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Aa.vv. (pink floyd, small faces, Vashti Bunyan...)
Tonite let's all make love in london (pink vinyl)
Lp [edizione] nuovo mono ger 1968 instant / immediate / charly
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2017 ad opera della Instant / Charly, in vinile da 180 grammi di colore rosa semitrasparente, copertina pressoche' identica alla rara prima tiratura, senza codice a barre, inserto con foto e crediti, adesivo di presentazione sulla busta plastificata esterna. Originariamente pubblicato nel 1968 in Gran Bretagna dalla Instant, sottoetichetta della Immediate di Andrew Loog Oldham, il leggendario album contenente musiche e parti vocali narrative tratte dalle sonorizzazioni del film ''Tonite let's all make love in London'', diretto da Peter Whitehead nel 1967, il cui soggetto era un ritratto della scena della Swingin' London di meta' anni '60, in particolare durante l'intensa stagione psichedelica. Sono presenti alcuni spezzoni della originariamente lunghissima ed inventiva versione del classico "Interstellar overdrive" dei Pink Floyd, incisa nel gennaio del 1967, prima del loro ingaggio da parte della EMI, della quale vengono qui proposte solo alcune brevi parti; accanto ad esse, troviamo brani di Small Faces, Vashti Bunyan, Chris Farlowe, Twice As Much e Marquis of Kensington, intercalati a brevi interviste tratte dai dialoghi del film, che hanno per protagonisti Andrew Loog Oldham, Mick Jagger, Michael Caine, Lee Marvin, David Hockney ed altri. Il contenuto musicale quindi coincide solo in minima parte con quello del mini album ''Tonite let's all make love in London'' pubblicato nel 1991 dalla See For Miles, che conteneva l'intera ''Interstellar overdrive'' (diciassette minuti) ed un altro lungo brano dei Floyd, ''Nick's boogie'', oltre ad alcune interviste. Questa la scaletta dell'album: Pink Floyd, ''Interstellar overdrive (soundtrack version)''; Michael Caine – interview 1; The Marquis of Kensington, ''The changing of the guard (soundtrack version)''; Twice As Much, ''Night time girl (soundtrack version)''; Genevieve – interview; Chris Farlowe, ''Out of time (soundtrack version)''; Edna O'Brien – interview; Pink Floyd, ''Interstellar overdrive – extract 1 (soundtrack version)''; Andrew Loog Oldham – interview 1; Vashti, ''Winter is blue – extract 1 (soundtrack version)''; Andrew Loog Oldham – interview 2; Vashti, ''Winter is blue – reprise (soundtrack version)''; Mick Jagger – interview''; Julie Christie – interview; Michael Caine – interview 2; Chris Farlowe, ''Paint it black (soundtrack version)''; David Hockney – interview; Chris Farlowe, ''Paint it black – reprise (soundtrack version)''; David Hockney – interview; Small Faces, ''Here come the nice (soundtrack version)''; Lee Marvin – interview; Pink Floyd, ''Interstellar overdrive – extract 2 (soundtrack version)''; Allen Ginsberg, ''Tonite let's all make love in london''.
Aa.vv. (pink floyd, small faces, Vashti Bunyan...)
Tonite let's all make love in london... plus
Lp [edizione] ristampa mono uk 1968 see for miles
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa del 1990 ad opera della inglese See For Miles, con vinile pressato in Francia come in tutte le copie, copertina lucida esclusiva e per l' occasione anche apribile, ricca di note e foto all' interno, etichetta nera e bianca, catalogo SEEG258; si tratta della prima delle due ristampe realizzate dalla See For Miles, con barcode 5014661025819. Originariamente pubblicato nel 1968 in Gran Bretagna dalla Instant, sottoetichetta della Immediate di Andrew Loog Oldham, il leggendario album contenente musiche e parti vocali narrative tratte dalle sonorizzazioni del film ''Tonite let's all make love in London'', diretto da Peter Whitehead nel 1967, il cui soggetto era un ritratto della scena della Swingin' London di meta' anni '60, in particolare durante l'intensa stagione psichedelica. Sono presenti alcuni spezzoni della originariamente lunghissima ed inventiva versione del classico "Interstellar overdrive" dei Pink Floyd, incisa nel gennaio del 1967, prima del loro ingaggio da parte della EMI, della quale vengono qui proposte solo alcune brevi parti; accanto ad esse, troviamo brani di Small Faces, Vashti Bunyan, Chris Farlowe, Twice As Much e Marquis of Kensington, intercalati a brevi interviste tratte dai dialoghi del film, che hanno per protagonisti Andrew Loog Oldham, Mick Jagger, Michael Caine, Lee Marvin, David Hockney ed altri. Il contenuto musicale quindi coincide solo in minima parte con quello del mini album ''Tonite let's all make love in London'' pubblicato nel 1991 dalla See For Miles, che conteneva l'intera ''Interstellar overdrive'' (diciassette minuti) ed un altro lungo brano dei Floyd, ''Nick's boogie'', oltre ad alcune interviste. Questa la scaletta dell'album: Pink Floyd, ''Interstellar overdrive (soundtrack version)''; Michael Caine – interview 1; The Marquis of Kensington, ''The changing of the guard (soundtrack version)''; Twice As Much, ''Night time girl (soundtrack version)''; Genevieve – interview; Chris Farlowe, ''Out of time (soundtrack version)''; Edna O'Brien – interview; Pink Floyd, ''Interstellar overdrive – extract 1 (soundtrack version)''; Andrew Loog Oldham – interview 1; Vashti, ''Winter is blue – extract 1 (soundtrack version)''; Andrew Loog Oldham – interview 2; Vashti, ''Winter is blue – reprise (soundtrack version)''; Mick Jagger – interview''; Julie Christie – interview; Michael Caine – interview 2; Chris Farlowe, ''Paint it black (soundtrack version)''; David Hockney – interview; Chris Farlowe, ''Paint it black – reprise (soundtrack version)''; David Hockney – interview; Small Faces, ''Here come the nice (soundtrack version)''; Lee Marvin – interview; Pink Floyd, ''Interstellar overdrive – extract 2 (soundtrack version)''; Allen Ginsberg, ''Tonite let's all make love in london''.
Aa.vv. (rip offs, registrators, problematics...)
