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Green river (mudhoney, pearl jam) come on down (+ 1 track, 2022 reissue)
Lpm [edizione] nuovo  stereo  usa  1985  jackpot 
punk new wave
Ristampa del 2022, ottenuta dai master tapes originali, e con una traccia aggiunta per l' occasione proveniente da un demo ("Your Own Best Friend"), corredata di inner sleeve con testi e foto, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura su Homestead. Il primo storico minialbum con sei brani della seminale band di Seattle, l' unico loro disco con Steve Turner in formazione. Pubblicato nel 1985, prima del secondo mini "Dry As Bone" (1987) e dell' unico album "Rehab Doll" (1988, uscito a gruppo ormai sciolto), un disco di importanza storica enorme, sebbene all' epoca siano stati in pochi a notarlo, in cui per la prima volta e' udibile quello che qualche anno dopo sara' definito grunge, una musica incandescente capace di mettere insieme un' approccio legato al garage ed al punk con il miglior hard rock dei '70, passando per il rock detroitiano di Stooges ed MC5; l' inedita ricetta viene da un gruppo dalle cui ceneri nasceranno alcuni dei gruppi che di quella scena saranno tra i maggiori interpreti: Steve Turner e Mark Arm saranno nei Mudhoney (ed anche nei Thrown Ups e poi nei Monkeywrech, per non citare i progetti a cui daranno vita separatamente), Jeff Ament e Steve Gossard nei Mother Love Bone e quindi nei Pearl Jam. Tra i brani la storica "Swallow my pride", poi reinterpretata dagli stessi Green River, dai Soundgarden, dai Fastbacks e dai Pearl Jam, vero manifesto della scena di Seattle.
Euro
31,00
codice 2136774
scheda
Lp [edizione] seconda stampa  stereo  uk  1976  Warner Bros 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
seconda stampa inglese di fine anni '70, copertina (con giusto lievissimi segni di invecchiamento) lucida senza barcode, con artwork realizzato dal grande Roger Dean, completa di inner sleeve con testi, etichetta bianca con linee orizzontali sullo sfondo, scritte lungo tutta la circonferenza su una riga e logo rosso ed argento in alto, nella versione con il lato indicato a destra, catalogo K56306. Pubblicato in Inghilterra nel 1976 prima di ''Pentateuch of the cosmogony'' , non entrato nelle classifiche inglesi ne' in quelle Usa. Coprodotto da Rupert Hine, il debutto solista di Dave Greenslade, lavoro concept sul tema della colonizzazione dell' Ovest Americano, presenta un suono abbastanza lontano dall'enfatico progressive abituale e piu' vicino alle sognanti melodie di Vangelis o Mike Oldfield, e vede la partecipazione alle registrazioni tra gli altri di Dave Markee (gia' tra gli altri con i Centipede), del compagno nei Colosseum e nei Greenslade Tony Reeves e del cantante Steve Gould (ex Rare Bird). Formati da Dave Greenslade e Tony Reeves (entrambi gia' con i Colosseum) nel Novembre 1972 insieme a Dave Lawson (gia' con Alan Bown ed Episode Six) ed Andrew McCulloch (gia' con King Crimson, Crazy World Of Arthur Brown e Fields), i Greenslade erano autori di una musica, complessa e arricchita da virtuosismi e arrangiamenti di matrice Jazz e neoclassici, tra le piu' rappresentative del progressive di matrice tastieristica Inglese della seconda onda; i loro lavori sono inoltre caratterizzati dalle epocali copertine di Roger Dean. Prima della registarzione del terzo Lp entrano in formazione Dave Clempson (gia' con gli Humble Pie) ed il violinista Graham Smith. Reeves lascera' poco dopo per i Curved Air e sara' sostituito da Briley (ex-Mandrake Paddlesteamer). La band si sciogliera' nel gennaio del 1976, con Dave Greenslade che registrera' l' album solista "Cactus Choir".
Euro
28,00
codice 265012
scheda
Greta van fleet From the fires
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2017  lava / republic records 
indie 2000
ristampa dopo la prima realizzata in 7000 copie in occasione del Record Store Day dell' aprile 2019; vinile 180 grammi, completa di inserto con artwork e testi, etichetta nera con scritte color senape, catalogo 00602577470844, senza piu' "Sterling" inciso sul trail off delle due facciate (presente invece nella prima tiratura). Uscito in vinile per la prima volta nel 2019, il disco di debutto della band, pubblicato originariamente solo in cd nel 2017, prima di "Anthem of the peaceful army" (2018). Band americana di Frankenmuth, Michigan i fratelli Kiszka (i gemelli Josh alla voce e Jake alla chitarra , più il fratello minore Sam al basso) hanno formato la band nel 2012 con il batterista Kyle Hauck, che è stato sostituito da Daniel Wagner nel 2013, è emersa nel 2017 grazie ad un brano "Highway Tune" inserito nella colonna sonora della serie "shameless" che ha sbalzato la band dai piccoli concerti nei club della zona al successo planetario grazie all'hard rock molto anni 70 con riferimenti a Led Zeppelin (il frontman Joshua Kiszka, a detta di molti, ha una voce paragonabile a quella di Robert Plant) e Rush. Ha debuttato su disco nel 2017 con l'ep From the Fires, seguito nel 2018 dal primo album "Anthem of the Peaceful Army". Nel 2021 esce "the battle at garden's gate".
Euro
19,00
codice 2136473
scheda
Grigoni michael & pan american New world, lonely ride
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  2025  kranky 
indie 2000
copertina ruvida, busta esterna. Album collaborativo tra Michael Grigoni e Pan•American (alias Mark Nelson), rappresenta un incontro tra l'ambient americana e la sperimentazione sonora, offrendo un'esperienza musicale meditativa e profondamente emotiva, fonde elementi di folk, country, bluegrass e blues con una sensibilità ambientale moderna. Grigoni contribuisce con chitarre lap steel, pedal steel e dobro, mentre Nelson aggiunge chitarra, mandolino e sintetizzatori.
Euro
33,00
codice 2136021
scheda
Grinning plowman I play jupiter
Lp [edizione] originale  stereo  bel  1989  carlyle 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Prima stampa europea, pressata in Belgio, copertina lucida senza barcode, label blu con scritte e logo neri, STEMRA a destra, catalogo CARLP5001, scritta "foon" incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nel 1989 dalla Carlyle negli USA ed in Europa, dopi il mini lp "Days of deformity" (1988) e prima della cassetta "Nothing's ever what it is'' (1993), questo è il primo album dei Grinning Plowman, misconosciuto quartetto americano di Nashville che aveva assorbito l' influenza del goth rock britannico di gruppi come i Red Lorry Yellow Lorry ed i Sisters Of Mercy. Il gruppo aveva gia' preso parte alla compilation ''Nashville rock (what you haven't heard...)'' nel 1987, e dopo il mini ''Days of deformity'' pubblicarono questo primo album ''I play jupiter'' nel 1989 e la cassetta ''Nothing's ever what it is'' nel 1993, anno in cui si sciolsero. "I play Jupiter" contiene dieci brani, tutte composizioni originali, nelle quali la band presenta un sound chitarristico meno ruvido rispetto a "Days of deformity", più incline a suggestioni curiosamente funkeggianti in alcuni episodi come la dinamica "Radiator" che apre la scaletta, ma ancora legato ai toni del goth rock, sebbene meno abrasivo nel complesso rispetto ad esempio ai primi Sisters Of Mercy. Le atmosfere sono ombrose ma non ai livelli estremi del goth rock più teatrale e morboso, e presentano ancora una volta tratti sinistramente avvolgenti e cullanti.
Euro
20,00
codice 337027
scheda
Grizzly Grizzly
Lp [edizione] originale  stereo  swe  1992  mercury 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent blues rnr coun
Prima stampa europea di pressaggio svedese, copertina con barcode 7314510537264, label nera con logo Mercury bianco in alto e sotto di esso logo Mercury marrone e nero, BIEM/ncb a sinistra, catalogo 510 537-1. Pubblicato nel 1992 dalla Mercury in Svezia, il primo album, successivo al mini lp "No. 9" (1989) di questo quintetto svedese composto da Bjorn Hamrin (voce, armonica), Lasse Summanen (chitarra solista), Ronny Mattsson (chitarra ritmica, chitarra acustica e slide), Bjorn Tempelman (basso) e Hans Persson (batteria, cori). I Grizzly cantano in inglese e propongono un set di brani in gran parte di propria composizione, oltre ad una manciata di covers di classici come "Don't go no further" di Willie Dixon, "Evil hearted woman" (in passato interpretata da bluesmen come T-Bone Walker e Mississippi Fred McDowell) e "Two way wishing" di Lowell Fulson; il loro è un blues elettrico asciutto ed incisivo, ma nel quale le chitarre non disdegnano l'impiego, pur misurato, di effetti comuni alla musica rock e funk. Hamrin canta con una voce baritonale e "vissuta", e suona l'armonica con convincente intensità. Questa la scaletta: "Painting The Town", "Two Way Wishing", "Why", "Evil Hearted Woman", "Skeleton Fight", "Raging Sky", "Footsteps", "Killing Me By Degrees", "Don't Go No Further", "She's So Cold", "Call Me".
Euro
16,00
codice 337046
scheda
Group 1850 paradise now
Lp [edizione] originale  stereo  Hol  1969  discofoon 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Excellent rock 60-70
davvero rara prima stampa olandese, copia con lievissimi segni di invecchiamento sul retrocopertina e moderati segni di invecchiamento sul vinile, copertina laminata sul fronte, flipback su due latisul retro, etichetta nera con scritte e logo argento, catalogo VD7063. Pubblicato nel dicembre 1969, il secondo splendido album del grupo olandese. Si tratta sicuramente di uno dei capolavori della psichedelia di alta epoca e probabilmente il miglior album del genere mai uscito nell' Europa continentale, non inferiore ai migliori lavori americani o inglesi del decennio. Questo importante gruppo psichedelico olandese nasce ad Hague nel novembre del 1964; il loro primo lp, ''Agemo's trip to mother earth'' e' del 1968, album dai toni concettuali ed altamente psichedelico, viene seguito nel 1969 da ''Paradise now'', disco ugualmente acido e perso nei meandri della psichedelia, per quanto piu' orientato alla jam rispetto al precedente. Lo stile del gruppo in questi due capolavori, e' il piu' rappresentativo della leggendaria scena che ruotava attorno al Paradiso di Amsterdam, ideale punto di incontro tra i Pink Floyd di ''A saucerful of secrets'', i corrieri cosmici tedeschi ed Hendrix, con l'organo orientaleggiante ed ipnotico e le voci cariche di echi, suoni di chitarra lunghi e dilatatati, trova qui la sua massima espressione consegnandoci due grandi dischi che purtroppo avranno un seguito, a livello temporale ma non qualitativo, solo nel 1974, con il terzo album ''Polyandri''. I Group 1850 pubblicarono anche un certo numero di singoli, a partire dal 1966, che gia' avevano rivelato una delle band piu' anticonvenzionali della gia' eccelsa scena olandese dell'epoca.
Euro
140,00
codice 264895
scheda
Grubbs david (gastr del sol) Whistle from above
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  2025  drag city 
indie 90
adesivo su cellophane.Ventesimo album dell'artista americano, ad otto anni di distanza dal precedente "creep mission" del 2017. Grubbs in questo lavoro ha collaborato con musicisti come Rhodri Davies (arpa), Andrea Belfi (percussioni), Nikos Veliotis (violoncello), Nate Wooley (tromba) e Cleek Schrey (violino), arricchendo le sue composizioni con elementi di improvvisazione e sperimentazione . Originario di Louisville, David Grubbs e' uno dei maggiori esponenti del rock sperimentale americano dagli anni '80 in poi. Dopo aver fatto parte di Squirrell Bait e Bastro negli anni '80, all'inizio del decennio successivo Grubbs si trasferisce a Chicago dove forma insieme a Jim O'Rourke i seminali Gastr Del Sol, autori di un originale lavoro di de-costruzione sonora. In seguito Grubbs prosegue con una carriera solista continuando il suo lavoro di sperimentazione fra rock, folk e musica d'avanguardia.
Euro
35,00
codice 2136188
scheda
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1987  elektra 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
l' origianale stampa americana, copertina con barcode, etichetta rossa e nera, catalogo 60752-1 (con prefisso 9 sulla costola), copia ancora fornita della originaria busta interna nera e rossa della Elektra. Pubblicato nel settembre del 1987 dalla Elektra in Gran Bretagna e negli USA, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, ''2x4'' e' il terzo album della sottovalutata band di Marietta, Georgia, attiva dai primi anni '80 e gia' autrice di due lp ("Walking in the Shadow..." del 1984 e "Jamboree" del 1986) che li avevano imposti come una delle piu' interessanti formazioni americane nell'ambito di un contesto musicale collocabile tra il paisley underground ed i R.E.M. Con questo disco la musica della band, a cui la produzione di Don Dixon conferisce un impatto maggiore rispetto ai lavori precedenti, diventa assai piu' personale e matura, in una serie di episodi in cui e' possibile riscontrare inedite influenze "southern" ed una vena "pop" che non di rado fa pensare ad una sorta di Hoodoo Gurus piu' ruspanti. Alcuni episodi meritano davvero di non essere dimenticati, piccoli capolavori come la magnifica, acustica e commovente "Little Birds" (in cui le affinita' con i R.E.M. si fanno ancora una volta forti, anche da un punto di vista vocale) o la hit mancata "Lips of Steel". Formatisi a Marietta in Georgia nel 1981, i Guadalcanal Diary vennero accostati a formazioni come R.E.M. e Long Ryders, sebbene sia ormai assodato che il gruppo aveva uno stile personale che mostrava affinita' con la band di Michael Stipe nelle influenze ''jangle rock'' e nel delicato lirismo dei loro momenti piu' quieti, ma che mostrava anche un lato sanguigno influenzato in qualche modo dal rock sudista. Esordirono su lp nel 1985 con ''Walking in the shadow of the big man'', seguito poi da altri tre album, nessuno dei quali riscosse un successo di pubblico incoraggiante; dopo l'uscita di ''Flip flop'' (1989) la band si sciolse ed il cantante Murray Attaway si dedico' alla carriera solista.
Euro
23,00
codice 264875
scheda
Guadalcanal diary Walking in the shadow of the big man
Lp [edizione] originale  stereo  ger  1984  elektra 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
L' originale stampa europea, pressata in Germania nel 1985, ad un anno di distanza dalla prima stampa americana uscita per la piccola DB (si tratta della versione destinata al mercato appunto europeo ed inglese, mentre la versione destinata al mercato tedesco usci' su etichetta Statik), copertina in cartoncino lucido con codice a barre, etichetta rossa e nera, catalogo 960 429-1. Pubblicato nel novembre del 1984 dalla DB negli USA, dove non entro' in classifica, e nel febbraio del 1985 dalla Hybrid in Gran Bretagna, dove giunse al 25esimo posto nella classifica indipendente, questo e' il primo album, pubblicato dopo l'ep "Watusi Rodeo" (1983), della sottovalutata band di Marietta, Georgia. Fu il d20isco che, prodotto da Don Dixon, li impose come una delle piu' interessanti band americane nell'ambito di un contesto musicale collocabile tra il paisley underground ed i R.E.M; a questi ultimi furono spesso accostati durante tutto l' arco della loro storia artistica, segnata da un lungo e fruttuoso contratto con la Elektra, confusi ingiustamente con il grande esercito di imitatori della band di Athens ma in realta' assolutamente coevi ed accomunati semplicemente da una serie di affinita' stilistiche, tra echi dei Byrds ma anche di certo rock sudista (che ancora di piu' sara' presente nei dischi successivi), un suono parente stretto di quello dei Long Ryders piu' grintosi ed un songwriting di livello decisamente elevato sia nei brani di maggiore impatto, insieme lirici e potenti, che in quelli piu' delicati.
Euro
23,00
codice 264985
scheda
Guccini francesco via paolo fabbri 43
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1976  emi 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Very good cantautori
prima rara stampa italiana, copia con moderati segni di invecchiamento su copertina e vinile, con catalogo 3 CO64 18188 su copertina, inner sleeve ed etichetta, completa di inner sleeve con testi, sagomato in alto all'apertura, nella versione con tre angoli sagomati (non stondati), etichetta crema/marroncina con grande logo Emi in rosso in verticale a sinistra, data nel trail off ''26 / 5 / 76'', timbro Siae del secondo tipo, in uso tra il 1975 ed il 1978/79, con diametro di circa 15 mm. e marchio Siae che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale. Pubblicato in Italia nel maggio del 1976 dopo ''Stanze di vita quotidiana'' e prima di "Amerigo''. Il settimo album di Francesco Guccini. Nel disco suonano: Ellade Bandini (batteria), Francesco Guccini (chitarra acustica), Riccardo Grigolo (armonica a bocca), Debby Kooperman (chitarra, banjo), Massimo Luca (chitarra classica), Alfredo Mancini (armonica a bocca), Giorgio Massini (chitarra elettrica, flauto dolce, dulcimer), Maurizio Preti (percussioni), Ares Tavolazzi (contrabbasso, basso elettrico), Vince Tempera (tastiere acustiche, elettriche, elettroniche), Maurizio Vandelli (chitarra, tastiere). "Via Paolo Fabbri 43", oltre ad essere il titolo di una canzone e dell'album, e' l'indirizzo di quella che all'epoca era l'abitazione di Guccini. Ancora oggi il cantautore vive in quella casa di Bologna, seppure sempre pi- di frequente si ritira a Pavana. e' questo un altro dei momenti salienti nella carriera di Guccini e nell' evoluzione della musica d' autore italiana, il sapore dell' opera e' verace e popolare, ma non mancano i riferimenti colti e sociali, classico manifestio di vita quotidiana, con tanto di attacchi tra il seri ed il faceto, ma che comunque hanno fatto epoca, '' l' avvelenata '' tra tutte, contiene anche una cruda ed amara riflessione sulllo scottante tema dell'aborto, come scrisse un giornalista all' epoca '' Guccini le canta chiare, sa essere netto e tagliente, la sua voce da fiato alla coscienza collettiva''. Tutte le canzoni sono di Francesco Guccini. il disco contiene i seguenti brani- Piccola storia ignobile, Canzone di notte n.2, L'avvelenata, Via Paolo Fabbri 43, Canzone quasi d'amore, Il pensionato.
Euro
18,00
codice 265159
scheda
Gun club lucky jim (+1 track, gatefold sleeve)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1993  cooking vinyl 
punk new wave
Ristampa del 2018, copertina apribile (a differenza della originaria tiratura vinilica su What's So Funny About Records), inner sleeve, codice per il download digitale ed una traccia aggiunta, come gia' nella riedizione su Bang! Records del 2011: la bellissima "Desire" (originariamente inclusa nella versione in cd del disco, ma non in quella vinilca). Uscito nel 1993, l' ultimo album non postumo dei Gun Club, il loro nono (includendo i live), pubblicato dopo "Divinity". Il gruppo americano guidato dal compianto Jeffrey Lee Pierce, propone anche qui, ormai senza Kid Congo Powers alla chitarra, il suo disperato ed intenso rock blues, ora piu' ruvido e spigoloso, ora piu' introverso e ripiegato su se stesso, nel quale si intravedono le radici della musica popolare americana, come il country o Johnny Cash, ma soprattutto spicca come sempre la straordinaria personalita' di Pierce, straordinariamente intenso e viscerale, dolorosamente autentico anche nei dischi, come questo, che certo non possono essere accostati ai suoi capolavori, ma posseggono comunque momenti di grande profondita' . Purtroppo sara' l' ultimo album della band, con la morte di Pierce sopraggiunta nel 1996. Formatisi a Los Angeles, i Gun Club erano guidati dal tormentato paroliere e frontman Jeffrey Lee Pierce; la loro musica, in cui si incrociavano blues e punk ma anche il country, era permeata dalla disperazione e dal male di vivere che attanagliava il leader e che poi lo porto' alla morte nel 1996 dopo un'esistenza autodistruttiva. Esordirono nel 1982 con l'album ''Fire of love'', uno dei lavori del periodo piu' amati dalla critica, sciogliendosi momentaneamente nel 1984 e riformandosi intorno a Pierce nel 1987 con la presenza dell'altro membro originario Kid Congo Powers (gia' nei Cramps), che aveva abbandonato la band prima dell'album d'esordio, andando avanti fino ai primi anni '90, quando la salute di Pierce ando' deteriorandosi gravemente.
Euro
25,00
codice 3037607
scheda
Gun club the great divide + 2
12" [edizione] originale  stereo  fra  1990  new rose / what's so funny about records 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good punk new wave
Ep in formato 12", l' originale stampa europea, pressata in Francia, copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida, etichetta bianca con scritte nere, catalogo NEW 143. Pubblicato nel 1990, il singolo tratto dal quinto album in studio della grande band di Los Angeles capeggiata da Jeffrey Lee Pierce, "Pastoral Hide & Seek". In questa versione in formato 12" include tre brani: "The Great Divide", sul lato A, e' una delle piu' memorabili tracce dell' album, mentre sul retro sono presenti la bellissima "Crabdance", altrimenti inedita, che riporta ai primi selvaggi Gun Club di "Fire of Love", e una versione strumentale e con un mixaggio diverso di "St. John Divine Part 2", altro brano tratto dall' album.
Euro
12,00
codice 264701
scheda
Guns and roses appetite for destruction
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1987  geffen 
Ristampa in vinile 180 grammi, pressoche' identica alla prima tiratura, nella versione "definitiva", senza piu' la "rape cover" delle prime copie, ritenuta offensiva e quindi cancellata, completa di inner sleeve con testi, etichetta nera con logo argento in alto. Il primo ormai storico album del gruppo di Los Angeles, California, guidato dai terribili Axl Rose e Slash. Dopo un ep pressato dalla piccola Uzi Suicide che subito esauri' le 10.000 copie di tiratura facendo della band un piccolo "caso", la Geffen non esito' a metterli sotto contratto ed, anticipato dal singolo "It's So Easy", questo album uscito uscito nell' agosto del 1987 ando' oltre le piu' rosee aspettative, giungendo al primo posto della classifica americana ed al quinto di quella inglese, e generando un culto addirittura fanatico per la band in giro per il globo; il successo della musica della band, definita un incrocio di AC/DC, Aerosmith e Sex Pistols, un hard rock senza fronzoli dai forti accenti glam, fu tale da ingenerare innumerevoli imitazioni negli anni a venire, facendo della band una delle piu' influenti del suo tempo. Dall' album vennero tratti altri 4 singoli nello spazio di ben 2 anni, sopperendo cosi' in parte alla mancanza di nuovo materiale del gruppo che solo nel '91 con i due volumi di "Use Your Illusion" giunse ad un seguito, peraltro dopo i primi di innumerevoli cambiamenti di formazione.
Euro
35,00
codice 2136710
scheda
Guns and roses Appetite for destruction (rape cover)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1987  geffen / private 
Ristampa private press, copertina lucida fronte retro con barcode, che riproduce LA FAMOSA ORIGINARIA "RAPE COVER" poi censurata, con il disegno di una macabra scena con una donna appena violentata, corredata di inner sleeve con foto e testi. Il primo ormai storico album del gruppo di Los Angeles, California, guidato dai terribili Axl Rose e Slash. Dopo un ep pressato dalla piccola Uzi Suicide che subito esauri' le 10.000 copie di tiratura facendo della band un piccolo "caso", la Geffen non esito' a metterli sotto contratto ed, anticipato dal singolo "It's So Easy", questo album uscito uscito nell' agosto del 1987 ando' oltre le piu' rosee aspettative, giungendo al primo posto della classifica americana ed al quinto di quella inglese, e generando un culto addirittura fanatico per la band in giro per il globo; il successo della musica della band, definita un incrocio di AC/DC, Aerosmith e Sex Pistols, un hard rock senza fronzoli dai forti accenti glam, fu tale da ingenerare innumerevoli imitazioni negli anni a venire, facendo della band una delle piu' influenti del suo tempo. Dall' album vennero tratti altri 4 singoli nello spazio di ben 2 anni, sopperendo cosi' in parte alla mancanza di nuovo materiale del gruppo che solo nel '91 con i due volumi di "Use Your Illusion" giunse ad un seguito, peraltro dopo i primi di innumerevoli cambiamenti di formazione.
Euro
19,00
codice 3037899
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1988  geffen / private 
ristampa private press, copertina lucida senza barcode, pressoche' identica a quella della prima tiratura, e corredata di inner sleeve. Pubblicato nel dicembre del 1988 dalla Geffen in Gran Bretagna, dove giunse al ventiduesimo posto in classifica, e negli USA, dove arrivo' alla seconda posizione, l' album uscito poco dopo il primo ormai storico "Appetite for Destruction" del gruppo di Los Angeles, California, guidato dai terribili Axl Rose e Slash. Appendice fondamentale a quel disco, ed a parere di chi scrive decisamente superiore nei contenuti musicali, "Lies" contiene nella prima facciata i brani dell' introvabile (gia' all' epoca) ep "Live like a Suicide" pressato nel 1986 dalla piccola Uzi Suicide che subito esauri' le 10.000 copie di tiratura facendo della band un piccolo "caso" e spingendo la Geffen a metterli sotto contratto, 4 brani di grande rock chitarristico magnificamente registrati e suonati dal vivo, venati di hard e devoti a grandi gruppi dei '70 come Rose Tattoo o Aerosmith, di cui vengono coverizzate rispettivamente "Nice Boys" e "Mama Kin"; quello che stupisce in questo disco e' pero' la seconda magnifica facciata, con quattro brani elettroacustici registrati in studio per l' occasione: "Patience" e "One in a Million" rivelano una insospettabile sensibilita' compositiva e soprattutto interpretativa, esaltando come non mai le qualita' canore di Axl Rose, mentre "Used To Love Her" e "You're Crazy" convincono e divertono con i loro riferimenti roots, suonate in pieno relax e senza la presunzione dei Guns and Roses a venire. Il disco giunse al secondo posto delle classifiche americane, confermando l' affezione del pubblico che "Appetite for Destruction" aveva scatenato, generando un culto addirittura fanatico per la band in giro per il globo; il successo della musica della band, definita un incrocio di AC/DC, Aerosmith e Sex Pistols, un hard rock senza fronzoli dai forti accenti glam, fu tale da ingenerare innumerevoli imitazioni negli anni a venire, facendo della band una delle piu' influenti del suo tempo. Solo nel '91 i G&R tornarono ad incidere del nuovo materiale, con i due volumi di "Use Your Illusion", peraltro dopo i primi di innumerevoli cambiamenti di formazione. Celeberrima band californiana, i Guns And Roses si formarono nel 1985 a Los Angeles, quindi sconvolsero il mondo del rock duro con l'album d'esordio ''Appetite for destruction'' (1987) con brani maligni ed abrasivi quali ''Welcome to the jungle'' ed inni come ''Paradise city'' che permisero loro di raggiungere le prime posizioni nelle classifiche americane generando un vero culto mondiale, a volte veramente fanatico, nei confronti dei Guns And Roses. Le sonorita' della band furono definite dalla critica specializzata come un incrocio di AC/DC, Aerosmith e Sex Pistols, un hard rock senza fronzoli dai forti accenti glam, alchimia musicale che sara' oggetto di innumerevoli imitazioni negli anni a venire, facendo della band una delle piu' influenti del suo tempo.
Euro
19,00
codice 3037840
scheda
Guns and roses Use your illusion 1 (gatefold sleeve)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1991  geffen 
doppio album, in vinile 180 grammi, ristampa del 2022, rimasterizzata dalle fonti analogiche originali, COPERTINA PER L' OCCASIONE APRIBILE, e corredata di inserto; questa ristampa contiene inoltre, per la prima volta, il brano "November Rain" con il gruppo accompagnato da una vera orchestra. Il primo volume dei due "Use Your Illusion", usciti contemporaneamente nel settembre del 1991, secondo lavoro in studio, a distanza di ben quattro anni, dopo il primo ormai storico album "Appetite For Destruction", del gruppo di Los Angeles, California, guidato dai terribili Axl Rose e Slash (tolta la parentesi dell' album "Lies", che pero' includeva i brani del primo ep "Live ?!*@ Like a Suicide" e quattro canzoni acustiche). La band rispose con ben due doppi album, quindi, alle innumerevoli polemiche ed ai dubbi sulla capacita' di sopportare il peso dell' enorme successo riscosso con il primo lavoro; ci si erano messe di mezzo anche le droghe, e per questo il batterista Steve Adler, che non fu capace a differenza degli altri del gruppo di darsi una regolata, fu sostituito con Matt Sorum, ex Cult e Johnny Crash, e da quest' ultimo gruppo di Los Angeles proveniva anche il tastierista Dizzy Reed, nuovo ingresso all' interno della line up. Il disco (i dischi) ebbero un successo ancora maggiore rispetto al primo album, giungendo questo primo volume al secondo posto delle classifiche sia inglesi che americane ed il secondo volume al primo posto delle stesse. "Use Your Illusion" segno' una svolta nel suono della band, meno serrato e granitico che in passato, e caratterizzato da sonorita' come sempre di stampo hard-glam, ma decisamente piu' accessibili, come ad esempio in questo primo volume nella ballata "Don't Cry", uno dei singoli di maggior successo che ne vennero tratti, o nella cover di "Live And Let Die" di McCartney, usato nell'omonimo film della serie di James Bond. Da sottolineare anche la presenza, nel brano "The Garden", della voce di Alice Cooper. Il disco rinnovo' il culto addirittura fanatico per la band in giro per il globo; il successo della musica della band, definita un incrocio di AC/DC, Aerosmith e Sex Pistols, un hard rock senza fronzoli dai forti accenti glam, continuo' ad ingenerare innumerevoli imitazioni negli anni a venire, facendo della band una delle piu' influenti del suo tempo.
Euro
48,00
codice 2135843
scheda
Guns and roses Use your illusion 2 (gatefold)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1991  geffen 
doppio album, in vinile 180 grammi, ristampa del 2022, rimasterizzata dalle fonti analogiche originali, COPERTINA PER L' OCCASIONE APRIBILE, e corredata di inserto. Il secondo volume dei due "Use Your Illusion", usciti contemporaneamente nel settembre del 1991, secondo lavoro in studio, a distanza di ben quattro anni, dopo il primo ormai storico album "Appetite For Destruction", del gruppo di Los Angeles, California, guidato dai terribili Axl Rose e Slash (tolta la parentesi dell' album "Lies", che pero' includeva i brani del primo ep "Live ?!*@ Like a Suicide" e quattro canzoni acustiche). La band rispose con ben due doppi album, quindi, alle innumerevoli polemiche ed ai dubbi sulla capacita' di sopportare il peso dell' enorme successo riscosso con il primo lavoro; ci si erano messe di mezzo anche le droghe, e per questo il batterista Steve Adler, che non fu capace a differenza degli altri del gruppo di darsi una regolata, fu sostituito con Matt Sorum, ex Cult e Johnny Crash, e da quest' ultimo gruppo di Los Angeles proveniva anche il tastierista Dizzy Reed, nuovo ingresso all' interno della line up. Il disco (i dischi) ebbero un successo ancora maggiore rispetto al primo album, giungendo il primo volume al secondo posto delle classifiche sia inglesi che americane e questo secondo volume al primo posto delle stesse. "Use Your Illusion" segno' una svolta nel suono della band, meno serrato e granitico che in passato, e caratterizzato da sonorita' come sempre di stampo hard-glam, ma decisamente piu' accessibili, Il successo maggiore di questo secondo "Use Your Illusion" e' dovuto soprattutto alla presenza di ballate come "Civil War", "Yesterdays", "So Fine" e "Don't Cry" (versione con un testo leggermente diverso da quella contenuta nel disco precedente), e alla cover di "Knockin' On Heaven's Door", celebre pezzo di Bob Dylan. Il disco rinnovo' il culto addirittura fanatico per la band in giro per il globo; il successo della musica della band, definita un incrocio di AC/DC, Aerosmith e Sex Pistols, un hard rock senza fronzoli dai forti accenti glam, continuo' ad ingenerare innumerevoli imitazioni negli anni a venire, facendo della band una delle piu' influenti del suo tempo.
Euro
48,00
codice 2135750
scheda
Gurriers Come and see
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2024  no filter 
indie 2000
Il debutto su lunga distanza, prodotto da Alex Greaves, dei Gurriers (“vagabondi” o “zoticoni” in gaelico), quintetto irlandese stanziato a Dublino, formatasi intorno al 2020 ed autrice di un fiammeggiante moderno post-punk con influenze shoegaze, con testi su tematiche sociali ed economiche che riguardano sopratutto i giovani del paese, costretti ancora oggi spesso ad emigrare per avere migliori prospettive di vita. Brani urgenti e diretti che rimandano a bands quali Idles, Shame, Gilla Band e ciò che furono i primi Fontaines DC, con liriche che mescolano problematiche sociali ed elementi letterali.
Euro
30,00
codice 2136334
scheda
Guryan margo take a picture (remastered)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1968  numero group 
rock 60-70
Ristampa del 2024, rimasterizzata dai nastri originali del disco, copertina cartonata senza barcode pressoche' identica alla originaria tiratura, dell'album originariamente pubblicato in Usa nel 1968 su Bell. Il primo album. Lavoro passato quasi completamente inosservato all'epoca della sua uscita ma divenuto con gli anni un vero e proprio oggetto di culto, propone una musica gentile e caleidoscopic, una sorta di pop sognante autunnale e malinconico, con continui cambi melodici suonato perfettamente e con composizioni originali e immaginifiche, il tono della voce e' intimista e sussurrato, innocente ed al contempo seducente. Margo Guryan, che inizia come pianista Jazz e classica, porta quasto suo background nell'album, gli arrangiamenti sono complessi ed eterei, tra gli strumenti utilizzati vi sono piano, tromba, sitar, in una groove che si pone tra la sensibilita' del songwriter e quella jazz, lievi orchestarzioni che sono altresi' presenti in episodi quali "Someone I Know" o nella rilettura ispirata a Bach "Jesu, Joy of Man's Desiring." ricordano il miglior Brian Wilson, bellissime anche "Sunday Morning", "Sun", "Don't Go Away", ma ogni traccia e' perfettamente calibrata ed assume un senso compiuto all'interno dell'album. Una ristampa davvero piu' che benvenuta.
Euro
31,00
codice 2135672
scheda
7" [edizione] nuovo  stereo  usa  2008  sub pop 
indie 90
7" estratto dall'album "saturnalia", sul retro l'inedita "Spanish Doors". Progetto formato da Mark Lanegan (Screaming Trees) e Greg Dulli (Afghan Wighs, Twilight Singers). Collaborazione iniziata da alcuni anni, Lanegan e Dulli durante i primi anni del 2000 erano gia' stati insieme in tour e in studio (ad esempio Lanegan appare nella cover di "Flashback" di Fat Freddy's Drop, realizzata dai Twilight Singers). L'album "saturnalia" e' percorso da atmosfere cupe e sofferte, con un suono a base di chitarre, basso, batteria e tastiere, ed alcuni strumenti acustici (tra cui harmonium, mandolino, violoncello), la voce rauca e tenebrosa di Lanegan ben si sposa alle atmosfere notturne e drammatiche evocate dalla parte strumentale, in cui si sente l'influsso delle ultime produzioni di Dulli a nome Twilight Singers. Ma Saturnalia riserva anche alcuni momenti piu' agrodolci come la ballata elettro acustica melodica "The Body", addolcita dalla voce di Martina Topley-Bird. Nel disco suonano inoltre Joseph Arthur, Mathias Schneeberger, Dave Rosser, Troy Van Leeuwen dei Queen of the Stone Age, e l'organista Quintron di New Orleans.
Euro
9,00
codice 2136191
scheda
Guy buddy Damn right, i've got the blues
Lp [edizione] originale  stereo  ger  1991  silvertone 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good blues rnr coun
Prima rara stampa europea, pressata in Germania (il disco non usci' in vinile in Usa, e non fu pressato in Uk), copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida fronte retro con barcode 0035627497919, inner sleeve con foto e crediti, label bianco/crema con logo Silvertone argentato in alto, GEMA/BIEM a destra, catalogo ZL74979. Pubblicato nel 1991 dalla Silvertone in Gran Bretagna e negli USA, dopo ''DJ play my blues'' (1981) e prima di ''Feels like rain'' (1993), l'album che segno' il ritorno alla grande di Buddy Guy all' incisione discografica, finalmente con nuovo materiale, dopo un decennio di assenza. Disco ben accolto dalla critica, ''Damn right...'' valse a Guy un grammy award come miglior album blues contemporaneo; fu inciso con un folto gruppo di competenti collaboratori, fra cui il veterano chitarrista britannico Neil Hubbard, ma anche con la partecipazione di illustrissimi ospiti che compaiono solo in alcuni brani, come Mark Knopfler, Eric Clapton, Jeff Beck ed i Memphis Horns. E' in effetti un lavoro efficace e colmo di energia, che pur ammodernando le sonorita' e' percorso da una genuina vena blues; la chitarra e la voce di Guy sono entrambe potentissime e travolgenti nei brani piu' energici e sanguigni, che sono la maggioranza, ma efficaci anche negli episodi piu' lenti. Grande blues elettrico, con un sound corposo e rude nei punyi giusti; Guy si cimenta in un caso anche col il soul nella cover di ''Mustang sally''. Il piu' noto e stimato chitarrista vivente di Chicago, il bluesman Buddy Guy porta avanti la tradizione di Muddy Waters. Dopo gli inizi difficilissimi e senza contratto discografico il suo nome e' divenuto leggendario: Eric Clapton ha definito Buddy Guy il suo chitarrista blues favorito ed i suoi tre album per la Silvertone degli anni '90 sono stati insigniti di numerosissimi riconoscimenti tra cui tre Grammy Award.
Euro
25,00
codice 264726
scheda
H.p. lovecraft live may 11 1968 (2015 reissue)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1968  sundazed 
rock 60-70
ristampa uscita nell' ottobre 2015, sebbene il retrocopertina riporti l' anno 2016, con copertina completamente diversa da quella dell' originaria edizione curata, dalla stessa Sundazed, nel 1991, ma identico contenuto musicale. Pubblicato postumo nel 1991, questo album e' la realizzazione ufficiale dell' inedito intero concerto dell' 11 maggio 1968 al Fillmore West di San Francisco, considerato come uno dei migliori concerti per qualita' sonora e musicale degli interi anni '60 Americani. "Live May 11, 1968" dimostra in maniera inequivocabile la grandeza live della band sulla quale a lungo e' stato favoleggiato; vede all' opera al basso il nuovo acquisto Jeff Boyan (al posto di Jerry McGeorge), con il gruppo che esegue notevolissime versioni di brani dal primo album "H.P.Lovecraft" e concede due anticipazioni dall' imminente "2" (che sara' pubblicato poche settimane dopo), iniziando con le due lunghe ed acide jams "Wayfaring Stranger", che ricorda a tratti la trance che i Can avrebbero presto messo a punto in Germania, e la lisergica "The Drifter", e proseguendo con altri sei brani, tra cui le covers da Fred Neil "That's The Bag I'm In" e "Country Boy & Bleeker Street" e quella da Randy Newman "I've Been Wrong Before", che riescono a mettere insieme psichedelia di stampo westcoastiano ed una potenza tipica di tanti gruppi garage e psichedelici dell' area di Chicago, Shadows of Knight in testa, Certamente un documento fondamentale della psychedelia di alta epoca americana. Questi i brani contenuti: Wayfaring Stranger / The Drifter / It's About Time / The White Ship / At The Mountains Of Madness / The Bag I'm In / I've Been Wrong Before / Country Boy & Bleeker Street. Formatisi a Chicago per iniziativa di George Edwards, che aveva per qualche tempo suonato con Steve Miller ed aveva gia' realizzato, come solista, alcuni singoli, realizzarono un primo splendido album di psichedelia soffice e personalissima, con in formazione il bassista Jerry Mc George ex-Shadows of Knight. Dopo il trasferimento prima a San Francisco, poi a Los Angeles, con l' ex-Saturday' s Children Jeff Boyan al posto di Mc George, incisero un secondo lavoro con evidenti influenze californiane, forse meno personale ma per molti addirittura superiore al primo. Dopo lo scioglimento della band il batterista Mike Tezga formo' i Bangor Flying Circus e i Lovercraft.
