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Rose of avalanche
always there + 2
12" [edizione] originale stereo uk 1986 fire
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina (con apertura di circa 4 cm. lungo la costola in alto) lucida senza barcode, etichetta custom nera, bianca e rossa da un lato e nera con scritte rosse e bianche dall' altro, catalogo BLAZE 18T; l' edizione "regolare" del dodici pollici uscito nel 1986, quinto ep della band, contenente tre brani all' epoca inediti, presto tutti inseriti nella raccolta "Always There" (uscita sempre su Fire sul finire del 1986): la bella "Always There", ballata dove il ritmo serrato della chitarra acustica si coniuga con la base ritmica e con la seconda chitarra elettrica che rimane in sottofondo, la personale cover di "Waiting For The Sun" dei Doors, che conferma le matrici rock del gruppo, seguita dalla conclusiva notevole "Majesty". I Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche; chiude questo ibrido la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, in alcuni episodi, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamnete la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
Goddess + 2
12'' [edizione] originale stereo uk 1985 L.I.L.
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa inglese, copertina senza barcode, label bianca con scritte blu e logo LIL blu in alto, catalogo 12LIL2, scritta ''MPO'' incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nell'ottobre del 1985 dalla Leeds Independent Label (LIL) in Gran Bretagna, dove giunse al sedicesimo posto nella classifica indipendente, il secondo 12'', successivo al primo ''L.A. rain'' (1985) e precedente l'album d'esordio ''First avalanche'' (1986). Contiene tre brani, ''Goddess'', ''A thousand landscapes'' e ''Gimme some lovin''' (sorprendente cover del vecchio successo degli anni '60 dello Spencer Davis Group), poi tutti inseriti nel primo sopracitato album, e caratterizzati da un sound meno che, pur mantenendo i connotati dark del primo 12'', si articola in brani piu' rock, seguendo un percorso che fu negli stessi anni anche dei piu' noti Sisters of Mercy. Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
In rock
Lp [edizione] originale stereo uk 1988 fire
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa inglese, copertina lucida fronte retro senza barcode, label nera con scritte in lettere bianche e rosse, logo Fire Records rosso in alto, catalogo FIRE LP12, scritta ''a porky prime cut'' incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nell'aprile del 1988 dalla Fire in Gran Bretagna, dove giunse al decimo posto nella classifica indipendente, e dalla Restless negli USA, il terzo album, successivo a ''Always there'' (1986) e precedente ''Never another sunset'' (1989). Questa terza realizzazione si discosta dalle prime sonorita' dark wave vicine ai Sisters Of Mercy che avevano caratterizzato il gruppo ai suoi esordi, per avvicinarsi, come lo stesso titolo suggerisce, a sonorita' rock vicine allo hard rock underground ed al protopunk, sebbene di indubbia derivazione post punk: la ronzante ''Height of the clouds – part 2'' richiama i Jesus and Mary Chain, mentre la lunga e dirompente quanto minimalista ''Darkjorian'' sembra figlia dell'unione fra gli Stooges e gli Spacemen 3 di ''Suicide''. In altri episodi si avverte un tono epico ed anthemico che sembra superare ormai le ombre del dark. Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
L.a. rain
12'' [edizione] originale stereo uk 1985 Leeds Independent Label
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina (con moderati segni di invecchiamento) lucida senza barcode, label viola e nera, catalogo 12LIL1, versione con "1-LIT·12-A1 I WISH WE COULD ALL MELT IN L.A. A PORKY PRIME CUT." inciso sul trail off del lato A e "1-LIT-12-AA1 NICE SMELL OF ROSES A PORKY PRIME CUT" su quello del lato B. Pubblicato nel maggio del 1985 dalla Leeds Independent Label (LIL) in Gran Bretagna, dove giunse al decimo posto nella classifica indipendente, il notevolissimo primo 12'', precedente il secondo ''Goddess'' (1986). Contiene la lenta e tenebrosa ''L.A. Rain'', seguita dal ritmo incalzante rock di ''Rise To The Groove'' e la conclusiva tirata di ''Conceal Me'', canzoni dai toni abrasivi ed oscuri che mostrano influssi di band quali Bauhaus e Sisters Of Mercy, tutte e tre poi inserite nella raccolta della band "Rose of Avalanche", uscita in Italia, ed in quella ''First avalanche'' che uscira' dopo qualche mese in Inghilterra (con un brani in piu'). Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
Never another sunset
Lp [edizione] seconda stampa stereo uk 1989 avalantic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Seconda stampa inglese, pressoche' identica alla prima tiratura ma senza piu' la distribuzione Cartel sull'etichetta, copertina lucida apribile con barcode, label nera con scritte bianche e logo Avalantic Records bianco e nero in basso, catalogo AVELP1, groove message ''doctor marcus'' sul lato A, scritta ''db. tape one'' incisa sul trail off del lato A e ''bilbo. tape one'' su quello del lato B. Pubblicato nell'aprile del 1989 dalla Avalantic in Gran Bretagna, dove giunse al decimo posto nella classifica indipendente, non uscito negli USA, il terzo album, successivo a ''In rock'' (1988) e precedente ''strings 'a' beads'' (1990). E' un lavoro che, pur mantenendo le sonorita' gotiche e dark degli esordi, sembra risentire non poco dell'avvento della scena shoegazer britannica, le cui sonorita' psichedeliche ed ottundenti riecheggiano in piu' di un brano di questo ''Never another sunset'' e che si amplificheranno nell'album successivo. Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che assumeranno connotazioni sempre piu' rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
Rose of avalanche
Lp [edizione] originale stereo ita 1985 contempo
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
Prima stampa, realizzata in esclusiva dalla italiana Contempo, copertina (con diversi segni di invecchiamento) lucida fronte retro senza barcode, inner sleeve con testi, label azzurra con scritte bianche, catalogo CONTE104. Pubblicato nel 1985 dalla Contempo in Italia, questo album e' essenzialmente una raccolta dei primi due 12'' del gruppo ''L.A. rain'' e ''Goddess'', piu' il brano ''American girls'', all' epoca noto solo ai pochissimi possessori della compilation "Parkside Shivers". Presto gli stessi brani piu' un' altro saranno pubblicati anche in Inghilterra come ''First avalanche'' (uscito nel marzo 1986, che conteneva anch'esso tutti i brani dei primi due 12''). Reperto quindi "definitivo" della prima fase artistica della eccellente e non abbastanza valutata dark band inglese, l'album da' uno spaccato dell'evoluzione stilistica della band avvenuta fra i primi due 12'', piu' dark e gothico il primo, ancora molto influenzato da gruppi quali Bauhaus e Sisters Of Mercy, piu' rock e meno legato alle atmosfere oscure del dark il secondo. Questi i brani presenti: ''Rise to the groove'' (primo 12'', 5/85), ''A thousand landscapes'' (secondo 12'', 10/85), ''American girls'' (sul primo album ''First avalanche'', 3/86), ''Gimme some lovin''' (secondo 12'', 10/85), ''Goddess'' (secondo 12'', 10/85), ''Conceal me'' (primo 12'', 5/85), ''L.A. rain'' (primo 12'', 5/85). Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
Rose of avalanche
Lp [edizione] originale stereo ita 1985 contempo
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Prima stampa italiana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida fronte retro senza barcode, inner sleeve con testi, label azzurra con scritte bianche, catalogo CONTE104. Pubblicato nel 1985 dalla Contempo in Italia, questo album e' essenzialmente una raccolta dei primi due 12'' del gruppo ''L.A. rain'' e ''Goddess'', piu' il brano ''American girls'', all' epoca noto solo ai pochissimi possessori della compilation "Parkside Shivers". Presto gli stessi brani piu' un' altro saranno pubblicati anche in Inghilterra come ''First avalanche'' (uscito nel marzo 1986, che conteneva anch'esso tutti i brani dei primi due 12''). Reperto quindi "definitivo" della prima fase artistica della eccellente e non abbastanza valutata dark band inglese, l'album da' uno spaccato dell'evoluzione stilistica della band avvenuta fra i primi due 12'', piu' dark e gothico il primo, ancora molto influenzato da gruppi quali Bauhaus e Sisters Of Mercy, piu' rock e meno legato alle atmosfere oscure del dark il secondo. Questi i brani presenti: ''Rise to the groove'' (primo 12'', 5/85), ''A thousand landscapes'' (secondo 12'', 10/85), ''American girls'' (sul primo album ''First avalanche'', 3/86), ''Gimme some lovin''' (secondo 12'', 10/85), ''Goddess'' (secondo 12'', 10/85), ''Conceal me'' (primo 12'', 5/85), ''L.A. rain'' (primo 12'', 5/85). Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
String a beads
Lp [edizione] originale stereo fra 1990 new rose
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa europea di pressaggio francese su New Rose, copertina lucida fronte retro con barcode, label bianca con parti nere e rosa in basso, scritte bianche lungo il bordo in basso e nere altrove, logo New Rose bianco e nero in alto, catalogo ROSE228, scritta ''MPO'' incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nell'ottobre del 1990 dalla Avalantic in Gran Bretagna, dopo ''Never another sunset'' (1989) e prima di ''I.C.E.'' (1991), il quarto album della leggendaria band dello Yorkshire, capitanata da Philip Morris e Paul James Berry. Questa quarta realizzazione vedra' un ulteriore cambiamento nelle melodie del gruppo. Infatti partiti da sonorita' dark wave vicine ai Sisters Of Mercy si avvicineranno a sonorita' piu' rock oriented sino a giungere a questo strano ed intrigante ibrido di rock chitarristico, guitar pop, vaghe influenze psichedeliche e wave, con marcati echi anni '60 in molti brani, seppure non in senso derivativo, atmosfere non piu' oscure, ed addirittura qualche suggestione del suono della scena di ''Madchester'' allora in voga in un paio di episodi (''Your lights on'', ''Be true to your love''). Gli inglesi dello Yorkshire Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche, e si caratterizzano anche per la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, talvolta, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamente la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
too many castles in the sky + 2
12" [edizione] originale stereo uk 1986 fire
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina lucida senza barcode, etichetta custom, catalogo BLAZE 9; il terzo dodici pollici uscito nel maggio del 1986, contiene tre brani all' epoca inediti: l' affascinante "Too Many Castles In The Sky" sul lato A e sul retro la cover del classico rock'n'roll "Dizzy Miss Lizzy" e la vellutata ed oscura "Assassin": solo la title track verra' inserita nella raccolta "Always There" uscita su Fire alla fine dello stesso 1986. I Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche; chiude questo ibrido la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, in alcuni episodi, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamnete la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
velveteen + 2
12" [edizione] originale stereo uk 1986 fire
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina lucida senza barcode, etichetta custom, catalogo BLAZE 14T, "Goodbye Jim" inciso sul trail off del lato A; dodici pollici uscito nel settembre del 1986, e giunto al nono posto delle classifiche indipendenti inglesi; contiene tre brani all' epoca inediti: "Velveteen" e "Who Cares", lente ballate affascinanti, tra le migliori realizzazioni del gruppo, dove la voce di Philip si abbandona a sognanti trame, ed infine un terzo brano, "Just Like Yesterday", dove si accentua la matrice rock del gruppo. "Velveteen" sara' inclusa presto nella raccolta "Always There", rimarranno invece altrimenti inediti gli altri due brani. I Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche; chiude questo ibrido la voce spesso loureediana di Philip Morris, non di rado accostabile a quella di Andrew Eldritch dei concittadini Sisters of Mercy, capace pero' anche di assumere personali toni trasognati. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta a Leeds da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra), attorno a cui si sviluppera' una formazione che nel tempo subira' una alcuni avvicendamenti d' organico, prevedendo sempre la presenza di due chitarre. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamnete la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
velveteen + 2
12" [edizione] originale stereo uk 1986 fire
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina (con moderati segni di invecchiamento) lucida senza barcode, etichetta custom, catalogo BLAZE 14T, "Goodbye Jim" inciso sul trail off del lato A; dodici pollici uscito nel settembre del 1986, e giunto al nono posto delle classifiche indipendenti inglesi; contiene tre brani all' epoca inediti: "Velveteen" e "Who Cares", lente ballate affascinanti, tra le migliori realizzazioni del gruppo, dove la voce di Philip si abbandona a sognanti trame, ed infine un terzo brano, "Just Like Yesterday", dove si accentua la matrice rock del gruppo. "Velveteen" sara' inclusa presto nella raccolta "Always There", rimarranno invece altrimenti inediti gli altri due brani. I Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche; chiude questo ibrido la voce spesso loureediana di Philip Morris, non di rado accostabile a quella di Andrew Eldritch dei concittadini Sisters of Mercy, capace pero' anche di assumere personali toni trasognati. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta a Leeds da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra), attorno a cui si sviluppera' una formazione che nel tempo subira' una alcuni avvicendamenti d' organico, prevedendo sempre la presenza di due chitarre. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamnete la matrice post-punk degli esordi.
Rose of avalanche
velveteen + 2
12" [edizione] originale stereo uk 1986 fire
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina (con diversi segni di invecchiamento) lucida senza barcode, etichetta custom, catalogo BLAZE 14T, "Goodbye Jim" inciso sul trail off del lato A; dodici pollici uscito nel settembre del 1986; contiene tre brani all' epoca inediti: "Velveteen" e "Who Cares", lente ballate affascinanti, tra le migliori realizzazioni del gruppo, dove la voce di Philip si abbandona a sognanti trame, ed infine un terzo brano, "Just Like Yesterday", dove si accentua la matrice rock del gruppo. "Velveteen" sara' inclusa presto nella raccolta "Always There", rimarranno invece altrimenti inediti gli altri due brani. I Rose Of Avalanche coniugano il post punk dalle tinte oscure dark wave, vicine ai Sisters Of Mercy, alle sonorita' rock classiche; chiude questo ibrido la voce di Philip Morris che per impostazione rimanda alla memoria, in alcuni episodi, gli irrangiugibili Lou Reed ed Iggy Pop. Il gruppo si forma nei primi anni ottanta nello Yorkshire da Philip Morris (voce) e Paul James Berry (chitarra); si uniranno Glenn Schultz (chitarra), Alan Davis (basso) e Nicol Mackay (batteria) poi sostituito da Mark Thomson. Appartenenti alla seconda meta' degli anni ottanta, i Rose Of Avalanche pubblicheranno una manciata di singoli e pochi album che nel loro incedersi assumeranno sempre maggiori connotazioni rock abbandonando progressivamnete la matrice post-punk degli esordi.
Roth adam and his band of men
Down to the shore ost (ltd.)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1981 hozac
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata a 500 copie, copertina senza codice a barre, inner sleeve con foto e note. Ristampa del 2021 ad opera della Hozac, pressoché identica alla assai rara prima tiratura. Originariamente pubblicata nel 1981, questa è la colonna sonora del misconosciuto film "Down the shore" (uscito in verità con il titolo definitivo di "Beach house", una storia balneare adolescenziale); il film, si dice, non era un granché, ma la colonna sonora è rimasta invece un apprezzato e ricercato oggetto di culto. Ne furono artefici Adam Roth and His Band Of Men: Roth (1958-2015), un veterano della scena di Boston, è ricordato soprattutto come membro dei Del Fuegos, formatisi nel 1983 nella stessa città, ed autori di un roots rock senza fronzoli che mostrava alcune affinita' con il paisley, ma negli anni immediatamente precedente aveva militato anche nei Marshalls e negli Hoy Boy and the Doys. La colonna sonora di "Down the shore" è un amato lavoro di brillante power pop irruvidito ed irrobustito da una vena punk melodica, inciso da un gruppo formato ad hoc da Adam insieme al fratello Charles Roth, e nel quale appiccicosissimi ritornelli pop fanno il paio con un sound secco ed assertivo, a tratti graffiante nella chitarra, animato da puro divertimento rock'n'roll, amato non a caso anche dai tipi di Flex, che lo hanno descritto eloquentemente come "the music is top notch" e "Ramones meet the MnM's at a Beach Boys show". Nel suo genere un disco da riscoprire, cronicamente rarissimo nella sua originaria tiratura, dei cui esemplari la gran parte finì presto in negozi di seconda mano prima di sparire rapidamente dalla circolazione a causa di incompresioni con il management.
Royal court of china
Geared and primed
Lp [edizione] originale stereo usa 1989 A&M
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
prima stampa USA, copertina (con leggeri segni di invecchiamento e cut promozionale sulla costola superiore) con codice a barre, etichetta nera con parti bianche, oro ed argento nella fascia centrale, catalogo SP5234, vinile ambrato se posto contro luce. Pubblicato nel 1989 dalla A&M, il secondo ed ultimo album, successivo all'eponimo esordio del 1987. Persi i membri co-fondatori Oscar Rice e Robert Logue, sostituiti da Drew Cornutt (basso) e Jeff Mays (chitarra solista), i RCOC si danno completamente all' hard rock, interpretandolo con una vena sporca e stradaiola, ma con un sound pienamente anni '80 e vicino al mainstream, anthemico e non particolarmente ruvido, mentre il cantato di Joe Blanton fa pensare ad un Bon Jovi un po' più graffiante ed aggressivo. I Royal Court Of China provenivano da Nashville, citta' ben piu' nota per le radici country, che invece e' terra natia del gruppo autore di sonorita' hard rock e roots, dove le chitarre si mettono in evidenza anche grazie alla slide guitar e per la tecnica, capace parallelamente d'intensita' sofferta o di fisicita' liberatoria. I Royal Court of China nascono come fans di Alice Cooper, Led Zeppelin, Blackmore e Stevie Ray Vaughan, ma sara' l'esplosione del movimento punk che dara' ai componenti la spinta per formare una band. Infatti i Royal Court Of China nascono dalle ceneri degli The Enemy, protesi verso sonorita' punk; ben bresto, dopo l'uscita del bassista/chitarrista che formera' i Knocking On Joe, il gruppo cambiera' stile musicale e nome. Capitanati da Joe Blanton, voce e chitarra, Robert Logue basso e mandolino, si completano con Chris Mekow, batteria ed Oscar Rice, chitarre, presero spunto per il proprio nome da un'intervista a Jimmy Page, dove questi affermava che il nome del supergruppo The Firm, precursore dei Led Zeppelin, fu scelto scartando appunto la sigla The Royal Court Of China, che invece venne adottata dalla formazione di Nashville. Dopo la realizzazione dell'ottimo eponimo album di debutto (1987), Oscar Rice e Robert Logue uscirono dalla formazione per dare vita al gruppo folk The Shakers; questo evento decreto' un cambiamento nello stile del gruppo, che rafforzò le sue influenze hard rock con l'album ''Geared & Primed'' del 1989.
Royal court of china
The royal court of china
Lp [edizione] originale stereo usa 1987 a&m
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Prima stampa americana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) con codice a barre, inner sleeve fotografica, etichetta nera con parti bianche, oro ed argento nella fascia centrale, catalogo SP5174, vinile ambrato se posto in controluce. Pubblicato nel 1987 dalla A&M, dopo il primo mini ''Off the bear'n path'' (1986) e prima del secondo lp ''Geared & primed'' (1989), questo e' il primo album, considerato il loro capolavoro, dei Royal Court Of China di Nashville, citta' ben piu' nota per le radici country, che invece e' terra natia del gruppo autore di sonorita' hard rock e roots, dove le chitarre si mettono in evidenza anche grazie alla slide guitar e per la tecnica, capace parallelamente d'intensita' sofferta o di fisicita' liberatoria. I Royal Court of China nascono come fans di Alice Cooper, Led Zeppelin, Blackmore e Stevie Ray Vaughan, ma sara' l'esplosione del movimento punk che dara' ai componenti la spinta per formare una band. Infatti i Royal Court Of China nascono dalle ceneri degli The Enemy, protesi verso sonorita' punk; ben bresto, dopo l'uscita del bassista/chitarrista che formera' i Knocking On Joe, il gruppo cambiera' stile musicale e nome. Capitanati da Joe Blanton, voce e chitarra, Robert Logue basso e mandolino, si completano con Chris Mekow, batteria ed Oscar Rice, chitarre. Il gruppo prese spunto per il proprio nome da un'intervista a Jimmy Page, dove questi affermava che il nome del supergruppo The Firm, precursore dei Led Zeppelin, fu scelto scartando appunto la sigla The Royal Court Of China, che invece venne adottata dalla formazione di Nashville. Dopo la realizzazione di questo primo album, Oscar Rice e Robert Logue uscirono dalla formazione dando vita al gruppo folk The Shakers; questo evento decreto' un cambiamento nello stile del gruppo, che rafforzava le sue influenze hard rock con l'album ''Geared & Primed''.
Royal court of china
The royal court of china
Lp [edizione] originale stereo usa 1987 a&m
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa americana, copertina con codice a barre, inner sleeve con angoli superiori stondati, foto e crediti, etichetta nera con parti bianche, oro ed argento nella fascia centrale, scritte argento, catalogo SP5174, vinile ambrato se posto contro una forte luce. Pubblicato nel 1987 dalla A&M, dopo il primo mini ''Off the bear'n path'' (1986) e prima del secondo lp ''Geared & primed'' (1989), questo e' il primo album, considerato il loro capolavoro, dei Royal Court Of China di Nashville, citta' ben piu' nota per le radici country, che invece e' terra natia del gruppo autore di sonorita' hard rock e roots, dove le chitarre si mettono in evidenza anche grazie alla slide guitar e per la tecnica, capace parallelamente d'intensita' sofferta o di fisicita' liberatoria. I Royal Court of China nascono come fans di Alice Cooper, Led Zeppelin, Blackmore e Stevie Ray Vaughan, ma sara' l'esplosione del movimento punk che dara' ai componenti la spinta per formare una band. Infatti i Royal Court Of China nascono dalle ceneri degli The Enemy, protesi verso sonorita' punk; ben bresto, dopo l'uscita del bassista/chitarrista che formera' i Knocking On Joe, il gruppo cambiera' stile musicale e nome. Capitanati da Joe Blanton, voce e chitarra, Robert Logue basso e mandolino, si completano con Chris Mekow, batteria ed Oscar Rice, chitarre. Il gruppo prese spunto per il proprio nome da un'intervista a Jimmy Page, dove questi affermava che il nome del supergruppo The Firm, precursore dei Led Zeppelin, fu scelto scartando appunto la sigla The Royal Court Of China, che invece venne adottata dalla formazione di Nashville. Dopo la realizzazione di questo primo album, Oscar Rice e Robert Logue uscirono dalla formazione dando vita al gruppo folk The Shakers; questo evento decreto' un cambiamento nello stile del gruppo, che rafforzava le sue influenze hard rock con l'album ''Geared & Primed''.
S.O.A. (State of alert)
No policy lp
lp [edizione] nuovo stereo usa 1981 born to kill
punk new wave
punk new wave
copertina ruvida senza barcode, etichetta "custom" fotografiche in bianco e nero, questo album contiene per intero il leggendario e rarissimo 7" ep "No policy" del gruppo hardcore di Washington, DC, pubblicato originariamente nell' aprile 1981 dalla Dischord; oltre ai dieci brani di quel disco, che rimarra' l' unica uscita ufficiale in proprio del gruppo, sono inclusi altri 25 brani, ovvero i quattro presenti nella storica raccolta sempre della Dischord "Flex Your Head", uscita nel 1982, vari episodi tratti da demos od esecuzioni live, ed i i cinque brani dell' unico demo degli EXTORTS, gruppo che precedette appunto gli S.O.A., con Lyle Preslar poi nei Minor Threat e gli altri 3/4 della band presto negli S.O.A.. Tra di essi il cantante Henry Garfield, che sciolti gli S.O.A. andra' in California e sara' nei BLACK FLAG (poi anche solista). Certo gli elementi di carattere storico che rendono queste registrazioni un tassello importante della ricca scena hardcore di Washington e non solo sono tanti, ma "No Policy" va comunque, a prescindere da questo, considerato un piccolo classico di quella scena, con il suo stordente hardcore, velocissimo e noisy, e la voce gia' significativamente devastata e devastante di Garfield/Rollins.
S.o.d. (stormtroopers of death)
Speak english or die (ltd. picture disc - no barcode)
Lp [edizione] ristampa stereo ger 1985 vinyl maniacs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
La ormai rara ristampa del 2004 su picture disc, ad opera della svedese Vinyl Maniacs, in edizione limitata a mille copie, qui nella versione senza barcode, catalogo VMLP008, con una bonus track rispetto alla rara prima stampa vinilica ("Ram it up", tratta dalla compilation "From the megavault" del 1985). Originariamente pubblicato nell'agosto del 1985 dalla Megaforce negli USA e dalla Roadrunner in Europa, il primo acclamato e seminale album, precedente il live "Live at Budokan" (1992). una radicale fusione fra hardcore punk e speed / thrash metal che ha fatto scuola e che ha ispirato legioni di bands successive, "Speak English or die" combina ritmiche vorticose e potentissime con un cantato frenetico e maniacale e rasoiate chitarristiche di rara ferocia, mentre le canzoni esprimono una posa machista talmente ostentata da essere (coscientemente, a quanto pare) comica. Gli Stormtroopers Of Death, noti anche come S.O.D., sono considerati uno dei gruppi di collegamento fondamentali fra lo hardcore punk e lo speed / thrash metal; nati come un progetto collaterale di breve durata dei membri degli Anthrax Scott Ian e Charlie Benante, con Dan Lilker (dai Nuclear Assault, e peraltro ex Anthrax) e Billy Milano (dal gruppo hc punk The Psychos), hanno poi assunto un ruolo storico più che rilevante sulla scena. Incisero il loro primo acclamato album "Speak English or die" (1985) nell'arco di tre giorni, un disco seminale nell'incrocio stilistico fra hardcore punk e speed / thrash metal, caratterizzato anche da testi molto espliciti ed offensivi, accusati di razzismo e sessismo, ma animati da un provocatorio umorismo e, come spiegato da membri della band nel corso degli anni, da non prendere affatto sul serio. L'esistenza della band riprenderà più volte dagli anni '80 ai primi anni 2000, e le varie riunioni produrranno qualche ulteriore album, come il "Live at Budokan" (1992), "Bigger than the devil" (1999) e "Rise of the infidels" (2007, che contiene materiale in studio e dal vivo).
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2019 tee pee
indie 2000
indie 2000
Edizione limitata in vinile color argento metallizato, catalogo TPE-210-1. Pubblicato nell'aprile del 2019 dalla Tee Pee, il primo album degli americani Sad Planets, nuovo progetto nato dall'iniziativa di due musicisti di Akron, Ohio, Patrick Carney, batterista dei Black Keys, e John Petkovic, già membro di gruppi quali Cobra Verde, gli splendidi Death Of Samantha (vera cult band degli anni '80) e Sweet Apple. Con i Black Keys in pausa e con il loro frontman Dan Auerbach impegnato con altri progetti, Carney si è dedicato all'attività di produttore ed ha infine dato vita ai Sad Planets con Petkovic: il primo suona la batteria ed altri strumenti, fra cui i sintetizzatori, mentre quest'ultimo canta e suona la chitarra. Il grande J Mascis dei Dinosaur Jr, compagno di Petkovic negli Sweet Apple, è ospite alle sessioni. Dieci brani di ''psychedelic trash'' in cui convivono elementi garage punk, psichedelia, art rock ed influenze del primo Eno, fra echi degli anni '60 e degli anni '70 del punk e dopo punk, un disco dal sound pungente e spigoloso, eccentrico e talora leggermente dissonante, ma anche melodico ed suo modo pop ed accattivante.
Sand in the face
Sand in the face
Lp [edizione] originale stereo usa 1986 twisted
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Prima rara stampa americana, copia con timbro promozionale dorato sul retro, copertina (con leggeri segni di invecchiamento) senza barcode, inner sleeve nera con sagomatura sul lato di apertura e messaggio di ringraziamento, label bianca con scritte nere, logo Twisted Records bianco e nero in alto, catalogo TLP1001. Pubblicato nel 1986 dalla Twisted negli USA, l'unico album dei Sand In the Face, gruppo hardcore punk di Towaco, New Jersey, attivo intorno a metà anni '80 e formato all'epoca di queste incisioni da Paul Schraft (voce, chitarra), Michelle Bonanni (basso) e Paul "Gus" Noser (batteria); nella loro primissima formazione aveva militato anche Peter Aaron Wegele, poi divenuto chitarrista e cantante dei Chrome Cranks a New York. Emersi dall'allora fertile terreno hardcore del New Jersey, accostati da alcuni critici alla musica offerta da labels come Buy Our Records e Mutha, suonavano uno HC punk tirato e diretto, senza fronzoli, molto grezzo e propulsivo, non privo di una verve rock'n'roll in alcuni episodi, con un sound chitarristico molto distorto, un cantato rabbioso ma non abrasivo. Condivisero i palchi con gruppi come Adrenalin OD, Bedlam e Sacred Denial, fra il 1983 ed il 1985 apparvero sulla compilation "Hardcore takes over 2" della Dirt Records, dedicata a gruppi del New Jersey, e sull'oscura antologia "Master tape volume 2" della Affirmation; il loro album fu inciso nel 1984 ma uscì solo nel 1986. Si sciolsero sul finire degli anni '80, con Schraft e Bonanni che formarono The Gentiles (pare con nessun disco all'attivo); Noser suonò negli anni '90 con i New Providence, insieme a musicisti provenienti dai Teenage Depression, altra leggendaria formazione punk del New Jersey.
Sarcofago
I.n.r.i.
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1987 greyhaze
heavy metal
heavy metal
Ristampa del 2022, copertina senza codice a barre, pressoché identica alla assai rara prima tiratura, corredata di inserto apribile con foto e testi. Originariamente pubblicato nel 1987 dalla Cogumelo in Brasile, il primo storico album, precedente "Rotting" (1989). "I.N.R.I." è un'opera seminale nello sviluppo del black metal, ed uno dei dischi più estremi nel suo genere ad uscire negli anni '80; testi violenti ed veementemente anticristiani, un cantato che definire al vetriolo sarebbe un eufemismo, piuttosto un gorgoglio demoniaco di rara malevolenza, una ritmica martellante e spesso vorticosa, talora confinante con lo hardcore (ma non manca qualche funereo rallentamento dagli echi sabbathiani qua e là), riff chitarristici ossessivi e privi di qualsiasi concessione al metal melodico, un disco che non fa prigionieri ed un'opea considerata fondamentale nel suo genere. Uno dei più importanti gruppi heavy metal dell'America latina, i Sarcofago sono considerati una formazione pionieristica nello sviluppo del black metal, e sono stati uno dei massimi gruppo extreme metal brasiliani, insieme ai ben più famosi Sepultura. La loro estetica ed il loro sound hanno ispirato alcuni dei protagonisti del nascente black metal scandinavo come Euronymous dei Mayhem: sia l'aspetto che l'iconografia e soprattutto la musica dei Sarcofago erano estremi, aggressivi, ferocemente anticristiani; la musica scandita da ritmi al limite del disumanizzato, riff chitarristici lugubri e lobotomizzanti, ed un cantato fra i più abrasivi e feroci mai sentiti. Il gruppo fu fondato a Belo Horizonte nel 1985 dal cantante e chitarrista Wagner Lamounier (aka Antichrist), poco essere stato estromesso dai sopracitati Sepultura, e dopo una manciata di apprezzati demos, il gruppo firmò con la label Cogumelo, che pubblicò il loro primo rarissimo e seminale album "I.N.R.I." nel 1987. Sarà seguito nel 1989 dal conciso "Rotting", considerato dalla critica uno dei loro migliori lavori, inciso con formazione ridotta a trio; i Sarcofago tuttavia non diventarono mai famosi quanto i rivali Sepultura, sia per la loro attitudine estrema ed incompromissoria che anche per la relativamente scarsa attività concertistica a lungo raggio. Si scioglieranno infine nel 2000.
Sarcofagus
Envoy of death (+ booklet)
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1980 nuclear war now
heavy metal
heavy metal
Vinile pesante, copertina lucida apribile senza codice a barre, libretto di dodici pagine con foto, testi e note biografiche, scritta "made in Italy" sulla label. Ristampa del 2021 ad opera della Nuclear War Now!, con copertina apribile (nella molto rara prima tiratura era a busta semplice). Originariamente pubblicato nel dicembre del 1980 dalla JP-Musiikki OY in Finlandia, il secondo album, successivo a "Cycle of life" (1980) e precedente "Core values" (2007). Inciso con il nuovo cantante Jukka Homi, subentrato a Hannu Leidén che aveva fronteggiato la band nel primo lp, supportato come in quello da Juha Kiminki (basso), Kimo Kuusniemi (chitarra), Esa Kotilainen (tastiere) ed Ari-Pekka Roitto (batteria), "Envoy of death" è uno dei primi album dello heavy metal finlandese, ma è anche un lavoro dal carattere più peculiare e sfaccettato: per quanto l'impianto musicale sia legato allo heavy metal, la presenza del maestosamente funereo organo di Kotilainen conferisce un tocco quasi hard prog ad alcuni episodi, la chitarra di Kuusniemi in alcuni punti viene caricata di effetti quasi psichedelici, e nel corso dell'ascolto più volte il loro sound mostra radici nello hard rock classico degli anni '70, ma la potenza dei riff chitarristici e la sezione ritmica pestona ed incalzante si ricollegano al metal. Attivi inizialmente fra il 1977 ed il 1982, poi riformatisi nel 2000 e rimasti sulla scena fino al 2020, i Sarcofagus sono una delle prime e pionieristiche bands di heavy metal della Finlandia. Guidati dal chitarrista Kimmo Kuusniemi, pubblicarono nel 1979 il loro primo singolo "Go to hell", e nel 1980 i loro primi due album, "Cycle of life" ed "Envoy of death", incisi con il talentuoso chitarrista Esa Kotilainen, il cui organo dette un tocco hard prog ma anche solennemente funereo alla musica. La loro musica si può accostare alla NWOBHM, della quale furono contemporanei, anche se nel loro sound emergono tracce del classico hard rock degli anni '70. Nel 1982 il leader del gruppo pubblicò un album a nome Kimmo Kuusniemi Band, "Moottorilinnut", il primo album heavy metal cantato in lingua finlandese (i primi due album dei Sarcofagus erano cantati in inglese); i Sarcofagus torneranno nei primi due decenni del XXI secolo e pubblicheranno due nuovi album, "Core values" (2007) e "Back from the valley of the kings" (2013).