The singles second strike
Lp [edizione] originale stereo usa 1995 rip off
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
Prima stampa USA, copertina lucida fronte retro senza barcode, label rossa e nera con particolari dello artwork di copertina, scritte bianche e nere, catalogo RO57 inciso sul trail off. Pubblicato nel 2002 dalla Rip Off, il secondo volume delle raccolte di singoli andati ormai fuori stampa all'epoca, curate dalla stimata etichetta punk di Greg Lowery (gia' nei Supercharger, Rip Offs, Infections e Zodiac Killers), a lungo dedita alla pubblicazione di singoli su 7'', nel corso degli anni '90. In questo secondo volume troviamo quattordici brani di grezzo e viscerale punk rock sferragliante, ispirati al miglior punk americano della fine dei '70, tratti da singoli di Rip Offs (qui con il loro ultimo singolo ufficiale), i texani di Austin Motards, i giapponesi Registrators, gli olandesi Stipjes con il loro primo singolo su Rip Off, Loli & The Chones e Problematics dallo Indiana, originariamente usciti fra il 1995 ed il 1996. Questa la scaletta: Rip Offs, ''Go away'', ''Sleeparound'', ''Fast livin'' (6/95); The Motards, ''Kings of blues-yo love Mexico'', ''Crazy'' (7/95); The Registrators, ''Monkey'', ''Stupid girls'' (12/95); The Stipjes, ''I love my job'', ''Hey mister'' (1/96); Loli & The Chones, ''Makeout party'', ''Straightjacket baby'' (3/96); The Problematics, ''Bad habit'', ''Bad bad woman'', ''Whiskey'' (6/96).
Aa.vv. (sick rose, birdman of alkatraz, green telescope)
Battle of the garages vol. 4
Lp [edizione] seconda stampa stereo usa 1986 voxx
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Seconda stampa americana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida senza barcode, etichetta argento con logo e scritte neri, catalogo 200.045, trail off con "S-24620" e "S-24621" sui rispettivi lati (incisioni assenti nella primissima tiratura). Pubblicato dalla americana Voxx nel 1986, il quarto volume della serie che costituisce il bignami ideale per tutti gli appassionati di neopsichedelia e garage degli anni '80. Una rassegna ancora una volta imperdibile di gruppi (in questo caso europei) piu' o meno noti, straordinariamente freschi e vitali, con materiale o assolutamente inedito o tratto da introvabili singoli : ovvio iniziare dagli italiani (i migliori del lotto con i Green Telescopes) SICK ROSE (la travolgente "I want love" dal loro primo 7"ep) e BIRDMAN OF ALKATRAZ (nella magnifica "April dancer", di gran lunga superiore alla versione poi inclusa anni dopo nell' album "Birdwood Cage" - nella band militava ancora il geniale chitarrista Maurizio Curadi, che presto avrebbe fondato gli Steeplejack); poi ci sono gli inglesi Cannibals, Surfadelics, Bad Karma Beckons ed i grandissimi GREEN TELESCOPE (poi divenuti Thanes), gli olandesi Otherside (deliziosa la loro "Hounted House"), i francesi Les Thugs ("Femme Fatale" suona quasi una versione garage dei Suicide), Klepstones, Les Coronados e Les Flamingos, gli spagnoli Sex Museum e Los Negativos, i tedeschi Legendary Golden Vampires (alle prese con una devastata "Stychnine" dei Sonics), i greci Last Drive. Questa la scaletta completa: The Cannibals, ''Good times''; The Otherside, ''Haunted house''; Les Thugs, ''Femme fatale''; The Surfadelics, ''Bad little girl''; The Klepstones, ''She'll always be mine''; Sex Museum, ''Drugged personality''; The Legendary Golden Vampires, ''Strychnine''; Bad Karma Beckons, ''Listen''; The Last Drive, ''Everynight''; Sick Rose, ''I want love''; Los Negativos, ''Viaje al norte''; Green Telescope, ''Thinkin' about today''; The Birdman Of Alkatraz, ''April danger''; Les Coronados, ''Free again''; Les Flamingos, ''Let it shine''.
Aa.vv. (sick rose, birdman of alkatraz, green telescope)
Battle of the garages vol. 4
Lp [edizione] seconda stampa stereo usa 1986 voxx
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Seconda stampa americana, copertina lucida senza barcode, etichetta argento con logo e scritte neri, catalogo 200.045, trail off con "S-24620" e "S-24621" sui rispettivi lati (incisioni assenti nella primissima tiratura). Pubblicato dalla americana Voxx nel 1986, il quarto volume della serie che costituisce il bignami ideale per tutti gli appassionati di neopsichedelia e garage degli anni '80. Una rassegna ancora una volta imperdibile di gruppi (in questo caso europei) piu' o meno noti, straordinariamente freschi e vitali, con materiale o assolutamente inedito o tratto da introvabili singoli : ovvio iniziare dagli italiani (i migliori del lotto con i Green Telescopes) SICK ROSE (la travolgente "I want love" dal loro primo 7"ep) e BIRDMAN OF ALKATRAZ (nella magnifica "April dancer", di gran lunga superiore alla versione poi inclusa anni dopo nell' album "Birdwood Cage" - nella band militava ancora il geniale chitarrista Maurizio Curadi, che presto avrebbe fondato gli Steeplejack); poi ci sono gli inglesi Cannibals, Surfadelics, Bad Karma Beckons ed i grandissimi GREEN TELESCOPE (poi divenuti Thanes), gli olandesi Otherside (deliziosa la loro "Hounted House"), i francesi Les Thugs ("Femme Fatale" suona quasi una versione garage dei Suicide), Klepstones, Les Coronados e Les Flamingos, gli spagnoli Sex Museum e Los Negativos, i tedeschi Legendary Golden Vampires (alle prese con una devastata "Stychnine" dei Sonics), i greci Last Drive. Questa la scaletta completa: The Cannibals, ''Good times''; The Otherside, ''Haunted house''; Les Thugs, ''Femme fatale''; The Surfadelics, ''Bad little girl''; The Klepstones, ''She'll always be mine''; Sex Museum, ''Drugged personality''; The Legendary Golden Vampires, ''Strychnine''; Bad Karma Beckons, ''Listen''; The Last Drive, ''Everynight''; Sick Rose, ''I want love''; Los Negativos, ''Viaje al norte''; Green Telescope, ''Thinkin' about today''; The Birdman Of Alkatraz, ''April danger''; Les Coronados, ''Free again''; Les Flamingos, ''Let it shine''.
Aa.vv. (tom waits, micheael stipe, los lobos, replacements, sun ra...)
