieci minuti, lasciando così modo al gruppo di costruire stordenti e drammatici crescendo di potenti chitarre, di cui l'esempio più estremo è forse "Elizabeth stride (1843-1888)", che parte lentissima e quasi funerea, per poi accelerare in un vorticoso crescendo noise rock. I dieci minuti strumentali di "In the eye of the beholder (for Rhys)", brano che sembra omaggiare lo sperimentatore Rhys Chatham, sono un'altra tempesta sonora fra il fragore del noise rock e la circolartità degli ultimi Loop. Formatisi a Buffalo, New York, nel 1986, i Band Of Susans contenevano inizialmente nel loro organico Susan Stenger, Susan Tallman e Susan Lyall: nonostante che queste ultime due siano uscite dal gruppo nei primi anni di attività, il nome della band è rimasto fino allo scioglimento. Artefici di uno indie rock in cui si mescolavano noise, rock sporco con echi di Rolling Stones ed influenze post punk inglesi, esordirono su lp con ''Hope against hope'' nel 1988, dopo il quale Tallman e Lyall se ne andarono; uno dei sostituti fu Page Hamilton, che dopo l'uscita del secondo lp ''Love agenda'' (1989) se ne andò a sua volta per formare gli Helmet. Il gruppo proseguì la sua attività attraverso frequenti avvicendamenti nell'organico, senza riuscire ad ottenere un riscontro di pubblico rilevante. Susan Stenger e l'altro membro fondatore Robert Poss si unirono poi a Bruce Gilbert degli inglesi Wire dando vita ai GilbertPossStenger.
Barons of love (voodoo idols)
Chickamauga
Lp [edizione] originale stereo usa 1990 direct hit
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
L' originale stampa americana, copertina lucida fronte retro senza barcode, "made in Canada" come tutte le copie, completa di inserto con crediti e foto da un lato e discografia della Direct Hit dall' altro, label nera e bianca, catalogo DHLP1004, vinile ambrato se posto controluce. Pubblicato nel 1990 dalla Direct Hit/Kaleidoscope, l' unico ottimo album di questa oscura formazione di Tampa, Florida, nata dalle ceneri dei Voodoo Idols, gruppo della stessa citta' attivo fra gli anni '70 e gli anni '80, in cui avevano militato sia il bassista Nathan Meetze che il batterista Hugh T. Williams, autori di un paio di singoli e di un paio di ep tra il 1982 ed il 1986, accostati da alcuni ai Flesheaters. Questi Barons Of love sono qui artefici di un ruvido e sanguigno rock chitarristico in cui confluiscono influenze punk rock, rock'n'roll e 60's garage, in piu' di un episodio assai vicino agli amati Gun Club. Sonorita' all' epoca della pubblicazione di questo album forse troppo lontane dall' attenzione di pubblico e critica musicale, quasi inevitabile che il gruppo sia presto scomparso senza lasciare ulteriori tracce di se'. Hugh T. Williams sara' poi con Gino And The Goons.
Beastie boys
Hello nasty
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1998 grand royal / capitol
hip-hop
hip-hop
Doppio album, ristampa europea, copertina apribile, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura, completa di inner sleeves. Pubblicato nel luglio 1998, a distanza di quattro anni dal precedente "Ill Communication" (1994) e prima di "To the 5 Boroughs" (2004), il quinto album, giunto al primo posto delle classifiche sia in Usa che in Uk. Una deflagrazione di grandissima creativita' musicale, che rappresenta un ritorno per la band newyorkese ai fasti di "Check Your Head"; forse meno storicamente importanti di quelli del primo storico "Licensed to Ill" o dei successivi "Paul's Boutique" e "Check Your Head" (gli albums che avevano convinto anche la riottosa critica del valore del progetto), "questi" Beastie Boys dimostrano ancora una volta di non avere rivali nella padronanza di un blend di stili inafferrabile e straordinario, collage sonoro di stupefacente ricchezza musicale in cui l' esuberanza dei tre raggiunge uno dei suoi risultati piu' alti, dove l' hip-hop e' ormai solo uno dei mille ingredienti, tra omaggi al miglior funk, influenze latine, rock, psichedelia, break-beats, uso di obsoleti ma insostituibili synths, drum machines e fantasiosi metodi di missaggio e turntabilism. Ospite Lee Scratch Perry. Si formano nel Greenwich Village nel 1981, suonando inizialmente un forsennato hardcore punk; dopo qualche anno sono il primo gruppo bianco a creare una sintesi tra l'hip hop afro americano ed il rock dei '70 di bands quali Led Zeppelin o AcDc; Rick Rubin li scopre e li porta alla Def Jam, che li aiuta ad ottenere un successo immediato e travolgente, acerbi e impertinenti, ma destinati ad una stupefacente maturazione nel corso degli anni a venire.
