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Lp [edizione] nuovo  stereo  ger  2012  clostridium records 
indie 2000
copertina apribile senza codice a barre, completa di tre cartoline ritratto dei tre membri del gruppo, etichetta marrone con scritte e disegni grigi, Lp pubblicato dalla tedesca Clostridium Records nell'aprile 2012, dopo "Circle of the sun" (11), il secondo album per il gruppo neozelandese, formato nel 2008 dal bassista/cantante Graig Williamson, personaggio molto attivo della scena psichedelico/stoner neozelandese, prima nei Datura, poi recentemente attivo nel progetto interamente personale, denominato Lamp the Universe. Questo secondo full lenght dei Arc of Ascent" e' sulla stessa linea del precedente, con potenti e magnetici fuzz ed esplosioni stoner-doom in aloni fumosi psichedelici e acidi, fra Tool, Cult of Luna, Neurosis, Moster Magnet, Kyuss e i seminali Black Sabbath. Williamson e' un musicista neozelandese, attivo in varii progetti, Azazel e quello interamente solista, sotto il moniker, Lamp the Universe, con cui attua una folk mistico-cosmico con elementi indiani, espresso attraverso "The cosmic union" del 2001, "Echo in light" (02), "Earth, spirit and sky" e "Heru" (05), "From mystic rayss of astrological light" (06), "Arc of ascent" (07) e "Acid Mantra" (09). Con i Datura, Williamson condivide quest'eperienza con il chitarrista Brent Middlemiss e il batterista Jon Burnside, con una musica che si inserisce in un contesto stoner, vicino allo stile dei Kyuss, con inserimenti ancor piu' spaziali e psichedelici che contemplano uso di tastiere, flauti, clarinetti e percussioni.
Euro
29,00
codice 2037660
scheda
Architects office caswallon the headhunter
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1986  silent 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good punk new wave
l' originale stampa americana, copertina (con moderati segni di invecchiamento) lucida senza barcode, etichetta nera con scritte bianceh, catalogo 8602. L' unico vinile, realizzato dalla piccola ma attivissima etichetta Silent, da parte del progetto di Boulder, Colorado, autore di una nutrita serie di cassette tra il 1984 ed il 1991; attivi sin dal 1983, erano guidati da Joel Heartling, filmaker ed autore di molte colonne sonore per le pellicole proprie e di Stan Brackage (dal suo film "Fireloop" il fotogramma della copertina). Sebbene "Caswallon the Headhunter" non sia esattamente una colonna sonora, il legame con un immaginario cinematografico e' comunque molto forte, trattandosi di una sorta di concept album con brani letti su un oscuro tessuto musicale a base di sperimentazioni sonore, tra rumore e musica concreta, con interventi vocali recitati.
Euro
14,00
codice 8512
scheda
Area (Arms Of Someone New, Moon seven times) Fragments of the morning (white vinyl)
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1990  c'est la mort 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Prima rara stampa USA, vinile bianco, copertina in cartoncino neutro nero, con sagomatura al centro ed adesivo con informazioni sul disco applicato sul fronte, label bianca con scritte nere su di una facciata e con foto in bianco e nero e scritta ''area'' in nero sull'altra, catalogo CLM031. Pubblicato nel 1990 dalla C'Est La Mort, il quinto (considerando anche il primo, uscito su cassetta) ed ultimo album, uscito dopo ''Between purple and pink'' (1989). Il gruppo americano e' qui artefice di un delicato ed essenziale sound tra influssi post punk ed indie pop dai toni sognanti, attraverso brani melodici e ''minimal'', scanditi da ritmi lenti, che rimandano sia a molti gruppi britannici della 4AD come ai primi frutti del progetto newyorchese Ultra Vivid Scene. Gruppo di Champaign, Illinois, attivo dal 1985, questo progetto capeggiato dalla cantante Lynn Canfield e dal chitarrista Henry Frayne, poi entrambi nei Moon Seven Times prima di separarsi (la prima negli Shotgun Wedding e poi solista, il secondo nei Lanterna), e dal tastierista Steve Jones, gia' negli Arms Of Someone New, era all'insegna di una musica tra post punk dalle chiare influenze inglesi (gli amanti della 4AD sono avvisati) ed un approccio vicino a quello di certi gruppi della scena "trance" di Los Angeles. Magnifica la voce delicata ed eterea di Kynn, su una musica essenziale e malinconica. Pubblicarono cinque lp prima di sciogliersi all'inizio degli anni '90.
Euro
28,00
codice 315860
scheda
Arms of someone new Tape-recordigs 1983-1985 (444 numbered copies)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  ger  1983  vinyl on demand 
punk new wave
Doppio album in vinile pesante, edizione limitata a 444 copie numerate sul piccolo inserto cartolina, copertina apribile senza codice a barre, label bianca e nera, catalogo VOD146.AOSM1/2. Pubblicata nel 2016 dalla Vinyl On Demand, questa raccolta compila materiale raro o inedito di questa oscura band americana: si tratta delle prime pubblicazioni, uscite su tre rare cassette fra il 1983 ed il 1985, ''Significant others'' (12/83), ''Occam's razor'' (2/84) e ''Notes from the underground' (4/84), pubblicate dalla Hysterical Records, a cui si aggiungono sei brani inediti incisi nello stesso periodo, fra cui ''Illusions'', il primo brano composto insieme dai due membri del gruppo, poi recuperato in un disco dei First Things, e ''A second at a time'', ''Balance'' e ''Seventy years'', originariamente pubblicate nel 1985 su di una cassetta allegata ad una fanzine locale. The Arms Of Someone New erano un progetto americano avviato nel 1983 a Champaign-Urbana, nello Illinois, da Mel Eberle, all'epoca membro del gruppo The First Things, e da Steve Jones, che era produttore e mangaer di questi ultimi. La loro musica era ricchissima delle piu' disparate influenze, che andavano dai Beatles, dalla psichedelia e dal blues alla new wave ed al post punk, con utilizzo di ritmi elettronici e di chitarre acustiche, spunti minimal synth, il tutto espresso efficacemente con le loro prime pubblicazioni su cassetta (che in alcuni casi mostrano un lato aggressivo e vicino ai primissimi e caustici Cabaret Voltaire, in altri invece un sound molto piu' disteso e riflessivo), per poi spostarsi su di un sound piu' duro con le loro poche pubblicazioni viniliche della seconda meta' degli anni '80. Questa la scaletta: ''Hit the pavement'', ''A separate reality'', ''Give god some praise'', ''Whitefriars'' (dalla cassetta ''Significant others''); ''Watching the time'' (inedito); ''Renespeak'', ''The miracle power'', ''Perfect window'', ''Oppression'', ''Oppressed dub'', ''Carole'' (dalla cassetta ''Occam's razor''); ''Sell the earth'' (inedito); ''The lines on your face'', ''This old country'', ''Just a feeling'', ''Dream 1'', ''Nothing goes unsaid 8'', ''The falling'', ''Pieces'', ''Dream 2'', ''Shadowland'', ''Nothing goes unsaid 2'', ''Weltuntergangstimmung'', ''The lines on your face'', ''My friend'' (dalla cassetta ''Notes from the underground''); ''Illusions'', ''Journey of an exile'', ''Broken backs'' (inediti); ''A second at a time'', ''Balance'', ''Seventy years'' (da una rara cassetta allegata a fanzine, 1985); ''A different light'' (inedito); ''Give god some praise (intermix)''.
Euro
33,00
codice 2117791
scheda
Arnalds olof Innundir skinni
Lp [edizione] nuovo  stereo  Uk  2010  one little indian 
indie 2000
Copertina lucida apribile, etichetta rosa con disegni geometrici rossi, grigi e celesto e scritte rosse e nere, Lp pubblicato dalla One Little Indian nel settembre 2010, dopo "Vio Og Vio" (07), il secondo album della cantante/musicista islandese. Prodotto da Kjartan Sveinsonn (Sigur Ros), al lavoro con la Arnalds anche nell'Lp debutto, con lal partecipazione di Skuli Sverisson, David Por Jonsonn, Shahzad Ismaily e Bjork, che duetta alla voce in "Surrender", e' un album costituito da folk ancestrale, basato sulle melodie della voce, a sua volta circondate da una sere di strumenti, che comprendono oltre alla chitarra acustica, violini, percussioni, il charango (piccola chitarra sudamericana) e l'ukulele. I rimandi portano a paragoni con Joanna Newson e in maniera minore verso le Coco Rosie. Cantante, compositrice e polistrumentista islandese, nativa del 1980, e gia' attiva in patria, nei primi anni 2000 come collaboratrice di band come i Mum ed artisti come Storsveit Nix Noltes, Mugison, Slowblow e Skuli Sverisson. Nel 2007 realizza il primo album solista, "Vio og vio", caratterizzato esclusivamente da voce e chitarra e da liriche cantate in islandese. L'album ha uno sfogo commerciale limitato all' Islanda, dove, viene accolto discretamente. Nel frattempo la Arnalds studia violino e composizione classica, cosicche' il secondo disco ha una struttura sempre folk, ma molto piu'articolata, oltre a presentare qualche pezzo cantato in inglese.
Euro
20,00
codice 2095160
scheda
Arnalds olof Palme
Lp [edizione] nuovo  stereo  uk  2014  one little indian 
indie 2000
Allegato coupon per il download dell'album da internet, copertina a busta, label custom, inner sleeve con testi, catalogo TPLP1238. Pubblicato nel settembre del 2014 dalla One Little Indian, il quarto album, successivo a ''Sudden elevation'' (2013). ''Palme'' vede l'artista islandese arricchire le sue sonorita', tipicamente scarne e basate sulle chitarre acustiche negli album precedenti, con innesti elettrici e un pop ''da camera'' etereo e raffinato; tutto questo mantenendo le atmosfere delicate e gli arrangiamenti mai barocchi ne' sopra le righe che la contraddistinguono, mentre il suo stile vocale appare qui piu' elaborato ed intricato. Cantante, compositrice e polistrumentista islandese nata nel 1980, Olof Arnalds e gia' attiva in patria nei primi anni 2000 come collaboratrice di band quali i Mum e di artisti come Storsveit Nix Noltes, Mugison, Slowblow e Skuli Sverisson. Nel 2007 realizza il primo album solista, ''Vid og vid'', suonato in gran parte con voce e chitarra e caratterizzato da liriche cantate in islandese. L'album ha uno successo commerciale limitato all'Islanda, dove, viene ben accolto dalla critica. Nel frattempo la Arnalds studia violino e composizione classica, cosicche' il secondo disco ha una struttura sempre folk, ma molto piu' articolata, oltre a presentare qualche pezzo cantato in inglese.
Euro
21,00
codice 3508136
scheda
Arnalds olof Sudden elevation
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2013  one little indian 
indie 2000
Copertina a busta con scritta ''made in EU'' sul retro in basso, label custom, catalogo TPLP1152. Pubblicato dalla One Little Indian nel febbraio del 2013 in Gran Bretagna ed un mese dopo negli USA, il terzo album, successivo a ''Innundir skinni'' (2010) e precedente ''Palme'' (2014). Co-prodotto dall'autrice insieme a Skuli Sverisson, ''Sudden elevation'' e' il primo album di Olof Arnalds ad essere cantato completamente in inglese; lavoro che ha portato la critica ad accostare la cantante islandese a Joni Mitchell, Vashti Bunyan e Johanna Newsom, e' un disco dalle sonorita' ancora austere e principalmente acustiche, che ben si combinano con il canto etereo e mai sopra le righe di Arnalds, che fa pensare al folk delle isole britanniche con i suoi toni autunnali e sognanti, ma che non appartiene affatto al filone tradizionale, sebbene ci sia qualcosa in ''Sudden elevation'' che suggerisce ambientazioni cortigiane o silvestri di altri secoli. Cantante, compositrice e polistrumentista islandese nata nel 1980, Olof Arnalds e gia' attiva in patria nei primi anni 2000 come collaboratrice di band quali i Mum e di artisti come Storsveit Nix Noltes, Mugison, Slowblow e Skuli Sverisson. Nel 2007 realizza il primo album solista, ''Vid og vid'', suonato in gran parte con voce e chitarra e caratterizzato da liriche cantate in islandese. L'album ha uno successo commerciale limitato all'Islanda, dove, viene ben accolto dalla critica. Nel frattempo la Arnalds studia violino e composizione classica, cosicche' il secondo disco ha una struttura sempre folk, ma molto piu' articolata, oltre a presentare qualche pezzo cantato in inglese.
Euro
19,00
codice 3508135
scheda
Art ensemble of chicago Les stances a sophie
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  pathe marconi / private 
jazz
Ristampa private press, copertina lucida senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura, dell' album originariamente pubblicato nel 1970 dalla Pathe' Marconi in Francia (e dalla Nessa negli USA, ma con retrocopertina diverso). Registrato a Boulogne in Francia il 22 luglio del 1970 con formazione composta da Roscoe Mitchell (sassofoni, flauto, clarinetto, percussioni), Joseph Jarman (sassofoni, flauto, percussioni), Lester Bowie (tromba, flicorno, percussioni), Malachi Flavors (contrabbasso, basso elettrico, percussioni), Don Moye (batteria) e Fontella Bass (voce, pianoforte). Uno dei primi lp dello storico gruppo jazz americano, questo acclamato lavoro venne realizzato quando l'Art Ensemble si era trasferito in Francia; composto come colonna sonora dell'omonimo film della nouvelle vague francese girato da Moshe Misrahi, non venne pero' utilizzato. Il gruppo dette luogo ad una delle sue piu' ammirate perfomance, mostrando il proprio stile eclettico nelle formule espressive e nelle influenze, ed avventuroso negli esperimenti, attraverso un selvaggio caleidoscopio sonoro in cui si incrociano o si inseguono funk, free jazz, suggestioni classiche (Monteverdi), musica etnica e jazz melodico. Questa la scaletta: ''Theme de yoyo'', ''Theme de Celine'', ''Variations sur un theme de Monteverdi (I)'', ''Variations sur un theme de Monteverdi (II)'', ''Proverbes (I)'', ''Theme amour universal'', ''Theme libre'', ''Proverbes (II)''. Gli Art Ensemble Of Chicago sono stati uno dei gruppi jazz d'avanguardia piu' importanti ed originali degli anni '70 ed '80: il gruppo si formo' dal Roscoe Mitchell Sextet, attivo intorno al 1966, trasformandosi in Roscoe Mitchell Art Ensemble l'anno successivo; la formazione di questo ultimo gruppo ruotava attorno al sassofonista Roscoe Mitchell, al trombettista Lester Bowie ed al contrabbassista Malachi Flavors. Nei due anni successivi l'Art Ensemble incise alcuni album, per poi trasferirsi in Europa con l'aggiunta del flautista Joseph Jarman. Un promoter europeo pubblicizzo' il gruppo come Art Ensemble Of Chicago (sebbene il nome fosse Roscoe Mitchell Art Ensemble), che accetto' e fece suo il nuovo nome. Nel 1970, a Parigi, il gruppo accolse nel proprio organico il percussionista Don Moye, e dette inizio al suo periodo d'oro che si protrasse anche dopo il ritorno negli Stati Uniti nel 1972 fino agli anni '80. Il gruppo continua la propria attivita', che si protrae con cambi di formazione oltre il 2000. La musica degli Art Ensemble Of Chicago e' un mirabile amalgama di musica africana, free jazz, avanguardia e di vari stili storici della musica afroamericana del '900.
Euro
19,00
codice 3033589
scheda
Art ensemble of chicago People in sorrow
Lp [edizione] terza stampa  stereo  usa  1969  nessa 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Terza rara stampa americana del 1978, copertina cartonata nella versione gialla con scritte e foto in nero, con indirizzo "Nessa Records / 5404 N.Kimball...." sul retro e la distribuzione FLying Fish, label bianca con parte azzurra in alto, scritte nere e logo Nessa bianco e nero in alto, catalogo N-3. Pubblicato dalla Nessa, inciso il 7 luglio del 1969 a Boulogne in Francia, con formazione composta da Roscoe Mitchell (sax soprano, sax alto, sax basso, clarinetto, flauto, percussioni), Joseph Jarman (sax alto, fagotto, oboe, flauto, percussioni), Lester Bowie (tromba, flicorno, percussioni) e Malachi Flavors (contrabbasso, zither, percussioni). Uno dei primissimi album del gruppo afroamericano, frutto della loro permanenza in Francia, questo lp e' composto da un unico brano, quello che da' il titolo all'album, all'insegna di un jazz avanguardista di non facile ascolto, astratto e sfuggente, e non di rado teso ad escursioni nella musica d'avanguardia. Gli Art Ensemble Of Chicago sono stati uno dei gruppi jazz d'avanguardia piu' importanti ed originali degli anni '70 ed '80: il gruppo si formo' dal Roscoe Mitchell Sextet, attivo intorno al 1966, trasformandosi in Roscoe Mitchell Art Ensemble l'anno successivo; la formazione di questo ultimo gruppo ruotava attorno al sassofonista Roscoe Mitchell, al trombettista Lester Bowie ed al contrabbassista Malachi Favors. Nei due anni successivi l'Art Ensemble incise alcuni album, per poi trasferirsi in Europa con l'aggiunta del flautista Joseph Jarman. Un promoter europeo pubblicizzo' il gruppo come Art Ensemble Of Chicago (sebbene il nome fosse Roscoe Mitchell Art Ensemble), che accetto' e fece suo il nuovo nome. Nel 1970, a Parigi, il gruppo accolse nel proprio organico il percussionista Don Moye, e dette inizio al suo periodo d'oro che si protrasse anche dopo il ritorno negli Stati Uniti nel 1972 fino agli anni '80. Il gruppo continua la propria attivita', che si protrae con cambi di formazione oltre il 2000. La musica degli Art Ensemble Of Chicago e' un mirabile amalgama di musica africana, free jazz, avanguardia e di vari stili storici della musica afroamericana del '900.
Euro
50,00
codice 260034
scheda
Art ensemble of chicago Sixth decade from paris to paris (ltd.)
LP2 [edizione] nuovo  stereo  ger  2020  rogueart 
jazz
Edizione limitata a mille copie, vinile doppio, copertina apribile, catalogo ROD-0122. Pubblicato nel gennaio del 2023 dalla Rogueart, questo album contiene le registrazioni della acclamata performance dal vivo data dagli Art Ensemble Of Chicago nel febbraio del 2020 presso il festival parigino Sons d'Hiver, e che celebra il sesto decennio di carriera della seminale formazione jazz afroamericana, la quale proprio a Parigi ebbe le sue prime incoraggianti affermazioni, nei tardi anni '60 del XX secolo. Numerosi furono i musicisti saliti sul palco in occasione di questo concerto: Roscoe Mitchell (sax alto, sopranino), Famoudou Don Moye (batteria, percussioni), Moor Mother (spoken word, testi), Roco Córdova (voce baritona), Erina Newkirk (voce soprano), Nicole Mitchell (flauto, ottavino), Hugh Ragin (tromba, flicorno, campane thailandesi), Simon Sieger (trombone, tuba), Jean Cook (violino), Eddy Kwon (viola), Tomeka Reid (violoncello), Brett Carson (pianoforte), Silvia Bolognesi (contrabbasso), Junius Paul (contrabbasso), Jaribu Shahid (contrabbasso, basso elettrico), Dudu Kouaté (percussioni), Enoch Williamson (percussioni), Babu Atiba (percussioni), Doussou Touré (percussioni) e Steed Cowart (direzione). Il gruppo, in questo configurazine allargata come una piccola orchestra, propone brani inediti, brani di recente pubblicazione ed episodi classici del loro repertorio storico, esprimendosi con un linguaggio ricco e cosmopolita, in cui diversi caratteri stilistici africani si incontrano con differenti correnti del jazz, dal free al modale, dalla musica per big band allo spiritual jazz ed al jazz funk, e con la poesia di Moor Mother. Una festa comunicativa in cui radici, transculturalismo, poesia e spiritualità convivono dinamicamente. Questa la scaletta: "Leola", "Introduction To Cards", "Cards", "Improvisation One", "Ritual “Great Black Music”", "Kumpa", "Stormy Weather", "New Coming", "Jigiba", "I Feel Like Dancing", "Bulawayo Korokokoko", "We Are On The Edge", "Variations And Sketches From The Bamboo Terrace", "I Greet You With Open Arms", "Funky AECO", "Improvisation Two". Gli Art Ensemble Of Chicago sono stati uno dei gruppi jazz d'avanguardia più importanti ed originali degli anni '70 ed '80: il gruppo si formò dal Roscoe Mitchell Sextet, attivo intorno al 1966, trasformandosi in Roscoe Mitchell Art Ensemble l'anno successivo; la formazione di questo ultimo gruppo ruotava attorno al sassofonista Roscoe Mitchell, al trombettista Lester Bowie ed al contrabbassista Malachi Favors. Nei due anni successivi l'Art Ensemble incise alcuni album, per poi trasferirsi in Europa con l'aggiunta del flautista Joseph Jarman. Un promoter europeo pubblicizzò il gruppo come Art Ensemble Of Chicago (sebbene il nome fosse Roscoe Mitchell Art Ensemble), che accettò e fece suo il nuovo nome. Nel 1970, a Parigi, il gruppo accolse nel proprio organico il percussionista Don Moye, e dette inizio al suo periodo d'oro che si protrasse anche dopo il ritorno negli Stati Uniti nel 1972 fino agli anni '80. Il gruppo continua la propria attività, che si protrae con cambi di formazione oltre il 2000. La musica degli Art Ensemble Of Chicago è un mirabile amalgama di musica africana, free jazz, avanguardia e di vari stili storici della musica afroamericana del '900.
Euro
51,00
codice 2120535
scheda
Art ensemble of chicago Tutankhamun (+2 tracks)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1969  org music 
jazz
Vinile pressato nei prestigiosi stabilimenti della tedesca Pallas. Ristampa del 2018 ad opera della ORG Music, pressoché identica alla prima tiratura, ma con due bonus tracks, ''Tthinitthedalen: part 1'' e ''Tthinitthedalen: part 2'', incise delle stesse sessioni (ciascuno brano è posto alla fine di una delle due facciate del vinile). Originariamente pubblicato nel 1974 dalla Freedom in Europa, inciso ai Polydor Studios di Parigi il 26 giugno del 1969 da Lester Bowie (tromba, flicorno, ottoni, percussioni), Joseph Jarman (sassofoni, flauti, clarinetto, oboe, pianoforte, clavicembalo, chitarra, percussioni), Roscoe Mitchell (sassofoni, flauti, clarinetto, siren, percussioni, campanelli) e Malachi Favors (contrabbasso, basso elettrico Fender, banjo, sitar, percussioni), questo storico album è ricordato dalla critica come un importante documento della sperimentazione jazz più radicale dell'epoca. L'impiego di percussioni atipiche, che in alcuni passaggi del primo dei due lunghi brani rimangono assenti propiziando un sound rarefatto e dilatato, la creatività delle improvvisazioni sassofonistiche di Mithcell e Jarman, fra free jazz e post bop avanzato, modernissime, rendono quest'opera un ascolto entusiasmante per chi è sensibile alle sperimentazioni del jazz più anticonvenzionale. Gli Art Ensemble Of Chicago sono stati uno dei gruppi jazz d'avanguardia più importanti ed originali degli anni '70 ed '80: il gruppo si formò dal Roscoe Mitchell Sextet, attivo intorno al 1966, trasformandosi in Roscoe Mitchell Art Ensemble l'anno successivo; la formazione di questo ultimo gruppo ruotava attorno al sassofonista Roscoe Mitchell, al trombettista Lester Bowie ed al contrabbassista Malachi Favors. Nei due anni successivi l'Art Ensemble incise alcuni album, per poi trasferirsi in Europa con l'aggiunta del flautista Joseph Jarman. Un promoter europeo pubblicizzò il gruppo come Art Ensemble Of Chicago (sebbene il nome fosse Roscoe Mitchell Art Ensemble), che accettò e fece suo il nuovo nome. Nel 1970, a Parigi, il gruppo accolse nel proprio organico il percussionista Don Moye, e dette inizio al suo periodo d'oro che si protrasse anche dopo il ritorno negli Stati Uniti nel 1972 fino agli anni '80. Il gruppo continua la propria attività, che si protrae con cambi di formazione oltre il 2000. La musica degli Art Ensemble Of Chicago è un mirabile amalgama di musica africana, free jazz, avanguardia e di vari stili storici della musica afroamericana del '900.
Euro
37,00
codice 3027168
scheda
Art ensemble of chicago We are on the edge
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2018  erased tapes 
jazz
Vinile doppio, copertina apribile senza codice a barre, label custom rossa e bianca sulla prima e terza facciata, nera e bianca sulla seconda e quarta facciata, catalogo ERATP123LP. Pubblicato dalla Erased Tapes nell'aprile del 2019 in cd e nel luglio successivo in vinile, il nuovo album in studio che commemora i cinquant'anni di attività dello storico gruppo jazz di Chicago. L'album fu inciso fra il 16 ed il 20 ottobre del 2018 al Big Sky Recording di Ann Arbor, Michigan, con una folta formazione che includeva ancora due dei membri storici dello Ensemble, Roscoe Mitchell (sax sopranino, sax soprano, sax alto) e Famoudou Don Moye (batteria, percussioni), insieme a numerosi collaboratori, fra cui una sezione di archi ed una unità di percussionisti; "We are on the edge" è dedicato a tre membri del nucleo del gruppo, Lester Bowie, Shaku Joseph Jarman e Malachi Favors Maghostut, purtroppo ormai scomparsi all'epoca della pubblicazione dell'album (Jarman, l'ultimo dei tre ad andarsene, è morto nel gennaio del 2019). E' il primo album in studio degli AEOC in quindici anni, ed il gruppo non si adagia su allori autocelebrativi, ma si sforza di creare una musica ancora vivacemente proiettata nell'esplorazione, partendo dai classici punti di riferimento del free jazz, della musica africana e delle influenze della musica colta contemporanea, con la propulsione di una vitale e ricchissima sezione ritmica, e con il contributo di una vena poetica espressa nelle parti vocali presenti in alcuni brani. Questa la scaletta: "Bell song", "We are on the edge", "I greet you with open arms", "Chi-congo 50", "Jamaican farewell, part I", "Villa tiamo", "Saturday morning", "Jamaican farewell, part II", "Mama koko", "Fanfare and bell", "Variations and sketches from the bamboo terrace", "Oasis at dusk". Gli Art Ensemble Of Chicago sono stati uno dei gruppi jazz d'avanguardia più importanti ed originali degli anni '70 ed '80: il gruppo si formò dal Roscoe Mitchell Sextet, attivo intorno al 1966, trasformandosi in Roscoe Mitchell Art Ensemble l'anno successivo; la formazione di questo ultimo gruppo ruotava attorno al sassofonista Roscoe Mitchell, al trombettista Lester Bowie ed al contrabbassista Malachi Favors. Nei due anni successivi l'Art Ensemble incise alcuni album, per poi trasferirsi in Europa con l'aggiunta del flautista Joseph Jarman. Un promoter europeo pubblicizzò il gruppo come Art Ensemble Of Chicago (sebbene il nome fosse Roscoe Mitchell Art Ensemble), che accettò e fece suo il nuovo nome. Nel 1970, a Parigi, il gruppo accolse nel proprio organico il percussionista Don Moye, e dette inizio al suo periodo d'oro che si protrasse anche dopo il ritorno negli Stati Uniti nel 1972 fino agli anni '80. Il gruppo continua la propria attività, che si protrae con cambi di formazione oltre il 2000. La musica degli Art Ensemble Of Chicago è un mirabile amalgama di musica africana, free jazz, avanguardia e di vari stili storici della musica afroamericana del '900.
Euro
50,00
codice 3031765
scheda
Art of lovin' Art of lovin'
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1968  audio clarity 
rock 60-70
Ristampa del 2021, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima assai rara tiratura. Originariamente pubblicato dalla Mainstream in Usa nel 1968, l' unico album del gruppo americano del Massachussets guidato dal chitarrista Paul Applebaum, uscito per l' etichetta di culto Mainstream, autore anche di tutti i brani del disco a parte la cover di "(How Can We) Hang On To A Dream" di Tim Hardin. Segnato dall' influenza dei Jefferson Airplane, a cui rimanda anche la bella voce della cantante Gail Winnick, che ricorda talora quella della ben piu' famosa Grace Slick, paragonato ad albums di culto della psichedelia americana "minore" come quelli di Neighb'rhood Childr'n o Yenkee Dollar, questo album propone una brillante miscela di psichedelia e flower power, dalle efficaci venature pop e caratterizzato dalla solita, ottima produzione di Bob Shad (come gran parte dei dischi su Mainstream), che esalta le buone qualita' del suono del gruppo, ed in particolare la bella chitarra di Applebaum e l' organo. Dall' album fu tratto un singolo, poi il gruppo si disperse nel nulla.
Euro
12,00
codice 2118224
scheda
Art of noise In no sense? nonsense!
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1987  china records / chrysalis 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good punk new wave
l' originale stampa italiana, copertina (con diversi segni di invecchiamento) lucida senza barcode, etichetta bianca con logo rosso a sinistra, catalogo CHR1570. Pubblicato nell' agosto del 1987 dalla China Records in Gran Bretagna e dalla Chrysalis negli USA, giunto al 55esimo posto delle classifiche inglesi, il terzo album degli Art Of Noise, uscito dopo ''In visible silence'' (1986) e prima di ''Below the waste''. Realizzato dopo l'abbandono di Gary Langan, questo album del gruppo inglese si caratterizza per il maggior peso dato agli elementi pop rock ed orchstrali rispetto ai lavori precedenti, per mantendendo il gusto per i campionamenti e per la dance elettronica, e lasciandosi andare ancora ad alcuni episodi piu' rarefatti ed atmosferici. Progetto inglese messo in piedi nel 1982 dai produttori Anne Dudley (gia' al lavoro con Frankie Goes to Hollywood ed ABC) e Trevor Horn (creatore della influentissima etichetta ZZT, ma uscito dal gruppo dopo il primo album), gli Art Of Noise hanno ottenuto un discreto successo negli anni '80, con un sound tra elettronica, pop, influenze funky e sperimentazione. Il gruppo che ha lasciato una traccia profonda nella scena elettronica inglese, con la loro musica intrigante e mai banale, ipnotica e rarefatta.
Euro
10,00
codice 254852
scheda
Art of noise In no sense? nonsense! (1st version)
Lp [edizione] originale  stereo  Usa  1987  china records / chrysalis 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Prima stampa americana, nella primissima versione in cui sul retrocopertina a sinistra non e' accreditato Walter Schumann come autore del brano "Dragnet", copertina lucida sul fronte e con parti lucide sul retro, con cut corner promozionale in basso a destra, etichetta bianca con venature azzurre, e logo rosso con drago verde in alto, catalogo OV51570. Pubblicato nell' agosto del 1987 dalla China Records in Gran Bretagna e dalla Chrysalis negli USA, giunto al 55esimo posto delle classifiche inglesi, il terzo album degli Art Of Noise, uscito dopo ''In visible silence'' (1986) e prima di ''Below the waste''. Realizzato dopo l'abbandono di Gary Langan, questo album del gruppo inglese si caratterizza per il maggior peso dato agli elementi pop rock ed orchstrali rispetto ai lavori precedenti, per mantendendo il gusto per i campionamenti e per la dance elettronica, e lasciandosi andare ancora ad alcuni episodi piu' rarefatti ed atmosferici. Progetto inglese messo in piedi nel 1982 dai produttori Anne Dudley (gia' al lavoro con Frankie Goes to Hollywood ed ABC) e Trevor Horn (creatore della influentissima etichetta ZZT, ma uscito dal gruppo dopo il primo album), gli Art Of Noise hanno ottenuto un discreto successo negli anni '80, con un sound tra elettronica, pop, influenze funky e sperimentazione. Il gruppo che ha lasciato una traccia profonda nella scena elettronica inglese, con la loro musica intrigante e mai banale, ipnotica e rarefatta.
Euro
18,00
codice 248224
scheda
Art of noise In visible silence
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1986  china records 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Prima stampa inglese, copertina con barcode e con distribuzione Chrysalis sul retro in basso, label bianca con scritte nere e blu, titolo in rosso e logo China Records bianco e rosso con drago grigio in basso su di una facciata, custom con particolari dello artwork di copertina a colori sull'altra facciata, catalogo WOL2. Pubblicato in Inghilterra nell' aprile del 1986 dopo ''Who is afraid of '' e prima di ''In no sense? Nonsense!'', giunto al numero 18 delle classifiche uk ed al numero 53 di quelle Usa. Il secondo album del progetto inglese messo in piedi nel 1982 dai produttori Anne Dudley (gia' al lavoro con Frankie Goes to Hollywood ed ABC) e Trevor Horn (creatore della influentissima etichetta ZZT, ma uscito dal gruppo dopo il primo album). Album di notevole successo, e' quello che mette a fuoco il suono del gruppo in maniera completa, contine diversi brani epici, "Peter Gunn" con la chitarra di Duane Eddy, "Legs" e la versione originale di "Paranoimia" senza gli interventi di Max Headroom a cura di Matt Frewer presenti sul 12''. Tra elettronica, pop, influenze funky e sperimentazione, il gruppo che ha lasciato una traccia profonda nella scena elettronica inglese, con la loro musica intrigante e mai banale.
Euro
20,00
codice 323867
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Art of noise In visible silence
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1986  Chrysalis 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good punk new wave
Copia con cut promozionale sull'angolo superiore destro della copertina, e con lievissimi segni di invecchiamento sulla stessa, prima stampa USA, copertina con barcode, inner sleeve in carta lucida, label bianca con venature verdi, scritte nere, logo China Records bianco e rosso in alto e logo Chrysalis verde in basso, catalogo BFV41528. Pubblicato in Inghilterra nell' aprile del 1986 dopo ''Who is afraid of '' e prima di ''In no sense? Nonsense!'', giunto al numero 18 delle classifiche uk ed al numero 53 di quelle Usa. Il secondo album del progetto inglese messo in piedi nel 1982 dai produttori Anne Dudley (gia' al lavoro con Frankie Goes to Hollywood ed ABC) e Trevor Horn (creatore della influentissima etichetta ZZT, ma uscito dal gruppo dopo il primo album). Album di notevole successo, e' quello che mette a fuoco il suono del gruppo in maniera completa, contine diversi brani epici, "Peter Gunn" con la chitarra di Duane Eddy, "Legs" e la versione originale di "Paranoimia" senza gli interventi di Max Headroom a cura di Matt Frewer presenti sul 12''. Tra elettronica, pop, influenze funky e sperimentazione, il gruppo che ha lasciato una traccia profonda nella scena elettronica inglese, con la loro musica intrigante e mai banale.
Euro
16,00
codice 321058
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Art of noise In Visible Silence
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1986  china records 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
prima stampa Italiana, copertina in cartoncino liscio fronte retro completa di inner sleeve, etichetta "custom". Pubblicato in Inghilterra nell' aprile del 1986 dopo ''Who is afraid of '' e prima di ''In no sense? Nonsense!'', giunto al numero 18 delle classifiche uk ed al numero 53 di quelle Usa. Il secondo album del progetto inglese messo in piedi dai produttori Anne Dudley (gia' al lavoro con Frankie Goes to Hollywood ed ABC) e Trevor Horn (creatore della influentissima etichetta ZZT, ma uscito dal gruppo dopo il primo album). Album di notevole successo, e' quello che mette a fuoco il suono del gruppo in maniera completa, contine diversi brani epici, "Peter Gunn" con la chitarra di Duane Eddy, "Legs" e la versione originale di "Paranoimia" senza gli interventi di Max Headroom a cura di Matt Frewer presenti sul 12''. Tra elettronica, pop, influenze funky e sperimentazione, il gruppo che ha lasciato una traccia profonda nella scena elettronica inglese, con la loro musica intrigante e mai banale.
Euro
18,00
codice 42653
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Art of noise In visible silence (+bonus ep)
LP+12 [edizione] originale  stereo  ita  1986  chrysalis 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Copia ancora avvolta nel cellophane (aperto) su cui e' apposto adesivo con scritta ''il d.j. Elettronico di ''domenica deejay'' su italia uno'', prima stampa italiana, completa del bonus 12'' ''With Max Headroom 12'''', (dotato di sua copertina in cartoncino senza costola, senza barcode e con vinile estraibile dall'alto, scritta ''speciale art of noise album e maxi single non possono essere venduti separatamente – vendita abbinata chrysalis'' sul fronte copertina, label blu che sfuma in bianco con scritte nere e logo Chrysalis bianco un basso, catalogo CHSC418), copertina lucida fronte retro con barcode, inner sleeve in carta con foto e note, label bianca con scritte nere e blu, titolo in rosso e logo China Records rosso e bianco su di una facciata, custom con artwork di copertina sull'altra, doppio catalogo CHR1528. Pubblicato in Inghilterra nell' aprile del 1986 dopo ''Who is afraid of '' e prima di ''In no sense? Nonsense!'', giunto al numero 18 delle classifiche uk ed al numero 53 di quelle Usa. Il secondo album del progetto inglese messo in piedi nel 1982 dai produttori Anne Dudley (gia' al lavoro con Frankie Goes to Hollywood ed ABC) e Trevor Horn (creatore della influentissima etichetta ZZT, ma uscito dal gruppo dopo il primo album). Album di notevole successo, e' quello che mette a fuoco il suono del gruppo in maniera completa, contine diversi brani epici, "Peter Gunn" con la chitarra di Duane Eddy, "Legs" e la versione originale di "Paranoimia" senza gli interventi di Max Headroom a cura di Matt Frewer presenti sul 12''. Tra elettronica, pop, influenze funky e sperimentazione, il gruppo che ha lasciato una traccia profonda nella scena elettronica inglese, con la loro musica intrigante e mai banale.
Euro
24,00
codice 316810
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Art of noise Who's afraid of the art of noise
Lp [edizione] seconda stampa  stereo  ita  1984  island/ztt 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Bella copia con leggerissimi segni di usura sul vinile, che producono lievissimi rumori di fondo all'ascolto, seconda stampa italiana di meta' anni '80, pressoche' identica alla prima tiratura ma con etichetta cambiata, copertina senza barcode, inner sleeve in carta liscia con note, label label bianca con fascia esterna multicolorata e logo con palma a sinistra, catalogo ZITTIQ2. Pubblicato nel 1984 dalla ZTT in Gran Bretagna e dalla Island negli USA, giunto al 27esimo posto delle classifiche inglesi ed all' 85esimo di quelle americane, il primo album degli Art Of Noise, uscito dopo il primo mini ''Into battle'' (1983) e prima del secondo lp ''In visible silence'' (1986). Tra elettronica, pop, influenze funky e sperimentazione, un disco che ha lasciato una traccia profonda nella scena elettronica inglese, inserito nella lista dei cento albums fondamentali della musica elettronica dallo staff della rivista Rumore, intrigante e mai banale, con un paio di episodi che hanno lasciato il segno, come, soprattutto, la bellissima "Moments in love", ipnotica e rarefatta, che gia' era stata proposta nel primo mini lp del gruppo; contiene lo hit single ''Close (to the edit)'', giunto all'ottavo posto in classifica in Gran Bretagna. Progetto inglese messo in piedi nel 1982 dai produttori Anne Dudley (gia' al lavoro con Frankie Goes to Hollywood ed ABC) e Trevor Horn (creatore della influentissima etichetta ZZT, ma uscito dal gruppo dopo il primo album), gli Art Of Noise hanno ottenuto un discreto successo negli anni '80, con un sound tra elettronica, pop, influenze funky e sperimentazione. Il gruppo che ha lasciato una traccia profonda nella scena elettronica inglese, con la loro musica intrigante e mai banale.
Euro
16,00
codice 321024
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Artificial peace (marginal man) complete session november 1981
lp [edizione] originale  stereo  usa  1981  dischord 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
copia ancora incellophanata, l' originale stampa, nella versione in vinile nero, copertina senza barcode, con adesivo argento e nero della Dischord sul cellophane, corredata di inner sleeve fotografica e di copupon con codice per il download digitale (non sappiamo se ancora utilizzabile), etichetta custom, catalogo DIS167V. Pubblicato nel novembre del 2020 dalla Dischord, questo album contiene diciassette brani registrati in studio nel novembre del 1981; la Dischord tira quindi fuori dai cassetti l' intera session da cui furono scelti i tre brani inseriti su "Flex Your Head" del 1982, che qui aprono la raccolta ("Artificial Peace", "Outside Looking In" e "Suburban Wasteland"). Si tratta della testimonianza dell' indiscutibile valore non solo storico di questa band di Washington Dc, poi autrice di un 7"ep condiviso con gli Exiles nel 1983, oltre che apparso in un paio di raccolte uscite in vinile o su cassetta. Nati dalle ceneri dei seminali Assault & Battery, in cui aveva militato tre quarti del gruppo, suonavano un hardcore affilatissimo e serrato, pieno di cambi di ritmo ed imprevedibile, estremamente aggressivo ma dotato anche di qualita' compositive notevoli; tra i brani anche una cover, ovviamente riletta liberamente, della classica "Wild Things" dei Troggs. Dopo lo scioglimento del gruppo tre quarti della line-up andarono a formare i grandi Marginal Man, che pubblicheranno nel 1984 il loro primo album, il classico "Identity", e nel 1985 il secondo ed ultimo "Double Image", ma Rob Moss sara' anche nei Government Issue e, in tempi piu' recenti, alla guida di Rob Moss and Skin-Tight Skin.
Euro
24,00
codice 262815
scheda
Artificial peace (marginal man) complete session november 1981
lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1981  dischord 
punk new wave
copertina senza barcode, corredata di inner sleeve fotografica. Pubblicato nel novembre del 2020 dalla Dischord, questo album contiene diciassette brani registrati in studio nel novembre del 1981; la Dischord tira quindi fuori dai cassetti l' intera session da cui furono scelti i tre brani inseriti su "Flex Your Head" del 1982, che qui aprono la raccolta ("Artificial Peace", "Outside Looking In" e "Suburban Wasteland"). Si tratta della testimonianza dell' indiscutibile valore non solo storico di questa band di Washington Dc, poi autrice di un 7"ep condiviso con gli Exiles nel 1983, oltre che apparso in un paio di raccolte uscite in vinile o su cassetta. Nati dalle ceneri dei seminali Assault & Battery, in cui aveva militato tre quarti del gruppo, suonavano un hardcore affilatissimo e serrato, pieno di cambi di ritmo ed imprevedibile, estremamente aggressivo ma dotato anche di qualita' compositive notevoli; tra i brani anche una cover, ovviamente riletta liberamente, della classica "Wild Things" dei Troggs. Dopo lo scioglimento del gruppo tre quarti della line-up andarono a formare i grandi Marginal Man, che pubblicheranno nel 1984 il loro primo album, il classico "Identity", e nel 1985 il secondo ed ultimo "Double Image", ma Rob Moss sara' anche nei Government Issue e, in tempi piu' recenti, alla guida di Rob Moss and Skin-Tight Skin.
Euro
27,00
codice 3035517
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Ashcroft richard These people
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2016  R.P.A. 
indie 90
doppio vinile pesante, copertina apribile lucida, inners, etichette custom, coupon per download. “These People” (2016) è il ritorno discografico di Richard Ashcroft. L’ultimo album del songwriter, “Keys to the world”, risale al 2006. E in questi dieci, sono uscite solo due pubblicazioni discografiche a firma Ashcroft: nel 2008 “Forth”, disco reunion dei Verve (che si sono sciolti di nuovo nel 2009) e nel 2010 l’album nome la RPA & The United Nations of Sound. Questo nuovo lavoro del musicista britannico presenta una novità non indifferente: accanto a brani come “They don’t own me” , che richiamano i Verve ed i dischi precedenti di Ashcroft, si affiancano pezzi dance pop: “Out of my body”, “Hold on”. Un Ashcroft inedito quindi. Richard Ashcroft, classe 1971, è stato il leader dei Verve, formazione brit-pop anni novanta. “The Verve EP”(1992) e “Storm in Heaven” (1993) si muovono con qualità tra shoegaze e dream pop nel post- 1991, anno del l’uscita di “Loveless” (secondo LP dei My bloody valentine) e di “Just for a day” (esordio degli Slowdive). “Urban Hymns” (1997), invece, è un disco british pop nella tradizione più classica del termine. E le canzoni, non finite su disco, vengono riprese da Ashcroft con arrangiamenti orchestrali per il suo primo album solista, “Alone with everybody” (2000), a cui fa seguito nel 2002 “Human Conditions”, sempre sulla stessa lunghezza d’onda dell’esordio da solista. Nel 2006 esce poi “Keys to the world” e nel 2016, a dieci anni di distanza, viene pubblicato “These People”.
Euro
34,00
codice 2060004
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Assassins of god Black tongue speaks vol. 1
Lp [edizione] originale  stereo  ger  1991  bonzen 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
prima stampa, pressata in Germania, copertina senza barcode, inserto in carta ruvida con foto e testi, label custom nera e oro, catalogo BONZ007, groove message ''free the mineral wealth'' sul lato A e ''I have spoken'' sul lato B. Pubblicato nel 1991 dalla Bonzen in Germania, dopo ''The jupiter ox revealed'' (1989) e prima di ''Technological mythic limbo'' (1992), il secondo dei tre album di questo misconosciuto progetto americano di cui facevano parte Kenny Keorney (chitarra, voce), Ellen Schoenwetter (basso) e Bruce Ducheneaux (batteria), quest'ultimo poi anche membro dei Black Kali Ma e frequente collaboratore del confondatore dei Sister Double Happiness Gary Floyd nei suoi lavori solisti degli anni '90. ''Black tongue speaks vol. I'' vede il trio cimentarsi con un frenetico incrocio fra sferraglianti e tirati assalti hardcore punk irrobustiti da un sound chitarristico dai richiami punk metal e da occasionali sconfinamenti nelle dissonanze noise rock.
Euro
20,00
codice 235230
scheda
12"x2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2013  xl recordings 
indie 2000
ristampa, vinili 180 gr., copertina ruvida. Doppio 12" pubblicato dalla XL Recordings alla fine del febbraio 2013, esordio per questo super gruppo composto dal cantante dei Radiohead, Thom Yorke, dal bassista ei Red Hot Chili Peppers, dal produttore Nigel Goldrich (Radiohead, U2, Beck), dal batterista Joey Waronker (Rem, Elliott Smith) e dal percussionista brasiliano Mauro Refosco (Brian Eno, RHCP), inizialmente assemblati da Yorke come gruppo per alcune date del tour a supporto del suo debutto solista, Eraser, poi, durante una partita a biliardo a casa di Flea a Los Angeles, sotto qualche influsso 'druggy' e la musica di Fela Kuti, divenuto progetto a tutto tondo. Amok" e' una miscela elettronica contemporanea di breakbeat, kraut, soul-funky, wave ed etno, influenzata a livello di suoni dalle produzioni di Actress, Four Tet, Shed ed in maniera minore Ricardo Donoso, dalle ritmiche percussive africane e dalla sensibilita' oscura e post modernista dei Radiohead.
Euro
34,00
codice 2124735
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