Stay awake (Various Interpretations Of Music From Vintage Disney Films)
Lp [edizione] originale stereo ger 1988 a&m
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
L' originale stampa europea, pressata in Germania, copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida fronte retro con barcode, inner sleeve in carta con crediti e note, label verde scura e marrone con scritte bianche, "Biem/Stemra" a destra, catalogo 393918-1. Pubblicato nel 1988 dalla A&M, questo riuscitissimo album, dedicato alla memoria del grande Gil Evans, vede raccogliersi numerosi talenti della scena musicale internazionale per dare interpretazioni di classiche canzoni tratte da colonne sonore di film della Disney; dai Los Lobos a Ringo Starr, da Tom Waits a Suzanne Vega fino a Yma Sumac e Sinead O'Connor, tutti si cimentano con arrangiamenti personali ed intrigantissimi, impegnandosi nella riuscita di un' opera perticolarissima e meritevole di esplorazione. Questa la scaletta: Ken Nordine, Bill Frisell, Wayne Horvitz, ''Hi diddle dee dee''; Natalie Merchant (dei 10000 Maniacs), Michael Stipe (dei R.e.m.), Mark Bingham, The Roches, ''Little April shower''; Los Lobos, ''I wan'na be like you'' (una delle perle del disco); Bonnie Raitt & Was (Not Was) "Baby Mine"; Tom Waits, ''heigh ho'' (altra perla, interpretazione geniale...); Suzanne Vega, ''Stay awake''; Billl Frisell, Wayne Horvitz, ''Little wooden head''; Syd Straw, ''Blue shadows on the trail''; Buster Poindexter, ''Castle in Spain''; Yma Sumac, ''I wonder''; Aaron Neville, ''Mickey mouse march''; Garth Hudson, ''Feed the birds''; NRBQ, ''Whistle while you work''; Betty Carter, ''I'm wishing'' (notturna e vellutata, come sempre splendida la voce della Carter); Replacements, ''Cruella deVille''; Sinead O'Connor, ''Someday my prince will come''; Sun Ra and His Arkestra, ''Pink elephants on parade''; Harry Nilsson, ''Zip-a-dee-doo-dah''; James Taylor, ''Second star to the right''; Ken Nordine, Bill Frisell, Wayne Horvitz, ''Desolation theme''; Ringo Starr, Herb Alpert, ''When you wish upon a star''.
Aa.vv. (tom waits, micheael stipe, los lobos, replacements, sun ra...)
Stay awake (Various Interpretations Of Music From Vintage Disney Films)
Lp [edizione] originale stereo ger 1988 a&m
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa europea, copertina lucida fronte retro con barcode, inner sleeve in carta con crediti e note, label verde scura e marrone con scritte bianche, catalogo 393918-1. Pubblicato nel 1988 dalla A&M, questo riuscitissimo album, dedicato alla memoria del grande Gil Evans, vede raccogliersi numerosi talenti della scena musicale internazionale per dare interpretazioni di classiche canzoni tratte da colonne sonore di film della Disney; dai Los Lobos a Ringo Starr, da Tom Waits a Suzanne Vega fino a Yma Sumac e Sinead O'Connor, tutti si cimentano con arrangiamenti personali ed intrigantissimi, impegnandosi nella riuscita di un' opera perticolarissima e meritevole di esplorazione. Questa la scaletta: Ken Nordine, Bill Frisell, Wayne Horvitz, ''Hi diddle dee dee''; Natalie Merchant (dei 10000 Maniacs), Michael Stipe (dei R.e.m.), Mark Bingham, The Roches, ''Little April shower''; Los Lobos, ''I wan'na be like you'' (una delle perle del disco); Bonnie Raitt & Was (Not Was) "Baby Mine"; Tom Waits, ''heigh ho'' (altra perla, interpretazione geniale...); Suzanne Vega, ''Stay awake''; Billl Frisell, Wayne Horvitz, ''Little wooden head''; Syd Straw, ''Blue shadows on the trail''; Buster Poindexter, ''Castle in Spain''; Yma Sumac, ''I wonder''; Aaron Neville, ''Mickey mouse march''; Garth Hudson, ''Feed the birds''; NRBQ, ''Whistle while you work''; Betty Carter, ''I'm wishing'' (notturna e vellutata, come sempre splendida la voce della Carter); Replacements, ''Cruella deVille''; Sinead O'Connor, ''Someday my prince will come''; Sun Ra and His Arkestra, ''Pink elephants on parade''; Harry Nilsson, ''Zip-a-dee-doo-dah''; James Taylor, ''Second star to the right''; Ken Nordine, Bill Frisell, Wayne Horvitz, ''Desolation theme''; Ringo Starr, Herb Alpert, ''When you wish upon a star''.
lp2 [edizione] originale stereo uk 1970 cbs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima rara stampa inglese, doppio album con copertina apribile, pressata da Garrod & Lofthouse, etichetta arancio con logo e scritte nere su un lato, "custom" multicolorata sull' altro, catalogo PR 48/49, copia ancora completa delle originarie buste interne della Cbs. Uscito nel 1970, questo manifesto della Cbs propone 26 brani di gruppi ed artisti sia inglesi che americani, tratti da albums pubblicati dalla fondamentale etichetta tra la fine degli anni '60 al 1970, alcuni dei quali "forthcoming", ovvero non ancora usciti, all' epoca della pubblicazione della raccolta, tra di essi, e questo e' motivo di ricerca dell' album da parte di molti collezionisti, CONTIENE UNA VERSIONE INEDITA DI "POLLY ON THE SHORE" DEI TREES, completamente diversa da quella poi in effetti contenuta nell' album "On the shore" del gruppo. Ecco la lista del materiale incluso: It's a beautiful day "Don and dewey" (dall' album "Marrying Maiden"), Blood sweat and tears "Something comin' on" (dall' album "Blood, Sweat & Tears 3"), Soft machine "Exerpts from out bloody rageos" (dall' album "Third"), Miles Davis "Miles runs the voodoo down" (dall' album "Bitches Brew"), Flock "Uranian sircus" (dall' album "Dinosaur Swamps"), Santana "Black magic woman" (dall' album "Abraxas), Poco "You bbeter think twice" (dall' album "Poco"), Mick softley "Time machine" (dall' album "Sunrise"), Byrds "All things" (dall' album "Untitled"), Bob Dylan "Days of 49" (dall' album "Self Portrait"), Trees "Polly on the shore" (versione diversa da quella poi nell' album "On The Shore") ,Gary Farr "In the mud" (dall' album "Strange Fruit"), Argent "Where are we going wrong" (dall' album "Silver Plated"), Rock Workshop "Primrose hill" (dall' album "Rock Workshop"), Spirit "Mr. skin" (gia' pubblicata su singolo, e qui' annunciata come parte di un album dal titolo "Animal Zoo" che in realta' uscira' con il titolo "12 Dreams of Dr.Sardonicus"), Black Widow "Mary Clarke" (dall' album "Black Widow"), Skin alley "The queen of bad intentions" (dall' album "Pogham and Beyond"), Robert Wyatt "To mark everywhere" (qui accreditata a Carla Bley, poresto' sarebbe stata inclusa nel primo album solista di Wyatt, "The End of An Ear", ma li' accreditata allo stesso Wyatt), Redbone "Crazy cajun cakewalk band" (dall' album "Redbone"), Johnny Winter "Guess i'll go away" (dall' album "Johnny Winter And"), Shuggie Otis "Bootie cooler" (dall' album "Here Comes Shuggie Otis), New York Rock Ensemble "Don't wait too long" (dall' album "Roll Over"), Skid row "An awful lot of woman" (dall' album "Skid"), Pacific gas & electric "Staggolee" (dall' album "Are You Ready"), Edgar Winter "Tabacco road" (dall' album "Entrance"), Al Kooper "Country road" (dall' album "Easy Does It").
Ace
an ace album (five a side)
Lp [edizione] seconda stampa stereo usa 1974 anchor
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Copia ancora incellophanata, con adesivo sul cellophane "Contains the Hit How Long", con cut corner promozionale in basso a sinistra, seconda stampa americana, pubblicata con titolo "An Ace Album", copertina cartonata nella versione completamente diversa da quella dell' edizione inglese del fisco, uscita con titolo "Five A Side", retrocopertina con data 1974-75, completa di inner sleeve in cartoncino con testi e foto, etichetta nera con scritte argento e logo marinaio in alto, catalogo ANCL-2001. Pubblicato in Uk con titolo "Five - a - side" nel giugno del 1974 ed in Usa come "Ace", prima di ''Time for another'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk, il primo album. Gruppo inglese tra i maggiori della scena pub rock, furono formati da membri di Action, B.B.Blunder Band e Warm Dust nel 1972; dopo due anni di dura gavetta riescono a publicare questo primo lp nel 1974; il disco e' uno splendido esempio di r'n'b' e pub rock, con tracce di funk bianco, e contiene tra i brani il singolo ''How long'', brano che fruttera' un buon successo di classifica sia in Inghilterra che negli Usa.
Acetone
Acetone
Lp2 [edizione] nuovo stereo cze 1997 new west
indie 90
indie 90
Prima riedizione dal 1997 uscita nel 2023, disposto in questa versione su doppio vinile, rimasterizzato tra gli RCA studios e gli Abbey road studios, copertina apribile. Il terzo album pubblicato originariamente nell'ottobre 1997.
Passati quasi inosservati nella affollata scena rock dei primi anni '90, gli Acetone hanno avuto il merito di trasportare nel mondo indie rock dell'epoca le influenze di due dei miti del sud della California, i Beach Boys e Gram Parsons, con echi dei Velvet Underground. La band si forma nel 1992 a Los Angeles, su impulso del chitarrista Mark Lightcap, del bassista Richie Lee e del batterista Steve Hadley. Dopo aver cercato invano un cantante, la band decide di adottare la soluzione interna e registra il primo demo; firmano per la Vernon Yard, sussidiaria della Virgin Records ed etichetta dei Low e dei Verve, e nel 1993 pubblicano il debutto "Cindy", un mix di aggressiva neo-psichedelia con armonie pastorali e reminiscenze dai Velvet Underground del terzo album. Segue un tour con i Verve e si assicurano l'attenzione della stampa Inglese; nel 1995 il gruppo affronta una nuova direzione artistica e accoglie nella propria musica forti suggestioni roots rock e country, che si rivelano nel mini album "I Guess I Would", che include cover dei Flying Burrito Brothers con "Juanita" e di Kris Kristofferson con "Border Lord". Non e' certo un approccio alla moda per quei tempi, e la difficile proposta del trio passa ancora una volta sotto silenzio; esce allora un secondo album, "If You Only Knew", sorta di via di mezzo tra il primo ed il secondo periodo, ma nel 1997 la Vernon Yard non rinnova loro il contratto. Firmano quindi per la piccola Vapor Records, che realizza il terzo album intitolato semplicemente "Acetone" (ottobre 1997). Finalmente la critica si accorge di loro e le recensioni sono questa volta entusiastiche, anche il pubblico sembra interessarsi alla loro musica, ma proprio alla vigilia del successo il 23 luglio del 2001, Lee muore suicida e questo pone fine bruscamente alla carriera di uno dei piu' interessanti ed innovativi gruppi ad emergere dalla scena del decennio.
Acetone
York blvd. (reissue 2lp)
Lp2 [edizione] nuovo stereo usa 2000 vapor
indie 90
indie 90
Ristampa del 2023 espansa a doppio album e rimasterizzata agli Rca Studios e Abbey Road Studios. copertina apribile. il quinto ed ultimo album della band californiana, sospesi tra psychedelia, post grunge,acustiche,remoti panorami desertici ed introspettivi. tra i migliori esempi del suono tipico di bands quali verve, codeine, spiritualized, yo la tengo.
Passati quasi inosservati nella affollata scena rock dei primi anni '90, gli Acetone hanno avuto il merito di trasportare nel mondo indie rock dell'epoca le influenze di due dei miti del sud della California, i Beach Boys e Gram Parsons, con echi dei Velvet Underground. La band si forma nel 1992 a Los Angeles, su impulso del chitarrista Mark Lightcap, del bassista Richie Lee e del batterista Steve Hadley. Dopo aver cercato invano un cantante, la band decide di adottare la soluzione interna e registra il primo demo; firmano per la Vernon Yard, sussidiaria della Virgin Records ed etichetta dei Low e dei Verve, e nel 1993 pubblicano il debutto "Cindy", un mix di aggressiva neo-psichedelia con armonie pastorali e reminiscenze dai Velvet Underground del terzo album. Segue un tour con i Verve e si assicurano l'attenzione della stampa Inglese; nel 1995 il gruppo affronta una nuova direzione artistica e accoglie nella propria musica forti suggestioni roots rock e country, che si rivelano nel mini album "I Guess I Would", che include cover dei Flying Burrito Brothers con "Juanita" e di Kris Kristofferson con "Border Lord". Non e' certo un approccio alla moda per quei tempi, e la difficile proposta del trio passa ancora una volta sotto silenzio; esce allora un secondo album, "If You Only Knew", sorta di via di mezzo tra il primo ed il secondo periodo, ma nel 1997 la Vernon Yard non rinnova loro il contratto. Firmano quindi per la piccola Vapor Records, che realizza il terzo album intitolato semplicemente "Acetone" (ottobre 1997). Finalmente la critica si accorge di loro e le recensioni sono questa volta entusiastiche, anche il pubblico sembra interessarsi alla loro musica, ma proprio alla vigilia del successo il 23 luglio del 2001, Lee muore suicida e questo pone fine bruscamente alla carriera di uno dei piu' interessanti ed innovativi gruppi ad emergere dalla scena del decennio.