Beastie boys
Ill comunication
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1994 grand royal / capitol
hip-hop
hip-hop
Doppio album, ristampa rimasterizzata, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicato nel maggio del 1994 dalla Capitol in Gran Bretagna, dove giunse al decimo posto in classifica, e dalla Grand Royal negli USA, dove arrivo' alla prima posizione, ''Ill communication'' e' il quarto album dei Beastie Boys, uscito dopo ''Check your head'' (1992) e prima di ''Hello nasty'' (1998). I Beastie Boys ritornarono sulle cime delle classifiche con questo lp, ad otto anni di distanza da ''Licensed to ill'' (1986). ''Ill communication'' segue l'approccio del precedente ''Check your head'', prediligendo la musica suonata rispetto ai campionamenti e realizzando un cross over in cui si mescolano diverse sottoculture, da quella hip hop, che resta in posizione preminente, a quella punk e psichedelica, con venature funk ed un set variegato su cui spicca il celebre singolo ''Sabotage'', indicativo esempio dello stile del gruppo nella prima meta' degli anni '90. Formatisi a New York nel 1981, i Beastie Boys sono uno dei gruppi hip hop piu' popolari del pianeta; composti da tre rapper bianchi, inizialmente attivi in ambito hardcore punk e con un bagaglio di influenze che andavano dal metal al funk ed alla psichedelia, Sorspresero (ed in parte irritarono) la scena hip hop nel 1986 con il primo album ''Licensed to ill'', in cui si alternavano campionamenti metal con scheletriche basi musicali dal sentore elettronico, oltre ad una buona dose di ironia. Il grande successo dell'album, a discapito dello sfavore di molti critici, non verra' bissato fino all'apprezzato quarto album ''Ill communication'' (1994), in cui il gruppo preferisce suonare gli strumenti piu' che il campionatore, come era successo anche nel precedente ''Check your head'' (1992), dando luogo ad un crossover in cui si incrociano hip hop, funk, psichedelia, punk. Il successivo ''Hello nasty'' (1998) conferma il loro status di star internazionali, dominando le classifiche sia in patria che in Gran Bretagna.
Beastie boys
Licensed to ill (eu)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1986 def jam / cbs / private
hip-hop
hip-hop
Ristampa private press europea, copertina lucida apribile, pressoche' identica alla prima rara tiratura, completa di inner sleeve fotografica. Pubblicato nel novembre del 1986 dalla Def Jam in Gran Bretagna, dove giunse al settimo posto in classifica, e negli USA, dove arrivo' alla prima posizione, ''Licensed to ill'' e' il primo album dei Beastie Boys, precedente ''Paul's boutique'' (1989). Pochi sospettarono nel momento della sua uscita che si sarebbe trattato di uno degli albums piu' importanti ed influenti della seconda meta' degli anni '80; il sorprendente esordio a 33 giri del gruppo hip hop di New York, vede i tre rapper MCA, Ad-Rock e Mike D esporre i loro aggressivi ma anche demenziali vocalizzi su basi musicali che alternano campionamenti hard rock e metal con altri piu' vicini allo hip hop dell'epoca, decisamente scarni, creando un contrasto musicale notevole, con le voci a fare da trait d'union. Un disco di enorme importanza nello scenario musicale (non solo hip hop) degli anni '80, che propone una musica suo modo di confine, fra punk, metal e hip hop, e che nel corso del tempo e' assurto allo status di classico, con brani epocali come la durissima "Rhymin and Stealin", la potente "No Sleep Till Brooklyn" (davvero figlia dei Run Dmc meets Aerosmith di "Walk This Way"), o il singolo (di notevole successo) "Fight For Your Right"). Formatisi a New York nel 1981, i Beastie Boys sono uno dei gruppi hip hop piu' popolari del pianeta; composti da tre rapper bianchi, inizialmente attivi in ambito hardcore punk e con un bagaglio di influenze che andavano dal metal al funk ed alla psichedelia, Sorspresero (ed in parte irritarono) la scena hip hop nel 1986 con il primo album ''Licensed to ill'', in cui si alternavano campionamenti metal con scheletriche basi musicali dal sentore elettronico, oltre ad una buona dose di ironia. Il grande successo dell'album, a discapito dello sfavore di molti critici, non verra' bissato fino all'apprezzato quarto album ''Ill communication'' (1994), in cui il gruppo preferisce suonare gli strumenti piu' che il campionatore, come era successo anche nel precedente ''Check your head'' (1992), dando luogo ad un crossover in cui si incrociano hip hop, funk, psichedelia, punk. Il successivo ''Hello nasty'' (1998) conferma il loro status di star internazionali, dominando le classifiche sia in patria che in Gran Bretagna.