School of language
Old fears
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2014 memphis industries
indie 2000
indie 2000
Vinile rosa pesante, copertina ruvida, completa di coupon per il download digitale, mediante adesivo sull'inner sleeve, adesivo di presentazione sul cellophane, etichetta bianca con scritte rosa, Lp pubblicato dalla Memphis Industries nell'aprile 2014, dopo "Sea from shore" (08), il secondo album per David Brewis, meta' dei Field Music. Dopo circa 6 anni, Brewis colleziona una serie di tracce di pop elettronico, minimale e cupo, con grooves talvolta funk, vicine al suono Brian Eno anni 80, ed alle atmosfere della trilogia berlinese di Bowie, soprattutto "Lodger". Sintetizzatori che prevalgono sulle chitarre, ritmiche robotiche, voci in falsetto che si alternano a voci piu' baritonali, in rimandi che talvolta possono evocare anche i Talking Heads e St.Vincent. Il progetto di David Brewis (Field Music) si concretizza per la prima volta a 33 giri con "Sea from shore" nel 2008, lavoro di stralunato indie pop, in cui le atmosfere autunnali ed il senso della melodia britannici vengono alterati con leggere iniezioni di rumorismo e di low fi. Le strutture fratturate, le melodie sognanti ed un leggero tocco di follia fanno pensare al Syd Barrett solista e piu' ancora ai Flaming Lips. Con questo progetto, School Of Language mostra un sound leggermente
piu' ruvido e robusto rispetto al gruppo madre, sfasando la melodia ed i toni delicati della sensibilita' pop inglese con venature noise e low fi, oltre che con tocchi psichedelici.
School of language
Sea from shore
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2008 thrill jockey
indie 2000
indie 2000
Copertina liscia a busta, allegato coupon per il download dell'album dal sito web della Thrill Jockey, inner sleeve in carta lucida con foto in bianco e nero, label custom con arazzo in varie sfumature di marrone e verde sullo sfondo, scritte bianche e nere, adesivo rettangolare sulla busta di nylon, munita di chiusura a strappo. Pubblicato nel febbraio del 2008 dalla Thrill Jockey negli USA e dalla Memphis Industries in Gran Bretagna, ''Sea from shore'' e' l'album d'esordio di School Of Language. Il progetto di David Brewis (Field Music) si concretizza per la prima volta a 33 giri con questo lavoro di stralunato indie pop, in cui le atmosfere autunnali ed il senso della melodia britannici vengono alterati con leggere iniezioni di rumorismo e di low fi. Le strutture fratturate, le melodie sognanti ed un leggero tocco di follia fanno pensare al Syd Barrett solista e piu' ancora ai Flaming Lips. Progetto avviato dall'inglese David Brewis, gia' membro dei Field Music, School Of Language mostra un sound leggermente piu' ruvido e robusto rispetto a questi, sfasando la melodia ed i toni delicati della sensibilita' pop inglese con venature noise e low fi, oltre che con tocchi psichedelici. Il primo album ''Sea from shore'' esce nel 2008.
Scofield john
east meets west
lp [edizione] ristampa stereo ger 1977 black hawk
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
ristampa europea, pressata in Germania nel 1987, copertina con barcode, etichetta grigia e lilla. Pubblicato nel 1977 dalla Black Hawk (uscito in Giappone su Trio), ''East meets West'' e' il primo album solista di John Scofield, precedente a ''Rough house'' (1978). Registrato il 12 ed il 18 agosto del 1977 con formazione composta da John Scofield (chitarra elettrica), Clint Houston (basso), Motohiko Hino (batteria) e Terumasa Hino (tromba). L'esordio di Scofield come leader lo vede alle prese con una eclettica fusion che va dal jazz funk scattante si ''Public domain'', che ricorda il Miles Davis di ''On the corner'' (1972), alla rarefatta e delicata ''Amy (who else?)'' fino a brani semi acustici dai ritmi piu' vicini al jazz tradizionale, il tutto con la sua chitarra al centro della scena. Questa la scaletta: ''Public domain'', ''Amy (who else?)'', ''Blues for Okinawa'', ''Un toco loco-ballet'', ''Ida lupino''. Uno dei piu' importanti chitarristi del jazz di fine '900 insieme a Bill Frisell e Pat Metheny, John Scofield suona con Charles Mingus nel 1976 e poi sostituisce Pat Metheny nel Gary Burton Quartet. Contemporaneamente inizia la sua carriera solista con l'album "East meets west" (1977) ed in seguito suona nel quintetto di Dave Liebman e, fra il 1982 ed il 1985, con Miles Davis. Attivo in ambito fusion con un frizzante stile dagli accenti funk e soul, dagli anni '90 in poi sperimenta anche con generi elettronici come la drum'n'bass.
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