Acezantez
Acezantez
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1977 sub rosa
classica cont.
classica cont.
Ristampa del 2018 ad opera della Sub Rosa, pressoche' identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1977 dalla Jugoton in Iugoslavia, il leggendario album degli Acezantez, collettivo musicale sperimentale croato formato all'inizio degli anni '70 dal compositore e multistrumentista Dubravko Detoni. L'ensemble Acezantez, basato a Zagabria, era composto in queste sessioni da Dubravko Detoni (pianoforte, clavicembalo, celesta), Giovanni Cavallini (legni), Fred Dosek (organo elettrico, tastiere, glockenspiel), Veronika Kovacic (voce) e Daniel Thune (archi, tuba); l'opera e' composta da due lunghissime suite, ''Kitsch variations'' e ''Fable'', pezzi in gran parte strumentali che combinano registrazioni ambientali, loops, astrattismi elettronici, tastiere vicine alla musica cosmica piu' sperimentale di Cluster e dei primi Tangerine Dream, occasionali passaggi dissonanti, voci femminili che esprimono arie quasi psichedeliche, stralunate ed oniriche, ed un approccio che sembra ispirato anche dal dadaismo e che ha portato alcuni critici ad accostare gli Acezantez ai Nurse With Wound. Un disco che merita una riscoperta da parte di chi ama le sperimentazioni musicali piu' ardite, fra colta e popolare, del tardi '900.
Affection place
Affection place (ltd.)
Lp [edizione] nuovo stereo fra 1980 cameleon
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata a 300 copie, copertina senza codice a barre, inserto con foto e note, label celeste e nera con scritte bianche e nere, logo Cameleon bianco in riquadro nero in alto, logo SACEM a destra, catalogo CAME77. Pubblicata nel 2019 dalla Cameleon, questa antologia compila dieci tracce inedite, registrate fra il 1980 ed 1981 da questa oscura formazione francese di Lione fondata nel 1978 da Peter Petersen (chitarra, voce, ex Négatif), Xavier Galliot (chitarra), Pierre Leca (basso) e Christian Bonnet (batteria); il loro manager era Bernard Meyet, il quale avrebbe ricoperto lo stesso ruolo per il gruppo multietnico Carte de Séjour. Gli Affection Place non pubblicarono alcun disco durante la loro breve carriera, ma furono parte inegrante della vitale scena rock lionese dell'epoca, suonando dal vivo nella regione ed aprendo alcuni concerti dei britannici Magazine di Howard Devoto nel Sud della Francia, oltre che di altri gruppi come Cramps ed A Certain Ratio; proprio ai Magazine è stata accostata la musica del gruppo, assolutamente post punk ed interessante esempio della new wave transalpina, seppure cantassero in lingua inglese, con brani dinamici dal sound secco e guidato dalle chitarre elettriche spigolose, ora sottilmente psichedeliche, ora irruvidite dall'influenza punk. Il gruppo si sciolse nel 1981 dopo aver inciso un demo allo Studio DB di Rennes; Petersen proseguì poi con Les Emotifs, Galliot con i Raison Pure. Questa la scaletta: "It's Not Simple To Forget Love", "For Every Day And All Night", "Aralia", "The Great Ice Barrier", "Broken Romantics", "Hallucination", "The Bay Tree Of The Night", "Secret Words", "Le Funambule", "Perfect Time".
All of thus
All of thus
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 guerssen
rock 60-70
rock 60-70
Allegato coupon per il download digitale dell'album, copertina cartonata senza codice a barre, inserto con foto e note biografiche. Ristampa del 2022 ad opera della Guerssen, pressoché identica alla ultrara prima tiratura, pressata in soli 265 esemplari. Originariamente pubblicato nel 1968 dalla Century negli USA, l'unico rarissimo e misconosciuto album dei newyorchesi All Of Thus, quartetto di adolescenti composto da John Johnston (chitarra, piano, organo), Don Corbit (chitarra, basso), Barry Dalgleish (batteria) e Jerry Heukensfeld (organo, piano). Musicalmente l'album si divide fra episodi di garage relativamente melodico e ballate eteree e sognanti, non melense ma piuttosto vicine ad una leggera forma di psichedelia, che traspare anche in alcuni testi; molti brani sono composizioni del gruppo, con le cover che restano in minoranza (fra di esse, una interpretazione di ''Bells of rhymney'' molto considerata dagli appassionati). Lo stile del disco fu definito da Patrick Lundborg come ''un sound da Zombies punkizzati''; gli All Of Thus riservano gran parte dell'adrenalina per il brano di chiusura, la frenetica ''Bye bye baby'', all'insegna di un garage piu' scatenato.
All of thus
All of thus
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1968 rockadelic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Rara ristampa USA realizzata nel 1994 dalla Rockadelic con copertina cambiata ed in una tiratura di 500 copie, copertina cartonata neutra nera con artwork ''paste on'' sia sul fronte che sul retro, senza barcode, label bianca con scritte nere, catalogo RRLP11.5,, scritte ''markie'' e ''richie'' incise sul trail off del lato A, vinile ambrato se posto controluce. Originariamente pubblicato nel 1968 dalla Century negli USA, l'unico rarissimo e misconosciuto album dei newyorchesi All Of Thus, quartetto di adolescenti composto da John Johnston (chitarra, piano, organo), Don Corbit (chitarra, basso), Barry Dalgleish (batteria) e Jerry Heukensfeld (organo, piano). Musicalmente l'album si divide fra episodi di garage relativamente melodico e ballate eteree e sognanti, non melense ma piuttosto vicine ad una leggera forma di psichedelia, che traspare anche in alcuni testi; molti brani sono composizioni del gruppo, con le cover che restano in minoranza (fra di esse, una interpretazione di ''Bells of rhymney'' molto considerata dagli appassionati). Lo stile del disco fu definito da Patrick Lundborg come ''un sound da Zombies punkizzati''; gli All Of Thus riservano gran parte dell'adrenalina per il brano di chiusura, la frenetica ''Bye bye baby'', all'insegna di un garage piu' scatenato.
Altar of flies
Female
Lp [edizione] originale stereo uk 2013 peripheral
[vinile] Excellent [copertina] Very good indie 2000
[vinile] Excellent [copertina] Very good indie 2000
Bella copia con un leggero schiacciamento sull'angolo inferiore sinistro della copertina, l' originale rara stampa, pressata in sole 250 copie, senza barcode, label custom con particolari dello artwork di copertina su di una facciata, marrone scura con scritte bianche e logo Peripheral Records bianco al centro sull'altra, catalogo PR014. Pubblicato nel 2013 dalla effimera label britannica Peripheral, "Female" esce dopo "Tomrum" (2017, pubblicazione in forma di nastro a bobina aperta e CDr) e prima della cassetta "Inblick" (2020). I cinque brani di questo lp, della durata che varia dai cinque ai quindici minuti, furono incisi da Mattias Gustafsson fra il 2010 ed il 2011: lo svedese crea trame sonore elettroniche in cui una originale concezione psichedelica si incontra con esperimenti rumoristi che si ricollegano sia al noise che alle creazioni di Nurse With Wound. La dissonanza non assume un tratto necessariamente aggressivo, ma si va ad impastare con sonorità ipnotiche ed oniriche, ora spinte da trame meccanicistiche dagli echi industriali, ora immerse in ambientazioni liquide e fluttuanti, erette come impressionanti muri sonici di noise estremo. Mattias Gustafsson, nato nel 1978, è il musicista svedese di Mjolby che anima la sigla Altar Of Flies, con la quale ha prodotto una grande mole di lavori a partire dal 2006, impiegando i più diversi formati fisici: musicassette, cd, CDr, vinile e persino nastro a bobina aperta. Gustafsson lavora soprattutto con nastri magnetici, oltre ad utilizzare vari strumenti e sintetizzatori, fra cui il Moog; è influenzato sia dalle sperimentazioni elettronico-acustiche del '900 che dal rumorismo elettronico underground del primo scorcio del XXI secolo. La sua musica ha una qualità dissonante ma anche ipnotica e mesmerizzante.
Amazing rhythm aces
How the hell do you spell rythum?
Lp [edizione] originale stereo usa 1980 Warner Bros
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa USA, copertina con barcode, inner sleeve con crediti e sagomatura sul lato di apertura, etichetta bianco/crema con logo Warner Bros rosso e grigio/argento in alto, righe grigie orizzontali parallele e scritte lungo la circonferenza, catalogo BSK3476. Pubblicato nel 1980 dalla Warner Bros in Europa e negli USA, dove giunse al 175esimo posto nella classifica billboard 200, il sesto album, successivo a "The amazing rhythm aces" (1979) e precedente il live "Full house / Aces high" (1981). Prodotto da Jimmy Johnson, fu il loro ultimo album prima dello scioglimento; è un disco dal sound compatto e diretto, che prosegue sulla strada a due corsie del soft rock e del country rock (con qualche spruzzatina di soul music sudista), con un tocco un po' più rustico e meno levigato rispetto a gruppi californiani come gli Eagles (in particolare nelle parti vocali, più sanguigne), incurante del fatto che gli anni '70 sono ormai giunti alla fine. Ottime le parti chitarristiche ed il groove è ancora solido e senza fronzoli; il gruppo fra le altre cose coverizza "Wild night" di Van Morrison e "Farther on down the road" di Taj Mahal. In contrasto con grandi nomi del country-rock dei '70 come Eagles e Poco, i cui natali vanno ricercati nel folk rock westcoastiano inaugurato dai Byrds sul finire degli anni '60, gli Amazing Rhythm Aces si formano a Memphis e questa provenienza geografica arricchisce la loro musica di un approccio peculiare, fortemente legato al "southern sound", con una vena soul ignota ai musicisti della West Coast californiana. Scioltisi all'alba degli anni '80, si riformeranno poi nel 1994, pubblicando alcuni nuovi lavori.
Ancestral house of the sun
Ancestral house of the sun
Lp [edizione] nuovo stereo gre 2010 toygun/Catch the S.
indie 2000
indie 2000
Edizione a tiratura limitata a 492 copie, copertina senza codice a barre e con scritte e disegno in rilievo sul fronte, etichetta nera con scritte e disegni bianchi, Lp pubblicato dalla Toy Gun/Catch the Soap Productions nell'estate 2010, debutto per l'artista greco Serafim Grigoriou (nonche' batterista di varie band underground greche, come Brother of Sleep, Uranium Cardinals e Frank Siddharta), colui che si cela dietro il moniker, Ancestral House of the Sun; Con questo progetto, interamente acustico, Grigoriou mette in mostra una serie di pezzi quasi tutti strumentali, caratterizzati da un particolare folk progressivo, oscuro e dilatato, intimo ed atmosferico con rimandi che inglobano i Current 93, James Blacksaw, Dead Can Dance, Sol Invictus oltre che, soprattutto in alcuni arpeggi, Nick Drake. La chitarra acustica e' lo strumento ovviamente centrale, contornata da colpi ritmici, da ambientazioni naturali come gli uccelli che cinguettano e da brevi e marginali interventi di altri strumenti come sintetizzatori.
Andy horace
Midnight rocker
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2022 on-u sound
reggae
reggae
Copertina senza codice a barre, inner sleeve con testi, crediti e foto, label marrone scuro con scritte bianche lungo il bordo, gialle e rosse al centro, logo On-U Sound bianco in basso, catalogo ONULP152. Pubblicato nell'aprile del 2022 dalla On-U Sound, il nuovo album solista, successivo a "Live it up" (2019). Il settantaduenne cantante giamaicano mantiene in questi solchi una voce invidiabile, limpida e capace di trasmettere forti emozioni, aiutato dalla produzione del pioniere britannico Adrian Sherwood: è la prima volta che i due veterani collaborano. La musica intreccia il reggae romantico di Andy,, chiari influssi dub nei grooves e nelle atmosfere, ed intrusioni elettroniche atmosferiche ed un po' ombrose. Alcuni brani sono nuove riproposizioni di vecchi episodi del repertorio di Andy, come "This must be hell", "Rock to sleep" (condita da insolite parti di violino) e "Safe from harm". Sherwood senza dubbio lascia la sua impronta sulla musica, ma senza soffocare l'identità di Andy, generando un lavoro intenso ed al tempo stesso mai sopra le righe. Horace "Sleepy" Andy, vero nome Hinds, e' uno dei piu' famosi vocalist reggae giamaicani, conosciuto sopratutto per il suo particolare timbro vocale molto emotivo. Ha debuttato ad inizio anni '70 incidendo per la Studio One di Coxsone Dodd (fu lui a ribattezzarlo Andy in onore a Bob Andy dei Paragons) col quale ha lavorato fino al 1972. Una sua particolarita' e' quella di aver inciso un notevole numero di canzoni in versioni diverse, riproponendole anche piu' volte nel corso degli anni come se non avesse mai trovato una versione definitiva.