Beastie boys
Paul's boutique
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1989 capitol
hip-hop
hip-hop
ristampa ufficiale, rimasterizzata dai Beastie boys e Chris Athens, copertina apribile senza codice a barre, corredata di inner sleeve con i testi. Pubblicato nel luglio del 1989 dopo "Licensed To Ill" (1986) e prima di "Check Your Head" (1992), giunto al 14esimo posto delle classifiche americane ed al 44esimo di quelle inglesi, spinto dai singoli "Hey Ladies" e "Shadrach", il secondo album del primo gruppo famoso di hip hop bianco. Ritenuto uno dei massimi capolavori del gruppo, e' un vero atto d'amore per New York dall' "esilio" di Los Angeles! Questi alcuni dei pezzi riconoscibili tra queste tracce: "Superfly" di Curtis Mayfield, "Loose Booty" di Sly Stone, "Your mama don't dance" di Loggins & Messina e "Suzy is a headbanger" dei Ramones. Uno dei dischi piu' importanti nella storia dell'intero Hip Hop. Bianchi, di New York, si formano nel Greenwich Village nel 1981; Rick Rubin li scopre e li porta alla Def Jam. Sono stati il primo gruppo bianco a creare una sintesi tra l'hip hop afro americano ed il rock dei '70 di bands quali Led Zeppelin, o Ac Dc, con influenze hard core e punk.
Beastie boys
Some old bullshit (1982/83 eps and demos)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1982 grand royal / private
hip-hop
hip-hop
Ristampa private press, pressoche' identica alla prima tiratura americana, in formato quindi 12" (il disco usci' in Uk in formato 10"). Originariamente pubblicata nel febbraio del 1994 dalla Grand Royal in Gran Bretagna, dove non entro' in classifica, e negli USA, dove giunse al 46esimo posto, questa raccolta compila i brani dei primi due dischi pubblicati dai Beastie Boys, gli ep ''Polly wog stew'' e ''Cooky puss'', oltre ad un paio di demos. Insieme ad una manciata di brani sparsi su alcune storiche raccolte, ''Polly wog stew'' (uscito nel novembre del 1982) e' l' unica testimonianza della prima fase della straordinaria storia artistica del gruppo, gia' con il successivo "Cooky puss" intenzionato a percorrere strade nuove che porteranno presto a straordinari sviluppi, ma qui ancora dedita ad uno stile ferocemente hardcore punk, testimoniato da otto brani notevolissimi, vicini nell' approccio sofferto e viscerale ai Germs, sebbene in realta' i testi del gruppo rivelino gia' quella ironia impagabile che sara' uno dei loro punti forti negli anni a venire, qui ancora nella formazione originale con il chitarrista John Berry che sara' sostituito subito dopo da Adam Horovitz, e con Kate Schellenbach alla batteria che invece uscira' dalla band dopo il gia' citato "Cooky Puss", uscito nell'agosto del 1983, realizzato subito dopo l' ingresso di Adam Horovitz al posto del chitarrista originale John Berry, ancora con Kate Schellenbach alla batteria. Gira pagina la band con questo disco al suo passato hardcore punk e nei quattro brani proposti (due versioni della title track, "Bonus Batter" e "Beastie Revolution") sperimenta le sue prime commistioni tra musica bianca ed influenze nere, dal funky al dub, e soprattutto al rap, con uno spirito goliardico che sempre li caratterizzera', ottenendo un riscontro inatteso nell' ambito della scena dei dance club underground newyorkesi, punto di partenza per il contratto con la Def Jam di Rick Rubin che li portera' presto ad un successo di dimensioni planetarie. Questa la scaletta: ''Egg raid on mojo'' (demo version); ''Beastie boys'', ''Transit cop'', ''Jimi'', ''Holy snappers'', ''Riot fight'', ''Ode to...'', ''Michelle's farm'', ''Egg raid in mojo'' (i brani di ''Polly wog stew''); ''Transit cop'' (versione demo); ''Cooky puss'', ''Bonus batter'', ''Beastie revolution'', ''Cooky puss (censored version)'' (i brani di ''Cooky puss''). Formatisi a New York nel 1981, i Beastie Boys sono uno dei gruppi hip hop piu' popolari del pianeta; composti da tre rapper bianchi, inizialmente attivi in ambito hardcore punk e con un bagaglio di influenze che andavano dal metal al funk ed alla psichedelia, Sorspresero (ed in parte irritarono) la scena hip hop nel 1986 con il primo album ''Licensed to ill'', in cui si alternavano campionamenti metal con scheletriche basi musicali dal sentore elettronico, oltre ad una buona dose di ironia. Il grande successo dell'album, a discapito dello sfavore di molti critici, non verra' bissato fino all'apprezzato quarto album ''Ill communication'' (1994), in cui il gruppo preferisce suonare gli strumenti piu' che il campionatore, come era successo anche nel precedente ''Check your head'' (1992), dando luogo ad un crossover in cui si incrociano hip hop, funk, psichedelia, punk. Il successivo ''Hello nasty'' (1998) conferma il loro status di star internazionali, dominando le classifiche sia in patria che in Gran Bretagna.
