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Killing joke
pylon
Lp2 [edizione] originale stereo eu 2015 spinefarm records
[vinile] Very good [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Very good [copertina] Very good punk new wave
doppio album in vinile pesante, la prima stampa vinilica, con un brano in piu' ("Panopticon") rispetto alla versione in cd, nella versione in vinile nero, copia con moderati segni di invecchiamento su copertina e vinile, copertina apribile, inner sleeves, etichette custom, catalogo SPINE751358. Uscito nell' ottobre del 2015, a distanza di oltre tre anni dal precedente "MMXII", giunto al 16esimo posto delle classifiche inglesi, il sedicesimo album in studio per la storica band inglese, registrato con Jaz Coleman alla voce ed alle tastiere, Kevin "Geordie" Walker alla chitarra, Martin "Youth" Glover al basso e Paul Ferguson alla batteria, ovvero la originale line-up, nuovamente insieme sin dall' album "Absolute Dissent" del 2010. L' album conferma il buono stato di forma del glorioso gruppo inglese, insieme potente e melodico, oscuro ed evocativo, e contiene alcuni episodi che possono essere considerati dei nuovi classici del gruppo, come "Big Buzz". I Killing Joke si formano nel quartiere londinese di Notting Hill nel 1979, da Jaz Coleman e Paul Ferguson; completeranno la formazione Geordie (K.Walker) e Youth (Martin Glover). Dopo il loro esordio autoprodotto per la propria Malicious Damage, i Killing Joke trovarono in John Peel un loro forte sostenitore e grazie alle sue programmazioni radiofoniche il gruppo ebbe un primo contratto con la Island che ripubblico' il loro esordio, prodotto in poche centinaia di copie, a distanza di un solo mese dalla sua uscita. Successivamente, i quattro di Notting Hill, si autoprodussero un successivo singolo che garantira' loro un nuovo contratto con la EG che prendera' il gruppo e la sua etichetta sotto la propria ala protrettrice, collaborazione questa, che accompagnera' il gruppo per la maggior parte della sua carriera cristallizzando cosi' alcune delle piu' belle pagine di tutto il post-punk britannico degli anni ottanta.
King b.b.
King of the blues (+2 tracks, ltd. red)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1961 waxtime in color
blues rnr coun
blues rnr coun
Ristampa in vinile da 180 grammi, edizione limitata in vinile rosso, copertina pressoche' identica sul fronte alla prima tiratura, con note e foto supplementari sul retro, e con due tracce bonus (''The Woman I LOve" e "We Can't Make It", registrate durante il 1959). Originariamente pubblicato nel 1961 dalla Crown, uno dei primi storici album di B.B. King, successivo a ''B.B. King sings spirituals'' (1960, sempre su Crown). Inciso ad Hollywood nel marzo del 1960 con Lloyd Glenn (piano), Ralph Hamilton (basso), Jessie Sailes (batteria) ed ottoni non identificati, e' un disco di classicissimo blues elettrico fine anni '50/primi '60, dove viene messa in particolare risalto la potente e squillante voce di King. Questa la scaletta: ''I've got a right to love my baby'', ''What way to go'', ''Long nights'', ''Feel like a million'', ''I'll survive'', ''Good man gone bad'', ''If I lost you'', ''You're on top'', ''Partin' time'', ''I'm king'', ''Someday baby'' (bonus track). Nato con il nome di Riley B. King nel 1925 a Itta Bena nel Mississipi. Cresciuto nel profondo sud degli Stati Uniti, a meta' anni '40 B.B. King ebbe modo di prendere lezioni di Blues dal grande Bukka White, di cui era parente. Segui' una gavetta a base di esibizioni in trasmissioni radiofoniche fino ai primi contratti discografici con la Bullet nel 1949; il successo arrivo' all'inizio degli anni '50, a partire dai quali B.B. King prese a sfornare una quantita' impressionante di hits da classifica fino agli anni '80, grazie al suo r'n'b vivace ed accessibile, ed a propagare il verbo del r'n'b tramite una infaticabile attivita' concertistica.
King Crimson
in the court of the crimson king (200 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1969 panegyric
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa in vinile 200 grammi, approvata da Robert Fripp, ottenuta dai masters originali e con l' originario mix del dsco, copertina apribile senza barcode, pressoché identica alla prima molto rara tiratura su Island. Pubblicato in Inghilterra nell' ottobre del 1969 prima di ''In the wake of poseidon'', giunse al quarto posto delle classifiche uk ed al numero 28 di quelle Usa dove usci' nel dicembre dello stesso anno. Il primo album. registrato da robert fripp, ian mc donald, greg lake, michael giles, peter sinfield, contiene 5 lunghi brani, tutti entrati nella storia del rock, ''21st century schizoid man'', '' i talk to the wind'', '' epitaph'', '' moonchild'', ''in the court of the crimson king'', e' uno degli albums simbolo della prima stagione del progressive britannico, considerato come uno dei migliori lavori di debutto di sempre, e' basato da un lato sul mellotron e sui sax di ian mcdonald e dall'altro sulla chitarra dal suono postmoderno di robert fripp, il disco, dal clima freddo ed angosciante, metropolitano e metafisico, stabilira' un vero canone con il quale chiunque suoni musica nel decennio successivo e fno all'avvento del punk, dovra' confrontarsi, innumerevoli le invenzioni e le trovate presenti in questo album, gli arrangiamenti sono memori del jazz, l'hard hendrixiano, le melodie beatlesiane, l'avanguardia, la contemporanea il tutto senza soluzione di continuita' e sospeso in un caleidoscopio in quattro dimensioni quasi cubista che cambia continuamente prospettiva ma ruota sempre sullo stesso perno, la enorme competenza strumentale unita ad una creativita' senza freni, sara' l'unico disco a proporre questa formazione, per molti critici il loro punto piu' alto ed inarrivabile, insuperato anche dalle diverse incarnazioni del gruppo stesso, un lavoro epocale che figura di diritto tra i massimi dell' arte del millennio concluso, qualunque musica ascoltiate, non potete esimervi dal confrontare la vostra sensibilita' con questo album.