Andy horace / wayne jarrett
Kingston rock
Lp [edizione] nuovo stereo jap 1974 dub store
reggae
reggae
Ristampa del 2016 ad opera della Dub Store, pressoche' identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1974 dalla RCA in Gran Bretagna, poi ristampato nel 1988 dalla Atra con copertina cambiata e con titolo ''Earth must be hell'', ecco il classico album prodotto da Brent Clarke ed Ashton ''Family Man'' Barrett, un lavoro di culto del roots reggae degli anni '70. Due grandi cantanti dell'epoca, il celeberrimo Horace Andy ed il meno famoso ma non meno valido ed esperto Wayne Jarrett (a lungo collaboratore di nomi come Joe Gibbs e Lee Scratch Perry, fra le altre cose), si alternano al microfono in questi classici grooves roots reggae musicati da un talentuosissimo gruppo di strumentisti giamaicani, la cui spina dorsale e' la stessa degli Wailers di Bob Marley, ossia i fratelli Ashton e Carlton Barrett ed il tastierista Tyrone Downey (aka Downie), oltre al chitarrista Earl ''Chinna'' Smith ed all'organista Earl ''Wire'' Lindo, anch'essi membri in periodi diversi degli Wailers. Horace "Sleepy" Andy, vero nome Hinds, e' uno dei piu' famosi vocalist reggae giamaicani, conosciuto sopratutto per il suo particolare timbro vocale molto emotivo. Ha debuttato ad inizio anni '70 incindendo per la Studio One di Coxsone Dodd (fu lui a ribattezzarlo Andy in onore a Bob Andy dei Paragons) col quale ha lavorato fino al 1972. Una sua particolarita' e' quella di aver inciso un notevole numero di canzoni in versioni diverse, riproponendole anche piu' volte nel corso degli anni come se non avesse mai trovato una versione definitiva.
Angel face
A wild odyssey / sessions
lp2 [edizione] nuovo stereo fra 1985 cameleon
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata a 500 copie, vinile doppio, copertina senza codice a barre, inner sleeve con foto e note, label bianca con scritte nere, catalogo CAME36. Pubblicato nel 2016 dalla francese Cameleon, questo doppio contiene la ristampa dell'unico album ''A wild odyssey'' (1985) ed un set di brani tratti da sessioni registrate nel 1991 e nel 1994, gia' apparsi su cd qualche anno addietro e riproposte in versioni rimasterizzate dai demo originali per questa pubblicazione vinilica. Formati nel 1974 nei sobborghi di Parigi da Riton Angel Face e dai fratelli Julien e Pascal Regoli, gli Angel Face suonavano inizialmente rock psichedelico con elementi di improvvisazione, accostati ai Red Noise, poi verso il 1976/1977 il loro stile si era ormai avvicinato da un lato al protopunk di scuola Stooges e MC5, dall'altro a gruppi come Velvet Underground, Can e Hawkwind. Proprio fra il 1976 ed il 1977 registrarono i brani che poi Pascal Regoli remixo' e fece pubblicare nel 1985 nell'album ''A wild odyssey'', l'unico lp del gruppo, uscito in sole 500 copie; gli Angel Face si erano nel frattempo sciolti, ma si riformarono nel 1986 e registrarono alcuni nuovi brani, due dei quali apparvero sulla compilation ''When the music is over'' del 1987. Scomparso nel 1988 Julien Regoli, il gruppo continuo' con cambiamenti nell'organico, incidendo nuovo materiale e pubblicando almeno un singolo nel 1991, per poi sciogliersi nuovamente nel 1996; a giudicare dalle loro ultime sessioni degli anni '90, la band non aveva perso la sua verve aggressiva, fra hard psych e proto punk, mostrata nei brani dell'album ''A wild odyssey'', che conteneva brani stoogesiani fino al midollo come ''Wolf city blues'', che sembra un outtake dal primo lp del gruppo di Iggy Pop con il suo cantato e le sue rasoiate chitarristiche, cosi' come ''Before now and after'', o lo scarnificato garage punk suburbano di ''I don't care''. Questi i brani tratti dal secondo dei due vinili, che contiene le sessioni del 1991 e del 1994: ''Are you ready for pain?'', ''Believe me'', ''Pleasure limit'', ''Oh my angel'', ''The question is what living for'', ''You're welcome'', ''Oaxacca people'', ''Broken heart'', ''I love you!'', ''I lose I care I fall'', ''I don't care'', ''Run slowly'', ''Secret town''.
Angels of light (swans)
Sing other people
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2005 mute
punk new wave
punk new wave
ristampa del 2022, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratrura, completa di inserto con testi; il quarto album in studio degli Angels Of Light, originariamente pubblicato dalla Young God nel 2005 in cd, quindi solo nel 2008 in vinile, uscito dopo ''Everything is good here'' (2003) e prima di ''We are him'' (2007). Il progetti di Michael Gira prosegue qui sulla sua strada radicalmente diversa da quella degli Swans, rinunciando in questo lavoro anche alla batteria, e realizzando ancora una volta un set di brani in gran parte acustici, quieti e riflessivi, che si mostrano qui piu' prossimi alla canzone d'autore che al rock. Progetto di Michael Gira, gli Angels Of Light nascono subito dopo lo scioglimento degli Swans nel 1997. I primi album come ''New Mother'' (1999), ''How I Loved You'' (2001), ed ''Everything is good here/Please come home'' (2003) segnano il nuovo percorso acustico di Michael Gira che dai trascorsi passati sotto le sembianze di cigno ci appare ora come figura angelica piena di luce, anima musicale capace di attraversare decadi senza mai cadere nelle facili tentazioni commerciali ed ancora avversa a qualsiasi compromesso o autocompiacimento. Gli Angels Of Light, come suggerisce il nome, ci trasportano in un mondo fatato e poetico, le distorsioni e le implosioni degli Swans lasciano spazio a strumentazioni per la quasi totalita' dei casi acustiche, capaci di trasmettere tutta la poesia di Michael Gira, uno degli artisti piu' importanti nati dalla scena post-punk che con le sue realizzazioni e' stato capace di trasmettere il fascino oscuro ed evocativo della piu' fervida scena underground americana.