Beginning of the end
beginning of the end (2lp full lenght tracks!)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1976 strut
soul funky disco
soul funky disco
doppio album, realizzato nel 2018, inserto con foto e note; non si tratta semplicemente della ristampa del rarissimo secondo album (originariamente su etichetta Alston, edizione la cui copertina viene qui fedelmente riprodotta) dei due pubblicati (ed ormai divenuti dei veri oggetti di culto) dal gruppo di colore di Nassau, nelle Bahamas, pubblicato cinque anni dopo il primo e forse piu' noto "Funky Nassau". Il doppio album realizzato dalla Strut contiene infatti gli stessi brani originari, ma nelle loro VERSIONI COMPLETE, tutte piu' lunghe (e spesso davvero molto piu' lunghe) di quelle che poi furono inserite nell' album su Alston, per necessita' di concisione o semplicemente per scongiurare la necessita' di dover pubblicare un album doppio). Inutile dire che l' impatto della irresistibile groove del gruppo viene assolutamente esaltato da queste versioni, rimasterizzate peraltro dai master tapes originali. Per quanto non privo di elementi di modernita' rispetto all' esordio, il disco ne segue coerentemente la traccia, efficacissima fusione di influenze caraibiche, trascinante funk ed un approccio a tratti quasi jazzato, il tutto sorretto da una preparazione strumentale ineccepibile, tra episodi ritmicamente piu' accesi come l' iniziale "Super Woman, "That's What I Get" o "Jump In The Water", altri morbidamente funky soul come "Jamaica" o "Bluestrain", ed infine brani capaci di passare con disinvoltura da influenze soul decisamente "old style" e contaminazioni interessanti e modernissime.
Beginning of the end
funky nassau (green vinyl)
lp [edizione] ristampa stereo usa 1971 alston
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
Copia ancora incellophanata, e con adesivo sul cellophane che indica il vinile colorato, ristampa degli anni 2000, edizione limitata in vinile verde, copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura, etichetta verde con scritte e logo neri, catalogo SD33-379. Il primo dei due introvabili albums del gruppo di colore di Nassau, nelle Bahamas. Il brano che apre e da' il titolo al disco, presente nelle due parti che originariamente contraddistinguevano le due facciate di un singolo che giunse dal nulla fino al 15esimo posto delle classifiche "pop" americane, e' anche il manifesto programmatico della musica del gruppo, straordinaria e travolgente fusione di influenze caraibiche, trascinante funk ed un approccio a tratti quasi jazzato, frutto di una preparazione strumentale impeccabile. Forse il livello della title track resta insuperato alla fine dell' ascolto del disco, ma episodi vigorosi come "Come Down" o "Monkey Tamarind" confermano la sensazione di trovarsi di fronte ad un autentico gioiellino, misconosciuto ai piu', che non puo' che essere consigliato a tutti gli appassionati di funky music.