Euro
31,00
codice 3037726
scheda
H.p. zinker Beyond it all
Lp [edizione] originale  stereo  uk  1990  roughneck 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 90
Prima stampa inglese, copertina semilucida fronte retro con barcode 5017161000843, label verde con scritte nere e logo Roughneck bianco e nero in alto, catalogo NECKLP3, scritta ''MPO'' incisa sul trail off di entrambi i lati e ''mike's – the exchange'' su quello del lato B. Pubblicato nell'ottobre del 1990 dalla Roughneck, il primo album, successivo al mini lp ''...and there was light'' (2/90) e precedente il secondo album ''Hovering'' (1991). Prodotto dal gruppo stesso, che vede qui espandere il suo organico a trio con l'ingresso di un vero batterista, l'americano David Wasik, in sostituzione della drum machine, ''Beyond it all'' e' ricordato dalla critica come un grande passo avanti per gli H.P. Zinker: i brani, in media piuttosto lunghi, lasciano spazio a divagazioni strumentali che riecheggiano lpo hard rock venato di prog dei primi anni '70 dei Black Sabbath, anche per il loro incedere lento e per il sound chitarristico denso e ombroso, al quale fanno da contrappunto passaggi di quiete apparente; ma il loro non e' un sound meramente vintage, bensi' fa pensare ad una versione incupita dei Dinosaur Jr. Provenienti dall'Austria, Hans Platzgumer e Frank Puempel formano gli H.P. Zinker a New York nel 1989; inizialmente si avvalgono di una drum machine e si esibiscono al CBGB's, fino a che Wharton Tiers non li nota e ne produce il primo mini lp ''...and there was light'' nel 1990. In seguito il batterista Dave Wasik entra in formazione ed il gruppo pubblica il primo lp ''Beyond it all'', sempre nel 1990, considerato uno dei loro album migliori, consistente in un potente hard rock dalle influenze anni '70. Gli H.P. Zinker inseriscono nel loro suono contaminazioni metal e jazz, coverizzando un brano del pianista Dave Brubeck, la storica ''Take five''. Nel 1991 Puempel lascia il gruppo, che continua ad incidere fino al 1995 per poi sciogliersi.
Euro
18,00
codice 337030
scheda
Haircut one hundred Haircut 100% live! - hammersmith odeon spring 1982 (ltd. red vinyl rsd 2023)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1982  demon 
punk new wave
Edizione limitata a 1.200 copie, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2023, in vinile da 140 grammi di colore rosso, label a righe rosse e bianche con scritte nere, catalogo DEMREC1095. Pubblicato nel 2023 dalla Demon, questo album, realizzato in piena cooperazione con il gruppo, contiene registrazioni (senza overdubs) dal vivo effettuate al concerto dato dagli Hairtcut One Hundred nella notte fra il 31 marzo ed il primo aprile del 1982 presso lo Hammersmith Odeon di Londra. Il gruppo appare in grandissima forma con il suo scoppiettante ibrido fra pop ballabile e funk iperdinamico, aprendo la scaletta con la cover degli War "Low rider" e prosegue con molti dei loro brani più amati. Questa la scaletta: "Low Rider", "Baked Beans", "Favourite Shirts (Boy Meets Girl)", "Calling Captain Autumn", "Milk Film", "Snow Girl", "Lemon Firebrigade", "Fantastic Day", "Love's Got Me In Triangles", "Love Plus One", "Kingsize (You're My Little Steam Whistle)". Band inglese caratterizzata da un suono sospeso tra funk e pop, gli Haircut 100 furono uno dei piu' celebrati ed accessibili gruppi della new wave inglese. Formati nel 1980 da Nick Heyward, Les Nemes e Graham Jones, furono sono presto raggiunti dal batterista Memphis Blair Cunningham, dal sassofonista Phil Smith e dal percussionista Mark Fox. Firmarono quasi subito per la Arista, che li affido' al produttore Bob Sargeant, ed esordirono nel 1981 con il singolo "Favourite Shirts (Boy Meets Girl)", che arrivo' al quarto posto nella classifica britannica. Il primo album "Pelican West" usci' all' inizio del 1982, seguito poco dopo dal singolo "Love Plus One", un successo travolgente, che rese la band fra le piu' celebri del periodo. Questa felice fase duro' poco pero', poiche' il cantante Heyward decise di lasciare il gruppo per la carriera solista. Il successo svani' e con Fox alla voce la band prosegui' per tutto il 1983 e 1984, quando, dopo l'uscita dell' album ''Paint and Paint'', si sciolsero.
Euro
23,00
codice 3516571
scheda

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