Angels of light (swans)
we are him
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2007 mute
punk new wave
punk new wave
Doppio album, ristampa del 2022, copertina apribile. Uscito come da tradizione per la Young God Records, ufficiale testamentario degli Swans ma casa per alcune realizzazioni dei Calla, Ulan Bator e Devendra Banhart, pubblicato nell' Agosto del 2007, "We Are Him" e' il quinto album del progetto di Michael Gira, segue lo split con gli Akron/Family del 2005. Per questo album Gira e' andato in studio con il gruppo drone-folk Akron/Family come backing band, sulle basi realizzate insieme nell'arco di una settimana con una strumentazione costituita da batteria, basso, chitarra, piano e backing vocals, Gira ha sentito l'esigenza di lavorarci ancora chiamando alcuni dei suoi amici/collaboratori, tra cui Christoph Hahn da Berlino alla chitarra (in passato aveva suonato con gli Swans per un periodo, oltre che presenziare nelle varie incarnazioni degli Angels, tra gli altri suoi progetti il gruppo Les Hommes Sauvage), il polistrumentista Bill Rieflin (attuale batterista dei R.E.M., ha suonato con i Ministry, Robert Fripp e Robyn Hitchcock). Sin dal debutto degli Angels Of Light del 1999, "New Mother", Gira si e' dedicato ad una ricerca musicale che trae ispirazione dal folk Americano dalle sonorita' primitive e dal folk d'autore alla Leonard Cohen, e "We Are Him", ad oggi risulta il tentavivo meglio riuscito di Gira nel tenere insieme queste infuenze. Il tutto, sia che si tratti di brani acustici minimali o altri episodi piu' arrangiati e pieni, e' suonato con una fortissima energia, la struttura canzone di gran parte dell'album e' caratterizzata da una ripetivita' quasi maestosa, i pezzi risultano, ciclici e potentemente mantrici, su questi si staglia la voce profonda e tormentata di Gira, ricordando a tratti i lavori solisti di Daniel Higgs dei Lungfish. Lo stile delle canzoni include blues elettrici, che risultano anche gli episodi piu' incisivi, oltre a brani acustici e ballate country, che al di sotto della superficie piu' solare ed accessibile mostrano una atmosfera sinistra.
Angels of light (swans)
we are him
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2007 mute
punk new wave
punk new wave
Doppio album, ristampa del 2022, copertina apribile. Uscito come da tradizione per la Young God Records, ufficiale testamentario degli Swans ma casa per alcune realizzazioni dei Calla, Ulan Bator e Devendra Banhart, pubblicato nell' Agosto del 2007, "We Are Him" e' il quinto album del progetto di Michael Gira, segue lo split con gli Akron/Family del 2005. Per questo album Gira e' andato in studio con il gruppo drone-folk Akron/Family come backing band, sulle basi realizzate insieme nell'arco di una settimana con una strumentazione costituita da batteria, basso, chitarra, piano e backing vocals, Gira ha sentito l'esigenza di lavorarci ancora chiamando alcuni dei suoi amici/collaboratori, tra cui Christoph Hahn da Berlino alla chitarra (in passato aveva suonato con gli Swans per un periodo, oltre che presenziare nelle varie incarnazioni degli Angels, tra gli altri suoi progetti il gruppo Les Hommes Sauvage), il polistrumentista Bill Rieflin (attuale batterista dei R.E.M., ha suonato con i Ministry, Robert Fripp e Robyn Hitchcock). Sin dal debutto degli Angels Of Light del 1999, "New Mother", Gira si e' dedicato ad una ricerca musicale che trae ispirazione dal folk Americano dalle sonorita' primitive e dal folk d'autore alla Leonard Cohen, e "We Are Him", ad oggi risulta il tentavivo meglio riuscito di Gira nel tenere insieme queste infuenze. Il tutto, sia che si tratti di brani acustici minimali o altri episodi piu' arrangiati e pieni, e' suonato con una fortissima energia, la struttura canzone di gran parte dell'album e' caratterizzata da una ripetivita' quasi maestosa, i pezzi risultano, ciclici e potentemente mantrici, su questi si staglia la voce profonda e tormentata di Gira, ricordando a tratti i lavori solisti di Daniel Higgs dei Lungfish. Lo stile delle canzoni include blues elettrici, che risultano anche gli episodi piu' incisivi, oltre a brani acustici e ballate country, che al di sotto della superficie piu' solare ed accessibile mostrano una atmosfera sinistra.
Ar skloferien
Folk celtique
Lp [edizione] originale stereo ita 1973 vogue
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
Copia con alcuni segni di usura sulla copertina, prima stampa italiana, uscita nel 1974, copertina flipback su due lati sul retro, etichetta bianca con logo multicolore in basso e fascia esterna rossa, catalogo LDM30194, data sul trail off 21/6/74, timbro SIAE del primo tipo, con diametro di circa 13/13,5 mm, piu' piccolo dei successivi, in uso dal '70 al '75. Pubblicato nel 1973 dalla Vogue in Francia, il primo bell' album, precedente ''Keltia'' (1974). Il gruppo francese e' qui artefice di un folk celtico acustico per lo piu' strumentale, con sonorita' ed atmosfere vicine al maestro Alan Stivell, ma senza l'iconica arpa celtica, sostituita qui da un interazione fra violini, flauti e chitarra acustica, che danno un tono piu' ''terreno'' e meno etereo rispetto ai dischi di Stivell. Particolarmente belle in questo ''Folk celtique'' sono le interpretazioni delle gavotte tradizionali, splendida quella che apre la prima facciata, ''Gavotte a deus violons''. Questa formazione francese di Nantes fu tra quelle interpreti della rinascita del folk celtico in Francia in un contesto moderno, sulla scia del grande Alan Stivell ed insieme a gruppi quali i Tri Yann; rispetto a questi ultimi gli Ar Skloferien avevano un approccio ancora piu' acustico e meno rock. Pubblicarono due album a nome Ar Skloferien, ''Folk celtique'' (1973) e ''Keltia'' (1974), quindi un ulteriore lp, ''Folk celtic'' (1975), che usci' a nome Sklof.
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