King Crimson
In the wake of poseidon
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1970 panegyric/inner knot
rock 60-70
rock 60-70
bella ristampa in vinile 200 grammi, pressoche' identica alla prima molto rara tiratura su Island, con copertina apribile, rimasterizzata con l' approvazione di Robert Fripp. Pubblicato in inghilterra nel maggio del 1970 dopo ''In the court of the crimson king'' e prima di ''Lizard'', giunto al numero 4 delle classifiche inglesi ed al numero 31 di quelle Usa dove usci' nel settembre dello stesso anno. Il secondo album. Registrato da Robert Fripp con Greg Lake, Mike e Peter Giles, Keith Tippet, Mel Collins, Gordon Haskell, Peter Sinfield, e' un concept album ancor piu' complesso ed arrangiato del primo lavoro, con organico ampliato, fripp getta qui le basi del sound che rendera' il re cremisi tra le piu' amate e considerate ensamble di tutto il progressive mondiale, composto quando il gruppo aveva perso due dei membri originari, ian mc donald e michael giles, con greg lake sul piede di partenza, e' un lavoro composto principalmente da robert fripp, vi si trovano diverse revisitazioni di brani gia' suonati live negli anni passati, quali ''pictures of a city e '' the devil's triangle'', ( quest' ultimo una rivisitazione non accreditata di '' mars bringer of wars'' brano tratto da '' the planets'' di gustav holst, che fu piu' volte suonato live nel 1969 con il titolo di '' mars'' ). prodotto e suonato molto meglio e assai piu' accuratamente del primo lp, nonostante l'abbandono del tastierista ( mc donald ) il suono trainante dell'album non e' la chitarra ma il mellotron, suonato ora da fripp stesso, il disco trova il suo momento massimo in '' cadence and cascade'', uno dei capolavori assoluti del gruppo. un album classico e fondamentale nell'evoluzione del progressive inglese diverso e meno omogeneo del primo lp ma il primo in cui robert fripp sostanzialmente rivendica il gruppo come sua esclusiva proiezione.
King Crimson
larks' tongues in aspic (200 gr. - new mixes)
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1973 panegyric
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa in vinile 200 grammi, edizione limitata con nuovo mixaggio del disco, curato da Robert Fripp e Steven Wilson, catalogo KCLLP5, copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura su Island, e corredata di inserto. Pubblicato in Inghilterra nel marzo del 1973 dopo ''Earthbound'' e prima di ''Starless and bible black'', giunto al numero 20 delle classifiche Uk ed al numero 61 di quelle Usa. Il quinto album. Uno dei classici punti centrali della carriera del gruppo, celeberrimo per la inclusione della title track ''Larks' tongues in aspic'' che diverra' uno dei brani piu' celebri della band. Qui Robert Fripp aggiunge al consueto e sofisticato equilibrio tra progressive e sperimentazione, arrangiamenti molto rock con uso costante di fuzz e potenti assoli di chitarra. E' l'opera della rifondazione, che vede una line up con all' opera Robert Fripp, John Wetton, Bill Bruford, Jamie Muir ed il violino di David Cross; la musica e' la piu' sperimentale sino ad allora, John Wetton e' il miglior cantante dai tempi di Greg Lake, molto meno jazz del suo predecessore, ed il disco e' un lavoro assai caleidscopico ma potente allo stesso tempo e giustamente incluso nelle opere fondamentali della storia del gruppo.
King Crimson
larks' tongues in aspic (alternate version)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1973 Panegyric / discipline global mobile
rock 60-70
rock 60-70
Edizione in vinile 200 grammi, adesivo di presentazione sul cellophane, copertina senza barcode, corredata di inner sleeve, catalogo KCLLP11. Pubblicato nel 2020, questo album, realizzato con la partecipazione di Steven Wilson (suoi i mixaggi alternativi di tutti i brani tranne uno), caratterizzato da una copertina che riprende quella dell' edizione americana su Atlantic dell' album "Larks' Tongues in Aspic" (con bordo bianco), ne rappresenta una interessante versione "alternativa", con gli stessi brani di quell' opera (e nello stesso ordine) ma in versioni diverse: due brani ("Book Of Saturday" e "Easy Money") sono presenti in altrettante versioni alternative, registrate nelle stesse sessions dell' album, mentre gli altri quattro brani ("Larks' Tongues In Aspic, Part One", "Exiles", "The Talking Drum" e "Larks' Tongues In Aspic, Part Two") sono presenti in versioni con mix diverso da quello noto. Pubblicato in Inghilterra nel marzo del 1973 dopo ''Earthbound'' e prima di ''Starless and bible black'', giunto al numero 20 delle classifiche Uk ed al numero 61 di quelle Usa. Il quinto album. Uno dei classici punti centrali della carriera del gruppo, celeberrimo per la inclusione della title track ''Larks' tongues in aspic'' che diverra' uno dei brani piu' celebri della band. Qui Robert Fripp aggiunge al consueto e sofisticato equilibrio tra progressive e sperimentazione, arrangiamenti molto rock con uso costante di fuzz e potenti assoli di chitarra. E' l'opera della rifondazione, che vede una line up con all' opera Robert Fripp, John Wetton, Bill Bruford, Jamie Muir ed il violino di David Cross; la musica e' la piu' sperimentale sino ad allora, John Wetton e' il miglior cantante dai tempi di Greg Lake, molto meno jazz del suo predecessore, ed il disco e' un lavoro assai caleidscopico ma potente allo stesso tempo e giustamente incluso nelle opere fondamentali della storia del gruppo.
King crimson
Live at the orpheum (200 g)
Lp [edizione] nuovo stereo uk 2014 discipline / panegyric / inner knot
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata in vinile 200 grammi, come da adesivo sul cellophane, copertina apribile senza codice a barre, catalogo DGMLV1. Pubblicato nel gennaio del 2015 dalla Discipline Global Mobile, questo album offre alcuni brani registrati dal vivo dai King Crimson durante lo Elements Tour del 2014, per la precisione allo Orpheum Theatre di Los Angeles il 30 settembre ed il primo ottobre di quell'anno. La formazione e' qui composta da Robert Fripp (chitarra), Pat Mastellotto (batteria), Bill Rieflin (batteria), Gavin Harrison (batteria), Jakko Jakszyk (chitarra, voce), Tony Levin (basso, cori) e Mel Collins (sassofoni, flauto), gia' membro del gruppo nei primi anni '70, in album come ''In the wake of poseidon'', ''Lizard'' e ''Islands''. Non mancano infatti interpretazioni di storici (e assai impegnativi) brani del repertorio classico del Re Cremisi, come ''One more red nightmare'', ''Starless'' e ''Sailor's tale'', con l'impiego dei tre batteristi che ha diviso gli appassionati: per alcuni sono stati brillanti sul palco, per altri l'impegno di prendere il posto del grande Bill Bruford era veramente arduo da sostenere. Questa la scaletta: ''Walk on: monk morph chamber music'', ''One more red nightmare'', ''Banshee legs bell hassle'', ''The construkction of light'', ''The letters'', ''Sailor's tale'', ''Starless''.
King Crimson
Red (2 lp)
LP2 [edizione] nuovo stereo uk 1974 panegyric
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa ampliata a doppio LP, in vinile 200 grammi, uscita in occasione del 50esimo anniversario, che include nel primo disco un nuovo mix dell' album originario realizzata da Steven Wilson del 2024, e nel secondo disco una seconda versione dell' album, anche questa approvata da Robert Fripp, con un mixaggio del tutto inedito realizzato dal produttore David Singleton (con la traccia "Providence" sostituita da "Starless - Percussion". Catalogo KCLPX2024, copertina per la prima volta apribile, senza barcode, pressoche' identica, sul fronte e sul retro, alla prima rara tiratura su Island. Pubblicato in Inghilterra nell' ottobre del 1974 dopo ''Starless and bible black'' e prima di ''Usa'', giunto al nmero 28 delle classifiche Uk ed al numero 61 di quelle Usa. Il settimo album, registrato a Londra agli Olympic Studios tra il luglio e l'agosto del 1974, considerato da molti insieme al primo ''In the court of the crimson king'' il loro capolavoro, e' uno straordinario tour de force nell' ultima stagione del progressive inglese d' alta epoca, dominato questa volta da spettrali oboe e violino e brani intimisti e surreali, registrato con formazione a tre che oltre a Fripp, John Wetton e Bill Bruford, si avvale della collaborazione di David Cross, Mel Collins, Ian McDonald, Robin Miller e Marc Charig.
King crimson
The reconstrukction of light (construkction of light expanded)
Lp2 [edizione] nuovo stereo uk 2000 panegyric
rock 60-70
rock 60-70
Doppio album in vinile 200 grammi, copertina apribile senza codice a barre, con adesivo di presentazione sul cellophane, catalogo KCLPX14. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione dell' ottobre 2019 ad opera della Panegyric, remixata per l' occasione, con nuove parti di batteria a cura di Pat Mastellotto, e rimasterizzata con l' approvazione di Robert Fripp, con due bonus tracks (i brani "Mastelotticus SS Blasticus" e "The Deception Of The Thrush", registrati dal vivo rispettivamente a Roma il 24 giugno del 2003 ed a Londra, e tratti dal cd "Live ConstruKction", parte del box "Heaven & Earth" pubblicato nel 2019 (ma il secondo brano era gia' apparso nel cd "Taken from the Level Five" del 2008). Originariamente pubblicato solo in cd nel maggio del 2000, giunto al 129esimo posto delle classifiche inglesi, il dodicesimo album in stdio della grande band britannica di Robert Fripp, successivo a "THRAK" (1995) e precedente "The Power to Believe" (2003). I King Crimson, qui nella configurazione che accanto a Fripp (chitarra e tastiere) include i grandi talenti di Adrian Belew (chitarra, voce), Trey Gunn (basso e chitarra) e Pat Mastellotto (batteria e percussioni), dopo la uscita dal gruppo di Bill Bruford e Tony Levin, realizzano uno dei loro albums piu' controversi, apprezzato da alcuni, bistrattato da altri, opera frutto del lavoro di una line up forse non ancora rodata, non del tutto soddisfacente neppure per lo stesso Robert Fripp (non a caso le sovraincisioni di Mastellotto in questa riedizione); elemento costante rimane l'atmosfera molto cerebrale, come anche le soluzioni complesse e raffinate, talora spigolose, che i KC già avevano preso a sviluppare a partire dai loro album del 1973/74 in poi. La mostruosa perizia tecnica dei sei musicisti fa il resto.
King diamond (mercyful fate)
Abigail
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1987 metal blade
heavy metal
heavy metal
Ristampa in vinile 180 grammi, e corredata di inserto testi e di download card, copertina pressoche' identica all'edizione originale, del secondo album, realizzato originariamente nell'ottobre 1987 dalla Roadrunner Records, dopo "Fatal portrait" (86), prima di "Them" (88). Concept che narra la storia, ambientata nel 1845, di una giovane nobile coppia, alle prese con parenti defunti, fantasmi, bambini resuscitati e streghe sataniche; riconosciuto come il capolavoro di King Diamond, sicuramente uno dei piu' grandi album concept della storia dell'heavy metal, "Abdigal" e' un esercizio di narrazione goth-metal, articolato sulla voce da brivido di Diamond, fra falsetto, toni epico/oscuri e talvolta alterata da filtri sintetici, sulle 2 chitarre soliste (Andy LaRocque e Michael Denner) e sulla versalita' ritmica di Mikkey Dee. Un' opera dal suono molto evocativo, intenso e potente, segnata da una produzione limpida e funzionale, curata dallo stesso King Diamond. Famoso per la sua estensione vocale e capace sia di profondi grugniti che di toni estremamente acuti, il cantante danese King Diamond (al secolo Kim Bendix Petersen), dopo lo scioglimento dei Mercyful Fate, fra gli antesignani del black metal, avvia nel 1985 un suo progetto solista sotto la sigla King Diamond; Il sound è quello di un heavy metal dai testi intrisi di occultismo e da un approccio horror-gotico, formula che tocca picchi di successo verso la fine degli anni ottanta, soprattutto con il secondo album "Abigail" (1987), ampiamente riconosciuto come un lavoro seminale.
King freddy
Live in antibes 1974
Lp [edizione] originale stereo fra 1974 france's concert
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
prima rara stampa, pressata solo in Francia, copertina semilucida senza barcode, label argento con scritte nere e logo France's Concert nero ed argento in alto, catalogo FC111. Pubblicato nel 1988 dalla France's Concert solo in Francia, questo album contiene registrazioni fino ad allora inedite, effettuate il 24 luglio del 1974 ad Antibes, Francia, pochi anni prima della prematura morte del grande chitarrista, qui accompagnato da Lewis Stephens (piano), Alvin Hemphill (organo), Floyd Bonner (chitarra), Benny Turner (basso) e Mike Kennedy (batteria). Una buona qualità di registrazione ci consegna sei torride performances di blues elettrico (più un breve finale), in maggior parte di lunga durata, contenenti quindi estesi assoli della cristallina chitarra di King, particolarmente ispirato ed incisivo. Questa la scaletta: "Going Down The Highway", "Big Legged Woman", "Have You Ever Loved A Woman", "I Ain't Nobody Business If I Do", "Hideway", "Let The Good Time Roll", "Final". Proveniente da Gilmer, Texas, ma trasferitosi a Chicago ancora adolescente, il chitarrista Freddy King (talora accreditato come Freddie King, 1934-1976), conosciuto anche come Freddie King, ha esercitato una riconosciuta e grandissima influenza sui colleghi di generazioni successive, sia in ambito blues che in ambito rock, in particolare Eric Clapton, ma anche gente come Mick Taylor e Steve Ray Vaughan. King ottenne significativi riscontri di pubblico nei primi anni '60, incidendo sia brani cantati che strumentali, ed il suo stile chitarristico era incisivo sia quando si lasciava andare ad assoli sia come accompagnamento, espressivo ma mai sopra le righe.
King freddy
Live in nancy, 1975, vol. 1
Lp [edizione] originale stereo fra 1975 france's concert
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
Prima rara stampa, pressata solo in Francia, copertina senza barcode, label argento con scritte nere e logo France's Concert nero ed argento in alto, catalogo FC126. Pubblicato nel 1989 dalla France's Concert solo in Francia, il primo dei due volumi, usciti a stretto giro, contenenti registrazioni dal vivo all'epoca inedite, effettuate nel 1975 a Nancy, poco prima della prematura morte del grande chitarrista, qui accompagnato da Lewis Stephens (piano), Alvin Hemphill (organo), Mark Pollack (chitarra), Benny Turner (basso) e Calep Emphrey Jr. (batteria). Un'ottima qualità di registrazione ci consegna sei torride performances di blues elettrico, in maggior parte di lunga durata, contenenti quindi estesi assoli della cristallina chitarra di King, particolarmente ispirato ed incisivo. Questa la scaletta: "Messin' with the kid", "That's all right", "Going down", "Stormy monday blues", "Sen-sa-shun / Looking good / Boogie chillun", "Sweet little angel". Proveniente da Gilmer, Texas, ma trasferitosi a Chicago ancora adolescente, il chitarrista Freddy King (talora accreditato come Freddie King, 1934-1976), conosciuto anche come Freddie King, ha esercitato una riconosciuta e grandissima influenza sui colleghi di generazioni successive, sia in ambito blues che in ambito rock, in particolare Eric Clapton, ma anche gente come Mick Taylor e Steve Ray Vaughan. King ottenne significativi riscontri di pubblico nei primi anni '60, incidendo sia brani cantati che strumentali, ed il suo stile chitarristico era incisivo sia quando si lasciava andare ad assoli sia come accompagnamento, espressivo ma mai sopra le righe.
King hannah
I'm not sorry i was just being me (ltd)
Lp [edizione] originale stereo eu 2022 city slang
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
Copia ancora incellophanata, e con adesivo di presentazione sul cellophane, edizione limitata in vinile colorato (di colore variabile, in questa copia azzurro con striature con effetto leggermette "splatter", coupon per download digitale (non sappiamo se ancora utilizzabile), etichetta custom, catalogo SLANG50329LP. Il primo album, dopo "Tell me your mind and i'll tell you mine" (mini lp del 2020) e prima di "Big swimmer" (2024). Brani ipnotici e notturni, con arrangiamenti volutamente "crudi e naturali" a detta del gruppo, liricamente impegnato su temi personali della vita del duo. Duo di Liverpool, formato da Craig Whittle (chitarra) e Hannah Merrick (gallese, voce e chitarra), dedito ad un rock soffice, notturno e psichedelico che ricorda a tratti i Mazzy star ed Opal con intrecci chitarristici degni di Kurt Vile ed una patina di new-wave e trip-hop inglese.
King sighter
One eyed giant (ltd. 180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1978 burning sounds
reggae
reggae
Edizione limitata in vinile nero da 180 grammi, copertina senza codice a barre. Ristampa del 2016 ad opera della Burning Sounds, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1978 dalla Trojan nel Regno Unito, uscito in una versione diversa anche in Giamaica con il titolo di "Master Of all" (ed a nome King Sighta), l'unico album del cantante reggae e toaster giamaicano King Sighter (noto anche come King Sighta, per l'appunto), interprete di culto sconosciuto ai più autore anche di una manciata di singoli negli anni '70, e con questo lp "The one eyed giant" comparato al più celebre e celebrato I Roy. Un toaster veterano sulla scena giamaicana, King Sighter si esibiva spesso in abiti da pirata o da sovrano, indossando una benda su un occhio; questo leggendario album fu prodotto e registrato da Phil Pratt presso gli studi Channel One e Randy's di Kingston, impiegando i Soul Syndicate come gruppo di supporto. Un lavoro di culto, impreziosito dall'abile produzione di Pratt, che condensa toasting e roots reggae in un fluido amalgama, a supporto della voce riecheggiante e leggermente increspata dai King Sighter. Questa la scaletta: "High Rank Something", "Dollar Fe A Refer", "I'm Allright", "Master Of All", "Brand New Fashion", "Shining Star", "Roll On", "Another Scorcher", "Check Mister Foster".
Kinks
arthur
Lp [edizione] ristampa stereo uk 1969 prt
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
titolo completo '' Arthur (Or the Decline and Fall of the British Empire); ristampa inglese del 1987, copertina apribile con barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura, catalogo PYL 6009. Pubblicato originariamente su Pye in Inghilterra il 10 ottobre del 1969 dopo ''Village Green Preservation Society'' e prima di ''Lola'', non entrato nelle classifiche inglesi ne' in quelle USA. L'ottavo album. Nato come colonna sonora per uno spettacolo sulla caduta dell'impero britannico che non venne realizzato, e' una delle prime rock opera in assoluto (10/69), anticipata di alcuni mesi solo da ''S.F. Sorrow'' dei Pretty Things (12/68) e da ''Tommy'' degli Who (4 /69). Arthur e' il naturale prosieguo della assoluta Inglesita' del precedente ''Village Green Preservation Society'', la storia e' quella di un Londinese che decide di trasferirsi in Australia durante i giorni della seconda guerra mondiale, il disco descrive minuziosamente il passaggio dalla citta' alla campagna, gli orrori della guerra, gli effetti del potere e della burocrazia dell'impero agonizzante, i testi di Ray Davies sono al solito ironici e deliziosi, mentre la musica e' tra le piu' interessanti e complesse che la band abbia mai prodotto, con un angolazione piu' hard del predecessore ed una complessita' fino ad allora inedita. Tra i brani, "Shangri-La" che si evolve dal folk all' hard rock, "Drivin' " , "Young and Innocent Days", "Some Mother's Son", "Victoria", "Arthur". La musica ed i testi sono perfettamente integrati e l'uno perde di senso senza l'altro, facendo di Arthur uno dei piu' riusciti e memorabili concept albums della storia del rock oltre che uno dei migliori e piu' influenti lavori di British pop della sua epoca.
Kinks
Everybody's in show-biz - everybody's a star
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1972 bmg
rock 60-70
rock 60-70
Doppio album, in vinile 180 grammi, rimasterizzata dai nastri originali, realizzata nel 2022, in occasione del 50esimo anniversario dall' uscita originaria del disco, copertina apribile pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Uk su Rca. Pubblicato nell'agosto del 1972 dopo ''Muswell Hillibillies'' e prima di ''Preservation Act'', giunto al numero 16 delle classifiche UK ed al numero 79 di quelle USA, l' undicesimo album, doppio; presenta un disco in studio, concept album dai toni polemici e beffardi sul mondo dello show business che contiene "Celluloid Heroes'', uno dei brani piu' celebri in assoluto del gruppo, in cui la band con il solito cinismo bizzarro fa a pezzi il mito del ''Rock and Roll life on the road'' e racconta di pessimi ristoranti, notti da ubriachi, paesini anonimi, il tutto avvolto da un senso di malinconia saturnina che e' il vero marchio di fabbrica del gruppo, ed un album live con brani registrati durante le due date del 2 e 3 marzo 1972 alla Carnegie Hall di New York. Questi i brani dell' album live: "Top Of The Pops", "Brainwashed", "Mr. Wonderful", "Acute Schizophrenia Paranoia Blues", "Holiday", "Muswell Hillbilly", "Alcohol", "Banana Boat Song"; "Skin And Bone", "Baby Face", "Lola".
Kinks
Golden hour kinks lola, percy and the apeman come face to face with the village...