Benny profane (room)
Devil laughing + 3
12'' [edizione] originale stereo uk 1987 ediesta
[vinile] excellent [copertina] excellent punk new wave
[vinile] excellent [copertina] excellent punk new wave
Etichetta nera con scritte in lettere rosse, catalogo CALC 26, groove messages "stay out of churches" e "where's tank top", copertina senza codice a barre. L'originale stampa inglese del secondo raro dodici pollici della band di Liverpool, uscito nell' aprile del 1987. Secondo atto per la band che trova i suoi natali nel 1985 dalle ceneri dei Room (da cui provenivano il cantante Dave Jackson, il bassista Becky Stringer ed il tastierista Peter Baker), contiene quattro brani: "Devil Laughing" e "Beam Me Up" saranno riprese, in versioni diverse, sul secondo album "Dumb Luck Charm" nel 1990; "Stitch That" sul primo album "Trapdoor Swing" del 1989, mentre "Credulous As Hell" rimarra' totalmente inedita altrove; apprezzatissimi da John Peel che gli fece registrare ben tre Peel Sessions per la BBC, realizzarono sin dal 1986 una manciata di singoli ed ep (tra le etichette che li ebbero in scuderia la "cult label" Ediesta) e due albums, prima di dar vita ai Dust ed ai Dead Cowboys. Il loro guitar pop fresco e piacevolissimo rimanda alla scena C-86, ai primi James, ai McCarthy, ai Weather Prophets, e si inserisce nel migliore dei modi in una scena all' epoca tra le piu' vitali ed oggi oggetto di culto ed ispirazione per innumerevoli gruppi.
Benny profane (room)
dumb luck charm
Lp [edizione] originale stereo HOL 1990 imaginary
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
la originale stampa inglese, copertina con moderati segni di invecchiamento, etichetta verde con scritte bianche e catalogo ILLUSION007, pressata in Olanda come gran parte di dischi del catalogo Imaginary, il brillante secondo ed ultimo album della band di Liverpool formatasi nel 1985 dalle ceneri dei Room (da cui provenivano il cantante Dave Jackson, il bassista Becky Stringer ed il tastierista Peter Baker), uscito nel marzo del 1990 dopo il primo "Trapdoor Swing"; apprezzatissimi da John Peel che gli fece registrare ben tre Peel Sessions per la BBC, realizzarono sin dal 1986 una manciata di singoli ed ep (tra le etichette che li ebbero in scuderia la "cult label" Ediesta) e due albums, prima di dar vita ai Dust ed ai Dead Cowboys. Il loro guitar pop fresco e piacevolissimo rimanda ala scena C-86, ai primi James, ai McCarthy, ai Weather Prophets, ma non e' privo di ruvidezze vicine ai Fall, e si inserisce nel migliore dei modi in una scena all' epoca tra le piu' vitali ed oggi oggetto di culto ed ispirazione per innumerevoli gruppi. Tra i brani contenuti, nuove versioni di "Devil Laughing" e "Beam Me Up", dal loro secondo 12" del 1987.
Benson prof. james
Gow-dow experience (ltd. numbered 180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1973 jazzman
jazz
jazz
Edizione limitata a 1500 copie numerate sul retro copertina in basso, vinile da 180 grammi, allegato coupon per il download digitale dell'album con bonus tracks, copertina cartonata e senza barcode, inner sleeve con foto e note. Ristampa del 2023 ad opera della Jazzman, nell'ambito della serie "Holy grail", e pressoché identica alla ultrara prima stampa. Originariamente pubblicato privatamente nel 1973 negli USA, l'unico leggendario album del Prof. James Benson, insegnante di musica, il quale ne finanziò la realizzazione, a beneficio dei suoi giovanissimi studenti presso l'università pubblica Cal Poly di Saint Louis Obispo, California. Ispirato da un recente viaggio in Africa e dal clima rivoluzionario ed innovativo del jazz d'avanguardia degli anni '60 e '70, "The gow-dow experience" è un memento del percorso di crescita e di esperienza per gli allievi del Prof. Benson, non un disco commerciale concepito per competere sul mercato. Musicalmente è un'opera corale e spirituale, che intreccia influssi della musica vocale e percussiva africana con diverse correnti del jazz moderno e con la musica soul e gospel. E' un disco essenzialmente melodico, lontano dall'astrattismo e dagli sconquassi del free, e semmai piuttosto affine alle distensioni ed ai toni soavi dello spiritual jazz, che a sua volta si fonde con il groove più regolare del soul e del gospel; la coralità appare un elemento importante nell'espressione del gruppo di musicisti, e gli assoli, pur presenti, sono organici e mai troppo individualisti.
Page: 3 of 34
Pag.: oggetti:
Indice autori contenenti "Voices of east harlem":
altri autori contnenti le parole cercate:
altri autori contnenti le parole cercate: