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Muldaur geoff and texas sheiks
Geoff muldaur and the texas sheiks
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2009 tradition & moderne
blues rnr coun
blues rnr coun
Vinile pesante, copertina liscia a busta, inner sleeve in carta lucida con note e foto in bianco e nero, label bianca con scritte nere ed indicazione della facciata in rosso, catalogo T&M1045. Pubblicato nel settembre del 2009 dalla Tradition & Moderne, questo album e' il primo frutto del progetto avviato nel 2008 dal musicista folk americano Geoff Muldaur; oltre a lui, troviamo l'apprezzato chitarrista e produttore Stephen Bruton, l'acclamata suonatrice di dobro Suzy Cashdollar, la violinista Suzy Thompson, il musicista blues Johnny Nicholas ed il contrabbassista Bruce Hughes. Una sorta di super gruppo del folk americano, che si cimenta con un set principalmente acustico a base di country e di blues dal sapore d'altri tempi. Bruton scomparira' presto per un male incurabile, prima dell'uscita dell'album. L'americano Geoff Muldaur e' un esponente storico della scena folk e blues gravitante attorno a Cambridge e Woodstock; nei primi anni '60 conosce Jim Kweskin, con il quale forma la Jim Kweskin Jug Band, dove suona anche la sua futura moglie e solista Maria Muldaur. Si e' dedicato anche alla produzione ed alle colonne sonore: la sua interpretazione del classico brano di Ary Barroso ''Brazil'' venne inclusa nella colonna sonora dell'omonimo film di Terry Gilliam.
Murcof
Ulysses / urano
12" [edizione] originale stereo hol 2003 leaf
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
Singolo in formato 12", prima stampa, pressata in Olanda, copertina con barcode 666017057569, label custom fotografica a colori con artwork diverso su ciascuna facciata, scritte bianche, catalogo DOCK37. Pubblicato nel luglio del 2003 dalla Leaf, questo 12" contiene due lunghi brani, "Ulysses" ed "Urano", poi inseriti nell'album "Utopia" (2004), prodotti da Fernando Corona allo studio Plasma di Tijuana, Messico. "Ulysses" è un'avvolgente crossover fra ambient music, allusioni orchestrali e techno per la mente dai ritmi rilassati, immersa in un'atmosfera malinconica ed invernale; "Urano" è più cosmica e siderale, scandita in alcuni passaggi da battiti lenti e regolari, in un'atmosfera cinematica ed oscura. Murcof e' un progetto musicale del messicano Fernando Corona, dedito ad oniriche sperimentazioni elettroniche che spesso vengono inserite nel filone della techno minimale e che rasentano l'ambient e la musica cosmica tedesca e che portano segni dell'influenza della musica d'avanguardia (alcuni critici citano Ligeti a proposito). Il primo album di Murcof, ''Martes'', esce nel 2002, seguito nel 2004 da ''Utopia'', composto in gran parte da remix; ''Remembranza'', dedicato alla scomparsa della madre dell' artista, esce nel 2005, seguito nel 2007 da ''Cosmos'', lavoro concettuale sullo spazio.
Myrrors/cult of dom keller
Fuzz club split single
10" [edizione] nuovo stereo usa 2015 fuzz club
indie 2000
indie 2000
edizione limitata di 500 copie, vinile bianco, inserto, etichetta custom. Un brano per ogni band, tra le migliori della scena psichedelica attuale, i Myrrors gruppo americano, basato a Tucson, Arizona, caratterizzati da una psichedelia che abbraccia rock, kraut music e free jazz, attuata attraverso una sensibilita' cupa e misteriosa. Una sorta di Bardo Pond ancora piu' onirici e desertici. I Cult of dom keller sono un quartetto inglese attivo in quel di Nottingham fin dal 2008, le cui caratteristiche sonore si identificano in una psichedelia narcotica ed oscura, miscela ampliata anche da pulsioni post rock, stoner ed industriali, con rimandi a Spectrum, Spacemen 3, Faust e Brian Jonestown Massacre e Warlocks: le atmosfere si muovono sottilmente fra inquietudini cosmiche, implosioni ed esplosioni acide e smarrimenti oppiacei, figlie di una marcata attitudine sperimentale e trascendentale
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2018 prophecy
world
world
Vinile da 180 grammi, completo di inner sleeve con testi e crediti, label custom marrone chiara, rossa e blu, con scritte nere, catalogo PRO228LP. Preceduto nel 2017 dal singolo ''Pora sotunda / Ganka'', questo nuovo album uscito nel maggio del 2018 su Prophecy rappresenta il ritorno discografico del coro di voci bulgare, autrici del loro primo album "Le Mystère Des Voix Bulgares" gia' nel 1975, ma divenuto un "caso" dopo che lo stesso (magnifico) disco venne pubblicato dalla inglese 4Ad e distribuito con grande successo e grande attenzione da parte della critica e del pubblico. Qui il coro propone dodici splendidi brani vocali, eseguiti con l'accompagnamento di numerosi strumentisti, che imbracciano per lo piu' strumenti acustici (molte le percussioni utilizzate), fra cui chitarre, gadulka (strumento ad arco bulgaro), quartetto d'archi, ed in alcuni episodi anche un beatbox, nelle mani di Alexander Deyanov (aka Skiller). Tuttavia, solo le splendide voci femminili del coro delle voci bulgare ancora al centro della scena, con la loro potenza quasi mistica e la loro coralita' avvolgente e trascinante che crea splendidi confronti con la voce solista di Gergana Dimitrova o di Dafinka Damyanova, fra le altre; l'ex Dead Can Dance LISA GERRARD, ospite assolutamente a suo agio in questo contesto, presta la sua voce in quattro brani, ''Pora sotunda'', ''Mani yanni'', ''Unison'' e ''Shandai ya''. Sebbene le sonorita', pur austere e mai sopra le righe, siano qui piu' ''world'' rispetto allo storico album di decenni prima, lo spirito del coro e' ancora autentico e capace di alte vette evocative, esprimendo una musica senza tempo che travalica i confini di lingua e geografia, senza abbandonare le sue radici bulgare.
Nation of language
A way forward
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2021 play it again sam
indie 2000
indie 2000
Il secondo album, scintillante fusione di oscuro post-punk e synth pop con influenze krautrock. Gruppo di Brooklyn, Usa, fondato da Ian Devaney con Aidan Noell e Michael Sue-Poi poi sostituito da Alex MacKay. Devaney afferma che è stato influenzato dai primi lavori di Orchestral Maneuvers in the Dark . La proposta del gruppo è un synth-pop pieno di riferimenti alla new-wave anni 80. Il primo album "Introduction, Presence" è del 2020, seguito da "A Way Forward" del 2021
Nation of language
Strange disciple
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2023 play it again sam
indie 2000
indie 2000
Il terzo album, seguito di A Way Forward del 2021 è il primo che non è stato registrato durante la pandemia ed il primo con il nuovo arrivato in formazione Alex MacKay. È stato prodotto da Nick Millhiser (degli Holy Ghost!). In questo album aprono il loro synth-wave anni 80 con l'occasionale inclusione di strumenti dal vivo, in particolare batteria e chitarra, sempre mantenendone le atmosfere. Gruppo di Brooklyn, Usa, fondato da Ian Devaney con Aidan Noell e Michael Sue-Poi poi sostituito da Alex MacKay. Devaney afferma che è stato influenzato dai primi lavori di Orchestral Maneuvers in the Dark . La proposta del gruppo è un synth-pop pieno di riferimenti alla new-wave anni 80. Il primo album "Introduction, Presence" è del 2020, seguito da "A Way Forward" del 2021
Nelson willie and kris kistofferson
Music from songwriter
Lp [edizione] originale stereo hol 1984 cbs
[vinile] Excellent [copertina] Very good blues rnr coun
[vinile] Excellent [copertina] Very good blues rnr coun
prima stampa europea di pressaggio olandese, copertina (con due piccole abrasioni sul fronte) senza barcode, label arancio che sfuma in giallo, scritte nere, logo CBS bianco in alto, logo BIEM/STEMRA senza riquadro a destra, catalogo CBS70255. Pubblicato nel 1984 dalla Columbia negli USA e dalla CBS in Europa, questo album contiene musiche incise da Willie Nelson e Kris Kistofferson per il film ''Songwriter'', che li vedeva protagonisti anche come attori; un film non famosissimo ma molto considerato dalla critica, incentrato sulle subdole dinamiche dell'industria musicale e su un ingegnoso sistema per sfuggire alle sue trappole. L'album e' un lavoro essenzialmente di musica country e, pur iniziando ciascuna facciata con un duetto fra i due protagonisti (''How do you feel about foolin' around'' e ''Eye of the storm''), il resto di ciascuna facciata e' occupato da brani di Willie Nelson (la prima), con brani piu' intimisti e delicati, e di Kristofferson (la seconda), con un sound piu' rock e piu' robusto nelle chitarre elettriche. Classe 1933 ma ancora attivissimo ed assai prolifico, Willie Nelson ha dato vita ad alcuni dischi fondamentali dell' "american music" di sempre, ritagliandosi un posto nella storia certo non solo della musica country; autore di brani di successo per altri autori nel corso degli anni '60, e' poi diventato una star del country nel corso del decennio successivo. Kris Kristofferson fu un girovago e bizzarro personaggio: laureato in letteratura, scrittore, pilota di elicotteri, viene convinto da Johnny Cash a dedicarsi alla musica a tempo pieno, ed e' grazie a lui che incide il primo lp nel 1969, che diverra', ma solo anni dopo, uno dei classici della musica americana; con la sua straordinaria miscela di canzoni d'autore dai testi profondi ed originali e venature country, tra Leonard Cohen e Johnny Cash e la voce profonda e evocativa, influenzera' tutta la scena statunitense fino ai nostri giorni. A dimostrazione di quanto l'artista sia apprezzato, ricordiamo che recentemente, nel 2002, e' stato a lui dedicato un ''tribute album'' dal titolo ''Nothing left to lose'', uscito sfortunatamente solo in cd, che vede la partecipazione di molte tra le migliori nuove band americane, le quali suonano e reinterpretano i suoi brani: tra gli altri vi partecipano Califone, Souled American, Calexico, Radar Brothers, Howe Gelb e Grandaddy.
New bums (six organs of...)
Voices in a rented room
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2014 drag city
indie 2000
indie 2000
Copertina senza codice a barre, completa di inserto apribile, etichetta nera con grande riquadro bianco e scritte bianche e nere sul lato A, con disegno sul B, Lp pubblicato dalla Drag City nel febbraio 2014, dopo l'Ep 7","Slim volume" (nov.13), debutto full lenght per il duo composto da Ben Chasny (Six Organs of Admittance, Comets on Fire, 200 Years, Rangda) e Donovan Quinn (Skygreen Leopards). I due regalano un 12 canzoni dai toni cupi e sommessi, fra folk, blues e country, composto principalmente sulla linea voce/chitarra acustica; il primo riferimento che sopraggiunge, suggerito dall'andamento lento e depressivo e dalle narrazioni sciroppose ed introspettive, sono gli Smog; anche le tematiche, che sembrano raccontare pezzi di vite depravate che galleggiano fra motel economici e deserti polverosi, vanno nella suddetta direzione della band di Bill Callahan. Altri riferimenti verso Hush Arbors, MV & EE, oltre agli Skygreen Leopards. I Six Organs Of Admittance sono un progetto del chitarrista e cantante Ben Chasny, formatisi in California nel 1998; uno dei gruppi indipendenti piu' considerati al principio del nuovo secolo, sono artefici di un incrocio fra la particolare musica acustica di chitarristi come John Fahey, la musica cosmica ed ottundente dei Flying Saucer Attack, il minimalismo ed il rock acido. I loro lavori sono centrati sulle ipnotiche melodie della chitarra di Ben Chasny e sul suo canto soffuso e quasi spettrale, alternando scarne composizioni acustiche con raga rock elettrici che talvolta si avvicinano al noise ed allo stoner senza abbracciarli. Il loro primo album eponimo esce nel 1998, seguito da una nutrita discografia di cui fanno parte "Dark noontide" (2002), "School of the flower" (2005) e "The sun awakens" (2006). Gli Skygreen Leopards sono di San Francisco, composti inizialmente da Donovan Quinn (gia' in Verdure, alle chitarre, voce e piano), Glenn Donaldson (ex Birdtree, Thuja, Blithe Sons) e Ivytree, chitarre, voce, organo e banjo, (co fondatore del collettivo Jewelled Antler dedito alla scoperta di autori contemporanei in ambito folk), si ampliano a band a quattro con l'ingresso in pianta stabile del batterista Jasmyn Wong e del bassista Shayde Sartin, poi sostituito da Jason Quever. La loro musica esprime un cantautorato di tipo indie, dalle sonorita' roots elettrico acustiche e lievemente psichedeliche, grazie all'uso di strumenti quali banjo e pedal steel, con riferimenti immediati che portano ai texani Okkervil River e Devendra Banhart
New riders of the purple sage
Home, home on the road
Lp [edizione] originale stereo usa 1974 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima stampa USA, copia con davvero assai lievi segni di invecchiamento, copertina cartonata, label rossa con sei loghi Columbia giallo/arancio lungo il bordo, catalogo PC32870. Pubblicato nel 1974 dalla CBS nel Regno Unito e dalla Columbia negli USA, il primo album dal vivo, successivo al quarto in studio "The adventures of panama red" (1973) e precedente il quinto "Brujo" (1974). Prodotto dall'amico e mentore Jerry Garcia, fu registrato con la formazione composta da David Nelson, John Dawson, Buddy Cage, Spencer Dryden e David Torbert, e contiene brani tratti dai loro precedenti lp in studio, ma anche cinque pezzi che la band non aveva mai presentato su disco fino ad allora. Lo stile è un solare e trascinante country rock elettrificato, caratterizzato dalle ottime sonorità chitarristiche e da quelle della pedal steel di Buddy Cage. Fra i brani, una riproposizione di "Kick in the head", brano scritto dal paroliere dei Dead Robert Hunter, un'azzeccata cover di "Truck drivin' man" del musicista country Terry Fell, "Dead flowers" dei Rolling Stones, pezzo che si sposa bene con il sound dei NROTPS, e la vecchia classica "School days" di Chuck Berry. Nati a San Francisco per iniziativa di John Dawson e David Nelson, i New Riders Of The Purple Sage videro presto l' ingresso dei tre Grateful Dead Jerry Garcia, Phil Lesh e Mickey Hart, e divennero una "palestra" per Jerry Garcia, intenzionato a perfezionare la propria tecnica alla pedal steel guitar ed al banjo; furono per qualche tempo un disimpegnato gruppo live, ma finirono con l' essere uno dei migliori e piu' importanti gruppi di country rock di tutti i '70 americani, nonostante l' abbandono di Lesh prima e di Hart poi durante le registrazioni del primo album (uscito nel 1971), sostituito da Spencer Dryden (che restò in formazione fino a "New Riders" del 1976), appena uscito dai Jefferson Airplane, e la dipartita di Garcia poco dopo, sostituito dall' ex Ian & Sylvia Buddy Cage. I NROTPS suonarono spesso dal vivo con i Dead nel corso degli anni '70, e sono ben conosciuti ed amati anche dai vecchi deadheads. Tra gli altri musicisti che si avvicendarono nel gruppo ricordiamo il bassista Dave Torbert, ex Horses e poi, lasciati i New Riders dopo "Home Home on the Road", nei Kingfish, ed il grande ex Evergreen Blueshoes e Byrds Skip Battin al basso, presente in "Brujo", prima di entrare nei Flying Burrito Bros. Proprio "Brujo" e' forse l' ultimo album veramente riuscito della band, attiva saltuariamente anche negli anni '80 e '90.
New riders of the purple sage
marin county line
Lp [edizione] originale stereo usa 1978 mca
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
l' originale stampa americana, completa di inserto con foto e testi, etichetta nera con arcobaleno, catalogo MCA2307. Pubblicato nel febbraio del 1978, dopo ''Who Are Those Guys?" (1977) e prima di "Feelin' All Right" (1981), composto interamente da brani originali, il decimo album (il nono in studio), terzo ed ultimo ad uscire per la Mca. Registrato nella formazione con John Dawson, David Nelson, Buddy Cage, Patrick Shanahan e Stephen Love, e' il secondo ed ultimo album registrato con Love al basso (gia' nella band di Ricky Nelson e con Roger McGuinn), compositore di tutti i brani della prima facciata, raggiunto in questo disco da Shanahan (gia' con lui nel gruppo di Ricky Nelson), che siostituisce alla batteria Spencer Dryden, a questo punto divenuto manager della band (ma qui ospite alle percussioni). Come gli altri dischi della band su Mca, un lavoro certo minore rispetto ai capolavori del gruppo, ma comunque apprezzabilissimo, di country rock, abilmente suonato e sapientemente prodotto. Contribui' alle registrazioni la sezione fiati dei Tower of Power. Nati a San Francisco come "palestra" per Jerry Garcia, intenzionato a perfezionare la propria tecnica alla pedal steel guitar ed al banjo, furono per qualche tempo un disimpegnato gruppo live, con l' altro Grateful Dead Micky Hart, naturalmente alla batteria. Finirono con l' essere uno dei migliori e piu' importanti gruppi di country rock di tutti i '70, nonostante l' abbandono di Hart durante le registrazioni del primo album, sostituito da Spencer Dryden (presente fino a "New Riders"), appena uscito dai Jefferson Airplane, e la dipartita di Garcia poco dopo, sostituito dall' ex Ian & Sylvia Buddy Cage. Tra gli altri musicisti che si avvicendarono nel gruppo ricordiamo il bassista Dave Torbert, ex Horses e poi, lasciati i New Riders dopo "Home Home on the Road", nei Kingfish, ed il grande ex Evergreen Blueshoes e Byrds Skip Battin al basso, presente in "Brujo".
New riders of the purple sage
new riders
Lp [edizione] originale stereo usa 1976 mca
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
l' originale stampa americana, copertina (con lievi segni di invecchiamento e cut corner promozionale in basso a sinistra) cartonata, etichetta nera con arcobaleno, catalogo MCA2196, copia pressata nello stabilimento MCA Pressing Plant di Pinckneyville, Illinois, con una "P" tra due simboli sul trail off. Pubblicato nel giugno del 1976 dopo ''Oh, What a Mighty Time" e prima di "Who are those guys?", giunto al numero 145 delle classifiche americane, l' ottavo album (il settimo in studio), il primo pubblicato per la Mca. Registrato nella formazione con John Dawson, David Nelson, Buddy Cage, Skip Battin e Spencer Dryden, e' un album composto in gran parte da covers (solo un brano originale), ed e' un lavoro forse minore rispetto ai capolavori del gruppo, ma certo apprezzabilissimo, di country rock, abilmente suonato e sapientemente prodotto; tra i brani i singoli "Fifteen Days under the Hood" (Jack Tempchin) e "Dead Flowers" (bella cover ruspante del brani dei Rolling Stones), oltre a "You Never Can Tell" (Chuck Berry), "Hard to Handle" (Otis Redding), "Honky Tonkin' (I Guess I Done Me Some)" (Delbert McClinton), "The Swimming Song" (Loudon Wainwright III). Nati a San Francisco come "palestra" per Jerry Garcia, intenzionato a perfezionare la propria tecnica alla pedal steel guitar ed al banjo, furono per qualche tempo un disimpegnato gruppo live, con l' altro Grateful Dead Micky Hart, naturalmente alla batteria. Finirono con l' essere uno dei migliori e piu' importanti gruppi di country rock di tutti i '70, nonostante l' abbandono di Hart durante le registrazioni del primo album, sostituito da Spencer Dryden (presente fino a "New Riders"), appena uscito dai Jefferson Airplane, e la dipartita di Garcia poco dopo, sostituito dall' ex Ian & Sylvia Buddy Cage. Tra gli altri musicisti che si avvicendarono nel gruppo ricordiamo il bassista Dave Torbert, ex Horses e poi, lasciati i New Riders dopo "Home Home on the Road", nei Kingfish, ed il grande ex Evergreen Blueshoes e Byrds Skip Battin al basso, presente in "Brujo".
New riders of the purple sage
new riders
Lp [edizione] originale stereo ita 1976 mca
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima stampa italiana, copertina flipback sul retro su due lati, etichetta nera con arcobaleno, catalogo MCA2196, timbro Siae del secondo tipo, in uso tra il 1975 ed il 1978/79, con diametro di circa 15 mm. e marchio Siae che ne occupa l' intero cerchio centrale, trail off con data ''17/9/76''. Pubblicato nel giugno del 1976 dopo ''Oh, What a Mighty Time" e prima di "Who are those guys?", giunto al numero 145 delle classifiche americane, l' ottavo album (il settimo in studio), il primo pubblicato per la Mca. Registrato nella formazione con John Dawson, David Nelson,
Buddy Cage, Skip Battin e Spencer Dryden, e' un album composto in gran parte da covers (solo un brano originale), ed e' un lavoro forse minore rispetto ai capolavori del gruppo, ma certo apprezzabilissimo, di country rock, abilmente suonato e sapientemente prodotto; tra i brani i singoli "Fifteen Days under the Hood" (Jack Tempchin) e "Dead Flowers" (bella cover ruspante del brani dei Rolling Stones), oltre a "You Never Can Tell" (Chuck Berry), "Hard to Handle" (Otis Redding), "Honky Tonkin' (I Guess I Done Me Some)" (Delbert McClinton), "The Swimming Song" (Loudon Wainwright III). Nati a San Francisco come "palestra" per Jerry Garcia, intenzionato a perfezionare la propria tecnica alla pedal steel guitar ed al banjo, furono per qualche tempo un disimpegnato gruppo live, con l' altro Grateful Dead Micky Hart, naturalmente alla batteria. Finirono con l' essere uno dei migliori e piu' importanti gruppi di country rock di tutti i '70, nonostante l' abbandono di Hart durante le registrazioni del primo album, sostituito da Spencer Dryden (presente fino a "New Riders"), appena uscito dai Jefferson Airplane, e la dipartita di Garcia poco dopo, sostituito dall' ex Ian & Sylvia Buddy Cage. Tra gli altri musicisti che si avvicendarono nel gruppo ricordiamo il bassista Dave Torbert, ex Horses e poi, lasciati i New Riders dopo "Home Home on the Road", nei Kingfish, ed il grande ex Evergreen Blueshoes e Byrds Skip Battin al basso, presente in "Brujo".
New riders of the purple sage
Oh, what a mighty time
Lp [edizione] originale stereo usa 1975 columbia
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
prima stampa USA, copertina (con moderati segni di invecchiamento) cartonata, label rossa con sei loghi Columbia giallo/arancio lungo il bordo, scritte nere al centro, catalogo PC33688. Pubblicato nel 1975 dalla CBS nel Regno Unito e dalla Columbia negli USA, dove arrivò al 144esimo posto in classifica, il sesto album in studio, successivo a "Brujo" (1974) e precedente "New riders" (1976). Prodotto dall'esperto Bob Johnston (collaboratore di nomi come Bob Dylan, Johnny Cash, Leonard Cohen e Simon & Garfunkel), l'album fu inciso con numerosi ospiti, fra cui Jerry Garcia dei Grateful Dead, alla chitarra in tre brani, e Sly Stone, alla voce ed alle tastiere nel brano di apertura "Mighty time", in cui è accompagnato da un coro di chiesa. Il loro ultimo album per la Columbia, "Oh, what a mighty time" si basa ancora sul country rock, aggiungendo un pizzico di più leggera "novelty song" (I heard you've been layin' my old lady"), una cover del classico rock'n'roll "La bamba" (rock'n'roll che si sente anche nella propulsiva "Strangers on a train"), la sopracitata "Mighty time", in odor di gospel, episodi che danno un tocco di eclettismo alla scaletta, che si chiude con una coale e contemplativa cover elettroacustica di "Farewell angelina" di Bob Dylan. Nati a San Francisco per iniziativa di John Dawson e David Nelson, i New Riders Of The Purple Sage videro presto l' ingresso dei tre Grateful Dead Jerry Garcia, Phil Lesh e Mickey Hart, e divennero una "palestra" per Jerry Garcia, intenzionato a perfezionare la propria tecnica alla pedal steel guitar ed al banjo; furono per qualche tempo un disimpegnato gruppo live, ma finirono con l' essere uno dei migliori e piu' importanti gruppi di country rock di tutti i '70 americani, nonostante l' abbandono di Lesh prima e di Hart poi durante le registrazioni del primo album (uscito nel 1971), sostituito da Spencer Dryden (che restò in formazione fino a "New Riders" del 1976), appena uscito dai Jefferson Airplane, e la partenza di Garcia poco dopo, sostituito dall' ex Ian & Sylvia Buddy Cage. I NROTPS suonarono spesso dal vivo con i Dead nel corso degli anni '70, e sono ben conosciuti ed amati anche dai vecchi deadheads. Tra gli altri musicisti che si avvicendarono nel gruppo ricordiamo il bassista Dave Torbert, ex Horses e poi, lasciati i New Riders dopo "Home Home on the Road", nei Kingfish, ed il grande ex Evergreen Blueshoes e Byrds Skip Battin al basso, presente in "Brujo", prima di entrare nei Flying Burrito Bros. Proprio "Brujo" e' forse l' ultimo album veramente riuscito della band, attiva saltuariamente anche negli anni '80 e '90.
New riders of the purple sage
Who are those guys?
Lp [edizione] originale stereo usa 1977 mca
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
prima stampa USA, copertina con moderati segni di invecchiamento e cut corner promozionale in basso a destra, label nera con arcobaleno, scritte bianche lungo il bordo ed argento al centro, logo MCA Records azzurro sopra il foro centrale, catalogo MCA-2248. Pubblicato nel 1977 dalla MCA nel Regno Unito e negli USA, l'ottavo album in studio, successivo a "New riders" (1976) e precedente "Marin county line" (1977). E' il primo album inciso con il nuovo bassista Stephen Love, proveniente dalla Stone Canyon Band di Rick Nelson; il nuovo membro contribuisce anche alle parti vocali ed alla composizione (firmando tre brani). Prodotto dal navigato e prestigioso Bob Johnston, l'album mantiene il sound country rock tipico della band, con arrangiamenti elettrici e belle parti di pedal steel suonate come al solito da Buddy Cage, ma con un sound un po' più levigato e raffinato che li avvicina a certe produzioni di country rock westcoastiano di zone più meridionali della California, con un sound caldo ed avvolgente. Fra le covers, "I can heal you" di Jake Holmes, la classica "Peggy sue" di Buddy Holly, intrepretata con un bel piglio roots rock, e "Hold on it's coming" di Country Joe McDonald. Nati a San Francisco per iniziativa di John Dawson e David Nelson, i New Riders Of The Purple Sage videro presto l' ingresso dei tre Grateful Dead Jerry Garcia, Phil Lesh e Mickey Hart, e divennero una "palestra" per Jerry Garcia, intenzionato a perfezionare la propria tecnica alla pedal steel guitar ed al banjo; furono per qualche tempo un disimpegnato gruppo live, ma finirono con l' essere uno dei migliori e piu' importanti gruppi di country rock di tutti i '70 americani, nonostante l' abbandono di Lesh prima e di Hart poi durante le registrazioni del primo album (uscito nel 1971), sostituito da Spencer Dryden (che restò in formazione fino a "New Riders" del 1976), appena uscito dai Jefferson Airplane, e la dipartita di Garcia poco dopo, sostituito dall' ex Ian & Sylvia Buddy Cage. I NROTPS suonarono spesso dal vivo con i Dead nel corso degli anni '70, e sono ben conosciuti ed amati anche dai vecchi deadheads. Tra gli altri musicisti che si avvicendarono nel gruppo ricordiamo il bassista Dave Torbert, ex Horses e poi, lasciati i New Riders dopo "Home Home on the Road", nei Kingfish, ed il grande ex Evergreen Blueshoes e Byrds Skip Battin al basso, presente in "Brujo", prima di entrare nei Flying Burrito Bros. Proprio "Brujo" e' forse l' ultimo album veramente riuscito della band, attiva saltuariamente anche negli anni '80 e '90.
Nights of iguana
Gift
Lp [edizione] originale stereo fin 1986 poko
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
prima stampa finlandese, copertina (con leggeri segni di invecchiamento) senza barcode, inner sleeve con testi e foto, label custom bianca e viola con scritte viola e logo Poko Records bianco e viola in alto, logo BIEM/NCB a sinistra, catalogo PALP73. Pubblicato nel 1986 dalla Poko in Finlandia, il primo dei due album, precedente "Grapefruit tree" (1987) di questo gruppo finnico di Helsinki, attivo fra il 1986 ed il 1990, autori anche di una manciata di singoli; erano composti da Tero Isohanni (voce, chitarra), Veli-Pekka Oinonen (chitarra), Jari Kolanen (basso) e Veli-Sakari Kukkonen (batteria). Kolanen ed Isohanni provenivano dai Pin Ups, gruppo fra goth rock e post punk, autori di due singoli ed un ep fra il 1983 ed il 1985, Kukkonen aveva suonato con i Denari, autori nel 1984 di un album di musica dalle influenze afroamericane. Gli undici brani di questo "The gift" presentano però uno stile radicalmente diverso dalle bands di provenienza: un sound più solare, influenzato dall' hard rock melodico come dalla psichedelia, con un cantato gentile ed avvolgente che evoca accostamenti con gli australiani Church, avvertibili anche nel sound dei brani più tranquilli, in particolare bello ed armonioso quello delle chitarre elettriche. Un sound che ha ormai pienamente superato il dark e che non nasconde influenze vintage anni '60 e '70 ma inserendole in un contesto moderno e non derivativo, e nel quale scorre anche una vena melodica beatlesiana in alcuni brani; il cantato di Isohanni presenta affinità sia con quello di Steve Kilbey, come già detto, ma anche e curiosamente con quello del Julian Cope più tranquillo. Dopo lo scioglimento del gruppo, Kolanen sarà con gli Elastic Familty, Oinonen con i Lapinlahden Linnut, Isohanni pubblicherà un singolo solista nel 1988 dietro il suo pseudonimo Floyd (Superstar).
Nights of iguana
Grapefruit tree
Lp [edizione] originale stereo fin 1987 poko
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
prima stampa finlandese, copertina (con moderati segni di invecchiamento) senza barcode, inner sleeve con testi e foto, label marrone rossiccia con logo Poko Records rosso chiaro in alto, BIEM/NCB a sinistra, catalogo PALP82. Pubblicato nel 1987 dalla Poko in Finlandia, il secondo dei due album, successivo a "The gift" (1986) di questo gruppo finnico di Helsinki, attivo fra il 1986 ed il 1990, autori anche di una manciata di singoli; erano composti da Tero Isohanni (voce, chitarra), Veli-Pekka Oinonen (chitarra), Jari Kolanen (basso) e Veli-Sakari Kukkonen (batteria). Kolanen ed Isohanni provenivano dai Pin Ups, gruppo fra goth rock e post punk, autori di due singoli ed un ep fra il 1983 ed il 1985, Kukkonen aveva suonato con i Denari, autori nel 1984 di un album di musica dalle influenze afroamericane. I nove brani di questo "Grapefruit tree" presentano però uno stile radicalmente diverso dalle bands di provenienza: un sound più solare, influenzato dall' hard rock melodico come dalla psichedelia, con un cantato gentile ed avvolgente che evoca accostamenti con gli australiani Church, avvertibili anche nel sound dei brani più tranquilli, in particolare bello ed armonioso quello delle chitarre elettriche. Un sound che ha ormai pienamente superato il dark e che non nasconde influenze vintage anni '60 e '70 ma inserendole in un contesto moderno e non derivativo, e nel quale scorre anche una vena melodica tardo-beatlesiana in alcuni brani; il cantato di Isohanni presenta affinità sia con quello di Steve Kilbey, come già detto, ma anche e curiosamente con quello del Julian Cope più tranquillo. Dopo lo scioglimento del gruppo, Kolanen sarà con gli Elastic Familty, Oinonen con i Lapinlahden Linnut, Isohanni pubblicherà un singolo solista nel 1988 dietro il suo pseudonimo Floyd (Superstar).
No man (mission of burma)
How the west was won
Lp [edizione] originale stereo usa 1991 sst
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Copia ancora incellophanata, l' originale stampa USA, vinile ambrato se posto controluce, copertina con barcode, piccolo inserto catalogo della SST con numeri piu' bassi di quello di questo disco, label gialla con scritte nere, nome autore in verticale a sinistra, logo SST a destra, catalogo SST281. Pubblicato nel dicembre del 1991 dalla SST, il quarto album del progetto No Man, tenendo in considerazione che questa sigla ha subito parziali cambiamenti nel corso del tempo (No Man Is Roger Miller, No Man/No Man's Band e quindi No Man), successivo a ''Whamon express'' (1990). Uno dei suoi dischi piu' apprezzati, ''How the West was won'' segna il ritorno del progetto di Roger Miller a sonorita' piu' sperimentali rispetto ai due album precedenti della famiglia No Man, che mostravano invece segni di avvicinamento al rock piu' canonicamente inteso. Il disco presenta un sound aggressivo e dinamico, a base di chitarre, tastiere, basso e percussioni, oltre a manipolazioni sonore elettroniche e non, ma alcuni brani si sostengono su ritmiche ballabili vicine al ''punk funk'' od a una sorta di pop ballabile, per poi spiazzare l'ascoltatore con episodi piu' dissonanti ed irregolari che vanno in tutt'altra direzione. Il vulcanico Roger Miller, dopo aver guidato dalla fine degli anni '70 i Mission Of Burma prima, ed i Birdsongs Of The Mesozoic dopo, prese a realizzare album solisti a proprio nome ed altri sotto la sigla No Man (soggetta a variazioni nel corso del tempo), quest'ultima responsabile di quattro album a cavallo fra gli anni '80 ed i '90, proseguendo con le sue originali sperimentazioni fra musica popolare e musica avanguardista.
No man (mission of burma)
Whamon express
Lp [edizione] originale stereo usa 1990 sst
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
l' originale stampa USA, vinile ambrato se posto controluce, copertina (con leggeri segni di invecchiamento) con barcode, piccolo inserto-catalogo della SST con numeri piu' bassi di quello di questo disco, label custom rossa con disegno di occhio grigio sullo sfondo e con scritte nere, logo SST in basso, catalogo SST267. Pubblicato nel settembre del 1990 dalla SST, il terzo album del progetto No Man, tenendo in considerazione che questa sigla ha subito parziali cambiamenti nel corso del tempo (No Man Is Roger Miller, No Man/No Man's Band e quindi No Man), successivo a ''Win instantly'' (1989). Inciso da Miller (chitarra, voce, campionamenti, tastiere) con Andrew Deckard (percussioni indiane taos, piatti, voce, percussioni), "Whamon express" sorprese alla sua uscita per l'approccio più diretto e rock a guida chitarristica e tastieristica, privo per lo più delle velleità sperimentali ed eccentriche, tuttavia è ben lontano da un disco "normale" di musica rock: i pezzi sono graffiati da distorsioni chitarristiche acide e noisy e propulsi da una ritmica rimbombante, inclusa la cover di "The man who sold the world" di David Bowie. Il vulcanico Roger Miller, dopo aver guidato dalla fine degli anni '70 i Mission Of Burma prima, ed i Birdsongs Of The Mesozoic dopo, prese a realizzare album solisti a proprio nome ed altri sotto la sigla No Man (soggetta a variazioni nel corso del tempo), quest'ultima responsabile di quattro album a cavallo fra gli anni '80 ed i '90, proseguendo con le sue originali sperimentazioni fra musica popolare e musica avanguardista.
Nobody and mystic chords of m.
broaden a new sound (+ D. Banhart)
7'' [edizione] nuovo stereo eu 2006 rough trade/mush
indie 2000
indie 2000
adesivo sulla copertina. 7" con due tracce. sul lato A la versione single edit di "broaden a new sound", sul lato B la versione inedita di "la semilla (the seed)" interpretata da Devendra Banhart, bella e sognante cover acustica con testo mutato in spagnolo del brano che apre l'album "tree colored see" del supertrio Nobody and the Mystic Chords of Memory. progetto che riunisce i Mystic Chords of Memory formati dall'ex Beachwood Sparks Chris Gunst e da Jennifer Cohen (Aisler's Set), che hanno gia' prodotto un lp con questo nome, e il produttore e DJ losangelino Nobody/Elvin Estela, in un disco dall'atmosfera pastorale e sognante dagli influssi psichedelici westcoastiani, con linee e melodie acid folk sostenute da una ritmica elettronica bilanciata e contenuta, un mix tra beats hip hop e influssi byrdsiani. Nobody e' stato un punto di riferimento nella scena di Los Angeles sin dai primi anni '90, come produttore, remixer e membro della comunita' musicale globale elettronica e indie rock, ha collaborato, tra gli altri, con Postal Service, Prefuse 73, Mars Volta, Aceyalone, Mia Doi Todd, passando dall'hip hop degli inizi alla psychedelia e al rock dei suoi piu' recenti lavori.
Nofx
Liberal animation
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1988 epitaph
indie 90
indie 90
Ristampa. Lp pubblicato dalla Epitaph alla fine del 91 dopo che erano usciti il secondo, "S & M airlines" (89) e il terzo, "Ribbed" (91); trattasi del primo album della band californiana, uscito originariamente nel 1988 su Wassail, registrato in soli tre giorni, con l'aiuto di Brett Gurewitz dei Bad religion, e' un lavoro devastante e potente, feroce nell'approccio vocale e strumentale, privo ancora di quelle contaminazioni pop e ska che caratterizzeranno negli anni a venire i dischi ed il successo della band di Fat Mike. Per questo viene condiserato il disco che chiude nel migliore dei modi la prima fase della loro storia, quella legata all'hardcore classico, tra Black flag e Bad religion. Formatisi a Los Angeles nel 1983/84, i NOFX sono una delle piu' longeve formazioni punk della fine del secolo. Inizialmente dediti ad un feroce ma al tempo stesso ironico hardcore punk, che prende spunto da Black Flag e Bad Religion, si spostano negli anni '90 verso un punk rock piu' melodico ma sempre tirato ed energico raccogliendo un notevole successo commerciale per un gruppo sempre rimasto in ambito indie. Nel corso del tempo hanno anche accolto influssi ska, e sono caratterizzati per la tagliente ironia che non risparmia politica, religione, music business e societa' americana in generale. L'esordio dell'88 e' il primo episodio di una lunga e profilica storia discografica, della quale meritano citazione "Punk in drublic" del 1994 e "Pump up the valuum" del 2000.
Nofx
Punk in drublic
Lp [edizione] nuovo stereo cz 1994 epitaph
indie 90
indie 90
Ristampa. Pubblicato nel luglio del 1994 dalla Epitaph, il quinto album, successivo a "White trash, two heebs and a bean" (1992) e precedente il live "I heard htey suck live!!'' (1995)" ed il successivo lp in studio "Heavy petting zoo" (1996). Uno dei più apprezzati album del gruppo californiano, "Punk in drublic" mantiene l'approccio dei dischi precedenti, ma migliorando il livello compositivo, sferzando il mainstream culturale americano con la loro irriverente e sboccata satira politico-sessuale, con la consueta propulsione di un tiratissimo hardcore punk melodico ed anthemico, che bilancia sempre più finemente aggressività e rabbia punk con spunti pop appiccicosi. Formatisi a Los Angeles nel 1983/84, i NOFX sono una delle più longeve formazioni punk della fine del secolo. Inizialmente dediti ad un feroce ma al tempo stesso ironico hardcore punk che prendeva spunto da Black Flag e Bad Religion, si spostano negli anni '90 verso un punk rock più melodico ma sempre tirato ed energico raccogliendo un notevole successo commerciale per un gruppo sempre rimasto in ambito indie, oltreché il rispetto della scena punk ed hardcore. Nel corso del tempo hanno anche accolto influssi ska, e sono caratterizzati per la tagliente ironia che non risparmia politica, religione, music business e società americana in generale. Esordiscono su lp nel 1988 con ''Liberation animation'', su Wassail, primo episodio di una lunga e prolifica storia discografica. Fra i loro album, ''Punk in drublic'' (1994) e ''Pump up the valuum'' (2000).