LP2 [edizione] seconda stampa stereo uk 1966 golden hour
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio album, titolo completo "Golden hour kinks – Lola, Percy and the Apeman come face to face with the village green preservation society... something else!". Seconda stampa inglese, copertina apribile non piu' con parti in rilievo "embossed" sul fronte, con "sleeve printed and made by howards printers (slough) ltd." sul retro in basso, label gialla con parte nera a sinistra, scritte nere, logo Golden Hour in giallo a sinistra, catalogo GHD50. Pubblicata nel 1974 nel Regno Unito dalla Golden Hour, sottoetichetta della Pye, questa raccolta non va confusa con i due lp singoli usciti rispettivamente nel 1971 e nel 1973 sulla stessa etichetta ("Golden hour of kinks" e "Golden hour of kinks vol. 2"), contenenti brani diversi rispetto a questo doppio, che compila ben quarantaquattro brani dei Kinks tratti da dischi (per lo più album) usciti fra il 1966 ed il 1971, il periodo creativamente più brillante della grande band inglese, capace in questi brani di delineare una delle visioni più originali e squisitamente britanniche del pop anglosassone dell'epoca d'oro, e di sfornare un album splendido dietro l'altro. Questa la scaletta: "Lola" (dall'album ''Lola versus powerman and the moneygoround, part one'', 11/70), "Village green preservation society" (dall'album "The village green preservation society", 11/68), "Love me till the sun shines" (dall'album ''Something else'', 10/67), "Wonderboy" (singolo, inedito su album, 4/68), "Little miss queen of darkness" (dall'album ''Face to face'', 10/66), "Two sisters" (dall'album ''Something else'', 10/67), "Sitting by the riverside" (dall'album "The village green preservation society", 11/68), "Dandy" (dall'album ''Face to face'', 10/66), "Rainy day in june" (dall'album ''Face to face'', 10/66), "Death of a clown" (dall'album ''Something else'', 10/67), "Village green" (dall'album "The village green preservation society", 11/68), "Johnny thunder" (dall'album "The village green preservation society", 11/68), "Party line" (dall'album ''Face to face'', 10/66), "Funny face" (dall'album ''Something else'', 10/67), "Moments" (dall'album "Percy", 3/71), "Dreams" (dall'album "Percy", 3/71), "Do you remember walter" (dall'album "The village green preservation society", 11/68), "All of my friends were there" (dall'album "The village green preservation society", 11/68), "People take pictures of each other" (dall'album "The village green preservation society", 11/68), "Too much on my mind" (dall'album ''Face to face'', 10/66), "Picture book" (dall'album "The village green preservation society", 11/68), "You're looking fine" (dall'album ''Face to face'', 10/66), "Apeman" (dall'album ''Lola versus powerman and the moneygoround, part one'', 11/70), "Gods children" (dall'album "Percy", 3/71), "Harry rag" (dall'album ''Something else'', 10/67), "Afternoon tea" (dall'album ''Something else'', 10/67), "The last of the steam powered trains" (dall'album "The village green preservation society", 11/68), "Animals in the zoo" (dall'album "Percy", 3/71), "David watts" (dall'album ''Something else'', 10/67), "Rosy won't you please come home" (dall'album ''Face to face'', 10/66), "House in the country" (dall'album ''Face to face'', 10/66), "Situation vacant" (dall'album ''Something else'', 10/67), "Holiday in waikiki" (dall'album ''Face to face'', 10/66), "Session man" (dall'album ''Face to face'', 10/66), "Phenomenal cat" (dall'album "The village green preservation society", 11/68), "Most exclusive residence for sale" (dall'album ''Face to face'', 10/66), "Lazy old sun" (dall'album ''Something else'', 10/67), "Tin soldier man" (dall'album ''Something else'', 10/67), "End of the season" (dall'album ''Something else'', 10/67), "No return" (dall'album ''Something else'', 10/67), "Wicked annabella" (dall'album "The village green preservation society", 11/68), "Starstruck" (dall'album "The village green preservation society", 11/68), "The way loved used to be" (dall'album "Percy", 3/71), "Big sky" (dall'album "The village green preservation society", 11/68).
Kinks
live at kelvin hall
Lp [edizione] ristampa stereo uk 1968 precision / prt
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
ristampa inglese del 1981, copertina senza barcode, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Pye ma con riquadro con dicitura "This LP was recorded last year during the Kinks tour of Scotland. The height of wich was the concert at The Kelvin Hall"; etichetta argento con porzione multicolorata in alto con logo Precision, catalogo NSLP 18191, vinile che se posto in cotroluce rivela una colorazione rosso porpora. Pubblicato in Gran Bretagna dalla Pye nel gennaio del 1968 come "Live at Kelvin Hall", uscito negli Stati Uniti gia' nell' agosto del 1967 semplicemente come "Live Kinks", il primo album dal vivo pubblicato dal leggendario gruppo inglese dei fratelli Davies. Registrato alla Kelvin Hall di Glasgow in Scozia il primo aprile del 1967, il disco usci' dopo "Something else by the Kinks" (1967) e prima del capolavoro "Village green preservation society" (1968). Il gruppo, che si stava focalizzando in quel periodo sull' aspetto compositivo della propria musica, era comunque in ottima forma in questa performance, riuscendo a farsi sentire a discapito delle grida della folla di scatenate teenagers che stava assistendo al concerto. La scaletta comprende scoppiettanti interpretazioni di "Till the end of the day", "You're looking fine" e "You really got me" ed una eccellente versione della ballata "Sunny afternoon". Questi i brani presenti: "Till the end of the day", "A well respected man", "You're looking fine", "Sunny afternoon", "Dandy", "I'm on an island", "Come on now", "You really got me", "Medley: milk cow blues/batman theme/tired of waiting for you/milk cow blues".
Kiss / Nazareth
Nazareth - kiss (il rock)
Lp [edizione] originale stereo ita 1973 de agostini
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa, pressata solo in Italia, disco originariamente allegato al fascicolo n. 82 de ''Il Rock'' della De Agostini, copertina lucida fronte retro senza barcode, label in azzurro sfumato con scritte nere, in alto il piccolo logo Vertigo "swirl" ed il logo Il Rock in rosso e giallo, catalogo IGDA1165/166. Edita nel 1990 dalla De Agostini, questa sintetica antologia compila brani degli anni '70 e dei primi '80 di due importantissime formazioni hard rock, gli scozzesi Nazareth e gli Statunitensi Kiss. Storico gruppo hard rock scozzese, i Nazareth si formarono a Dunfermline nel 1969, per poi stabilirsi a Londra. Autori di una vastissima discografia, in cui lo hard rock vicino ai Deep Purple presenta anche elementi blues e glam, oltre che metal. Fra i loro lavori più noti, ''Razamanaz'' (1973), prodotto da Roger Glover dei Deep Purple, ''Hair of the dog'' (1975) e la cover degli psichedelici Tomorrow ''My white bicycle''. Formatisi a New York intorno al '72, i Kiss raggiunsero presto un enorme successo grazie ad un hard rock violento ma di facile presa ed a continui tour in cui i quattro si esibivano, come fanno ancora, con abbondante trucco di scena ed abiti incredibili. Ammorbidito parzialmente il loro suono, mantennero inalterato il riscontro del pubblico: del '77 e' un fumetto della Marvel con il gruppo come protagonista, dell' anno seguente addirittura un cartone animato trasmesso dalla NBC e soprattutto l' exploit dei quattro albums solisti pubblicati contemporaneamente da Peter Criss, Ace Fraheley, Paul Stanley e Gene Simmons, tutti giunti al traguardo del disco di platino. Il loro seguito, devoto ai limiti del fanatismo, fu tale che alimento' un enorme mercato di merchandising assortito, ancora oggi tutt' altro che finito come la storia della band, tra alti e bassi, scioglimenti e ricostituzioni. Questa la scaletta: Nazareth, "Boys In The Band" (da "2XS", 6/82), "All Nite Radio" (da "Sound elixir", 6/83), "We Are The People" (da "The fool circle", 2/81), "Love Leads To Madness" (da "2XS", 6/82), "Razamanaz" (da "Razamanaz", 5/73), "This Flight Tonight" (da "Loud 'n' proud", 11/73); Kiss, "Love It Loud" (da "Creatures of the night", 10/82), "Love Gun" (da "Love gun", 6/77), "Shout It Out Loud" (da "Destroyer", 5/76), "Detroit Rock City" (da "Destroyer", 5/76), "I Was Made For Loving You" (da "Dinasty", 6/79), "Rock'N'Roll All Nite" (da "Dressed to kill", 8/75).
Kiwanuka michael
Love & hate
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2016 polydor
indie 2000
indie 2000
copertina apribile, inners nere, doppio vinile pesante, etichette custom. “Love & Hate” (2016) è il secondo disco di Michael Kiwanuka. E con la produzione di Danger Mouse ed Inflo il musicista britannico allarga il proprio raggio d’azione: il retro soul di “Home Again” (2012) si arricchisce di sfumature e diventa sempre di più contemporaneo ed attuale: il quasi gospel di “Black man in a white wolrd”, le linee di basso funk di “One more night”, il synth di “I’ll never love”. Il lavoro è quindi pur sempre legato a un passato musicale ben preciso ma suona come un disco fatto e pubblicato nel 2016. Il musicista soul britannico Michael Kiwanuka, nato nel 1987 da genitori ugandesi a Muswell Hill (Londra), sviluppa inizialmente un amore per la musica rock, per gruppi come Nirvana e Radiohead, suonando in diverse cover band, e nel frattempo studia jazz alla Royal Academic of Music e musica pop alla Westminster University. Pubblica poi nel 2011 i primi ep per la Communion (etichetta dei Mumford & Sons): “Tell Me a Tale” e “I'm Getting Ready'', quindi la Polydor pubblica i suoi due primi lp, “Home Again” (2012) e “Love & Hate” (2016), lavori all'insegna di un soul vintage che non suona, però, datato né derivativo, pur portando la stampa ad accostarlo a diversi gloriosi nomi del soul e del funk degli anni '60 e '70.
Knopfler mark (dire straits) / chet atkins
neck and neck
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1990 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina lucida pressoche' identica alla prima rara tiratura. Uscito nell' ottobre del 1990, quasi un anno prima dell' ultimo album in studio dei Dire Straits "On Every Street", e dopo una serie di colonne sonore realizzate a proprio nome (mentre il primo album solista vero e proprio di Mark Knopfler arrivera' solo nel 1996 con "Golden Heart"), il frutto della collaborazione tra il leader dei Dire Straits ed il grande chitarrista country americano Chet Atkins, considerabile uno dei piu' influenti chitarristi del 20esimo secolo, tra coloro che definirono le coordinate del country di Nashville. Ottimamente accolto dalla critica, certo non rivolto al grande pubblico dei Dire Straits, giunto infatti al 41esimo posto delle classifiche inglesi ed al 127 di quelle americane, un corroborante ritorno alle proprie radici musicali, da parte di Knopfler, attraverso una serie di covers (tra cui una bella "Tears" di Stephane Grappelli e Django Reinhardt), ed un unico brano originale, posto in chiusura del disco e firmato da Knopfler, "The Next Time I'm in Town", il tutto suonato in un' atmosfera di grande rilassatezza, con un approccio molto asciutto e talora quasi jazzato, lontano da quello dei dischi dei Dire Straits.
Kopperfield
Tales untold
lp [edizione] nuovo stereo eu 1974 out-sider
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2024, rimasterizzata, copertina in cartoncino pesante, senza barcode, pressoche' identica alla prima rarissima tiratura, corredata di esclusivo inserto con note e foto. Originariamente pubblicato nel 1974 su Kopperdisc, l'unico rarissimo album dei Kopperfield, gruppo hard rock proveniente da Edwardsberg in Michigan e formatosi nel 1971; con una propensione a scrivere le canzoni del proprio repertorio piuttosto che affidarsi alle cover, il gruppo si recò a Chicago nel 1972 per compiere le sue prime grezze registrazioni in studio. L'anno successivo il gruppo, affinata la propria alchimia, cominciò a lavorare su quello che sarebbe stato il suo unico album, "Tales untold", uscito nel 1974: un interessante lavoro che combina hard rock stradaiolo, un cantato che sa essere rauco ed aggressivo ma anche fluttuante e psichedelico, un sound che bilancia un bell'organo, spesso in evidenza, e la chitarra elettrica non particolarmente dura. Poco dopo i Kopperfield cominciarono a lavorare al loro secondo progettato album, con un sound un po' meno hard e dalle venature funkeggianti, che però rimase inedito, mentre la band si scioglieva nel corso del 1975, e che verrà poi pubblicato solo nel 2001 come bonus allegato ad una ristampa di "Tales untold".
Kravitz lenny
Are you gonna go my way (+ bonus)
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1993 virgin
indie 90
indie 90
ristampa ampliata a doppio album con bonus tracks, Lp pubblicato dalla Virgin nel novembre 1993, dopo "Mama said" (91) e prima di "Circus" (95), il terzo album, giunto alla posizione n.12 del Billboard e alla posizione n.1 delle classifiche inglesi ed australiane. Album molto apprezzato dalla critica e dai fans, che lo considerano uno dei migliori, si ispira alla musica degli anni 70: Jimi Hendrix, John Lennon, Curtis Mayfield, Sly and Robbie e Prince. Nato a New York nel '64, vi trascorre l' infanzia a stretto contatto con il mondo dello spettacolo grazie al fatto che la madre e' una delle attrici della commedia televisiva "I Jefferson" ed il padre un dirigente della TV CBS. Nel 1987 si trasferisce con la famiglia a Los Angeles dove firma per la Virgin, grazie ad un demo realizzato in completa solitudine e con lo pseudonimo di Romeo Blue. Il suo primo album e' "Let Love Rule" del 1989, al quale succede 2 anni dopo "Mama said"; nel 93 il terzo "Are you gonna my way", considerato dal pubblico e dalla critica il migliore, "Circus" (95) Š il quarto che precede l'avvicinamento all'elettronica e al trip-hop di "5" (98); nel 2001 il sesto "Lenny", poi "Baptism" (04), "Is it time for a love revolution" (08) e "Black and white america" (11). Kravitz nel corso della sua carriera musicale ha collaborato con Madonna, Mick Jagger, Aerosmith e David Bowie.
Kravitz lenny
Blue electric light (180 gr. coloured vinyl + booklet)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 2024 roxie / bmg
indie 90
indie 90
Vinile doppio colorato da 180 grammi (un disco di colore rosso / magenta, l'altro di colore azzurro), copertina apribile con scritte in rilievo e parti cangianti, senza codice a barre, corredata da libretto di sedici pagine, label custom blu e rosa sul primo vinile, rossa e rosa / magenta sul secondo, catalogo BGDE-66078-LP. Pubblicato nel maggio del 2024 dalla Roxie / BMG, il dodicesimo album in studio, successivo a "Raise vibration" (2018). Kravitz ancora una volta opera una abile sintesi fra influenze classiche del rock e del funk, in particolare evocando la seminale opera di Prince, amico e fonte di ispirazione per il musicista newyorchese, ed in particolare le sue atmosfere sensuali e da festa, pur se offuscate da un'epoca problematica come quella dei primi anni 2020; Kravitz mantiene comunque un tono energetico e propulsivo, senza rinunciare all'energia nemmeno in pezzi relativamente ombrosi come la lenta e potente "Paralyzed", per la verità molto rari in una scaletta complessivamente più incline al soul ed al funk rock. Nato a New York nel 1964, Lenny Kravitz vi trascorre l' infanzia a stretto contatto con il mondo dello spettacolo grazie al fatto che la madre è una delle attrici della commedia televisiva "I Jefferson" ed il padre un dirigente della TV CBS. Nel 1987 si trasferisce con la famiglia a Los Angeles dove firma per la Virgin, grazie ad un demo realizzato in completa solitudine e con lo pseudonimo di Romeo Blue. Il suo primo album è "Let Love Rule" del 1989, disco che mostra una fascinazione per la stagione d'oro del rock degli anni '60 e '70, al quale succede due anni dopo "Mama said"; nel 1993 il terzo "Are you gonna my way", considerato dal pubblico e dalla critica il migliore. "Circus" (1995) è il quarto, che precede l'avvicinamento all'elettronica e al trip-hop di "5" (1998); nel 2001 arriva il sesto "Lenny", poi "Baptism" (2004) e nel 2008 "Is it time for a love revolution". Kravitz nel corso della sua carriera musicale ha collaborato con Madonna, Mick Jagger, Aerosmith e David Bowie.
Kravitz lenny
Let love rule
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1989 virgin
indie 90
indie 90
ristampa con i brani disposti su doppio vinile e copertina apribile. Pubblicato negli Stati uniti nel settembre 1989, prima di "Mama said" (1991), questo e' il primo album di Lenny Kravitz, che, alla Prince, suona quasi tutti gli strumenti vintage nel disco; il suono prodotto e' compatto, come se fosse un live, un rock classico dei '70, alla Steve Wonder, Curtis Mayfield, Led Zeppelin, Bob Marley, anche influenze beatlesiane sopratutto nella melodia e nel modo di cantare in "Does anybody out there even care". Il pezzo che da' il titolo all'album scala le classifiche, grazie anche al video che ebbe molti passaggi. Nato a New York nel '64, vi trascorre l' infanzia a stretto contatto con il mondo dello spettacolo grazie al fatto che la madre e' una delle attrici della commedia televisiva "I Jefferson" ed il padre un dirigente della TV CBS. Nel 1987 si trasferisce con la famiglia a Los Angeles dove firma per la Virgin, grazie ad un demo realizzato in completa solitudine e con lo pseudonimo di Romeo Blue. Il suo primo album e' "Let Love Rule" del 1989, al quale succede due anni dopo "Mama said"; nel 93 il terzo "Are you gonna my way", considerato dal pubblico e dalla critica il migliore, "Circus" (95) e' il quarto che precede l'avvicinamento all'elettronica e al trip-hop di "5" (98); nel 2001 il sesto "Lenny", poi "Baptism" (04) e l'ultimo nel 2008 "Is it time for a love revolution". Kravitz nel corso della sua carriera musicale ha collaborato con Madonna, Mick Jagger, Aerosmith e David Bowie.
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