Nofx
S&m airlines
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1989 epitaph
indie 90
indie 90
Ristampa del secondo album in studio della band, pubblicato nel 1989 mix di brani veloci e melodici tipici dello stile punk rock del gruppo con testi che spaziano da temi politici a situazioni umoristiche e sarcastiche, pure il titolo è un gioco di parole che potrebbe richiamare la parola "sadomaso" ed il riferimento ai voli delle compagnie aeree che vietano i neonati a bordo, il titolo completo è infatti "S&M Airlines: No Babies on Board". Disco non di successo come altri lavori ma molto apprezzato dai fans con la produzione semplice che riflette l'approccio DIY (Do It Yourself) della band.
Formatisi a Los Angeles nel 1983/84, i NOFX sono una delle piu' longeve formazioni punk della fine del secolo. Inizialmente dediti ad un feroce ma al tempo stesso ironico hardcore punk, che prende spunto da Black Flag e Bad Religion, si spostano negli anni '90 verso un punk rock piu' melodico ma sempre tirato ed energico raccogliendo un notevole successo commerciale per un gruppo sempre rimasto in ambito indie. Nel corso del tempo hanno anche accolto influssi ska, e sono caratterizzati per la tagliente ironia che non risparmia politica, religione, music business e societa' americana in generale. L'esordio dell'88 e' il primo episodio di una lunga e profilica storia discografica, della quale meritano citazione "Punk in drublic" del 1994 e "Pump up the valuum" del 2000.
Nofx
The greatest songs ever written
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2018 epitaph
indie 90
indie 90
doppio vinile copertina apribile. Raccolta di 26 brani più un inedito, Formatisi a Los Angeles nel 1983/84, i NOFX sono una delle piu' longeve formazioni punk della fine del secolo. Inizialmente dediti ad un feroce ma al tempo stesso ironico hardcore punk, che prende spunto da Black Flag e Bad Religion, si spostano negli anni '90 verso un punk rock piu' melodico ma sempre tirato ed energico raccogliendo un notevole successo commerciale per un gruppo sempre rimasto in ambito indie. Nel corso del tempo hanno anche accolto influssi ska, e sono caratterizzati per la tagliente ironia che non risparmia politica, religione, music business e societa' americana in generale. L'esordio dell'88 e' il primo episodio di una lunga e profilica storia discografica, della quale meritano citazione "Punk in drublic" del 1994 e "Pump up the valuum" del 2000.
Nofx
White trash, two heebs and a bean
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1992 epitaph
indie 90
indie 90
Ristampa. Pubblicato nel novembre del 1992 dalla Epitaph, il quarto album, successivo a "Ribbed" (1991) e precedente "Punk in drublic" (1994). Il gruppo si avvicina ulteriormente ad un approccio più melodico con questo lp, senza rinunciare alla sua proverbiale aggressività, ai ritmi sferraglianti e tiratissimi dello hardcore ed al cantanto travolgente, arrabbiato ed anthemico, ma percorso da una vena pop punk nei cori. In tutto questo maelstrom, c'è spazio per l'ironia più o meno irriverente tipica della band, che trasforma il celebre brano "Straight edge" dei Minor Threat in un pezzo dai toni jazz/blues, ammanta di sfumature ska e Oi! la propria "Bob", e provoca polemicamente i DJ con "Please play this song on the radio". Formatisi a Los Angeles nel 1983/84, i NOFX sono una delle più longeve formazioni punk della fine del secolo. Inizialmente dediti ad un feroce ma al tempo stesso ironico hardcore punk che prendeva spunto da Black Flag e Bad Religion, si spostano negli anni '90 verso un punk rock più melodico ma sempre tirato ed energico raccogliendo un notevole successo commerciale per un gruppo sempre rimasto in ambito indie, oltreché il rispetto della scena punk ed hardcore. Nel corso del tempo hanno anche accolto influssi ska, e sono caratterizzati per la tagliente ironia che non risparmia politica, religione, music business e società americana in generale. Esordiscono su lp nel 1988 con ''Liberation animation'', su Wassail, primo episodio di una lunga e prolifica storia discografica. Fra i loro album, ''Punk in drublic'' (1994) e ''Pump up the valuum'' (2000).
Nort (surface mutants)
G.o.d.a.m.b.
Lp [edizione] originale stereo uk 1987 ediesta
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa inglese, copertina lucida fronte retro senza barcode, label nera con scritte bianche e logo Ediesta bianco in alto, catalogo CALCLP44, groove message ''beat the bible black until it bleeds'' sul lato A e ''for joshua'' sul lato B, scritta ''MPO'' incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nel 1987 dalla Ediesta in Gran Bretagna, l'unico album solista dell' inglese Nort, vero nome Paul Anthony Nortcliffe, gia' membro del gruppo di Sheffield Surface Mutants, autori di un ep e di un singolo di post punk vicino alle sperimentazioni dei Cabaret Voltaire nel 1982 (l'ep venne peraltro prodotto dai Cabs), nonche' dei Pressure Company, sigla dietro la quale si celavano gli stessi Cabaret Voltaire e che realizzo' un solo disco, l'album ''Solidarnosc'' (1982). Questo album, i cui titolo sta per ''Games of dance and muscle blood'', venne inciso da Nort con una fitta schiera di collaboratori, fra cui Barry Harden (collaborazioni con lo Anti Group) ed Alan Fisch (gia' negli Hula e negli Workforce). Si tratta di un disco piuttosto eclettico, la cui colonna portante e' una sorta di sensuale e notturno art pop, nel quale confluiscono, alcuni brani, elementi ambient ed alternative dance.
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